Tipologia: Accordo
Data firma: 25 novembre 2002
Validità: 01.01.2002 - 31.12.2005
Parti: Dilat e RSU/Fai-Cisl, Flai-Cgil, Uila-Uil
Settori: Agroindustriale, Dilat
Fonte: contrattazione.cgil.it

Sommario:

Premessa
1. Relazioni sindacali ed informazioni
1.1 Coordinamento delle RSU
1.2 Livello decentrato - Società, Stabilimento e/o Area
2. Inquadramento professionale
3. Formazione professionale e mercato del lavoro
• Contratti di Formazione Lavoro
4. Organizzazione e orari di lavoro
• Orari di lavoro
• Riduzione Orario lavoro
5. Salario variabile
5.1 modalità di erogazione
5.2 valore quote di salario variabile
5.3
6. Decorrenza e durata
Verbale di accordo

Accordo aziendale Dilat spa

Il giorno 25 novembre '02 presso la sede della Dilat spa in Via G, Verdi n. 74 a Soliera (MO), tra la Dilat spa […] e la RSU […], assistita dalle OO.SS. territoriali: Fai - Cisl, Flai - Cgil e Uila - Uil […]

Premesso
che la RSU è stata informata della incorporazione della società Dilat spa nella capogruppo Granarolo spa a far data dal 01.12.2002, che detta incorporazione determinerà l'assoggettamento alle norme contrattuali della incorporante da parte della incorporata, ferme restando le condizioni che si andranno a definire negli specifici incontri;
dopo ampia ed approfondita discussione, si conviene quanto segue:

1. Relazioni sindacali ed informazioni
Si conviene di introdurre un nuovo modello di relazioni sindacali, in coerenza con quanto previsto in questo capitolo nell'accordo integrativo di Gruppo, con la costituzione di due livelli di confronto negoziale: uno a livello di Gruppo (Comitato Strategico del Gruppo Granarolo e Coordinamento della RSU) l'altro a livello decentrato per ogni singolo sito produttivo.
A tale fine, le parti decidono di insediare - in via sperimentale - un Comitato Bilaterale Strategico che, operando a livello dell'intero Gruppo e quindi anche sulle società ed aziende controllate e/o partecipate da Granarolo spa, diventi, a fronte di indirizzi assunti dal vertice aziendale, momento di approfondimento preventivo e non negoziale dei principali fatti e strategie aziendali e delle possibili ricadute sul sistema aziendale.
Le fasi di confronto, analisi, esame congiunto dovranno essere attivate tempestivamente, fin dall'insorgere dei cambiamenti ed in fase di predisposizione dei progetti e dovranno essere improntate alla risoluzione dei problemi attraverso il coinvolgimento consapevole e responsabile delle parti ed attraverso uno scambio bi - direzionale delle conoscenze e di eventuali proposte di soluzione.

1.1 Coordinamento delle RSU
Le parti concordano che il livello di Relazioni Sindacali di Gruppo vada individuato nelle tematiche di negoziazione che hanno un impatto a carattere generale quali ad esempio:
* normative nazionali in tema di rapporti ed orari di lavoro e relative applicazioni delle stesse nelle diverse realtà, finalizzate ad un recupero di efficienza di efficacia e di qualità del lavoro;
* innovazioni tecnologiche, di processo, di prodotto ed organizzative;
* processi di terziarizzazione, appalti;
* politiche attive del lavoro, progetti di formazione professionale e sviluppo delle professionalità;
* definizione dei sistemi incentivanti e dei parametri obiettivo;
* politiche retributive;
* progetti pari opportunità;
* progetti/interventi per la sicurezza alimentare;
* piani e progetti sull'ambiente e sicurezza.
Gli interlocutori sindacali individuati per questo livello di confronto sono il Coordinamento delle RSU e le OO.SS. firmatarie dell'accordo integrativo di Gruppo.
Si confermano i precedenti accordi sulla composizione del Coordinamento delle RSU (25 componenti in rappresentanza di Granarolo spa, Dilat spa, Sah spa), sul monte ore annuo di 800 ore e sul fondo forfettario di 12.912 Euro per rimborso spese i nomi verranno comunicati entro 30 giorni dalla sigla del presente accordo.
Il livello di gruppo assume anche un ruolo di regolatore delle tematiche esistenti nelle diverse realtà, ed a questo vengono demandate nel caso in cui non si riesca ad addivenire a soluzioni a livello decentrato.

1.2 Livello decentrato - Società, Stabilimento e/o Area
Tale livello eserciterà il confronto e la negoziazione, sia sui temi di prospettiva delle realtà locali, sia come strumento puntuale e rapido in grado di intervenire e di fornire risposte alle problematiche che insorgono nelle singole unità produttive, in particolare le tematiche oggetto delle relazioni sindacali a questo livello sono riferite a:
* organizzazione del lavoro;
* orari di lavoro, calendari e loro distribuzione/utilizzo;
* organici ed uso delle diverse tipologie di contratto;
* inquadramenti professionali;
* piani di formazione professionale;
* ambiente di lavoro, salute e sicurezza;
* gestione dei sistemi incentivanti;
* definizione degli obiettivi e dei parametri di sito (con le modalità e le caratteristiche delineate nella parte specifica);
* diritti e tutela dei lavoratori.
Gli interlocutori sindacali individuati per questo livello di confronto sono la RSU.
Al fine di rendere più efficace ed immediato il confronto tra le parti, a far data dalla sigla del presente accordo, si costituirà una Commissione bilaterale, composta da 6 membri (3 aziendali e 3 sindacali), che non ha valenza negoziale; tale Commissione si riunirà entro 48 ore dalla richiesta di una delle parti per affrontare le problematiche sorte all'interno della realtà produttiva.

3. Formazione professionale e mercato del lavoro
Il processo di miglioramento continuo del "sistema azienda" è condizione essenziale per assicurare competitività nel lungo periodo ed è in quest'ambito che la risorsa umana, oltre alla tecnologia ed ai mezzi finanziari, diviene l'elemento centrale su cui poggiare tale processo.
Le parti ribadiscono l'importanza della formazione quale strumento elettivo di risposta a bisogni specifici, finalizzato non soltanto all'acquisizione ed al mantenimento delle professionalità maggiormente rispondenti alle continue innovazioni tecniche e tecnologiche ma anche allo sviluppo delle capacità individuali ed alla crescita professionale dei lavoratori nel loro insieme.
Le parti a livello aziendale produrranno incontri di confronto e proposta in merito, tesi a creare tutte le condizioni che possano produrre risultati di apprendimento che, oltre ad essere riconosciuti, producano un miglioramento della prestazione e della condizione di lavoro e professionale individuale.
Al fine di coniugare le esigenze del mercato del lavoro con le necessità organizzative aziendali; si riconferma l'orientamento di:
* privilegiare, a fronte di incrementi stabili e di turn over dell'organico, quelle forme di contratto nella definizione del rapporto di lavoro, che ne sono funzionali, quali:
Tempo indeterminato e CFL.
* far fronte, alle esigenze stagionali e/o temporanee di un più esteso utilizzo degli impianti o per permettere l'effettuazione dei cicli di ferie estive, ricorrendo ai contratti a tempo determinato. Il periodo di utilizzo ed il numero dei contratti a tempi determinato sarà definito attraverso accordi stipulati tra le parti a livello decentrato.
Nell'intento di favorire occasioni ed opportunità occupazionali, oltre a permettere percorsi di alternanza tra scuola e lavoro o effettuazioni di periodi di tirocinio obbligatorio nell'ambito di percorsi di studio, l'Azienda si impegna a sottoscrivere le eventuali convenzioni sia di stage che di tirocinio formativo, avvalendosi di soggetti pubblici o privati altamente specializzati, per una durata temporale che non potrà essere superiore a mesi 6 (sei), fatto salvo per quei percorsi specifici di studio (es. dottorati di ricerca o specializzazioni post - laurea) che richiedono periodi più lunghi.

4. Organizzazione e orari di lavoro
L'Azienda conferma il proseguimento della strada intrapresa in questi ultimi anni, che vede nella ricerca di soluzioni organizzative volte alla razionalizzazione dei costi ed all'ottimizzazione dei processi lavorativi, quale unica scelta possibile per fronteggiare la situazione di estrema competitività e complessità del mercato lattiero - caseario in genere, caratterizzato da un lato da forti e rapidi processi di concentrazione /selezione attuato attraverso politiche di acquisizioni/ristrutturazioni con un alto impiego di risorse finanziarie, e dall'altro lato dalla forte tensione sui prezzi, determinando in maniera più esasperata l'abbattimento dei margini.

Orari di lavoro
In aggiunta a quanto sopra detto, l'estrema variabilità della domanda, particolarmente accentuata dall'esasperazione dei sistemi distributivi, ha infatti generato esigenze di flessibilità che richiedono continui adattamenti dei sistemi organizzativi presenti nelle diverse realtà produttive che compongono il Gruppo.
Le parti concordano sulla necessità di ridurre al minimo il disagio derivante ai lavoratori dalla mutevole programmazione dei turni di lavoro, salvaguardando però l'esigenza di soddisfare le richieste di mercato, la freschezza e la qualità del prodotto, ribadendo, per quanto necessario sia, il pieno rispetto di quanto previsto dalle norme contrattuali in termini di turni ed orari di lavoro.
In questo contesto, contemperando sia alle esigenze della certezza delle turnazioni che del rispetto dei programmi produttivi, le parti concordano, per fronteggiare le criticità derivanti dalle assenze improvvise e non programmate (es. malattie) del personale inserito nei turni di lavoro, di ricorrere all'utilizzo del personale presente, nel rispetto delle singole professionalità, qualora si dovessero effettuare adattamenti organizzativi nel funzionamento degli impianti, modificando l'assegnazione delle postazioni di lavoro rispetto a quanto indicato nelle turnazioni settimanali.
Gli orari di lavoro da osservare nei reparti produttivi sono i seguenti:
mattino dalle ore 05.00 alle ore 13.00
pomeriggio dalle ore 13.00 alle ore 21.00
notte dalle ore 21.00 alle ore 05.00
L'organizzazione è volta a far sì che il turno notturno del venerdì termini alle ore 02.00 anziché alle ore 05.00. In questo caso non verrà effettuata decurtazione di salario. Nel caso in cui, per esigenze tecnico - produttive dell'azienda queste tre ore fossero lavorate, saranno retribuite con la maggiorazione dello straordinario festivo. In caso di assenza per l'intero turno del venerdì notte, il lavoratore usufruirà di 5 ore di ROL anziché otto.
Questa modalità organizzativa è da considerarsi come condizione di miglior favore e non come riduzione di orario di lavoro.
L'azienda si impegna a fornire semestralmente il calendario con la definizione - in linea di massima - delle festività e dei sabati lavorativi prima che inizi il semestre in questione. Il programma non è comunque da considerarsi definitivo, tenendo presente l'imprevedibilità degli inconvenienti tecnici e la difficoltà di approvvigionamento delle materie prime.
Nel caso si presentassero tre giorni festivi e/o prefestivi consecutivi, uno dei tre (fissato in accordo tra azienda ed RSU) sarà lavorabile su un massimo di due turni.

Riduzione Orario lavoro
* A partire dalla data del 01/01/2003 verrà riconosciuta, in aggiunta alle maggiorazioni contrattuali ed aziendali previste nei precedenti accordi che qui vengono integralmente confermati, una maggiorazione pari al 2%, calcolata sulle ore di effettivo lavoro svolto nella fascia oraria notturna compresa dalle ore 00,00 alle ore 05,00
Tale maggiorazione, espressa in ore e minuti, sarà accantonata ed utilizzata dal singolo lavoratore come riposo.
Le ferie estive verranno organizzate secondo un calendario con turnazioni (dalla metà di giugno alla fine di settembre) che verrà esposto dalla Direzione entro il 31 marzo di ogni anno. Il periodo consecutivo di ferie per il lavoratore viene determinato, in via generale, in 3 (tre) settimane tenendo conto di eventuali necessità tecniche produttive di rilevanza dell'azienda. Le parti si impegnano ad evitare un accumulo elevato di ferie, permessi e ROL residui, attraverso una puntuale programmazione della loro effettuazione.