Tipologia: CIRL
Data firma: 14 dicembre 1999
Validità: 01.11.1999 - 31.10.2003
Parti: Confartigianato Trasporti, Fita-Cna, Sna Casa e Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti
Settori: Trasporti, Artigianato, Marche
Fonte: cnel.it

Sommario:

  Premessa
Art. 1 Relazioni industriali
Art. 2 Orario di lavoro
Art. 3 Forfetizzazione del lavoro straordinario
Art. 4 Commissioni regionale /territoriale di conformità
  Art. 5
Art. 6 Enti Bilaterali
Art. 7 Formazione
Art. 8 Premio di operosità
Art. 9 Decorrenza
Allegati

Contratto Integrativo Regionale Marche, Autotrasporto e Spedizione Merci Artigianato, Piccole e Medie Imprese e Cooperazione

Il giorno 14 dicembre 1999 presso la sede del Ebam Ancona, tra Confartigianato Trasporti […], Fita-Cna […], Sna Casa […] e le Organizzazioni sindacali dei lavoratori Filt Cgil […], Fit Cisl […], Uiltrasporti […], è stata raggiunta l’intesa per il contratto integrativo regionale per il settore merci conto terzi ai sensi dell’art. 45 del vigente CCNL, che disciplina il rapporto di lavoro del personale dipendente dalle imprese artigiane, in possesso dei requisiti previsti dalla legge 443/85, delle piccole e medie imprese e della cooperazione, esercenti l’autotrasporto di merce su strada per conto di terzi nonché, promiscuamente, le attività di spedizione ed i servizi ausiliari del trasporto

Premessa
Le crescenti difficoltà che gravano sul settore delle merci, lo stato di crisi di diverse realtà aziendali, la polverizzazione delle imprese richiedono un accresciuto interesse della Regione Marche nella politica del comparto.
Negli ultimi anni la trasformazione dettata dal mercato europeo e la forte internazionalizzazione dei traffici hanno prodotto significative qualificazioni della funzione tradizionale della spedizione delle merci (operatori multimodali, logistic couriers, trasporti specifici e specialistici) per le quali è condizione essenziale un riproporzionamento delle risorse pubbliche della Regione (oltre che a livello nazionale.) funzionale al sostegno dei processo di ristrutturazione dei trasporto merci su gomma e della sua articolazione con la modalità ferroviaria, marittima, e aerea che richiede qualità e densità di investimenti, sviluppo di nuove professionalità e competenze, incremento di posti di lavoro.
Interventi di carattere generale possono essere rappresentati dalla realizzazione degli autoporti già previsti dal Piano Regionale Trasporti, ad integrazione di quanto previsto dagli obiettivi 2 e 5b dei finanziamenti europei, da un contributo per la realizzazione di aree opportunamente attrezzate nell'interporto di Jesi, da finanziamenti volti ad agevolare l'accorpamento delle imprese per acquisire una dimensione di tipo europeo, da finanziamenti alle imprese di autotrasporto per il collegamento in rete al sistema logistico previsto nel centro intermodale di Jesi, e tra questo ed il porto di Ancona, l'aeroporto, le aree di sosta attrezzate (autoporti), nonché con il sistema logistico delle FS e con le principali banche dati del settore.
Questi. interventi dovrebbero peraltro acquisire particolare significato nell'ambito del progetto del Corridoio Multimodale Adriatico e dovrebbero essere previsti ad integrazione di tutti gli altri interventi, compresi quelli specifici del settore dell'artigianato.
La realizzazione infine dell’Osservatorio delle merci previsto dal PRT deve costituire il primo impegno della Regione perché si possa avviare una seria programmazione del settore.
Una struttura capace di esaminare;
• i mutamenti causati sulle strutture aziendali, in termini aggregati, dalle trasformazioni tecniche e sociali del l'autotrasporto merci e le ripercussioni sull'occupazione dei lavoratori subordinati, le condizioni di impiego ed i rapporti di lavoro;
• l'acquisizione e l’aggiornamento di dati più certi ed esaurienti sulla origine e destinazione della movimentazione delle merci, sulla struttura del settore e sulle sue caratteristiche, sugli investimenti, con particolare riferimento alla realizzazione di aree attrezzate, di autoporti e del centro intermodale, nonché sugli andamenti occupazionali della forza lavoro,
• la produttività del settore merci, nelle sue varie componenti, allo scopo di salvaguardare la capacità competitiva del settore, soprattutto in considerazione della recente Integrazione economica nella UE, e per ricercare le condizioni per il mantenimento e lo sviluppo dell'occupazione.
Dal canto loro, al fine di affrontare più efficacemente la situazione di difficoltà succitata, le parti esprimono la volontà di utilizzare ogni strumento reso disponibile dal CCNL e dagli accordi interconfederali nazionali e regionali per garantire e consolidare i livelli occupazionali e dare contemporaneamente certezza al costo del lavoro.
Le parti convengono pertanto quanto segue.

Art. 1 Relazioni industriali
Le parti con il presente accordo confermano le intese così come sono state individuate nel vigente CCNL e negli accordi interconfederali
Le parti convengono di costituire l'Osservatorio regionale così come previsto dal Art. 2 del CCNL
L’Osservatorio regionale sarà composto da 1 membro per ogni organizzazione datoriale e sindacale partecipante allo stesso.
L'Osservatorio ha il compito di analizzare e valutare le questioni che possono essere rilevanti per l'attività complessiva del trasporto delle merci nella regione Marche, al fine di consentire di individuare tempestivamente le occasioni di sviluppo delle attività, determinandone le condizioni, e di accertare le motivazioni che causano difficoltà allo sviluppo, per poterle superare, in tutte le forme possibili.
In particolare saranno oggetto di studio e anche di ricerche specifiche, le seguenti materie:
• l'andamento dell'occupazione complessiva del intero settore, con particolare attenzione ai contratti di formazione e lavoro e ai loro risultati e all’apprendistato, l'andamento dell'occupazione femminile con le relative possibili azioni positive dirette ad assicurare le condizioni di pari opportunità, di cui alle Leggi N. 903/77 e N. 125/91 e successive modificazioni;
• i problemi connessi all'ambiente di lavoro e alla sicurezza, sia in relazione ai prodotti manipolati sia rispetto alle modalità di lavorazione e di trasporto, in particolare occorre una attenzione da parte delle istituzioni per la formazione dei conducenti che trasportano merci pericolose, in regime ADR, affinché il corso di tale formazione non pesi esclusivamente sul bilancio delle imprese e sui lavoratori;
• la determinazione dei criteri per portare a conoscenza delle imprese e delle rappresentanze sindacali. eventuali nuove figure di attività professionale dei lavoratori per meglio interpretare ed applicare in modo funzionale la disciplina contrattuale;
• lo studio di nuove possibili forme di organizzazione del lavoro nelle imprese per migliorare la professionalità e la formazione dei lavoratori;
• la raccolta degli elementi per valutare le materie degli orari di lavoro, della formazione e della sicurezza e dell'ambiente di lavoro.
L’osservatorio definisce i propri programmi di lavoro impiegando le risorse esistenti nelle strutture delle organizzazioni stipulanti il presente accordo e potrà avvalersi di collaborazioni specializzate o di convenzioni con enti esterni o altre istituzioni, comprese quelle Universitarie, per particolari programmi di ricerca, previe decisioni assunte di volta in volta, in particolare l’osservatorio utilizzerà i dati che verranno forniti dalle strutture bilaterali previste dagli accordi interconfederali, relativi alla consistenza delle imprese e alle dinamiche occupazionali.
L’osservatorio trasmette alle parti stipulanti il programma e il rapporto circa la sua attività annuale nonché gli studi e le ricerche compiuti e può promuovere incontri e manifestazioni pubbliche.
Soltanto gli atti approvati all'unanimità dai componenti dell'Osservatorio possono produrre effetti impegnando le parti interessate.
L'Osservatorio ha sede presso l’Ebam. La data delle convocazioni è fissata d'accordo fra i rappresentanti delle parti e comunque non oltre i 15 giorni dalla presentazione della richiesta di una delle due parti che costituiscono l'Osservatorio.

Art. 2 Orario di lavoro
(articoli 11 - 11 bis CCNL)
1. Gli articoli 11 e 11 bis del CCNL regolano il computo dell’orario di lavoro del personale viaggiante.
2. L’art. 11 bis del CCNL vigente prevede la figura del personale viaggiante cui spetta anche l’indennità di trasferta e che è utilizzato in attività che comportano tempi di presenza a disposizione, la cui prestazione non coincida con il tempo effettivo di lavoro - in questo caso viene considerato personale discontinuo e il limite dell’orario di lavoro settimanale è rideterminato in 48.
3. Per l’applicazione di quanto previsto al secondo alinea del presente articolo viene istituita una commissione così come previsto dal vigente CCNL secondo il protocollo in allegato al presente accordo, di cui fa parte integrante.

Art. 6 - Enti Bilaterali
Le parti concordano di istituire una commissione che verificherà l’eventuale possibilità di adesione ai fondi Ebam delle imprese di trasporto merci, al fine di consentire ai lavoratori di dotarsi di uno strumento che valorizzi, qualifichi e tuteli il lavoro, sostenendo nel contempo le imprese. La commissione entro sei mesi dalla firma del presente accordo verificherà le volontà, l’opportunità, le condizioni economico gestionali e le modalità di adesione.

Art. 7 Formazione
Le Parti riconoscono la necessità di un'adeguata formazione professionale al fine di:
1. migliorare la professionalità del personale già in attività e nelle imprese.
2. incrementare l'occupazione giovanile nel settore
A questo scopo le parti convengono di costituire una commissione tecnica permanente formata da 6 rappresentanti, tre per Parte ,con il compito di assumere le informazioni quantitative sugli ingressi e sulle uscite e qualitative delle professionalità necessarie alla categoria.
La commissione potrà contattare enti pubblici e privati, anche in collaborazione con l’Ebam al fine di predisporre progetti formativi per le categorie individuate, anche per utilizzare le risorse stanziate per la formazione a livello regionale e comunitario.
Ogni decisione in merito ai progetti formativi dovrà essere assunta all'unanimità. In via prioritaria si individuano progetti formativi relativi a
• L. [dlgs] 626/94, sulla sicurezza nei luoghi di lavoro;
• sistemi informatici legati al settore;
• lingue straniere;
• abilitazione ADR:
• logistica
• normative CEE del settore
• attività doganali
• controllo delle attività e di verifica delle merci e di tutte le attività complementari ad esse collegate
• attività di spedizione nazionale ed internazionale
• costumer service
• normativa per trasporto merci pericolose e nocive - modalità di attuazione
• codice della strada
• relazioni industriali
• contratto di lavoro
• formazione, apprendistato e CFL