PROTOCOLLO D’INTESA PER L’ATTIVITÀ DI PREVENZIONE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO NEGLI ANNI 2007-2008

Premesso:
▪ che da tempo viene sottoposta da più parti all’attenzione delle Istituzioni, anche alla luce dei gravi incidenti verificatisi di recente a danno di lavoratori dipendenti da aziende o imprese di questa provincia, la problematica della sicurezza nei luoghi di lavoro con particolare riferimento alle aziende operanti nel settore dell’ecologia, dell’edilizia, dell’industria e dell’agricoltura in ordine a cui si impongono mirate azioni di prevenzione e di controllo;
▪ che per intervenire in maniera incisiva e porre in essere tutte le misure volte ad infrenare il fenomeno degli infortuni sul lavoro è necessario il coinvolgimento e la collaborazione di tutte le Amministrazioni, gli Enti e le Associazioni di categoria competenti in materia nonché delle Organizzazioni sindacali;
▪ che sussiste la convergenza di interessi a porre in essere concrete azioni per la realizzazione dell’obiettivo primario della sicurezza nei luoghi di lavoro al fine di favorire l’abbassamento della soglia del rischio e la riduzione degli eventi infortunistici nel rispetto della normativa vigente in materia;
▪ che la prevenzione e la sicurezza sul lavoro costituiscono un fattore di qualità e di sviluppo del territorio;
▪ che la centralità della cultura della sicurezza, che trova nei DD.LL.vi 626/94 e 494/96 formale riconoscimento normativo e valido strumento per la prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali, va promossa a tutti i livelli, individuando gli elementi che ne impediscono la totale affermazione negli ambienti di lavoro, riducendone, talora, l’applicazione all’adozione di strumenti di natura meramente burocratica e formale con scarsi controlli sull’effettivo raggiungimento delle finalità previste;
▪ che il settore delle costruzioni, per la specificità, criticità e pericolosità delle attività lavorative, necessita di particolare attenzione principalmente per ciò che concerne il comparto dei lavori edili privati;

Si conviene quanto segue:
1. E’ istituito presso la Prefettura-U.T.G. di Ragusa, nell’ambito della Conferenza Permanente (Sez. IV), un tavolo di coordinamento in materia di salute e sicurezza sul lavoro al quale sono chiamati a partecipare le Amministrazioni locali, la Camera di Commercio, le Forze dell’Ordine, il Servizio di Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro della Azienda U.S.L. n. 7, l’Ispettorato Provinciale del Lavoro, l’INPS, l’INAIL, i Vigili del Fuoco, l’Associazione Industriali, la CNA, l’ANCE, l’ATO Ambiente, le Organizzazioni Sindacali e le Organizzazioni Agricole.

2. Al cennato tavolo dovranno confluire tutti i dati afferenti la sicurezza nei luoghi di lavoro, avendo cura di segnalare le aziende maggiormente a rischio.

3. L’Associazione Industriali, la CNA, l’ANCE, l’ATO Ambiente e le Organizzazioni Professionali Agricole, in collaborazione con le OO.SS., si impegnano ad avviare congiuntamente iniziative volte ad assicurare una adeguata informazione e formazione sui temi della salute e della sicurezza, avvalendosi anche della collaborazione dei Vigili del Fuoco e dell’Azienda Sanitaria Locale per la realizzazione di corsi di formazione e seminari di approfondimento monotematici destinati prioritariamente ai Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza;
Le parti si impegnano a:
a. garantire la diffusione del libretto personale relativo al “curriculum” formativo in materia di igiene e sicurezza, nonché a favorire la nomina dei RLS in tutti i luoghi di lavoro, monitorando preventivamente i vari settori e verificando le avvenute nomine;
b. avviare incontri con gli Ordini e i Collegi Professionali finalizzati a promuovere e verificare le modalità attuative della normativa sulla sicurezza nei cantieri temporanei e mobili nonché promuovere iniziative attraverso cui rendere sempre più trasparenti i meccanismi degli appalti da parte dei committenti;
c. assicurare, così come previsto dalla normativa vigente, l’inserimento, tra le clausole degli appalti, dell’impegno al rispetto delle disposizioni normative contrattuali nazionali, aziendali e territoriali nonché della richiesta della specifica attività di formazione svolta dai lavoratori delle aziende aggiudicatarie, anche mediante l’esibizione del libretto personale relativo al “curriculum formativo”;
d. promuovere forme e modalità di coordinamento tra le aziende committenti e le imprese esecutrici degli appalti pubblici e dei lavori privati;
e. fornire - per il tramite del Comitato Paritetico Territoriale per la Prevenzione degli Infortuni, l’Igiene e l’Ambiente di Lavoro - alle imprese esecutrici di lavori pubblici e a quelle esecutrici di lavori edili privati, in regola con la vigente normativa sul Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC), un servizio gratuito di consulenza tecnica nei cantieri allo scopo di verificare la corretta applicazione delle disposizioni in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro.

4. L’Unione Agricoltori, la CIA, la Coldiretti si impegnano, entro il mese di febbraio 2008, a rendere operativo il Comitato Paritetico Provinciale per realizzare quanto previsto dal vigente CCNL e dai Contratti provinciali, come la raccolta e tenuta degli elenchi degli RLS, la formazione fatta agli stessi, la promozione di indagini conoscitive sui fabbisogni formativi per i rappresentanti alla sicurezza e per tutti i lavoratori. Si impegnano, inoltre, a rendere effettivo l’uso del libretto individuale dei rischi e dei danni per la salute, comprensivo della scheda integrativa per la lavoratrice agricola, previsto dal vigente CCNL.

5. L’Azienda U.S.L. n. 7 di Ragusa, attraverso il Servizio di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro - struttura sanitaria del Dipartimento di Prevenzione - oltre allo svolgimento dei compiti istituzionali di specifica competenza, si impegna a svolgere attività di assistenza, informazione, formazione ed educazione alla salute in materia di sicurezza ed igiene del lavoro, allo scopo di contrastare i fattori di rischio attraverso la piena individuazione e conoscenza degli stessi. L’Azienda si impegna, inoltre, ad inserire negli appalti pubblici di propria competenza l’obbligo per i concorrenti del pieno rispetto delle normative nazionali e regionali in materia di prevenzione e sicurezza del lavoro nonché dell’applicazione in favore dei lavoratori delle disposizioni contrattuali di settore.

6. La Camera di Commercio si impegna in merito ad una costante azione di stimolo di tutte le Associazioni di Categoria per una loro maggiore ed intensa azione sia di formazione sia di informazione in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, orientando i possibili finanziamenti verso la realizzazione di appositi e mirati corsi di formazione rivolti sia ai lavoratori sia alle imprese.

7. Gli Ordini tecnici professionali saranno interessati perché promuovano e sostengano ogni utile intervento volto a stimolare ed orientare i tecnici professionisti ad una mirata specializzazione sulle competenze e specificità del settore in linea con le dinamiche e le peculiarità delle varie attività. In prospettiva, si impegneranno a realizzare dei pacchetti formativi indirizzati alle diverse e complesse tematiche del lavoro da proporre alle Associazioni di categoria per la formazione dei lavoratori.

8. In questo senso, tra gli Ordini e Collegi delle professioni tecniche della provincia di Ragusa e Azienda USL, Ispettorato del Lavoro, INAIL, Vigili del Fuoco e Comitato Paritetico Territoriale potrà essere istituito un tavolo tecnico permanente di confronto e approfondimento preordinato a sviluppare ogni utile esame e trattazione delle varie problematiche connesse all’interpretazione e/o applicazione della disciplina prevenzionistica in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro con particolare riferimento ai cantieri edili.

9. La Provincia Regionale si impegna in merito ad una costante azione di stimolo di tutte le Associazioni di Categoria per una loro maggiore ed intensa azione sia di formazione sia di informazione in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, orientando i possibili finanziamenti verso la realizzazione di appositi e mirati corsi di formazione rivolti sia ai lavoratori sia alle imprese.
10. La Prefettura-U.T.G. si impegna a sollecitare i Comuni e la Provincia Regionale affinché definiscano intese riguardanti le regole per gli appalti pubblici di loro competenza nonché a sottoscrivere protocolli d’intesa per la trasparenza, l’informazione, la sorveglianza, la prevenzione e la sicurezza nei luoghi di lavoro inerenti gli appalti pubblici di edilizia. I Comuni e la Provincia Regionale si impegnano a definire intese con il Comitato Paritetico Territoriale e la Cassa Edile, che collaboreranno sul piano della formazione degli agenti dei corpi di Polizia Municipale e di Polizia Provinciale per il controllo dei cantieri edili presenti nel territorio. I Comuni e la Provincia Regionale inoltre vorranno fornire notizie alle OO.SS. ed al Comitato Paritetico Territoriale circa la stipula di contratti di appalto, le imprese esecutrici dei lavori nonché altri dati di interesse. I Comuni vorranno anche comunicare alle OO.SS. ed al Comitato Paritetico Territoriale informazioni sulle concessioni e sulle autorizzazioni edilizie rilasciate ai committenti nel territorio di propria competenza, non trascurando di diffidare i committenti stessi sull’obbligo di indicare al Comune elementi relativi all’impresa esecutrice dei lavori, l’ottemperanza di questa agli obblighi di regolarità contributiva nonché al rispetto delle norme di prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Dopo una prima fase sperimentale si valuterà la possibilità di estendere i contenuti del presente protocollo agli altri comparti dell’economia provinciale.

Si concorda inoltre:
a) di diffondere nel mondo della scuola la cultura della prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro, con il coinvolgimento dei referenti istituzionali e delle autorità scolastiche competenti, integrando anche i progetti già in essere al fine di introdurre spazi formativi specifici da inserire nell’attività didattica programmata.
b) di avviare un’analoga azione di promozione della sicurezza sul lavoro anche tra la popolazione in generale, mediante campagne di sensibilizzazione su organi di stampa e di informazione.
c) sulla opportunità che l’INAIL, l’INPS, l’Ispettorato Provinciale del Lavoro, il Servizio di Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro della Azienda U.S.L. n. 7, i Vigili del Fuoco ed il Comitato Paritetico Territoriale per la Prevenzione degli Infortuni, l’Igiene e l’Ambiente di Lavoro si impegnino a realizzare semplici forme di integrazione nello scambio delle informazioni e nelle attività necessarie alla realizzazione dei propri compiti istituzionali.
Per quanto concerne il lavoro minorile, considerato che esso - oltre a costituire un’inaccettabile violazione dei diritti fondamentali dei minori - presenta connessioni con il lavoro sommerso, esponendo di fatto bambini e ragazzi anche ai rischi derivanti dall’elusione delle più elementari regole di sicurezza sul lavoro, si conviene:
a) di assicurare che le varie Amministrazioni adottino strumenti volti a disincentivare le imprese ed aziende fornitrici di beni e servizi dall’impiego - diretto od indiretto - di lavoro minorile.
b) di sviluppare - in sinergia con il mondo della scuola - una strategia per rendere più efficace la lotta allo sfruttamento del lavoro minorile, tenendo conto della molteplicità delle sue manifestazioni, fra le quali un indicatore importante è rappresentato dall’abbandono scolastico. Al riguardo, è auspicabile che la scuola diventi un ambiente capace di promuovere il benessere fisico, cognitivo e relazionale, e di prevenire situazioni di disagio e di difficoltà che possono indurre il bambino ad abbandonare il percorso formativo a favore di una scelta lavorativa.
c) di dedicare una sezione del tavolo di coordinamento ad un approfondito esame della delicata fenomenologia.
Le riunioni del cennato tavolo di coordinamento avranno cadenza semestrale e saranno finalizzate anche alla verifica delle attività svolte nel periodo precedente.

Ragusa, 12 giugno 2007

Letto, approvato e sottoscritto

PREFETTO
PRESIDENTE DELLA PROVINCIA REGIONALE
SINDACO DI ACATE
SINDACO DI CHIARAMONTE GULFI
SINDACO DI COMISO
SINDACO DI GIARRATANA
SINDACO DI ISPICA
SINDACO DI MODICA
SINDACO DI MONTEROSSO ALMO
SINDACO DI POZZALLO
SINDACO DI RAGUSA
SINDACO DI SANTA CROCE CAMERINA
SINDACO DI SCICLI
SINDACO DI VITTORIA
PRESIDENTE DELLA CAMERA DI COMMERCIO
QUESTORE
COMANDANTE PROV.LE CARABINIERI
COMANDANTE PROV.LE GUARDIA DI FINANZA
DIRETTORE GENERALE AZIENDA U.S.L.

DIRIGENTE UFFICIO SCOLASTICO PROV.LE
DIRIGENTE ISP. PROV.LE DEL LAVORO
DIRIGENTE ISP. PROV.LE AGRICOLTURA
DIRETTORE I.N.P.S.
DIRETTORE I.N.A.I.L.
COMANDANTE PROV.LE VIGILI DEL FUOCO
PRESIDENTE A.T.O. AMBIENTE
PRESIDENTE ASS. INDUSTRIALI
PRESIDENTE C.N.A.
PRESIDENTE A.N.C.E.
PRESIDENTE COMITATO PARITETICO TERR.LE
SEGRETARIO GENERALE CGIL
SEGRETARIO GENERALE CISL
SEGRETARIO GENERALE UIL
SEGRETARIO GENERALE UGL
SEGRETARIO GENERALE CISAL
PRESIDENTE CIA
PRESIDENTE COLDIRETTI
PRESIDENTE CONFAGRICOLTURA


Fonte: interno.gov.it