Regione Veneto
Deliberazione Della Giunta Regionale 19 novembre 2013, n. 2072
Attuazione art. 8, comma 1, della L.R. 23/2007 come modificata dalla L.R. 43/2012. Individuazione obiettivi di attività SPISAL per l'anno 2013.
[Sanità e igiene pubblica]
B.U.R. 14 gennaio 2014, n. 4

Note per la trasparenza:
Il provvedimento individua gli obiettivi di attività da assegnare agli SPISAL per l'anno 2013.La delibera non prevede impegno di spesa.
Estremi dei documenti principali dell'istruttoria:
- DGR n. 1560 del 3.09.2013 di approvazione del documento di Pianificazione coordinata delle attività di prevenzione, vigilanza, formazione e assistenza negli ambienti di lavoro, anno 2013.
- DGR n. 3139 del 14.12.2010 di approvazione del Piano Regionale Prevenzione del Veneto 2010-2012, prorogata con DGR n. 845 del 4.6.2013.

L'Assessore Luca Coletto riferisce quanto segue.
L'art. 8, commi 1 e 1-bis, della Legge Regionale 16 agosto 2007, n. 23, come modificato dagli articoli 1 e 2 della Legge Regionale 23 novembre 2012, n. 43, prevede che l'importo introitato a seguito dei pagamenti effettuati ai sensi dell'art. 21, comma 2, del Decreto Legislativo n. 758/1994 e degli articoli 14, comma 8 e 301-bis del D.Lgs. n. 81/2008, integri l'apposito capitolo regionale per finanziare l'attività di prevenzione nei luoghi di lavoro svolta dalle Aziende ULSS, ai sensi dell'articolo 13, comma 6, del D.Lgs. n. 81/2008 e sia attribuito annualmente a ciascuna Azienda ULSS in proporzione alle somme derivate dall'applicazione, da parte dei rispettivi servizi prevenzione igiene e sicurezza negli ambienti di lavoro (SPISAL) delle sanzioni ricollegate all'accertamento di violazioni delle norme in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.
Detti importi, a decorrere dal 2013, saranno finalizzati (secondo l'attuale formulazione dell'art. 8, comma 1-bis, della L.R. n. 23/2007), per la quota di un terzo, alla realizzazione di progetti formativi in materia di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro, per la quota di un terzo a garantire il raggiungimento dei livelli essenziali e assistenziali previsti dalla normativa vigente in materia di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro e, per la quota di un terzo, alla realizzazione di progetti di sostegno alle imprese e ai lavoratori in materia di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro, in conformità alle linee di indirizzo del Comitato regionale di coordinamento di cui all'articolo 7 del Decreto Legislativo n. 81/2008, istituito con deliberazione della Giunta regionale 30 dicembre 2008, n. 4182.
L'assegnazione delle risorse alle AULSS avverrà, a partire dall'anno 2014, in relazione alle somme introitate nel 2013.
Il criterio della proporzionalità di assegnazione del fondo regionale alle Aziende ULSS, in relazione alle sanzioni introitate consente poi, alle Aziende, di reinvestire nell'ambito della tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro con interventi attuati dai Servizi SPISAL dei Dipartimenti di prevenzione e mirati alla formazione, al raggiungimento dei Livelli essenziali e assistenziali in materia di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro e a progetti di sostegno alle imprese ed ai lavoratori, pertanto le risorse alimenteranno un ciclo virtuoso diretto al progressivo miglioramento del sistema.
La norma richiama la necessità della rispondenza delle azioni di prevenzione e vigilanza delle Aziende alla programmazione di attività elaborata dal Comitato Regionale di Coordinamento di cui all'articolo 7 del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 ed alla DGR 30 dicembre 2008, n. 4182, in conformità alle linee di indirizzo nazionali ed europee di settore per garantire omogeneità degli interventi.
Preliminarmente alla determinazione degli obiettivi risulta opportuno declinare i parametri interpretativi della norma regionale sopra richiamata con particolare riferimento a ciò che la legge medesima individua ai fini dell'impegno delle quote risultanti dalla tripartizione dello specifico fondo regionale.
Si evidenzia inoltre che detto fondo regionale, per espressa previsione dell'art. 13, comma 6 del D.Lgs. n. 81/2008 è soggetto al vincolo di destinazione consistente nel "... finanziare l'attività di prevenzione nei luoghi di lavoro svolta dai dipartimenti di prevenzione delle AA.SS.LL." e che detta attività viene realizzata nell'ambito di una programmazione coordinata, a livello nazionale, dal Comitato per l'indirizzo e la valutazione delle politiche attive e per il coordinamento nazionale delle attività di vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro ex art. 5 del D.Lgs. n. 81/2008 e, a livello regionale, dal Comitato Regionale di Coordinamento ex art. 7 del D.Lgs. n. 81/2008.
Una quota pari ad un terzo di quanto introitato verrà destinata alla "... realizzazione di progetti formativi in materia di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro" che saranno rivolti sia agli operatori dei servizi prevenzione igiene e sicurezza negli ambienti di lavoro (SPISAL) delle Aziende ULSS per il raggiungimento di standard professionali qualitativamente sempre più elevati, sia al mondo produttivo secondo le peculiarità territoriali e di comparto individuate a livello provinciale, sia ancora al mondo della scuola costituente un setting privilegiato per la formazione dei futuri lavoratori e dei soggetti che svolgeranno ruoli di supporto professionale ai responsabili aziendali secondo, il programma formativo che verrà approvato con apposita delibera di Giunta.
Nell'ambito dei Comitati Provinciali di Coordinamento, inoltre, gli Enti istituzionali provvederanno a definire, di comune accordo, percorsi congiunti di formazione - con compartecipazione al finanziamento - che consentano di coniugare l'aggiornamento professionale con il confronto diretto e la reciproca conoscenza delle procedure per il raggiungimento di un adeguato livello di omogeneizzazione delle modalità di gestione degli interventi di vigilanza e assistenza, quale garanzia di trasparenza della Pubblica Amministrazione. Accanto a interventi di formazione interna, come previsto dal programma di formazione regionale di cui sopra andranno programmati interventi di formazione esterna e con la scuola.
Per la quota di un terzo la somma è destinata a "... garantire il raggiungimento dei livelli essenziali e assistenziali previsti dalla normativa vigente in materia di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro'', tale quota è destinata al raggiungimento degli obiettivi di vigilanza individuati per ciascuna Azienda ULSS nell'ambito delle finalità del "Patto per la tutela della salute e la prevenzione nei luoghi di lavoro" di cui al DPCM 17.12.2007, del Piano Nazionale Edilizia 2008-2010 e del Piano Nazionale di prevenzione in Agricoltura e Silvicoltura 2009-2011, nonché delle azioni previste dal Piano Regionale della Prevenzione e dal Comitato Regionale di Coordinamento di cui alla DGR n. 1560/2013.
La restante quota di un terzo, che sarà destinata alla "... realizzazione di progetti di sostegno alle imprese e ai lavoratori in materia di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro", ha lo scopo di finanziare bandi pubblici per iniziative di promozione della salute negli ambienti di lavoro, nelle scuole e a favore dei lavoratori autonomi, per tirocini formativi e professionalizzanti e altre iniziative di sostegno alle imprese. Le iniziative andranno condivise con il Comitato Regionale di Coordinamento ex art. 7 del D.Lgs. n. 81/2008.
L'applicazione degli esposti parametri di ripartizione del finanziamento derivante dagli importi delle sanzioni conseguenti all'accertamento di violazioni della normativa in materia di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro, avverrà (come già sopra richiamato) a partire dall'anno 2014, con l'utilizzo delle somme acquisite al citato capitolo nell'anno 2013.
Gli obiettivi definiti per l'anno 2013 sono, inoltre, coerenti con la programmazione generale del Piano Nazionale per la Prevenzione 2010-2012 (approvato con Intesa tra Stato-Regioni del 29 aprile 2010), prorogato fino al 31 dicembre 2013 con l'Accordo Stato-Regioni del 7 febbraio 2013 e saranno raggiunti con il finanziamento attribuito alle Aziende ULSS (che sarà corrisposto, a rimborso, nell'anno 2014) in proporzione alle somme, introitate nell'anno 2013, derivanti dall'applicazione delle sanzioni conseguenti all'accertamento di violazioni delle norme in materia di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro.
Conformemente agli indirizzi del Comitato Regionale di Coordinamento (già citata DGR n. 1560 del 3.09.2013), l'attività di vigilanza dovrà essere svolta dalle Aziende ULSS nei comparti più a rischio e nel rispetto dei criteri di qualità definiti a livello regionale, pertanto si stabilisce che i controlli dovranno riguardare in particolare i cantieri edili e le aziende agricole.
Si conferma quale metodologia dell'intervento di vigilanza quella prevista nel documento di "Pianificazione delle attività di prevenzione, vigilanza, formazione e assistenza negli ambienti di lavoro, anno approvato dal Comitato regionale di coordinamento nella seduta del 9 luglio 2013 e recepito con la DGR n. 1560 del 3.09.2013.
Il relatore conclude la propria relazione sottoponendo all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

Udito il relatore, incaricato dell'istruzione dell'argomento in questione ai sensi dell'art. 53, comma 4, dello Statuto il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale.
Vista la L.R. 23/2007 art. 8 1A comma, come integrato dall'art. 10 della L.R. 1/2008.
Visto il Patto per la tutela della salute e la prevenzione nei luoghi di lavoro siglato tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome il 1 agosto 2007 e approvato con DPCM 17.12.2007, il Piano Nazionale Edilizia approvato dalla Commissione Salute delle Regioni e Province Autonome il 14.06.2007, il Piano Nazionale Agricoltura approvato dal Comitato tecnico interregionale prevenzione igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro il 17.06.2009.
Vista la DGR n. 1560 del 3.09.2013 di approvazione del documento di Pianificazione coordinata delle attività di prevenzione, vigilanza, formazione e assistenza negli ambienti di lavoro, anno 2013.
Vista la DGR n. 3139 del 14.12.2010 di approvazione del Piano Regionale Prevenzione del Veneto 2010-2012, prorogata con DGR n. 842 del 4.6.2013.
Visto l'Accordo Stato-Regioni del 7.2.2013 di proroga del Piano Nazionale Prevenzione 2010-2012.

delibera

1) di disporre per l'anno 2013, anno di transizione, ed in applicazione della L.R. 43/2013 che una quota pari ad un terzo di quanto introitato al capitolo 07944, venga destinata alla "... realizzazione di progetti formativi in materia di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro" che saranno rivolti sia agli operatori dei servizi prevenzione igiene e sicurezza negli ambienti di lavoro (SPISAL) delle Aziende ULSS per il raggiungimento di standard professionali qualitativamente sempre più elevati, sia al mondo produttivo secondo le peculiarità territoriali e di comparto individuate a livello provinciale, sia ancora al mondo della scuola costituente un setting privilegiato per la formazione dei futuri lavoratori e dei soggetti che in futuro svolgeranno ruoli di supporto professionale ai responsabili aziendali in conformità al Programma Regionale di Formazione che verrà sottoposto all'approvazione della Giunta;
2) di disporre che per l'anno 2013, una quota pari a un terzo sarà destinata a "... garantire il raggiungimento dei livelli essenziali e assistenziali previsti dalla normativa vigente in materia di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro", tale quota sarà destinata al raggiungimento degli obiettivi di vigilanza individuati per ciascuna Azienda ULSS, nell'ambito delle finalità del "Patto per la tutela della salute e la prevenzione nei luoghi di lavoro" di cui al DPCM 17.12.2007, del Piano Nazionale Edilizia 2008-2010 e del Piano Nazionale di prevenzione in Agricoltura e Selvicoltura 2009-2011, nonché delle azioni previste dal Piano Nazionale della Prevenzione e da quello Regionale e dalla DGR n. 842 del 4.6.2013, in conformità agli indirizzi del Comitato Regionale di Coordinamento. L'attività di vigilanza andrà svolta in particolare nei cantieri edili e nelle aziende agricole;
3) di stabilire che la restante quota di un terzo è destinata alla "... realizzazione di progetti di sostegno alle imprese e ai lavoratori in materia di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro" ha lo scopo di finanziare bandi pubblici per iniziative di promozione della salute negli ambienti di lavoro, nelle scuole, estesi altresì, ai lavoratori autonomi, per realizzare tirocini formativi e professionalizzanti e altre iniziative di sostegno alle imprese. Le iniziative andranno condivise con il CO.RE.CO;
4) di disporre che, al raggiungimento degli obiettivi di cui sopra, le Aziende ULSS provvederanno con il finanziamento loro attribuito (che sarà corrisposto, a rimborso, nell'anno 2014) in proporzione alle somme derivate dall'applicazione, da parte dei rispettivi servizi prevenzione igiene e sicurezza negli ambienti di lavoro (SPISAL) delle sanzioni ricollegate all'accertamento di violazioni delle norme in materia di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro, come comunicato dalla Direzione Ragioneria della Regione del Veneto;
5) di confermare quale metodologia dell'intervento di vigilanza quella inserita nel documento di "Pianificazione delle attività di prevenzione, vigilanza, formazione e assistenza negli ambienti di lavoro, anno approvato dal Comitato regionale di coordinamento nella seduta del 9 luglio 2013 e recepito con la DGR n. 1560 del 3.09.2013.
6) di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione;
7) di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell'art. 23 del D.Lgs. 14.3.2013, n. 33.