Tipologia: Accordo di rinnovo
Data firma: 4 maggio 2007
Validità: 01.08.2006 - 31.07.2010
Parti: Assovetro e Filcem-Cgil, Femca-Cisl, Uilcem-Uil
Settori: Chimici, Vetro, Industria
Fonte: CNEL

Sommario:

 Osservatorio
1.5) Responsabilità sociale dell'impresa.
1.6) Formato di presentazione.
• Sezione n. 1 - andamento mercato nazionale e internazionale
• Sezione n. 2 - occupazione per genere
• Sezione n. 3 - Composizione costi di produzione in %:
• Sezione n. 4 - anno Imprese di dimensione europea.
Previdenza integrativa
Assistenza sanitaria integrativa
Formazione
Classificazione
Deleghe D.lgs. n. 66/03 su "Orario di lavoro".
Indennità media di turno
Ferie
Premio sostitutivo
Passaggi di qualifica
Diritti
• Nascita del figlio
• Maternità
• Salute e sicurezza
Contratti a termine
 Apprendistato
• Contratto formativo professionalizzante (apprendistato professionalizzante ex D.lgs. n. 276/03).
• Profili formativi per il contratto formativo professionalizzante nell'industria del vetro.
• Competenze professionali specifiche del settore vetrario
Lavoro a tempo parziale
Contratto di inserimento
• 1) Inquadramento e trattamento, retributivo.
• 2) Elementi caratterizzanti il contratto.
• 3) Progetti di inserimento.
• 4) Condizioni per la stipulazione di nuovi contratti di inserimento
• 5) Decorrenza anzianità di servizio.
• 6) Assenza per malattia o infortunio non sul lavoro.
• 7) Contrattazione di 2° livello.
• 8) Informativa alla RSU.
Indennità di funzione per i quadri
Minimi contrattuali e importo 'una tantum'
Incrementi in euro del trattamento contrattuale
• Tabella A) Settori meccanizzati (prime lavorazioni del vetro)
• Tabella B) Settori della trasformazione (seconde lavorazioni del vetro)
• Tabella C) Settori a soffio a mano e con macchine semiautomatiche

Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro
Accordo di rinnovo CCNL 29 novembre 2002 per le aziende industriali che producono e trasformano articoli di vetro e per i lavoratori da esse dipendenti

In data 4 maggio 2007 tra: Associazione Nazionale Industriali del Vetro (Assovetro) da una parte e Filcem/Cgil, Femca/Cisl, Uilcem/Uil dall'altra si è convenuto il seguente Accordo di rinnovo del CCNL soprarichiamato, relativo al quadriennio 1.8.06 - 31.7.10 per la materia normativa e al biennio 1.8.06-31.7.08 per la materia retributiva.
Fatte salve le specifiche decorrenze espressamente previste, l'Accordo decorre dalla data della sua sottoscrizione.

Osservatorio
Al capitolo I, paragrafo 1) (Relazioni industriali a livello nazionale) al paragrafo 1.1) aggiungere un ultimo alinea:
-valorizzazione della figura del delegato sociale, ove esistente.

Al capitolo I, paragrafo 1) (Relazioni industriali a livello nazionale) dopo la sezione 1.4) (Mercato del lavoro) inserire:
1.5) Responsabilità sociale dell'impresa.

Per quanto attiene ai temi della responsabilità sociale della impresa saranno oggetto di esame congiunto:
-riferimenti utili ad orientare l'impegno del settore sul tema della responsabilità sociale dell'impresa;
-monitoraggio sull'adozione volontaria da parte delle imprese di certificazioni ambientali e sociali;
-valorizzazione e diffusione anche congiunta delle esperienze più significative che salvaguardino una corretta concorrenzialità, contrastando il "dumping" ambientale, sociale ed etico;
-utilizzo nella contrattazione di 2° livello di parametri quali l'adozione di codici etici e certificazioni ambientali e sociali.

Al capitolo I, paragrafo 1) (Relazioni industriali a livello nazionale) dopo la sezione 1.5) (Responsabilità sociale della impresa) inserire:
1.6) Formato di presentazione.

In relazione al numero e alla complessità dei temi indicati all'interno del presente paragrafo 1), le Parti convengono di selezionare i temi da approfondire in un apposito incontro annuale.
Assovetro si impegna comunque a fornire annualmente un formato di presentazione sintetico sull'insieme dei temi indicati nel CCNL sulla base dello schema allegato.
Il formato di tale schema ha carattere sperimentale e potrà essere modificato dalle Parti, tenendo conto delle esperienze che verranno effettuate.

Al capitolo I, paragrafo 2.2) realizzare la seguente modifica:
Annualmente, le imprese caratterizzate da un solo stabilimento con più di 130 dipendenti, porteranno a conoscenza dei sindacati dei lavoratori:

Inserire al capitolo I, paragrafo 1.2), Sezione "Ambiente e sicurezza" i seguenti alinea dopo le parole "- le problematiche concernenti l'uso di videoterminali ________________ e successive modifiche": (saranno oggetto di esame congiunto:)
Il grado di applicazione dell'Accordo europeo multisettoriale sulla protezione dei lavoratori attraverso la corretta manipolazione e utilizzo della silice cristallina e dei prodotti che la contengono, sottoscritto, in data 25.4.06, dalle Organizzazioni imprenditoriali rappresentative dei settori estrattivi e utilizzatori della silice e le Organizzazioni sindacali, in attuazione degli artt. 138 e 139 del Trattato di Amsterdam - modificativo del trattato sulla Unione Europea -.

Formazione
Al capitolo II, "Previdenza integrativa e formazione professionale" al paragrafo "Formazione professionale" aggiungere:
Premessa.
Le Parti, nel quadro delle previsioni in materia di formazione di cui al capitolo II, CCNL 29.11.02, considerano strategico l'impegno delle imprese e dei lavoratori in materia di formazione finalizzata a valorizzare le risorse umane, a migliorare la loro occupabilità e il loro arricchimento professionale, anche in relazione alle innovazioni tecnologiche e organizzative, agli obiettivi di qualità, di sicurezza e di mercato, ad esigenze di sviluppo della cultura di impresa nella quale cresca la partecipazione e il coinvolgimento dei lavoratori.
Nel quadro degli indirizzi espressi dalla bilateralità e ferme restando le iniziative formative che ciascuna impresa potrà autonomamente progettare e attivare, le Parti convengono di promuovere iniziative congiunte in materia di formazione con particolare riguardo a quelle sostenute da risorse finanziarie pubbliche, o ricadenti negli indirizzi espressi dal Fondo interprofessionale Fondimpresa costituito da Confindustria e Cgil-Cisl-Uil nel rispetto delle modalità fissate dal comma 1) e ss., art. 118, legge n. 388/00.
Per le finalità di cui al presente Accordo, col termine "formazione continua" si intende anche la formazione comunque sostenuta da risorse finanziarie pubbliche.
Allo scopo di favorire lo sviluppo e la diffusione della formazione continua nelle imprese, le Parti, a livello nazionale, costituiscono un Comitato tecnico per la formazione continua (CTF) formato da esperti interni alle proprie Organizzazioni, con la finalità di individuare gli ambiti e i temi della formazione continua.

Coerentemente con quanto indicato in premessa, si conviene:
A) per la fase di progettazione:
-il CTF definisce ambiti e temi nei quali sviluppare la formazione continua, predispone i progetti promossi dalle Parti a livello nazionale e territoriale, fornendo supporti contenutistici e metodologici. In tali ambiti il CTF individua le modalità di svolgimento della formazione, l'entità dei lavoratori che potranno partecipare contemporaneamente ad essa,la compatibilità con il regolare svolgimento dell'attività lavorativa nel caso di coincidenza con l'orario di lavoro;
-le imprese possono proporre progetti autonomi aziendali/locali, anche in collaborazione con il CTF;
-i progetti promossi nei termini del presente Accordo devono essere comunicati preventivamente al CTF che, fermo restando il principio del silenzio-assenso decorsi 15 giorni dal ricevimento, ne verifica la congruenza con le finalità del presente Accordo;
-il CTF individua le aree di intervento formativo per cui è possibile la partecipazione dei lavoratori ai costi di frequenza residui, anche attraverso l'utilizzazione dei vari istituti contrattuali;
-il CTF individua le aree di intervento formativo per le quali possa essere regolamentata dalle Parti, in via di eccezione al principio generale, la salvaguardia della eventuale non adesione individuale;

B) per la fase di adesione:
-le imprese, mediante la stipula di apposito accordo con le RSU (sulla base dello schema allegato), possono aderire ai progetti nazionali/ territoriali o agli specifici progetti aziendali;
-le imprese nelle quali non fosse costituita la RSU possono aderire tramite accordi con le Organizzazioni sindacali territoriali;
-le imprese inviano al CTF gli accordi di adesione;
-negli accordi tra impresa e RSU/OO.SS. territoriali devono essere specificati:
*la tipologia degli interventi formativi;
*i contenuti e le metodologie didattiche;
*il numero dei lavoratori / lavoratrici interessati;
*i criteri sulla base dei quali verranno individuati i lavoratori/lavoratrici chiamati a partecipare ai corsi;
*la sede, le date e gli orari di svolgimento dei corsi;
*eventuali altre indicazioni che si riterranno utili;

C) per la fase di monitoraggio:
-il CTF verifica, attraverso azioni di monitoraggio effettuate anche da singoli componenti del CTF, la coerenza dei singoli accordi di adesione con i relativi progetti e la loro realizzazione pratica.
Le Parti indirizzano l'attività del CTF anche verso iniziative che favoriscano la riqualificazione delle figure aziendali a rischio nei processi di riorganizzazione industriale, in particolare sia la manodopera femminile soggetta a contrazione delle posizioni professionali tradizionali, sia i lavoratori che abbiano compiuto i 50 anni d'età, con appositi progetti loro dedicati che tengano conto dell'effettivo fabbisogno formativo.
La presente regolamentazione ha carattere sperimentale e verrà adeguata sulla base delle esperienze effettuate e dei risultati conseguiti.

Classificazione
Aggiungere la seguente nota a verbale all'art. 11, "Classificazione del personale":
Le Parti concordano sull'attivazione di una Commissione paritetica, formata da 18 componenti, per procedere alla valutazione della necessità di eventuale introduzione nell'attuale articolazione di Categorie e Posizioni organizzative/Livelli, di nuove attività professionali in relazione all'evoluzione tecnica e organizzativa.
Le Parti concordano che i lavori della Commissione che si articoleranno nel rispetto del principio della invarianza del costo termineranno entro il 31.7.08.

Deleghe D.lgs. n. 66/03 su "Orario di lavoro".
All'art. 19 aggiungere il seguente comma 15 bis):
In applicazione di quanto stabilito dall'art. 17, D.lgs. n. 66/03, potranno essere concordate deroghe alla durata minima del riposo giornaliero, previsto all'art. 7 del citato Decreto n. 66/03, mediante accordi collettivi conclusi a livello aziendale tra la RSU, le Organizzazioni sindacali territorialmente competenti e l'azienda ovvero al livello di distretto industriale. Sono comunque fatte salve le intese in materia già sottoscritte alla data di entrata in vigore dal presente contratto.

All'art. 15, dopo il comma 2), aggiungere il seguente comma 16):
In attuazione di quanto previsto all'art. 4, D.lgs. n. 66/03, si conviene che il periodo di riferimento per il calcolo della durata media dell'orario di lavoro, fatti salvi i limiti di cui all'art. 4, comma 4), D.lgs. n. 66/03, considerate le esigenze tecnico-organizzative settoriali, sarà definito in accordi collettivi conclusi a livello aziendale tra la RSU, le Organizzazioni sindacali territorialmente competenti e l'azienda ovvero al livello di distretto industriale.
Dichiarazione a verbale.
Le Parti, riconoscono che con quanto stabilito ai commi 3) e 16) del presente articolo è stata data completa attuazione ai rinvii alla contrattazione collettiva disposti dall'art. 4 e dall'art. 7, come richiamato al comma 1), art. 17, D.lgs. n. 66/03.

Diritti
Maternità
L'art. 50 risulta così modificato:

Per la tutela fisica ed economica in caso di maternità si fa riferimento alle vigenti disposizioni di legge.
[…]

Salute e sicurezza
All'art. 55 vengono introdotte le seguenti modifiche:
1) All'atto della costituzione della RSU, in tutte le aziende o unità produttive i lavoratori eleggono, all'interno della RSU, il Rappresentante per la Sicurezza, Salute e Ambiente (RLSSA), anche in attuazione di quanto previsto dal D.lgs. n. 626/94. Il RLSSA subentra nella titolarità dei diritti, del ruolo e delle attribuzioni previsti dal D.lgs. n. 626/94 e dalla precedente regolamentazione contrattuale per il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (Commissione Ambiente/RLS) riconoscendogli la competenza alle materie di carattere ambientale già prevista dalla precedente regolamentazione contrattuale.
Numero di RLSSA:
-1 rappresentante nelle aziende o unità produttive che occupano da 16 a 100 dipendenti;
-2 rappresentanti nelle aziende o unità produttive che occupano da 101 a 250 dipendenti;
-3 rappresentanti nelle aziende o unità produttive che occupano da 251 a 450 dipendenti;
-6 rappresentanti nelle aziende o unità produttive di maggiori dimensioni.
I RLSSA eletti dai lavoratori costituiscono la Commissione Ambiente e ad essi sono attribuiti i compiti previsti dal D.lgs. n. 626/94; partecipano alla trattazione con la Direzione aziendale, di materie dell'ambiente, igiene e sicurezza.
Per l'esercizio delle proprie attribuzioni, i RLSSA, oltre ai permessi già previsti per la RSU, utilizzeranno permessi retribuiti pari a 40 ore annue per ogni rappresentante. A decorrere dall'1.1.08 e a fronte di esigenze che derivano dalle competenze in campo ambientale saranno riconosciute ulteriori 8 ore annue di permesso retribuito. I permessi di cui al presente punto 2) assorbono fino a concorrenza i trattamenti aziendali già riconosciuti per lo stesso titolo. Nella gestione delle agibilità previste dal D.lgs. n. 626/94, dall'Accordo interconfederale 22.6.95 e dal CCNL, saranno assicurate le condizioni per l'adeguato svolgimento dell'attività della Commissione Ambiente.

Apprendistato
Sostituire l'art. 59 con il seguente:
Per la disciplina dell'apprendistato si fa riferimento alle disposizioni di legge e per quanto in esse non contemplato si fa riferimento alle norme previste dal presente contratto in quanto applicabili.
In particolare hanno piena validità le norme generali in tema di periodo di prova (art. 10), trattamento in caso di malattia e infortunio non sul lavoro (art. 52), trattamento in caso di infortunio sul lavoro e malattia professionale (art. 53).
Le disposizioni contrattuali (normative ed economiche) si intendono sostituite da quelle speciali contenute nel presente articolo, limitatamente però ai soli particolari aspetti in esso contemplati.
L'apprendistato professionalizzante, di cui all'art. 49, D.lgs. n. 276/03 e successive modificazioni e integrazioni, viene denominato "Contratto formativo professionalizzante"; la sua disciplina fa riferimento alle vigenti norme di legge salvo quanto disposto dalla seguente regolamentazione.

Contratto formativo professionalizzante (apprendistato professionalizzante ex D.lgs. n. 276/03).
Le Parti riconoscono che il contratto formativo professionalizzante, caratterizzato da un percorso formativo specifico secondo il tipo di professionalità da conseguire, è una forma di lavoro idonea a coniugare i fabbisogni aziendali di personale qualificato con le esigenze formative del lavoratore. In questo senso il contratto formativo professionalizzante così come regolamentato nel presente articolo rappresenta uno strumento strutturale di inserimento lavorativo.
[…]
Durante il contratto formativo professionalizzante la durata della formazione interna ed esterna all'azienda è quella disciplinata dal D.lgs. n. 276/03.
Le ore di formazione sono pari 120 ore per ciascuno degli anni di durata del contratto formativo professionalizzante.
Le ore di formazione dedicate alla sicurezza e all'igiene del lavoro saranno erogate prioritariamente all'inizio del contratto formativo professionalizzante. Per formazione deve intendersi la formazione, anche sul posto di lavoro e in affiancamento.
La formazione sarà prevista da un piano formativo individuale, allegato al contratto formativo professionalizzante e ne formerà parte integrante.
Il piano formativo individuale ha lo scopo di indicare il percorso formativo del lavoratore con contratto formativo professionalizzante, ed evidenziare le competenze da acquisire in relazione a quelle già possedute.
Tale piano formativo dovrà essere coerente con il profilo formativo di riferimento, delineare il percorso formativo del lavoratore con contratto formativo professionalizzante in coerenza con il profilo formativo di riferimento e con le competenze possedute, indicare i contenuti dell'esperienza di lavoro e l'articolazione della formazione e contenere gli obiettivi formativi nei termini di competenze richieste.
Le imprese che hanno nel proprio organico lavoratori con contratto formativo professionalizzante designano una persona che svolge le funzioni di tutore al fine di assicurare lo svolgimento della formazione interna e il necessario raccordo con la formazione esterna, laddove prevista, il quale potrà verificare periodicamente lo stato di avanzamento del progetto formativo. Può svolgere la funzione di tutor il datore di lavoro o un lavoratore con inquadramento superiore a quello di destinazione del lavoratore con contratto formativo professionalizzante.
Il datore di lavoro attesta la formazione impartita al lavoratore con contratto formativo professionalizzante anche nel caso di interruzione del rapporto lavorativo prima della scadenza del contratto formativo professionalizzante.
[…]
La Direzione aziendale informerà annualmente la RSU sull'andamento delle assunzioni con contratto formativo professionalizzante.
[…]

Profili formativi per il contratto formativo professionalizzante nell'industria del vetro.
I contenuti della formazione tra loro connessi e complementari e finalizzati alla comprensione dei processi lavorativi, sono articolati come segue:
(a) contenuti a carattere trasversale, riguardanti anche il recupero eventuale di conoscenze linguistico-matematiche, i comportamenti relazionali, le conoscenze organizzative e gestionali e le conoscenze economiche (di sistema, di settore e aziendali); in questo contesto, una parte della attività formativa è riservata anche alla disciplina del rapporto di lavoro, all'organizzazione del lavoro, alle misure collettive di prevenzione e ai modelli operativi per la tutela della salute e della sicurezza sul luogo di lavoro;
(b) contenuti a carattere professionale di tipo tecnico-scientifico e operativo differenziati in funzione delle singole figure professionali: in questo ambito sono sviluppati anche i temi della sicurezza sul lavoro e dei mezzi di protezione individuali propri della figura professionale in esame.

a) Contenuti formativi a carattere trasversale (comuni a tutte le figure con contratto formativo professionalizzante).
Competenze relazionali:

[…]
Organizzazione ed economia:
[…]

Disciplina del rapporto di lavoro:
-conoscere le linee fondamentali di disciplina legislativa del rapporto di lavoro e gli istituti contrattuali;
-conoscere i diritti e i doveri dei lavoratori;
[…]

Sicurezza sul lavoro (misure collettive):
-conoscere gli aspetti normativi e organizzativi generali relativi alla sicurezza sul lavoro;
-conoscere i principali fattori di rischio;
-conoscere e saper individuare le misure di prevenzione e protezione.
Nelle attività formative per apprendisti il primo modulo deve essere dedicato all'accoglienza, alla valutazione del livello di ingresso dell'apprendista e alla analisi del piano formativo.

b) Contenuti formativi a carattere professionalizzante (differenziati per ciascuna categoria professionale).
Sono da perseguire i seguenti obiettivi formativi:
[…]
-conoscere e saper utilizzare le tecniche e i metodi di lavoro;
-conoscere e saper utilizzare gli strumenti e le tecnologie di lavoro (attrezzature, macchinari e strumenti di lavoro);
-conoscere e utilizzare misure di sicurezza individuale e tutela ambientale;
-conoscere le innovazioni di prodotto, di processo e di contesto.

Competenze professionali specifiche del settore vetrario:
1) Area professionale: amministrazione.
Per le categorie finali E e D (livelli 2, 3, 4, 5 del settore delle seconde lavorazioni del vetro - livelli 3, 4, 5 dei settori della produzione non meccanizzati):
[…]
-capacità di operare nel rispetto delle norme e delle buone prassi in materia di igiene del lavoro e di prevenzione e protezione dei rischi per la sicurezza sul lavoro;
-nozioni sulla gestione delle emergenze e sulla protezione dagli incendi.
[…]

2) Area professionale commerciale e logistica.
Per la categoria finale E (livelli 2, 3 del settore delle seconde lavorazioni del vetro - livello 3 dei settori della produzione non meccanizzati):
[…]
-conoscenza delle principali materie prime in termini di origine, caratteristiche merceologiche, destinazione d'uso e caratteristiche di impiego;
-gestione degli spazi di magazzino a conoscenza delle tecniche di magazzinaggio;
-movimentazione interne delle merci;
-acquisizione della abilitazione all'utilizzo dei mezzi di movimentazione interna;
[…]
-conoscenza di base delle normative relative al trasporto delle merci, inclusi gli aspetti relativi alla circolazione e sicurezza;
-attività inerenti alla corretta gestione dei veicoli;
-nozioni sulla movimentazione e trasporto delle merci pericolose;
-sviluppo di attenzione alla innovazione dei metodi e della organizzazione del lavoro;
-capacità di operare nel rispetto delle norme e delle buone prassi in materia di igiene del lavoro e di prevenzione e protezione dei rischi per la sicurezza sul lavoro;
-nozioni sulla gestione delle emergenze e sulla protezione dagli incendi.

Per le categorie finali D e C (livelli 4, 5, 6A del settore delle seconde lavorazioni del vetro - livelli 4, 5, 6 dei settori della produzione non meccanizzati):
[…]
-organizzazione e programmazione della logistica aziendale;
-conoscenza delle tipologie di spedizione a trasporto delle merci;
-gestione dei flussi informativi delle merci;
-nozioni sulla movimentazione e trasporto delle merci pericolose;
[…]
-capacità di operare nel rispetto delle norme e delle buone prassi in materia di igiene del lavoro e di prevenzione e protezione dei rischi per la sicurezza sul lavoro;
-nozioni sulla gestione delle emergenza e sulla protezione dagli incendi.

Argomenti formativi specifici, aggiuntivi per la categoria finale B (livello 7 del settore delle seconde lavorazioni del vetro - livello 8A dei settori della produzione non meccanizzati):
[…]
- nozioni per il coordinamento e la gestione delle normative di sicurezza e igiene del lavoro relative alle aree di appartenenza.

3) Area professionale manutenzione.
Per la categoria finale E (livelli 2, 3 del settore delle seconde lavorazioni del vetro - livello 3 dei settori della produzione non meccanizzati):
[…]
-conoscenza delle principali materie prime in termini di origine, caratteristiche merceologiche, destinazione d'uso e caratteristiche di impiego;
-conoscenze di base delle principali macchine e attrezzature impiegate nell'azienda e relative tecniche di manutenzione;
-conoscenza delle macchine utensili;
-interpretazione del disegno tecnico;
-conoscenza degli standard e delle modalità operative per la realizzazione dei programmi di manutenzione;
[…]
-capacità di operare nel rispetto delle norme e delle buone prassi in materia di prevenzione protezione dei rischi per la sicurezza sul lavoro;
-nozioni sulle gestione delle emergenze e sulla protezione dagli incendi.

Per la categoria finale D (livelli 4, 5 del settore delle seconde lavorazioni del vetro - livelli 4, 5 dei settori della produzione non meccanizzati):
[…]
- conoscenze delle principali materie prima in termini di origine, caratteristiche merceologiche, destinazione d'uso e caratteristiche d'impiego;
- conoscenza del sistema di manutenzione ordinaria e straordinaria aziendale;
- conoscenze di base delle principali macchine e attrezzature impiegate nell'azienda e relative tecniche di manutenzione;
- messa a punto, regolazione dei parametri di qualità delle macchine;
- individuazione ed eliminazione dei guasti e malfunzionamenti;
[…]
- capacità di operare nel rispetto delle norme e delle buone prassi in materia di prevenzione protezione dei rischi per la sicurezza sul lavoro;
- nozioni sulla gestione delle emergenze e sulla protezione dagli incendi.

Argomenti formativi specifici, aggiuntivi per la categoria finale C e B (livelli 6A, 7 del settore delle seconde lavorazioni del vetro - livelli 6, 8A dei settori della produzione non meccanizzati):
[…]
- conoscenza e funzionamento degli altri enti, anche esterni, coinvolti nel processo di manutenzione delle macchine e degli impianti;
- nozioni per il coordinamento e la gestione delle normativa di sicurezza e igiene del lavoro relative all'area di appartenenza.

4) Area Professionale, Personale Organizzazione e Sistemi informatici.
Per le categorie finali E e D (livelli 2, 3, 4, 5 del settore delle seconde lavorazioni del vetro - livelli 3, 4, 5 dei settori della produzione non meccanizzati):
[…]
-conoscenza del contratto collettivo nazionale e degli eventuali contratti aziendali;
[…]
-capacità di operare nei rispetto delle norme e delle buone prassi in materia di igiene del lavoro e di prevenzione e protezione dei rischi per la sicurezza sul lavoro;
-nozioni sulla gestione delle emergenze e sulla protezione dagli incendi.

Argomenti formativi specifici per le categorie finali C e B (livelli 6A, 7 del settore delle seconde lavorazioni del vetro - livelli 6, 8A dei settori della produzione non meccanizzati):
[…]
- nozioni sui criteri per una corretta conduzione di un Centro elaborazione dati e per l'addestramento all'uso dei programmi da parte del personale utente;
[…]

5) Area professionale: Produzione.
Per la categoria finale E (livelli 2, 3 del settore delle seconde lavorazioni del vetro - livelli 2, 3 dei settori della produzione non meccanizzati):
[…]
-conoscenza delle principali materie prime in termini di origine, caratteristiche merceologiche, destinazione d'uso e caratteristiche di impiego;
-conoscenza del ciclo di produzione e dei relativi macchinari;
-conoscenza dei principi base del controllo di qualità di prodotto e di processo;
-conoscenza della struttura e delle principali caratteristiche dei prodotti realizzati, delle relative tecnologie e dei principali processi di trattamento del prodotto;
-conoscenza delle operazioni di base per l'avvio, la gestione, l'uso e la regolazione delle macchine in dotazione;
[…]
-capacità di operare nel rispetto delle norme e delle buone prassi in materia di prevenzione protezione dei rischi per la sicurezza sul lavoro;
-nozioni sulla gestione delle emergenze e sulla protezione dagli incendi.

Per la categoria finale D (livelli 4, 5 del settore delle seconde lavorazioni del vetro - livelli 4, 5 dei settori della produzione non meccanizzati):
[…]
-conoscenza delle principali materie prime in termini di origine, caratteristiche merceologiche, destinazione d'uso e caratteristiche di impiego;
-conoscenza del ciclo di produzione e dei relativi macchinari;
-capacità di interagire con le altre aree aziendali interessate, in particolare con logistica e manutenzione;
-conoscenza dei principi base del controllo di qualità di prodotto e di processo;
-conoscenza delle procedure volte alla predisposizione di programmi di produzione e di piani produttivi di dettaglio;
-conoscenza delle procedure volte a definire gli standard qualitativi prodotti e di processo;
[…]
-capacità di operare nel rispetto delle norme a dalle buone prassi in materia di prevenzione protezione dei rischi per la sicurezza sul lavoro;
-nozioni sulla gestione delle emergenze e sulla protezione dagli incendi.

Argomenti formativi specifici, aggiuntivi per la categoria finale C e B (livelli 6A, 7 del settore delle seconde lavorazioni del vetro - livelli 6, 8A dei settori della produzione non meccanizzati):
[…]
- nozioni per il coordinamento e la gestione delle normativa di sicurezza e igiene del lavoro relative all'area di appartenenza;
- nozioni sulla conduzione di impianti e programmazione della produzione;
[…]

6) Area professionale qualità.
Per la categoria finale E (livelli 2, 3 del settore delle seconde lavorazioni del vetro - livelli 2, 3 dei settori della produzione non meccanizzati):

[…]
-conoscenza del ciclo di lavorazione e dei principali macchinari;
-conoscenza delle principali materie prime in termini di origine, caratteristiche merceologiche, destinazione d'uso e caratteristiche di impiego;
-conoscenza dei principi base del controllo qualità di prodotto e di processo nelle varie fasi di lavorazione;
-conoscenza dei metodi, delle procedure e degli strumenti per la verifica e valutazione del livello qualitativo del prodotto;
-conoscenza delle procedure per segnalare le anomalie non risolvibili mediante intervento immediato;
[…]
-capacità di operare nel rispetto delle norme e delle buone prassi in materia di igiene, prevenzione e protezione dei rischi per la sicurezza sul lavoro e protezione dagli incendi;
-nozioni sulla gestione delle emergenze e sulla protezione dagli incendi.

Per la categoria finale D (livelli 4, 5 del settore delle seconde lavorazioni del vetro - livelli 4, 5 dei settori della produzione non meccanizzati):
[…]
- conoscenza del ciclo di lavorazione e dei principali macchinari;
- conoscenza delle principali materie prime in termini di origine, caratteristiche merceologiche, destinazione d'uso e caratteristiche di impiego;
- conoscenza dei principi base del controllo qualità di prodotto e di processo nelle varie fasi di lavorazione;
[…]
- conoscenza delle problematiche relative al comportamento dei materiali nelle lavorazioni successive;
[…]
- capacità di operare nel rispetto delle norme e delle buone prassi in materia di igiene, prevenzione e protezione dal rischi per la sicurezza sul lavoro e protezione dagli incendi;
- nozioni sulla gestione delle emergenze a sulla protezione dagli incendi.
[…]

7) Area professionale ricerca e sviluppo.
Per la categoria finale D (livelli 4, 5 del settore delle seconde lavorazioni del vetro - livelli 4, 5 dei settori della produzione non meccanizzati):

[…]
-conoscenza del ciclo di lavorazione e delle principali macchine;
-conoscenza delle principali materie prime in termini di origine,
caratteristiche merceologiche, destinazione d'uso e caratteristiche di impiego;
-conoscenza delle attrezzature di officina e del loro corretto impiego;
-conoscenza degli strumenti di misura e del loro uso;
-conoscenza delle modalità per esecuzioni di prove fisico- chimiche e tecnologiche su materiali, semilavorati e prodotti finiti;
-conoscenze di base per la lettura dei disegni tecnici;
[…]
-capacità di operare nel rispetto delle norme e delle buone prassi in materie di igiene, prevenzione e protezione dai rischi per la sicurezza sul lavoro e protezione dagli incendi;
-nozioni sulla gestione delle emergenze e sulla protezione dagli incendi.

Per la categoria finale C (livello 6A del settore delle seconde lavorazioni del vetro - livelli 6 dei settori della produzione non meccanizzati):
[…]
-conoscenza del ciclo di lavorazione e dei principali macchinari;
-conoscenza delle principali materie prime in termini di origine, caratteristiche merceologiche, destinazione d'uso e caratteristiche di impiego;
[…]
-conoscenza delle modalità per l'esecuzione di prove complesse di laboratorio per la verifica delle caratteristiche fisiche, fisico-chimiche e tecnologiche di materiali, semilavorati e prodotti finiti;
[…]
-lettura e interpretazione, anche attraverso l'utilizzo di strumenti informatici, dei risultati relativi alle prove effettuate;
-conoscenza degli strumenti di misura, loro uso e predisposizione;
[…]
-capacità di operare nel rispetto delle norme e delle buone prassi in materia di igiene, prevenzione e protezione dal rischi per la sicurezza sul lavoro e protezione dagli incendi;
-nozioni sulla gestione della emergenze e sulla protezione dagli incendi.

Argomenti formativi specifici, aggiuntivi per la categoria finale B (livello 7 del settore delle seconde lavorazioni del vetro - livelli 8A dei settori della produzione non meccanizzati):
- conoscenza di metodologie e tecniche di sperimentazione finalizzate allo studio di nuove reazioni, processi, composti e materiali;
[…]

8) Area professionale: servizi vari.
Per la categoria finale E (livelli 2, 3 del settore delle seconde lavorazioni del vetro - livelli 2, 3 dei settori della produzione non meccanizzati):
[…]
-attività inerenti alla corretta gestione dei veicoli;
-conoscenza dell'uso delle principali attrezzature d'ufficio e di lavoro;
[…]
-capacità di operare nel rispetto dalle norme e delle buone prassi in materia di igiene, prevenzione e protezione dei rischi per la sicurezza sul lavoro e protezione dagli incendi;
-nozioni sulla gestione delle emergenze e sulla protezione dagli incendi.

Per la categoria finale D e C (livelli 4, 5, 6A del settore delle seconde lavorazioni del vetro - livelli 4, 5, 6 dei settori della produzione non meccanizzati):
[…]
-capacità di operare nel rispetto delle norme e delle buone prassi in materia di igiene, prevenzione a protezione dal rischi per la sicurezza sul lavoro e protezione dagli incendi;
-nozioni sulla gestione delle emergenze e sulla protezione dagli incendi.
[…]

Contratto di inserimento
All'articolato contrattuale aggiungere il seguente
art. 59 quater - Contratto di inserimento.
[…]
In relazione a tale tipologia di contratto di lavoro si fa riferimento alle norme di legge e all'Accordo interconfederale 11.2.04 tranne per quanto di seguito previsto.

2) Elementi caratterizzanti il contratto.
Il contratto individuale di inserimento reinserimento stipulato in forma scritta dovrà contenere specificamente i seguenti elementi:
[…]
(h) il progetto individuale di inserimento o reinserimento. In particolare la durata della formazione, la tipologia della formazione - formazione esterna/interna che dovrà prevedere 32 ore prevalentemente dedicate, in relazione all'attività da svolgere, alle tematiche della sicurezza - i contenuti formativi, le modalità di erogazione della formazione, il luogo di svolgimento della formazione.

3) Progetti di inserimento.
Le Parti, al fine di utilizzare le risorse dei Fondi interprofessionali, all'interno del Comitato Tecnico per la Formazione Continua definiranno le linee guida relative alla modalità di realizzazione dei piani individuali di inserimento.

8) Informativa alla RSU.
La Direzione aziendale informerà la RSU annualmente sull'andamento delle assunzioni con contratto di inserimento.