Tipologia: CCNL
Data firma: 15 marzo 1991*
Validità: 01.01.1991 – 30.06.1994
Parti: Anivp, Assvigilanza e Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl, Uiltucs-Uil, Cisnal-Sicurezza civile1
Settori: Commercio, Istituti vigilanza privata
Fonte: CNEL
*Note. La sottoscrizione del CCNL da parte delle altre OO.SS. è datata 16 dicembre 1990

Sommario:

 Premessa
Titolo I - Validità e sfera di applicazione
Art. 1
Art. 2
Titolo II - Relazioni Sindacali
Capo 1° Livello nazionale
Diritti di informazione
Art. 3
Formazione professionale
Art. 4
Commissione paritetica nazionale Composizione
Art. 5
Compiti
Art. 6
Contributi di assistenza contrattuale (Coasco)
Art. 7
Capo 2° Livello territoriale
Diritto di informazione  
Art. 8
Contrattazione integrativa locale e materie demandate
Art. 9
Capo 3° Livello aziendale
Diritti di informazione
Art. 10
Titolo III - Attività Sindacali
Capo 1° Dirigenti sindacali nazionali e provinciali
Permessi retribuiti
Art. 11
Capo 2° Dirigenti sindacali nazionali e provinciali
Permessi retribuiti
Art. 12
Capo 3° Diritto di affissione
Art. 13
Capo 4° Permessi non retribuiti
Art. 14
Capo 5° Referendum
Art. 15
Capo 6° Assemblee
Art. 16
Capo 7° Delegato aziendale
Art. 17
Capo 8° Consiglio dei delegati
Art. 18
Capo 9° Contributi associativi sindacali
Art. 19
Capo 10° Permessi retribuiti per frequenza di corsi di studio (150 ore)
Art. 20
Permessi retribuiti a lavoratori studenti per esami
Art. 21
Titolo IV - Classificazione del Personale
Capo 1° Norme generali
Art. 22
Capo 2° Mutamento di mansioni
Art. 23
Capo 3° Norme speciali per i Quadri
Art. 24
Capo 4° Norme speciali per produttori ed esattori
Art. 25
Titolo V - Forme particolari di contratto di lavoro
Capo 1° Apprendistato
Art. 26
Art. 27 (Età apprendisti)
Art. 28
Capo 2° Contratti di formazione e lavoro
Art. 29
Capo 3° Lavoro a tempo parziale
Part-Time
Art. 30
Art. 31
Art. 32
Titolo VI - Rapporto di lavoro
Capo 1°
Assunzione
Art. 33
Capo 2° Periodo di prova
Durata del periodo di prova
Art. 34
Risoluzione del rapporto di lavoro durante il periodo di prova
Art. 35
Capo 3° Orario di lavoro Norme generali
Art. 36
Art. 37 (Indennità)
Capo 4° Orario di lavoro
Sistema 5+1
Art. 38
Permessi
Art. 39
Lavoro straordinario
Art. 40
Ferie
Art. 41
 Riposo settimanale
Art. 42
Capo 5° Orario di lavoro
Sistema 6+1+1
Art. 43
Lavoro straordinario
Art. 44
Ferie
Art. 45
Riposo settimanale
Art. 46
Capo 6° Straordinario Norma generale
Art. 47
Capo 7° Riposo settimanale Norma generale
Art. 48
Capo 8° Festività nazionali e infrasettimanali
Art. 49
 Art. 50
Capo 9° Ferie Norma generale
Art. 51
Art. 52
Art. 53
Capo 10° Permessi
Art. 54
Capo 11° Assenze
Art. 55
Capo 12° Congedo matrimoniale
Art. 56
Capo 13° Missione - Trasferta
Art. 57
Art. 58
Capo 14° Norme di comportamento
Art. 59 (Provvedimenti disciplinari)
Art. 60
Titolo VII - Trattamento Economico
Capo 1° Retribuzione normale
Art. 61
Capo 2° Salario unico nazionale (Paga base tabellare conglobata)
Art. 62
Capo 3° Indennità di contingenza
Art. 63
Capo 4° Terzi elementi retributivi (congelamento)
Art. 64
Capo 5° Scatti di anzianità
Art. 65
Capo 6° Retribuzione di fatto
Art. 66
Capo 7° Modalità per il calcolo e la corresponsione della retribuzione
Art. 67
Art. 68
Capo 8° Paga giornaliera e oraria
Art. 69
Capo 9° Maggiorazione per lavoro
Festivo - Straordinario
Art. 70
Capo 10° Mensilità supplementari (13a 14a)
Art. 71
Capo 11° Indennità di cassa e/o maneggio denaro
Art. 72
Capo 12° Divisa ed equipaggiamento
Art. 73
Capo 13° Rinnovi decreto Guardia Giurata - porto d'armi e tassa tiro a segno
Art. 74
Titolo VIII - Sospensione del rapporto di lavoro
Capo 1° Malattie
Art. 75
Art. 76
Art. 77
Art. 78
Art. 79
Capo 2° Infortuni
Art. 80 (Inail)
Art. 81
Art. 82 (Assicurazione personale operativo)
Capo 3° Gravidanza e puerperio
Art. 83 (Diritti)
Art. 84
Art. 85 (Periodo di riposo)
Art. 86 (Rinvio)
Capo 4° Chiamata e richiamo alle armi - Servizio civile
Art. 87
Art. 88
Art. 89
Titolo IX - Risoluzione del rapporto di lavoro
Capo 1° Recesso
Art. 90
Capo 2° Preavviso
Art. 91
Capo 3° Licenziamento per giusta causa
Art. 92
Capo 4° Conciliazione delle controversie
Art. 93
Capo 5° Anzianità di servizio
Art. 94
Capo 6° Trattamento di fine rapporto
Art. 95
Titolo X - Vigenza contrattuale
Capo 1° Una Tantum
Art. 96
Capo 2° Decorrenza e durata
Art. 97
Allegati
Allegato A Salario unico nazionale (Paga base tabellare conglobata)
Allegato B Accordo nazionale per la unificazione del punto di contingenza
Allegato C Anticipazione sull'indennità' di anzianità (in base all'accordo di rinnovo 9/4/82)
Allegato D
Allegato E Ministero del lavoro e della previdenza sociale  direzione generale dei rapporti di lavoro accordo nazionale per il nuovo punto di contingenza
Allegato F Accordo nazionale per la conciliazione delle vertenze
Allegato G (leggi)
Allegato H (leggi)
Allegato I Priorità per la concessione di anticipazioni del trattamento di fine rapporto
Allegato L Convenzione per la riscossione dei contributi di assistenza contrattuale (Coasco)
Allegato M Convenzione per la riscossione dei contributi di assistenza contrattuale (Coasco)
Allegato N Licenziamenti collettivi Accordo 11 Aprile 1987
Allegato O/1 Programma formativo per il raggiungimento del livello finale compreso tra il IV ed il III Super del Ruolo Amministrativo
Allegato O/2 Programma formativo per il raggiungimento del livello finale compreso tra il III ed il Quadro del Ruolo Amministrativo
Allegato O/3 Programma formativo per il raggiungimento del livello finale compreso tra il IV ed il III Super del Ruolo tecnico-operativo
Allegato O/4 Programma formativo per il raggiungimento del livello finale compreso tra il III ed il Quadro del Ruolo tecnico-operativo
Allegato P Accordo sulla definizione del lavoro supplementare
Allegato Q (leggi)
Allegato R Nomina Dirigenti RSA

Il giorno 15 marzo 1991 in Roma
- l'Associazione Nazionale fra gli Istituti di Vigilanza Privata (Anivp) […] assistiti dal Dott. Proc. F. P. segretario e dal consulente Avvocato G.M.;
- l'Associazione Nazionale fra gli Istituti di Vigilanza Privata (Assvigilanza) […], assistiti dai consulenti Avvocato G.B. e Avvocato C.M.
e la Federazione Nazionale Lavoratori della Sicurezza Civile (Cisnal-Sicurezza civile) […] e con l'intervento della Confederazione Italiana Sindacati Nazionali Lavori(Cisnal) […].
 
Il giorno 16 dicembre 1990 in Roma
Associazione Nazionale fra gli Istituti di Vigilanza Privata (Anivo )[…] assistiti dal Dott. Proc. F. P. segretario e dal consulente Avvocato G.M.;
Associazione Nazionale fra gli Istituti di Vigilanza Privata (Assvigilanza)[…] assistiti dai consulenti Avvocato G.B. e Avvocato C.M.;
Federazione Italiana Lavoratori Commercio Turismo e Servizi (Filcams-Cgil) […] assistiti dalla Confederazione Generale del Lavoro (Cgil) […].
Federazione del Commercio Turismo e Servizi (Fisascat-Cisl) […] con l'intervento della Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori Cisl) […].
Unione Italiana Lavoratori Turismo Commercio e Servizi (Uiltucs-Uil) […] e con la partecipazione della Unione Italiana del Lavoro (Uil) […].


Titolo II - Relazioni Sindacali
Capo 1° Livello nazionale
Diritti di informazione
Art. 3
Le Parti, nel rispetto della piena autonomia imprenditoriale e ferme restando le rispettive distinte responsabilità degli Imprenditori e delle Organizzazioni Sindacali dei lavoratori, convengono quanto segue:
1) le Associazioni Datoriali forniranno annualmente, di norma entro il primo semestre, alle OO.SS. Nazionali firmatarie del presente contratto, e su richiesta delle stesse, informazioni globali riferite al settore e riguardanti in particolare:
a) aspetti generali di ordine strutturale ed istituzionale;
b) prospettive di sviluppo anche in relazione alla istituzione di nuovi tipi di servizi a seguito di modificazioni tecnologiche ed alle eventuali implicazioni professionali;
c) iniziative di aggiornamento della professionalità;
d) andamento occupazionale generale e articolato per settore di attività (zona, banche, tele allarmi, ecc..);
e) stato delle relazioni sindacali a livello territoriale;
2) saranno oggetto di esame congiunto tutti gli aspetti inerenti a modifiche del vigente assetto legislativo, particolarmente in ordine all'evoluzione del settore, al fine di una maggiore efficienza e funzionalità del servizio ed alla elevazione morale e professionale dei lavoratori.

Capo 2° Livello territoriale
Diritto di informazione
Art. 8
Le Associazioni Datoriali forniranno annualmente, di norma entro il primo semestre, alle strutture sindacali territoriali regionali e provinciali facenti capo alle OO.SS. nazionali firmatarie del presente contratto, e su richiesta delle stesse, informazioni riguardanti i punti di cui all'art. 3 lettere a), b), c) e d), ed eventuali processi di trasformazione in atto localmente, per i riflessi sui livelli occupazionali

Contrattazione integrativa locale e materie demandate
Art. 9

É ammessa - a livello provinciale - la contrattazione integrativa locale, aziendale o interaziendale a seconda che in ciascuna provincia operino uno o più Istituti di Vigilanza Privata.
Contratti integrativi locali dovranno essere stipulati con la partecipazione delle Organizzazioni periferiche aderenti o facenti capo alle Associazioni nazionali firmatarie del presente contratto e potranno disciplinare esclusivamente le seguenti materie
a) turni giornalieri di lavoro e nastri orari rotazione del personale tra i vari tipi di servizio
b) tutela della salute e dell'integrità fisica dei lavoratori secondo le norme dell'art. 9 della Legge 20 maggio 1970 n. 300
c) inserimento di eventuali nuove qualifiche non previste dalla classificazione nazionale del personale
d) istituzione di corsi di addestramento e qualificazione professionale per il personale dipendente da Istituti di Vigilanza Privata
e) rimborsi spese per divisa, equipaggiamento e altri mezzi e strumenti di proprietà del lavoratore, ove ne siano prescritte l'adozione e l'uso da parte del datore di lavoro, e sempre che non siano forniti dallo stesso al dipendente
f) rimborsi spese di cui all' art. 58
g) indennità di cassa o maneggio denaro, di cui all'art. 72
h) quota integrativa territoriale (Qu.I.T.). Tale quota verrà determinata sulla base delle condizioni del settore, in rapporto alla realtà socio-economica del territorio.
[…]

Capo 3° Livello aziendale
Diritti di informazione
Art. 10
Gli Istituti di Vigilanza forniranno a richiesta delle strutture sindacali, di norma semestralmente, nei limiti della opportuna e necessaria riservatezza, informazioni sulle prospettive aziendali e su eventuali programmi di investimenti tecnologici.
Le strutture sindacali verranno informate inoltre
- sulla consistenza degli organici
- sulle varie tipologie dei servizi
- sulla organizzazione del lavoro e programmi di ferie.
In detto incontro le Parti, fermo restando l'autonomia decisionale e gestionale dell'Istituto, esprimeranno le proprie valutazioni su quanto sopra, improntandole al mantenimento di corrette relazioni sindacali.
[…]

Capo 7° Delegato aziendale
Art. 17
Nelle aziende che hanno da undici sino a quindici dipendenti le Organizzazioni Sindacali stipulanti possono nominare congiuntamente un delegato aziendale, su indicazione dei lavoratori, con compiti di intervento presso il datore di lavoro per l'applicazione dei contratti e delle leggi sul lavoro.
Il licenziamento di tale delegato per i motivi inerenti all'esercizio delle sue funzioni è nullo ai sensi dell'art. 4 della Legge 15 luglio 1966 n. 604 (allegato G).
Per quanto non previsto dal presente contratto in materia di esercizio del l'attività sindacale e di tutela dei dirigenti sindacali, si rinvia alla Legge 20 maggio 1970 n. 300 (allegato H).

Capo 8° Consiglio dei delegati
Art. 18
Le Parti convengono che negli Istituti con più di 15 dipendenti le rappresentanze sindacali aziendali possono essere sostituite a tutti gli effetti da un consiglio di delegati a condizione che
a) il consiglio sia unitariamente costituito
b) la sua costituzione ed i suoi componenti siano notificati alla direzione di ciascun Istituto, congiuntamente dalle Organizzazioni territoriali interessate, aderenti o facenti capo alle Organizzazioni Sindacali nazionali firmatarie del presente contratto.
Consigli dei delegati hanno gli stessi compiti previsti dalla Legge 20 maggio 1970, n. 300, per le rappresentanze sindacali aziendali.
I dirigenti dei consigli dei delegati di cui al presente articolo usufruiranno congiuntamente e globalmente dei permessi retribuiti nelle misure e con le modalità previste dal precedente art. 12 per le rappresentanze sindacali aziendali.
[…]

Titolo V - Forme particolari di contratto di lavoro
Capo 1° Apprendistato
Art. 27

Possono essere assunti come apprendisti i giovani con età non inferiore a quindici anni e non superiore ai venti, salvo i divieti e le limitazioni previsti dalla Legge 17 ottobre 1967, n. 977 sulla tutela del lavoro dei fanciulli e degli adolescenti.
[…]

Capo 3° Orario di lavoro Norme generali
Art. 37

Agli effetti del presente contratto è considerato lavoro normale quello diurno e notturno, sia feriale che festivo o domenicale, prestato in turni regolari di servizio dal personale del ruolo tecnico-operativo.
Resta pertanto confermato che per l'attività prestata nelle giornate domenicali o in orario notturno, nessuna particolare maggiorazione competerà al dipendente, giacché tale attività espletata ordinariamente nel ciclo continuo, caratteristico del servizio di vigilanza, trova la sua particolare remunerazione nella determinazione complessiva del trattamento economico e normativo previsto dal presente contratto.[…]
Nondimeno, essendo intendimento delle Parti di modificare per il futuro l'attuale sistema retributivo in materia di lavoro notturno mediante specificazione dei relativi compensi, si conviene di porre in essere una diversa disciplina sulla materia, che attraverso una puntuale e centralizzata regolamentazione a livello nazionale, determini il duplice effetto di dare omogeneamente riconoscimento al lavoro notturno su tutto il territorio e di realizzare al contempo una maggiore trasparenza del dato retributivo.[…]
Pertanto, con decorrenza dall'1/1/1991,le indennità speciali di cui agli artt. 75 e 76 del CCNL 14/16-7-1987 restano congelate nelle misure previste dagli accordi locali.
In pari data vengono istituite nazionalmente le seguenti indennità
Ruolo tecnico-operativo
a) indennità di rischio L. 3.000
- per i servizi di zona stradale diurna
- per i servizi di trasporto e scorta valori diurno
- per i servizi di piantonamento bancario antirapina.
b) indennità per lavoro notturno
- zona stradale trasporto e scorta valori L. 5.500
- piantonamento fisso L. 4.000.
[…]

Capo 14° Norme di comportamento
Art. 59
Il lavoratore ha l'obbligo di osservare nel modo più scrupoloso i doveri inerenti alle sue mansioni e di usare modi cortesi e corretti verso i superiori, i colleghi, i subalterni ed il pubblico.
[…]
La inosservanza dei doveri da parte del personale comporta i seguenti provvedimenti, che saranno presi dal datore di lavoro in relazione all'entità delle mancanze ed alle circostanze che le accompagnano e descritte a titolo indicativo
1) rimprovero verbale o scritto
2) multa in misura non eccedente le quattro ore della retribuzione giornaliera
3) sospensione della retribuzione e dal servizio da uno a sei giorni.
A) Il provvedimento del rimprovero scritto o verbale si applica al lavoratore per lievi irregolarità nell'adempimento dei suoi doveri o nel comportamento in servizio
B) il provvedimento della multa si applica nei confronti del lavoratore che
- ritardi l'inizio del lavoro
- esegua senza la necessaria diligenza il lavoro affidatogli
C) il provvedimento della sospensione di cui al precedente n. 3 si applica nei confronti del lavoratore che
- esegua con negligenza grave il lavoro affidatogli
- ometta parzialmente di eseguire la prestazione richiesta
- arrechi danno alle cose ricevute, in dotazione od uso, con responsabilità
[…]
- non avverta subito i superiori diretti di eventuali irregolarità nell'adempimento del servizio
- si presenti in servizio in stato di manifesta ubriachezza
- si addormenti in servizio.
[…]

Capo 2° Infortuni
Art. 80
Il datore di lavoro è tenuto ad assicurare presso l'lNAIL, contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, il personale dipendente soggetto all'obbligo assicurativo secondo le vigenti norme legislative e regolamentari.
Dal 1 Gennaio 1990 il datore di lavoro deve comunicare all'lNAIL tutti i dati anagrafici, data di assunzione e qualifica (operai-impiegati-quadri) con eventuale variazione della stessa e data di cessazione del rapporto di lavoro, entro cinque giorni dal verificarsi delle relative condizioni.
Il lavoratore soggetto all'assicurazione deve dare immediata notizia di qualsiasi infortunio, anche di lieve entità, al proprio datore di lavoro.
[…]

Art. 82
Il datore di lavoro ha l'obbligo di stipulare, a favore del personale appartenente al ruolo tecnico operativo, una assicurazione cumulativa contro gli eventi di morte o di inabilità permanente assoluta causati da infortuni sul lavoro, con i seguenti massimali
- 70 milioni per il caso di morte
- 100 milioni per il caso di inabilità permanente assoluta.
I massimali di cui al presente comma decorrono dall'1/1/1992.
Nel caso in cui sorga il diritto il lavoratore interessato deve fare richiesta di liquidazione del danno entro un anno dal verificarsi dell'evento, ai sensi dell'art. 2952 del Codice Civile.
Il datore di lavoro è tenuto ad esibire copia della polizza assicurativa di cui al presente articolo alle Organizzazioni Sindacali Territoriali facenti capo alle OO.SS. Nazionali firmatarie del presente contratto che ne facciano richiesta scritta.

Art. 83
Durante lo stato di gravidanza e puerperio la lavoratrice ha diritto di astenersi dal lavoro
a) durante i due mesi precedenti la data presunta del parto indicata nel certificato medico di gravidanza
b) per il periodo intercorrente tra la data presunta del parto e il parto stesso
c) durante i tre mesi dopo il parto
d) un ulteriore periodo di sei mesi dopo il periodo di cui alla lettera c).
Le lavoratrici saranno altresì adibite ad altri servizi durante il periodo di gravidanza, qualora l'Ispettorato del Lavoro accerti che le condizioni di lavoro o ambientali siano pregiudizievoli alla salute della donna.
[…]

Art. 85
Il datore di lavoro deve consentire alle lavoratrici madri, durante il primo anno di vita del bambino, due periodi di riposo, anche cumulabili, durante la giornata. Il riposo è uno solo quando l'orario giornaliero è inferiore alle sei ore.
I periodi di riposo di cui al precedente comma hanno la durata di una ora ciascuno e sono considerati ore lavorative agli effetti della durata e della retribuzione del lavoro essi comportano il diritto della donna ad uscire dall'azienda.
I riposi di cui ai precedenti commi sono indipendenti da quelli previsti dagli articoli 18 e 19 della Legge 26 aprile 1934 n.653, sulla tutela del lavoro delle donne.

Art. 86
La lavoratrice in stato di gravidanza ha l'obbligo di esibire al datore di lavoro il certificato rilasciato da un Ufficiale Sanitario, da un medico condotto, da un medico del Servizio Sanitario Nazionale o di altro Ente sostitutivo, e il datore di lavoro è tenuto a darne ricevuta.[…]
Per quanto non previsto dal presente contratto in materia di gravidanza e puerperio, valgono le norme di legge ed i regolamenti vigenti.
[…]

Titolo IX - Risoluzione del rapporto di lavoro
Capo 3° Licenziamento per giusta causa
Art. 92

Il licenziamento per giusta causa, con perdita dell'indennità di preavviso, si applica nei confronti del lavoratore che commetta una mancanza che non consenta la prosecuzione, anche provvisoria, del rapporto di lavoro.
A titolo indicativo rientrano fra le mancanze di cui al precedente comma
[…]
- l'aver taciuto, al momento dell'assunzione in servizio, circostanze tali che avrebbero impedito l'assunzione stessa e che, ove il dipendente fosse stato in servizio, ne avrebbe determinato il licenziamento
- la recidività nell'addormentarsi in servizio o l'ubriacarsi in servizio
- l'abbandono del posto di lavoro
[…]

Allegato O/1
[…]
Le metodologie di formazione sono di due tipi
A) - Lezioni teoriche
B) - Addestramento sul lavoro.
[…]
Nella seconda fase saranno soprattutto perseguiti gli obiettivi didattici attinenti l'acquisizione delle capacità pratiche, da realizzarsi con l'inserimento graduale nella posizione lavorativa e l'affiancamento a personale già qualificato.
Area Giuridica Cenni sui Principi fondamentali del diritto costituzionale e sulle norme di diritto e procedura penale.
Le Leggi di Pubblica Sicurezza
- Le Guardie Particolari Giurate e gli Istituti di Vigilanza Privata.
Legislazione del lavoro.
Contratti di lavoro.
Area organizzativa e tecnico-amministrativa pratica La formazione avrà lo scopo preciso di istruire la persona su
1) attività di organizzazione aziendale
[…]

Allegato O/2
[…]
Le metodologie di formazione sono di due tipi
A) - Lezioni teoriche
B) - Addestramento sul lavoro.
[…]
Nella seconda fase saranno soprattutto perseguiti gli obiettivi didattici attinenti l'acquisizione delle capacità tecnico-pratiche, da realizzarsi sotto la guida della Direzione dell'Istituto e con l'ausilio di esperti esterni.
Area Giuridica Diritto costituzionale
- Principi fondamentali.
Norme di diritto e procedura penale
- Principi fondamentali.
Leggi di pubblica sicurezza
- Le Guardie Particolari Giurate e gli Istituti di Vigilanza Privata - Contenuti e Limiti.
Legislazione del lavoro.
Contratti di lavoro.
Area organizzativa e tecnico-amministrativa pratica La formazione avrà lo scopo preciso di istruire la persona su
1) attività di organizzazione aziendale
[…]
5) apprendimento delle norme che disciplinano il rapporto di lavoro, rilevazioni delle presenze, obblighi previdenziali e vari adempimenti previdenziali e fiscali in materia di lavoro subordinato
6) norme attinenti la prevenzione infortuni e la sicurezza del lavoro
7) eventuale utilizzo in futuro di elaboratori elettronici per la gestione di procedure.

Allegato O/3
[…]
Le metodologie di formazione sono di due tipi
A) - Lezioni teoriche
B) - Addestramento sul lavoro.
[…]
Nella seconda e terza fase saranno soprattutto perseguiti gli obiettivi didattici attinenti l'acquisizione delle capacità operative.
Area organizzativa e tecnico-pratica
Obiettivi
- conoscenza delle modalità di svolgimento di tutti i servizi dell'Istituto, loro coordinamento ed interdipendenza
- pratica esecuzione degli stessi.
Contenuti
- centrale operativa-coordinamento dei servizi
- i servizi di piantonamento bancario antirapina
- i servizi di zona stradale - pattugliamento e pronto intervento
- i servizi di piantonamento fisso
- il trasporto e scorta valori
- servizi innovativi ad aziende.
Previa illustrazione dei servizi e del loro coordinamento per il tramite della Centrale operativa, l'attività di formazione sarà quella svolta direttamente nelle mansioni di lavoro.
Esse saranno guidate dalla Direzione dell'Istituto e dai suoi incaricati in modo tale da fare conseguire alle persone coinvolte una solida professionalità.
Al personale il cui livello finale è previsto al 11° super dovranno essere altresì fornite nozioni sulla gestione degli uomini e sull'organizzazione dei servizi.
Area giuridica
Obiettivi
- apprendimento dei diritti e dei doveri inerenti lo svolgimento della professione
- elaborazione schemi di comportamento.
Contenuti
- cenni riguardanti
a) la Costituzione
[…]
f) i contratti di lavoro
- leggi e contratto collettivo
- il contratto di formazione e lavoro
- dalla richiesta di nullaosta all'assunzione.
Area tecnologica
Obiettivi
- conoscenza dei sistemi di sicurezza innovativi
- modalità di funzionamento e funzioni.
Contenuti
a) cenni sui sistemi di sicurezza elettronici
- concetto di alimentazione autonoma e carica in tampone
- onde elettromagnetiche
- il principio di funzionamento di un impianto di allarme
b) cenni sulle caratteristiche degli impianti di allarme, sui sistemi video e sui monitor.

Allegato O/4
[…]
Le metodologie di formazione sono di due tipi
A) - Lezioni teoriche
B) - Addestramento sul lavoro.
Obiettivo del primo modulo è soprattutto l'apprendimento delle conoscenze necessarie a svolgere l'attività di Vigilanza Privata.
Nella seconda e terza fase saranno soprattutto perseguiti gli obiettivi didattici attinenti l'acquisizione delle capacità operative-organizzative.
L'attività di formazione sarà guidata dalla Direzione dell'Istituto, dai suoi incaricati e/o da esperti esterni e tenderà a far conseguire alle persone coinvolte una solida professionalità nell'area specifica delle mansioni attribuitegli.
Area Giuridica
Obiettivi
- apprendimento dei diritti e dei doveri inerenti lo svolgimento della professione
- elaborazione schemi di comportamento.
Contenuti
a) il Diritto Costituzionale
[…]
f) i contratti di lavoro
- leggi e contratto collettivo
- il contratto di formazione e lavoro
- dalla richiesta di nullaosta all'assunzione.
Area tecnologica
Obiettivi
- conoscenza dei sistemi di sicurezza innovativi
- modalità di funzionamento e funzioni
- coordinamento dei servizi con i sistemi di sicurezza.
Contenuti
a) sistemi di sicurezza elettronici
- concetto di alimentazione autonoma e carica in tampone
- onde elettromagnetiche
- il principio di funzionamento di un impianto di allarme
b) cenni sulle caratteristiche degli impianti di allarme
- concetto di protezione
- organizzazione dei servizi
- organizzazione dell'allarme
- composizione di un impianto d'allarme
- i rilevatori e loro funzionamento
- filo continuo e nastro metallico
- raggi infrarossi attivi modulati
- microfoni
- rilevatori volumetrici
- rilevatori ad ultrasuoni
- rilevatori a microonde
- rilevatori a raggi infrarossi passivi
- rilevatori con l'uso di trappole
- energia di alimentazione
- vari tipi di batterie
c) la segnalazione dell'allarme
- la segnalazione dell'allarme
- la segnalazione acustica locale
d) i sistemi di trasmissione a distanza dell'allarme
- trasmissione via linea telefonica normale
- trasmissione via linea telefonica indipendente o «punto a punto»
- trasmissione su linee «dati»
- sistemi «Multiplex»
- trasmissione ponte radio
e) le centrali di telesorveglianza
- costituzione dell'impianto
- il dispositivo di interfaccia
- la sala comando e la gestione operativa
f) la ricerca e individuazione delle cause del falso allarme
- lista di controllo per la ricerca causale di falsi allarmi
- vie d'accesso
g) i servizi e i sistemi di sicurezza
- loro coordinamento.
Area organizzativa e tecnico-pratica
Area organizzazione uomini
- organizzazione del lavoro
- gestione dei gruppi.
Area organizzazione dei servizi
- logistica dei servizi
- distribuzione mezzi/uomini
- distribuzione degli uomini nei luoghi di servizio
[…]