Tipologia: Accordo quadro sulle molestie e la violenza nei luoghi di lavoro
Data firma: 27 febbraio 2017
Parti: Cgil, Cisl, Uil, e Confapi
Settori: P.M.I. Firenze
Fonte: fiomfirenze.it

Sommario:

  Accordo quadro sulle molestie e la violenza nei luoghi di lavoro
All. A [Traduzione] Accordo quadro sulle molestie e la violenza nei luoghi di lavoro, 26 aprile 2007
All. B Dichiarazione "ai sensi dell’Accordo quadro sulle molestie e la violenza nei luoghi di lavoro" del 26 aprile 2007
  Azioni concrete da sviluppare per la SSL
Premessa
Informazione e Formazione
Osservatorio
Appalti
Ambiente/Microclima

Accordo quadro sulle molestie e la violenza nei luoghi di lavoro
Tra Cgil Cisl Uil Firenze e Confapi Firenze preso atto dell'Accordo delle parti sociali europee del 26 aprile 2007 dal titolo “Accordo quadro sulle molestie e la violenza nei luoghi di lavoro”, in qualità di organizzazioni italiane affiliate a Businesseurope e CES, hanno proceduto alla traduzione e recepimento dell'articolato (All. A).
In attuazione dell'Accordo le parti ribadiscono che:
- ogni atto o comportamento che si configuri come molestie o violenza nei luoghi di lavoro, secondo le definizioni dell'Accordo, è inaccettabile;
- è, pertanto, riconosciuto il principio che la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori non può essere violata da atti o comportamenti che configurano molestie o violenza;
- i comportamenti molesti o la violenza subiti nel luogo di lavoro vanno denunciati;
- le lavoratrici, i lavoratori e le imprese hanno il dovere di collaborare al mantenimento di un ambiente di lavoro in cui sia rispettata la dignità di ognuno e siano favorite le relazioni interpersonali, basate su principi di eguaglianza e di reciproca correttezza.
Confapi Firenze e Cgil, Cisl e Uil Firenze s'impegnano a dare un'ampia diffusione all’accordo, a promuovere l'individuazione sul territorio delle procedure di gestione più adeguate, e all'adozione della dichiarazione (All. B) all'interno delle unità produttiva di Confapi Firenze e delle aziende che esprimeranno la volontà di aderire al presente accordo.
Al fine di gestire le suddette situazioni sul territorio, entro tre mesi dalla sottoscrizione della presente dichiarazione, le parti si incontreranno per individuare, attuando se del caso anche una procedura informale ai sensi del Punto 4 dell'Accordo, le strutture più adeguate al fine di assicurare una assistenza, sia dal punto di vista psicologico che dal punto di vista legale, a coloro che siano stati vittime di molestie o violenza nei luoghi di lavoro.
Inoltre, alla luce di quanto previsto dall'Accordo, si allega un modello di dichiarazione riferito alla non tollerabilità di certi comportamenti (molestie e/o violenza), che potrà essere direttamente adottato in Confapi Firenze e nelle aziende associate.
Resta salva, in ogni caso, la facoltà per ogni singola impresa di adottare autonome procedure e dichiarazioni interne, nel rispetto dei contenuti dell'Accordo.

All. B Dichiarazione “ai sensi dell’Accordo quadro sulle molestie e la violenza nei luoghi di lavoro” del 26 aprile 2007
La Confapi Firenze ritiene inaccettabile ogni atto o comportamento che si configuri come molestie o violenza nel luogo di lavoro, e si impegna ad adottare misure adeguate nei confronti di colui o coloro che le hanno poste in essere.
Per molestie o violenza si intende quanto stabilito dalle definizioni previste dall’Accordo e qui di seguito riportato:
“Le molestie si verificano quando uno o più individui subiscono ripetutamente e deliberatamente abusi, minacce e/o umiliazioni in contesto di lavoro.
La violenza si verifica quando uno o più individui vengono aggrediti in contesto di lavoro.
Le molestie e la violenza possono essere esercitate da uno o più superiori, o da uno o più lavoratori o lavoratrici, con lo scopo o l’effetto di violare la dignità della persona, di nuocere alla salute e/o di creare un ambiente di lavoro ostile”.
Riconosce, inoltre, il principio che la dignità degli individui non può essere violata da atti o comportamenti che configurano molestie o violenza e che vanno denunciati i comportamenti molesti o la violenza subite sul luogo di lavoro.
Nell’azienda tutti hanno il dovere di collaborare al mantenimento di un ambiente di lavoro in cui sia rispettata la dignità di ognuno e siano favorite le relazioni interpersonali, basate su principi di eguaglianza e di reciproca correttezza, anche in attuazione dell’Accordo delle parti sociali europee del 26 aprile 2007 e della dichiarazione congiunta del 25 gennaio 2016.

“Azioni concrete da sviluppare per la SSL”
Premesso che

Le relazioni sindacali sul territorio, tra Cgil Cisl Uil e la Confapi di Firenze, assumono il tema della salute e sicurezza come elemento fondamentale ed imprescindibile per la tutela dei lavoratori e delle lavoratrici e per lo sviluppo e la competitività.
Dall'emanazione del Testo Unico, decreto legislativo 81 del 2008 e successive modifiche ed integrazioni, e a seguito del periodo di crisi economica, che dal 2008 ha messo a dura prova tutti i settori, da quello manifatturiero a quello dei servizi nel territorio fiorentino, con la diretta conseguenza di accentuare il rischio sul lavoro, si condivide la necessità di concretizzare azioni incisive sui temi della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, al fine di una completa e corretta applicazione della legge a salvaguardia della sicurezza sul lavoro, per accrescere e migliorare gli standard prevenzionali e la diffusione della cultura della sicurezza.
Un buon sistema di relazioni sindacali può contribuire a sviluppare e concretizzare azioni in favore della SSL, soprattutto in un mondo del lavoro che oggi appare sempre più disgregato, con fenomeni di flessibilità incontrollata e con settori particolarmente esposti come il sistema gli appalti, ed anche in considerazione della tutela della legalità. Quella legalità che diventa una priorità insieme alla SSL e merita una forte attenzione delle parti sociali, anche nel nostro territorio e in tutti i settori, affinché si possa escludere il rischio di favorire attività illecite che, attraverso l'immissione di denaro e l'impiego di manodopera irregolare, si radicano nei territori, spesso attraverso le esternalizzazioni, peggiorando le condizioni di lavoro in violazione di leggi e regole, introducendo una sleale concorrenza.
Attraverso la qualità del lavoro e le relative condizioni, insieme ad una corretta applicazione dei CCNL, si favoriscono obiettivi di conciliazione di tempi di vita e tempi di lavoro, contribuendo così sia alla crescita della produttività che alla competitività.
Sia la contrattazione che il confronto possono essere strumenti utili al fine di intervenire su temi prettamente di pertinenza delle parti sociali, oggi rimessi in discussione da una legislazione del lavoro che rischia di compromettere le relazioni industriali/sindacali e il ruolo della rappresentanza, cui si aggiunge la riforma delle pensioni che, con l’aumento dell’età pensionabile ha segnato profondamente le condizioni di vita e di lavoro dei lavoratori e delle lavoratrici, aumentando significativamente l’incidenza di infortuni e malattie professionali.
L'innovazione dei processi produttivi, legata ad un percorso di formazione permanente, così come stabilito dall’accordo stato Regioni del 2011, ed una partecipazione organizzativa delle parti sociali, contribuisce alla salvaguardia dei diritti del lavoro creando un terreno fertile per una corretta applicazione del Testo Unico in tema di SSL.
Si concordano le seguenti azioni concrete da attivare per lo sviluppo della SSL nei luoghi di lavoro:
Valga la premessa come parte integrante del presente accordo

Informazione e Formazione
Per diffondere sempre più capillarmente le informazioni di prevenzione sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, sarà possibile convocare almeno una assemblea l’anno dei lavoratori nelle aziende che applicano il contratto Confapi, in aggiunta a quelle già previste dai CCNL in essere.
Le parti si adopereranno per la convocazione di iniziative/assemblee nelle scuole di ogni ordine e grado, dalle scuole elementari e medie fino agli istituti tecnici superiori e nelle facoltà universitarie, con il coinvolgimento delle istituzioni locali di pertinenza.
Per quanto riguarda la Formazione saranno realizzate azioni formative, concordate e condivise su comune rilevanza, anche nella fase di assunzione rispetto alla mansione che sarà svolta, su aree professionali di maggiore interesse che saranno individuate dalle parti di volta in volta attraverso l’analisi degli infortuni (indice frequenza e gravità), azioni nella quali saranno interessate anche le istituzioni locali. Sullo standard qualitativo della formazione si farà riferimento all’accordo stato regioni. Le parti si impegnano alla presentazione di progetti formativi, garantendo standard qualitativi, sempre in applicazione dell'accordo stato - regioni, nell’obiettivo di una diffusa e consapevole cultura della prevenzione dei rischi.
Pertanto le parti si incontreranno entro 3 mesi dalla firma del presente accordo al fine di stabilire un programma di formazione per il 2017
In riferimento all’accordo nazionale in merito all’OPNC le parti si incontreranno entro il mese di Marzo 2017 al fine di avviare il percorso di costituzione dell’OPPC Firenze.

Osservatorio
Si costituisce un osservatorio provinciale composto da Cgil Cisl Uil e dalla Confapi di Firenze.
Secondo le parti firmatarie del presente accordo potrebbe diventare un luogo di incontro per tutti gli attori coinvolti nella SSL compresi gli enti competenti e le istituzioni, con lo scopo di esaminare i dati provenienti da ricerche e statistiche sugli infortuni sul lavoro (provenienti da Inail e Spresal), utili a monitorare il fenomeno a livello territoriale, prestando particolare attenzione ai lavoratori e alle lavoratrici con tipologie di contratto flessibile e ai lavoratori stranieri, così come un luogo dove poter affrontare a livello consultivo anche possibili “controversie” o formulazione di pareri in tema di SSL, che possono essere orientative e non vincolanti.
A tal proposito le parti, congiuntamente, si impegnano a sollecitare le istituzioni locali in particolare la Prefettura sulla “convocazione” della commissione permanente come previsto dalla circolare n. 40 DPR 180/2006, e la convocazione della commissione contro il lavoro nero presso la DTL. Il tutto finalizzato a orientare le possibili forme di intervento sui reali fabbisogni.

Appalti
La Confapi di Firenze si impegna affinché le aziende associate introducano nei cambi di appalto e nei capitolati e/o negli accordi integrativi aziendali e territoriali la “clausola sociale” per la salvaguardia occupazionale con ferimento ai CCNL e territoriale in vigore per il settore e per la zona nella quale si eseguono le prestazioni di lavoro stipulato dalle associazioni dei datori e dei prestatori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale, quale migliore garanzia di tutela della salute e della sicurezza nella continuità lavorativa.
Ivi compreso un reale coinvolgimento degli RLS nella consultazione preventiva, per la programmazione, realizzazione e verifica del DVR e del DUVRI.
Fermo restando quanto già previsto dal TU su RLS di sito, laddove sussistano più realtà lavorative le parti concordano nel favorire un coordinamento di RLS .11 coordinamento avrà la facoltà di confrontarsi con il committente nell’ambito delle materie della SSL.
Le parti, attraverso il coinvolgimento degli enti competenti e delle istituzioni, concordano nel richiedere l’istituzione di norme premiali per quelle aziende virtuose che applicano misure aggiuntive in tema di SSL, anche con accordi sindacali, al fine di migliorare la condizione lavorativa attraverso una organizzazione del lavoro condivisa con le organizzazioni sindacali.

Ambiente/Microclima
Nella consapevolezza che, il cambiamento climatico comporta oggi una diversa attenzione rispetto al passato, insieme alla buone prassi stabilite tra le parti sociali e il coinvolgimento degli enti competenti, la Confapi si impegna ad indicare ai propri associati il favorire dell’eventuale ricorso agli ammortizzatori sociali, come la CIG, misure che possono evitare gravi infortuni sia per le ondate di calore che per il maltempo.
Così come le parti auspicano 1' estensione, a livello nazionale, della CIGO a settori che oggi ne sono esclusi. Considerando, altresì, l'applicazione delle “linee di indirizzo per gli effetti del caldo sulla salute” stabilite dall'USL, specificamente dal PISSL, in tutti i settori, in concomitanza alla contrattazione sugli orari di lavoro, nel rispetto dei CCNL e della legislazione vigente, possono dimostrarsi un valido strumento.
Il presente accordo ha un carattere interconfederale, pertanto, le rispettive strutture di federazione potranno siglare accordi di settore e/o di azienda al fine di una applicazione specifica ed adeguata del presente accordo.
Per una verifica corretta dell’applicazione del presente accordo le parti si incontreranno almeno due volte l'anno, oppure, ogni qualvolta una delle parti firmatarie ne faccia richiesta.