Protocollo di Intesa
 

tra
(in ordine alfabetico)
- il Collegio Provinciale dei Geometri e Geometri Laureati della provincia di Brescia, con sede in p.le Cesare Battisti, 12 - 25128 Brescia, agli effetti del presente atto rappresentato dal Presidente geom. Giovanni Piatto;
- l’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della provincia di Brescia, con sede in via San martino della Battaglia, 18 - 25121 Brescia, agli effetti del presente atto rappresentato dal Presidente arch. Umberto Baratto;
- l’Ordine degli Ingegneri della provincia di Brescia, con sede in via Cefalonia, 70 - 25124 Brescia agli effetti del presente atto rappresentato dal Presidente ing. Marco Belardi;
(di seguito, se richiamati unitamente, anche “ordini professionali”)
e
- il Collegio dei Costruttori Edili di Brescia e Provincia – ANCE Brescia, con sede in via Ugo Foscolo, 6 - 25128 Brescia, agli effetti del presente atto rappresentato dal sig. Ernesto Bruni Zani, vicepresidente con delega alle relazioni industriali;
- la FeNEAL-UIL di Brescia, con sede in via Rodolfo Vantini, 18 -25126 Brescia, agli effetti del presente atto rappresentata dal sig. Raffaele Merigo, segretario responsabile;
- la FILCA-CISL di Brescia, con sede in via Altipiano D'Asiago, 3 - 25128 Brescia, agli effetti del presente atto rappresentata dal sig. Roberto Bocchio, segretario generale;
- le FILLEA-CGIL competenti per la provincia di Brescia con sedi in via Fratelli Folonari, 20 - 25124 Brescia - ed in via Saletti, 14 - 25047 Darfo Boario Terme (Brescia), agli effetti del presente atto rappresentate dal sig. Ibrahima Niane, segretario generale della Fillea Cgil di Brescia, e dal sig. Donato Bianchi, segretario generale della Fillea Cgil Valcamonica Sebino;
- la Cassa Assistenziale Paritetica Edile- C.A.P.E. - di Brescia, con sede in via G. Oberdan, 122 - 25127 Brescia, agli effetti del presente atto rappresentata dall’ing. Natale Fabio Rizzinelli, presidente;
- l’Ente Sistema Edilizia di Brescia - ESEB -, con sede in via della Garzetta, 51 - 25133 Brescia, agli effetti del presente atto rappresentata dall’ing. Angelo Deldossi, presidente;
(di seguito, se richiamati complessivamente, “le parti sociali dell’edilizia” e se richiamate congiuntamente agli “ordini professionali”, “le Parti”)
 

Premesso che

Il Collegio Provinciale dei Geometri e Geometri Laureati, l’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori nonché l’Ordine degli Ingegneri competenti per la provincia di Brescia, costituiti in forza di specifiche normative di riferimento, sono enti pubblici non economici, sottoposti alla vigilanza del Ministero della Giustizia, aventi la finalità pubblicistica di garantire la qualità delle attività svolte dai rispettivi professionisti. Inoltre, sono organismi di rappresentanza istituzionale, a livello provinciale, degli interessi delle rispettive categorie professionali nonché a tutela della collettività, ed hanno come fine, tra gli altri, quello di vigilare sulla correttezza dell’esercizio professionale; di regolamentare i comportamenti attesi dagli iscritti ai rispettivi albi, nell'esercizio della professione, nei rapporti con i colleghi, i committenti, ed in generale con la svolgere attività culturali e assistenziali, per la crescita delle rispettive categorie e della comunità civile in cui operano; di organizzare corsi di formazione e aggiornamento professionale per gli iscritti.
Tra le finalità degli Ordini Professionali è ricompresa la promozione, lo sviluppo ed il potenziamento dell’attività dei professionisti iscritti allo scopo di accrescerne la presenza fattiva nella società in cui operano, di collaborare con le Autorità pubbliche con le pubbliche amministrazioni in generale nonché con i soggetti istituzionali sulle tematiche riguardanti le molteplici attività e prerogative delle professioni quali il rispetto e la tutela della legalità e della leale concorrenza tra operatori economici, la cultura della prevenzione e la tutela della pubblica incolumità e della sicurezza sui luoghi di lavoro, ed in particolare nei cantieri.
Tali finalità indirizzano fattività degli ordini professionali verso la salvaguardia dell’etica professionale, a garanzia del corretto espletamento della professione e lo svolgimento diligente ed esaustivo delle prestazioni professionali richieste, la promozione di una coscienziosa preparazione tecnica, della disponibilità all’aggiornamento, della correttezza professionale nei confronti dei colleghi e degli utenti.
Il Collegio dei Costruttori Edili di Brescia e Provincia - Ance Brescia, aderente all’A.N.C.E. - Associazione Nazionale Costruttori Edili - e tramite la stessa alla C.G.I.L. - Confederazione Generale dell’Industria Italiana - ha per scopo la tutela degli interessi professionali dei costruttori edili, degli imprenditori di opere edili ed affini, pubbliche e private. A tal fine Ance Brescia elabora, in unione, ove occorra, agli organi competenti pubblici o privati, eventuali progetti e programmi o piani per l'industria edilizia atti a promuovere occasioni di lavoro; dà vita a regole e procedure di dialogo e a nuove forme di rapporto e di collaborazione con le altre forze sindacali e istituzionali sia per tutelare le imprese edili che per promuovere attività specifiche volte al raggiungimento della sicurezza sul lavoro; assicura la presenza nella soluzione di problemi di carattere provinciale o nazionale, cui la categoria edile, per l'importanza che essa rivendica nell'economia generale, intenda partecipare fattivamente.
La FeNEAL-UIL, la FILCA-CISL e le FILLEA-CGIL, sebbene con diverse sensibilità, hanno lo scopo di promuovere e sollecitare a tutti i livelli le provvidenze e le riforme che possono migliorare le condizioni dei lavoratori, di promuovere e sostenere, nella visione pluralistica della società, anche sperimentando forme di partecipazione, alla costituzione e la crescita di organismi a carattere bilaterale che tutelino il lavoratore nei rapporti economici e sociali esterni ai luoghi di lavoro; inoltre, le richiamate Organizzazioni Sindacali, agiscono al fine del perseguimento di uno sviluppo fondato su una politica industriale mirata alla qualificazione delle imprese, alla trasparenza e alla lotta alla criminalità.
La Cassa Assistenziale Paritetica Edile di Brescia e Provincia - C.A.P.E. - e l’Ente Sistema Edilizia di Brescia - ESEB - sono lo strumento per il perseguimento dei fini istituzionali previsti dai rispettivi statuti e dai contratti e accordi collettivi stipulati fra l’Associazione Nazionale dei Costruttori Edili A.N.C.E. e le Federazioni nazionali dei lavoratori (FeNEAL- UIL, FILCA-CISL, FILLEA-CGIL), nonché tra il Collegio dei Costruttori Edili di Brescia e provincia - Ance Brescia - e la FeNEAL- UIL, FILCA-CISL e FILLEA-CGIL della provincia di Brescia.
L’ESEB costituisce per l'edilizia l'organismo paritetico di cui all'articolo 2 del Decreto Legislativo n. 81/2008 e successive modifiche e integrazioni. L’ESEB ha per fini istituzionali, nel campo della sicurezza, lo studio di problemi generali e specifici inerenti la prevenzione degli infortuni, l'igiene del lavoro e in genere il miglioramento dell’ambiente di lavoro formulando proposte e suggerimenti e promuovendo o partecipando ad idonee iniziative, nonché lo svolgimento di funzioni di supporto, assistenza e consulenza alle imprese e ai lavoratori, nell'interesse di entrambi, ivi comprese visite di consulenza tecnica e assistenza in cantiere per favorire la corretta attuazione delle norme di sicurezza, asseverazione della adozione ed efficace attuazione di Sistemi di Gestione della Sicurezza sul Lavoro CSGSLÌ ai sensi dei Decreti Legislativi 81/2008 e 231/2001, servizi di supporto a imprese e lavoratori in materia di sorveglianza sanitaria. Inoltre l’ESEB provvede all’attuazione di interventi informativi e formativi in materia di sicurezza e salute per le maestranze edili, i Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, i Responsabili del Servizio di prevenzione e protezione, nonché i coordinatori per la sicurezza. Infine svolge ogni compito e funzione che la legislazione vigente pone in capo agli Enti Paritetici di cui all’art articolo 2, comma 1, lettera ee) del Decreto Legislativo 9 aprile 2008 n. 81, ed in particolare le funzioni di cui all’art. 51 del richiamato Decreto Legislativo n. 81/2008, tra cui i compiti di conciliazione delle controversie di cui al citato art. 51; certifica, in funzione di norme di leggi vigenti, e nei termini previsti dagli accordi locali sottoscritti da Ance Brescia e FeNEAL-UIL, FILCA-CISL e FILLEA-CGIL della provincia di Brescia, la formazione dei coordinatori per la sicurezza, dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza e dei lavoratori.
Sia C.A.P.E. che ESEB, inoltre, hanno come fine statutario quello di dare esecuzione ed adempimento ad ogni altro compito congiuntamente loro affidato da ANCE Brescia e FeNEAL-UIL, FILCA-CISL e FILLEA-CGIL della provincia di Brescia. A tal fine le parti sociali dell’edilizia, con accordo del dicembre 2014, preso atto di una recrudescenza dei fenomeni di alterazione della concorrenza leale, hanno condiviso l'urgenza di restituire al sistema economico edile la certezza della legalità e della competizione trasparente in quanto soltanto un mercato concorrenziale e improntato alla legalità è strumento efficace per conseguire obiettivi del continuo miglioramento delle condizioni lavorative, anche sotto il profilo retributivo, degli standard di sicurezza e della qualità delle opere. Per conseguire i richiamati obiettivi, nel medesimo accordo, le parti sociali dell’edilizia, oltre a coinvolgere direttamente C.A.P.E. ed ESEB, auspicavano, tra le altre azioni, una più stretta e strutturale collaborazione con tutti i soggetti della filiera delle costruzioni, ed in particolare con le Istituzioni di rappresentanza dei professionisti.
Le Parti nel rispetto dei reciproci ruoli istituzionali e statutari, hanno manifestato la volontà di avviare una collaborazione strutturata e permanente, a valere per il settore dell’edilizia, in merito sia agli aspetti tecnici della normativa che disciplina il settore della sicurezza negli ambienti di lavoro e la relativa applicazione sia a tutela della leale concorrenza tra imprese e tra professionisti.
Il 30 marzo 2017 tra il Consiglio Nazionale degli Ingegneri e l’Ance è stato sottoscritto un protocollo di intesa, da intendersi qui richiamato, che negli intendimenti dei sottoscrittori nazionali costituisce un modello e punto di riferimento per analoghe attività e iniziative locali tra gli Ordini territoriali degli Ingegneri e le associazioni territoriali dell’Ance. Con riferimento al solo Ordine degli Ingegneri, il presente Protocollo costituisce attuazione, a livello provinciale, del richiamato Protocollo nazionale.
 

si conviene e si stipula quanto segue

Art. 1
- Premesse -

1. Le premesse costituiscono parte integrante e sostanziale del presente atto e si intendono integralmente trascritte nel presente articolo.
2. Il presente Protocollo d’Intesa contiene norme a carattere generale cui le Parti dovranno fare riferimento in sede di stipula di futuri accordi negoziali. Per quanto non espressamente disposto dai futuri accordi o contratti, si riterranno applicabili gli articoli di cui al presente Protocollo d’Intesa.

 

Art. 2
- Scopi -

1. Il presente accordo è finalizzato a stabilire uno strutturato sistema di rapporti tra le Parti sottoscrittrici, nella loro qualità di soggetti componenti la filiera delle costruzioni, nell’ambito:
a) della materia della salute e sicurezza sul lavoro nel settore delle costruzioni per promuovere la formazione degli attori coinvolti, il reciproco scambio di informazioni e la collaborazione per iniziative comuni, l’evoluzione tecnica e lo sviluppo economico e sociale;
b) della tutela della leale concorrenza tra tutti i soggetti che intervengono nel processo edilizio.
2. Più precisamente le Parti si prefiggono di creare una reciproca collaborazione al fine di:
a. concorrere ad incrementare i livelli di trasparenza nel settore edile quale strumento per aumentare la sicurezza sui luoghi di lavoro/cantieri e la leale concorrenza;
b. favorire la realizzazione di opere/infrastrutture edili di qualità;
c. migliorare i rapporti e le interconnessioni tra i vari soggetti (progettisti, direttore lavori, coordinatori, imprese, fornitori, committenti, pubbliche amministrazioni) che operano nella filiera delle costruzioni;
d. favorire la presenza sui cantieri di imprese, lavoratori autonomi e professionisti che operino nel pieno rispetto delle norme legali, deontologiche e contrattuali;
e. avviare una collaborazione strutturata e permanente in merito agli aspetti tecnici delle normative che disciplinano il settore della sicurezza negli ambienti di lavoro e la relativa applicazione;
f. definire le modalità di accertamento della verifica dell’idoneità tecnico-professionale di cui all’all. XVII del D.Lgs. n. 81/2008 prevedendo che i soggetti che operano in cantiere debbano avere un inquadramento previdenziale coerente con fattività effettivamente svolta nel cantiere.
g. favorire l’utilizzo di strumenti informatici affinché i coordinatori alla sicurezza in fase di progettazione e/o in fase di esecuzione, nonché le direzioni lavori abbiano una piena conoscenza dei soggetti presenti in cantiere;
h. sviluppare buone prassi di carattere tecnico, organizzativo, amministrativo, formativo che, in accordo e nel pieno rispetto della normativa vigente, dei principi etici di tutela della salute e dei lavoratori, nonché delle indicazioni tecnico-scientifiche più avanzate e rispettose dell’ambiente e delle risorse naturali, realizzino le condizioni per la prevenzione e la riduzione sistematica degli infortuni sul lavoro nel settore edile,

 

Art. 3
- Strumenti per l’attuazione del Protocollo di Intesa -

1. Le modalità e i termini sulla base dei quali attivare il rapporto di collaborazione per il raggiungimento degli obiettivi di cui al precedente Art. 2 saranno oggetto di appositi accordi esecutivi che verranno stipulati per iscritto tra le Parti per disciplinarne organicamente i rapporti.
2. Tali accordi su specifiche materie, corredati da un esaustivo allegato tecnico contenente le attività, la tempistica, gli obiettivi e le fasi di attuazione, potranno in particolare prevedere, in via esemplificativa e non esaustiva;
- sviluppo di percorsi di aggiornamento professionale che prevedano il rilascio di crediti formativi (obbligatori per l’aggiornamento professionale degli iscritti all’Ordine degli Ingegneri) secondo criteri, tempi e modalità da individuarsi tramite accordi esecutivi successivi tra le Parti, in ogni caso nel rispetto della normativa in materia di formazione continua;
- diffusione di innovazioni tecniche ed organizzative, come ad esempio la promozione dei modelli di organizzazione e gestione della salute e sicurezza sul lavoro;
- promozione di tavoli di lavoro finalizzati allo studio della normativa, alla elaborazione di comuni progetti e iniziative, anche editoriali, alla uniforme applicazione della normativa tecnica sul territorio;
- attività di ricerca e divulgazione nel settore della sicurezza sui luoghi di lavoro e delle costruzioni;
- organizzazione di convegni, seminari e giornate di studio miranti alla diffusione della cultura della sicurezza nel settore delle costruzioni e ogni altra forma di valorizzazione del patrimonio informativo, anche utilizzando le tecnologie informatiche ed Internet;
- sviluppo di procedure di sicurezza e norme di buone prassi.
3. Fin da ora, le Parti convengono di sviluppare appositi strumenti informatici liberamente messi a disposizione dei professionisti e delle imprese, al cui sviluppo concorreranno congiuntamente le Parti, nonché gli ulteriori Ordini professionali che volontariamente aderiranno all’iniziativa.
4. Lo strumento informatico cui si accederà, nel rispetto della normativa in materia di Privacy, mediante apposite credenziali, oltre ad evidenziare i soggetti presenti sul cantiere, presenterà moduli e applicazioni specifiche concordate tra le Parti. A titolo esemplificativo, e salvo ogni altra funzionalità che si dovesse congiuntamente ritenere opportuna, con l’utilizzo del software sarà prevista:
1) la “precompilazione”, attraverso i dati a disposizione, dei diversi documenti da richiedere alle imprese, ai lavoratori autonomi ed alle Committenze;
2) la possibilità di condividere con i soggetti del cantiere i diversi documenti obbligatori (PSC, POS, i Documenti relativi ai macchinari, gli attestati dei lavoratori presenti). Inoltre il software dovrebbe prevedere la possibilità di avviare colloqui diretti (e riservati) tra singoli soggetti, lasciando traccia delle comunicazioni scambiate;
3) l’implementazione di uno scadenziario (agenda, calendario) correlato alle scadenze di interesse per i soggetti presenti sul cantiere (formazione del personale, riunioni di coordinamento, permessi in scadenza…);
4) la possibilità di inserire i dati (formazione, ruolo, abilitazioni) dei diversi dipendenti delle aziende, al fine di creare un’antologia per singola impresa che agevoli sia l’azienda nel fornire i documenti (anche allo scopo di poter monitorare le scadenze relative ai dipendenti), sia i professionisti nell’esecuzione della verifica dell’idoneità tecnico professionale. Il risultato degli inserimenti dovrebbe poi essere riepilogato in una tabella riassuntiva;
5) l’inserimento, a cura del Coordinatore alla Sicurezza, del Cronoprogramma dei lavori e conseguente possibilità di modifica e specificazione dei periodi di attività delle diverse imprese (inizio e fine lavori di competenza) a cura della Direzione Lavori con avviso automatico al Coordinatore alla Sicurezza dell’avvenuta modifica;
6) la redazione di note tecniche (sopralluoghi di cantiere) con la possibilità di allegare rappresentazioni fotografiche (georeferenziate e con data ed orario);
7) predisposizione di una mailing list (con possibilità di scelta tra un invio a tutti o solo ad alcuni destinatari) delle comunicazioni o note di cantiere;
8) l’evidenziazione dei DURC dei soggetti presenti in cantiere comprensivi della scadenza;
9) la possibilità, da valutarsi da parte dell’Ordine, di istituire una banca dati di “curricula” dei coordinatori (con specifica relativa ai corsi seguiti ed alle conseguenti scadenze ed abilitazioni in corso di validità);
10) l’implementazione di apposite “finestre” che guidino nella richiesta dei documenti previsti dall’all. XVII del D.Lgs. n. 81/2008 per la verifica dell’Idoneità tecnico professionale e dell’ulteriore documentazione prevista dal richiamato Decreto Legislativo con la predisposizione delle corrispondenti dichiarazioni previste dalla normativa (dichiarazione organico medio, dichiarazione di non essere oggetto di provvedimenti di sospensione o interdittivi, dichiarazione relativa al contratto collettivo applicato ai lavoratori dipendenti....);
11) la suddivisione tra cantieri privati e cantieri pubblici inserendo, per i cantieri pubblici, la modulistica utilizzata dalla Direzione Lavori;
12) l’inserimento delle statistiche degli infortuni delle imprese.
5. Collegio Geometri, Ordine degli Architetti, Ordine degli Ingegneri si impegnano a divulgare e sollecitare l’utilizzo del software con i propri iscritti. A tal fine, oltre a specifiche iniziative concordate dal Comitato di cui al successivo Art. 6, saranno organizzati corsi di formazione, tenuti da funzionari di ANCE Brescia e/o di CAPE per i quali Collegio Geometri, Ordine degli Architetti, Ordine degli Ingegneri si impegnano, per quanto di competenza, a richiedere il riconoscimento dei crediti formativi a favore dei professionisti partecipanti.

 

Art. 4
- Oneri finanziari e Costi -

1. Il presente Protocollo d’Intesa non comporta flussi finanziari tra le Parti. Ciascuna Parte sopporta i costi di ogni genere relativi alle iniziative avviate nell’ambito delle attività oggetto del presente Protocollo, fatta eccezione per quanto eventualmente previsto negli Atti esecutivi, che potranno essere concordati anche solo tra alcune delle Parti sottoscrittrici.
2. Allo stesso modo, le Parti convengono che, di norma, salvo diverso accordo scritto, ciascuna di esse sosterrà le spese, comprese quelle di viaggio/trasferta, per il proprio personale coinvolto nello svolgimento della collaborazione prevista dal presente Protocollo d’Intesa.

 

Art. 5
- Durata, rinnovo e recesso del Protocollo di Intesa -

1. Il presente Protocollo entra in vigore dal 1° settembre 2017 ed ha durata triennale, rinnovabile tacitamente di anno in anno.
2. Le Parti possono recedere dal presente Protocollo d’Intesa mediante comunicazione scritta che garantisca l’avvenuta ricezione (PEC o raccomandata A/R) da notificare con preavviso di almeno 2 (due) mesi.
3. In caso di recesso, gli impegni assunti nell’ambito del presente Protocollo di Intesa ovvero degli eventuali Atti esecutivi e in corso di esecuzione dovranno essere comunque portati a compimento, salvo diverso accordo scritto tra le Parti.

 

Art. 6
- Comitato di Coordinamento -

1. Ai fini dell’attuazione di quanto contenuto nel presente Protocollo d’intesa, ed in particolare per lo sviluppo degli strumenti informatici di cui al precedente Art. 3, viene costituito un Comitato di coordinamento costituito da un (01) referente per ciascuna Parte, da individuarsi direttamente ad opera delle Parti medesime.
2. Sin da ora sono indicati come componenti:
- per il Collegio Provinciale dei Geometri e Geometri Laureati della provincia di Brescia: componente titolare geom. Dario Piergiovanni Fiotti e componente supplente geom. Gabriella Sala;
- per l’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della provincia di Brescia, componente titolare arch. Laura Dalè e componente supplente arch. Gianfranco Camadini;
- per l’Ordine degli Ingegneri della provincia di Brescia, componente titolare ing. Daniela Armanini e componente supplente ing. Andrea Pogliaghi;
- per le Parti sociali dell’Edilizia,
per C.A.P.E., il direttore pro-tempore, rag. Enrico Parmiani
per ESEB, componente titolare il direttore pro-tempore, ing. Antonio Crescini, e componente supplente dott. Nicolò Depellegrin
per Ance Brescia e Sindacati dei Lavoratori: Roberto Bocchio e Alessandro Scalvi
3. Il Comitato di Coordinamento, oltre a quanto già convento nel precedente comma 1, dovrà supervisionare lo sviluppo delle iniziative derivanti dallo stesso, stabilirne i tempi e verificarne il rispetto, predisporre le modalità di attuazione, promuovere ogni altra idonea iniziativa idonea per la diffusione applicativa del presente Protocollo e al conseguimento degli scopi fissati.

 

Art. 7
- Utilizzazione dei Risultati -

1. I risultati della collaborazione tra le Parti sono attribuiti in misura proporzionale alla partecipazione di ciascuna Parte, da stabilire con apposite convenzioni, salvo diverso specifico accordo intervenuto tra le Parti in ragione dei rispettivi fini istituzionali.
2. Le modalità e i tempi di una eventuale pubblicazione e/o diffusione dei risultati della collaborazione di cui all’oggetto del presente Protocollo d’Intesa verranno definiti di comune accordo tra le Parti.

 

Art. 8
- Trattamento dei dati -

1. Le Parti si impegnano reciprocamente a trattare e custodire i dati e/o le informazioni, sia su supporto cartaceo che informatico, relativi all’espletamento di attività in qualunque modo riconducibili al presente Protocollo d’Intesa, in conformità alle misure e agli obblighi imposti dal decreto legislativo 30 giugno 2003 n. 196 (cd Codice della privacy).

 

Art. 9
- Registrazione e foro competente -

1. Il presente Protocollo d’Intesa viene redatto in due originali e verrà registrato solo in caso d’uso ai sensi delle disposizioni previste dal D.P.R. n. 131/1986 e successive modifiche e integrazioni.
2. Per tutte le controversie che dovessero insorgere in merito all’interpretazione e/o esecuzione del presente Protocollo d’Intesa, il Foro competente è quello di Brescia.

Letto, confermato e sottoscritto.
Brescia, 14 settembre 2017


Fonte: filleacgil.net