PROTOCOLLO D'INTESA
tra

L'ISTITUTO NAZIONALE ASSICURAZIONE CONTRO GLI INFORTUNI SUL LAVORO (INAIL) | DIREZIONE REGIONALE ABRUZZO
nella persona del Direttore Regionale Dr. Ferdinando Balzano

e

IL COMITATO PARITETICO REGIONALE PER LA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO DELL'ARTIGIANATO (CPRA)

Rappresentato
CGIL da Giampaolo Di Odoardo
CISL da Paolo Sangermano
UIL da Brandisio Paolini
CONFARTIGIANATO da Bruno Vescio
CASARTIGIANI da Ferdinando Buccella
CLAAI da Federico Del Grosso
CNA da Letizia Finamore

e dalle parti sociali sottoindicate

Rappresentate
CGIL da Giampaolo Di Odoardo
CISL da Paolo Sangermano
UIL da Brandisio Paolini
CONFAPI da Ivano Di Sciascio
che a livello nazionale hanno dato luogo alla Sezione Nazionale Ambiente e Sicurezza di Confapi-CGIL/CISL/UIL.

Visto il Decreto legislativo n. 626/94 e successive modificazioni ed integrazioni;
- considerati i ruoli rispettivi affidati dalia richiamata normativa;
- considerato che in coerenza con il quadro normativo di riferimento e per il perseguimento degli obiettivi di prevenzione nei luoghi di lavoro è centrale l'impostazione di forme e modalità di collaborazione ed interazioni tra Istituzioni e Parti Sociali, nella scelta di fondo di valorizzare la trilateralità quale snodo portante del sistema prevenzionale;
- ritenuto pertanto di riconfermare la volontà espressa con i precedenti Protocolli d'intesa e di sviluppare logiche di rilancio ed ampliamento delle collaborazioni ed interazioni con le Parti Sociali con la costituzione, a livello nazionale ed a livello regionale, di una rete di strutture a carattere trilaterale costituite da Inail e Parti sociali, procedendo, con tali prospettive, ad una riconsiderazione di finalità e contenuti dei predetti protocolli, nella condivisa scelta di calibrare, tenendo conto delle esperienze acquisite e dell'evoluzione del contesto complessivo di riferimento, i profili di ruolo dei suddetti Comitati, al fine di imprimere una svolta significativa nella promozione di azioni di sistema e realizzazione di interventi sempre più efficaci ed incisivi in risposta alle esigenze ed alle problematiche di prevenzione del mondo del lavoro;
- considerati gli elementi qualificanti del Nuovo Accordo Nazionale tra l’INAIL, il Comitato paritetico nazionale per la salute e sicurezza sul lavoro dell'artigianato (CPNA) e la Sezione Nazionale ambiente e sicurezza di Confapi-Cgil/Cisl/Uil, formalizzato con le stesse Parti sociali in data 20 luglio u.s. che si rendono parte integrante del presente accordo

concordano

Art. 1
Finalità e scopi della collaborazione

Il presente Protocollo ha lo scopo di realizzare il concorso delle Parti Sociali nella definizione del Piano di settore per la Prevenzione e promuovere e realizzare d'intesa programmi pluriennali ed annuali di interventi nell'ambito del Piano stesso, finalizzati ad elevare i livelli qualitativi del sistema prevenzionale, attraverso la valorizzazione dei seguenti aspetti di azione:
• il confronto e la partecipazione quali fasi prioritarie nel processo di pianificazione delle attività della Direzione Regionale Abruzzo, per calibrare gli interventi in logiche di sempre maggiore rispondenza alle esigenze che emergono da un'analisi sistemica delle dinamiche prevenzionali;
• la sistematicità delle collaborazioni ed interazioni;
• il rafforzamento del ruolo dei Comitati misti INAIL/Parti Sociali ed ampliamento delle aree di intervento, definendo modalità operative e regole di interazione e raccordo coerenti con tale obiettivo;
• la costituzione e la operatività dei Comitati INAIL/Parti Sociali nelle aree territoriali di competenza, sviluppando specifiche linee di sostegno.

Art. 2
Costituzione del Comitato misto di coordinamento regionale INAIL/Cna/Confartigianato/Casartigiani/Claai/Confapi/Cgil/Cisl/Uil

Nelle finalità espresse e per l'attuazione del presente Protocollo d'intesa è costituito il Comitato di coordinamento misto INAIL/ Cna/Confartigianato/Casartigiani/Claai/Confapi/Cgil/Cisl/Uil a livello regionale nelle seguenti componenti, designate dalle parti:

per INAIL:
Direttore Regionale;
Dirigenti degli Uffici della Direzione Regionale;

Per le Parti Sociali:
(un Rappresentante per ciascuna componente : Associazioni - Organizzazioni Sindacali)

Alle riunioni del Comitato Misto di Coordinamento a livello regionale potranno partecipare, su richiesta specifica dei componenti, rappresentanze delle Strutture INAIL (Uffici e Consulenze), degli Organismi e di Parti Sociali, nonché professionalità valutate in funzione delle esigenze emerse nelle fasi di operatività del Comitato e nella realizzazione degli obiettivi e delle relative attività di sviluppo.
Il coordinamento del Comitato è affidato al Direttore Regionale INAIL o suo delegato, svolgeranno a turno il ruolo di vice coordinatore un rappresentante delle Parti Sociali.
Le attività di segreteria sono curate dalla Direzione Regionale.

Art. 3
Compiti del Comitato Misto di Coordinamento a livello regionale

Il Comitato Misto di Coordinamento Regionale:
tenuto conto delle linee guida relative alla funzione prevenzionale INAIL - elaborate in attuazione degli indirizzi degli Organi dell'Istituto e della Direzione Centrale Prevenzione, sentite le altre Strutture e Consulenze dell’INAIL per i profili di rispettiva competenza - ed in coerenza con i programmi ed i piani concordati a livello nazionale
- definisce:
• il proprio programma pluriennale e annuale di azioni ed interventi in logiche di confronto e di partecipazione;
• il piano di iniziative ed interventi da realizzare in collaborazione ed interazione, anche con l'attivazione di gruppi di lavoro anche permanenti, e/o "a progetto" calibrandoli alle proprie specificità regionali;
- stabilisce ed attua in tali parametri il proprio piano di lavoro annuale e definisce quello dei Gruppi di lavoro costituiti;
- coordina le fasi di realizzazione dei programmi e di attività dei "tavoli" Centro/territorio.

Il Direttore Regionale con il Vice Coordinatore rappresentante delle Parti Sociali garantisce il coordinamento ed i raccordi operativi per la realizzazione degli obiettivi definiti in sede di Comitato Misto di Coordinamento a livello regionale.

Art. 4
Gruppi dì lavoro

Ad ogni Gruppo di lavoro, coordinato da un membro del Comitato di Coordinamento, è affidata la progettazione delle iniziative da sottoporre al Comitato stesso, per l'approvazione finalizzata al passaggio alla fase di realizzazione.
Sono condivise quali prioritarie le seguenti aree di interesse:
- gli osservatori;
- l'informazione;
- il miglioramento della qualità delle informazioni nell'ambito dello sviluppo del sistema informativo integrato per la prevenzione nei luoghi di lavoro (studio e sperimentazione di modalità e forme e metodologie di acquisizione delle informazioni ai fini del miglioramento dei servizi all'utenza);
- le campagne di sensibilizzazione/eventi/progetti di comunicazione (intercomitati centro/territorio e esterni) a sostegno delle iniziative;
- la formazione;
- le modalità di incentivazione alla prevenzione;
- monitoraggio dei meccanismi premiali;
- le aree emergenti e/o critiche (tipologie di lavoro - giovani - extracomunitari).

Art. 5
Accordi dì adesione

In sede di Comitati Misti a livello regionale, saranno valutate le proposte di adesione presentate da parti Sociali non firmatarie del presente Protocollo d'intesa per la successiva fase di formalizzazione e sottoscrizione.

Art. 6
Durata

Il presente Protocollo d'intesa entra in vigore dalla data della sottoscrizione ed ha la durata di cinque anni.

L'adesione al presente atto decade sessanta giorni dopo la disdetta scritta, che può essere inviata, in qualsiasi momento da una delle Parti firmatarie.

Con la costituzione del Comitato misto di coordinamento di livello regionale (Art. 2), di cui al presente protocollo d'intesa, si intendono sciolti i Comitati misti costituiti in precedenza.

L'Aquila, 19 aprile 2007


PIANO ANNUALE ATTIVITÀ 2007

1) Attività di sostegno formativo ai lavoratori; (Sangermano, Di Odoardo, Finamore, INAIL-Consulenze/Processo Formazione)
2) Azioni premiali ai Datori di lavoro per applicazione buone tecniche e buone prassi; (Paolini, Finamore, INAIL Processo prevenzione)
3) Attività di sostegno alle attività informative; (Paciocco Lelio, Paolini, INAIL-Processo Comunicazione)
4) Realizzazione di campagne di comunicazione; (Di Odoardo, Buccella, INAIL-Processo Comunicazione);

I Punti di intervento relativi al piano triennale saranno trattati in un successivo incontro, tenendo conto che le attività sopra indicate saranno costantemente sviluppate mentre ci si riserva di individuare particolari settori produttivi su cui svolgere attività mirate.


Fonte: INAIL