Tipologia: Accordo
Data firma: 2 settembre 2014
Validità: 31.12.2016
Parti: Heineken Italia/Assolombarda e Fai-Cisl, Flai-Cgil, Uila-Uil, Coordinamento RSU
Settori: Agroindustriale, Heineken
Fonte: flai.it

Sommario:

Premessa
Sicurezza sul lavoro e sicurezza alimentare
1 Relazioni industriali
1.1 Rappresentanze Sindacali Unitarie
1.2 Coordinamento Nazionale RSU
1.3 Delegazione Ristretta
1.4 Commissioni Bilaterali
1.5 RSU FdV
1.6 Comunicazione attraverso la rete Heineken
2. Organizzazione del lavoro
2.1 Reperibilità
3 Professionalità
4 Appalti - Terziarizzazione
5 Assistenza e previdenza
6 Formazione, pari opportunità
7 Conciliazione tempi di vita e lavorativa
7.1 Sede di Milano e FdV
7.2 Sede di Milano e FdV: osservatorio Valutazione e Competenze
8 Permessi volontariato
9 Premio variabile
9.1 Modalità applicative
Struttura del PPV: Indice di Competitività Produttiva (ICP)
10 Durata
Esempio scheda PPV annuale

Addì 2 Settembre 2014 in Milano, presso l'Assolombarda, tra la Società Heineken Italia spa […], assistita dall'Assolombarda […] e la Fai-Cisl nazionale […], la Flai-Cgil nazionale […], le Strutture Territoriali interessate, la Uila-Uil nazionale […], il coordinamento delle RSU,

premesso che:
La forte crisi economica che di fatto ha e sta colpendo il Paese già dall'ultimo triennio 2011 - 2013 ha sicuramente influenzato l'andamento dei risultati del Gruppo Heineken Italia all'interno del mercato alimentare che continua a presentare un'elevata dose d'incertezza sia nei canale tradizionale Horeca che in quello della Grande Distribuzione e che di fatto ha visto il Gruppo perdere purtroppo, anche se leggermente, quota di mercato.
I piani a medio e lungo termine del Gruppo pertanto si concentrano nel prossimo futuro nel consolidamento delle posizioni di mercato e nell'analisi a livello mondiale degli assetti come conseguenza delle ultime acquisizioni effettuate negli anni trascorsi; il programma "Brewing a Better Future" lanciato ormai nel corso dell'anno 2010 , unitamente alla nuova visone WCBO (World Class Brewery Organization) che porterà gli stabilimenti Heineken in Italia ad essere sempre più competitivi non solo a livello italiano ma anche europeo ed internazionale sia dal punto di vista produttivo che qualitativo, saranno, in questo contesto, la strada che il Gruppo intende intraprendere per il consolidamento sul territorio. Heineken Italia vuole continuare ad essere riconosciuta quale Azienda Leader sul mercato, attenta alla qualità dei suoi prodotti ma anche alla sostenibilità del business sotto gli aspetti della responsabilità verso la società, con particolare attenzione alla sicurezza e verso l'ambiente. Le parti sociali sono quindi chiappate ad apportare il loro contributo in termini di progettualità e di idee, consapevoli del valore del fattore lavoro nel processo produttivo.
Tutto ciò premesso, le Parti hanno convenuto quanto segue:

Sicurezza sul lavoro e sicurezza alimentare
L'Attenzione verso l'ambiente, la sicurezza sul lavoro e la sicurezza alimentare sono da sempre parte integrante della cultura e della politica aziendale di Heineken Italia.
In questo contesto le Parti hanno inteso potenziare ulteriormente l'attenzione e l'impegno in ambito di tutela dell'ambiente esterno e di lavoro, prevenzione rischi infortuni, igiene e sicurezza.
Tale impegno si potrà concretizzare attraverso una specifica commissione bilaterale appositamente composta da gli RLS e RSPP che avrà il compito di confrontarsi in tema di coinvolgimento e sensibilizzazione per tutta la popolazione aziendale, anche mediante il monitoraggio dell'andamento degli eventi infortunistici, dell'ambiente e delle condizioni di lavoro e proponendo iniziative di riduzione dei rischi.
I lavori della Commissione saranno annualmente illustrati in sede di Coordinamento Nazionale per il contributo delle parti alla proposizione e condivisione delle modalità di stimolo alla responsabilità sociale e alla sostenibilità ambientale coniugandole con il consolidamento, la crescita aziendale e la crescita professionale del personale. Le parti quindi in sede di Coordinamento si confronteranno su obbiettivi e sfide che, nell'ambito del programma di sviluppo della responsabilità sociale e della sostenibilità ambientale "Brewing a Better Future" lanciato dal Gruppo Heineken nel corso del 2010, possano fungere da stimolo e sviluppo per l'identificazione delle azioni più adatte alla realizzazione degli obbiettivi strategici contenuti nel programma stesso.

1 Relazioni industriali
Le Parti concordano che obiettivo primario del sistema delle Relazioni Industriali sarà ancora di più, rispetto al passato, mantenere il buon livello raggiunto contemporaneamente ricercando spazi per un ulteriore aggiornamento.
Viene condiviso che la salvaguardia della competitività del sistema produttivo aziendale si può' attuare anche attraverso la capacità di realizzare soluzioni negoziali che, riuscendo a cogliere le diverse esigenze locali, possano farne sintesi in tempi funzionali alle esigenze del mercato.
In questo senso le Parti si sentono reciprocamente impegnate alla realizzazione dì un sistema di Relazioni che consenta di governare i fenomeni e le problematiche anche locali, rispettando le priorità e le aspettative reciproche con l'obiettivo di ottenere, attraverso informazioni e azioni adeguate, una più efficace gestione.
Di seguito modalità e organi che sono impegnati nella realizzazione del sistema di Relazioni Avanzate atteso.

1.1 Rappresentanze Sindacali Unitarie
Le RSU rappresentano l'interlocutore sindacale per quanto riguarda le materie ad esse delegate dal CCNL, nonché l'interlocutore per negoziare le intese atte a garantire l'esigibilità delle soluzioni tecnico-organizzative e produttive (piani produttivi) come definito dal presente accordo.  
È convinzione delle Parti che il sistema di relazioni complessivamente messo in atto è strumento idoneo ad assicurare coerenza tra enunciazioni ed azioni a tutti 1 livelli e attraverso il maggior coinvolgimento delle RSU.

1.2 Coordinamento Nazionale RSU
Viene ribadita la centralità del ruolo del Coordinamento Nazionale RSU con le OO.SS. nazionali Fai-Cisl, Flai-Cgil, Uila-Uil il quale avrà la competenza in materia d'informazione annuale, negoziazione del premio variabile, nonché la definizione dei modelli di relazione e d'indirizzo delle tematiche peculiari delle diverse Unità ricercando fattivamente soluzioni allorquando non trovino attuazione e applicazione positiva le trattative a livello locale. Nel seguito le prerogative afferenti le competenze del coordinamento:
A) informazione annuale.
Si terranno due incontri annuali, previsti di norma in autunno e in primavera, come di seguito riportato:
Nell'incontro autunnale saranno esaminate:
- le prospettive economiche e di mercato dell’azienda e del Gruppo per l’anno successivo;
- i volumi complessivi e i relativi impegni di produzione dell'anno successivo per ogni stabilimento;
- l'andamento degli investimenti, sia tecnici che non, per l'anno successivo;
- la situazione delle professionalità espresse, la formazione, lo sviluppo professionale del personale dell'anno in corso e le previsioni per l'anno successivo;
- eventuali necessari aggiornamenti rispetto a informazioni fornite al CAE
- andamento infortuni
- dati sui fondi contrattuali
L'incontro primaverile invece sarà dedicato, oltre che ad un rapido aggiornamento sull'andamento aziendale, ad approfondire specifici temi ritenuti delle parti particolarmente rilevanti per la congiuntura economica di riferimento e/o aziendali quali a mero titolo di esempio:
- Situazione del mercato con specifico riferimento a eventuali novità commerciali
- L'andamento occupazionale
- L'analisi circa eventuali situazioni di mancata intesa
Comune ad entrambi gli incontri del Coordinamento Nazionale sarà un momento dedicato all'aggiornamento rispetto allo stato di avanzamento delle attività del gruppo inerenti miglioramenti ed efficienze produttive e o organizzative.
L'Azienda comunicherà, in base a quanto previsto dall'art. 9 della legge 125/91, i dati riguardanti la composizione di genere dei dipendenti anche con riferimento agli inquadramenti e alle fasce retributive. Tutte le comunicazioni di convocazione e d'informazione per il Coordinamento Nazionale e la Delegazione Ristretta avranno come tramite le Segreterie Nazionali OO.SS.
Appena disponibile, il bilancio societario verrà consegnato alle Segreterie delle OO.SS. Nazionali il Coordinamento Nazionale RSU sarà composto complessivamente da 1 componente per ogni organizzazione firmataria dei presente accordo presente in ogni Unità Produttiva, pari alla data della stipula del presente accordo a 13 persone.
B) Negoziazione del PPV di gruppo
Definizione degli elementi normativi ed economici comuni a tutte le Unità produttive, sede e rete di vendita.
C) Armonizzazione tra gli indirizzi definiti a livello di coordinamento e titolarità negoziali locali.
Nell'ipotesi in cui le relazioni sindacali a livello locale non realizzino durante le specifiche negoziazioni nell'ambito delle proprie competenze di cui al presente accordo, con reciproca soddisfazione, le intese necessarie, si terranno specifici incontri anche negoziali a livello dì Coordinamento Nazionale al fine di garantire la coerenza tra gli obiettivi dichiarati e condivisi dal sistema nel suo complesso e la loro effettiva declinazione nelle sue componenti.

1.3 Delegazione Ristretta
Ferme restando le attribuzioni del Coordinamento, viene riconfermata la funzione della Delegazione Ristretta Sindacale, di cui all'accordo del 16 luglio 1998, che avrà lo scopo di:
• monitorare i macro fenomeni in un'ottica di evoluzione pluriennale dello scenario economico e produttivo aziendale;
• esaminare i flussi e l'evoluzione della situazione occupazionale anche con riferimento all'andamento economico-produttivo del settore.
La Delegazione Ristretta potrà essere convocata al fine di fronteggiare tempestivamente l'eventuale rapida evoluzione dello scenario macro-economico aziendale, anche tramite il ricorso a ulteriori eventuali specifiche sessioni che si terranno tra la direzione della Società e la Delegazione in aggiunta ai momenti informativi previsti, o per informazioni urgenti e aggiornamenti su progetti specifici per i quali non sia richiesta, nel momento in cui vengono presi in esame, alcuna verifica ulteriore tra le parti.
I componenti della delegazione ristretta saranno individuati tra 3 componenti delle segreterie nazionali e 3 componenti del coordinamento.
Note ai punti 1.2 e 1.3
I componenti del Coordinamento e della Delegazione ristretta, espleteranno il loro mandato fino alla scadenza del presente accordo e non potranno essere sostituiti temporaneamente da altri componenti.
I componenti del Coordinamento RSU, della Delegazione Ristretta e delle OO.SS. s'impegnano a mantenere il segreto sulle notizie e informazioni che nel corso delle riunioni verranno qualificate dall'Azienda come riservate.

1.4 Commissioni Bilaterali
Si ritiene che le tematiche analizzate dalle Commissioni Bilaterali abbiano contribuito a favorire un sistema di relazioni orientato alla fattiva soluzione di problematiche aziendali.
Si riconferma pertanto, per le Commissioni Bilaterali i1 ruolo di approfondimento, in sede tecnica e non negoziale, delle reciproche conoscenze relativamente agli argomenti ritenuti rilevanti per le relazioni industriali.

1.5 RSU FdV
Le parti, nel riconoscere l'importanza di tutte le componenti che intervengono nelle relazioni sindacali, hanno riconosciuto quale metodo di anticipazione e gestione delle criticità legate alla normale evoluzione di policy aziendali e regolamenti interni inerenti dotazioni e strumenti di lavoro, un metodo che si basi sulla costante e continua informazione e consultazione circa lo sviluppo di tutte le tematiche che potrebbero avere un particolare impatto sulle modalità di svolgimento dell'attività della Forza di Vendita.
Le parti quindi s'incontreranno a intervalli regolari di media almeno due volte l'anno con Io scopo anche di coinvolgere preventivamente la RSU per l'informazione e la comunicazione condivisa sullo sviluppo delle future policy circa strumenti e dotazioni aziendali anche rispetto al tema confort e sicurezza degli autoveicoli.

1.6 Comunicazione attraverso la rete Heineken
L'Azienda consente alle RSU di veicolare più agevolmente, esclusivamente al loro interno, le informazioni d carattere sindacale, dotando ogni sito produttivo di un PC per una migliore agibilità sindacale. A tale proposito si richiama la regolamentazione concordata a titolo “Norme comportamentali per l’utilizzo degli strumenti di comunicazione elettronica attraverso la rete Heineken da parte delle RSU” nell'utilizzo dei sistemi di comunicazione per i quali valgono le policy aziendali e di Gruppo applicate normalmente ai dipendenti.

2. Organizzazione del lavoro
Il mantenimento di un adeguato livello di competitività dovrà essere assicurato mediante un continuo miglioramento dell'ottimale utilizzo degli impianti in relazione a una domanda che, da un lato, non sì stima sarà contrassegnata da crescita, e dall'altro sarà maggiormente caratterizzata da una stagionalità meno determinabile in relazione alle mutanti condizioni climatiche e alle nuove dinamiche competitive de mercato.
La stagionalità dei consumi, insieme alla necessità di assicurare sempre un prodotto fresco e di elevata qualità sul mercato, implicano una forte variabilità nell'esercizio degli impianti produttivi al fine di soddisfare tali esigenze.
La differenza di domanda tra periodo invernale e periodo estivo può arrivare a richiedere un impegno degli impianti produttivi che in alcuni casi può più che significativamente aumentare rispetto a una domanda cosiddetta piatta.
Risulta evidente come in un contesto così variabile la scelta ottimale della dimensione produttiva dei siti, della loro localizzazione rispetto alla distribuzione del consumo sul territorio nazionale, della loro utilizzazione in termini di allocazione produttiva e quindi del loro conseguente assetto organizzativo non può che richiedere uno sforzo congiunto di tutti gli attori per soddisfare la flessibilità necessaria. 
La pianificazione strategica e produttiva realizzata in questi ultimi anni ha consentito di sostenere la competitività del mercato. Si è oggettivamente riscontrato come tale capacità dì competizione passi attraverso la variabilità degli assetti organizzativi e una maggiore flessibilità operativa che necessariamente deve trovare riscontro in un comportamento coerente sia da parte dei lavoratori che dell'Azienda.
Alla luce di quanto sopra esposto le Parti confermano la necessità di proseguire nell' attuare modelli di orario che permettano di cogliere tutte le opportunità in un mercato, per sua natura mutevole, flessibile e caratterizzato da una forte stagionalità. La stagionalità peraltro sempre più incerta sotto il profilo della durata e della collocazione nell'anno solare, richiede una maggiore flessibilità di utilizzo della prestazione lavorativa da conseguire con il ricorso a forme organizzative sperimentate in questi ultimi anni e che di fatto hanno consentito e consentono una maggiore stabilità del rapporto di lavoro stesso nonché l'introduzione di opportunità occupazionali.
L'esistenza di picchi e flessi produttivi, dovuti ad una sempre più spesso frenetica volatilità della richiesta del mercato, evidenzia la necessità di una costante informazione ed esame tra Direzione ed RSU per quanto attiene la richiesta di forme organizzative flessibili. È necessario che il confronto atto a gestire le richieste di flessibilità organizzativa finalizzate a garantire la competitività sul mercato, avvenga entro tempi certi:
* entro novembre, in occasione del previsto incontro annuale di Coordinamento: comunicazione e informazione circa le previsioni su volumi produttivi previsti per il triennio e per l’anno successivo a, livello di gruppo e di singolo sito
* entro marzo anno successivo: definizione delle intese utili a perseguire gli obiettivi previsti dagli impianti produttivi e conseguenti riflessi occupazionali, in linea generale varrà il criterio di non ripetere negoziazioni a fronte di situazioni immutate;
* in corso d'anno: eventuali ulteriori verifiche di aggiustamento in funzione dell'andamento del mercato attraverso intensificazioni o riduzioni di fabbisogni.
Fermo restando le necessità produttive e o di mercato non prevedibili, quanto previsto dalle disposizioni contrattuali in materia di flessibilità degli orari, si conferma l'opportunità di soddisfare le diverse esigenze di carattere tecnico, produttivo ed organizzativo mediante il ricorso, per tutti i lavoratori interessati, a strumenti di flessibilità della prestazione, quali:
* Lavoro in turni avvicendati su 5/6/7 giorni la settimana;
* Mobilità orizzontale della prestazione durante la settimana lavorativa;
* Flessibilità degli orari e superamento dell'orario settimanale con recupero mensile/annuale (art. 30 bis CCNL);
Si conviene che mediamente nelle unità dove le necessità produttive lo richiedano il ricorso alle forme organizzative sopra descritte possa essere attuato in un arco di tempo di massimo 6 mesi tendenzialmente tra marzo e agosto
L'Azienda comunicherà i piani produttivi in occasione dell'incontro autunnale di coordinamento. Successivamente a tale incontro, a livello di sito, comunicata tempestivamente la necessità di adottare uno o più degli strumenti sopraindicati, si avvierà l'esame congiunto con la RSU dell'unità interessata, relativamente alle ragioni e ai tempi di attivazione. Tale confronto verrà svolto tramite le forme ed i tempi del percorso sopra definito per conseguire le relative intese da definirsi comunque entro il mese di Febbraio di ciascun anno.
Qualora, entro i tempi indicati, non si pervenga ad un'intesa, a fronte di uno scenario immutato, le condizioni economiche di riferimento per la modalità organizzativa cui si farà ricorso saranno quelle concordate tra le Parti nell'ultima intesa sulla materia, attraverso l'ultra-attività della vigenza dell'accordo precedente.
Nell'ipotesi in cui le relazioni sindacali a livello locale non realizzino, in specifiche negoziazioni nell'ambito delle proprie competenze di cui al presente accordo e con reciproca soddisfazione le intese necessarie, nel periodo compreso tra il mese di Marzo e Aprile si terranno specifici incontri negoziali, a livello di coordinamento Nazionale composto da: RSU della unità produttiva interessata dalle Segreterie territoriali competenti e dalle Segreterie Nazionali Fai-Flai-Uila, al fine di garantire la coerenza tra gli obiettivi dichiarati e condivisi dal presente accordo in materia di organizzazione del lavoro.
Le partì convengono che nel periodo dedicato alla negoziazione sopra citata si osserverà un regime ili moratoria con assenza dì agitazioni sindacali, scioperi e blocco delle flessibilità.
Rispetto all'attuazione dei piani per produrre quanto preventivato e comunicato vale il principio che in linea generale saranno evitate negoziazioni ripetitive a fronte di situazioni immutate in termini di volumi e di schema turni attuato rispetto all'ultima intesa valida.
La collocazione delle giornate conseguenti alla flessibilità attuata, nonché quelle che comprendono le festività, le ex festività e la riduzione di orario di cui al vigente CCNL, saranno definite a livello locale tra Azienda e RSU.

2.1 Reperibilità
Le Parti confermano che nei periodi di lavoro in cui le turnazioni non coprono l'intero arco delle 24 ore consecutive e/o i fine settimana e le festività riconosciute come riposo dal vigente CCNL, dovrà essere assicurata la possibilità di interventi in reperibilità in funzione della tipologia ed estensione degli impiantì nonché delle forme organizzative in essere secondo le modalità operative definite nei singoli siti.
Nel caso di vacatio contrattuale per sopravvenuta assenza di validità di accordo locale le modalità operative ed organizzative formeranno oggetto di specifico confronto a livello dì sito, confronto da concludersi entro il mese di marzo dell'anno successivo alla vacatio stessa;
successivamente a tale data sarà cura del Coordinamento valutare le eventuali casistiche locali non ancora risolte allo scopo dì indirizzarne la risoluzione richiamandosi al paragrafo 1 al punto 1.2 C) sopra descritto.

3 Professionalità
In un contesto di mercato, segnato da riduzione della capacità remunerativa, la necessità di adeguare i modelli organizzativi al fine di renderli sostenibili, costituisce un'esigenza di primaria importanza.
In tale ottica, la costante ridefinizione dei contenuti professionali e del loro esercizio nell'ambito delle strutture produttive, richiede costante attenzione anche ai fini di mantenere aggiornati i livelli di occupazione dei lavoratori.
In tal senso l'esperienza della commissione bilaterale in ottica TPM, di cui si riconferma la sostanziale attualità anche in vista della nuova WCBO (World Class Brewing Organization) nonché il buon lavoro svolto sin ora, costituisce un patrimonio comune delle relazioni sindacali aziendali e si conferma essere lo strumento propedeutico per definire comuni basi di conoscenza necessarie ad una eventuale e proficua attività negoziale tra le parti.
Le parti pertanto confermano la costituzione e la composizione della commissione come definita con accordo del 11 luglio 2011 e si danno altresì atto che in occasione dell'incontro di coordinamento autunnale del c.a. sarà esaminato congiuntamente lo stato dei lavori sino ad allora svolti.
Successivamente a tale riesame la Commissione potrà proseguire i lavori progettuali al fine di giungere ad una successiva fase di prima sperimentazione sul campo.

4 Appalti - Terziarizzazione
Viene ribadita la centralità dell'attività aziendale nel processo produttivo e nella vendita.
In questi settori sono state investite notevoli risorse sia in termini strategici sta in termini economici al fine di assicurare l'adeguamento alle sollecitazioni del mercato ed alla sua variabilità mai come in questi anni così soggetta a repentini cambiamenti.
Nell'intento di garantire la massima trasparenza, l'Azienda esigerà da parte dei fornitori di servizi il rispetto di tutte le norme legislative e contrattuali nei confronti degli addetti che si trovino ad operare nelle unità produttive di Heineken Italia e fornirà alle RSU, su richiesta delle stesse, informazioni a consuntivo con andamento semestrale relative agli appalti in atto nel sito con particolare riguardo al rispetto delle norme stesse. Al fine di allineare ai più elevati standard di sicurezza l'operato di tutti gli attori che insistono nelle realtà produttive del gruppo, l'Azienda darà ai fornitori di servizi regolare e aggiornata Informazione circa le norme e regolamenti generali di condotta proprie di Heineken informando circa la presenza di rischi specifici; richiederà altresì ai fornitori di servizi il documento di valutazione dei rischi onde evitare eventuali interferenze rispetto alla normale operatività quotidiana.
Qualora si verificasse la necessità di aumentare le competenze del personale impiegato da parte di fornitori di servizi rispetto a quanto previsto nel documento di valutazione dei rischi e al capitolato di fornitura sarà interesse e impegno dell'Azienda intervenire sollecitando i fornitori affinché le mancanze siano colmate.
A livello locale le RSU segnaleranno eventuali criticità riscontrate, sollecitando gli adeguati interventi da parte dell'azienda.

6 Formazione, pari opportunità
L'Azienda individua nella formazione un Irrinunciabile perno di sviluppo delle professionalità dei propri lavoratori.
Viene ribadito l'impegno aziendale ad erogare i percorsi formativi necessari è assicurato a tutti i lavoratori dipendenti in aggiunta a quanto implicitamente previsto dall'indispensabile formazione "on the job" che si impernia sul trasferimento delle conoscenze da parte dei singoli.
Le Parti riconoscono e confermano l'importanza della formazione come strumento fondamentale a sostegno dello sviluppo delle professionalità richieste dall'evolversi delle attività aziendali:
- di inserimento professionale;
- di conseguimento di nuove competenze;
- di sviluppo e rinnovamento delle professionalità acquisite.
Particolare attenzione continuerà ad essere posta alla formazione propedeutica e all'addestramento dei giovani, affinché apprendano le cognizioni e le pratiche professionali che consentono di espletare correttamente ed efficacemente le diverse mansioni, nonché ad agire favorendo un'equa distribuzione delle opportunità considerando le differenze di genere delle relative platee interessate.
Vengono confermate, in accordo tra le Parti, due ore di formazione per i lavoratori nuovi assunti su tematiche di carattere sindacale (CCNL, diritti sindacali, tutele e rappresentanza, accordi aziendali, fondo assistenza sanitaria e Alifond).
In coerenza con quanto potrà emergere in tema di sviluppo professionale in occasione dei previsti incontri annuali di coordinamento, sì esamineranno poi a livello locale le soluzioni formative e di sviluppo più adatte in relazione alle specifiche esigenze tecniche e organizzative.
A livello locale sarà fornita, relativamente alla situazione del sito, l'informativa di cui alla legge [dlgs] 198/2006