Tipologia: Accordo
Data firma: 10 novembre 1989
Parti: Fiat, Unione Industriale di Torino e Fim, Uilm, Fismic
Settori: Metalmeccanici, Fiat
Fonte: mirafiori-accordielotte.org

Sommario:
Verbale di riunione
Dichiarazione delle OO.SS.
Dichiarazione dell'azienda


Verbale di riunione
A seguito della richiesta avanzata dalle OO.SS., Fim - Uilm e Fismic, il giorno 10/11/89 presso l'Unione Industriale di Torino si sono incontrate la Fiat, l'Unione Industriale di Torino e le Organizzazioni Sindacali predette.
L’incontro, che segue quello tenuto nella stessa sede il 2/11 u.s.. ha avuto per oggetto 1'approfondimento dei temi attinenti le sale mediche di stabilimento e si è sviluppato sulla premessa che la prevenzione degli infortuni sul lavoro rappresenti un impegno aziendale perseguito anche attraverso il coinvolgimento e la partecipazione del sindacato.

Dichiarazione delle OO.SS.
In via generale le Organizzazioni Sindacali, in ordine al ruolo storicamente svolto nel nostro Paese per la tutela della salute in fabbrica ed alle linee evolutive della loro azione al riguardo, hanno sottolineato come il sindacato abbia svolto, nel corso della propria storia contrattuale, un ruolo importante nella tutela della difesa della salute dei lavoratori dipendenti.
A tal fine le Organizzazioni Sindacali sono intervenute innanzitutto per impedire una gestione unilaterale del problema da parte delle aziende; per evitarne gli abusi; per fornire un servizio migliore ai lavoratori.
Ciò è stato fatto in due direzioni:
a) uno sviluppo della contrattazione aziendale e nazionale;
b) una pressione per favorire conseguenti modifiche di legge.
In questo processo va ricondotta la normativa generale contenuta nei contratti nazionali e nei numerosi accordi aziendali e la realizzazione della L. 300.
Nel corso degli anni la contrattualistica si è ampliata ed articolata per situazioni categoriali e di gruppo. Eppure l’evoluzione sociale, le trasformazioni aziendali e l’allargamento del concetto di tutela fanno si che il sindacato avverta l’esigenza e l’urgenza di aggiornare la contrattazione verso maggiori soglie di garanzia per i lavoratori verso più ampie possibilità di controllo da parte del sindacato.
Nel contempo si è assistito ad una evoluzione legislativa formalmente coerente con la L. 300, ma carente nella interpretazione applicativa e talvolta inadeguata nella gestione operativa. Ciò ha portato a consolidare le situazioni esistenti ed a sopperire contrattualmente alle carenze suddette.
Ad oggi il sindacato conferma la propria coerenza con 1’Atteggiamento assunto negli anni scorsi: favorire l'applicazione e il miglioramento delle leggi adeguandole allo sviluppo sociale o favorendolo, ma, al contempo, intervenire attivamente con la contrattazione di fronte al vuoti applicativi o alle carenze interpretative.
In questo quadro di riferimento le Organizzazioni sindacali ritengono che:
1) vada confermato e rafforzato il principio che è di competenza dello Stato e degli Organi pubblici preposti il controllo e la vigilanza sulla corretta applicazione delle normative emanate in materia, in quest'ambito, l'attività sanitaria aziendale, salvo gli adempimenti a carico per legge dell’imprenditore, potrà essere definito da un accordo tra le parti che convengano di affidarne l'esecutività ad Enti, Istituti, Strutture anche a carattere privato.
2) Le Organizzazioni sindacali e le Imprese possano comunemente convenire su forme paritetiche di promozione di iniziative in materia di prevenzione, dando vita ad appositi Enti, Istituti, Strutture.
3) Vadano comune salvaguardate:
a) la liberta del singolo lavoratore di rivolgersi alla struttura sanitaria che ritenga più idonea alla tutela della sua sfera privata.
b) Le responsabilità di legge previste per gli imprenditori in materia di infortuni.
c) La garanzia dell’autonomia dell'operatore sanitario.
Per queste ragioni, per quanto riguarda il Gruppo Fiat, le Organizzazioni sindacali hanno ribadito di ritenere la struttura sanitaria aziendale utile e necessaria alla salvaguardia della salute dei lavoratori, nonché strumento indispensabile alla prevenzione.
Le medesime hanno inoltre sottolineato come essa debba considerarsi un patrimonio, coerente con un rapporto che negli anni, anche attraverso l'esplicito richiamo in accordi sindacali, ne ha fatto uno strumento valido e consolidato.
Le organizzazioni Sindacali, tenuto conto della vicenda giudiziaria in corso, rivendicano il mantenimento ed il potenziamento dell'attività sanitaria aziendale così come consolidatasi nel tempo nell'attuale contesto legislativo e interpretativo attraverso il costante rapporto fra le parti.
La forte attenzione del lavoratori al riguardo è stata peraltro recentemente sottolineata anche dalla raccolta di 30 mila firme a sostegno della sua permanenza.
Pertanto, le Organizzazioni Sindacali riconfermano la positività e l'utilità della struttura sanitaria aziendale per la funzione che la stessa ha svolto nel corso dagli anni a favore dei lavoratori. Richiedono inoltre che l'Azienda confermi il proprio impegno in materia garantendo la continuità e l’efficienza dai servizi sanitari e l’attività medica per la quale è richiesta la documentatone sanitaria dell’intervento operato, in adempimento delle leggi e in quanto compatibile con il procedimento giudiziario in corso.

Dichiarazione dell'azienda
L’azienda intervenendo sulle considerazioni svolte dalle Organizzazioni Sindacali in ordine al Gruppo Fiat, ha dichiarato che il problema della prevenzione e della salute sul luogo di lavoro è sempre stato interesse primario della sua azione come dimostro lo sviluppo dinamico delle risorse impiegate a tal fine, che vanno al di là degli obblighi previsti dall'attuale legislazione. Ha ricordato altresì come, tradizionalmente, nell'ambito della prevenzione sia stata privilegiata la logica partecipativa; realizzate anche attraverso accordi in materia.
Nello specifico l'azienda dichiara di mantenere le strutture sanitarie aziendali ed in particolare le sale mediche di stabilimento, nei termini e nei modi oggi in atto, ferma restando l'esigenza di riprendere l'esame del problema successivamente alla definizione del giudizio in corso che ha per oggetto l'interpretazione di una norma di legge fondamentale in materia.

Le Parti, al termine dell’incontro, al danno atto delle reciproche dichiarazioni e convengono di proseguire il confronto sui seguenti punti:
1) possibilità di potenziamento del servizio sanitario aziendale in relazione alla sua dislocazione negli stabilimenti, al suo funzionamento in rapporto agli orari di lavoro, ai servizi erogati, previa ricognizione dell’attuale situazione di fatto.
2) Approfondimento della possibilità di strutturare le informazioni relative alla sicurezza del lavoro in ordine alla quantità e qualità del fenomeno.
3) Verifica delle possibilità di migliorare la formazione e l'informazione dei lavoratori allo scopo di favorire la prevenzione e la tutela della salute in fabbrica.
4) Possibilità di individuazione di strutture comuni fra le parti in relazione ai punti 2) e 3).
5) Predisposizione di un modello di organizzazione del sistema sanitario aziendale di natura privata, contrattato fra le parti, fra i cui compiti rientri anche l'attività di prevenzione, lo cura dell'infortunato e conseguente certificazione nell'ambito della normativa di legge e/o degli eventuali adeguamenti che si rendessero necessari.
Le parti, allo scopo di verificare i contenuti suddetti, si incontreranno e partire dal 20 novembre p.v.