Tipologia: Contratto integrativo aziendale
Data firma: 4 ottobre 2011
Parti: Gruppo Lactalis Italia - Assolombarda e Fai-Cisl, Flai-Cgil, Uila-Uil e RSU/RSA
Settori: Agroindustriale, Alimentaristi, Gruppo Lactalis Italia
Fonte: CGIL Milano

Sommario:

Relazioni industriali di sistema
1) Titolarità e strutture
2) Coordinamento RSU/RSA Rete Vendita
3) Delegazione ristretta
4) Commissioni bilaterali
5) Relazioni sindacali di sito
6) Dichiarazione di intenti
Assistenza sanitaria
Assenze dal lavoro
Maternità - Paternità
Professionalità (Sfera di applicazione: spa Egidio Galbani)
Occupazione e orari (Sfera di applicazione: spa Egidio Galbani)
Appalti
Formazione
Salute, sicurezza e ambiente
Area vendite: contesto e obiettivi (Sfera di applicazione: biG Srl, Sales)
Professionalità e struttura retributiva (Sfera di applicazione: biG Srl, Sales)
Premio di partecipazione ai risultati (PPR) (articolo per EG/GLI/ltalatte/biG sede escluso sales) (Sfera di applicazione: spa Egidio Galbani, Gruppo Lactalis Italia spa, Italatte spa, biG Sri Sede esculo Sales)
Allegati
Allegato A all'accordo del 4.10.2011 PPR 2011-2013
Allegato B all'accordo del 4.10.2011

Addi, 4 ottobre 2011 in Assolombarda tra Gruppo Lactalis Italia spa, spa Egidio Galbani, biG srl, Italatte spa […] assistita da Assolombarda […] e Fai-Cisl […], Flai-Cgil […], Uila-Uil […], il coordinamento RSU/RSA Rete Vendita si è convenuto quanto segue:

Relazioni industriali di sistema
Le Parti riconoscono che le relazioni industriali sono un elemento integrato del modello di funzionamento del sistema di aziende facenti parte del Gruppo Lactalis Italia.
Per tale ragione viene stipulato un accordo di Gruppo che, pur in presenza di una pluralità di aziende sotto il profilo societario, ciascuna portatrice di una formale sottoscrizione, costituisce lo strumento che definisce regole comuni necessarie alla complessità del sistema stesso.
Alcune peculiarità aziendali o di sito sono, peraltro, recepite nei presente accordo, a conferma del riconoscimento delle diversità esistenti e della loro rilevanza, al fine di perseguire soluzioni specifiche che, nel contesto di una coerenza complessiva, siano definite o demandate.
Gli obiettivi delle relazioni industriali sono in linea con l'Accordo Interconfederale del 28 giugno 2011 sottoscritto in data 21 settembre 2011.
In particolare, il sistema di relazioni industriali che le Parti hanno costruito, sperimentato ed evoluto nel tempo, mantiene la sua oggettiva validità. Infatti il metodo del confronto dialettico e bilaterale ha consentito di gestire positivamente e con equilibrio i cambiamenti e le difficoltà degli ultimi anni ed appare tuttora il metodo più consono a cui ispirare i futuri rapporti.
Ciò premesso, Gruppo Lactalis Italia spa unitamente alle organizzazioni sindacali Fai, Flai e Uila sono garanti di un sistema di relazioni industriali di Gruppo che attui progressivamente il principio di una politica risorse umane comune, nel rispetto delle differenti realtà societarie e delle distinte peculiarità esistenti.
Le Parti confermano tale sistema di relazioni, individuando in esso un mezzo adeguato per mantenere e implementare - nel rispetto dei propri ed autonomi ruoli - un corretto e costruttivo rapporto.
In relazione alla dimensione del Gruppo, le Parti confermano il sistema di relazioni industriali definito con l'accordo del 21.09.2007, apportando le modifiche necessarie per adeguarlo all'attuale contesto competitivo.

1) Titolarità e strutture
Ciascuna delle aziende è titolare della gestione delle proprie relazioni sindacali, per tutte le materie previste dal CCNL, dalla legislazione e dagli accordi collettivi vigenti, con le rispettive strutture sindacali di rappresentanza dei personale pertinenti a ciascuna azienda.

2) Coordinamento RSU/RSA Rete Vendita
Alla luce di quanto definito e consolidato con gli accordi precedenti, vengono ribaditi ruolo ed importanza del coordinamento RSU/RSA Rete Vendita, con l'assistenza delle segreterie Fai-Flai-Uila nazionali, come interlocutore dell'Azienda con particolare riferimento alle seguenti tematiche:
• temi di carattere generale;
• normative nazionali in tema di rapporti ed orari di lavoro, con particolare attenzione al tema delle pari opportunità lavoro femminile e relative applicazioni delle stesse nelle diverse realtà, finalizzate ad un recupero di efficienza, di efficacia e di qualità del lavoro;
• eventuali esigenze di omogeneizzazione fra le differenti realtà;
• […]
• formazione professionale: attività svolta e nuove iniziative;
• gestione delle normative di cui all'art. 78 CCNL e della legge 223/91;
• adempimenti informativi previsti dalla prima parte del CCNL e, a richiesta, nel caso di fatti di rilevante entità incidenti fortemente sul sistema di aziende;
• gestione delle situazioni di crisi e occupazionali, contrattazione di secondo livello, e sistema incentivante V.V.P.P. fermo restando le materie negoziali demandate dal CCNL a livello di sito produttivo contrattualmente definito;
• le materie demandate al livello aziendale dall'Accordo Interconfederale del 28.06.2011 sottoscritto in data 21.09.2011.
Il Coordinamento delle RSU/RSA Rete Vendita mantiene altresì, relativamente alle materie ed ai principi di sua competenza, anche ruolo regolatore delle varie tematiche esistenti nelle diverse realtà, ed a questo livello esse vengono demandate nel caso in cui non si riesca ad addivenire a soluzioni a livello locale.
Si confermano le modalità e le agibilità sindacali già concordate con precedenti accordi, che saranno fruite dai 30 componenti complessivi del Coordinamento di cui 2/3 individuati tra le RSU e 1/3 tra le RSA Rete Vendita, i cui nominativi, individuati tra i componenti delle RSU regolarmente eletti o nominati e delle RSA Rete Vendita regolarmente nominati, dovranno essere comunicati dalle segreterie Nazionali Fai-Flai-Uila alla Direzione Aziendale nell'ambito di una corretta gestione delle agibilità medesime in ambito aziendale.
Allo scopo di assicurare una elevata rappresentatività del Coordinamento, anche alla luce delle complesse tematiche da affrontare, sarà garantito, all'interno del coordinamento, un sostanziale equilibrio geografico.
Per il Coordinamento Nazionale si prevedono due incontri annuali:
1. il primo si terrà nel mese di marzo secondo la seguente agenda:
[…]
stato di avanzamento delle attività in corso;
informativa sulla conferma della pianificazione orari/organizzazione del lavoro a livello di sito;
[…]
organici, livelli occupazionali, turnover; trend occupazionali (quali/quantitativi);
programmi di formazione per l'anno in corso;
2. il secondo incontro si terrà nel mese di novembre secondo la seguente agenda:
[…]
investimenti, piano industriale e commerciale anno successivo;
andamento organici, livelli occupazionali, turnover;
trend occupazionali (quali/quantitativi);
andamento programmi formativi anno in corso.

3) Delegazione ristretta
Si intende confermato ed integralmente riportato quanto previsto in proposito dal precedente accordo del 25 giugno 1998.
In relazione alle caratteristiche peculiari dell'organizzazione aziendale, che vede una accentuata frammentazione consistente in una pluralità di unità di servizio sparse nel territorio nazionale, e del sistema di relazioni industriali, le Parti si danno atto che ove si pongano problematiche interpretative che possano dar luogo a controversie verrà attivata la delegazione ristretta.

4) Commissioni bilaterali
Al fine di consolidare un sistema di relazioni industriali fortemente orientato alla costruttiva soluzione di problematiche aziendali, le Parti confermano l'opportunità di ricorrere all'uso di commissioni bilaterali con il compito di approfondire in sede tecnica e non negoziale la reciproca conoscenza di argomenti di particolare rilevanza, che possa agevolare la condivisione di decisioni operative di intervento.
Le commissioni paritetiche potranno essere concordemente attivate sia a livello centrale che locale, senza ripetitività e sovrapposizioni di ruoli, su tutte le materia che siano congiuntamente ritenute meritevoli di approfondimento e per il tempo ritenuto necessario per l'espletamento dell'incarico.
Resta inteso fin d'ora che le commissioni saranno pariteticamente composte da un numero di rappresentanti comunque non superiori a 6 che saranno di volta in volta concordati fra le Parti ed individuati tra i dipendenti della Società.
Il risultato di tale attività potrà essere utilmente proposto alle Parti ove gli argomenti siano caratterizzati da implicazioni negoziali.

5) Relazioni sindacali di sito.
A livello di sito, nell'ambito della normale interlocuzione sindacale, seguenti tematiche:
- orari di lavoro/flessibilità
- modelli organizzativi e fabbisogni occupazionali
- piani formativi annuali
- professionalità e inquadramento dei lavoratori
- attuazione e verifica dei parametri gestionali del Premio di partecipazione
- consegna del rapporto pari opportunità secondo le norme vigenti
- tematiche legate al fenomeno dell'assenteismo e all'eventuale utilizzo anomalo di alcuni istituti

6) Dichiarazione di intenti
Le Parti, consce dell'importanza che le relazioni industriali rivestono ai fini di cui sopra, si impegnano a contribuire per quanto di loro competenza, nel rispetto dei reciproci ruoli e responsabilità.
Le Parti auspicano che il sistema di relazioni industriali, come sopra definito, costituisca elemento idoneo a favorire il raggiungimento del comune obiettivo di un armonico sviluppo del sistema di aziende Lactalis.

Maternità - Paternità
In tema di conciliazione dei tempi di vita e dei tempi di lavoro, oltre a quanto previsto dal CCNL per tutelare e favorire la maternità e la paternità, le parti concordano circa l'utilizzo di percorsi formativi ad hoc par il reinserimento delle lavoratrici e dei lavoratori dopo eventuali periodi di congedo parentale e dall'astensione dal lavoro per maternità/paternità, qualora i processi presidiati o la mansione svolta abbiano nel frattempo subito consistenti modificazioni.

Occupazione e orari
Sfera di applicazione: spa Egidio Galbani
Le Parti, nell'ambito del sistema di relazioni industriali, hanno comunemente condiviso che la gestione degli orari di lavoro costituisce uno strumento che consente di coniugare le necessità del mercato alle esigenze di occupazione e mantenimento dei livelli di reddito dei lavoratori.
In tale ottica, le Parti hanno valutato e positivamente giudicato la sperimentazione effettuata, come da accordo a livello di gruppo, per la gestione degli orari di lavoro, anche attraverso l'utilizzo della "banca ore" alimentata da ROL/Festività Soppresse/Festività Civili/Festività in domenica./Ferie (residuale) che ha consentito di gestire la contrazione della produzione verificatasi in tutte le realtà produttive nel periodo più critico (2008-2009) e anche successivamente in alcune realtà, con il coinvolgimento delle strutture sindacali di sito per quanto di competenza.
La congiunta positiva valutazione della sperimentazione effettuata ha fatto propendere le Parti per la conferma dello strumento, lasciando ai singoli siti la valutazione della necessità di ricorrere o meno allo strumento medesimo, in relazione alla specifica situazione produttiva. Ciò ha trovato applicazione in occasione della programmazione annuale degli orari di lavoro recepita negli accordi di sito del 2011. Gli esiti di tale gestione degli orari a livello di sito costituirà oggetto di informazione
[…]

Appalti
Le Parti si danno atto che potranno essere oggetto di appalto le attività previste dall'art. 4 del vigente CCNL.
L'Azienda ritiene di individuare e ricercare nell'appalto un fattore di competitività, flessibilità ed apporto di specifiche professionalità.
L'Azienda, fermo restando quanto contrattualmente previsto, a fronte dell'esigenza di appaltare attività significative, si incontrerà con le RSU del Sito interessato per esaminare conseguenze ed implicazioni, con particolare riferimento ad eventuali soluzioni alternative interne che consentano di conseguire risultati complessivamente corrispondenti con la soluzione decentrata, atte a garantire il mantenimento dei medesimi livelli di costo e di efficienza del servizio.
I contratti d'appalto saranno eseguiti dalle società appaltatrici attraverso l'assunzione dell'effettivo rischio d'impresa con proprio personale, o con soci, debitamente inquadrati in una struttura organizzativa di riferimento.
L'Azienda attiverà i contratti d'appalto nel pieno rispetto della vigente disciplina normativa previdenziale, assicurativa, d'igiene e sicurezza del lavoro e delle norme contrattuali del settore merceologico cui appartengono le aziende appaltatrici stesse. Nel caso in cui l'appalto sia affidato a società cooperative e la prestazione di lavoro sia resa dagli stessi soci cooperatori, le clausole previste nel contratto d'appalto dovranno vincolare la cooperativa stessa ad assicurare ai soci medesimi un trattamento economico-normativo globalmente equivalente a quello previsto dal CCNL di riferimento del settore merceologico relativo all'attività della società appaltatrice.
Da parte aziendale verranno svolti audit periodici tesi a verificare l'osservanza da parte delle aziende appaltatrici di quanto previsto nei contratti d'appalto.
Particolare attenzione verrà dedicata alle verifiche riguardanti il rispetto della normativa in materia di sicurezza sul lavoro, al fine di prevenire strutturalmente ed in maniera metodica l'insorgenza di situazioni di rischio per la salute e la sicurezza dei lavoratori interni ed esterni.

Formazione
A fronte dei molteplici cambiamenti e delle spinte competitive che hanno inciso e continuano ad insistere sui mercati di riferimento e a fronte delle necessità aziendali di rispondere in maniera tempestiva ed efficace alle evoluzioni del business di riferimento, le Parti confermano il ruolo strategico e centrale della formazione, nei suoi diversi contenuti ed espressioni, quale strumento indispensabile per la valorizzazione e per la crescita delle Risorse Umane e, conseguentemente, per il miglioramento dei risultati aziendali.
Negli ultimi tre anni, la formazione si è sviluppata e continuerà a svilupparsi in futuro, attraverso modelli articolati di erogazione (in aula, nella forma dell'e-learning e attraverso forma di addestramento per affiancamento sul campo) su contenuti di natura tecnica e comportamentale, ai fine di permettere alle persone di acquisire e completare le competenze necessarie per fornire il proprio apporto e contributo professionale ai risultati aziendali.
Le Parti si danno atto che le materie oggetto di formazione saranno determinate in funzione delle concrete esigenze che emergeranno e saranno rilevate rispetto ai bisogni del business.
Proseguirà, quindi, e sarà oggetto di ulteriore impulso l'effettuazione di specifiche analisi nelle diverse aree aziendali per individuare in maniera proattiva i fabbisogni formativi e la popolazione su cui intervenire.
Fermo restando quanto previsto dalla normativa vigente in termini di formazione sui temi della Sicurezza sul lavoro, della Qualità e Sicurezza alimentare, nel triennio 2011-2013, verranno realizzate iniziative sulle seguenti tematiche:
- Manageriale/comportamentale (leadership, team building, negoziazione, comunicazione e problem solving);
- Tecnico-professionale (project management, manutenzione, acquisti, logistica, tecnologie casearia, economics, marketing e vendite);
- Linguistica;
- Sicurezza (miglioramento continuo con focus sui comportamenti);
- Qualità (con particolare attenzione ai comportamenti legati all'igiene e alla sicurezza alimentare).
Particolare attenzione sarà rivolta alla formazione propedeutica e all'addestramento dei neo assunti, affinché apprendano le cognizioni e le pratiche professionali che consentano loro di espletare correttamente ed efficacemente le diverse mansioni.
Al fine di accrescere le competenze tecniche dei lavoratori viene altresì evidenziato l'indispensabile contributo dello strumento dell'addestramento sul campo, imperniato sul trasferimento di conoscenze tra colleghi.
Per la realizzazione degli investimenti formativi sopra evidenziati, si ricorrerà principalmente alle risorse accantonate in Fondimpresa.
Il confronto con le strutture sindacali aziendali ha portato alla stipulazione di numerosi accordi per l'attivazione di formazioni finanziate da Fondimpresa. Ciò ha consentito un sensibile incremento delle ore di formazione erogate. I programmi del 2011 sono in corso di esecuzione; i programmi per il 2012 e 2013 saranno esaminati a suo tempo con il Coordinamento RSU/ RSA Rete Vendita, in relazione alle strutture coinvolte dai singoli progetti, in maniera da consentire continuità e condivisione dei progetti formativi.
L'Azienda provvedere a registrare le attività formative e gli addestramenti per affiancamento effettuati.

Salute, sicurezza e ambiente
Le Parti si danno reciprocamente atto che la sicurezza sul luogo di lavoro sia una prerogativa irrinunciabile e che sia compito precipuo di entrambe sviluppare una sensibilità diffusa sulla materia.
In tale ottica, l'Azienda, negli ultimi due anni, ha dato ulteriore impulso ai temi della sicurezza attraverso investimenti sugli impianti, interventi nei layout di sito e interventi di natura formativa sulle persone.
La formazione è stata erogata con l'obiettivo di promuovere e diffondere una cultura della sicurezza in Azienda che, agendo sui comportamenti dei preposti e degli operatori, si concretizzi nell'adozione di comportamenti sicuri in ogni singola operazione di lavoro. L'Azienda continuerà in tale percorso di sensibilizzazione/formazione delle persone, in termini tecnici e culturali, teso al miglioramento continuo in materia di sicurezza sul lavoro.
Inoltre, al fine di perseguire l'obiettivo di prevenzione e intervento sui temi della salute e della sicurezza delle persone, l'Azienda darà ulteriore impulso al miglioramento dell'applicazione delle procedure operative e proseguirà negli interventi tecnici, tesi al miglioramento delle condizioni degli ambienti di lavoro.
Le esigenze di sicurezza del lavoro hanno un ruolo preminente nelle scelte di organizzazione del lavoro e costituiscono un'importante guida per l'adeguamento ed il miglioramento dei processi operativi. Allo stesso modo la corretta gestione delle tematiche connesse alla sicurezza costituisce, nel rispetto delle reciproche prerogative, un elemento fondamentale dell'interlocuzione sindacale.
Al fine di garantire il benessere evitando qualsiasi tipo d'incidente o problema alla salute dei lavoratori, è necessario promuovere e diffondere la cultura "zero infortuni", a tutti i livelli ed in tutte le attività aziendali.
Le Parti intendono, a questi fini, valorizzare il ruolo del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza, quali agenti di cambiamento rivolti all'affermazione di una cultura della sicurezza e della salvaguardia ambientale.
L'Azienda ha, altresì, dimostrato una marcata sensibilità sui temi relativi alla salvaguardia ambientale attraverso la realizzazione di interventi specifici di natura tecnica (investimenti) e di natura formativa. Nel prossimo triennio, proseguirà in tale percorso al fine di ridurre ulteriormente gli impatti ambientali generati dalle produzioni e dai processi.