Tipologia: Accordo
Data firma: 14 gennaio 1994
Validità: 01.01.1994 - 31.12.1996
Parti: Bondioli & Pavesi e CdF
Settori: Metalmeccanici, Bondioli & Pavesi Suzzara (Mn)
Fonte: contrattazione.cgil.it

Sommario:

Relazioni industriali
Sistema di informazione
Sistema di partecipazione nelle relazioni industriali
Nota a verbale
Occupazione
Organizzazione del lavoro
Formazione professionale
Orario di lavoro
• Flessibilità d'orario

• Part-time
• Aspettative non retribuita
• Ferie
• Festività
• Turno 6x6
• Riduzione orario di lavoro
Ambiente
Diritti
Salario
Superminimi individuali operai
Mensa aziendale
Trasporti
Durata
Note a verbale
Allegati
Allegato n. 1
Allegato n. 2 Orario pomeridiano
Allegato n. 3 Tabella orari di lavoro
Allegato n. 4 Decentramento

Accordo aziendale Bondioli & Pavesi spa

Addì, 14/01/1994 presso la Sede della Società si sono riuniti: la Direzione della Bondioli & Pavesi spa [...], il Consiglio di Fabbrica […], prese in esame le richieste formulate dal Consiglio di Fabbrica con nota del 21/12/1993, si è stipulato e convenuto quanto segue:

Relazioni industriali
Le parti concordano il seguente modello di Relazioni Sindacali che intende annunciare la reciproca comprensione nel rispetto di ruoli e funzioni nell'ambito delle prerogative istituzionali definite:

Sistema di informazione
Fermo restando quanto previsto dal CCNL l'Azienda informerà il CdF su:
a) sul totale e sulle caratteristiche tecnologiche degli investimenti programmati con riferimento alle modifiche tecnologiche ed organizzativi del ciclo produttivo nell'arco della vigenza del presente accordo;
b) l'Azienda fornirà dati conoscitivi sui riflessi occupazionali, professionali, organizzativi ed ambientali che tali investimenti comportano nei singoli reparti e uffici e nell'insieme della struttura produttiva;
c) nel confronto che seguirà saranno valutate conseguenze sulla professionalità, orari e condizioni di lavoro;
d) il confronto dovrà svolgersi nell'arco di 15 gg. durante i quali le parti si impegnano a non assumere posizioni unilaterali;
e) ogni anno saranno effettuate le opportune verifiche in appositi incontri.
In relazione all'evoluzione della trasmissione di forza in agricoltura si informerà su:
a) analisi dell'evoluzione tecnologica del mercato e della domanda del prodotto nei prossimi anni con relativo rapporto alla struttura produttiva;
b) prospettive e sviluppo della integrazione produttiva all'albero cardanico e delle scatole ad ingranaggi.
Verranno fornite inoltre le seguenti informazioni:
a) relative al piano previsionale produttiva annuale e a valutazioni sul triennio 94/96 con riferimento alle politiche commerciali delle varie aree, rispetto alle attuali quote di mercato;
b) all'interscambio commerciale con i paesi extra CEE;
c) sui prodotti realizzati in Bondioli & Pavesi;
d) sul piano produttivo annuale e relative esigenze di flessibilità rispetto al calendario delle ore di lavoro.
Infine l'Azienda fornirà al CdF i dati consuntivi rispetto alle quantità prodotte nell'anno precedente.

Sistema di partecipazione nelle relazioni industriali
Il CdF e l'impresa sono impegnate a ricercare un continuo miglioramento delle condizioni complessive dei lavoratori e delle lavoratrici occupati in Bandioli & Pavesi.
Si riconosce la necessità che CdF e Impresa collaborino ed operino per la realizzazione di un sempre più alto livello di competitività dei prodotti sui mercati, individuando gli idonei equilibri di flessibilità e produttività nell'organizzazione aziendale, il tutto per mantenere l'azienda ed i suoi prodotti sul mercato mondiale anche in un momento di sviluppo variegato del settore.
Si tratta quindi di mettere in campo le energie ed i contributi che ogni parte possiede per affrontare concretamente le questioni che si pongono e gli interventi che si riterranno necessari.
In questo quadro diviene utile rafforzare un già esistente sistema di relazione industriale fondato sul reciproco riconoscimento delle parti e del loro ruolo di rappresentanza di interessi diversi che però operano e si confrontano per determinare obiettivi comuni.
Per realizzare il dettato di cui sopra Direzione e CdF si confronteranno:
1) Sugli interventi, sull'organizzazione del lavoro complessive e per reparto che si intendessero realizzare sulle strutture tecnologiche e produttive.
2) Sulla mobilità occupazionale, sui carichi di lavoro e sugli orari tendenti al miglioramento dell'efficienza ed efficacia del sistema produttivo aziendale.
3) Sulla ricerca di strumenti comuni e di analisi che permettano il miglior uso razionale delle materie energetiche.
4) Sulla ricerca di strumenti comuni e di analisi che permettano di affrontare a priori (politica delle prevenzioni) i problemi della salute e della sicurezza dell'ambiente di lavoro a fronte di interventi e ampliamenti che si intendono realizzare nel processo produttivo.

Nota a verbale
Si precisa che si esclude la creazione di livelli negoziali ulteriori a quelli esistenti che restano di pertinenza del CdF e della Direzione aziendale.

Occupazione
[…]
Nell'ambito delle possibili e/o necessarie assunzioni l'Azienda è disponibile a:
[…]
3) Favorire in particolare l'occupazione femminile;
4) Valutare la possibilità di assunzione di lavoratori extracomunitari o alla prima occupazione.
5) Facilitare la possibilità di inserimento struttura produttiva dei soggetti aventi diritto all'assunzione obbligatoria.
6) Le parti si impegnano a valutare l'inserimento nell'organizzazione del lavoro di lavoratori portatori di handicap

Organizzazione del lavoro
La evoluzione delle forme di organizzazione del lavoro tende a migliorare la qualità, la professionalità, la produttività e la flessibilità del personale, nonché a permettere l'inserimento di tutti i lavoratori nel ciclo produttivo.
Pertanto le parti studieranno e saranno alla ricerca di idee di miglioramento dell'organizzazione e si incontreranno per valutare proposte o per ricercare assieme soluzioni ai problemi che si presenteranno, promuovendo se necessario anche sperimentazioni.
L'apporto di tutte le maestranze per le competenze di ciascuno, ma anche come contributo di idee nuove, è considerato con favore dall'Azienda che si impegna ad analizzare e fornire risposte a suggerimento e osservazioni sia di carattere tecnico che organizzativo provenienti dai lavoratori in qualunque forma.
L'azienda considera la rotazione del personale uno strumento per accrescere la professionalità dei lavoratori e migliorare l'organizzazione del lavoro grazie ad una manodopera più flessibile.
I lavoratori si impegnano ad effettuare tale rotazione; i dipendenti saranno individuati dall'Azienda che si confronterà con le osservazioni e le proposte che emergeranno negli incontri con il CdF.
Con l'obiettivo di aumentare la professionalità dei lavoratori e della qualità dell'Azienda, la Direzione valutando anche eventuali proposte del CdF, promuoverà la formazione interna in appositi incontri con il personale dentro e fuori l'orario di lavoro con il chiaro obiettivo di incrementare l'apporto individuale alla soluzione di problemi tecnici e organizzativi nonché di migliorare le conoscenze individuali delle tecniche comunemente usate e del contesta organizzativa nel quale ogni lavoratore è inserito.
L'Azienda favorirà la circolazione e lo scambio delle informazioni tecniche ed organizzative fra i lavoratori, e di ciò che può favorire lo sviluppo dell'autonomia operativa delle persone.
All'atto dell'inserimento in Azienda di nuovo personale, saranno illustrate le mansioni e si fornirà un quadro ampio dell'organizzazione del lavoro e del processo operativo. Saranno fornite le istruzioni necessarie per la prevenzione degli infortuni e per la tutela della salute.
Pertanto ci si propone di realizzare quanto segue:
a) Che tutti gli operatori addetti alle lavorazioni meccaniche siano a conoscenza, oltre che del disegno, le funzioni dei particolari che devono produrre, con quali tecniche saranno eseguite le successive lavorazioni e le tolleranze di accoppiamento finali.
b) Che abbiano conoscenza del linguaggio e del metodo di programmazione sui CN al fine di essere in grado di intervenire autonomamente per correggere possibili errori, per migliorare eventualmente i sistemi di lavorazione e per affrontare problemi che si possono verificare per le caratteristiche dei materiali, con l'obiettivo di migliorare la qualità dei prodotti e di migliorare la produttività.
c) Che ai rilievi sulla qualità dei prodotti e dei materiali, avanzati dai lavoratori, vengano fornite risposte tecniche e documentate, introducendo anche nella fase di montaggio un sistema che consenta, partendo dai codici, di verificare se la qualità dei materiali è quella richiesta per i singoli prodotti da montare.
Occorre inoltre rendere partecipe ogni lavoratore nell'individuazione di eventuali anomalie dei prodotti stessi.
Per migliorare produttività e qualità occorre andare al superamento di disguidi tecnici e organizzativi, operando nel seguente modo:
a) superare la visione centralizzata dell'organizzazione del lavoro definendo le funzioni dei soggetti per realizzare tale obiettivo;
b) le informazioni tecniche devono circolare più liberamente tra il personale interessato;
c) occorre instaurare un rapporto più stretto e funzionale tra la programmazione, i reparti produttivi e il magazzino grezzi e semilavorati per eliminare le dispersioni di tempo;
d) nell'area degli impiegati saranno studiate forme di collaborazione fra persone dello stesso ufficio e di uffici diversi tese a consentire un maggiore sviluppo delle loro conoscenze con la finalità di accrescere la loro professionalità ed autonomia nell'ambito delle loro mansioni.
Per far questa occorre che ogni impiegato abbia l'accesso alle informazioni tecniche e organizzative degli uffici presso cui lavora con l'obiettivo di migliorare la professionalità ed aumentare la produttività.

Formazione professionale
La formazione professionale per i nuovi assunti e per i lavoratori di reparti interessati ad innovazioni tecnologiche, sarà coordinata e predisposta utilizzando tutte le disposizioni di leggi vigenti che la incentivano e la promuovono.
I corsi interni avranno la finalità di favorire (fornire) conoscenze specifiche per i lavoratori interessati, con l'obiettivo di favorire un apprendimento dei lavoratori sull'uso delle tecnologie, degli strumenti, delle caratteristiche e qualità dei prodotti e delle innovazioni che nei singoli reparti si sono verificate o saranno messe in atto.
Tali conoscenze creeranno opportunità per un arricchimento professionale dei singoli lavoratori e per migliorare la funzionalità, la produttività, la flessibilità e la qualità del lavoro dei singoli reparti e nell'insieme della struttura produttiva.
Convenendo che la evoluzione costante della professionalità è una scelta strategica per il consolidamento e lo sviluppo dell'azienda e la crescita professionale dei lavoratori, le parti concordano che la formazione teorica, attinente a tecnologie, processi o macchinari interni allo stabilimento, potrà effettuarsi dentro e fuori l'orario di lavoro o nella giornata di sabato.
I corsi interni, aventi le finalità istruttive di cui sopra, saranno retribuiti.
[…]
L'Azienda valuterà con il CdF in appositi incontri i programmi di formazione professionali inerenti a affini ai processi produttivi aziendali.
Compiuta tale verifica le parti individueranno i corsi che interessano e solleciteranno la partecipazione degli stessi.
In riferimento ai corsi di formazione che verranno svolti fuori dall'Azienda, la Direzione, se necessario, li affiancherà con corsi pratici all'interno dello stabilimento con tempi e modalità da concordare con il CdF.
[...]

Orario di lavoro
Flessibilità d'orario

A) Per essere in grado di affrontare le esigenze dell'andamento dei mercati, le parti si impegnano a fare ricorso alla flessibilità di orario, concordandone all'inizio di ogni anno le modalità organizzativi.
Si dà disponibilità di un monte ore massimo di 64 ore oltre l'orario normale per tutti i lavoratori a titolo di anticipazione da fruire in linea di principio nel 1° semestre.
L'Azienda garantisce attraverso idonee misure organizzativi il recupero delle ore prestate in flessibilità.
Le modalità, sotto forma di recupero individuale e collettivo verranno definite in appositi incontri da attuarsi nel corso del primo semestre.
Qualora si attui ricorso alla flessibilità nel corso del 2° semestre si adotterà una analoga procedura.
[…]
c) L'utilizzo di detto monte ore di flessibilità dovrà avvenire in forme articolate:
-1° turno dalle 06,00 alle 14,00 nella giornata di sabato con fruizione mensa;
-2° turno dalle 22,00 alle 23,00 dal lunedì al giovedì;
- turno normale dalle 08,00 alle 12,00 di sabato e altre 4 ore durante la settimana al termine dell'orario normale di lavoro.
L'azienda dà atto che, se non necessario, non fruirà della flessibilità del 2° turno.
Per esigenze estemporanee e/o non prevedibili, non concomitanti con il punto C), si dà la disponibilità ad un uso in termini individuali della flessibilità pari a 12 ore annue pro-capite da utilizzarsi dai capi reparto previo informazione che ne sostanze il motivo data ai/o al delegato di reparto. Successivamente, qualora si ripeta l'uso individuale di tale strumento, il CdF potrà intervenire proponendo soluzioni che ne escludano il continuo ricorso.
Note a verbale
1) Fermo restando il principio del recupero certo, nell'eventualità che nel corso del secondo semestre si verifichi un carico di lavoro "anomalo" non previsto dal piano produttivo dell'anno in corso, le parti potranno concordare lo slittamento del recupero da effettuarsi in un periodo successivo o un parziale non recupero della flessibilità anticipata nel corso del primo semestre.
2) Avendo a disposizione un uso flessibile dell'orario di lavoro, le parti concordano che non avrà luogo l'uso delle "quote esenti" previste dal CCNL all'art. 5 comma 5 del capitolo "Orario di lavoro".
3) L'Azienda ribadisce la necessità di essere presentì sul posto di lavoro con sufficiente anticipo per dare corso all'inizio delle attività lavorative, nonché per chi ha terminato il turno, fino allo scadere dell'orario e/o per il tempo necessario allo scambio delle consegne.

Turno 6x6
Per esigenze di mercato, per problemi tecnologici ed organizzativi e per un utilizzo al meglio delle nuove tecnologie, occorre fare ricorso a nuovi orari di lavoro su più turni che consentano:
un maggiore utilizzo degli impianti ad elevati investimenti;
rendere l'azienda più competitiva ed organizzata;
un aumento dell'occupazione;
una minore prestazione lavorativa individuale.
L'Azienda fornirà al CdF i motivi che sostanziano le sue esigenze, fornendo indicazioni che ne consentano l'esame di merito, informerà inoltre per eventuali ampliamenti o riduzioni di tale regime di orario.
In questo ambito le parti si impegnano oltre agli orari di lavoro attualmente in atto (Normale - 1° e 2° Turno) a praticare il turno 6x6 come orario di fabbrica a tutti gli effetti.
L'orario di utilizzo degli impianti corrisponderà a 105 ore settimanali sui tre turni pari a 35 ore settimanali per addetto.
La retribuzione verrà proporzionata sulla base di 40 ore settimanali, con mantenimento del diritto alla mensa fuori dall'orario di lavoro.
Su accordo delle parti l'orario medio potrà essere ulteriormente ridefinito facendo ricorso alla ROL prevista dal CCNL.

Ambiente
Fatto salvo il rispetto del segreto industriale, l'Azienda fornirà a richiesta l'elenco dei prodotti usati per le lavorazioni in stabilimento, comprensivo della loro composizione.
L'Azienda fornirà inoltre informazioni sui rifiuti prodotti dal ciclo di lavorazione e sulle modalità del loro smaltimento.
A richiesta delle parti, CdF e Direzione si incontreranno per stabilire il calendario delle visite obbligatorie ed eventualmente di quelle specialistiche.
In questi incontri si verificherà e concorderà l'esigenza di sopralluoghi specifici sulle condizioni ambientali dei singoli reparti, nonché sulle attuazioni di norme per la prevenzione degli infortuni.
Per la materia si farà inoltre riferimenti agli accordi esistenti.
L'Azienda si impegna ad effettuare ogni 6 mesi due analisi chimiche e batteriologiche dell'acqua potabile estratta dai pozzi interni ogni 3 mesi saranno effettuate le analisi delle acque di scarico provenienti dal depuratore.
In appositi incontri verranno effettuate le opportune verifiche.

Durata
[…]
L'Azienda e il CdF intendono stabilire con la stipula del presente accordo, certezze e garanzia reciproche e si impegnano a rispettarne i contenuti.
Per quanto non specificatamente previsto nel presente contratto valgono i dettati contenuti nel Contratto Collettivo Nazionale vigente.

Allegato n. 1
Le parti si trovano concordi nel definire quanto segue:
1) Esaminare le professionalità esistenti tra le lavoratrici e la valutazione della loro evoluzione.
2) Verificare le mansioni ricoperte dalle donne nei vari reparti, analizzando le postazioni di lavoro che potrebbero essere occupate da manodopera femminile.
3) Favorire la partecipazione delle lavoratrici a corsi di formazione professionale interni ed esterni all'azienda per consentire la loro evoluzione professionale.