Tipologia: Accordo di rinnovo
Data firma: 31 luglio 2007
Validità: 31.07.2007 - 31.12.2010
Parti: Barilla e Coordinamento RSU e VV.PP e Fai-Cisl, Flai-Cgil, Uila-Uil
Settori: Agroindustriale, Barilla
Fonte: FLAI-CGIL

Sommario:

  1. Premessa
2. Relazioni industriali
3. Occupazione
4. Formazione
• Formazione sulla prevenzione e sicurezza del lavoro
• Formazione Professionale volta allo sviluppo delle conoscenze e comportamenti
• Formazione continua
5. Salute, sicurezza e ambiente
• Interventi di Formazione sulla Sicurezza e misura della loro efficacia
• Commissione Nazionale Sicurezza
• Formazione dei Rappresentanti dei Lavoratori (RLS)
• Formazione della SEA e dei coordinatori.
• Consultazione degli RLS.
• Integrazione del Sistema di Gestione della Sicurezza in accordo all'OHSAS 18001.
• Ditte Esterne/Appalti
• Ambiente
• Sistema di gestione Ambientale Barilla ISO 14001 (SGA) e l'Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA)
• Sistema di gestione della qualità e sicurezza alimentare
6. Sviluppo professionale
7. Appalti
8. Modelli organizzativi e lavoro notturno
9. Assenteismo
  10. Premio di produzione ad obiettivi (PPO)
• Redditività
• Qualità/Servizio
• Prestazione
• Valore del PPO
• Modalità di erogazione
11. Fondo di assistenza sanitaria
12. Rete vendita diretta
• Scenario Evolutivo del Trade in Italia
• Organizzazione del lavoro
o Presidio del territorio
o Attività di Marketing Operativo
o Order entry
o Vertical Go To Customer
• Professionalità
• Formazione Professionale
• Sistema incentivante
• Strumenti di lavoro
• Indennità ritiro patente
• PPO Vendite
13. Decorrenza e durata
14. Norma finale
Allegato al CCAL del 31.07.07 - Regolamento per le agibilità sindacali

Verbale di accordo

Addì 31 luglio 2007, in Parma, presso la sede dell'Unione Parmense degli Industriali tra la Barilla G. e R. Fratelli Società per Azioni […] assistiti […] dell'Unione Parmense degli Industriali e il Coordinamento delle RSU e dei VV.PP. in rappresentanza del personale dipendente della predetta Azienda, in persona dei componenti firmatari, assistiti dalla Fai-Cisl, dalla Flai-Cgil e dalla Uila-Uil in persona dei rispettivi segretari […] con la partecipazione delle Segreterie territoriali delle predette OO.SS.

Si è convenuto e stipulato quanto segue a rinnovo del Contratto Collettivo Aziendale di Lavoro del 20 settembre 2003

2. Relazioni industriali
Le Parti convengono che il sistema di relazioni industriali in atto, come modellato nelle precedenti contrattazioni - ed in particolare quella del 7 luglio 1994 -, pur avendo assolto un ruolo importante nello sviluppo del Gruppo, nell'attuale fase di evoluzione aziendale, richieda un processo di adeguamento per rispondere alle nuove sfide determinate dai profondi cambiamenti negli scenari competitivi e nelle strategie di business e commerciali.
Tale adeguamento, condiviso dalle parti, ha come principale obiettivo l'efficacia del sistema stesso per perseguire il continuo incremento della competitività aziendale tramite l’adozione delle migliori pratiche operative, la esigibilità ed il rispetto delle intese raggiunte e l'applicazione del dialogo e del confronto come metodo per la ricerca della convergenza sui temi di comune interesse, allo scopo di favorire lo sviluppo come condizione indispensabile per assicurare la crescita aziendale ed il benessere per chi vi lavora.
Nell'ambito di questo quadro ed in armonia con un sistema partecipativo, le Parti concordano sulla necessità di realizzare un sistema di relazioni più funzionale ed organico per meglio rispondere alle esigenze aziendali e di efficacia dei processi. Vanno definiti di conseguenza le articolazioni, gli strumenti, i ruoli, le competenze ai diversi livelli e le materie del sistema di relazioni coerenti con lo scopo del sistema, come di seguito precisato.
Innanzitutto il CAE (Comitato Aziendale Europeo) è l'organo che, così come potenziato e sviluppato nel corso dell'ultimo quadriennio, sta positivamente assolvendo agli scopi cui viene destinato dalla normativa comunitaria e nazionale, nonché dal suo atto costitutivo.
Viene riconfermato il momento annuale di informazione e di consultazione nel quale il sistema aziendale sarà oggetto di analisi, approfondimento e verifica.
Le Parti condividono il percorso avviato nel 2007 che ha previsto la creazione di un Gruppo di Lavoro, per la raccolta, analisi, confronto e proposta sulle migliori pratiche di relazioni industriali presenti nelle diverse società controllate da Barilla Holding spa, il tutto finalizzato alla creazione delle condizioni per la costituzione di un'unica istanza di informazione e consultazione a livello europeo.
A livello nazionale, si conferma un sistema articolato su un doppio livello di interlocuzione, centrale e locale.
A livello centrale viene riconfermato il ruolo del Coordinamento delle RSU che, assistito dalle OO.SS. territoriali e nazionali di categoria, è deputato ad affrontare le tematiche di interesse generale dell'Azienda, attinenti alle politiche industriali e commerciali, alle allocazioni produttive interne ed esterne, agli investimenti tecnici e di ricerca e sviluppo, all'occupazione, alla classificazione e alle politiche formative e dell' organizzazione del lavoro, al premio variabile di risultato, al sistema incentivante ed al rinnovo dell'accordo aziendale di gruppo.
Il Coordinamento delle RSU rappresentativo di tutte le realtà aziendali sarà composto da un numero di delegati non superiore a 42, individuati tra i componenti le RSU e le rappresentanze sindacali aziendali dalle Segreterie Nazionali Fai-Flai-Uila che ne daranno congiuntamente comunicazione formale all'Azienda entro 30 giorni dalla sottoscrizione del presente verbale di accordo.
Il Coordinamento si riunirà due volte all'anno: entro il mese di giugno si terrà un incontro finalizzato alla informativa annuale sui risultati di chiusura dell'anno precedente e le considerazioni collegate all'andamento del business dell'anno in corso rapportate agli obiettivi prefissati; entro fine anno, si provvederà ad illustrare la strategia aziendale con le specifiche declinazioni a livello di business, i principali piani aziendali programmati con le azioni da adottare per perseguire la strategia. Inoltre, si provvederà a rappresentare la situazione finanziaria aziendale e, d'intesa fra le parti, potranno essere messi all'ordine del giorno momenti di approfondimento su tematiche specifiche di interesse.
Gli incontri costituiranno anche occasione per un esame congiunto sul sistema di relazioni e sulle eventuali criticità emerse al fine di adottare linee di indirizzo atte al loro superamento. Per gli incontri condivisi con l'Aziènda, la stessa, previa verifica, sosterrà i costi di trasferta dei membri del Coordinamento. In occasione del primo incontro, se già disponibile, verrà data copia del bilancio aziendale alle Segreterie Nazionali delle OO.SS.
A livello locale alla RSU (o al loro Comitato Esecutivo) per le singole unità produttive viene riconfermata l'attribuzione della gestione delle tematiche inerenti ai siti stessi, con particolare fecalizzazione sull'organizzazione del lavoro, sugli orari di lavoro e calendari annui, su sicurezza ed ambienti di lavoro, sulle problematiche connesse all'organizzazione del lavoro, all'inquadramento del personale, ai processi formativi, alla gestione dei sistemi di flessibilità, alla verifica degli organici, agli impatti organizzativi, occupazionali ed ambientali legati agli investimenti ed alla gestione delle problematiche connesse al premio variabile.
Ai due livelli di interlocuzione sopra descritti sono assegnati, oltre all'ambito di interlocuzione in sede sindacale, l'interlocuzione in sede tecnica. Tale ambito di interlocuzione, di analisi e di approfondimento tecnico e della ricerca di soluzioni condivise, va attivato indipendentemente dalla necessità e/o possibilità di dare sbocchi negoziali alle tematiche affrontate, fermo restando che le convergenze potranno essere acquisite come elementi di valutazione in un eventuale confronto negoziale. Le parti nel valutare l'esperienza maturata tramite le Commissioni Tecniche Paritetiche, ritengono necessario potenziare ulteriormente questo ambito di interlocuzione, come modalità per migliorare la efficacia del sistema di relazione.
I delegati componenti il Coordinamento delle RSU e le singole RSU per lo svolgimento delle loro attività, compresi i due ambiti di interlocuzione sopra indicati, usufruiranno dei permessi sindacali retribuiti di cui ai monte ore previsti dal CCNL e dagli Accordi Aziendali in materia. Altresì le parti convengono sulla necessità di regolamentare le procedure relative alla fruizione dei permessi sindacali tramite la stesura di apposito regolamento che viene allegato al presente verbale di accordo.
Le Parti nel confermare l'obiettivo del consolidamento e del miglioramento del confronto fra Azienda e RSU convengono sulla necessità di prevedere momenti mirati di formazione dei componenti delle RSU, che congiuntamente verranno individuati, nella logica di accrescere la conoscenza del funzionamento del sistema industriale e la consapevolezza delle sfide competitive e di mercato, e degli strumenti aziendali a disposizione per rispondervi.
Le Parti infine, nell'assegnare al sistema di relazioni industriali la necessaria centralità per affrontare i cambiamenti dettati dallo scenario competitivo, riconoscono reciprocamente il loro ruolo nella regolazione efficace dei fenomeni connessi al suddetto scenario, ed in particolare concordano sull'esigenza di assicurare certezza ed esigibilità delle intese aziendalmente raggiunte.
Pertanto, le Parti convengono che in caso di controversie che dovessero sorgere nell'interpretazione e nell'applicazione di accordi aziendali o di gruppo verrà attivato un confronto con le strutture sindacali competenti per livello.

3. Occupazione
Le parti concordano in ordine all'esigenza di un confronto periodico volto a monitorare il numero degli organici in relazione alle previsioni di produzione, ai volumi effettivamente prodotti ed ai modelli di organizzazione del lavoro utilizzati. Si conferma, pertanto, che, nell'assoluto rispetto delle norme di legge e di contratto vigenti, l'organizzazione del lavoro dovrà assicurare la flessibilità e l'efficienza necessarie a rispondere rapidamente alle richieste del mercato. In questo ambito il rapporto di lavoro a tempo determinato rappresenta uno degli strumenti per far fronte alle esigenze aziendali di flessibilità organizzativa e variabilità della domanda.
In coerenza con le linee guida sin qui adottate in occasione di stabilizzazione di rapporti di lavoro, che hanno consentito di raggiungere significative conferme occupazionali, le parti, nel caso di assunzioni a tempo indeterminato per posizioni vacanti di natura strutturale, convengono di favorire in via prioritaria l'inserimento di lavoratori a tempo determinato che abbiano già maturato in Barilla un'esperienza lavorativa di durata adeguata e compatibile con le caratteristiche professionali richieste.

4. Formazione
La formazione ha da sempre rappresentato, oltre che un importante investimento nello sviluppo delle conoscenze dei lavoratori e nel miglioramento dei comportamenti organizzativi, una leva strategica per la crescita dell'azienda e del suo business. I piani formativi dovranno essere articolati con continuità nell'intero arco lavorativo delle persone, al fine di valorizzare le capacità e le competenze di ciascuno per fornire al meglio il proprio lavoro ed il contributo ai risultati aziendali.
La formazione sarà erogata in funzione di esigenze concrete, dipendenti da bisogni del business, da nuovi sistemi da introdurre e dal rispetto della normativa vigente.
La formazione del personale sarà continua e riguarderà lo sviluppo dei comportamenti organizzativi, delle competenze e delle esigenze tecniche, e coinvolgerà il personale dipendente, poiché è congiuntamente ritenuta una componente fondamentale del percorso di crescita professionale e di valorizzazione della risorsa umana assicurando anche pari opportunità nell'accesso ai percorsi formativi.
In tal senso le parti considerano importante la crescita e la qualità dell'occupazione femminile e di conseguenza, si impegnano ad adottare un insieme di azioni a favore della parità tra donne e uomini sul posto di lavoro.
A tale scopo le attività formative, come già oggi e nel passato, continueranno a conferire alla risorsa umana una sempre migliore preparazione che viene richiesta dagli sviluppi dei modelli di business e organizzativi aziendali.
Le principali aree oggetto di intervento formativo nel corso del 2007 e nei prossimi anni sono:

Formazione sulla prevenzione e sicurezza del lavoro
È comune convincimento delle parti che debba necessariamente essere prestato particolare sforzo nel perseguire politiche formative finalizzate a portare a conoscenza del personale tutti gli obblighi di legge e le procedure aziendali in tale materia; a tal fine saranno previsti incontri negli stabilimenti per diffondere consapevolezza e sensibilizzazione sul tema.
Verranno inoltre riprese tematiche sulle quali il personale è stato coinvolto nel passato adeguandole alle nuove normative e alle nuove prescrizioni.
In particolare la focalizzazione verrà prestata su tematiche quali Atex, antincendio, Gmp, rumore, mentre ogni introduzione di nuovi impianti e macchinari verrà preceduta da un addestramento finalizzato alla conduzione in sicurezza dei mezzi.

Formazione Professionale volta allo sviluppo delle conoscenze e comportamenti
Tale tipo di formazione è volta a sviluppare le conoscenze professionali accrescendo il patrimonio di competenze e comportamenti di ciascun lavoratore, tenendo conto da un lato degli aspetti tecnologici ed organizzativi e, dall'altro, delle dinamiche sempre più complesse del contesto esterno.
Sempre nell'ottica, condivisa dalle parti, che la risorsa umana è elemento centrale per la crescita e lo sviluppo dell'azienda, viene condiviso che i criteri che fungeranno da riferimento per la progettazione e l'erogazione di attività formative finalizzate alla crescita professionale saranno la polivalenza e la polifunzionalità, in una visione di continuità con quanto attuato nel corso dell'ultimo decennio, ma anche di adeguamento rispetto alle nuove emergenti esigenze di business ed organizzative.
Verranno pertanto individuati a livello di sito, anche attraverso la consultazione della RSU, i bisogni formativi a fronte delle esigenze aziendali e potranno essere attivati gruppi di lavoro che, in relazione agli obiettivi da raggiungere, forniranno suggerimenti sui contenuti e lo svolgimento dei progetti formativi.
Relativamente al processo di inserimento in azienda, ciascuno neoassunto verrà supportato sul campo per acquisire, attraverso l’affiancamento e l'osservazione diretta, i valori e la cultura aziendale di Barilla. L'obiettivo dell'affiancamento è quello di facilitare e velocizzare l'inserimento in azienda di tutte le nuove persone, in modo che esse siano adeguatamente preparate per ricoprire il ruolo a loro assegnato.
Il percorso formativo, oltre a prevedere specifici momenti di aula su temi collegati alla sicurezza del lavoro, alle procedure, ai regolamenti aziendali ed agli aspetti contrattuali del rapporto di lavoro, si concretizzerà anche mediante affiancamene sul campo durante la consueta attività lavorativa.

Formazione continua
Le parti ribadiscono che, per una reale efficacia didattica delle attività formative ed una effettiva valorizzazione delle potenzialità individuali, la formazione dovrà essere articolata lungo tutta la vita lavorativa e sarà mirata alle esigenze di business ed allo sviluppo delle persone.
Si continuerà pertanto a effettuare l'analisi dei bisogni organizzativi comparandola con i comportamenti esistenti in azienda e ad implementare costantemente, con il coinvolgimento delle OO.SS., tutte le iniziative volte ad arricchire la professionalità dei lavoratori, colmando eventuali gap o, in una logica proattiva, favorendo l'acquisizione da parte delle risorse umane delle competenze richieste in futuro.
Per tutti questi programmi di formazione, l'Azienda ha valutato e valuterà la possibilità di ricorrere alla Formazione Finanziata e a Fondimpresa.
In particolare per Fondimpresa, allo scopo di rendere efficace l'accesso alle risorse, le Parti convengono di individuare nell'ambito del Coordinamento delle RSU tre componenti a cui affidare il compito di esame e verifica congiunta dei piani formativi trasversali che coinvolgono personale proveniente dai diversi siti del Gruppo.
Si stima che, mediamente, saranno erogate 16 ore di formazione pro capite per anno solare.

5. Salute, sicurezza e ambiente
Nel corso del quadriennio 2003-2006 sono proseguiti gli interventi di formazione e sensibilizzazione sui temi riguardanti sicurezza e salute sul lavoro, prevenzione incendi e gestione delle emergenze.
Il personale di stabilimento ha potuto effettuare almeno 8 ore di formazione su questi temi nel corso del periodo. Alla fase formativa sono state associate delle azioni specifiche sul campo per consolidare e dare concretezza ai contenuti formativi.
Tutte le volte che è stato possibile, questi temi sono stati inseriti all'interno dei corsi formazione organizzati per lo sviluppo delle competenze professionali del personale: lo si è fatto per sottolineare sempre di più che la sicurezza e la prevenzione sono parte integrante del lavoro di tutti i giorni di ogni operatore.
I Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) dei singoli siti produttivi sono stati consultati con frequenze generalmente superiori a quelle previste dalla normativa coinvolgendoli in particolare sugli interventi di formazione.
Significativi sono stati anche gli investimenti tecnici per il miglioramento degli impianti e dei luoghi di lavoro.
In particolare sotto la spinta di una normativa europea Atex per ridurre il rischio di esplosione a cui possono essere esposti alcuni nostri impianti, l'Azienda ha promosso uno studio sulla cui base sono state elaborate le Linee Guida Atex Aziendali. Un primo gruppo di investimenti tecnici è già stato realizzato e sono stati sviluppati ed erogati corsi di formazione destinati al personale che opera nelle aree di rischio suddetto.
La Squadra per le Gestioni delle Emergenze di Stabilimento (SEA) è stata addestrata con specifiche sessioni di formazione per prestare il primo soccorso, per gestire correttamente l'evacuazione, per affrontare i principi d'incendio e le eventuali emergenze ambientali che si possono presentare. Ogni componente della Squadra partecipa ad almeno 7 sessioni di addestramento.
Nel corso di quest'ultimo quadriennio tutti gli Stabilimenti sono stati oggetto di un'attività coordinata e strutturata di valutazione che ha portato all'aggiornamento del Documento di Valutazione dei Rischi per la Sicurezza e Salute previsto dal Dlgs 626, consentendo la individuazione di specifici interventi di miglioramento.
Anche la gestione della sicurezza del personale delle ditte esterne che svolgono il proprio lavoro presso gli stabilimenti è stata oggetto di attenzione: sono stati sviluppati interventi per migliorare il coordinamento e la cooperazione tra il personale delle ditte esterne ed il personale Barilla.
Le attività di prevenzione ed i progetti sopradescritti hanno permesso di ridurre nel quadrienno 2003-2006 del 35% il numero di infortuni, dopo che già nel quadriennio precedente era stata rilevata una riduzione del 39%.
L'obiettivo che s' intende perseguire nei prossimi anni non può essere che quello di continuare a sviluppare attività ed interventi che portino a ridurre ulteriormente le criticità emerse, il numero, la tipologia e la durata degli infortuni.
A tale scopo l'Azienda intende mettere in campo per raggiungere tale obiettivo le seguenti iniziative.

Interventi di Formazione sulla Sicurezza e misura della loro efficacia
Si prevede di sviluppare interventi di formazione specifici di stabilimento, partendo dalla diagnosi sulle cause degli infortuni accaduti, coinvolgendo attivamente il personale ed i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS).
L'efficacia dei singoli interventi di formazione verrà misurata impiegando idonei strumenti di valutazione che sono stati messi punto e testati nel corso dello scorso anno su alcuni degli stabilimenti.

Commissione Nazionale Sicurezza
Viene istituita una Commissione Nazionale per la Sicurezza.
L'obiettivo della Commissione è il sostegno alla riduzione degli infortuni ed al miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori.
La Commissione:
-raccoglie dai singoli siti produttivi i progetti per la riduzione degli infortuni e gli interventi volti al miglioramento delle condizioni di salute dei lavoratori;
-valuta l'efficacia dei singoli interventi in relazione alla riduzione degli indici infortunistici ed al miglioramento delle condizioni di salute dei lavoratori;
-individua gli interventi di maggior successo e se ne suggerisce l'applicazione anche ad altri siti produttivi, anche in previsione dell'eventuale accesso a finanziamenti agevolati. La Commissione è composta da 2 membri designati dall'Azienda e da 3 RLS designati dalle Rappresentanze Sindacali e coordinata dai 2 Responsabili Aziendali.

Formazione dei Rappresentanti dei Lavoratori (RLS)
Le competenze dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) sulle tematiche relative alla sicurezza e salute dei lavoratori sono importanti per avere nei siti produttivi degli interlocutori sempre più consapevoli e preparati.
Viene previsto di organizzare corsi di aggiornamento annui specifici per gli RLS per aggiornarli delle novità legislative, delle modalità con cui individuare le cause degli infortuni, e per fornire loro le competenze necessarie per essere interlocutori attivi durante l'attività di consultazione.

Formazione della SEA e dei coordinatori.
Vengono riconfermate le sessioni di formazione specifiche rivolte alla Squadra per le Gestioni delle Emergenze di Stabilimento (SEA).
Ogni componente della Squadra parteciperà ad almeno 7 sessioni di addestramento.
Inoltre i Coordinatori delle SEA di Sito Produttivo, così come i Capiturno parteciperanno ad un corso di formazione specifico per migliorare la propria capacità di coordinare la Squadra negli interventi di emergenza.

Consultazione degli RLS.
Accanto alla riunione annuale di consultazione di sito prevista per legge, si prevede di convocare almeno altre 3 riunioni di consultazione.
Una di queste riunioni verrà dedicata ad individuare quali sono i fabbisogni di formazione per sviluppare comportamenti "sicuri" da parte dei lavoratori.
In caso di introduzione di nuovi impianti gli RLS verranno consultati sulle scelte di prevenzione adottate.

Integrazione del Sistema di Gestione della Sicurezza in accordo all'OHSAS 18001.
È previsto lo sviluppo di un progetto pilota presso due stabilimenti italiani per comprendere come migliorare il Sistema di Gestione della Sicurezza Barilla, seguendo le indicazioni contenute nella norma tecnica internazionale OHSAS 18001.
Nel corso di tale progetto il Sistema di Gestione della Sicurezza verrà integrato in modo organico nel Sistema di Gestione Qualità ed Ambiente di Stabilimento.

Ditte Esterne/Appalti
L'azienda adeguerà entro il primo semestre del 2008 le procedure di gestione della sicurezza nei cantieri edili e di montaggio degli impianti per renderle ancora più stringenti, in modo da rendere sempre più efficace il coordinamento e la cooperazione tra l'Azienda e gli appaltatori.
Viene confermata l'importanza e l'efficacia degli incontri di coordinamento e cooperazione che vengono realizzati per i cantieri di grandi e medie dimensioni con cadenza settimanale/quindicinale.
Particolare attenzione verrà data alle ditte che svolgono opere di tipo edile dove, secondo le statistiche nazionali, si concentra il maggior numero di infortuni.
Sulla base del risultato delle verifiche verranno avviati interventi di sensibilizzazione nei confronti delle ditte esterne al fine della massima prevenzione degli infortuni. Per quanto attiene al ruolo degli RLS aziendali, si fa riferimento al vigente CCNL.

Ambiente
Il rispetto dell'Ambiente e per la Sicurezza Alimentare ha da sempre costituito un punto di forza dello sviluppo delle attività aziendali.

Sistema di gestione della qualità e sicurezza alimentare
[…]
Nel corso del quadriennio 2003-2006 sono stati effettuati investimenti per un importo totale di 45 Mio di euro allo scopo di migliorare la qualità dei processi industriali, i luoghi di lavoro, la sicurezza degli impianti e per ridurre gli impatti ambientali.

6. Sviluppo professionale
Le Parti riconoscono che l'Accordo del 7/7/1999, ove ha trovato applicazione compiuta, ha consentito di raggiungere importanti obiettivi di miglioramento dell'organizzazione produttiva in un'ottica di crescente polivalenza e polifunzionalità.
Al fine di assicurare la competitività dei siti produttivi nel lungo periodo è però necessario continuare a incrementare l'efficacia delle strutture organizzative, al contempo accrescendo e valorizzando le competenze che ciascun individuo può mettere a disposizione per il raggiungimento degli obiettivi aziendali.
Il modello di sviluppo professionale cosi come sancito dall'Accordo succitato del 7/7/1999 da quello precedente del 5/10/1998, alla luce delle esperienze fatte e del livello di applicazione attuato, richiede di essere adeguato per meglio rispondere alle esigenze organizzative specifiche del business pasta e del business bakery, e a quelle di applicabilità nei diversi contesti operativi che li contraddistinguono.
Alla luce di quanto sopra e relativamente ai nuovi progetti in corso di sperimentazione, le Parti, allo scopo di definire una cornice di riferimento sulla materia che risponda alle specifiche peculiarità dei business pasta e bakery, convengono sul seguente percorso:
- entro il 30 settembre 2007 l'Azienda e le Segreterie Nazionali Fai-Flai-Uila si incontreranno per definire eventuali aggiornamenti all'accordo del 1999 legati anche a nuovi aspetti dell'organizzazione del lavoro, avvalendosi del contributo di commissioni tecniche di settore (pasta e bakery) costituite da componenti delle RSU dei siti coinvolti;
[…]
In considerazione delle specificità dei progetti e dei contesti applicativi, spetterà alle RSU interessate ed alle Direzioni Aziendali di sito definire la concreta applicazione dei progetti suddetti.

7. Appalti
Ferma restando l'applicazione di quanto previsto dall'art. 4 del vigente CCNL dell'Industria Alimentare, le parti confermano la centralità del lavoro dipendente per le attività chiave di business.
Il contratto di appalto, pertanto, sarà utilizzato per attività non strettamente pertinenti il ciclo produttivo, caratterizzate da un significativo contenuto specialistico di servizio e di supporto alle attività proprie dell'azienda di trasformazione e di confezionamento, nonché dal loro intrinseco livello di specializzazione.
Le società appaltataci eseguiranno gli appalti a mezzo proprio personale disponendo della necessaria organizzazione ed assumendo l'effettivo rischio di impresa.
Inoltre, il contratto di appalto dovrà prevedere per le società appaltatici che le prestazioni vengano rese da proprio personale dipendente o da soci, in piena ottemperanza alla vigente disciplina legislativa, previdenziale e nel rispetto delle norme contrattuali confederali del settore merceologico cui appartengono le aziende appaltatrici stesse.
Si conferma che l'Azienda informerà l'Appaltatore dei rischi specifici e delle misure di prevenzione, protezione ed emergenza adottate in relazione alla attività svolta dall'Appaltatore stesso.
A tal uopo, l'Azienda prevede di avviare un piano di verifiche periodiche sull'operato delle ditte esterne in modo da garantire la corretta applicazione delle misure di prevenzione. Sulla base dei risultati di tali verifiche, verranno eventualmente pianificati i necessari interventi.
L'Azienda tempestivamente informerà gli RLS sulle verifiche svolte.
L'Azienda si impegna a richiedere alle società appaltatrici di esibire il CCNL applicato dalle stesse ai propri lavoratori dipendenti o la documentazione relativa ai soci lavoratori.

8. Modelli organizzativi e lavoro notturno
Le parti hanno fatto un esame della situazione delle diverse realtà produttive con lo scopo comune di verificare la possibilità di ulteriori interventi di consolidamento e miglioramento della competitività industriale attraverso una sempre più efficace ed omogenea applicazione dei modelli organizzativi in essere, di azioni finalizzate ad un migliore equilibrio economico, normativo e applicativo.
Nell'attribuire importanza strategica alla tematica dei modelli organizzativi e degli orari di lavoro, discussi e condivisi nella Contrattazione di secondo livello ed a livello di sito, diventati ormai modello strutturale di riferimento dell'organizzazione produttiva, le parti confermano tutti gli attuali strumenti organizzativi in essere.
Le parti convengono che la maggiorazione per prestazioni di lavoro notturno, rese su tre turni avvicendati settimanali dal lunedì al venerdì, di cui all'art. 31 del vigente CCNL è al 45%.
Diversamente, per i Mulini, la percentuale attualmente in essere della maggiorazione del lavoro notturno su tre turni avvicendati settimanali dal lunedì al venerdì viene incrementata del 5%.
[…]
Al termine del quadriennio (e parti convengono di effettuare un esame congiunto sul tema dei disciplinari a livello Segreterie Nazionali.

12. Rete vendita diretta
Formazione Professionale
[…]
I programmi ed i percorsi formativi saranno oggetto di consultazione con l'Esecutivo dei VV.PP. e periodicamente monitorati.
Inoltre, in un'ottica di continuità, il personale assunto a tempo indeterminato che ancora non abbia effettuato il corso di Guida Sicura, parteciperà alle relative giornate di addestramento.

Strumenti di lavoro
[…]
Le Parti convengono che in considerazione, da una parte della scadenza del contratto di noleggio a lungo termine delle auto in dotazione, e dall'altra parte al fine di dotare la Forza Vendita di una vettura maggiormente confortevole, equipaggiata di sistemi di sicurezza all'avanguardia e con maggiori prestazioni, a decorrere dal prossimo "giro di assegnazioni" comunque nei tempi tecnici più brevi possibili, gli stessi saranno dotati dell'autovettura modello FIAT Grande Punto.