Tipologia: Protocollo d'intesa
Data firma: dicembre 2008
Parti: Enti Locali, Prefettura UTG, altre Stazioni appaltanti pubbliche, Autorità Ispettive, Associazioni Datoriali e Sindacali, Ordini e Collegi Professionali, Enti Bilaterali.
Settori: Edilizia
Fonte: Provincia Ferrara


Protocollo d’intesa per il monitoraggio della sicurezza nei cantieri di lavoro del settore edile e delle opere di genio civile

I presenti
Premesso
- che i temi della sicurezza sul lavoro rappresentano una priorità assoluta per tutte le Istituzioni Pubbliche ferraresi, e che anche nel territorio provinciale, pur in una situazione di miglioramento dei dati di incidentalità, resta alta la necessità di vigilare sul miglioramento delle condizioni di lavoro e sull’applicazione delle normative di prevenzione;
- che il rispetto in materia delle norme della sicurezza costituisce una condizione anche per la garanzia dello sviluppo regolare della competizione sul mercato, che viene invece messa in discussione dalla presenza di soggetti che operano al di fuori di tali norme, anche considerando come la mancata ottemperanza alle disposizioni sulla sicurezza si accompagni ad altre forme di irregolarità nella gestione dei rapporti di lavoro;
Considerato che le questioni suesposte si pongono con particolare ed esplicito riferimento nel settore dell’edilizia e più in generale delle opere di genio civile, come emerge anche dalle attività ispettive svolte dagli organismi competenti nel corso del 2007;
Ricordata la proficua esperienza della costituzione, presso la Prefettura - Ufficio Territoriale del Governo, dell’ “Osservatorio permanente” per la sicurezza sul lavoro;
Ricordata altresì l’ulteriore, positiva condivisione di analoghe tematiche al tavolo provinciale costituito a norma dell’ art. 4 della L. 123/2007, il cui quadro normativo è stato peraltro integrato e superato dal disposto di cui al DPCM 21.12.2007, che ha ricondotto in capo ai Comitati regionali di Coordinamento la materia;
Considerato come il consolidamento e l’ampliamento della collaborazione interistituzionale, unitamente al coinvolgimento degli interlocutori sociali del mondo imprenditoriale e delle rappresentanze dei lavoratori, costituisca uno strumento utile a migliorare ulteriormente l’azione di prevenzione e contrasto alle violazioni in materia di sicurezza sul lavoro, contribuendo inoltre a contrastare la persistenza di situazioni di lavoro nero e irregolare;
Rilevato come gli Enti bilaterali (Cassa Edili Industria-Artigiani-Cooperazione, Comitato Territoriale Paritetico per la prevenzioni infortuni, l'igiene e l'ambiente di lavoro – CPT, Ente Unitario Scuola Professionale Edile – EUSPE, costituiti dalle Associazioni Imprenditoriali e dalle Organizzazioni Sindacali dei lavoratori edili firmatarie, possano svolgere un ruolo di scambio informativo con le pubbliche istituzioni deputate alla verifica dell’osservanza delle norme vigenti in materia di rapporti di lavoro e di sicurezza e salute dei lavoratori;

Convengono
Di sottoscrivere il presente protocollo d’intesa, per incrementare l’indispensabile coordinata attività di prevenzione e contrasto dell’elusione e della disapplicazione delle normative in materia di sicurezza sul lavoro nel settore dell’edilizia e delle opere del genio civile, a tutela dei lavoratori e a salvaguardia del mercato;

A tale fine si impegnano, rispettivamente:
La Provincia, i Comuni e le stazioni appaltanti pubbliche
1) a prevedere, nelle gare di appalto dei cantieri di valore superiore a 500.000 €., un fondo aggiuntivo integrato ai costi per la sicurezza – e sottratto quindi ai ribassi d’asta e ad altro fine indisponibile –, a finanziamento di una giornata di formazione preventiva (della durata, di norma, di 8 ore) ogni 20 lavoratori impiegati nelle opere (su stima delle “unità uomo” da impiegarsi nei lavori, prodotta dal Coordinatore della sicurezza in fase di Progetto - CSP), per un importo pari a 1.000 € a giornata; tale fondo sarà destinato alla formazione specifica sul piano di sicurezza del cantiere oggetto di appalto. La durata specifica della formazione di cantiere sarà definita d’intesa tra il Coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione ed il RSPP dell’impresa affidataria. Le tematiche della formazione saranno indicate dal CSP, avendo principalmente riguardo alle problematiche di sicurezza peculiari del cantiere. L’impresa aggiudicataria affiderà di norma al CTP (Comitato tecnico paritetico) territorialmente competente l’erogazione della formazione. Il CSE (Coordinatore sicurezza in fase di esecuzione) quale figura centrale nell’organizzazione del cantiere ai fini della sicurezza sarà chiamato a dare il proprio contributo alla definizione dei contenuti e alle modalità di somministrazione della formazione in accordo con il CTP. Agli incontri di formazione dovranno partecipare: il CSE (Coordinatore sicurezza in fase di esecuzione) quale figura di supporto, i Dirigenti o Preposti incaricati della conduzione del cantiere in qualità di delegati della/e impresa/e aggiudicataria/e e assegnatarie di subappalti, le maestranze delle imprese medesime destinate alle opere del cantiere. Laddove in fase di aggiudicazione non siano identificate le imprese subappaltanti, il Datore di Lavoro dell’impresa aggiudicataria dovrà provvedere a formarne gli operatori nel cantiere, non appena esse saranno identificate anche mediante la collaborazione del proprio RSPP o di Enti formativi qualificati.
Per il monitoraggio degli aspetti relativi alla sicurezza di ogni cantiere per appalti d'importo superiore a 500.000 di euro sarà costituito un “Comitato per la Sicurezza” (CPS) del quale faranno parte:
- il Responsabile dei lavori;
- il Coordinatore della Sicurezza in fase di Esecuzione;
- un Rappresentante per ciascuna Impresa esecutrice presente in cantiere (dirigente o preposto);
- un Rappresentante dei Lavoratori in ambito territoriale (RLS-T);
- un Rappresentante del CTP - Comitato Territoriale Paritetico;
- un Rappresentante di Associazione datoriale.
In caso di necessità il Comitato potrà essere convocato dal Responsabile di procedimento e/o dal coordinatore della sicurezza in fase esecutiva, nonché su richiesta di ciascun componente.
2) a promuovere appuntamenti di condivisione ed approfondimento delle normative vigenti in materia di sicurezza negli appalti di opere pubbliche, con l’obiettivo di migliorare progressivamente il controllo globale sul processo di realizzazione delle opere stesse, stanti le responsabilità in capo alle stazioni appaltanti;
3) a promuovere l’adozione di un disciplinare di incarico comune che garantisca un livello qualitativo soddisfacente delle prestazioni dei professionisti incaricati delle funzioni di CSP e CSE, controllandone il rispetto sia in fase di progettazione che in fase di esecuzione; i contenuti del disciplinare saranno definiti in accordo con quanto proposto dagli Ordini e Collegi Professionali e nel rispetto delle “Regole di buona prassi per i Coordinatori” già esistenti presso la Regione Emilia–Romagna.

I Comuni
1) a promuovere ulteriormente il ruolo di vigilanza e prevenzione delle Polizie Municipali, in tutti i cantieri presso i quali vengono svolte attività di verifica della regolarità delle autorizzazioni amministrative dei lavori, svolgendo a tal fine attività formative di concerto in particolare con l’Ausl-Spisal, che consentano più efficacemente la rilevazione di eventuali elementi di difformità degli accantieramenti, da segnalarsi poi da parte delle Polizie Municipali agli organi ispettivi competenti per le verifiche del caso, anche con stipulazione di apposite convenzioni che definiscano dettagliatamente le modalità operative.

La Provincia di Ferrara:
1) a mettere a disposizione delle autorità ispettive i dati in materia di lavoro, contenuti nelle banche dati Siler, le informazioni e strumentazioni informatiche discendenti dallo sviluppo del progetto Labor (lavoro + azioni + benefici + organizzazione + rete) relativo alla linea tematica n. 4 “Sicurezza nei luoghi di lavoro ed emersione del lavoro irregolare”, e i dati relativi al progetto Sitel (Sicurezza, Territorio, Lavoro, monitoraggio dell’attività edilizia attraverso l’integrazione di basi dati informative omogenee sugli interventi edilizi a fini di analisi territoriali, statistiche ed economiche, ma anche per la formulazione di indici di congruità per l’analisi dei rischi e il miglioramento delle azioni di prevenzione e controllo), in corso di attivazione in rete con le altre province emiliane con cofinanziamento nazionale;
2) a prevedere la priorità delle tematiche di sicurezza nei cantieri nell’ambito delle attività formative a programmazione provinciale;

La Prefettura–UTG di Ferrara
1) a raccogliere i dati sugli infortuni sul lavoro in tutti i settori produttivi, mediante l’utilizzo dei moduli già condivisi e approvati dall’Osservatorio sugli incidenti sul lavoro;

La Direzione Provinciale del Lavoro, le Direzioni Provinciali dell’Inps, dell’Inail e l’Azienda-USL:
1) a migliorare e rendere più efficiente lo svolgimento dell’attività ispettiva utilizzando anche gruppi ispettivi interistituzionali al fine di attuare interventi di controllo congiunti e/o coordinati per i quali, ove dovesse ritenersi necessario, in relazione alle eventuali problematiche del servizio, potrà essere avanzata al Prefetto richiesta di ausilio delle Forze di Polizia;
2) ad intensificare le attività di controllo sui cantieri edili, sia pubblici che privati, mediante un’adeguata programmazione delle ispezioni che tenga conto della diversa natura e tipologia dei cantieri medesimi, secondo le indicazioni del CLES (comitato lavoro emersione sommerso) a cui andranno fornite analisi risultanti dall’attività ispettiva svolta;

La Provincia, la Camera di Commercio, Agricoltura, Industria e Artigianato di Ferrara, l’Inail, l’Azienda-USL di Ferrara e le Organizzazioni Datoriali e Sindacali e di Categoria:
1) a promuovere ulteriori iniziative a carattere formativo, informativo e di servizio tese a diffondere ed accrescere il livello di consapevolezza relativo all’importanza dell’applicazione della normativa in materia di sicurezza sul lavoro tra gli imprenditori, tra i lavoratori anche mediante lo svolgimento di appositi corsi, se necessario, sui luoghi di lavoro, avvalendosi del sistema degli Enti di formazione professionale accreditati e, nelle forme possibili, di apporti dell’Università di Ferrara anche con la finalità di verificare periodicamente l’efficacia dell’attività di formazione. Le iniziative a carattere informativo e formativo dovranno essere realizzate anche nelle Scuole e nell’Università e negli Istituti di istruzione professionale in favore degli studenti.
L’Inail, in particolare, si impegna: a promuovere e finanziare a livello territoriale progetti di formazione e informazione come previsto dal nuovo Testo Unico in materia di Sicurezza sul Lavoro, utilizzando tutti gli strumenti a disposizione, al fine di incrementare la cultura della sicurezza sul lavoro anche con la collaborazione delle istituzioni e delle parti sociali; a diffondere i programmi di sostegno finanziario alle piccole e medie imprese per l’accrescimento della sicurezza nei luoghi di lavoro(attuazione decreto legislativo 38/00);
2) a favorire il pieno adempimento degli obblighi di formazione alla sicurezza sul lavoro e, in particolare, lo sviluppo di adeguate modalità di tale formazione verso i lavoratori stranieri, anche con il coinvolgimento di mediatori culturali, nell’ambito delle iniziative finalizzate ad assicurare adeguati processi di integrazione;
3) a promuovere la realizzazione di adeguata formazione in materia di sicurezza sul lavoro dei lavoratori con rapporti di lavoro c.d. atipici e brevi.

Le previsioni contenute nel presente Protocollo sono da intendersi operative a far tempo dalla sottoscrizione del medesimo.

Le Organizzazioni di Categoria e Sindacali, rispettivamente:
ad informare le imprese associate e i lavoratori del contenuto della presente intesa, promuovendone, per la parte di rispettiva competenza, l’esecuzione.
I sottoscrittori del presente protocollo si costituiscono in “Comitato per il monitoraggio della sicurezza nei cantieri di lavoro del settore edile e delle opere di genio civile.”, che ha sede presso la Provincia ed è presieduto dal Presidente della Provincia stessa.
Il Comitato si riunisce almeno due volte all’anno.
Per programmare e coordinare le attività previste nel presente protocollo, il Comitato si dota di una Giunta Esecutiva, così composta: il Presidente della Provincia o suo delegato, un rappresentante per ogni Autorità Ispettiva, un rappresentante della Prefettura, un rappresentante del Comune di Ferrara, un rappresentante per ogni Associazione dei Comuni, due rappresentanti per le associazioni dei datori di lavoro (uno per le grandi imprese, uno per le piccole imprese) nominato di concerto, un rappresentante delle organizzazioni sindacali nominato di concerto, un rappresentante degli enti bilaterali nominato di concerto, un rappresentante dei collegi/ordini professionali nominato di concerto. La Giunta propone inoltre proposte di lavoro da sottoporre al Comitato, per l’ulteriore sviluppo delle tematiche oggetto del presente protocollo.
Presso la Prefettura - Ufficio Territoriale del Governo, annualmente, in sede di “Conferenza Provinciale Permanente”, verranno verificati i risultati conseguiti in attuazione del presente protocollo.

Enti sottoscrittori:
Enti Locali, Prefettura UTG, altre Stazioni appaltanti pubbliche, Autorità Ispettive, Associazioni Datoriali e Sindacali, Ordini e Collegi Professionali, Enti Bilaterali.


Ferrara, dicembre 2008