Tipologia: CCNL
Data firma: 5 novembre 1958
Validità: 01.10.1958 - 31.12.1960
Parti: Ausitra e Fiai, Filtat-Cisl, Uiltat-Uil
Settori: Trasporti, Scambio effetti postali

Sommario:

Contratto operai
Art. 1. - Assunzione, documenti, visita medica.
Art. 2. - Classificazione categorie operai notifica delle qualifiche e del trattamento economico.
Art. 3. - Periodo di prova.
Art. 4. - Passaggio e cumulo di mansioni e passaggio di categoria.
Art. 5. - Passaggio da operaio ad impiegato.
Art. 6. - Orario di lavoro.
Art. 7. - Lavoro straordinario, notturno e festivo.
Art. 8. - Riposo settimanale.
Art. 9. - Ricorrenze festive.
Art. 10. - Ferie.
Art. 11. - Permessi.
Art. 12. - Cariche sindacali.
Art. 13. - Assenze.
Art. 14. - Interruzioni e sospensioni di lavoro.
Art. 15. - Recuperi.
Art. 16. - Servizio militare.
Art. 17. - Congedo matrimoniale.
Art. 18. - Trattamento di malattia o di infortunio.
Art. 19 - Preavviso.
Art. 20. - Indennità di licenziamento.
Art. 21. - Indennità di anzianità in caso di dimissioni.
Art. 22. - Indennità in caso di morte.
Art. 23. - Cessione, trasformazione, fallimento e cessazione dell’azienda.
Art. 24. - Trattamento economico.
Art. 25. - Corresponsione della retribuzione.
Art. 26. - Gratifica natalizia.
Art. 27. - Indennità varie.
• Indennità di uso bicicletta.
• Indennità zona malarica.
• Indennità di alta montagna.
• Indennità di lontananza. da centri abitati.
• Indennità per maneggio denaro.
• Indennità di mensa.
Art. 28. - Alloggio al personale.
Art. 29. - Indumenti di lavoro.
Art. 30. - Rimborso spese.
Art. 31. - Trasferimento.
Art. 32. - Trattamento personale femminile.
Art. 33. - Norme disciplinari.
Art. 34. - Condizioni di miglior favore.
Art. 35. - Disposizioni generali. Restituzione documenti di lavoro - Commissioni Interne.
Art. 36. - Norma generale.
Art. 37. - Controversie.
Art. 38. - Decorrenza e durata.
Retribuzioni minime unificate per le operaie e per gli operai di età inferiore ai 20 anni
Tabelle retribuzioni
Contratto impiegati
Art. 1. - Assunzione.
Art. 2. - Contratto a termine.
Art. 3. - Categorie impiegati.
Art. 4. - Periodo di prova.
Art. 5. - Mutamento e cumulo di mansioni.
Art. 6. - Passaggio da operaio a impiegato.
Art. 7. - Orario di lavoro.
Art. 8. - Lavoro straordinario, notturno e festivo.
Art. 9. - Giorni festivi e riposo settimanale.
Art. 10. - Ferie.
Art. 11. - Permessi.
Art. 12. - Retribuzione.
Art. 13. - Indennità di contingenza.
Art. 14. - Scatti biennali di anzianità.
Art. 15. - Tredicesima mensilità.
Art. 16. - Trasferte.
Art. 17. - Trasferimenti.
Art. 18. - Alloggio.
Art. 19. - Indennità di zona malarica.
Art. 20. - Tutela della maternità.
Art. 21. - Trattamento di malattia e d’infortunio.
Art. 22. - Servizio militare.
Art. 23. - Disciplina del lavoro: diritti e doveri delle parti.
Art. 24. - Preavviso di licenziamento e di dimissioni.
Art. 25. - Indennità di licenziamento.
Art. 26. - Previdenza.
Art. 27. - Indennità in caso di morte.
Art. 28. - Dimissioni.
Art. 29. - Cessione o trasformazione di azienda.
Art. 30. - Certificato di lavoro.
Art. 31. - Inscindibilità delle disposizioni del contratto.
Art. 32. - Sostituzione degli usi.
Art. 33. - Controversie.
Art. 34. - Norme speciali.
Art. 35. - Norme generali.
Art. 36. - Durata del contratto.
Regolamento per la istituzione e il funzionamento dei collegi tecnici provinciali e nazionali per le assegnazioni di categoria degli impiegati
Tabelle stipendi

Contratto collettivo nazionale di lavoro per il personale non impiegatizio ed impiegatizio dipendente da imprese esercenti servizi di scambio effetti postali nelle stazioni ferroviarie, 5 novembre 1958

Addì 5 novembre 1958, in Roma, tra la Federazione Nazionale Ausiliari del Traffico e Trasporti Complementari (Ausitra) [...] e la Federazione Italiana Autoferrotranvieri ed Internavigatori (Fiai) [...], la Federazione Italiana Lavoratori Trasporti e Ausiliari Traffico (Filtat) [...], assistita dalla Confederazione Italiana sindacati Lavoratori (Cisl) [...], la Unione Italiana Lavoratori Trasporti Ausiliari Traffico (Uiltat) [...], assistita dalla Confederazione Unione Italiana del Lavoro (Uil) [...], si è stipulato il seguente CCNL che regola il rapporto di lavoro del personale dipendente da imprese esercenti servizi di scambio effetti postali nelle stazioni ferroviarie.
Il presente contratto sostituisce dal 1° ottobre 1958 la precedente regolamentazione.

Contratto operai
Art. 1. - Assunzione, documenti, visita medica.

[...]
All’atto dell’assunzione le aziende possono, per mezzo dei proprio medico di fiducia e a proprie spese, sottoporre il lavoratore a visita medica.

Art. 6. - Orario di lavoro.
La durata normale di lavoro è di 48 ore settimanali con un massimo di otto ore giornaliere.
Per il personale addetto al lavori discontinui o di semplice attesa o custodia la durata normale di lavoro è di 54 ore settimanali con un massimo di nove ore giornaliere.
Per tale personale, nel caso di prestazione giornaliera distribuita in due periodi lavorativi, l’intervallo tra il primo ed il secondo periodo non potrà superare le due ore.
L’orario di lavoro va conteggiato dall’ora preventivamente fissata dall’azienda per l’entrata in rimessa, scuderia, magazzino o comunque nel luogo di lavoro per l’inizio della prestazione fino all’ora in cui il lavoratore, ultimato il servizio, è messo in libertà, comprese le eventuali ore (li inoperosità.
Durante la giornata e nelle ore di minor lavoro, il lavoratore ha diritto almeno ad un’ora di libertà, non retribuita, per la consumazione del pasto.
L’azienda nel fissare i turni di lavoro e di riposo tra il personale avente le medesime qualifiche, curerà che, compatibilmente con le esigenze dell’azienda, tali turni siano coordinati in modo che le domeniche e le ore notturne siano equamente ripartite fra il personale stesso e garantendo a ciascuno oltre il riposo giornaliero, 24 ore di ininterrotto riposo per ogni settimana.
L'orario di lavoro ed i turni devono essere predisposti dalla azienda m mollo che il personale ne abbia tempestiva cognizione.
Nel caso di lavoro a turno, il personale del turno cessante non può lasciare il servizio se non quando sia stato sostituito da quello del turno successivo.

Art. 7. - Lavoro straordinario, notturno e festivo.
Qualora particolari esigenze di servizio lo richiedano, il dipendente è tenuto a prestare, nei limiti consentiti dalla legge, l’opera sua anche oltre l’orario normale stabilito, sia di giorno che di notte. Il dipendente è tenuto a prestare servizio nei giorni festivi sempre che il lavoro festivo sia consentito dalle disposizioni vigenti in materia.
È considerato lavoro straordinario e dà luogo ad un compenso quello disposto dall’azienda ed eseguito oltre la durata normale del lavoro di cui all’art. 6.
È considerato lavoro festivo quello eseguito nei giorni festivi di cui ai comma a), b) e c) dell’art. 9.
[...]
Le ore straordinarie non possono superare le due ore giornaliere e le ore 12 settimanali, ma il dipendente non è tenuto a prestare più di dieci ore giornaliere di guida effettiva, senz’altra intermittenza che quella per la consumazione del pasto. Se si deve superare il limite delle 12 ore settimanali, il dipendente è tenuto a prestare il lavoro straordinario purché la media per il periodo di 9 settimane consecutive non oltrepassi le ore 12 settimanali di lavoro straordinario.

Art. 8. - Riposo settimanale.
Il riposo settimanale deve cadere normalmente di domenica, salvo le eccezioni di legge.
Per i lavoratori per i quali è ammesso il lavoro nei giorni di domenica con riposo compensativo in un altro giorno della settimana, la domenica sarà considerata giorno lavorativo, mentre sarà considerato festivo a tutti gli effetti il giorno fissato per il riposo compensativo.
Qualora per esigenze di servizio la giornata di riposo compensativo dovesse essere spostata in altro giorno della settimana non previsto dal turno di servizio prestabilito almeno sei giorni prima, il lavoratore avrà diritto a una indennità pari al 7 per cento della retribuzione conglobata.

Art. 10. - Ferie.
L’operaio che ha un’anzianità di 12 mesi presso l’azienda ha diritto, ogni anno, ad un periodo di ferie pagate, pari a 14 giorni lavorativi.
[...]
Dato lo scopo igienico e sociale delle ferie non è ammessa rinuncia espressa o tacita di esse, né la sostituzione con compenso alcuno. Il lavoratore che nonostante l’assegnazione delle ferie non usufruisce, per sua volontà, delle medesime, non ha diritto a compenso alcuno né al recupero negli anni successivi.
[...]

Art. 15. - Recuperi.
È ammesso il recupero a salario normale delle ore di lavoro perdute per le cause di cui all’articolo precedente e per le interruzioni di lavoro concordate fra le parti, purché esso sia contenuto nei limiti di un’ora al giorno oltre l’orario normale e in caso di giornata libera non festiva, trasferendo le ore perdute a tale giornata e si effettui entro le due quindicine immediatamente successive a quelle in cui è avvenuta la interruzione.

Art. 27. - Indennità varie.
Indennità zona malarica.

L’operaio in zona malarica, riconosciuta tale dalle Autorità sanitarie competenti, ha diritto ad una indennità di rischio, la cui entità deve essere concordata dalle organizzazioni sindacali territoriali.

Indennità di alta montagna.
Ai lavoratori inviati a prestare la loro opera fuori della loro normale sede di lavoro in località di alta montagna l’azienda corrisponderà un’equa indennità da concordarsi tra le Associazioni sindacali territoriali competenti.

Art. 29. - Indumenti di lavoro.
[...]
L’azienda terrà in dotazione impermeabili con relativo copricapo, a disposizione di quei lavoratori che siano costretti a svolgere la loro attività sotto la pioggia. T lavoratori sono tenuti a curare la buona conservazione degli indumenti a loro affidati. [...]

Art. 32. - Trattamento personale femminile.
Alle operaie che fossero adibite a lavori compiuti tradizionalmente da persona maschile, sarà corrisposto il trattamento salariale previsto per il personale maschile a parità di lavoro ed a parità di rendimento.
Per quanto riguarda il trattamento di gravidanza e puerperio si fa riferimento alle vigenti disposizioni di legge in materia, salvo i trattamenti più favorevoli in atto.

Art. 33. - Norme disciplinari.
[...]
Tutti i lavoratori, per quanto riguarda i rapporti inerenti al servizio, dipendono dai rispettivi superiori.
Ciascun lavoratore deve mantenere un contegno rispettoso verso i superiori anche indiretti e corretto verso la clientela, i colleghi di lavoro e i dipendenti. I superiori e coloro che hanno tali funzioni debbono usare con il lavoratore modi educati, sia nel distribuire il lavoro che per tutti gli altri rapporti derivanti dalle mansioni loro affidate dall’azienda.
Il lavoratore che commetta qualunque atto che porti pregiudizio alla sicurezza dell’azienda, al normale e puntuale andamento del lavoro o comunque alla morale e all’igiene è passibile di sanzioni disciplinari, salve le eventuali responsabilità penali in cui incorra. La motivazione, il genere di punizione e la durata di essa devono essere comunicate per iscritto all’interessato.
Le sanzioni disciplinari sono:
1) il rimprovero verbale o scritto che può essere inflitto al dipendente che commetta, durante il lavoro, mancanze disciplinari o morali di lieve entità non specificate nel presente articolo;
2) la multa, fino ad un massimo di 3 ore di paga giornaliera, che può essere inflitta al dipendente che:
a) ritardi ad iniziare il lavoro, lo sospenda o lo interrompa in anticipo senza giustificato motivo;
b) non esegua il lavoro secondo le istruzioni ricevute oppure lo esegua con negligenza;
c) guasti per incuria il materiale e la merce che deve trasportare, o che comunque abbia in consegna, oppure non avverta subito l'azienda degli eventuali guasti verificatisi;
d) sia sorpreso a fumare nei locali dove sia prescritto il divieto o durante il lavoro;
[...]
f) commetta qualunque atto che porti pregiudizio alla disciplina, alla morale, all’igiene e alla sicurezza dell’azienda.
Nei casi di maggiore gravità o recidività, il datore di lavoro ha facoltà di infliggere la sospensione.
[...]
3) la sospensione fino ad un massimo di 3 giorni che può essere inflitta al dipendente che:
[...]
b) per negligenza nel servizio arrechi danni non gravi, al materiale o alle persone, ai quadrupedi o alle macchine;
c) si presenti o si trovi in servizio in stato di ubriachezza;
d) persista a commettere mancanze già punite con multa;
4) il licenziamento senza preavviso e con indennità di dimissioni al dipendente che commetta infrazioni alla disciplina e alla diligenza del lavoro che, pur essendo di maggiore rilievo di quelle contemplate ai punti 2 e 3 non siano così gravi da rendere applicabile la sanzione di cui al successivo punto 5;
5) il licenziamento immediato senza alcuna indennità che può essere inflitto al dipendente che:
а) abbandoni il lavoro senza giustificato motivo;
b) si renda colpevole di grave insubordinazione o vie di fatto verso i superiori o clienti;
c) commetta furti o danneggiamenti dolosi ai materiali o alle merci dell’azienda;
[...]
e) provochi risse con i compagni di lavoro durante il servizio;
f) affidi la guida della macchina a persona non autorizzata a guidare dall’azienda;
g) ometta di fare il rapporto al rientro del carro o della macchina per qualsiasi incidente accaduto nel corso del servizio o trascuri di provvedere a raccogliere le testimonianze atte a suffragare ogni eventuale azione di difesa.
In questo caso il conducente risponderà anche dei danni causati da terzi, salvo le sanzioni comminate dai regolamenti di polizia urbana e dal Codice della strada;
h) recidività entro l’anno nelle stesse mancanze già punite con la sospensione;
[...]

Art. 35. - Disposizioni generali. Restituzione documenti di lavoro - Commissioni Interne.
[...]
Per le Commissioni Interne, si fa riferimento alle disposizioni degli accordi interconfederali e a quelle che potranno essere definite fra le competenti confederazioni in materia.

Art. 36. - Norma generale.
Per quanto non regolato dal presente contratto si applicano le norme di legge e degli accordi interconfederali.

Art. 37. - Controversie.
Le controversie individuali anche se plurime, che sorgessero nello svolgimento del rapporto di lavoro, in relazione all’applicazione del presente contratto, qualora non venissero conciliate con la Direzione dell’azienda verranno sottoposte all'esame delle competenti Organizzazioni sindacali ferma restando, in caso di disaccordo, la facoltà di esperire l’azione giudiziaria.
Le controversie collettive sulla interpretazione del presente contratto saranno esaminate dalle competenti Organizzazioni territoriali e in caso di mancato accordo da quelle nazionali.

Contratto impiegati
Art. 2. - Contratto a termine.

L’assunzione può essere fatta anche con prefissione di termine; tuttavia saranno applicabili in tal caso tutte le disposizioni regolanti il rapporto a tempo indeterminato quando la aggiunzione del termine non risulti giustificata dalla specialità del rapporto ed apparisca invece fatta per eludere le disposizioni del presente contratto.
[...]
L’assunzione fatta con prefissione di termine dovrà risultare da atto scritto.
Le norme previste nel presente contratto si applicano, fino alla scadenza del termine, anche ai contratti a tempo determinato, eccezion fatta di quelle relative al preavviso e alla indennità di licenziamento.
[...]

Art. 5. - Mutamento e cumulo di mansioni.
L'impiegato, in relazione alle esigenze aziendali, può essere assegnato temporaneamente a mansioni diverse da quelle inerenti alla sua categoria, purché ciò non comporti alcun peggioramento economico né un mutamento sostanziale alla sua posizione.
[...]

Art. 7. - Orario di lavoro.
La durata dell’orario normale di lavoro è di 44 ore settimanali. Il prolungamento fino a 48 ore settimanali dà luogo al pagamento della retribuzione oraria per le ore prestate in più senza maggiorazione di straordinario.
[...]
Per quanto non previsto dal presente articolo si fa riferimento alle norme di legge sull’orario di lavoro ed alle relative deroghe ed eccezioni.
Dichiarazione a verbale.
Le parti si danno atto che, nello stabilire le norme sulla disciplina della durata del lavoro e del lavoro straordinario, non hanno comunque inteso introdurre alcuna modifica a quanto disposto dall’art. 1 del regio decreto-legge 15 marzo 1923, n. 695, il quale esclude dalla limitazione dell’orario gli impiegati con funzioni direttive.
A tale effetto ed a sensi dell’art. 3, n. 2 del regio decreto 10 settembre 1923, n. 955 (regolamento per l’applicazione del regio decreto- legge sopra citato) si conferma che è da considerare personale direttivo, escluso dalla limitazione dell’orario di lavoro: «quello preposto alla direzione tecnica o amministrativa dell’Azienda o di un reparto di essa con la diretta responsabilità dell’andamento dei servizi»; personale, quindi, da non identificare necessariamente con quello avente la qualifica di prima categoria.

Art. 8. - Lavoro straordinario, notturno e festivo.
L'impiegato non può rifiutarsi, entro i limiti consentiti dalla legge, di compiere il lavoro straordinario, il lavoro notturno e festivo, salvo giustificati motivi di impedimento.
È considerato lavoro straordinario quello eseguito oltre l’orario normale di cui all’art. 7.
È considerato lavoro notturno quello eseguito dalle ore 22 alle 6, salvo per gli impiegati tecnici che eseguono lavoro notturno in turni avvicendati per i quali l’orario notturno è quello coincidente con l’orario del terzo turno.
È considerato lavoro festivo quello eseguito nei giorni festivi di cui all’art. 9 nonché quello eseguito la domenica, salvo il caso degli impiegati per i quali, ai sensi di legge, il riposo compensativo, cade in altro giorno; nel qual caso è lavoro festivo quello eventualmente compiuto nel giorno di riposo compensativo.
È considerato lavoro domenicale quello compiuto dall’impiegato avente il giorno di riposo compensativo limitatamente al turno la cui durata ricade interamente nella domenica o che ha inizio nella domenica.
[...]

Art. 9. - Giorni festivi e riposo settimanale.
[...]
Il riposo settimanale cadrà di domenica, salvo le eccezioni di legge. [...]
In caso di modificazioni dei turni di riposo l’impiegato sarà preavvisato entro il terzo giorno precedente a quello fissato per il riposo stesso, con diritto, in difetto - per il giorno in cui avrebbe dovuto avere il riposo - ad una maggiorazione pari a quella fissata per il lavoro festivo.
[...]

Art. 10. - Ferie.
L’impiegato ha diritto per ogni anno di servizio ad un periodo di riposo, con decorrenza della retribuzione non inferiore a:
15 giorni di calendario in caso di anzianità di servizio fino a 2 anni;
20 giorni di calendario in caso di anzianità di servizio da oltre due fino a 10 anni;
25 giorni di calendario in caso di anzianità di servizio da oltre i 10 anni fino a 15 anni;
30 giorni di calendario in caso di anzianità di servizio di oltre i 15 anni.
[...]

Art. 19. - Indennità di zona malarica.
Potrà essere stabilita, in accordo integrativo da stipularsi provincialmente, una indennità per gli impiegati che da località non malarica vengano destinati o trasferiti in zona riconosciuta malarica.
Tale indennità verrà conservata anche nel caso di successivo trasferimento in altra zona pure malarica e spetterà anche all’impiegato che, originariamente provenendo da una zona malarica, abbia avuto la sede di lavoro immediatamente precedente al trasferimento in zona non malarica.
Le zone da considerarsi malariche, agli effetti del presente articolo, saranno determinate in ciascuna provincia dalle competenti associazioni, sentite le autorità sanitarie locali.

Art. 20. - Tutela della maternità.
Ferme restando le disposizioni di legge sulla tutela delle lavoratrici durante lo stato di gravidanza e puerperio, l’azienda deve, in tale evenienza:
a) conservare il posto alle lavoratrici per un periodo di 8 mesi di cui due prima del parto e 6 dopo;
[...]

Art. 23. - Disciplina del lavoro: diritti e doveri delle parti.
Nello svolgimento del rapporto di lavoro, i diritti e i doveri delle parti discendono dalla legge e dai principi generali di diritto ove il presente contratto o il regolamento interno non dispongano.
L’impiegato deve, nell’espletamento delle sue mansioni, tenere contegno consono alla dignità della sua funzione, vale a dire:
1) usare l’attività e diligenza richieste dalla natura della prestazione dovuta;
2) osservare le disposizioni per l’esecuzione e la disciplina del lavoro impartitegli dall’imprenditore e dai collaboratori di questo, dai quali gerarchicamente dipende;
[...]
5) rispettare il regolamento interno aziendale, portato a sua conoscenza mediante l’affissione nei locali di lavoro;
6) aver cura degli oggetti, macchinario e strumenti e quanto altro a lui affidato.
Le mancanze dell’impiegato potranno essere punite a seconda delle loro gravità, con:
а) rimprovero verbale;
b) rimprovero scritto;
c) multa non superiore all’importo di tre ore di stipendio;
d) sospensione dal lavoro, o dallo stipendio e dal lavoro, per un periodo non superiore a 5 giorni;
e) licenziamento con indennità di anzianità per dimissioni ma senza preavviso;
f) licenziamento senza indennità e senza preavviso.
Nel provvedimento di cui alla lettera e) incorre l’impiegato che commette infrazione alla disciplina e alla diligenza del lavoro, che, pure essendo di maggior rilievo di quelle contemplate nei punti a), b), c) e d), non siano cosi gravi da rendere applicabili le sanzioni di cui alla lettera f).
Nel provvedimento di cui alla lettera f) incorre l’impiegato che provochi alla azienda grave nocumento morale e materiale o che compia, in connessione con lo svolgimento del rapporto di lavoro, azioni che costituiscono delitto a termine di legge.
Il licenziamento è inoltre indipendente dalle eventuali responsabilità nelle quali sia incorso l’impiegato.

Art. 33. - Controversie.
Le controversie individuali anche se plurime, che sorgessero nello svolgimento del rapporto di lavoro, in relazione all’applicazione del presente contratto, qualora non venissero conciliate con la direzione dell'azienda tramite la Commissione Interna, verranno sottoposte all’esame delle competenti organizzazioni sindacali fermo restando, in caso di disaccordo, la facoltà di esperire l’azione giudiziaria.
Le controversie collettive sulla interpretazione del presente contratto saranno esaminate dalle competenti organizzazioni territoriali e, in caso di mancato accordo, da quelle nazionali.

Art. 34. - Norme speciali.
Oltre alle disposizioni del presente contratto collettivo di lavoro gli impiegati dovranno osservare le disposizioni speciali stabilite dalla azienda, sempreché non modifichino o non siano in contrasto con quelle del presente contratto.

Art. 35. - Norme generali.
Per quanto non regolato dal presente contratto si applicano le norme di legge e degli accordi interconfederali.