Tipologia: Accordo
Data firma: 22 settembre 2006
Validità: al 31.12.2009
Parti: Heineken Italia e Fai-Cisl, Flai-Cgil, Uila-Uil e RSU
Settori: Agroindustriale, Heineken Italia
Fonte: FLAI-CGIL

Sommario:

  Premessa
1. Relazioni industriali
1.1 Coordinamento Nazionale RSU
1.2 Rappresentanze Sindacali Unitarie
1.3 Commissioni Bilaterali
1.4 Comunicazione attraverso la rete Heineken
2. Organizzazione del lavoro
2.1 Reperibilità
3. Professionalità
  4. Appalti - Terziarizzazione
5. Assistenza e previdenza
6. Formazione e opportunità
7. Ambiente, sicurezza sul lavoro e sicurezza alimentare
8. Comitato competitività e opportunità
9. Premio variabile
9.1 Modalità applicative
10. Durata
Allegati - Schede per definizione obiettivi annuali nelle varie sedi

Addì 22 settembre 2006 in Milano, presso l'Assolombarda tra la Società Heineken Italia spa […] assistita dall'Assolombarda […] e la Fai-Cisl nazionale […], la Flai-Cgil nazionale […], la Uila-Uil nazionale […], la Fai-Cisl, la Flai-Cgil, la Uila-Uil provinciali […], il Coordinamento delle RSU

Premessa
[…]
Per operare con successo all'interno del quadro di riferimento sopra descritto, l'azienda dovrà dimostrarsi ancora una volta capace di affermare le proprie caratteristiche distintive, che già sono state alla base dei successi del passato: il miglioramento continuo, la cura per la qualità produttiva e l'attenzione ai costi, la velocità e l'efficienza dell'organizzazione la sicurezza dei prodotti e del lavoro.
Tutto ciò premesso, le Parti hanno convenuto quanto segue:

1. Relazioni industriali
Di comune avviso le Parti esprimono la loro valutazione positiva sullo stato delle Relazioni Industriali in Azienda.
Le relazioni instaurate nel tempo hanno via via consolidato rapporti franchi e trasparenti, dimostrandosi capaci di gestire situazioni complesse, come di produrre accordi positivi, sostenibili nel tempo, talvolta innovativi (come avvenuto con le esperienze sull'organizzazione del lavoro con il sistema di poli-valenza e poli-funzionalità che è considerato un riferimento per l'intero settore o sulla flessibilità degli orari con lo scorso accordo integrativo).
In linea con questo spirito le Parti concordano che obiettivo primario del sistema delle Relazioni Industriali sarà mantenere l'ottimo livello raggiunto, contemporaneamente ricercando spazi per un ulteriore miglioramento.
Le Parti sono consapevoli che la conoscenza e la consapevolezza delle situazioni e dei fenomeni da governare sono fondamentali per stimolare le disponibilità delle persone e per individuare le strategie adeguate ad affrontare e risolvere i problemi che via via si pongono, e concordano che la qualificazione e promozione delle Relazioni tra le Parti sia uno strumento fondamentale per tale esigenza.
In questo senso le Parti si sentono reciprocamente impegnate alla realizzazione di un sistema di Relazioni che consenta di governare i cambiamenti, cogliendone i segnali anche più deboli, controllarne lo sviluppo rispettando le priorità e le aspettative reciproche.
L'obiettivo è quello di ottenere, attraverso informazioni ed azioni adeguate e prevenendo incertezze e diffidenze, una più efficace regolazione delle problematicità.

1.1 Coordinamento Nazionale RSU
Viene ribadita la centralità del ruolo del Coordinamento Nazionale RSU con le OO.SS. Nazionali Fai-Cisl, Flai-Cgil, Uila-Uil al quale si riconosce la competenza in materia di informazione annuale, negoziazione del premio variabile, definizione dei modelli di relazione e di indirizzo delle tematiche peculiari delle diverse Unità che non trovino composizione a livello locale.
Si ritiene utile confermare l'appuntamento annuale previsto di norma in primavera, nel corso del quale, oltre all'esame dell'andamento aziendale, saranno presi in esame:
- L'andamento di mercato ed i risultati d'esercizio dell'anno precedente
- L'andamento degli indicatori fissati come obiettivo del premio variabile
- L'andamento occupazionale
- Gli orientamenti riferibili agli impegni produttivi per l'anno
- L'andamento degli investimenti
- La situazione delle professionalità espresse, la formazione, lo sviluppo professionale del personale.
In tale circostanza verranno riprese le eventuali situazioni di mancata intesa locale sui programmi produttivi, adottando le opportune soluzioni di indirizzo, idonee per il superamento delle problematiche non definite.
Nella medesima circostanza potranno essere previsti anche interventi formativi o seminariali per i componenti del Coordinamento.
[…]
Il Coordinamento Nazionale RSU sarà composto complessivamente da 1 persona per ogni organizzazione presente per ogni sito, pari alla data della stipula del presente accordo a 13 persone.
[…]
Al fine di fronteggiare tempestivamente l'eventuale rapida evoluzione dello scenario macro-economico aziendale, anche tramite il ricorso ad ulteriori eventuali specifiche sessioni che si terranno tra la direzione della Società e la Delegazione, in aggiunta ai momenti informativi previsti, viene confermato il ruolo della delegazione ristretta sindacale, ferme restando le attribuzioni del Coordinamento, istituita con l'Accordo del 16 luglio 1998.
[…]
La Delegazione ristretta svolgerà, nel corso di uno specifico incontro da effettuarsi di norma in autunno, l'attività preparatoria e organizzativa per il successivo coordinamento. In tale occasione verranno approfonditi e concordati l'agenda ed il contenuto dell'incontro, come anche sviluppati i temi oggetto di momenti formativi e/o seminariali.
[…]
I componenti del Coordinamento e della Delegazione ristretta e delle OOSS si impegnano a mantenere il segreto sulle notizie e informazioni che nel corso delle riunioni verranno qualificate dall'Azienda come riservate.
L'Azienda comunicherà, in base a quanto previsto dall'art. 9 della legge 125/91, i dati riguardanti la composizione di genere dei dipendenti anche con riferimento agli inquadramenti e alle retribuzioni.

1.2 Rappresentanze Sindacali Unitarie
Per quanto concerne la programmazione delle attività nelle singole Unità la RSU è titolare della negoziazione sui temi delegati alla sua competenza.
La RSU, oltre alle materie tradizionalmente di competenza, sarà l'interlocutore della Direzione per quanto attiene la richiesta di flessibilità determinata dall'esistenza di picchi e flessi delle attività produttive, che costituiscono caratteristica pressoché fisiologica dato il contesto di mercato in cui l'Azienda opera e che dovrà attuarsi attraverso un confronto sulle esigenze da svolgersi entro tempi certi:
- Da luglio: Comunicazione da parte dell'Azienda ed esame congiunto dei programmi produttivi riferibili al (triennio successivo, focalizzando l'attenzione sul primo anno del triennio;
- Entro novembre: Definizione delle intese utili a perseguire gli obiettivi previsti dagli impianti produttivi e conseguenti riflessi occupazionali;
- Ad ogni inizio anno: verifica e conferma di quanto definito al punto precedente;
- In corso d'anno: eventuali ulteriori verifiche di aggiustamento in funzione dell'andamento del mercato attraverso intensificazioni o riduzioni di fabbisogni.
È convinzione delle Parti che il sistema di relazioni complessivamente messo in atto è strumento idoneo ad assicurare coerenza tra enunciazioni ed azioni a tutti i livelli e le intese atte a garantire l'esigibilità delle soluzioni tecnico-organizzative e produttive attraverso il maggior coinvolgimento delle RSU.

1.3 Commissioni Bilaterali
Si ritiene che le tematiche analizzate dalle Commissioni Bilaterali abbiano contribuito a favorire un sistema di relazioni orientato alla fattiva soluzione di problematiche aziendali.
Si conferma, pertanto per le Commissioni Bilaterali il ruolo di approfondimento, in sede tecnica e non negoziale, delle reciproche conoscenze relativamente agli argomenti ritenuti rilevanti per le relazioni industriali.

1.4 Comunicazione attraverso la rete Heineken
L'azienda consente alla RSU di veicolare più agevolmente, esclusivamente al loro interno, le informazioni di carattere sindacale, dotando ogni sito produttivo di un PC per una migliore agibilità sindacale. A tal fine verranno tra le parti ricercate le più idonee disposizione tecniche, per l'implementazione di questa intesa entro il prossimo coordinamento primaverile, anche al fine di tutelare al meglio le norme di sicurezza aziendali.

2. Organizzazione del lavoro
Il mantenimento di un adeguato livello di competitività deve essere assicurato attraverso il migliore e pieno utilizzo degli impianti in quanto la domanda di birra da parte del mercato e, quindi, del consumatore, ha mantenuto nel tempo una forte espressione di stagionalità che si è ulteriormente amplificata in questi ultimi anni.
La stagionalità dei consumi insieme alla necessità di assicurare sempre un prodotto fresco al mercato implica una forte variabilità nell'esercizio degli impianti produttivi, al fine di soddisfare tale esigenza.
Infatti mentre nel periodo invernale la domanda da parte del consumatore è molto bassa, nel periodo di alta stagione si può arrivare a dover essere in grado di esprimere capacità produttive che in alcuni casi possono raddoppiarsi rispetto ad una domanda cosiddetta "piatta".
Risulta evidente come in un contesto così variabile la scelta ottimale della dimensione produttiva dei siti, della loro localizzazione rispetto alla distribuzione del consumo sul territorio nazionale, della loro utilizzazione in termini di allocazione produttiva e quindi del loro conseguente assetto organizzativo non può che richiedere uno sforzo congiunto di tutti gli soggetti per soddisfare la flessibilità.
Una corretta pianificazione strategica dell'Azienda che non può impiantare capacità produttive tali da soddisfare il picco con esercizi su cinque giorni produttivi senza che ciò non ne comporti l'insostenibilità sul mercato, passa attraverso la variabilità degli assetti organizzativi e una maggiore flessibilità operativa che deve trovare riscontro in un comportamento coerente sia da parte dei lavoratori che dell'Azienda. Alla luce di quanto sopra esposto le Parti confermano la necessità di attuare modelli di orario che permettano di cogliere tutte le opportunità in un mercato, per sua natura mutevole, flessibile e caratterizzato da una forte stagionalità, anche nel presupposto che una maggiore flessibilità di utilizzo della prestazione lavorativa da conseguire con il ricorso a forme organizzative fino ad oggi considerate eccezionali o sperimentali possa contribuire ad una maggiore stabilità del rapporto di lavoro stesso nonché introdurre opportunità occupazionali.
Quanto sperimentato nel corso degli anni in Azienda conferma che questa esigenza di flessibilità può essere governata all'interno di un sistema che, proprio in virtù di essa, privilegi la possibilità di una stabilizzazione dei rapporti di lavoro coerente con le esigenze di sviluppo aziendale e, di conseguenza, ad una riduzione delle aree di precarietà che, diversamente, ne deriverebbero.
A tal fine le Parti, fermo restando quanto previsto dalle disposizioni contrattuali in materia di flessibilità degli orari, confermano l'opportunità di soddisfare le diverse esigenze di carattere tecnico, produttivo ed organizzativo mediante il ricorso, per tutti i lavoratori interessati a strumenti di flessibilità della prestazione, quali:
- Lavoro in turni avvicendati su 5/6/7 giorni alla settimana
- Mobilità orizzontale della prestazione durante la settimana lavorativa
- Flessibilità degli orari e superamento dell'orario settimanale con recupero mensile/annuale (art. 30 bis CCNL)
Si conviene che, mediamente, nelle unità dove le necessità produttive lo richiedano, il ricorso a queste forme organizzative possa essere attuato in un arco di tempo di /6 mesi.
L'Azienda comunicherà tempestivamente la necessità di adottare uno o più degli strumenti sopraindicati, avviando l'esame congiunto con le RSU dell'unità interessata, relativamente alle ragioni e ai tempi di attivazione; tale confronto verrà svolto tramite le forme ed i tempi del percorso definito al capitolo Relazioni Industriali al fine di conseguire le relative intese.
Qualora, entro i tempi indicati, non si pervenga ad un'intesa, a fronte di uno scenario immutato, le condizioni economiche di riferimento per la modalità organizzativa cui si farà ricorso saranno quelle concordate tra le Parti nell'ultima intesa sulla materia, attraverso l'ultra-attività della vigenza dell'accordo precedente.
In linea generale dovrà valere il principio di evitare negoziazioni ripetitive a fronte di situazioni immutate.
Per modalità organizzative mai applicate nel Sito e per le quali non vi siano condizioni di riferimento, qualora localmente non sia possibile definire le condizioni applicative, in sede di Coordinamento Nazionale verranno ricercati gli indirizzi più idonei alle soluzioni delle problematiche emerse.
La collocazione delle giornate conseguenti alla flessibilità attuata, nonché quelle che comprendono le festività, le ex festività e la riduzione di orario di cui al vigente CCNL, saranno definite a livello locale tra Azienda e RSU.

2.1 Reperibilità
Le Parti confermano che nei periodi di lavoro in cui le turnazioni non coprono l'intero arco delle 24 ore consecutive e/o i fine settimana e le festività riconosciute come riposo dal vigente CCNL, dovrà essere assicurata la possibilità di interventi in reperibilità in funzione della tipologia ed estensione degli impianti nonché delle forme organizzative in essere secondo le modalità operative definite nei singoli siti.

3. Professionalità
Le Parti confermano la validità del modello organizzativo introdotto in Heineken Italia e denominato Multi Task e Multi Skill basato sull'accrescimento delle competenze dei singoli lavoratori e sulla diffusa operatività basata su squadre autonome di lavoro, rispetto al quale negli scorsi anni sono stati operati da parte dell'Azienda significativi investimenti formativi.
Si conferma che la fase sperimentale del piano, avviata dal 1999 e che ha visto già le parti siglare accordi in data 18 aprile 2000, in data 20 febbraio 2001 ed in data 11 luglio 2002 per i reparti fabbricazione, confezionamento, manutenzione, tecnologia, logistica è da considerarsi conclusa, fatto salvo quanto esposto al paragrafo seguente.
Le Parti confermano il mandato alla Commissione Bilaterale attualmente in corso per l'elaborazione di proposte di miglioramento della struttura delle schede e del processo di valutazione.
Allo stesso tempo le Parti condividono l'impegno a discutere, entro il prossimo incontro di coordinamento, i risultati finali dei lavori della commissione, al fine di introdurre le migliorie al sistema.
[…]

4. Appalti - Terziarizzazione
Viene ribadita la centralità dell'attività aziendale nel processo produttivo e nella vendita.
In questi settori sono state investite notevoli risorse sia in termini strategici sia in termini economici al fine di assicurare l'adeguamento alle sollecitazioni del mercato ed alla sua variabilità mai come in questi anni così soggetta a repentini cambiamenti.
Nell'intento di garantire la massima trasparenza, l'Azienda esigerà da parte dei fornitori di servizi il rispetto di tutte le norme legislative e contrattuali nei confronti degli addetti che si trovino ad operare nelle unità produttive di Heineken Italia e fornirà alle RSU, su richiesta delle stesse, informazioni a consuntivo con andamento semestrale relative agli appalti in atto nel sito con particolare riguardo al rispetto delle norme stesse.
A livello locale le RSU segnaleranno eventuali criticità riscontrate, sollecitando gli adeguati interventi da parte dell'azienda.

6. Formazione e opportunità
L'Azienda individua nella formazione un irrinunciabile perno di sviluppo delle professionalità dei propri lavoratori.
L'impegno aziendale ad erogare i percorsi formativi necessari è assicurato a tutti i lavoratori dipendenti.
Ciò in aggiunta a quanto implicitamente previsto dall'indispensabile formazione "on the job" che si impernia sul trasferimento delle conoscenze da parte dei singoli.
Le Parti riconoscono e confermano l'importanza della formazione come strumento fondamentale a sostegno dello sviluppo delle professionalità richieste dall'evolversi delle attività aziendali:
- di inserimento professionale;
- di conseguimento di nuove competenze;
- di sviluppo e rinnovamento delle professionalità acquisite.
Particolare attenzione sarà posta alla formazione propedeutica e all'addestramento dei giovani, affinché apprendano le cognizioni e le pratiche professionali che consentano di espletare correttamente ed efficacemente le diverse mansioni, nonché ad agire favorendo una equa distribuzione delle opportunità considerando le differenze di genere delle relative platee interessate.
Nel corso della vigenza del presente accordo, tramite una specifica commissione bilaterale (istituita con la denominazione di "comitato competitività e opportunità", vedi paragrafo seguente) in rappresentanza del coordinamento nazionale, avrà luogo un confronto continuo e periodico sui fabbisogni formativi generati dalle dinamiche di sviluppo organizzativo e di campionamento, sui conseguenti piani formativi, sull'evoluzione professionale, sui percorsi formativi degli addetti, sull'equa distribuzione delle opportunità, sulla concreta partecipazione dei lavoratori.
Le Parti condividono come obiettivo comune del lavoro di cui al precedente paragrafo di raggiungere, nel corso del prossimo quadriennio, un traguardo pari ad una formazione media pro-capite di 2 giornate.
Le Parti convengono due ore di formazione per i lavoratori nuovi assunti su tematiche di carattere sindacale (CCNL, diritti sindacali, tutele e rappresentanza, accordi aziendali, Fasa e Alifond).

7. Ambiente, sicurezza sul lavoro e sicurezza alimentare
L'attenzione verso l'ambiente, la sicurezza sul lavoro e la sicurezza alimentare sono da sempre parte integrante della cultura e della politica aziendale di Heineken Italia.
In questo contesto le Parti hanno inteso potenziare ulteriormente l'attenzione e l'impegno in ambito di tutela dell'ambiente esterno e di lavoro, prevenzione rischio infortuni, igiene e sicurezza.
Tale impegno si concretizza attraverso una specifica commissione bilaterale che avrà il compito di confrontarsi in tema di coinvolgimento e sensibilizzazione al tema di tutta la popolazione aziendale, di andamento degli eventi infortunistici, di iniziative di riduzione dei rischi.

8. Comitato competitività e opportunità
Viene istituito il comitato competitività con lo scopo di individuare i possibili meccanismi che permettano di formulare delle proposte relativamente a:
- valorizzazione della prestazione e della competitività del tempo lavoro,
- valorizzazione delle competenze maturate e riduzione della precarietà anche attraverso il ricorso a forme contrattuali come il part-time verticale e strumenti di ricorrenza del rapporto di lavoro.
- sviluppo delle professionalità e formazione: piani aziendali e partecipazione significativa dei lavoratori.
- estensione della possibilità di ricorso al part-time
Il comitato farà ricorso alle risorse definite nell'ambito della contrattazione di secondo livello proponendo soluzioni e suggerendo percorsi in relazione ai punti sopra citati.
Il comitato sarà composto per parte sindacale da 3 componenti delle RSU assistiti dalle Segreterie Nazionali.
Dopo il termine dei lavori del comitato, nel corso del primo successivo incontro utile di coordinamento nazionale, le Parti esamineranno le proposte e potranno adottare le eventuali iniziative.
[…]