Tipologia: Accordo
Data firma: 23 dicembre 2005
Parti: Pininfarina e RSU
Settori: Metalmeccanici, Pininfarina
Fonte: contrattazione.cgil.it

Sommario:

Premessa
Relazioni industriali
1) Cassa assistenza interna
2) Santo patrono
3) Maturazione ferie
4) Mensa aziendale
5) Permessi visita medica
6) Permessi annui retribuiti
7) Trasferimenti
8) Personale inidoneo
9) Sicurezza lavoro e ambiente
10) Diritto allo studio
11) Varie
• Conguaglio di fine anno
• 13ª Mensilità
• Salette sindacali

Verbale di accordo

Addì, 23 dicembre 2005, tra Pininfarina spa e le Rappresentanze Sindacali Unitarie degli Stabilimenti di Bairo, Cambiano. Grugliasco e San Giorgio C.se, è stato stipulato il seguente accordo aziendale

Premessa
La Pininfarina S.p.A. nel corso degli ultimi anni ha mutato sostanzialmente il proprio assetto strategico; infatti il nuovo contesto del mercato automobilistico mondiale sempre più globalizzato e che vede le maggiori case costruttrici reagire con logiche di alleanze finalizzate all'abbattimento dei costi con l'innalzamento delle masse critiche ha richiesto anche alla nostra realtà aziendale di intervenire velocemente con soluzioni mirate, atte a permettere una maggiore competitività per una maggiore sintonia con le nuove esigenze del mercato.
Pertanto a far data dal 2000 ad oggi il Gruppo Pininfarina si è profondamente riorganizzato e ristrutturato sotto molteplici profili.
Sul versante del business si è puntato sulla trasformazione dell'Azienda in fornitore globale di servizi per il mercato automobilistico e quindi la Pininfarina si è proposta sul mercato come "full service provider".
Sul versante interno ha proceduto alla modifica del proprio assetto societario realizzando, con un'operazione di fusione per incorporazione della Industrie Pininfarina e della Pininfarina Ricerca e Sviluppo nella Pininfarina spa, la costituzione di un'unica Società a fronte delle tre preesistenti. Ciò ha conseguentemente comportato una profonda riorganizzazione delle strutture preesistenti che hanno visto la costituzione dei Settori (Stile, Ingegneria, Centro Ricerche Aerodinamiche ed Aeroacustiche e Produzione) come nuovi riferimenti per le attività aziendali ed ha consentito di identificare e mettere in atto nuove sinergie tra i settori stessi che hanno avuto come conclusione in questi ultimi mesi la costituzione della Direzione Piattaforme , che racchiude in se tutti i rapporti cliente-fornitore interni all'Azienda ed è il punto di incontro tra le esigenze del Cliente e quelle dei Fornitori.
Nelle strategie dell'Azienda si è aggiunta anche la possibilità di realizzare quanto richiesto dai Clienti direttamente presso le loro sedi con una forma di collaborazione denominata "chez-vous" che risulta logisticamente molto interessante per i grandi costruttori di automobili e nello stesso tempo garantisce alla Pininfarina molte attività specie di ingegneria di prodotto e di processo che altrimenti ben difficilmente sarebbero state ottenute.
Tutto ciò ha comportato ingenti investimenti effettuati nell'ultimo periodo, per rendere concrete le nuove strategie; si ricordano, a mero titolo esemplificativo, la realizzazione nel 2002 del nuovo Centro di Ingegneria a Cambiano, nel 2003/2004 la ristrutturazione dell'area design, modelleria e selleria a Cambiano, nel 2004/2005 l'ampliamento dell'area prototipi e la creazione di una nuova area dedicata alle piattaforme di ingegneria a Cambiano e, sempre nel 2004/2005 l'allestimento delle nuove linee robotizzate nell'officina Greggio, l'implementazione dell'impianto di verniciatura e la ristrutturazione della Galleria del Vento nel sito di Grugliasco, il completo rifacimento dello stabilimento di San Giorgio per ospitare la produzione dei nuovi modelli spider e coupé Alfa Romeo . Sono in fase di completamento le attività legate all'avviamento produttivo di due nuove vetture Ford e Mitsubishi, con importanti opere negli stabilimenti di Grugliasco e Bairo.
Sul fronte internazionale l'Azienda si è poi mossa realizzando l'importante acquisizione del Gruppo Matra Automobile, a Parigi, che ha permesso di entrare direttamente nel mercato automobilistico d'oltralpe; operazione, questa, che ha permesso di sviluppare soprattutto le attività di ingegneria, di sperimentazione e modelleria.
Sempre su questo versante, poi, è da rammentare l'importante accordo con il Governo del Regno del Marocco per la costituzione di un centro di ingegneria a Casablanca e per la formazione di giovani. Alla data odierna ci sono già 40 tecnici che operano su dei progetti.
Da ultimo è stato raggiunto nel 2003 un accordo per la costituzione in joint venture con la Volvo di una società in Svezia, la Pininfarina Sverige e per la costruzione nello stabilimento di Uddevalla di una vettura Volvo con hard-top detraibile di cui è stata avviata la produzione in questi ultimi mesi e che sta vedendo impegnati sul progetto molti lavoratori italiani della Pininfarina spa.
A questo proposito non bisogna sottacere l'importanza dello sviluppo del know-how che la nostra Società ha realizzato nel campo dei sistemi tetto, con l'evoluzione della tecnologia delle capotes - non più soltanto soft top in tela, ma anche hard-top retraibili - che ha permesso all'Azienda di innovare ed accrescere la propria competitività anche in questo particolare segmento di mercato.
Sul fronte dello Stile si ricordano le fruttuose collaborazioni con Ferrari, Maserati, Jaguar (solo per ricordare le più prestigiose) e con alcuni costruttori cinesi, che hanno portato ad importanti riconoscimenti nazionali ed internazionali per la Pininfarina.
Infine l'implementazione delle attività di ingegneria, conseguenti al rilevante investimento realizzato con la costituzione del nuovo Centro di Cambiano, ha ottenuto importanti risultati sul versante dell'acquisizione di nuovi Clienti e sulla penetrazione in nuovi mercati emergenti, quale quello cinese dove si è consolidata una presenza Pininfarina che la vede protagonista fin dalla seconda metà degli anni novanta.
Evidentemente tutte queste attività hanno comportato, e stanno ancora comportando, oneri finanziari in termini di investimenti di ingente portata, per far fronte ai quali l'Azienda ha dovuto passare da una lunga tradizione di autofinanziamento a nuove strategie di finanziamento da parte di diversi istituti di credito.
Tale mutamento nella strategia del business ha ovviamente potuto realizzarsi anche grazie all'importante contributo di tutti i lavoratori dell'Azienda che con il loro impegno costante e la professionalità dimostrata nell'adattarsi ai nuovi contesti e ruoli richiesti dai mutamenti organizzativi, hanno già cominciato a consentire la realizzazione delle prime tappe degli obiettivi prefissati; evidentemente tale percorso richiederà nei prossimi anni un impegno sempre maggiore.
Tra l'altro il procedere delle attività e dell'impegno comune permetterà di esaurire, come previsto, con il settembre 2006 il ricorso alla Cigs.
Tutto ciò premesso, il nuovo scenario aziendale che si è venuto a creare con la fusione per incorporazione della Industrie Pininfarina e della Pininfarina Ricerca e Sviluppo nella Pininfarina spa e la volontà di rendere omogenei i trattamenti normativi, richiedono che si proceda ad una armonizzazione dei vari istituti preesistenti delle tre Società in un corpus armonico e snello di regole, per una più omogenea gestione del personale dipendente.
A tal fine si riepilogano nel presente accordo le nuove regole della Pininfarina spa sull'argomento, dandosi atto le parti che i precedenti accordi nelle varie materie, qui si seguito disciplinate, cessano di avere efficacia a far data dal presente verbale.

Relazioni industriali
La Pininfarina spa e le RSU concordano che, nel quadro del sistema di relazioni sindacali improntato alla collaborazione e all'ascolto reciproco, nel rispetto dell'autonomia delle parti, sia necessario che tutte le parti si adoperino al fine di permettere all'azienda di operare al meglio e per poter cogliere le opportunità che consentano ai dipendenti di lavorare in Pininfarina con adeguata serenità e fiducia in un contesto di valorizzazione delle risorse umane. A tale scopo si conferma come la contrattazione rappresenti uno degli elementi centrali delle relazioni sindacali.
L'impegno e la responsabilità di tutte le parti può risultare decisivo in un contesto di difficoltà nel quale versa il mercato dell'auto (in particolare nel torinese), in un periodo in cui l'azienda, come si è dimostrato in premessa, si è esposta con ingenti investimenti con impiego di capitali molto rilevanti (diverse centinaia di milioni di euro) anche a fronte di una forte innovazione di natura tecnica tecnologica, di ampliamento degli scenari commerciali ed di una riconfigurazione delle strutture organizzative.
Tale scelta forte e in controtendenza rispetto al panorama industriale corrente, comprova la fiducia e la volontà di consolidare e migliorare la posizione aziendale sul mercato, mantenendo e sviluppando attività industriali ed occupazione in Piemonte.
Per altro verso, le sfide che ci attendono, richiedono una responsabilità non secondaria da parte sindacale. Al fine di rendere effettivo il ruolo riconosciuto e le responsabilità delle RSU, le parti concordano sulla necessità di prevedere anche momenti di confronto sui principali temi quali: occupazione ed assunzioni, trasferimenti, inidoneità del personale, orario di lavoro, formazione, sicurezza e ambiente, mensa. Le modalità relative agli incontri saranno identificate nell'ambito dei capitoli dedicati ai singoli istituti.
Quanto sopra consentirà alle parti di operare in modo costruttivo evitando o limitando eventuali conflitti per utilizzare e orientare tutte le forze al raggiungimento degli obiettivi.

4) Mensa aziendale
Le parti prendono atto della differente situazione esistente tra gli stabilimenti di Grugliasco, San Giorgio e Bairo da un lato e di Cambiano dall'altro in relazione al contributo del dipendente al costo del pasto ed alle modalità di partecipazione della Commissione mensa e delle RSU alla trattative con la ditta appaltatrice del servizio mensa.
A fronte di tale situazione, derivante in parte da accordi aziendali/prassi diverse tra gli stabilimenti ed in parte da regole differenti sulla fornitura tra le due diverse ditte, l'Azienda ha affidato, a partire dall'anno 2005, ad un unico interlocutore la fornitura del servizio mensa, con l'obiettivo di mantenere inalterati gli attuali standard qualitativi e quantitativi del pasto. Le parti si accordano sulla necessità di mantenere un unico fornitore del servizio mensa in tutti gli stabilimenti […]
Infine si conviene che una rappresentanza della Commissione mensa o delle RSU (un rappresentante per stabilimento) potrà presenziare alla riunione di definizione con l'interlocutore degli indirizzi da perseguire nel negoziato per la successiva trattativa con il fornitore.
Si conferma sin d'ora la possibilità per la Commissione mensa dei vari stabilimenti di verificare il rispetto degli elementi quantitativi e qualitativi del pasto.
Per ciò che attiene alle regole di costituzione e funzionamento della Commissione Mensa si conviene quanto segue:
- Commissione Mensa
La Commissione mensa è composta da un massimo di 2 lavoratori, per stabilimento e per mensa, la cui nomina viene comunicata dalle RSU alla Direzione Aziendale.
La Commissione mensa ha lo scopo di effettuare una costante opera di controllo e di stimolo per il buon funzionamento delle mense aziendali.
I compiti generali della Commissione mensa vengono individuati come segue:
controllare le condizioni igieniche per quanto attiene alla preparazione dei cibi, alla conservazione delle derrate, agli impianti, alle attrezzatura e alle suppellettili;
controllare il rispetto delle condizioni d'appalto per quanto attiene agli elementi quantitativi e qualitativi.
La Commissione mensa avrà 20 ore complessive mensili per ciascuno dei 4 stabilimenti per svolgere la propria funzione di controllo (tale monte ore è da intendersi riferito a ciascun turno di apertura della mensa, qualora l'apertura avvenga per il pranzo e per la cena). Laddove vi siano due impianti di preparazione pasto che operano sullo stesso turno di lavoro, il predetto monte ore è pari a 24 ore mensili. I componenti della Commissione mensa potranno gestire la propria attività di controllo, previo rilascio di permesso da parte del proprio superiore.
La Commissione mensa nel caso di valutazioni negative nonché al termine dell'incarico riferirà per iscritto alla RSU la quale relazionerà all'Azienda in modo che possano essere prese le opportune misure con la ditta appaltatrice. In casi di urgenza la Commissione mensa potrà riferire direttamente con l'Azienda per la soluzione dei casi.
Inoltre in casi particolari la Commissione Mensa attraverso le RSU potranno richiedere all'Azienda di organizzare un incontro con la ditta appaltatrice.
In accordo con il carattere di rappresentatività e in coerenza con le modalità operative definite, non sarà consentito esprimere al personale mensa lagnanze di carattere personale.
Inoltre, nel rispetto dell'autonomia del personale mensa non dovranno essere impartiti suggerimenti o espresse critiche o valutazioni sul risultato finale del lavoro svolto.

5) Permessi visita medica
Si concorda tra le parti che il tempo di viaggio retribuito per l'andata e per il ritorno in Azienda, in occasione delle visite mediche, viene stabilito come segue:
30 minuti nel caso in cui il lavoratore entri al mattino in Azienda dopo aver effettuato al di fuori dell'orario la visita o si rechi ad effettuarla in uscita dopo aver eseguito la prestazione lavorativa giornaliera o in concomitanza con la pausa pranzo;
45 minuti negli altri casi.
Si conviene altresì che la visita medica viene retribuita solo se nella giornata in cui viene effettuata vi è presenza sul posto di lavoro.

8) Personale inidoneo
Fermo restando il rispetto delle norme di legge e di contratto in materia, le parti confermano il comune intendimento di un proficuo impiego, privilegiandone quello produttivo, del personale con ridotta idoneità fisica, ottimizzando l'impiego della manodopera ed i costi di gestione.
Nel ricercare soluzioni efficaci ed efficienti conformi ai principi del Nuovo Modello Organizzativo vigente nel Settore Produzione, anche con periodiche fasi di aggiornamento circa i contenuti della documentazione medica esibita dal lavoratore al medico competente in Azienda, si darà precedenza ai casi di inidoneità alla mansione specifica, oggettivamente accertate, riferite ai lavoratori anziani addetti alle linee di produzione.
A tal fine una Commissione medica, costituita dai medici competenti dell'Azienda viene stabilmente incaricata della verifica di tutte le inidoneità esistenti, con l'impegno di una rendicontazione annua aggiornata della situazione, da svolgersi in sede di un esame congiunto in un apposito incontro tra Direzione, Medico competente, RSU, RLS.
Al fine di una corretta valutazione dei casi di inidoneità, il giudizio si articolerà secondo le norme previste in materia e comprenderà a titolo esemplificativo: casi di inidoneità temporanea, casi di inidoneità parziale, casi di inidoneità totale, ecc.
Al termine la Direzione, al fine di adottare i necessari provvedimenti nel rispetto della normativa in vigore, effettuerà una verifica sulla situazione degli inidonei in atto a quel momento, in riferimento alle soluzioni collocative (privilegiando la ricollocazione nel sito di appartenenza a parità di postazioni di lavoro disponibili), in funzione degli aspetti logistici, organizzativi e dei costi di gestione; della verifica di cui sopra sarà data, dalla Direzione, informativa alle RSU.
Per quanto concerne gli stabilimenti di Produzione, sul fronte della prevenzione, l'Azienda ha svolto dei corsi di formazione per metodisti finalizzati all'apprendimento dei concetti dell'ergonomia al fine di un trasferimento operativo degli stessi, compatibilmente alle soluzioni tecnico/organizzative concretamente attuabili, nella realizzazione dei pacchetti di lavoro; tale formazione è stata estesa ai responsabili di produzione. L'istituzione dei registri dei dati biostatistici avverrà nel rispetto e con le modalità previste dalla normativa in materia.

9) Sicurezza lavoro e ambiente
Si conferma, la rilevanza strategica che per l'Azienda riveste la gestione delle problematiche ambientali; a tal fine si è già ottenuta, per tutti gli stabilimenti, la certificazione ambientale (Sistema di gestione ambientale ISO 14001).
Le parti riconoscono l'importanza della materia relativa alla salute e la sicurezza sia per l'azienda sia per i lavoratori e convengono che essa sarà soggetta a una costante valutazione la quale coinvolgerà sistematicamente la RLS nell'osservanza del decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626.
Essendo il ruolo e le attività delle RLS centrali nella tutela della salute, l'Azienda garantirà la necessaria agibilità al suo interno in conformità alle norme di legge. A tale scopo, l'Azienda metterà a disposizione la documentazione utile alla tutela della salute, nei limiti di legge.
Si conviene tra le parti che la promozione della salute in azienda contribuisce in modo efficace a prevenire situazioni di disagio sia di natura fisica sia psichica. A tale scopo saranno sviluppati progetti in materia di informazione e formazione continua, sistemi di promozione di salute e sicurezza sul lavoro. Le parti convengono sulla necessità di creare condizioni di lavoro ottimali che possano motivare i lavoratori a comportarsi in modo sano e soprattutto resi in grado di farlo. In particolare l'Azienda si impegna a valutare congiuntamente alle RLS casi che riguardano lavoratrici, lavoratori anziani e lavoratori inidonei.
Infine, l'Azienda si impegna a valutare congiuntamente alle RLS e le RSU eventuali casi di mobbing e/o molestie sessuali, nel momento in cui venissero denunciati o se ne avesse conoscenza.
Per quanto concerne i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, essi devono essere oggetto di una approfondita valutazione. Deve essere valutata la scelta delle attrezzature di lavoro e delle sostanze o dei preparati chimici impiegati, nonché la sistemazione dei luoghi di lavoro e dei rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori. I rischi professionali devono essere oggetto di valutazione da parte dell'Azienda, coinvolgendo le RLS, in quanto si evolvono costantemente, in particolare, in funzione del progressivo sviluppo delle condizioni di lavoro e delle ricerche scientifiche in materia di rischi professionali.
Le informazioni relative alla sicurezza e la salute da fornire al lavoratore devono riguardare:
a) i rischi per la sicurezza e la salute connessi all'attività dell'impresa in generale;
b) le misure e le attività di protezione e prevenzione adottate;
c) i rischi specifici cui è esposto in relazione all'attività svolta, le normative di sicurezza e le disposizioni aziendali in materia;
d) i pericoli connessi all'uso delle sostanze e dei preparati pericolosi sulla base delle schede dei dati di sicurezza previste dalla normativa vigente e dalle norme di buona tecnica;
e) le procedure che riguardano il pronto soccorso, la lotta antincendio, l'evacuazione dei lavoratori.
La formazione sulla sicurezza e la salute deve avvenire in occasione:
a) dell'assunzione;
b) del trasferimento o cambiamento di mansioni;
c) dell'introduzione di nuove attrezzature di lavoro o di nuove tecnologie, di nuove sostanze e preparati pericolosi.

11) Varie
Salette sindacali
: Si conferma la dotazione di strumenti informatici nelle salette sindacali. In particolare verranno abilitate per l'accesso ad internet; i siti ai quali i p.c. potranno collegarsi saranno stabiliti dalla Direzione aziendale, su proposta delle RSU.