Regione Campania
Deliberazione Giunta Regionale 29 dicembre 2015, n. 860
Approvazione Piano Regionale della Prevenzione della Regione Campania per gli anni 2014-2018.
B.U.R. 11 gennaio 2016, n. 2

 

Alla stregua dell’istruttoria compiuta dalla Direzione Generale e delle risultanze e degli atti tutti richiamati nelle premesse che seguono, costituenti istruttoria a tutti gli effetti di legge, nonché dell’espressa dichiarazione di regolarità della stessa resa dal Direttore a mezzo di sottoscrizione della presente

PREMESSO

a) che con Intesa tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, ai sensi dell’art. 8, comma 6, della legge 5 giugno 2003, n. 131, sulla proposta del Ministero della Salute è stato approvato il Piano Nazionale per la Prevenzione per gli anni 2014-2018 (Rep. Atti n. 156/CSR del 13 novembre 2014);
b) che la stessa Intesa Stato Regioni di approvazione del Piano Nazionale per la Prevenzione per gli anni 2014-2018 (Rep. Atti n. 156/CSR del 13 novembre 2014) ha individuato, all’art.1, comma 2, i seguenti adempimenti da realizzare da parte delle Regioni entro il 31 dicembre 2014, disponendo nel contempo:
- di applicare nella elaborazione del proprio PRP, la visione, i principi, le priorità, la struttura del PNP;
- la preliminare individuazione dei programmi regionali, il più possibile integrati e trasversali rispetto ad obiettivi ed azioni, con i quali si intende dare attuazione a tutti i macro obiettivi e a tutti gli obiettivi centrali;
- la definizione degli elementi - contesto, profilo di salute, trend dei fenomeni, continuità con quanto conseguito nel precedente PRP - funzionali ai programmi regionali individuati.
c) che l’art. 1 comma 7 dell’Intesa tra Governo, Regioni e Province Autonome concernente il nuovo “Patto per la salute” (Rep. Atti 243/CSR del 03/12/2009) stabilisce che le risorse di cui all’art. 1, commi 34 e 34 bis della L. 662/96 non sono da considerarsi contabilmente vincolate, bensì programmabili al fine di consentire specifiche verifiche circa il raggiungimento degli obiettivi fissati nell’ambito dei LEA; per le regioni interessate ai Piani di rientro la fissazione degli obiettivi va integrata con quella dei medesimi piani;
d) che l’art. 17, comma 1 dell’Intesa Stato Regioni del 10 luglio 2014 (Rep. Atti n. 82/CSR) concernente il nuovo Patto per la Salute 2014-2016, conferma, per gli anni 2014-2016, a valere sulle risorse di cui all’art. 1, comma 1 dello stesso Patto, la destinazione di 200 milioni di euro annui, oltre alle risorse individuate a valere sulla quota di finanziamento vincolato per la realizzazione degli obiettivi del Piano sanitario nazionale ai sensi dell’articolo 1, comma 34 della legge 27 dicembre 1996, n. 662 e successive integrazioni;
e) che tali somme sono finalizzate a sostenere il raggiungimento degli obiettivi del Piano Nazionale della Prevenzione 2014-2018, lo sviluppo dei sistemi di sorveglianza e l’armonizzazione delle attività di prevenzione negli ambiti territoriali;
f) che con Decreto del commissario ad acta n. 156 del 31.12.2014 “Recepimento delle Intesa tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, ai sensi dell’art. 8, comma 6, della legge 5 giugno 2003, n. 131, sulla proposta del Ministero della salute concernente il Piano nazionale per la prevenzione per gli anni 2014-2018 (Rep. Atti n. 156/CSR del 13 novembre 2014): Adempimenti” la Regione Campania ha recepito l’Intesa tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, con la quale è stato approvato il Piano Nazionale per la Prevenzione per gli anni 2014-2018 (Rep. Atti n. 156/CSR del 13 novembre 2014), ha approvato il documento utile alla definizione degli elementi - contesto, profilo di salute, trend dei fenomeni, continuità con quanto conseguito nel precedente PRP - funzionali ai programmi regionali individuati, che applica la visione, i principi, le priorità, la struttura del PNP, ed ha approvato la preliminare individuazione dei programmi regionali, realizzando in tal modo gli adempimenti previsti per l’anno 2014;
g) che con Accordo Rep. Atti n. 56/CSR del 25 marzo 2015, ai sensi dell’art. 4, comma 1, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, è stato approvato il “Piano Nazionale per la Prevenzione per gli anni 2014-18 - Documento per la valutazione”, così come previsto dall’art. 1, comma 6 della Intesa Stato-Regioni n. 156/CSR del 13 novembre 2014;
h) che, così come previsto dall’art. 1, comma 5 della stessa Intesa Stato-Regioni, le Regioni trasmettono annualmente alla Direzione operativa del Centro Nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie idonea documentazione sulle attività svolte, per consentire alla medesima Direzione di certificare l'avvenuto raggiungimento degli obiettivi previsti dai Piani Regionali anche ai fini di cui all'articolo 12 dell'Intesa 25 marzo 2005. A seguito di valutazione positiva degli stati di avanzamento raggiunti, le Regioni accedono alle somme vincolate al raggiungimento degli obiettivi di piano di cui all’art.1, comma 3 della predetta Intesa Stato-Regioni;
i) che, così come previsto dall’art. 1, comma 7 della stessa Intesa Stato-Regioni, con il medesimo Decreto del commissario ad acta n. 156 del 31.12.2014 è stato nominato quale Coordinatore operativo del Piano regionale, il dirigente della struttura di staff tecnico-operativo della Direzione Generale Tutela della Salute e Coordinamento del SSR, istituendo presso tale struttura una funzione di Coordinamento istituzionale, operativo e tecnico-scientifico, del Piano regionale di Prevenzione, con compiti di indirizzo, coordinamento e controllo delle attività a contenuto sanitario delle UOD afferenti alla DG Tutela della Salute e Coordinamento del SSR e competenti per le materie previste dallo stesso PRP;
k) che il Coordinatore Operativo del Piano Regionale ha predisposto il Piano Regionale della Prevenzione 2014-18 in conformità con i contenuti del DCA n. 58 del 29.5.2015 che definisce i macro-programmi del PRP quali attività LEA, e coinvolgendo i Dirigenti delle UOD competenti e gli operatori del SSR, in parte già formati dalla Regione Campania in collaborazione con il CNESPS ed individuati per la composizione dei gruppi di lavoro previsti dal Decreto del commissario ad acta n. 156 del 31.12.2014, con lo scopo di illustrare i materiali e le metodologie da utilizzare per la realizzazione del PRP;
j) che detto Piano Regionale è allegato alla presente deliberazione per formarne parte integrante e sostanziale, unitamente ai seguenti documenti:
- Allegato 1: Descrizione analitica delle azioni
- Allegato 2: Attività di formazione e comunicazione
- Allegato 3: Piano di Monitoraggio e Valutazione,
PRESO ATTO che attiene alla competenza del Commissario ad Acta per la Prosecuzione del Piano di Rientro l’approvazione dei suddetti atti di programmazione e che, ad oggi, lo stesso non si è formalmente insediato;
RAVVISATA, tuttavia, la necessità e l’urgenza di approvare in via provvisoria e nelle more dell’insediamento del nuovo Commissario ad Acta il Piano Regionale della Prevenzione 2014-2018, per accedere alle somme ad esso vincolate, anche in considerazione della nota del Ministero della Salute, Direzione Generale Prevenzione Sanitaria n. 911868 del 14/10/2015 con la quale lo stesso segnalava “la necessità di far pervenire con ogni urgenza il provvedimento in parola”, in quanto “il ritardo della pianificazione e, conseguentemente dell’avvio delle attività e degli interventi programmati potrebbero compromettere il raggiungimento degli obiettivi fissati al 2018 dagli atti della Conferenza Stato Regioni”;
EVIDENZIATO che, ai fini della realizzazione delle attività previste nell’approvando piano, è necessario che:
a) sia sottoscritto un Accordo formale con l’Ufficio Scolastico regionale che, nel rispetto dell’Autonomia scolastica, individui gli indirizzi condivisi utili all’attuazione dei Programmi regionali sanitari di Prevenzione;
b) siano stipulati Accordi formali intersettoriali con gli enti coinvolti nelle azioni previste dal presente Piano Regionale di Prevenzione 2014 - 2018 della Regione Campania (associazioni di volontariato, ANCI, Forze dell’ordine, IZS, ARPA etc), prevedendo altresì la definizione di pacchetti di prestazioni coerenti con il presente Piano da condividere con MMG e PLS;
c) le Aziende Sanitarie, entro 30 giorni dall’approvazione del presente provvedimento, recepiscano con atto deliberativo il presente Piano Regionale di Prevenzione 2014 - 2018 che:
c.1) a partire da quanto definito con DCA n. 58 del 29.05.2015 per il finanziamento definisca l'utilizzo delle complessive risorse loro assegnate dal riparto del FSR, dandone informazione alla Direzione Generale Tutela della Salute e Coordinamento del SSR, in modo da assicurare l'attuazione degli obiettivi fissati, concordando con la Direzione Generale per la Tutela della Salute - Coordinamento Regionale del PRP il superamento di eventuali criticità;
c.2) preveda la costituzione presso la Direzione Sanitaria di un nucleo di coordinamento operativo con compiti di attuazione delle azioni previste dal Piano Regionale di Prevenzione, nominato dal Direttore Generale e sotto la diretta responsabilità del Direttore Sanitario aziendale, composto dalle seguenti figure:
- il Direttore del Dipartimento di Prevenzione;
- Il Responsabile aziendale dell’Area Distrettuale;
- il Responsabile della UO Cure Primarie;
- il Responsabile della UO Formazione aziendale;
- un epidemiologo, di supporto al Direttore Sanitario, con compiti di referente nei confronti della Regione per la valutazione dei programmi regionali condotti a livello aziendale.
- un informatico (Sistemi Informativi Aziendali);
- un rappresentante dei MMG ed uno dei PLS;
- un referente per ciascun programma regionale, scelto tra i responsabili delle UO competenti a cui potrà afferire un Gruppo di lavoro tematico;
- i referenti aziendali di ciascun programma di screening oncologico previsti dal Decreto del Commissario ad acta n. 14 del 14.3.2014;
c.3) al fine di garantire la massima efficienza dei programmi regionali, realizzi a livello aziendale l’armonizzazione delle attività di prevenzione, facendo confluire eventuali progettualità locali, ove esistenti, negli stessi programmi regionali del PRP, se compatibili, prevedendone, in caso contrario, la soppressione;

Propone e la Giunta all’unanimità

DELIBERA
in via provvisoria e nelle more dell’adozione di apposito decreto da parte del Commissario ad Acta per la Prosecuzione del Piano di Rientro:
1. di approvare il Piano Regionale della Prevenzione 2014-18 con i seguenti allegati, che costituiscono parte integrante e sostanziale del presente provvedimento:
- Allegato 1: Descrizione analitica delle azioni
- Allegato 2: Attività di formazione e comunicazione
- Allegato 3: Piano di Monitoraggio e Valutazione
2. di utilizzare, per la realizzazione delle attività in esso contenute, le risorse individuate a valere sulla quota di finanziamento vincolato per la realizzazione degli obiettivi del Piano sanitario nazionale ai sensi dell’articolo 1, comma 34 della legge 27 dicembre 1996, n. 662 e successive integrazioni, oltre alla quota parte spettante alla Campania dei 200 milioni di euro annui confermati con il Patto per la Salute 2014-2016 per gli anni 2014-2016, a valere sulle risorse di cui all’art. 1, comma 1 dello stesso Patto;
3. di estendere alla quota di finanziamento derivante dall’art. 17, comma 1 dell’Intesa Stato Regioni del 10 luglio 2014 (Rep. Atti n. 82/CSR) concernente il nuovo Patto per la Salute 2014-2016, i principi e i vincoli stabiliti per le risorse di cui all’art. 1, commi 34 e 34 bis della L. 662/96;
4. di stipulare, al fine di consentire la realizzazione di alcune attività comprese nel Piano, un Accordo formale con l’Ufficio Scolastico regionale che, nel rispetto dell’Autonomia scolastica, individui gli indirizzi condivisi utili all’attuazione dei Programmi regionali sanitari di Prevenzione;
5. di stipulare, al fine di consentire la realizzazione di alcune attività comprese nel Piano, Accordi formali intersettoriali con gli enti coinvolti nelle azioni previste dal presente Piano Regionale di Prevenzione 2014 - 2018 della Regione Campania (associazioni di volontariato, ANCI, Forze dell’ordine, IZS, ARPA etc), prevedendo altresì la definizione di pacchetti di prestazioni coerenti con il presente Piano da condividere con MMG e PLS;
6. di considerare prioritarie, in termini di programmazione delle risorse disponibili e delle relative attività, tra le azioni finalizzate al raggiungimento degli obiettivi del Piano Nazionale della Prevenzione 2014-2018, quelle destinate allo sviluppo dei sistemi informativi e dei sistemi di sorveglianza istituzionali, in quanto propedeutici alle attività di monitoraggio e valutazione, utili alla produzione di idonea documentazione sulle attività svolte, per consentire di certificare l'avvenuto raggiungimento degli obiettivi previsti dal Piano regionale;
7. di stabilire che il Gruppo di lavoro tecnico-operativo cui è stato affidato lo sviluppo del Programma A “Manutenzione e Sviluppo dei Sistemi di Sorveglianza e dei Sistemi Informativi per la Salute” agisca di supporto al Coordinamento regionale del Piano di Prevenzione per lo svolgimento dei seguenti compiti:
- monitoraggio e valutazione del PRP, attraverso l’utilizzo di una piattaforma informatica alimentata dalle ASL che fornisca i dati utili al popolamento degli indicatori nazionali e regionali necessari per le verifiche del raggiungimento degli obiettivi fissati;
- effettuazione di azioni di audit, se necessario, presso le Aziende Sanitarie a seguito dei risultati del monitoraggio;
- interfaccia con il Ministero della Salute ai fini della verifica degli adempimenti previsti dal PNP;
10. di stabilire che le UOD competenti per le materie del PRP (UUOODD 02, 03, 04, 05, 06, 16) garantiranno, nell’ambito delle attività ordinarie istituzionali, i seguenti compiti:
- acquisizione centralizzata dei dati forniti dai sistemi informativi e sistemi di sorveglianza, garantendone il funzionamento;
- produzione di specifica ed adeguata reportistica;
11. di costituire gruppi di lavoro tecnico-operativi su ciascun programma regionale composti da operatori del SSR e da esperti delle singole tematiche, prevedendo anche sistemi per l’informatizzazione dei dati di monitoraggio generati e per la consultazione di documentazione scientifica, con il compito di supportare il Coordinamento regionale nelle varie fasi di programmazione, monitoraggio e valutazione del PRP, avvalendosi a tale scopo degli operatori individuati dalla Regione e formati dal CNESPS nel mese di giugno 2014, nonché di altri operatori formati dalla Regione Campania in collaborazione con il CNESPS sui temi della declinazione locale, monitoraggio e valutazione del PRP (novembre 2012- gennaio 2013). A tal fine i Direttori Generali garantiranno la partecipazione ai lavori degli operatori nominati dalla Regione;
12. le Aziende Sanitarie, entro 30 giorni dall’approvazione del presente provvedimento, recepiscano con atto deliberativo il presente Piano Regionale di Prevenzione 2014 - 2018 che:
12.1) a partire da quanto definito con DCA n. 58 del 29.05.2015 per il finanziamento definisca l'utilizzo delle complessive risorse loro assegnate dal riparto del FSR, dandone informazione alla Direzione Generale Tutela della Salute e Coordinamento del SSR, in modo da assicurare l'attuazione degli obiettivi fissati, concordando con la Direzione Generale per la Tutela della Salute - Coordinamento Regionale del PRP il superamento di eventuali criticità;
12.2) preveda la costituzione presso la Direzione Sanitaria di un nucleo di coordinamento operativo con compiti di attuazione delle azioni previste dal Piano Regionale di Prevenzione, nominato dal Direttore Generale e sotto la diretta responsabilità del Direttore Sanitario aziendale, composto dalle seguenti figure:
- il Direttore del Dipartimento di Prevenzione;
- Il Responsabile aziendale dell’Area Distrettuale;
- il Responsabile della UO Cure Primarie;
- il Responsabile della UO Formazione aziendale;
- un epidemiologo, di supporto al Direttore Sanitario, con compiti di referente nei confronti della Regione per la valutazione dei programmi regionali condotti a livello aziendale.
- un informatico (Sistemi Informativi Aziendali);
- un rappresentante dei MMG ed uno dei PLS;
- un referente per ciascun programma regionale, scelto tra i responsabili delle UO competenti a cui potrà afferire un Gruppo di lavoro tematico;
- i referenti aziendali di ciascun programma di screening oncologico previsti dal Decreto del Commissario ad acta n. 14 del 14.3.2014;
12.3) al fine di garantire la massima efficienza dei programmi regionali, realizzi a livello aziendale l’armonizzazione delle attività di prevenzione, facendo confluire eventuali progettualità locali, ove esistenti, negli stessi programmi regionali del PRP, se compatibili, prevedendone, in caso contrario, la soppressione;
13. che il conseguimento da parte dei Direttori Generali delle aziende sanitarie degli obiettivi previsti da ciascun programma regionale rappresenta oggetto di valutazione da parte della Regione, ascrivendo alla responsabilità di ciascuno il mancato raggiungimento degli obiettivi derivante dalla mancata attuazione delle azioni del PRP;
14. di trasmettere il presente provvedimento al Capo Dipartimento Salute e Risorse Naturali, al Direttore Generale per la Tutela della Salute e il Coordinamento del Sistema Sanitario regionale, al Dirigente della Struttura di Staff tecnico-operativo 52040001, ai Dirigenti delle UOD della Direzione Generale della Tutela della Salute e Coordinamento del Servizio Sanitario Regionale, agli Organi di Vertice delle Aziende Sanitarie della Regione Campania;
15. di inviare il presente atto alla Struttura Commissariale per le determinazioni di competenza;
16. Di trasmettere il presente provvedimento al BURC per la pubblicazione.

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