Regione Toscana
Deliberazione 30 settembre 2013, n. 795
Costituzione del Polo per la formazione sulla sicurezza.
B.U.R. 9 ottobre 2013, n.41
LA GIUNTA REGIONALE
Richiamato il comma 3 dell’art. 117 della Costituzione così come modificato dalla legge costituzionale 18 ottobre 2001 n. 3 “Modifiche al titolo V della parte seconda della Costituzione”, con la quale si individua la potestà normativa concorrente tra Stato e Regioni in materia di tutela e sicurezza del lavoro;
Vista la legge 3 agosto 2007, n. 123 “Misure in tema di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro e delega al Governo per il riassetto e la riforma della normativa in materia” ed in particolare l’art. 1 “Delega al Governo per il riassetto e la riforma della normativa in materia di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro” che al comma 2 lettera m prevede un sistema di qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi, fondato sulla specifica esperienza, ovvero sulle competenze e conoscenze in materia di tutela della salute e sicurezza sul lavoro, acquisite attraverso percorsi formativi mirati;
Visto il Dlgs 9 aprile 2008, n. 81 “Attuazione dell’art. 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro” e s.m.i. e gli Accordi sanciti in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, n. 2429 del 26 gennaio 2006, n. 221/CSR del 21 dicembre 2011, n. 223/CSR del 21 dicembre 2011 e n. 53/CSR del 22 febbraio 2012 che nell’ambito generale dell’assetto e della riforma delle norme vigenti in materia di tutela della salute e della sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori nei luoghi di lavoro disciplinano gli adempimenti formativi delle figure coinvolte;
Visto il Piano sanitario regionale 2008-2010 ed in particolare il punto 5.2.2 “Lavoro e salute” che al paragrafo “Formazione informazione e assistenza”, al fine di rispondere efficacemente alle trasformazioni in atto nel mondo del lavoro riconosce necessario potenziare l’attenzione verso processi formativi che favoriscano lo sviluppo di competenze e professionalità dei soggetti coinvolti nel processo produttivo, impegnando la Giunta regionale ad adottare i provvedimenti finalizzati a realizzare quanto previsto dalla legge n. 123/2007 che prevede la realizzazione di un sistema di governo per la definizione di progetti formativi, iniziative di informazione ed assistenza, con particolare riferimento alle piccole, medie e micro imprese, nei confronti di tutti i soggetti del sistema di prevenzione aziendale, da realizzare con la collaborazione degli enti bilaterali quali rappresentanti delle confederazioni nazionali, delle imprese e dei lavoratori;
Richiamati gli ambiti di intervento previsti dal suddetto P.S.R. 2008-2010 ed in dettaglio:
- “La formazione nei Dipartimenti di Prevenzione
In linea di continuità con le esperienze realizzate dovrà essere assicurata la formazione del personale dei dipartimenti di prevenzione con specifici progetti regionali con l’intento di rafforzare, oltre che le competenze professionali degli operatori, il carattere multidisciplinare dell’attività dei dipartimenti di prevenzione, favorendo scambi di conoscenze, l’integrazione delle competenze e l’omogeneità dei comportamenti. Le attività formative esterne potranno essere rivolte anche a soggetti esterni, facendo riferimento alla realizzazione di piani mirati o a indirizzi regionali”;
- “La promozione di progetti di prevenzione rivolti alla scuola
La promozione e la divulgazione della cultura della salute e della sicurezza sul lavoro dovrà trovare forme di collaborazione nei percorsi di formazione all’interno dell’attività scolastica ed universitaria da realizzarsi nel rispetto delle disposizioni vigenti e dei principi di autonomia didattica con lo scopo di:
- educare i giovani sviluppando piani di intervento volti ad integrare la cultura della sicurezza del lavoro nella formazione scolastica e professionale;
- coinvolgere la scuola ed i centri di formazione professionale in azioni volte a garantire una forza lavoro più sana e sicura.
La Legge n. 123/2007 intende incentivare la realizzazione di attività di prevenzione, di sensibilizzazione in ambito scolastico. La Regione Toscana, a partire dalle esperienze realizzate nella precedente fase di programmazione (Progetti “Sicurezza in cattedra” e “Scuola sicura”) svolgerà un ruolo di promozione alla realizzazione di esperienze di prevenzione a livello territoriale tramite Tavoli Interistituzionali, creazione di Reti tra Istituzioni scolastiche, EE.LL., Aziende USL ecc., muovendosi in un’ottica di governance e di sussidiarietà, ed in sintonia con il livello nazionale e con le esperienze più avanzate realizzate in altre regioni. Un’attenzione particolare dovrà essere riservata alla formazione dei docenti in qualità di formatori sui temi della sicurezza, ed alla valorizzazione dei soggetti della prevenzione interni alla scuola. Ciò al fine di ottenere una maggiore ricaduta nelle attività didattiche e di favorire un processo culturale di crescita della cultura della sicurezza all’interno della scuola”;
- “Il ruolo delle Università
La Giunta regionale è impegnata ad adottare iniziative finalizzate ad assicurare che i corsi di laurea riferiti alla professioni tecniche della prevenzione siano sempre più adeguati alle esigenze del servizio sanitario regionale e delle imprese sia per quanto attiene i programmi che per l’organizzazione degli stage formativi. Tale risultato potrà essere conseguito attraverso una forte integrazione tra le facoltà universitarie ed il sistema regionale della prevenzione collettiva.
Tale collaborazione dovrà estendersi anche alle scuole di specializzazione ed ai master attivati nel settore della prevenzione collettiva ed a tutte le facoltà che possono utilmente contribuire alla prevenzione nei luoghi di lavoro”;
- “Collaborazione con il sistema regionale delle politiche formative e lavoro
Nell’ambito di vigenza del presente piano sanitario regionale, anche in relazione agli indirizzi applicativi che emergeranno dai decreti delegati previsti dalla L. 123/07, la Giunta regionale si impegna a favorire iniziative finalizzate ad assicurare la formazione delle figure della prevenzione con particolare riferimento ai responsabili dei servizi di prevenzione e protezione aziendale, rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza e addetti a compiti speciali”;
- “Informazione ed assistenza
Nell’ambito dell’informazione e dell’assistenza che i servizi sono chiamati a fornire, dovrà essere svolta un’azione di stimolo alle imprese per l’applicazione delle procedure di prevenzione previste dalla normativa vigente che, in base ai risultati dell’indagine sull’applicazione del dlgs. 626/94, sono risultati carenti, soprattutto per quanto attiene la formalizzazione dei compiti dei vari soggetti della prevenzione. Tali attività dovranno prevedere lo sviluppo di sinergie e forme di collaborazione con i comitati paritetici territoriali, espressione delle organizzazioni datoriali e dei lavoratori”;
Dato atto che il P.S.R 2008-2010 resta in vigore, ai sensi dell’art. 133 della L.R. 27 dicembre 2011 n. 66, fino all’entrata in vigore dei Piani e Programmi attuativi delle strategie di intervento e degli indirizzi per le politiche regionali individuati dal PRS 2011-2015, tra cui il PSSIR 2012-2015;
Visto il programma regionale di sviluppo 2011-2015, adottato con risoluzione di Consiglio regionale n. 49 del 29 giugno 2011 che, all’interno delle “Tematiche trasversali”, individua “Le politiche in materia di sicurezza e salute del lavoro;
Vista la proposta di Piano Sanitario e Sociale integrato Regionale 2012-2015, approvata dalla Giunta Regionale in data 19 dicembre 2011;
Vista la L.R. 2 agosto 2013 n. 44 ’’Disposizione in materia di programmazione regionale” in particolare l’art. 17 c. 3;
Richiamata la delibera di Giunta Regionale n. 106 del 28 febbraio 2011 avente per oggetto: “Istituzione del Comitato regionale di coordinamento delle attività di prevenzione e vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro e dell’Ufficio operativo regionale. Artt. 1 e 2 DPCM 21 dicembre 2007 e art. 5 Dlgs 9 aprile 2008 n. 81” che istituisce il Comitato regionale di Coordinamento delle attività di prevenzione e vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro con compiti di sviluppo di piani e progetti, indirizzo e programmazione delle attività di vigilanza e promozione delle attività di comunicazione, informazione, formazione e assistenza in coordinamento tra le diverse istituzioni;
Richiamata la delibera di Giunta Regionale n. 416 del 3 giugno 2013 avente per oggetto: “Approvazione Linee d’indirizzo per la gestione dei percorsi di miglioramento continuo dei dipartimenti di prevenzione delle Aziende USL toscane e Piano di formazione regionale 2013 - Destinazione risorse” che approva linee d’indirizzo per la gestione dei percorsi di miglioramento continuo dei dipartimenti di prevenzione delle Aziende USL toscane e il piano di formazione 2013 rivolto ai responsabili ed al personale delle Unità operative e funzionali afferenti ai dipartimenti di prevenzione per gli ambiti “Igiene pubblica e della nutrizione”, “Prevenzione, igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro”, “Sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare”;
Visto l’art. 5 comma 3 L.R. 26 ottobre 1998 n. 74 ove è stabilito che - per quanto riguarda la formazione di base - la Giunta regionale ha facoltà di promuovere la costituzione di strutture di livello regionale da destinare stabilmente alla realizzazione di attività formative;
Ritenuto opportuno dare mandato all’Azienda USL 11 di Empoli di sviluppare un progetto operativo per la costituzione di un Polo per la formazione sulla sicurezza a valenza regionale che dia attuazione agli indirizzi regionali sopra esposti, progetto da presentarsi entro 90 giorni dalla trasmissione della presente delibera;
Stabilito che, pur essendo il Polo per la formazione sulla sicurezza incardinato funzionalmente nell’Azienda USL 11 di Empoli, le sue attività siano indirizzate, monitorate e valutate dalla Direzione Generale Diritti di Cittadinanza e Coesione Sociale in accordo con la Direzione Generale Competitività del Sistema regionale e Sviluppo delle Competenze che assumono un ruolo di coordinamento al fine di assicurare uno sviluppo integrato dell’attività di formazione da parte della pluralità dei soggetti della rete regionale, riservando al Comitato regionale di coordinamento delle attività di prevenzione e vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro istituito con la delibera di Giunta Regionale n. 106 del 28 febbraio 2011 il ruolo di supervisione tecnico-scientifica;
Stabilito che il Polo per la formazione sulla sicurezza operi nei seguenti ambiti di intervento:
- Progetti formativi, iniziative di informazione ed assistenza, rivolti agli enti pubblici ed ai soggetti privati, con particolare riferimento alle piccole, medie e micro imprese, nei confronti di tutti i soggetti del sistema di prevenzione aziendale;
- Centro di riferimento regionale per la progettazione, erogazione e monitoraggio della formazione nei dipartimenti di prevenzione;
- Progetti di prevenzione rivolti alla scuola;
- Integrazione, nel rispetto delle reciproche autonomie, tra la formazione universitaria ed il sistema regionale della prevenzione collettiva;
- Informazione ed assistenza;
A voti unanimi
DELIBERA
per le motivazioni esposte in narrativa:
1. dare mandato all’Azienda USL 11 di Empoli di sviluppare un progetto operativo, da presentarsi entro 90 giorni dalla trasmissione della presente delibera, per la costituzione di un Polo per la formazione sulla sicurezza a valenza regionale, che operi nei seguenti ambiti di intervento:
- Progetti formativi, iniziative di informazione ed assistenza, rivolti agli enti pubblici ed ai soggetti privati, con particolare riferimento alle piccole, medie e micro imprese, nei confronti di tutti i soggetti del sistema di prevenzione aziendale;
- Centro di riferimento regionale per la progettazione, erogazione e monitoraggio della formazione nei dipartimenti di prevenzione;
- Progetti di prevenzione rivolti alla scuola;
- Integrazione, nel rispetto delle reciproche autonomie, tra la formazione universitaria ed il sistema regionale della prevenzione collettiva;
- Informazione ed assistenza;
2. di stabilire che, pur essendo il Polo per la formazione sulla sicurezza incardinato funzionalmente nell’Azienda USL 11 di Empoli, le sue attività siano indirizzate, monitorate e valutate dalla Direzione Generale Diritti di Cittadinanza e Coesione Sociale in accordo con la Direzione Generale Competitività del Sistema regionale e Sviluppo delle Competenze che assumono un ruolo di coordinamento al fine di assicurare uno sviluppo integrato dell’attività di formazione da parte della pluralità dei soggetti della rete regionale;
3. di riservare al Comitato regionale di coordinamento delle attività di prevenzione e vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro istituito con la delibera di Giunta Regionale n. 106 del 28 febbraio 2011 il ruolo di supervisione tecnico-scientifica delle attività.
Il presente atto è pubblicato integralmente sul BURT ai sensi dell’art. 5 comma 1 L.R. 23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta regionale ai sensi dell’art. 18 comma 2 della medesima L.R. 23/2007.
Segreteria Della Giunta
Il Direttore Generale
Antonio Davide Barretta