Tipologia: Contratto Integrativo Aziendale
Data firma: 22 aprile 1994
Parti: Sasib e CdF e Fim, Fiom, Uilm
Settori: Metalmeccanici, Sasib Bologna
Fonte: contrattazione.cgil.it

Sommario
:

1) Politica industriale
2) Organizzazione del lavoro
3) Inquadramento professionale
4) Premio feriale
5) Erogazioni per obiettivi
6) Orario flessibile
7) Gruppo di lavoro ambiente e igiene del lavoro
8) Previdenza integrativa (Previlabor)
9) Trasfertisti segnalamento
10) Quota contratto
Allegato 1 Modello organizzativo Area MCM
Allegato 2 Divisione telecomunicazioni - Stabilimento di Verona

• Premio feriale
• Erogazione per obiettivi
• Previdenza integrativa
Corrispondenza Interna
• Allegato

Bologna, 22 Aprile 1994, tra la Sasib spa, il Consiglio di Fabbrica e la Fim - Fiom - Uilm Territoriali si concorda quanto segue.

1) Politica industriale
1.1 Divisione tabacco
Il mercato continua ad essere caratterizzato da una forte concorrenzialità, accentuatasi peraltro nel perdurante quadro di recessione economica, per cui si rendono necessari interventi di politica industriale che impegnino tutte le aree funzionali della Divisione su obiettivi di miglioramento di qualità, produttività e dei costi.
Sono avviate azioni per consolidarsi nei mercati anche attraverso un costante miglioramento della qualità dei prodotti esistenti, una presenza commerciale capillare e per sviluppare una nuova linea di prodotti che risponda alle esigenze dei mercati più qualificati e di quelli in via di sviluppo, investendo finanziariamente ed in risorse umane, principalmente nel settore tecnico, con cui rafforzare la presenza di Sasib nel mercato dell'impacchettamento.
Si perseguono in parallelo azioni di ottimizzazione dei flussi gestionali rivedendo l'organizzazione, le procedure e le strutture produttive, anche con opportuni investimenti.
1.2 Divisione segnalamento
Le Ferrovie dello Stato continuano a essere il mercato principale del Segnalamento Ferroviario. I programmi di investimento FS sono orientati a interventi su linee tradizionali volti alla riduzione di personale, ma sono frenati sia dai mancati investimenti che dalla incapacità di spesa. Le prospettive di avvio del piano dell'Alta Velocità sono ancora legate a problemi di natura politico/economica.
E' nei programmi dell'Azienda di investire in risorse umane per incrementare la presenza sui mercati esteri.
In particolare verrà perseguito lo sviluppo di nuovi prodotti capaci di essere competitivi sui mercati internazionali. Strategiche sul lungo periodo potranno risultare le collaborazioni avviate con la consociata GRS e la partecipazione ai progetti finanziati Europei.
Nell'area produttiva la presenza di nuovi prodotti, e in particolare di prodotti elettronici, farà assumere più peso alle attività di controllo e collaudo funzionale e quindi emergerà l'esigenza di un cambiamento qualitativo delle risorse umane impegnate che verrà realizzato sia attraverso il turnover che con opportuna formazione, come da accordi sindacali in atto.
1.3 Divisione telecomunicazioni
Il mercato italiano sta orientandosi sempre più a prodotti a basso prezzo, anche a scapito di standard qualitativi, e sarà sempre più indispensabile per l'Azienda penetrare nei mercati esteri.
L'Azienda pertanto sta investendo nello sviluppo di prodotti, in particolare del settore radio, sia per il mercato italiano (A. V) che per le diverse esigenze dei mercati esteri, per cui potranno essere determinanti le collaborazioni e gli accordi che potranno essere presi con società europee.
Da tali sintetiche premesse conseguono che sono obiettivi di comune interesse:
1) lo sviluppo della competitività dell'azienda;
2) lo sviluppo delle risorse umane, in senso professionale e di integrazione;
3) lo sviluppo degli investimenti, nei limiti delle compatibilità finanziarie aziendali, in uomini e mezzi dedicati all'innovazione.
Le condizioni del presente accordo che verranno applicate alla Divisione Telecomunicazioni per lo stabilimento di Verona sono riassunte nell'allegato 2.
Si concorda pertanto di configurare un quadro di relazioni industriali basate sul confronto tra le parti, proseguendo la prassi dell'informativa annuale circa i piani perseguiti dall'Azienda.
In presenza di fatti straordinari, problemi emergenti o cambiamenti di piani l'Azienda, anche su richiesta del Consiglio di Fabbrica, fornirà gli elementi di verifica o le ulteriori informazioni ritenute necessarie anche in corso d'anno.

2) Organizzazione del lavoro
In tema di informazioni sull'innovazione tecnologica ed organizzativa l'Azienda e il CdF ribadiscono il mantenimento delle prassi in atto, così come concordato negli accordi aziendali del 23/5/1985 e del 13/7/1988, cioè di procedere attraverso un confronto preventivo tra le parti su aspetti significativi di innovazione.
2.1 Area macchine utensili
Al fine di mantenere e sviluppare la competitività dell'impresa attraverso un generale miglioramento qualitativo della produttività è necessario procedere nelle azioni di revisione e ottimizzazione dei modelli di gestione.
Per quanto concerne le aree delle lavorazioni meccaniche gli obiettivi generali che si perseguono sono i seguenti:
- incrementare la percentuale dei componenti che vengono lavorati completamente in area
- garantire la qualità dei componenti lavorati
- rispettare le priorità ed i programmi di consegna
- individuare strumenti - indici - di verifica dei risultati in termini di difettosità, scarti produttività.
Per il raggiungimento degli obiettivi sopracitati è indispensabile sviluppare le professionalità e le capacità delle risorse umane in modi gradualmente sempre più integrati.
L'area A (MCM) è quella che meglio si presta all'introduzione del modello organizzativo che di seguito viene descritto nell'Allegato 1.
2.2 Area montaggio tabacco
Nell'Area Montaggio Tabacco l'Azienda e CdF procederanno ad un confronto di proposte finalizzato ad esaminare soluzioni organizzative adeguate a soddisfare gli obiettivi di:
- migliorare la qualità dei prodotti e la produttività globale dell'area
- sviluppare la professionalità e le competenze degli addetti, in particolare sui nuovi prodotti, sui collaudi e prove funzionali interne ed in rapporto alle installazioni ed avviamenti esterni.

3) Inquadramento professionale
L’Azienda e il CdF convengono che nelle aree dove maggiore è stata l'implementazione di innovazione tecnologica e organizzativa, si è determinata una parallela evoluzione di conoscenze e caratteristiche professionali da valorizzare (polivalenza, polifunzionalità, gestione e comunicazione, autonomie decisionali, ecc.).
[…]

6) Orario flessibile
Si conviene di introdurre, a partire dal 1° Luglio 1994 una tipologia di orario flessibile con recupero nella stessa giornata, per gli impiegati non addetti alla produzione, con una flessibilità limitata alla mezz'ora, mantenendo l'attuale arrotondamento al quarto d'ora, come appresso:
- entrata dalle ore 8 alle ore 8,30
- uscita dalle ore 17 alle ore 17,30
Potrà essere parimenti esaminata, per impiegati collegati alla produzione che iniziano alle ore 7,30, la possibilità di accedere ad una flessibilità analoga salvaguardando le esigenze della funzione.

7) Gruppo di lavoro ambiente e igiene del lavoro
Le parti concordano sulla opportunità di procedere alla realizzazione di un gruppo di lavoro per i problemi dell'ambiente e dell'igiene del lavoro.
Tale gruppo sarà composto da tre membri nominati da ciascuna delle parti fra i dipendenti dell'Azienda.
Pertanto, fatte salve l'autonomia di gestione e la responsabilità dell'Azienda, si conviene che tale gruppo abbia le seguenti competenze:
1) Proposte di applicazione della legislazione nazionale e comunitaria in materia di sicurezza del lavoro, prevenzione, informazione e formazione dei lavoratori e realizzazione completa delle direttive comunitarie;
2) studio delle normative antinfortunistiche su impianti, attrezzature, ambienti e formulazione di proposte di miglioramenti;
3) studio di ulteriore miglioramento delle funzioni di pronto soccorso;
4) definizione di criteri per la raccolta, l'elaborazione e la diffusione delle informazioni sui rischi delle attività lavorative e sui mezzi più idonei per evitarli;
5) studio per la definizione di una squadra di pronto intervento in caso di incendio;
6) studio delle caratteristiche e qualità degli indumenti di lavoro e altri mezzi di protezione.

Allegato 1 Modello organizzativo Area MCM
L'area deve essere strutturata e organizzata attraverso l'opportuna saturazione delle macchine e delle risorse per la realizzazione di lavorazioni preliminari, trasformazione e completamento, aggiustaggi, premontaggi, collaudi, sbavature intermedie e finali e gestione del non presidiato.
Gli operatori e i gestori garantiscono la qualità del rispetto delle priorità e delle consegne indicate dai programmi.
La gestione ottimale dell'area è garantita da 14 Operatori e 2 Gestori d'Area su 2 turni.
Gli Operatori, in autonomia ed esercitando capacità propositiva nel rispetto dei risultati:
A) Definiscono e comunicano al Gestore d'Area chi svolgerà le attività previste dal piano di lavoro.
B) Garantiscono la saturazione degli impianti con il rispetto della qualità richiesta.
C) In fase di esecuzione "primo pezzo" effettuano le attività di programmazione, preparazione pallets, messa a punto e ottimizzazione del processo nell'ambito delle metodologie definite e standardizzate.
A tale scopo è necessario che gli spazi occorrenti in macchina siano garantiti.
D) Segnalano al Gestore d'Area eventuali anomalie o incongruenze circa:
1) Limiti/rischi di processo
2) Problemi di metodologia inerenti a:
Utensileria
Piazzamento
Programma
E) Richiedono il benestare del primo pezzo all'addetto al collaudo in Area.
F) Effettuano gli interventi segnalati dall'operatore al Collaudo per la corretta realizzazione di processo.
G) Effettuano i controlli a banco per il mantenimento della qualità richiesta dal processo.
H) Distribuiscono le attività nel rispetto della qualità e dei tempi di consegna stabiliti.
I) Evidenziano le eventuali anomalie e propongono azioni correttive e di ottimizzazione.
I Gestori in un ruolo tipicamente tecnico organizzativo, favoriscono e supportano il lavoro del gruppo, esercitano capacità di sintesi e di supervisione finalizzate a garantire i risultati.
Ricevono la programmazione per fasce di producibilità con revisione giornaliera per:

CdL 3.3.2 Operazioni di preparazione per M.C.M.
CdL 5.0.6 Operazioni di preparazione per M.C.M. comprensive di montaggi e aggiustaggio
CdL 7.2.6 Operazioni di preparazione in completamento
CdL 0.1.1 Operazioni di preparazione di sbavatura intermedia/finale
CdL 8.2.2 Operazioni di preparazione di collaudo di processo e finale.

Sulla base dei programmi pianificano, ottimizzano ed evidenziano le attività dell'Area:
A) Ottimizzano la saturazione delle macchine e delle risorse nel rispetto delle priorità date dall'avanzamento lavori d'Officina identificando i particolari, priorizzati o non, che dovranno essere lavorati in non presidiato.
B) Forniscono alla Tool-Room i programmi per la preparazione dei Pallets e delle ruote utensili.
C) Ad ogni inizio turno formalizzano e trasferiscono agli operatori d'Area le attività da realizzare.
D) Garantiscono la rispondenza alle specifiche tecniche richieste dal disegno sui componenti prodotti in Area ed il rispetto delle date di consegne stabilite.
Per il funzionamento ottimale del modello organizzativo, gli Operatori ed i Gestori d'Area, dovranno promuovere e gestire la diffusione interna al gruppo delle competenze e l'inserimento di eventuali operatori in formazione che i responsabili d'Officina individueranno.
Va comunque garantita la mobilità che si renderà necessaria in funzioni dei carichi globali d'Officina.

Corrispondenza Interna
Data: 23 novembre 1994
[…]
Oggetto: Modello organizzativo Area MCM
In applicazione dell'accordo aziendale del 22 Aprile 1994, si concorda di avviare l'esperienza del nuovo modello organizzativo nell'area MCM a partire dal 1° Dicembre 1994.
Allo scopo di meglio valutare i risultati si individuano i seguenti indicatori:
• Difettosità e scarti
• Tempo medio di preparazione per pallet di prima e seconda esecuzione
• Particolari in transito / particolari lavorati completamente in area
• Utilizzo degli impianti
Sono considerati come facenti parte il Gruppo gli Operatori e Gestori dell'elenco allegato.
Le parti si impegnano ad una prima verifica sull'andamento dell'esperienza entro il mese di Dicembre 1994 ed a successive verifiche bimestrali per i primi 6 mesi del 1995.
In occasione della prima verifica, l'azienda si impegna a presentare un programma di inserimenti di Operatori in formazione.