Commenti dell'Ufficio Internazionale del Lavoro in merito al Documento N25 ISO/PC 283/WG 1 “Possibile bozza del Comitato” di ISO 45001, circolata in data 1 luglio 2014



L'Ufficio Internazionale del Lavoro (ILO) presenta i seguenti commenti in merito al documento N25, di ISO/PC 283/WG 1, bozza di ISO 45001, a cura della direzione del Comitato di Progetto per i testi concordati dai rispettivi gruppi di lavoro del Comitato di Progetto PC 283 Working Group 1 (TGs) nella seconda riunione del Comitato di Progetto e nella successiva corrispondenza elettronica.
In sintesi, per le ragioni di seguito esposte, l'attuale bozza di ISO 45001 non rispetta e non sostiene i termini delle norme internazionali del lavoro e le relative linee guida (ILS) su una serie di questioni che rientrano nel mandato dell'ILO (questioni ILO), e non utilizza le norme internazionali del lavoro (ILS) come fonte di riferimento per quei temi per risolvere i casi di conflitto. Di conseguenza, questa bozza ISO 45001 non tiene fede agli impegni dell'ISO assunti con l'ILO nell'Accordo concluso il 6 agosto 2013 e potrebbe portare ad una norma ISO che è in contrasto con gli impegni giuridici dei Paesi in base alle norme internazionali del lavoro (ILS) ratificate e alle legislazioni nazionali contenenti quegli impegni.
La bozza consolidata ed edita è stata fatta circolare il 1 luglio presso i membri del Gruppo di Lavoro per un loro voto favorevole o contrario entro il 15 luglio se la bozza possa essere inviato come Bozza del Comitato (CD) di ISO 45001 per essere votato dai membri del Comitato di Progetto. In risposta all'invito del segretariato del Comitato di Progetto dell'ISO, questi commenti dell'ILO sono destinati ai membri del Comitato di Progetto se la bozza è confermata come Bozza del Comitato, o per i membri del Gruppo di Lavoro, WG1, se ila possibile Bozza del Comitato non è confermata. L'ILO si riserva di presentare i commenti dettagliati nei tempi previsti.

Osservazioni sul metodo e sulla composizione della bozza
1. L'impegno di rispettare le norme internazionali del lavoro (ILS) e la relativa azione dell'ILO nell'Accordo ILO - ISO (N31, paragrafo 4) e la Nuova Proposta di Lavoro sul Progetto (NWIP)1 non è stato raggiunto nell'attuale testo della bozza che contiene punti di conflitto con le norme internazionali del lavoro (ILS) su un numero di questioni ILO centrali in materia di sicurezza e di salute sul lavoro. Durante il processo redazionale, la direzione del Comitato di Progetto ha cambiato unilateralmente il testo che riguardava le questioni ILO che erano state stabilite dai redattori coerentemente alle norme internazionali del lavoro (ILS) e aggiunto nuove significative parti di testo senza che ciò fosse stato discusso o preparato dagli esperti del Gruppo di Lavoro (WG) o in consultazione con l'ILO. Alcuni dei nuovi testi non corrispondono ai punti principali delle clausole concordate dai gruppi di lavoro (Tgs) nella stesura anche se coprono il terreno formativo, come l'obiettivo e lo scopo del Sistema di Gestione della Sicurezza e della Salute sul Lavoro (OHSMS) e il significato del suo successo. L'aggiunta di ampi testi all'Allegato sono tratti da norme non adottate (DIS 14001) e dal sistema OHSAS 18002.
2. La composizione della redazione del Comitato di Progetto per ISO 45001 è lontana dalla composizione immaginata nella Nuova Proposta di Lavoro sul Progetto (NWIP) sulla quale hanno votato i membri dell'ISO. Il Comitato di Progetto e il relativo Gruppo di Lavoro mancano della composizione tripartita dell'ILO (governi, organizzazioni degli imprenditori e dei lavoratori) che la NWIP ha riconosciuto come “questione cruciale” da affrontare al fine di avere una “adeguato...equilibrio dei partecipanti al processo redazionale”.2 Gli esperti del Gruppo di Lavoro provengono, invece, principalmente dalla certificazione o da altre affiliazioni settoriali o da organismi nazionali di normazione; soltanto quattro degli 83 esperti sono membri di organizzazioni di lavoratori. Ancor di più, gran parte della redazione è stata fatta esclusivamente da un gruppo ristretto, assenti i contributi degli esperti, utilizzando estratti da norme non adottate e un processo che è lontano dall' “approccio altamente trasparente” richiesto dalle norme dell'ISO per la definizione delle norme dei Sistemi di Gestione (Allegato SL.8.2.4).
3. La coerenza alle norme internazionali del lavoro (ILS) nel processo redazionale è, inoltre, ostacolata dal fatto che molti esperti non sono consapevoli dell'impegno dell'ISO a rispettare le norme internazionali del lavoro (ILS) nelle disposizioni del Accordo di Principi (MoU); anche se 33 degli 85 esperti dell'ultimo incontro erano nuovi, la direzione non li ha resi partecipi delle disposizioni dell'Accordo di Principi e della necessità di tenerne conto nella fase redazionale. In un tentativo di correggere il problema retroattivamente, la direzione del Comitato di Progetto faceva circolare la N117 con la quale spiegava il MoU dopo la riunione, ma invitava a respingere le norme internazionali del lavoro (ILS) affermando che “Sebbene debba essere compiuto ogni sforzo per considerare il contributo dell'ILO, il MoU non richiede all'ISO di integrare questo contributo se non c'è il consenso del gruppo di lavoro/comitato a fare ciò (ad esempio, si applicano i normali processi di formazione del consenso dell'ISO)” (ISO/PC 283/N 117, 30 maggio 2014).

Risultati
4. I lavoratori sono gli attori principali nell'approccio delle norme internazionali del lavoro (ILS) sulla sicurezza e sulla salute sul lavoro, e la loro protezione e partecipazione sono la base dell'approccio delle norme internazionali del lavoro (ILS). Tuttavia, il termine “lavoratore” è pressoché invisibile nell'attuale bozza, e la protezione e partecipazione dei lavoratori non è sufficientemente riconosciuta, come viene esemplificato dalle carenze riportate di seguito. Dove i redattori hanno convenuto di aggiungere il termine “lavoratore”, la direzione lo ha cancellato sistematicamente dov'era possibile nel processo redazionale, utilizzando frasi non standard come: “le persone dell'organizzazione”; “tutti i membri che appartengono all'organizzazione”; “tutti i membri dell'organizzazione”; “persone che lavorano sotto il suo controllo”, o semplicemente “le persone”.3 Secondo le norme internazionali del lavoro (ILS), il termine “lavoratori” comprende chiunque lavori in un'impresa e non si limita al personale non manageriale, un punto messo per iscritto dall'ILO su richiesta. Invece, i riferimenti che i redattori hanno dato al termine lavoratori sono stati “nuovamente invertiti” nell'attuale testo della bozza (si veda la lettera d'accompagnamento N25).
5. La protezione del lavoratore da infortuni, malattie e problemi di salute è, secondo le norme internazionali del lavoro (ILS), l'obiettivo centrale della sicurezza e della salute sul lavoro ma non compare nella nuova Introduzione (Obiettivo, successo) e il rivisto Campo di Applicazione. Il concetto di “lavoratore”, infatti, non appare mai in queste sezioni formative. Piuttosto, come con altre sostituzioni del termine “lavoratori” utilizzato dai redattori più avanti nel testo, queste nuove sezioni inserite nella redazione utilizzano frasi non standard, tra cui quelle riportate sopra.
• Dopo la fase redazionale è anche scomparsa la chiara affermazione dei redattori circa la ben consolidata politica pubblica a livello internazionale che attribuisce la responsabilità della sicurezza e della salute sul lavoro agli alti dirigenti/datori di lavoro. I redattori avevano concordato che “Dato che l'alta direzione ha l'intera responsabilità della protezione della sicurezza e della salute dei lavoratori, dovrebbe individuare uno o più tra i suoi membri responsabile del sistema di gestione e della politica per la sicurezza e la salute sul lavoro” (il corsivo è stato aggiunto). Il riferimento alla responsabilità della direzione per la protezione del lavoratore è stato eliminato nella fase redazionale, lasciando soltanto la dicitura “l'alta direzione dovrà individuare uno o più membri responsabili del sistema di gestione e della politica per la sicurezza e la salute sul lavoro”.
• Le altre garanzie volte a tutelare i lavoratori sono state ridotte o eliminate in fase redazionale. Ad esempio, in base ai requisiti del testo concordato dai redattori, una gerarchia di controlli mette la prima priorità sull'eliminazione dei rischi, in linea con le norme internazionali del lavoro (ILS). (8.1.2). Tuttavia, l'Allegato afferma che “quando si controlla un rischio, l'organizzazione dovrebbe prima considerare i metodi per eliminare il rischio o sostituire un metodo o un processo meno rischioso”. Questa formulazione non solo mette la sostituzione alla pari con l'eliminazione dei rischi, ma l'uso del termine “considerare” implica che l'eliminazione o la sostituzione può essere respinta in base alla nuova definizione introdotta soltanto nell'Allegato, una definizione che non è stata mai utilizzata in nessuna norma adottata dall'ISO. Analogamente, una Nota sui dispositivi di protezione individuale concordata dai redattori (7.4.2) è stata cancellata dal testo dei requisiti dagli editori che hanno aggiunto che l'organizzazione deve soltanto considerare la necessità di risorse nel determinare il bisogno di misure protettive come i dispositivi di protezione individuale (A.7.1). Ciò potrebbe negare la necessità di fornire i dispositivi di protezione individuale ai lavoratori e suggerisce che ai lavoratori si potrebbe far sopportare il costo di essenziali dispositivi di protezione.
6. La partecipazione del lavoratore è essenziale per la gestione della sicurezza e della salute sul lavoro secondo le norme internazionali del lavoro (ILS). Tuttavia, nell'attuale testo della bozza, essa svolge un ruolo secondario e persino facoltativo a discrezione della direzione e non è costruita in modo sistematico nel sistema di gestione. Questo risultato è in contrasto con l'inclusione della “partecipazione del lavoratore” come principio chiave dei Sistemi di Gestione della Sicurezza e della Salute sul Lavoro nelle Specifiche di Progettazione concordate dal Comitato di Progetto nel suo primo incontro (N69 p. 3) ed non rispetta alcuni suggerimenti fondamentali dell'ILO ai gruppi di lavoro. Anche quando i redattori hanno deciso di fare riferimento alla partecipazione del lavoratore, i riferimenti sono stati poi erosi o ridotti, come specificato dalle inadempienze qui di seguito.
• Il riferimento alla partecipazione del lavoratore manca interamente da una vasta gamma di sezioni pertinenti come Campo di Applicazione e Contesto dell'Organizzazione (inclusa la sezione “Comprendere i bisogni e le aspettative delle parti interessate” “Undestanding the needs and expectations of interested parties”) ed è introdotto in modo insufficiente nelle politiche, nell'individuazione del rischio, nella valutazione del rischio, nella programmazione, nella condivisione della documentazione e dell'informazione, nelle operazioni che includono la formazione, la valutazione delle prestazioni, il controllo e il miglioramento.
• La bozza attuale evidenzia un approccio alla gestione della sicurezza e della salute sul lavoro guidato dalla direzione che limita la partecipazione dei lavoratori, essenziale per garantire la sicurezza e la salute sul lavoro secondo le norme internazionali del lavoro (ILS). Il testo concordato dei redattori in merito alla “responsabilità del lavoratore per quegli aspetti della salute e della sicurezza sui quali hanno il controllo” con un rimando alla rimozione degli ostacoli alla partecipazione, è stato cambiato in fase di redazione con “tutti i membri dell'organizzazione...dovrebbero assumere le loro responsabilità assegnate per la gestione della sicurezza e della salute sul lavoro” e rimossi i rimandi (7.4.2, il corsivo è stato aggiunto). E' introdotto un nuovo diagramma “Plan Do Check Act” (PDCA) come modello di gestione della sicurezza e della salute sul lavoro per questa norma internazionale che incorpora il concetto PDCA in un nuovo quadro, definito come la “struttura di alto livello”. (0.4) Questo modello non fa alcun riferimento ai lavoratori o alla loro partecipazione e mostra un sistema di gestione gestito soltanto dalla “Leadership”; dai contributi delle “parti interessate”, termine in cui i “lavoratori” sono nascosti nella definizione,4 situati al di fuori dell'area del sistema di gestione. Il nuovo testo aggiunto all'Allegato (A4.4) sottolinea l'autonomia dell'organizzazione nel decidere fino a che punto introdurrà i requisiti che impegnino le parti interessate (che includono i lavoratori), un riferimento che potrebbe annullare la portata del testo concordato (4.2). Il testo concordato dai redattori “la politica per la salute e sicurezza sul lavoro (OHS) dovrebbe essere comunicatala tutti i lavoratori” è stato cambiato in fase di redazione in “ la politica per la salute e sicurezza sul lavoro (OHS) dovrebbe essere comunicatala tutte le persone che lavorano sotto il controllo dell'organizzazione”.
• Il ruolo dei meccanismi che garantiscono la partecipazione dei lavoratori nel Sistema di gestione della sicurezza e della salute sul lavoro (OHSMS), inclusi la rappresentanza dei lavoratori e i comitati per la sicurezza e la salute, viene ora del tutto compromessa. Ad esempio:
• Il ruolo dei rappresentanti dei lavoratori riconosciuto a livello internazionale che era stato concordato dai redattori esperti è stato condizionato dall'aggiunta, nella fase redazionale, della dicitura “se appropriato” in tutti i riferimenti ad eccezione di uno, posto in parentesi, che implica uno stato inferiore. Ad esempio, nell'individuazione dei mezzi che garantiscono all'organizzazione una “partecipazione effettiva nel Sistema di gestione della sicurezza e della salute sul lavoro (OHSMS) da parte dei suoi lavoratori”, la direzione del Comitato di Progetto ha cambiato i riferimenti da “lavoratori e/o loro rappresentanti” in “lavoratori (e, se appropriato, loro rappresentanti)” (il neretto è stato aggiunto). Questo cambiamento è stato fatto sistematicamente per i riferimenti che riguardano la partecipazione dei lavoratori nelle politiche, nella pianificazione, nella valutazione operativa e dei risultati e nel miglioramento, e nell'accesso all'informazione. Tuttavia, secondo le norme internazionali del lavoro (ILS), i datori di lavoro dovrebbero riconoscere la rappresentanza dei lavoratori quando è scelta in modo legittimo dai lavoratori, non solo quando sembra appropriata a loro. La necessità di definire la “rappresentanza dei lavoratori” è stata sollevata ma non c'era tempo sufficiente per concordare tale definizione nell'ultimo incontro.5
I comitati per la salute e la sicurezza e i rappresentanti dei lavoratori per la salute e la sicurezza sul lavoro sono scomparsi a causa di una radicale rescissione del testo concordato degli esperti relativo all' “impegno dei comitati per la salute e la sicurezza...” per impegnare “se appropriato i comitati per la sicurezza ...”. Questo rappresenta un problema sia perché sembra che lasci questo impegno dei comitati per la salute e la sicurezza alla discrezione della direzione (se appropriato) e sia perché sembra negare la necessità di impegnare tali comitati sulle questioni della salute sul lavoro, la causa principale per i lavoratori del danno legato la lavoro. Allo stesso modo, la redazione del testo dell'Allegato concordato dai redattori in merito agli ostacoli che si frappongono alla partecipazione dei lavoratori ha modificato la formulazione “assenza di...meccanismi...che incoraggino...il lavoro congiunto della direzione e dei comitati per la salute e la sicurezza sul lavoro e la presenza di un lavoratore scelto (direttamente o attraverso le organizzazioni rappresentanti i lavoratori) dai rappresentanti per la salute e la sicurezza sul lavoro. Altri meccanismi effettivi possono includere comitati specializzati in materia di salute e sicurezza sul lavoro basati sui luoghi di lavoro che possono affrontare aspetti specifici del sistema di gestione della sicurezza e della salute sul lavoro ...” in “assenza di ...meccanismi che incoraggino... la partecipazione effettiva. Se appropriato, questi possono includere comitati per la sicurezza, e prevedere la selezione di rappresentanti dei lavoratori (attraverso sindacati o organizzazioni di lavoratori).” (A7.4) (neretto aggiunto)
• Secondo le norme internazionali del lavoro (ILS), il diritto dei lavoratori ad essere liberi dalle ritorsioni è vitale per la loro effettiva partecipazione ma, nella bozza dell'ISO, ciò è stato ridotto ad un breve riferimento a “protezione dei lavoratori dalle rappresaglie” (5.1); l'ILO aveva proposto di chiarire la formulazione con una clausola di requisiti o quanto meno una Nota nei requisiti per chiarire il significato. Il testo dell'Allegato sulle rappresaglie viene ora scollegato dai requisiti e modifica il termine “lavoratori” con “persone”. (A5.3)
7. Importanti conflitti con alcuni concetti delle norme internazionali del lavoro (ILS) centrali per la sicurezza e la salute sul lavoro nascono nella bozza a causa dell'inosservanza dei requisiti delle Specifiche di Progettazione per “garantire coerenza con la terminologia pubblica internazionalmente riconosciuta”.6 Questo avviene in diversi modi:
• Alcune definizioni sono state adottate in modo incoerente rispetto alla terminologia delle norme internazionali del lavoro (ILS) a causa di mancanza di consapevolezza o di considerazione del MoU da parte dei redattori (si veda il paragrafo 3). Ad esempio, la definizione “rischio” include il termine “agire” nonostante l'obiezione dell'ILO; questo apre la porta ad un approccio in materia di salute e sicurezza sul lavoro basato sui comportamenti anziché sulla responsabilità del datore di lavoro (si veda paragrafo 8).
• I redattori hanno utilizzato un numero di termini coerentemente con la terminologia internazionalmente riconosciuta, ma quest'uso è stato successivamente modificato nella stesura. Ad esempio, come è stato già osservato, i redattori hanno definito il termine “lavoratore” coerentemente con le norme internazionali del lavoro (ILS), ma nella stesura il termine è stato sostituito o evitato con frasi non standard (si veda il paragrafo 4). Inoltre, un nuovo significato della parola “considerare” ora cambia alcune clausole che, come formulate, non erano contrarie alle norme internazionali del lavoro (ILS) in disposizioni che sono contrarie alle norme internazionali del lavoro (ILS) (si veda paragrafo 5). L'uso della terminologia “sicurezza e salute sul lavoro” (OSH), che rappresenta lo standard per le norme internazionali del lavoro (ILS), è stata superata dalla terminologia “salute e sicurezza sul lavoro” (OHS)” quando la leadership ah rifiutato di lasciarla discutere ai redattori e, invece, ha messo la questione al voto dei membri del Comitato di Progetto poco prima del secondo incontro. L'attuale bozza di testo dei requisiti non riconosce neanche che i due termini si equivalgono, nonostante il suggerimento dell'ILO a farlo7.
• Alcune definizioni adottate dai redattori mescolano insieme termini distinti delle norme internazionali del lavoro (ILS), confondendo, così, il loro significato e vanificando le funzioni differenti di ogni concetto nella diffusione dei sistemi di gestione della sicurezza e della salute sul lavoro. Ad esempio, il termine “parte interessata” riduce il ruolo distintivo e le funzioni dei “lavoratori”, inclusi nella “parte interessata” (nota 5), ma sono in realtà la parte più importante da proteggere e che dovrebbe essere visibile per le sue funzioni negli elementi chiave dei sistemi di gestione della sicurezza e della salute sul lavoro. Analogamente, la terminologia “malattie professionali” è mescolata con “cattiva salute”; e gli “infortuni” fanno parte degli “incidenti”. Questo trattamento potrebbe ostacolare l'adeguata documentazione sul danno in un sistema di gestione della sicurezza e della salute sul lavoro: secondo le norme internazionali del lavoro (ILS), le “malattie professionali” sono distinte dalla “cattiva salute” e gli “incidenti” sono eventi che non causano danno. E' essenziale una documentazione adeguata per realizzare una pianificazione e un controllo operativo, come pure la valutazione e il miglioramento delle prestazioni; essa guida il successo di un sistema di gestione e risponde al requisito giuridico di molti Paesi. I redattori esperti hanno riconosciuto questo richiedendo che i sistemi di gestione della sicurezza e della salute sul lavoro includessero “informazioni documentate necessarie per dimostrare la conformità con il requisito giuridico” (7.5.1.), ma questo importante requisito è stato cancellato nella stesura.
8. Secondo le norme internazionali del lavoro (ILS), il datore di lavoro provvede a garantire un ambiente di lavoro salubre e sicuro e ad individuare i pericoli al fine di eliminarli o a ridurre i rischi che ne conseguono. Al contrario, un approccio basato sul comportamento si concentra sul comportamento dei lavoratori come causa delle malattie e degli infortuni legati al lavoro e allontana l'attenzione dalla responsabilità del datore di lavoro/alta direzione. Dopo che il termine “agire” (act) è stato inserito come parte della definizione di “pericolo” (hazard) per l'obiezione fatta dall'ILO nella seconda riunione del Comitato di Progetto, i curatori hanno rafforzato l'attenzione sul comportamento del lavoratore nei nuovi contributi forniti per l'Allegato non proposti dai redattori, aprendo ulteriormente la porta ad un approccio della salute e della sicurezza basato sul comportamento che tenta di rendere i lavoratori responsabili delle malattie e degli infortuni (ad esempio, A.7.3).
9. Il nuovo testo aggiunto all'Allegato consente ora di reinterpretare alcuni requisiti della bozza in modo tale da marginalizzare e persino negare l'allineamento con le norme internazionali del lavoro (ILS) raggiunto dai redattori. Ad esempio:
• Tra i sei impegni essenziali da adottare nella politica in materia di gestione della salute e della sicurezza sul lavoro, i redattori avevano incluso “l'impegno alla partecipazione e consultazione del lavoratore” (5.2); nell'interpretazione della clausola dell'Allegato, questo impegno è stato eliminato nella fase redazionale da un nuovo testo riferendosi in modo selettivo soltanto a “3 impegni fondamentali” delle politiche ed escludendo quello sulla partecipazione dei lavoratori. (A5.2)
• I redattori avevano concordato che, nel fissare gli obiettivi del sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro, “l'organizzazione dovrebbe considerare la partecipazione dei lavoratori e dei loro rappresentanti...” (stesura precedente 6.2.1). Tuttavia, questo obiettivo della salute e sicurezza sul lavoro è stato indebolito in modo significativo dall'aggiunta del testo nella sezione dell'allegato sulla definizione dei requisiti, affermando che “considerare significa che è necessario pensarci ma che può essere rifiutato” (A.3) e cambiando “lavoratori e loro rappresentanti” in “lavoratori (e, se appropriato, i loro rappresentanti)”. (Si vedano i paragrafi 5, 6 per il termine “considerare” e “se appropriato”). Questo comporta che l'organizzazione potrebbe rifiutare la partecipazione del lavoratore come obiettivo della salute e della sicurezza sul lavoro.

Conclusioni
Alla luce di quanto esposto, l'ILO conclude che la “possibile bozza del Comitato” ISO 45001 non rispetta e non sostiene le norme internazionali del lavoro (ILS) su una vasta gamma di questioni che rientrano nelle competenze dell'ILO (questioni ILO) e mette la potenziale norma in conflitto con le norme ampiamente accettate a livello internazionale e con molte leggi nazionali. Al fine di adempiere all'impegno reciproco assunto nell'Accordo ILO-ISO, l'ILO invita nuovamente la dirigenza dell'ISO, e i membri e gli esperti del Comitato di Progetto 283, ad utilizzare in tutti i casi di conflitto le norme internazionali del lavoro come fonte di riferimento rispetto alle questioni di competenza dell'ILO.

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1 ISO/PC 283/N1. Ad esempio, il “Principle 2 – Compatibility” dichiara che la norma ISO proposta “non dovrebbe entrare in conflitto o inficiare ...le attività esistenti (tra cui le norme internazionali del lavoro - ILS).” NWIP Justification Study a pag. 14.
2 NWIP, a 5 e lo Sustification Study al punto 1.6, 2.6 dichiara: “Un problema fondamentale è la necessità di avere la rappresentanza degli interessi governativi, degli interessi industriali, e in particolare di quelli che rappresentano gli interessi delle organizzazioni del lavoro, al fine di replicare il sistema tripartito in base al quale sono state sviluppate molte norme sulla salute e sicurezza sul lavoro, OHS,... L'altro problema, che è stato costantemente sollevato contro lo sviluppo di tali norme, è che l'attuale equilibrio dei partecipanti al processo redazionale non segue l'approccio tripartito e non sarebbe adeguato. L'ISO ha dimostrato attraverso lo sviluppo di deliberazioni come la norma ISO 26000 che è disposta a favorire nuovi approcci nei suoi processi redazionali, e questo problema non dovrebbe essere più considerato come un valido ostacolo”.
3 In alcuni casi, i curatori hanno semplicemente ripetuto l'intera definizione di “lavoratore” concordata dai redattori  anziché utilizzare il termine “lavoratore”. “Lavoratore” è definito come la “persona che svolge il lavoro o attività  correlate al lavoro, regolarmente o temporaneamente, sotto il controllo diretto o indiretto dell'organizzazione”, una  definizione che copre tutti i diversi livelli di persone che lavorano per l'organizzazione. (3.02A)
4 Il termine “parte interessata” viene definito come “persona o organizzazione che può influenzare , essere influenzata da, percepire di essere influenzata da una decisione o attività connessa al sistema di gestione della salute e della sicurezza sul lavoro...”3.02 Una nota afferma che “Una parte interessata può essere interna od esterna all'organizzazione. Le parti interessate includono i lavoratori e i loro rappresentanti, le organizzazioni dei lavoratori (ad esempio i sindacati), gli appaltatori e chi cerca lavoro”.
5 E' stato concordato che le definizioni in sospeso sarebbero state ulteriormente esaminate prima della stesura ma il responsabile del Gruppo di lavoro ha informato successivamente che non c'era tempo disponibile per tutti i membri del Gruppo di lavoro per convocare una discussione simile.

6 L'Allegato B(1) delle Specifiche di Progettazione. Le norme ISO richiedono che il Comitato monitori l'evoluzione della norma rispetto alle specifiche di progettazione al fine di garantire che non avvenga nessuna deviazione. Allegato SL.8.2.2.
7 L'introduzione che non contiene requisiti ha una Nota che dice che OSH è spesso usato in luogo di OHS

 

 

(Traduzione di Maria Teresa Polico)


Fonte: cgil.it