Regione Sardegna
Deliberazione della Giunta Regionale 20 giugno 2017, n. 30/28
Recepimento dell'Accordo tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano sancito in data 7 maggio 2015, Rep. Atti n. 80/CSR, concernente “la qualificazione dei laboratori pubblici e privati che effettuano attività di campionamento ed analisi sull'amianto sulla base dei programmi di controllo di qualità, di cui all'articolo 5 e all'allegato 5 del decreto 14 maggio 1996” e individuazione Laboratori di riferimento regionale.
B.U.R. 27 luglio 2017, n. 34 – S.S. n. 60
 

 

L’Assessore della Difesa dell’Ambiente, di concerto con l’Assessore dell'Igiene e Sanità e dell'Assistenza Sociale, richiama preliminarmente che, come prescritto dall’art. 5 del decreto del Ministero della Salute del 14 maggio 1996, i laboratori che intendono effettuare attività di campionamento ed analisi sull'amianto devono essere in possesso dei requisiti minimi riportati nell'allegato 5, costituente parte integrante di tale D.M., che al paragrafo 5 stabilisce tra l’altro, che tutti i laboratori, sia pubblici che privati, che rispondono a tali requisiti devono partecipare e soddisfare ad un apposito programma di controllo di qualità, predisposto congiuntamente dall'Istituto Superiore di Sanità (ISS), dall'Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza sul Lavoro (ISPESL, poi incorporato nell’INAIL dalla L. 122/2010), dal Centro Nazionale delle Ricerche (CNR) e dal Coordinamento Tecnico Interregionale.
Gli Assessori danno atto che in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano è stato sancito in data 7 maggio 2015, con repertorio n. 80/CSR, apposito Accordo - ai sensi degli artt. 2, comma 1 lett. b), e 4, comma 1, del D.Lgs. 281/97 - concernente “la qualificazione dei laboratori pubblici e privati che effettuano attività di campionamento ed analisi sull'amianto sulla base dei programmi di controllo di qualità, di cui all'articolo 5 e all'allegato 5 del decreto 14 maggio 1996” (di seguito Accordo), che consolida e porta a regime il percorso di qualificazione dei laboratori pubblici e privati che intendono effettuare prove analitiche sull’amianto.
Gli Assessori evidenziano che l’Accordo fa seguito ad un percorso sostenuto mediante due progetti centrali, finanziati dal Centro Controllo Malattie (CCM) del Ministero della Salute e dall’INAIL, che si è concluso in data 30 ottobre 2015 con la pubblicazione sul sito di tale Dicastero della lista, divisa per Regioni, dei laboratori qualificati per le diverse metodiche analitiche: microscopia ottica in contrasto di fase, microscopia elettronica a scansione, spettrofotometria infrarossa, diffrattometria a raggi X.
Gli Assessori proseguono con l’illustrazione dell’Accordo, precisando innanzitutto che, in attuazione del predetto D.M. 14 maggio 1996, lo stesso adotta i programmi di controllo di qualità riportati nell'Allegato A, parte integrante del medesimo Accordo, sulla base dei relativi protocolli tecnici redatti dai Laboratori Centrali dell'ISS, dell'INAIL - Settore Ricerca e del CNR, realizzati ed aggiornati nel suddetto Progetto CCM in data 11 dicembre 2006 e successivamente confermati con delibera del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza dell'INAIL n. 13 del 27 luglio 2011.
Tali programmi, che devono essere svolti con periodicità almeno biennale, prevedono la verifica, da parte di un Laboratorio di riferimento regionale, dei requisiti minimi dichiarati dai laboratori richiedenti e la partecipazione al circuito di intercalibrazione.
Gli Assessori sottolineano che l’adozione dell’Accordo da parte delle Regioni - sollecitata dal Ministero della Salute, Direzione Generale della Prevenzione, per ultimo con nota 0034975- 15.12.2016-DGPRE-MDS-P indirizzata ai Presidenti delle Regioni e alle ARPA - consente di garantire:
- la continuità dei programmi di qualificazione, almeno biennali, affinché i laboratori qualificati possano confermare la loro attività analitica sull’amianto una volta trascorso il periodo di due anni dall’ultima qualificazione e che nuovi laboratori possano presentare istanza per acquisire la qualificazione;
- l’autosostentamento finanziario dei programmi di qualificazione almeno biennali dei laboratori pubblici e privati che intendono effettuare prove analitiche sull’amianto in quanto, come stabilito nell’Accordo, la copertura delle spese relative alla partecipazione di tali laboratori ai programmi di controllo di qualità, unitamente ai costi afferenti ai sopralluoghi effettuati dal laboratorio di riferimento regionale presso detti laboratori, sono a carico dei titolari dei medesimi laboratori.
Gli Assessori riferiscono che, come stabilito nell’Accordo, l’esercizio dell’attività laboratoristica di campionamento e analisi sull’amianto potrà essere svolta dai laboratori che, al superamento dei suddetti programmi di controllo di qualità, avranno conseguito la relativa qualificazione. Analogamente, i laboratori che comunicano al Ministero della Salute di essere in possesso dell’accreditamento per le prove di amianto ai sensi della norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025 e di aver superato programmi di controllo di qualità riconosciuti a livello europeo o internazionale, si ritengono qualificati dopo verifica da parte di un Laboratorio di riferimento regionale.
Gli Assessori proseguono, evidenziando che lo stesso Accordo prevede che le Regioni individuino un Laboratorio di riferimento regionale che verrà a far parte di un Coordinamento di Laboratori di riferimento regionali - che si avvarrà del supporto tecnico-scientifico dei Laboratori Centrali (ISS, INAIL- Settore Ricerca e CNR) di cui all'Allegato 5, paragrafo 5, lett. b), del D.M. 14 maggio 1996, in tavolo congiunto presso il Ministero della Salute - e che le modalità operative di aggiornamento e implementazione dei programmi di controllo di qualità sono definite da tale Coordinamento congiuntamente con detto Dicastero.
Aggiungono gli Assessori che nell’Accordo viene specificato che ogni Laboratorio di riferimento regionale ha anche il compito di raccogliere ed elaborare i dati relativi alle misurazioni effettuate per contribuire all'implementazione di un repertorio nazionale dei livelli di contaminazione ambientale finalizzata alla sorveglianza del rischio, di gestire il proprio circuito regionale e di comunicare al Ministero della Salute i risultati delle prove di qualificazione relative ai programmi di controllo di qualità in argomento, che provvederà ad inserire i laboratori che hanno superato le prove in un elenco nazionale che il Ministero in parola pubblicherà sul proprio sito istituzionale.
Gli Assessori precisano che l’Accordo stabilisce pure che nei casi in cui il Laboratorio di riferimento regionale individuato dalle Regioni si trovasse impossibilitato a svolgere le attività analitiche previste dai programmi di controllo di qualità in argomento o non fosse competente in tutte le metodiche analitiche, le medesime Regioni individuino un secondo Laboratorio di riferimento per la metodologia analitica mancante, specificando che qualora non fosse disponibile tale secondo Laboratorio di riferimento subentra uno dei Laboratori Centrali (ISS, INAIL-Settore Ricerca e CNR).
Al riguardo, gli Assessori evidenziano che:
- con Deliberazione della Giunta regionale n. 43/44 del 14 novembre 1997 - recante “Piano Regionale di protezione e difesa dai pericoli derivanti dall’amianto. Ripartizione dei fondi di cui all’art. 10 della legge n. 257/92” - è stato assegnato uno specifico finanziamento all’Azienda USL n. 5 di Oristano per l’acquisto della strumentazione per la tecnica in microscopia ottica in contrasto di fase (nonché per l’addestramento del personale addetto), da dare in dotazione al Presidio Multizonale di Prevenzione (PMP), ed è stato individuato in tale PMP la struttura di riferimento regionale per l'analisi con la tecnica della microscopia ottica;
- tale finanziamento ha consentito l’acquisto di un microscopio ottico e della strumentazione di base necessaria per l’analisi con la tecnica della microscopia ottica in contrasto di fase (MOCF) ed ha permesso l’avvio dell’attività del Laboratorio Amianto presso il suddetto PMP a partire dal 2002;
- successivamente, tale Laboratorio ha acquistato la strumentazione necessaria per effettuare l’analisi quantitativa con la tecnica della spettrofotometria a raggi infrarossi (FTIR);
- l’art. 10 della L.R. n. 22/2005 recante “Laboratorio di riferimento regionale” stabilisce che l’Amministrazione regionale, all’interno dell’Agenzia per la protezione dell’ambiente, individua, fra quelli già esistenti, un laboratorio di riferimento regionale per le analisi sui materiali contenenti amianto, collocato in posizione baricentrica rispetto al territorio regionale;
- la L.R. n. 6 del 18 maggio 2006 di istituzione dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Sardegna (ARPAS) stabilisce, tra l’altro, il trasferimento dei PMP e della Progemisa Spa alla stessa Agenzia;
- con nota n. 14693 del 20 giugno 2007 l’Assessorato regionale dell’Igiene e Sanità e dell’Assistenza Sociale ha individuato il PMP-ARPAS Dipartimento di Oristano quale centro al quale fare riferimento per la Regione Sardegna, nell’ambito del progetto CCM “amianto” (Ministero della Salute - ISPESL), per l’attività di controllo di qualità dei laboratori che effettuano analisi di amianto;
- dalla Lista che ufficializza l’avvenuta qualificazione dei laboratori per ciascuna Regione pubblicata sul sito del Ministero della Salute, aggiornata al 13 aprile 2017, per la Regione Sardegna (link http://www.salute.gov.it/portale/temi/documenti/sicurezza Chimica/liste/sardegna.pdf) riguardo ai laboratori pubblici risulta che:
- l’ARPAS Dipartimento Oristano (identificato nella lista con codice 480SAR5) ha ottenuto per il laboratorio amianto la qualificazione per:
- la determinazione qualitativa dell’amianto in campioni massivi tramite la tecnica della Microscopia Ottica in Contrasto di Fase (MOCF massa),
- la determinazione quantitativa delle fibre di amianto aerodisperse mediante la tecnica della Microscopia Ottica in Contrasto di Fase (MOCF aerodispersi),
- la determinazione qualitativa dell’amianto in campioni massivi tramite la Spettroscopia Infrarossa a Trasformata di Fourier (FTIR);
- il Laboratorio Geologico-Petrografico dell’ARPAS - Dipartimento Geologico (identificato nella lista con codice 445SAR1) ha ottenuto la qualificazione per la determinazione quantitativa delle fibre di amianto mediante la Microscopia Elettronica a Scansione (SEM);
- per i campioni sui quali è necessaria l’analisi mediante SEM, l’ARPAS - Dipartimento Oristano si avvale attualmente dello strumento in dotazione presso il predetto Laboratorio Geologico-Petrografico dell’ARPAS, dal momento che non dispone di tale strumentazione;
- il suddetto Laboratorio Geologico-Petrografico dell’ARPAS dispone anche della strumentazione per l’esecuzione delle analisi in matrice solida tramite la Diffrattometria a Raggi X (DRX) e intende avviare a breve le procedure per ottenere la qualificazione;
- con determinazione del Direttore generale dell’ARPAS n. 31 dell’11 marzo 2015 è stato approvato il Regolamento generale e di organizzazione di tale Agenzia, nel quale è stabilito che le funzioni inerenti il laboratorio amianto in capo all’ARPAS Dipartimento Oristano sono state trasferite al Centro Regionale Amianto di Oristano del Servizio Rete laboratori e misure in campo dell’Area tecnico scientifica dell’ARPAS medesima.
Alla luce di quanto sopra esposto, l’Assessore della Difesa dell’Ambiente, di concerto con l’Assessore dell'Igiene e Sanità e dell'Assistenza Sociale, propone:
- di recepire l’Accordo;
- di individuare il Centro Regionale Amianto dell’ARPAS quale Laboratorio di riferimento regionale per le attività ivi indicate relative alle metodologie analitiche MOCF massa, MOCF aerodispersi, FTIR, e di attribuire al medesimo le funzioni e i compiti dei Laboratori di riferimento regionale previsti dall'Accordo medesimo;
- di individuare quale secondo Laboratorio di riferimento per le metodologie analitiche mancanti, di cui il Centro Regionale Amianto dell’ARPAS si avvarrà:
1. per la metodologia analitica SEM, il Laboratorio Geologico-Petrografico dell’ARPAS - Dipartimento Geologico;
2. per la metodologia analitica DRX, nelle more della qualificazione del Laboratorio Geologico-Petrografico dell’ARPAS, i Laboratori Centrali (ISS, INAIL-Settore Ricerca e CNR).
La Giunta regionale, condividendo quanto rappresentato e proposto dall’Assessore della Difesa dell’Ambiente, di concerto con l’Assessore dell'Igiene e Sanità e dell'Assistenza Sociale, acquisito il parere favorevole di legittimità del Direttore generale dell’Assessorato della Difesa dell’Ambiente e del Direttore generale della Sanità
Delibera
- di recepire l’Accordo del 7 maggio 2015 (Rep. Atti n. 80/CSR), ai sensi degli articoli 2, comma 1, lettera b) e 4, comma 1, del Decreto Legislativo 28 agosto 1997, n. 281, tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano, concernente la qualificazione dei Laboratori pubblici e privati che effettuano attività di campionamento ed analisi sull'amianto sulla base dei programmi di controllo di qualità, di cui all'art. 5 e all'Allegato 5 del Decreto 14 maggio 1996, che si allega alla presente deliberazione per farne parte integrante;
- di individuare il Centro Regionale Amianto di Oristano dell’ARPAS quale Laboratorio di riferimento regionale per le attività ivi indicate relative alle metodologie analitiche MOCF massa, MOCF aerodispersi, FTIR, e di attribuire al medesimo le funzioni e i compiti dei Laboratori di riferimento regionale previsti dall'Accordo medesimo;
- di individuare quale secondo Laboratorio di riferimento per le metodologie analitiche mancanti di cui l’ARPAS Dipartimento Oristano si avvarrà:
1. per la metodologia analitica SEM, il Laboratorio Geologico-Petrografico dell’ARPAS - Dipartimento Geologico;
2. per la metodologia analitica DRX, nelle more della qualificazione del Laboratorio Geologico- Petrografico dell’ARPAS, i Laboratori Centrali (ISS, INAIL-Settore Ricerca e CNR);
- di precisare che per l’attuazione dell’Accordo oggetto del recepimento si provvede nei limiti delle risorse umane, strumentali e finanziarie già previste dalla normativa vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.
- di trasmettere copia della presente deliberazione all’ARPAS;
- di pubblicare il presente atto nel Bollettino Ufficiale della Regione Sardegna.
 

Il Vicepresidente
Paci
Il Direttore Generale
De Martini
 

Allegato

Accordo tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, 7 maggio 2015, Rep. Atti n. 80/CSR