PROTOCOLLO PER LA PIANIFICAZIONE DI INTERVENTI IN MATERIA DI SICUREZZA SUL LAVORO NELL’AMBITO DEGLI STABILIMENTI DI TERNI DELLA ACCIAI SPECIALI TERNI E DELLE SUE CONTROLLATE

Terni, 9 aprile 2014



PREMESSO CHE:
- Regione, Provincia, Comune di Terni, USL Umbria 2, ARPA, Corpo Provinciale dei Vigili del Fuoco sono deputati ad assicurare ai cittadini le migliori condizioni di salute e sicurezza;
- DTL ed INAIL svolgono compiti rilevanti in materia di sicurezza del lavoro e tutela della salute dei lavoratori;
- le Organizzazioni Sindacali ribadiscono l’opportunità di rafforzare le misure a tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori occupati negli stabilimenti di Terni del Gruppo AST;
- la AST e le sue controllate (di seguito denominate Gruppo AST) rappresentano una delle più importanti realtà produttive per la lavorazione dell’acciaio in Europa;
- il Gruppo AST e le OO.SS., in base agli accordi vigenti, confermano i programmi per la tutela della sicurezza e della salute dei propri lavoratori e la salvaguardia della popolazione e dell’ambiente circostante “quale elemento di primaria importanza”; in particolare, il Gruppo AST da tempo si è dato un insieme di norme, regolamenti, procedure e pratiche operative per la tutela e la salvaguardia dell’integrità psico-fisica dei propri collaboratori, come esplicitato nel documento di politica aziendale in materia di ambiente e sicurezza, condiviso dalle OO.SS., in base al quale ai dipendenti delle ditte terze viene rivolta la stessa attenzione riservata ai propri dipendenti;
- il Gruppo AST, fermi restando gli obblighi previsti dal D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81, e successive modifiche ed integrazioni, ha in corso un processo continuo di approfondimento, aggiornamento ed evoluzione del proprio sistema di valutazione del rischi (DVR), con il coinvolgimento attivo dei Rappresentanti per la Sicurezza dei Lavoratori (RLS), con l’obiettivo di rispondere in maniera sempre più efficace agli avanzati standard previsti dal dettato normativo;
- è fortemente avvertita, da parte di tutte le componenti sociali, l’esigenza di una sempre più incisiva pianificazione di misure finalizzate al contenimento degli eventi infortunistici e che, a tal fine, occorre realizzare un costante coordinamento delle azioni tra le parti pubbliche, private e la componente sindacale;
- data la rilevanza delle attività in appalto svolte all’interno degli stabilimenti del Gruppo, deve essere ribadito il ruolo e l’impegno del Committente nei confronti delle ditte appaltatrici in funzione della gestione e del controllo della sicurezza all’interno delle proprie realtà produttive, ponendo in essere rigorosi strumenti di verifica e controllo dell’idoneità tecnico-professionale delle ditte appaltatrici, sulla base di criteri oggettivi, quali solidità finanziaria e regolarità retributiva, contributiva, previdenziale ed assicurativa dei propri lavoratori; quanto sopra in aggiunta alle previsioni della normativa in materia di sicurezza per ciò che riguarda l’elaborazione dei DUVRI (Documento unico per la valutazione dei rischi da interferenze), l’effettuazione di riunioni preventive di informazione e coordinamento in fase di consegna lavori, con l’obbligo di divulgazione, a carico dell’appaltatore, ad ogni singolo addetto delle informazioni ricevute dalla committente in materia di sicurezza e l’organizzazione di specifiche riunioni di coordinamento con gli appaltatori in fase di esecuzione lavori;
- va ulteriormente sviluppata l’attività di supporto ed assistenza degli Organi preposti alla vigilanza in tema di prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali;
- le radicali trasformazioni delle realtà produttive e delle forme contrattuali rendono sempre più indispensabile che la sicurezza nei luoghi di lavoro diventi patrimonio di conoscenze e terreno di concrete iniziative da parte di tutti, a partire dal management aziendale;
- la valorizzazione dell’apporto delle parti sociali e della bilateralità costituisce una delle chiavi di successo delle iniziative in tema di prevenzione nei luoghi di lavoro;
- è fermo e prioritario intendimento di tutti i soggetti istituzionali, aziendali e di rappresentanza, diffondere in maniera sempre più capillare, a partire dall’ordinamento scolastico di ogni ordine e grado, la cultura della prevenzione negli ambienti di lavoro;

VISTI i Protocolli d’intesa sottoscritti in data 1 febbraio 2008 e 8 aprile 2010 in tema di riduzione dell’incidenza degli infortuni e delle malattie professionali all’interno degli stabilimenti controllati da AST;

TENUTO CONTO della significativa e progressiva riduzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali registrata negli ultimi anni;

PRESO ATTO CHE:
- dalla stipula del Protocollo del 2008 e del successivo rinnovo del 2010 il gruppo AST ha provveduto ad incrementare e migliorare, sia sotto il profilo quantitativo che qualitativo, le attività di formazione ed informazione di tutto il personale dipendente, anche attraverso il nuovo Centro di Formazione Aziendale, che ha conseguito nel 2011 due importanti riconoscimenti: la certificazione da parte dell’Istituto Italiano di garanzia di Qualità – ISO 9001 e l’accreditamento quale Agenzia formativa presso la Regione Umbria, rafforzando così la propria naturale vocazione al servizio degli utenti interni ed estendendola anche ad utenti esterni, e gettando così le basi per un sistema che tende ad un miglioramento continuo del servizio, ad una maggiore attenzione alla qualificazione dei docenti e ad un monitoraggio costante sulla qualità dei corsi erogati. Le attività di formazione, che coinvolgono, tra gli altri, le linee operative, la Direzione del Personale e il Servizio di Prevenzione e Protezione, si realizzano attraverso riunioni di sicurezza ai vari livelli e corsi tematici in aule didattiche attrezzate, grazie anche ai nuovi laboratori di saldatura, all’aula didattica di automazione ed al nuovo simulatore di ambienti confinati, recentemente inaugurati, funzionali all’esercitazione pratica ed all’addestramento sul campo della teoria appresa in aula;
- l’attività di prevenzione infortunistica da parte degli organi preposti alla vigilanza non può essere solo di tipo repressivo, ma deve altresì sostanziarsi in misure di supporto e assistenza, tenuto anche conto della particolare complessità dei processi produttivi all’interno del sito siderurgico;
- il NOI (Nucleo Operativo Integrato) ha attivato, nei trienni 2008-2010 e 2010-2012, un confronto con il Gruppo AST sulle azioni intraprese e documentate per la realizzazione dei punti programmatici contenuti nel Protocollo, rispetto ai quali si dà atto del raggiungimento di importanti risultati con riferimento, tra l’altro: al mantenimento del coordinamento di sito per le aziende del Gruppo e per tutte le imprese appaltatrici e subappaltatrici, sia per quanto riguarda le figure dei RSPP (Responsabile del servizio di prevenzione e protezione), tramite il RSPP di AST, che dei RLS (Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza), attraverso il coordinatore RLS di sito; al monitoraggio delle attività svolte dalle imprese comunque appaltatrici e subappaltatrici, anche attraverso relazioni trimestrali da parte del Servizio Prevenzione e Protezione, elaborate congiuntamente con il RLS di sito; all’inserimento, nei contratti di appalto, dell’obbligo di osservanza di quanto sancito dal D.lgs 81/08 e s.m.i., in merito alla designazione di proprio personale formato su lotta antincendio e primo soccorso; alla revisione sistematica delle procedure di qualifica dei fornitori, in modo da assicurare il rispetto degli aspetti organizzativi da parte delle imprese appaltatrici, terze e/o partecipate e subap-paltatrici, in materia di igiene e sicurezza del lavoro; all’aggiornamento costante del DVR di AST di cui al D.lgs 81/08 e s.m.i., tenendo conto delle particolari evidenze di rischio e rendendolo disponibile ai vari RLS; al potenziamento delle attività formative sulle problematiche di sicurezza, dedicando particolare attenzione alla formazione d’ingresso dei lavoratori, attraverso corsi tematici in aula ed idonei periodi di affiancamento, nonché alla verifica del livello di addestramento raggiunto; al mantenimento della necessaria agibilità sindacale ai RLS del Gruppo; all’implementazione della formazione istituzionale prevista per i RLS, con ulteriore formazione specifica per il RLS di sito; all’integrazione della formazione dei lavoratori con contenuti indirizzati alla promozione della salute, all’adozione di stili di vita sani ed alla assunzione di comportamenti sicuri per se stessi e per gli altri; alla rivisitazione del Protocollo Sanitario con gli Enti preposti, al fine di garantire la migliore tutela possibile per la salute dei lavoratori; alla promozione e sostegno delle iniziative tendenti ad avvicinare il mondo della scuola all’azienda, attraverso Protocolli d’intesa con le Scuole superiori e l’Università; all’integrazione tra il sistema sanitario interno ed il sistema pubblico dell’emergenza, al fine di rendere sempre più efficienti ed efficaci i primi soccorsi;

CONSIDERATO CHE AST è costantemente impegnata nell’attuazione del Protocollo e nella realizzazione di interventi migliorativi nel campo della tutela della salute e della sicurezza, e che il NOI svolge, anche in considerazione della complessità dei processi produttivi all’interno del sito siderurgico, un’importante attività di assistenza e supporto con l’obiettivo di promuovere e realizzare una sempre più efficace attuazione degli impegni ed una sempre più stretta e costante collaborazione tra tutti i soggetti coinvolti;

RITENUTO, pertanto, di rinnovare ed attualizzare le intese sottoscritte negli accordi citati allo scopo di:
consolidare i risultati ottenuti;
perfezionare scelte tecnico-organizzative e modelli applicativi previste dalla normativa vigente; rafforzare la diffusione della cultura della sicurezza e della salute in tutto il mondo produttivo operante all’interno degli stabilimenti controllati da AST, con la partecipazione attiva delle Società da questa controllate;

Il Prefetto della provincia di Terni, la Regione Umbria, la Provincia di Terni, il Comune di Terni, la U.S.L. Umbria 2 di Terni, il Comando Provinciale Vigili del Fuoco di Terni, l’INAIL, la Direzione territoriale del lavoro di Terni, l’ARPA Umbria, la Acciai Speciali Terni S.p.A., il Tubificio di Terni S.p.A., la Società delle Fucine S.r.l., l’Aspasiel S.r.l., le Organizzazioni Sindacali

CONVENGONO QUANTO SEGUE


Il Gruppo AST, ferma restando la equa remunerazione delle attività appaltate, la loro qualità e la specifica indicazione dei “costi della sicurezza”, si impegna:

a) a mantenere attive le azioni sopra richiamate e relative all’applicazione del Protocollo sottoscritto in data 8 aprile 2010;
b) a proseguire e intensificare il confronto con il NOI, al fine di pervenire alla più efficace e condivisa realizzazione delle misure attuate e da attuare;
c) a mettere a disposizione, su richiesta del NOI, i dati relativi a:
entità dei subappalti in % sul totale degli appalti;
natura delle lavorazioni subappaltate, nel caso in cui tali lavorazioni investano
specifici settori di attività;
d) a mantenere un coordinamento di sito per le aziende del gruppo e per tutte le imprese appaltatrici, terze e/o partecipate, sia per quanto riguarda la figura dei RSPP, attraverso il RSPP di AST, che dei RLS, attraverso il coordinatore RLS di sito;
e) a rafforzare, nell’ambito delle attività di prevenzione, il controllo di tutte le imprese appaltatrici, terze e/o partecipate e, per loro tramite, delle ditte subappaltatrici e delle loro prestazioni, a partire da una scrupolosa selezione delle aziende stesse, attraverso la richiesta, prima dell’inizio dei lavori, del Documento Unico Regolarità Contributiva (D.U.R.C.) e della autocertificazione circa la regolarità retributiva e delle ritenute fiscali. A tale proposito, è già operativa una apposita funzione interna, specificamente destinata, tra l’altro, alla verifica della idoneità professionale delle ditte appaltatrici, al controllo sui corretti adempimenti amministrativi ed alla denuncia, agli enti competenti, di eventuali situazioni di irregolarità. In particolare, vengono richieste, come condizione necessaria al rilascio del permesso di ingresso in stabilimento, alcune informazioni, tra cui il nominativo del Capo Cantiere, del RSPP, del RLS, del Medico Competente, degli Addetti al Primo Soccorso e del Preposto all’attività dei lavoratori per ciò che concerne le norme antinfortunistiche. Tali dati sono resi disponibili al coordinatore RLS, in base agli accordi aziendali vigenti.
Il Gruppo AST, inoltre, nella selezione delle aziende tiene conto anche del numero e dell’entità delle non conformità eventualmente rilevate a carico dei terzi, con particolare riferimento a quelle relative alla sicurezza.
Il Gruppo AST si impegna, altresì, ad operare nel segno di un sempre maggior coordinamento al proprio interno, con l’obiettivo di definire e perseguire i livelli ottimali di funzionamento, in sinergia tra loro, dei vari enti aziendali competenti in materia di verifiche e controlli, per il miglioramento del sistema di accertamento amministrativo, della corretta consuntivazione informatica delle attività in appalto così come della corretta gestione degli ingressi del personale terzo all’interno dello stabilimento, assicurando supporto all’attività di coordinamento dei cantieri, con particolare attenzione ai rischi di interferenze, anche attraverso incontri periodici tra i Capi Cantiere ed i Gestori AST degli ordini in appalto;
f) a richiedere alle imprese appaltatrici, terze e/o partecipate, come prerequisito per l’affidamento degli appalti, l’adozione di percorsi formativi specifici, che siano coerenti con le attività oggetto dell’appalto e conformi a quanto previsto nei recenti accordi Stato-Regioni in materia di formazione;
g) ad inserire, in determinate tipologie di contratti di appalto, l’esplicita previsione dell’obbligo di osservanza di quanto già sancito dal D.Lgs. 81/08 e successive modifiche ed integrazioni in merito alla designazione di proprio personale formato su lotta antincendi e primo soccorso;
h) a richiedere, con espressa clausola contrattuale, alle Ditte appaltatrici, terze e/o partecipate, e per loro tramite alle ditte subappaltatrici, di fornire a AST e rendere disponibile al NOI l’elenco delle risorse umane che vengono impiegate nei processi produttivi con dati anagrafici, data di assunzione, reparto di assegnazione e qualifica, periodo di lavoro, tipo di prestazione fornita;
i) a promuovere una fattiva e costante cooperazione nell’attuazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi sul lavoro che incidono sull’attività delle ditte appaltatrici. Quanto sopra, promuovendo interventi informativi e formativi ad hoc, con il coinvolgimento di RSPP, RLS ed all’occorrenza delle RSU, ed intensificando, attraverso i Servizi di Prevenzione e Protezione e gli RLS del Gruppo AST, i controlli sui fattori di rischio interferenziali e sul rispetto delle norme da parte delle ditte appaltatrici. Per tali controlli, che costituiranno oggetto di specifiche clausole nei contratti di appalto, ci si avvale anche del supporto di figure tecniche specializzate.
Inoltre, le attività svolte dalle imprese comunque appaltatrici e subappaltatrici verranno monitorate anche attraverso relazioni periodiche da parte del Servizio di Prevenzione e Protezione, elaborate congiuntamente con il coordinatore RLS, che diano conto dell’organizzazione del lavoro, avuto riguardo agli aspetti della sicurezza e dell’igiene, quali ad esempio le non conformità contestate ed il numero degli infortuni;
j) a richiedere alle ditte appaltatrici e subappaltatrici che venga esplicitamente formalizzata, attraverso la sottoscrizione di appositi verbali di presa visione, la divulgazione a tutto il personale dei contenuti della riunione di consegna lavoro, in merito ai rischi presenti nelle aree di intervento ed ai corretti comportamenti da osservare all’interno del sito;
k) a inserire, nei contratti di appalto, un’apposita clausola contrattuale con la quale il fornitore, nello svolgimento delle attività oggetto dell’appalto stesso, si impegna specificamente ad osservare ed a far osservare dai propri dipendenti le norme contenute nel “codice etico della committente”, disponibile nel sito web di AST;
l) a revisionare sistematicamente le procedure di qualifica dei fornitori, in modo tale da assicurare il rispetto degli aspetti organizzativi da parte dalle imprese appaltatrici, terze e/o partecipate e subappaltatrici, in materia di igiene e sicurezza sul lavoro;
m) a mantenere costantemente aggiornato il documento di valutazione dei rischi di cui al D.Lgs. 81/08 e successive modifiche ed integrazioni, tenendo conto delle particolari evidenze di rischio, anche mediante lo sviluppo di appositi strumenti informatici per l’aggiornamento dinamico dei rischi associati alle mansioni, ed a renderlo disponibile, a norma di legge, ai RLS;
n) a coinvolgere in maniera attiva i lavoratori delle imprese appaltatrici e sub-appaltatrici nell’applicazione del proprio Sistema di Gestione della Sicurezza (S.G.S.), implementato nelle aree dello stabilimento a rischio di incidenti rilevanti ex D.Lgs. 334/99, con particolare riferimento al coordinamento delle emergenze, anche attraverso la partecipazione degli appaltatori alle simulazioni di attivazione dell’emergenza, e verificandone la corretta informazione con audit periodici;
o) a rafforzare e potenziare le attività e le competenze del personale in materia di primo soccorso e antincendio, attraverso l’organizzazione di appositi corsi di formazione nei singoli reparti, in aggiunta ai presìdi già esistenti;
p) a migliorare i sistemi di prevenzione anche attraverso le analisi effettuate in stabilimento degli infortuni, degli incidenti e degli eventi pericolosi, con un costante monitoraggio sull’andamento e sulle modalità di accadimento degli stessi secondo criteri definiti, anche con riferimento alle ditte appaltatrici;
q) ad aumentare ulteriormente, in maniera condivisa con i RLS e con la Commissione Formazione, istituita come da accordi con le OO.SS., l’impegno formativo sulle problematiche della sicurezza, dedicando particolare attenzione alla formazione d’ingresso dei lavoratori, attraverso corsi tematici in aula sulla sicurezza ed idonei periodi di affiancamento, nonché alla verifica del livello di addestramento raggiunto; tali attività sono state oggetto di una sostanziale revisione alla luce degli accordi Stato-Regione, recentemente approvati, in tema di formazione;
r) ad implementare le attività di sicurezza e prevenzione, con la conferma delle figure tecniche di riferimento che già operano, con risultati positivi, in qualità di facilitatori nelle singole aree dello stabilimento;
s) a confermare, nell’ambito del ruolo consultivo affidato dalla legge ai RLS, l’integrazione tra RLS e Servizio di Prevenzione e Protezione, attraverso la figura del coordinatore RLS di sito, il quale, disponendo di un ufficio attrezzato, opera a tempo pieno con il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione e partecipa alle varie riunioni periodiche organizzate ai diversi livelli, venendo coinvolto nelle attività ispettive interne nelle materie attinenti alla sicurezza;
t) a mantenere la necessaria agibilità sindacale ai RLS del Gruppo AST, eventualmente anche oltre gli accordi in essere, e ad implementarne la formazione istituzionale con attività formative specifiche, in particolare per il coordinatore di sito;
u) ad implementare e approfondire, nell’ambito dei sistemi formativi, contenuti che promuovano la salute dei lavoratori e che abbiano di conseguenza come obiettivo l’adozione di comportamenti sicuri per se stessi e per gli altri, anche attraverso l’applicazione di metodiche comportamentali specifiche basate sulla partecipazione attiva dei lavoratori e lo sviluppo di programmi finalizzati alla prevenzione ed alla promozione di stili di vita sani. Tali metodologie integrano conoscenze scientifiche con procedure di gestione delle organizzazioni che permettono di identificare i comportamenti a rischio, di analizzare le cause che ostacolano l’adozione di comportamenti sicuri e lo sviluppo di piani di intervento adeguati e prevedono la partecipazione di tutte le figure coinvolte fin dalla fase di progettazione dell’intervento;
v) a rivalutare, anche con l’ausilio di istituti universitari e/o centri di ricerca specializzati e congiuntamente con gli Enti preposti, l’attuale Protocollo Sanitario, al fine di garantire la migliore tutela della salute dei lavoratori;
w) a continuare nella promozione e nel sostegno di tutte quelle iniziative, anche in materia di sicurezza, tendenti ad avvicinare il mondo della scuola e dell’università all’azienda, che hanno portato alla stipula di numerosi accordi e convenzioni con istituti scolastici, per lo più a vocazione tecnico-professionale, e facoltà universitarie, in particolare di estrazione tecnico-ingegneristica ed economica, per la realizzazione in azienda di tirocini formativi, tesi di laurea, dottorati, visite didattiche e corsi di formazione; il Gruppo AST, inoltre, rinnova l’impegno a fornire il proprio contributo di esperienze e conoscenze, sia sotto il profilo teorico che pratico, attraverso la predisposizione di una serie di iniziative, quali le lezioni di approfondimento didattico tenute da personale tecnico aziendale ed altre simili attività da svolgere nelle forme e nei modi che saranno concordati con le parti sociali interessate;
x) a promuovere e sostenere iniziative degli Enti e/o Amministrazioni aventi competenze in materia sanitaria, finalizzate al miglioramento e all’adeguamento di un sistema di rete tra il presidio sanitario interno ed il sistema pubblico delle emergenze, che, in considerazione delle peculiarità del processo produttivo e tenendo anche conto dei mutamenti negli assetti organizzativi degli organi pubblici di soccorso, contribuiscano a rendere sempre più efficienti ed efficaci i primi soccorsi, nell’ottica di un sempre maggiore coordinamento, a livello operativo, tra i presidi sanitari coinvolti.

I soggetti di parte pubblica ribadiscono l’impegno:
a) a proseguire l’attività del Nucleo Operativo Integrato (NOI), composto da USL Umbria 2, anche con funzioni di coordinamento, DTL, VV.F., INAIL, ARPA, finalizzata ad assicurare supporto, orientamento e monitoraggio delle azioni e degli interventi posti in essere dalle parti datoriali;
b) a potenziare ulteriormente il sistema di sorveglianza del fenomeno infortunistico, tramite:
l’utilizzo dei flussi informativi dell’INAIL e della Regione Umbria;
l’applicazione, nell’ambito del Gruppo AST, del sistema di sorveglianza nazionale sugli infortuni gravi e mortali;
c) a garantire al proprio interno azioni strettamente integrate tra operatori USL, DTL, VV.F., INAIL e ARPA, al fine di ottimizzare l’uso delle risorse per l’incremento della azioni di controllo e di prevenzione.

Le Organizzazioni Sindacali, CGIL, CISL, UIL, FIOM-CGIL, FIM-CISL, UILM-UIL, FISMIC e UGL, ribadiscono, dal canto loro, il proprio impegno a sensibilizzare RLS ed RSU perché, operando di concerto con il Servizio Aziendale di Prevenzione e Protezione, possano dare concreta e sistematica attuazione ai contenuti del presente Protocollo, contribuendo a radicare una cultura della sicurezza che deve essere sempre più percepita, vissuta e messa in atto come pratica quotidiana.

Il presente protocollo ha durata triennale a decorrere dalla data della stipula; nel corso del triennio, le parti potranno proporre e concordemente definire modifiche ed integrazioni, anche in riferimento all’evoluzione del quadro normativo.

Terni, 9 aprile 2014


Fonte: interno.gov.it