ACCORDO
tra

L’Inail - Istituto Nazionale per L’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro - Direzione Regionale Campania nella persona del Direttore Regionale per la Campania - Dr. Emidio Silenzi, domiciliato per la carica in Via Nuova Poggioreale - Ang. Via San Lazzaro - Napoli

e

l’Associazione Italiana Igienisti Industriali -AIDII - nella persona del presidente Dr. Elena Grignani, con sede e domicilio fiscale in Via G.B. Morgagni 32 - Milano


Premesso che


• Allo scopo di contribuire a ridurre il fenomeno infortunistico, l’INAIL è chiamato a svolgere compiti di informazione, assistenza e consulenza in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro.
• L’impegno fondamentale dell’Ente, sia nella logica della tutela integrale dei lavoratori, sia nel quadro del contenimento dei costi sociali derivanti dagli infortuni, è rivolto a promuovere ed incentivare in maniera incisiva la cultura della prevenzione sul lavoro.
• Le “linee operative per la prevenzione 2012-2013” emanate dalla Direzione Generale Prevenzione indicano tra le priorità la realizzazione progetti che riguardano la “predisposizione di percorsi formativi finalizzati a trasferire ai lavoratori e agli altri soggetti del sistema di prevenzione e protezione aziendale, conoscenze utili all’acquisizione di competenze per lo svolgimento in sicurezza dei rispettivi compiti in azienda e all’identificazione, alla riduzione e alla gestione dei rischi”
• L’AIDII è un’associazione scientifica nata con lo scopo di divulgare la cultura dell’igiene industriale e della tutela dell’ambiente.
• L’AIDII, ha presentato il progetto “Fondamenti di Igiene industriale” che prevede la realizzazione di corsi di formazione per fornire le informazioni di base necessarie per svolgere la professione di igienista industriale proponendo un approccio coerente e sistematico alle problematica dei rischi negli ambienti di lavoro.
• INAIL ha valutato la metodologia ed i risultati del progetto proposto, come rispondenti alle sue finalità istituzionali ed ai criteri di efficacia ed efficienza della sua attività.

Tutto quanto premesso, le parti convengono e stipulano quanto segue:

Art. 1 - Finalità e contenuti dell’accordo
Con il presente accordo l’INAIL e l’AIDII intendono realizzare iniziative di formazione, finalizzate a sviluppare e consolidare il patrimonio informativo della Prevenzione in Inail. Tale patrimonio comprende tutti i dati utili a orientare, pianificare, programmare e valutare l’efficacia delle attività della prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali;

Art. 2 - Oggetto
Con il presente accordo si intende realizzare il progetto di formazione denominato “Fondamenti di Igiene industriale”.
Il progetto, allegato al presente accordo, ne forma parte integrante.

Art. 3 Obblighi dei sottoscrittori
L’AIDII provvede alla realizzazione di n. 2 corsi di formazione qualificanti di 40 ore coinvolgendo circa 100 persone e dove verranno affrontate le principali tematiche relative alla valutazione dei rischi negli ambienti di lavoro.
L’Inail, parteciperà a detto progetto con un costo di € 20.000,00+IVA e mette a disposizione le proprie professionali tecniche ed amministrative per la realizzazione del progetto.
L’AIDII, ai fini degli obblighi di tracciabilità finanziaria ai sensi della L. 136/2010, si impegna ad attivare tutte le procedure ad evidenza pubblica.

Art. 3 - Gruppo di lavoro
Per l’attuazione della presente intesa verrà istituito un Tavolo di Coordinamento Operativo composto da rappresentanti di entrambe le parti:
- Per l’INAIL il rappresentante viene individuato nel Ing. Paolo D’Onofrio - Professionista CONTARP Reg.le
- Per L’AIDII il rappresentante è la Dr. ssa Elena Grignani

Art. 4 - Oneri finanziari
L’importo a carico dell’INAIL, previa presentazione di una relazione del gruppo di lavoro che accerterà la realizzazione del progetto, sarà erogato direttamente all’AIDII presentatore del progetto, tenendo conto dei vincoli di contabilità (verifica della posizione contributiva e assicurativa) nonché della documentazione contabile intestata a INAIL-Direzione Regionale Campania corredata della documentazione giustificativa delle spese sostenute.
L’importo che l’Inail corrisponderà al citato Ente non verrà in alcun modo impiegato per l’erogazione di emolumenti di qualsiasi genere ai dipendenti Inail nell’ambito dell’attività di collaborazione.

Art. 5 - Durata dell’accordo

Il presente accordo ha validità di anni 1 (uno) dalla data della sua sottoscrizione e può essere, d’intesa tra le parti, modificato in ogni momento.

Letto, confermato e sottoscritto in Napoli

Per l’INAIL
Dr. Emidio Silenzi
Per l’AIDII
Dr. Elena Grignani



Spett.le
INAIL
Direzione Regionale Campania
via Nuova Poggioreale
80143 Napoli

Milano, 8 febbraio 2013 - Prot. 01/13


Presentazione AIDII
AIDII è un’associazione scientifica senza fini di lucro, nata nel 1969 con lo scopo di divulgare la cultura dell’igiene industriale e della tutela dell’ambiente. A tal fine organizza eventi formativi come corsi di formazione, seminari e congressi su temi dì interesse del mondo della prevenzione oltre a pubblicare la rivista scientifica trimestrale “Giornale Italiano di Igiene Industriale e Ambientale - IJOEHY”.

La Figura dell’igienista Industriale
Verso la fine degli anni ‘70 la professione di Igienista Industriale in Italia si avvia verso una rapida diffusione e crescita grazie al gruppo iniziale di Igienisti Industriali formatosi alla scuola di Enrico Vigliani e di Nicola Zurlo della Clinica del Lavoro dell’università degli Studi di Milano.
Con la riforma sanitaria del 1978 hanno preso vigore non solo le scuole universitarie di Medicina del Lavoro ma anche i servizi territoriali di Medicina del Lavoro e Tutela della Salute nei Luoghi di Lavoro e la valutazione del rischio in ambito lavorativo ha iniziato a diffondersi.
Vista la rapida crescita dell’offerta di “esperti valutatoti del rischio” AIDII si pose il problema di fornire al committente la possibilità di riconoscere le caratteristiche peculiari dell’igienista industriale per promuovere una professionalità competente.
Prende avvio un percorso di approfondimento del tema che si conclude con la decisione di introdurre anche in Italia, pur in carenza di leggi e indicazioni specifiche, il riconoscimento della professionalità del soggetto prestatore d’opera di igiene industriale, almeno da parte della Associazione (accreditamento all’eccellenza). Viene promosso un processo virtuoso di tipo volontario di valutazione delle capacità professionali dei singoli associati, mirato agli aderenti all’Associazione che constava in quei tempi di circa 400 iscritti a livello nazionale, in rapido incremento annuale (l’associazione ingrandirà progressivamente e gradualmente fino a registrare i circa 1600 associati odierni).
• Agenti chimici
• Rumore
• Vibrazioni
• Radiazioni
• Indoor air quality
• Stress termico
• Ventilazione industriale
• Monitoraggio biologico
• Inquinamento dell’aria
• Inquinamento dell’acqua
• Rifiuti
• Management in igiene industriale

Il Codice Deontologico
Per vincolare quanto più possibile l’attività dei professionisti dell’igiene industriale ad elementi di trasparenza e di qualità viene adottato un codice deontologico che il soggetto certificato si impegna a rispettare e che permette, se necessari, anche interventi disciplinari da parte di ICFP.
Il codice deontologico, nella sua revisione corrente, viene riportato in allegato.
ICFP garantisce che i professionisti Igienisti Industriali (I.I.) certificati secondo le proprie procedure, non solo abbiano i requisiti minimi di conoscenza ma che posseggano conoscenze, caratteristiche personali, esperienze generali e specifiche atte allo svolgimento dell’attività professionale sia per istituzioni pubbliche che private con la massima garanzia.
ICFP ha stabilito requisiti minimi per la partecipazione all’esame, come titolo di studio, esperienza professionale, esperienza in campo, formazione e caratteristiche personali. I requisiti sono riportati per esteso nel Regolamento ICFP REG01 riportato in allegato.
L’Igienista Industriale è colui che assume le responsabilità di individuazione, valutazione e controllo ai fini della prevenzione e dell’eventuale bonifica, dei fattori di natura chimica, fisica e biologica, nonché degli aspetti ergonomici ed organizzativi, negli ambienti di lavoro e di vita che possono alterare lo stato di salute e di benessere dei lavoratori e della popolazione nel rispetto dei canoni di etica professionale.
In particolare deve conoscere e sapere applicare: le metodologie di verifica e controllo della generazione e propagazione degli agenti di rischio, le metodologie di valutazione dei rischi derivanti dall’esposizione umana oltre che le tecniche di mitigazione dei rischi stessi, sia per quanto riguarda gli aspetti tecnici degli interventi che per quanto riguarda gli aspetti legati l’organizzazione del lavoro ed a tutte le misure gestionali, ivi compresa la formazione e l’addestramento.

L’Igienista Industriale deve essere in grado di:
• riconoscere preventivamente i fattori di rischio per la salute che possono derivare da processi, operazioni e attrezzature e, di conseguenza, fornire consigli sulla progettazione di questi ultimi;
• riconoscere ed individuare le possibilità reali o potenziali di esposizione negli ambienti di lavoro e di vita ad agenti di rischio chimici, fisici, biologici e organizzativi, incluse le loro interazioni, che possono alterare lo stato di salute e di benessere;
• individuare le possibili vie di azione sull’organismo umano e gli effetti che tali agenti possono avere sulla salute;
• raccogliere informazioni sul processo e sull’organizzazione del lavoro, formulare ipotesi sulle fonti di generazione e sulle modalità di propagazione dei fattori di rischio nell’ambiente, individuare le priorità di rilevamento e formulare il protocollo di indagine in vista della riduzione della esposizione a livelli accettabili;
• accertare l’esposizione e la dose derivante dai fattori di rischio ambientali e valutare i risultati dei rilevamenti;
• suggerire strategie di controllo per la riduzione dell’esposizione, raccomandarne l’adozione e verificarne l’efficacia;
• partecipare alle procedure di valutazione e di gestione del rischio;
• consigliare circa l’interpretazione e l’applicazione delle normative nazionali e comunitarie relative alia tutela della salute e la protezione dell’ambiente;
• promuovere l’informazione e la formazione dei lavoratori, dei preposti a tutti i livelli in tema di informazione sui fattori di rischio;
• lavorare in stretta e proficua collaborazione con gli altri professionisti nel campo della prevenzione;
La certificazione ha una validità di 4 anni durante i quali è necessario curare l’aggiornamento professionale: l’interessato dovrà dimostrare di aver mantenuto l’aggiornamento professionale mediante la partecipazione a corsi di formazione, congressi, giornate di studio e/o attraverso la pubblicazione di lavori nel campo dell’igiene industriale.
Infine è utile sottolineare che la procedura di certificazione ICFP è stata approvata dal National Accreditation Recognition Committee (NAR) della IOHA (International Occupational Hygiene Association) che ad oggi ha riconosciuto lo schema di certificazione per alcuni altri paesi come, ad esempio: Australia, Canada, Inghilterra, Italia, Olanda, Stati Uniti, Sud Africa.

Proposta di progetto
Sulla base di quanto sopra descritto, Vi proponiamo la realizzazione di n. 2 corsi di formazione “Fondamenti di igiene industriale” in collaborazione con INAIL - Direzione Regionale per la Campania -,
Sono a carico di AIDII:
• la stesura del programma scientifico;
• l’individuazione dei docenti e di eventuali sostituti;
• le spese di ospitalità e trasferta dei docenti;
• la realizzazione del materiale didattico.
Sono a carico di INAIL:
• la selezione dei partecipanti;
• l’individuazione della sede di svolgimento dei corsi e i costì eventuali delle sedi stesse;
• l’assistenza e il tutoraggio degli eventi.
Ogni corso potrà essere rivolto ad un massimo di 40-50 partecipanti.
Il costo di realizzazione dei due corsi è stato stimato in € 20000 + IVA (se dovuta).
La partecipazione al corso è indicata anche per coloro che intendono conseguire la Certificazione ICFP in Igiene Industriale.
In allegato il programma dettagliato del corso.
In attesa di un cortese riscontro, vi porgo cordiali saluti

AIDII
Il Presidente
Elena Grignani


Un obiettivo che AIDII persegue a partire dagli anni 70 è quello di proporre un percorso formativo per Igienisti Industriali composto da un corso di base teorico con esercitazioni pratiche “Fondamenti di igiene industriale”, dove vengono affrontate le principali tematiche relative alla valutazione dei rischi negli ambienti di lavoro e, successivamente, corsi specialistici che ne sviluppano i singoli temi. Il corso “Fondamenti di igiene industriale” è strutturato in 40 ore ed affronta i seguenti argomenti:

Argomento

Durata

Profilo professionale Igienista industriale e codice deontologico

1 ora

Medicina del lavoro

3 ore

Agenti Chimici

8 ore

Agenti Fisici

9 ore

Agenti biologici

4 ore

Ergonomia

4 ore

Reach e CLP

3 ore

Strategie di controllo degli agenti chimici negli ambienti di lavoro

4 ore

Indoor Air Quality

4 ore

Il corso fornisce le informazioni di base necessarie per svolgere la professione di igienista industriale e si propone di fornire un approccio coerente e sistematico alla problematica dei rischi negli ambienti di lavoro al fine di consentirne una gestione organica. È rivolto a chi affronta per la prima volta il tema dell’igiene industriale e a chi intende approfondire e rendere sistematiche le competenze variamente acquisite nella propria esperienza lavorativa.
Il carattere interdisciplinare dell’igiene Industriale e la mancanza di un profilo universitario che coincida effettivamente con la domanda formativa che la prevenzione e la protezione richiedono, hanno fatto emergere la necessità di codificare, qualificare e valutare la professionalità di chi opera in questo settore.

L’Istituto di Certificazione degli Igienisti Industriali (ICII)
Nel 1986 AIDII decide di costituire l’istituto per la Certificazione dell’igienista Industriale (ICII) ispirandosi alle analoghe esperienze compiute negli Stati Uniti ed in Gran Bretagna. Lo scopo della certificazione rilasciata da ICII è di verificare la capacità di “assumere la responsabilità di individuazione, valutazione e controllo ai fini della prevenzione e della eventuale bonifica dei fattori ambientali di natura chimica, fisica e biologica derivanti dalla attività industriale presenti all’interno e all’esterno degli ambienti di lavoro che possono alterare lo stato di salute e di benessere dei lavoratori e della popolazione così come stabilito dalla Organizzazione Mondiale della Sanità e tenendo sempre in primo piano la necessità di rispettare pienamente i canoni del l’etica professionale”.
L’attività ICII prende avvio nel 1987 e si concretizza nel riconoscimento di oltre 300 soggetti certificati.
La certificazione non sostituisce l’iscrizione ad albi od ordini professionali: costituisce invece una garanzia espressa della professionalità acquisita dal soggetto detentore, manifestata attraverso un esame con una commissione di Igienisti Industriali “esperti”, di riconosciuta perizia.
Quindi la certificazione dell’igienista Industriale si configura come processo volontario all’eccellenza.
Negli anni 2000 AIDII decide di avviare il processo di certificazione professionale in conformità alla norma EN 45013, successivamente UNI CEI EN ISO/IEC 17024, per poter rilasciare una certificazione di parte terza. A questo scopo nel 2004 l’Associazione costituisce l’istituto per la Certificazione delle Figure della Prevenzione (ICFP) con sede in Milano.

Istituto di Certificazione delle Figure della Prevenzione (ICFP)
L’Istituto ICFP consegue l’accreditamento Sincert, ora Accredia, nel 2009. ICFP ha lo scopo di valutare e certificare le competenze professionali che istituzionalmente o meno si occupano di prevenzione, intendendo per prevenzione la disciplina che si occupa di individuare, valutare, controllare i fattori di rischio negli ambienti di vita e di lavoro, nonché delle conseguenze che questi possono avere sull’ambiente esterno.
Per garantire un livello minimale di conoscenze sufficientemente ampio, stabilizzato e omogeneo per i singoli richiedenti, sono stati stabiliti i temi d’esame che riguardano i seguenti argomenti:
• Principi generali dell’igiene industriale
• Tossicologia
• Epidemiologia
• Statistica per l’igiene industriale

Codice di etica professionale
ALL 01 REG 01

Codice di Etica professionale

L’igienista Industriale, Il Tecnico di Igiene Industriale, (ciascuno per il suo ambito operativo) si impegnano a:
1. Esercitare la professione seguendo principi scientifici riconosciuti e avendo ben chiaro che la vita, la salute e il benessere degli individui possono dipendere dal suo giudizio professionale e che il suo primo dovere consiste nel proteggere la salute ed il benessere della popolazione.
a. basare il giudizio professionale su principi scientifici riconosciuti
b. riconoscere i propri errori
c. non distorcere, alterare o nascondere i fatti nell’esprimere pareri professionali o raccomandazioni
2. Fornire alle parti interessate consigli obiettivi in merito ai rischi potenziali per la salute ed alle precauzioni da prendere per evitare conseguenze negative sulla salute
a. Ricavare le informazioni circa i rischi potenziali da sorgenti affidabili
b. mantenersi aggiornati sulle informazioni scientifiche in modo da informare in modo obiettivo le parti interessate
c. verificare in modo opportuno che i rischi per la salute siano stati comunicati alle parti interessate.
3. Assicurare la riservatezza delle informazioni confidenziali ottenute durante la propria attività, ameno che ciò possa recare danno grave agli individui o esistano specifici obblighi di legge (oppure: rispettare la confidenzialità delle informazioni che rappresentano un segreto industriale ecc.)
a. utilizzare le informazioni confidenziali esclusivamente per lo scopo per il quale sono state richieste
b. fornire informazioni confidenziali solo previa autorizzazione della persona e della organizzazione interessata
c. in caso di pericolo per la salute o per vita notificarlo al datore di lavoro o al cliente od altre autorità
4. Evitare circostanze che possano compromettere il giudizio professionale o dare luogo a conflitti di competenze
a. informare prontamente le parti interessate circa i conflitti di interessi reali o potenziali
b. non sollecitare o accettare direttamente o indirettamente denaro o beni di altro genere intesi ad influenzare il suo giudizio professionale
c. non offrire incentivi in denaro o beni di altro genere allo scopo di procurarsi il lavoro
d. informare clienti o datori di lavoro quando è a conoscenza di inadeguatezza o ritardo nella realizzazione di progetti di prevenzione
5. Fornire servizi esclusivamente nelle aree per le quali si ha competenza
a. Accettare solo incarichi per i quali possiede adeguate conoscenze ed esperienze o dispone di assistenza specialistica qualificata
b. Disporre delle necessarie autorizzazioni o licenze richieste per legge
c. Sottoscrivere esclusivamente documenti approntati da lui stesso o da altre persone sotto la sua direzione e controllo
6. Sostenere e sviluppare l’onorabilità e l’integrità della professione
a. Evitare qualsiasi pratica, atto, o modo di operare che, per interesse privato, possa procurare discredito alla sua professione
b. Operare sempre per l’interesse pubblico
c. Non collaborare con persone o enti che ritiene operino in modo scorretto o fraudolento
d. Non fare dichiarazioni non rispondenti a verità relativamente al proprio curriculum o titolo di studio, alla propria esperienza professionale o alle proprie credenziali
7. Evitare comportamenti ingannevoli nella sollecitudine di un impiego professionale e azioni scorrette nei confronti degli altri
a. Non fare affermazioni false o omettere fatti che possono creare aspettative fuorvianti in merito alla propria esperienza o capacità professionale
b. Non consigliare prodotti, apparecchi o servizi che, a sua conoscenza, siano inefficaci o scorretti
8. Riferire il mancato rispetto del Codice di Etica e collaborare al processo di revisione dello stesso
a. informare il Comitato di Gestione di ICFP circa le infrazioni al codice di cui venisse a conoscenza
b. partecipare, se richiesto, come membro del Comitato di revisione del codice di etica
c. collaborare con il Comitato di revisione del codice di etica.


Fonte: inail.it