Protocollo d’intesa tra le ASL ASL 11-12-13 e le OO.SS. confederali CGIL, CISL, UIL della provincia di Ascoli Piceno “per un miglior sistema di Prevenzione e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro”

Il giorno 6 Giugno 2001 presso la ASL 12 di San Benedetto del Tronto si sono incontrati per:
ASL 11 il Direttore Generale Dott. Caruso Giovanni;
SPSAL 11 Dott.ssa Sollini Maria Antonietta;
ASL 12 il Direttore Generale Dott. Angelone Renato;
SPSAL 12 Dott. Trincia Paolo;
ASL 13 il Direttore Generale Dott. Maresca Mario;
SPSAL 13 Dott. Scielzo Roberto;

e

le Segreterie Provinciali Confederali di CGIL, CISL, UIL di Ascoli Piceno rappresentate rispettivamente dai Sigg. Giannelli Sergio, Collina Giancarlo, Antonelli Pasquale, Ferretti Maria Teresa e Bianchini Guido.

Premesso

- che la realtà produttiva della ns. provincia è caratterizzata dalla presenza di P.M.I. e da nuove forme di flessibilità organizzativa: appalti, interinale, contratti a termine, lavori atipici;
- che le nuove esigenze di prevenzione e tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro determinate, a livello generale dall’introduzione di nuove leggi (626/94 e successive integrazioni) e a livello locale dal dato preccupante d’infortuni sul lavoro e malattie professionali, impongono interventi e forti impegni da parte di tutti i soggetti istituzionalmente interessati;
- che nei bilanci delle ASL deve essere previsto lo stanziamento annuale del 5,11%, indicato dal P.S.N. e dell’atto di riparto del Fondo Sanitario Regionale vincolato al Dipartimento di Prevenzione ed in primo luogo al servizio di prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro;
- che ai servizi PSAL competono funzioni di pianificazione, programmazione, valutazione, controllo e coordinamento delle attività svolte così come indicato dalle linee guida dipartimento di prevenzione e dal P.S.R.;
- che i Servizi dovranno pertanto assicurare la necessaria uniformità degli interventi e delle procedure su tutto il territorio di competenza;
- che le particolari caratteristiche del Servizio, la necessità di più efficaci economie di scala e di qualificazione/specializzazione degli interventi, richiedono l’attuazione di un modello organizzativo ad hoc, con l’assegnazione di risorse umane e strumentali, l’utilizzazione ottimale del personale sul territorio, secondo quando previsto dalle linee guida del DIP e dal P.S.R.;

Premesso altresì che per una migliore efficienza ed efficacia degli interventi di prevenzione è indispensabile:
1) massima integrazione tra lo SPSAL, gli altri servizi del Dipartimento; i Distretti, i servizi ospedalieri e il Dipartimento Provinciale dell’ARPAM secondo le modalità stabilite dal P.S.R. Marche e dalla Legge Regionale 60/97;
2) maggiore integrazione possibile tra i piani di lavoro dei tre servizi PSAL operanti nella provincia in particolare per quanto attiene l’informazione, la formazione e la documentazione sia degli operatori che dei lavoratori, e la programmazione e le procedure operative degli interventi
Le tre ASL della Provincia di Ascoli Piceno e le OO.SS. CGIL/CISL/UIL concordano nei seguenti interventi:

1) Attività di prevenzione
Le Aziende Sanitarie s’impegnano a sviluppare un quadro di relazioni partecipate così come peraltro previsto dalla circolare n.40/2000 del Ministero del Lavoro sulla partecipazione alla gestione della sicurezza emanata congiuntamente dal Ministero del Lavoro, dal Ministero della Sanità e dalla Conferenza dei Presidenti delle Regioni e dalle Province Autonome del 23/02/2000 (RLS e controlli di vigilanza).
Lo sviluppo delle suddette relazioni deve assicurare, il diretto coinvolgimento del RLS/RLST da parte dei servizi prima dell’intervento ispettivo, nell’ambito delle attività programmate, durante e successivamente allo stesso.
In particolare le parti s’impegnano a definire, anche con il concorso degli Organismi Paritetici Provinciali di cui all’art. 20 del D.lgs 626/94, un sistema di programmazione e gestione dei Piani Territoriali per la Sicurezza che integrino le funzioni di vigilanza ed ispezione con il pieno coinvolgimento della Direzione Provinciale del Lavoro, l’INPS, l’INAIL, dei Comandi Provinciali dei VV.FF. e della G.d.F.
In tal senso le parti firmatarie s’impegnano a proporre all’Amministrazione Provinciale d’Ascoli Piceno, di assumere la responsabilità del coordinamento invitando la stessa a diventare firmataria del Protocollo.
Le Aziende Sanitarie confermano la loro intenzione di operare per la piena attuazione del Piano Sanitario Regionale a partire dalla D.G.R. 2087/98 che riserva ai Dipartimenti Prevenzione delle ASL 11-12-13 cinque posti aggiuntivi di personale addetto alla vigilanza ed ispezione e che ad oggi per quanto riguarda l’azienda ASL 12 non risultano coperti.
Le aziende si impegnano a verificare nel più breve periodo, la possibilità di integrare in organico le figure professionali precedentemente occupate presso il S.M.S.P. impegnate in attività di vigilanza negli ambienti di lavoro, trasferite recente mente all’ARPAM.
Particolarmente necessaria risulta essere la presenza in ciascun servizio di almeno una figura tecnica (laureato non medico) specializzata per attività antinfortunistica.
Le stesse Aziende provvederanno ad attuare idonee misure organizzative per l’utilizzo più razionale delle risorse esistenti. In particolare:
- riduzione di mansioni improprie a carico del personale tecnico;
- miglior equilibrio delle risorse assegnate;
- recupero di personale proprio dei servizi di Prevenzione e Sicurezza nei luoghi di lavoro ma adibito a compiti diversi;
- sostituzione tempestiva del personale dimissionario;
- entro il 31/12/2001 monitoraggio dei carichi di lavoro svolto dal personale in servizio per una eventuale integrazione delle piante organiche.
Tutte le iniziative di monitoraggio formeranno oggetto di periodici incontri tra le parti.
Le tre ASL provvederanno ad una maggiore integrazione dei servizi di P.S.L.L.; tale integrazione avverrà sulla base di una relazione congiunta elaborata dagli stessi, finalizzata ad ottenere maggiori sinergie e presenza sul territorio della provincia oltre alla eventuale acquisizione di strumenti necessari e ritenuti prioritari a partire da una maggiore informatizzazione.

2) Programmi d’attività
Le tre Aziende Sanitarie nel riconfermare l’obiettivo previsto dal P.S.N., di diminuire del 10% gli infortuni presenti della provincia Ascolana, si impegnano a sviluppare le attività delle aziende stesse orientandole verso gli obiettivi definiti dal P.S.R.
In particolare le tre ASL si impegnano alla piena attuazione dell’Obiettivo A (piano mirato di monitoraggio e controllo del D.lgs 626/94 per il campione d’aziende ricadenti nel territorio di competenza) oltre alla attuazione degli obiettivi B1 e B2.
Le tre ASL si impegnano all’avvio dell’Obiettivo B 3 (Piano di monitoraggio dei poli industriali) attraverso un raccordo ed una sperimentazione interaziendale con riferimento alla Calzatura ed al Polo del freddo.
La specifica definizione dei progetti soprariportati sarà oggetto d’iniziativa congiunta tra le parti firmatarie del presente Protocollo.

3) Formazione - Informazione - Comunicazione
Con riferimento agli obiettivi di prevenzione dichiarati dalle tre ASL, le stesse, anche in concorso con gli Organismi Paritetici Provinciali di cui all’art. 20 del D.lgs 626/94, e con l’INAIL si impegnano a definire un piano d’attività formative con particolare riferimento a:
a) corsi di formazione e aggiornamento da realizzarsi nel corso dell’anno 2001/02 e rivolti all’esterno:
- incontri d’aggiornamento sul tema della sicurezza macchine, per dipendenti esterni;
- corsi di sensibilizzazione alle tematiche della prevenzione e sicurezza sul lavoro, in collaborazione con Provincia e Provveditorato agli Studi, rivolti a studenti e docenti degli Istituti Tecnici e Professionali;
- attività informative per i dipendenti dell’ASL in materia di sicurezza.
Particolare attività di formazione/riqualificazione, sarà rivolta, congiuntamente al personale del Servizio P.S.A.L., anche al fine di giungere ad un approccio omogeneo delle Leggi 277/91, 626/94, 758/94 e 494/96 e successive.
b) potenziamento degli Sportelli Informativi, già attivati dalle tre ASL, rivolti agli RLS/RLST ed alle imprese, collegamento degli stessi con banche dati o istituti specializzati; diffusione di materiale tecnico scientifico e legislativo; le modalità di funzionamento degli sportelli saranno tempestivamente comunicate alle OO.SS.
Lo strumento per l’attuazione degli Obiettivi C1 e C2 è la istituzione di un centro di informazione e documentazione sui rischi da lavoro. Tale centro può essere organizzato insieme all’osservatorio epidemiologico di cui al punto successivo di comune accordo dei tre servizi, con articolazioni territoriali nelle singole ASL ed in stretta correlazione con l’osservatorio epidemiologico regionale c) organizzazione, d’intesa con le parti sociali, d’attività formative periodiche a favore degli R.L.S./RLST e/o R.S.P.P. sui temi della sicurezza e prevenzione sul lavoro. Le suddette attività saranno inserite nei programmi d’educazione alla salute.
Per dar seguito a questo progetto si propone la costituzione di un gruppo di lavoro tra i rappresentanti sindacali dei lavoratori ed i servizi PSAL per la stesura di un programma operativo integrato sui punti citati.

4) Osservatorio
Tra gli obbiettivi delle tre ASL risulta prioritaria l’attivazione di un efficace sistema informativo- epidemiologico di supporto.
Assume quindi particolare rilevanza all’interno d’ogni Azienda il coordinamento delle attività di rilevazione e di gestione dei dati d’interesse epidemiologico.
Pertanto le tre ASL e le OO.SS. CGIL/CISL/UIL convengono nella realizzazione di un Osservatorio infortuni e malattie da lavoro che rilevi la situazione infortunistica della provincia ascolana monitorando infortuni mortali e non, tipologia degli stessi, classi delle attività produttive e tutte le notizie utili al funzionamento di detto Osservatorio.
Per la costituzione dello stesso Osservatorio si ritiene necessario il coinvolgimento dell’INAIL visto il Protocollo d’intesa già siglato a livello regionale tra lo stesso istituto e la C.P.R.A. in tema di prevenzione.
Particolare attenzione sarà riservata al registro tumori, che dovrà essere istituito come ambito territoriale d’osservazione.
Le parti verificheranno, con cadenza semestrale, lo stato d’avanzamento dei progetti suddetti.
Le parti convengono di incontrarsi entro il mese di Novembre p.v. per verificare lo stato di attuazione del presente protocollo.
Il presente protocollo decorre dal 1°luglio 2001.

L.C.S.
[Direttori Generali e Responsabili dei S.P.S.A.L.] ASL 11 ASL 12 ASL 13 e CGIL CISL UIL


Fonte: asl13ascoli.it