Categoria: 1998
Visite: 8316

Tipologia: Accordo
Data firma: 26 gennaio 1998
Validità: 01.01.1998 - 31.12.2001
Parti: Bondioli & Pavesi e RSU
Settori: Metalmeccanici, Bondioli & Pavesi Suzzara (Mn)
Fonte: contrattazione.cgil.it

Sommario:

Relazioni industriali
Sistema di informazione
Sistema partecipativo
Organizzazione del lavoro
Formazione professionale
Occupazione
Part-time
Aspettativa non retribuita
Ferie
Festività
Mensa aziendale
Ambiente
Diritti
Orario di lavoro
Flessibilità
Altri strumenti
Riduzione orario di lavoro
Turno 6x6
Maggiorazione turno 6x6
Premio feriale
Premio di risultato denominato salario aziendale variabile
Modalità erogativa
Nota a verbale
Schema composizione indici
Durata
Allegato n° 1
Allegato n° 2
Allegato n° 3
Allegato n° 4 Decentramento

Accordo Aziendale Bondioli & Pavesi spa

Addì 26/01/1998 presso la Sede della Società si sono riuniti: la Direzione della Bondioli & Pavesi spa […] e le RSU aziendali […]
Prese in esame le richieste formulate dalle RSU, si è stipulato e convenuto quanto segue:

Relazioni industriali
Le parti concordano il seguente modello di relazioni Sindacali che intende annunciare la reciproca comprensione nel rispetto di ruoli e Funzioni nell'ambito delle prerogative istituzionali definite:

Sistema di informazione
Fermo restando quanto previsto dal CCNL l'Azienda informerà le RSU su:
a) sul totale e sulle caratteristiche tecnologiche degli investimenti programmati con riferimento alle modifiche tecnologiche ed organizzativi dei ciclo produttivo nell'arco della vigenza dei presente accordo;
b) l'Azienda fornirà dati conoscitivi sui riflessi occupazionali, professionali organizzativi ed ambientali che tali investimenti comportano nei singoli reparti e uffici e nell'insieme della struttura produttiva
c) nel confronto che seguirà saranno valutate le conseguenze sulla professionalità, orari e condizioni di lavoro,
d) il confronto dovrà svolgersi nell'arco di 15’’ durante i quali le parti si impegnano a non assumere posizioni unilaterali;
e) ogni anno saranno effettuate le opportune verifiche in appositi incontri.
In relazione all’evoluzione della trasmissione di forza in agricoltura si informerà su:
a) analisi dell'evoluzione tecnologica dei mercato e della domanda dei prodotto nei prossimi anni con relativa rapporto alla struttura produttiva,
b) prospettive e sviluppo della integrazione produttiva all'albero cardanico e delle scatole a ingranaggi.
Verranno fornite inoltre le seguenti informazioni:
a) relative al piano previsionale produttivo annuale e a valutazioni sul quadriennio 98/2001 con riferimento alle politiche commerciali delle varie aree, rispetto alle attuali quote di mercato;
b) all'interscambio commerciale con i paesi extra CEE;
c) sui prodotti realizzati in Bondioli & Pavesi:
d) sul piano produttiva annuale e relative esigenze di flessibilità rispetto al calendario delle ore di lavoro;
Infine l’Azienda fornirà alle RSU i dati consuntivi rispetto alle quantità prodotte nell'anno precedente.

Sistema partecipativo
La RSU e l'impresa sono impegnate a ricercare un continuo miglioramento delle condizioni complessive dei lavoratori e delle lavoratrici occupati in Bondioli & Pavesi.
Si riconosce la necessità che RSU e Impresa collaborino e operino per la realizzazione di un sempre più alto livello di competitività dei prodotti sui mercati, individuando gli idonei equilibri di flessibilità e produttività nell'organizzazione aziendale, il tutto per mantenere l'azienda ed i sui prodotti sul mercato mondiale anche in un momento di sviluppo variegato del settore.
Si tratta quindi di mettere in campo le energie ed i contributi che ogni parte possiede per affrontare concretamente le questioni che si pongono e gli interventi che si riterranno necessari.
In questo quadro diviene utile rafforzare un già esistente sistema di relazione industriale fondato sul reciproco riconoscimento delle parti e del loro ruolo di rappresentanza di interessi diversi che però operano e sì confrontano per determinare obiettivi comuni.
Per realizzare il dettato di cui sopra le parti concordano di sviluppare il seguente modello partecipativo.
Le RSU e la Direzione potranno chiamare esperti interni cui sottoporre quesiti e costituire così un "Gruppo di Lavoro" che avrà il compito di analizzare le informazioni fornite e dare un contributo alla consultazione fra le parti.
Lo sviluppo dei Gruppo di Lavoro, che potrà avere natura variabile nei suoi componenti, non modificherà in alcun modo l'autonomia delle parti non creando quindi un nuovo livello contrattuale.
Tali compiti vengono così individuati:
- esame preventivo delle informazioni di cui alla prima parte detto sistema informazioni
- valutazioni e pareri non vincolanti per alcuno sulle materie stesse
- eventuali indicazioni alternative e elaborazioni di eventuali proposte non vincolanti, relative alle modifiche o al miglioramento della organizzazione dei lavoro.
In linea di principio il Gruppo di Lavoro si riunirà ogni trimestre, salvo casi di eccezionale strategia e politica Aziendale o comunque su richiesta di una delle parti in casi di eventi di strategia e/o rilevanza eccezionali.
RSU e Direzione si confronteranno:
1) Sugli interventi, sull'organizzazione dei lavoro complessive e per reparto che si intendessero realizzare sulle strutture tecnologiche e produttive.
2) Sulle mobilità occupazionale, sui carichi di lavoro e sugli orari tendenti ai miglioramento dell'efficienza ed efficacia del sistema produttivo aziendale.
3) Sulla ricerca di strumenti comuni e di analisi che permettano il miglior uso razionale delle materie energetiche.
4) Sulla ricerca di strumenti comuni e di analisi che permettano di affrontare a priori (politica delle prevenzioni) i problemi della salute e della sicurezza dell'ambiente di lavoro a fronte di interventi e ampliamenti che si intendono realizzare nel processo produttivo.

Organizzazione del lavoro
La evoluzione delle forme di organizzazione del lavoro tende a migliorare la qualità, la professionalità, la produttività e la flessibilità del personale, nonché a permettere l'inserimento di tutti i lavoratori nel ciclo produttivo.
Pertanto le parti studieranno e saranno alla ricerca di idee di miglioramento dell'organizzazione e si incontreranno per valutare proposte o per ricercare assieme soluzioni ai problemi che si presenteranno, promuovendo se necessario anche sperimentazioni.
L'apporto di tutte le maestranze per le competenze di ciascuno, ma anche come contributo di idee nuove, è considerato con favore dall'azienda che si impegna ad analizzare e fornire risposte a suggerimento e osservazioni sia di carattere tecnico che organizzativo provenienti dai lavoratori in qualunque forma.
L'azienda considera la rotazione del personale uno strumento per accrescere la professionalità dei lavoratori e migliorare I organizzazione del lavoro grazie ad una manodopera più flessibile. I lavoratori si impegnano ad effettuare tale rotazione; i dipendenti saranno individuati dall'Azienda che si confronterà can le osservazioni e le proposte che emergeranno negli incontri con le RSU.
Con l'obiettivo di aumentare la professionalità dei lavoratori e della qualità dell'Azienda, la Direzione valutando anche eventuali proposte delle RSU, promuoverà la formazione interna in appositi incontri con il personale dentro e fuori l’orario di lavoro con il chiaro obiettivo di incrementare l'apporto individuale alla soluzione dei problemi tecnici e organizzativi nonché di migliorare le conoscenze individuali delle tecniche comunemente usate e del contesto organizzativo nel quale ogni lavoratore e inserito.
L'Azienda favorirà la circolazione e lo scambio delle informazioni tecniche ed organizzative fra i lavoratori, e di ciò che può favorire lo sviluppo dell'autonomia operativa delle persone.
All'atto dell'inserimento in Azienda di nuovo personale, saranno illustrate le mansioni e si fornirà un quadro ampio dell'organizzazione del lavoro e del processo operativo. Saranno fornite le istruzioni necessarie per la prevenzione degli infortuni e per la tutela della salute.
La strategia intrapresa negli ultimi anni orientata alla qualità del prodotto consente di dare continuità agli indirizzi contenuti nel capitolo organizzazione del lavoro.
A questo fine le parti concordano che nel periodo di vigenza del C.A. si avvii un percorso teso alla sperimentazione di forme di unità tecnologiche evolute che comprendano tutte le competenze necessarie alla definizione del processo.
Tali obiettivi dovranno esprimersi in forma esemplificativa di:
• controllo del cimo
• manutenzione preventiva
• autocertificazione produttiva
• manutenzione
• controllo/collaudo
La sperimentazione di cui sopra sarà individuata successivamente e competerà alla Direzione previa consultazione con le RSU che potranno nominare un esperto interno per la partecipazione agli incontri.
Potrà essere effettuato un lavoro preparatorio con l’incarico di:
- individuare l’area o le aree di innovazione organizzativa
- definire percorsi di eventuale addestramento e formazione professionale, funzionale e/o propedeutici.
- Predisporre progetti di intervento sull’o.d.l. in chiave di sperimentazione e di innovazione nonché di estensione delle future esperienze.
Il gruppo di lavoro potrà operare nella prospettiva, condivisa dalle parti, di realizzare forme di o.d.l. coerenti con i principi della qualità e della partecipazione diffusa ai vari ruoli e livelli.
Gli interventi saranno orientati in linea di massima verso:
- la ricerca e l’applicazione di tecniche di “miglioramento continuo”
- lo snellimento gestionale ed organizzativo
- il miglioramento delle condizioni di lavoro
- l’arricchimento dei livelli di partecipazione personale e professionale.

Formazione professionale
La formazione professionale per i nuovi assunti e per i lavoratori di reparti interessati ad innovazioni tecnologiche, sarà coordinata e predisposta utilizzando tutte le disposizioni di leggi vigenti che la incentivano e la promuovono
I corsi interni avranno la Finalità di favorire (fornire) conoscenze specifiche per i lavoratori interessati, con l'obiettivo di favorire un apprendimento dei lavoratori sull'uso delle tecnologie, degli strumenti, delle caratteristiche e qualità dei prodotti e delle innovazioni, che nei singoli reparti si sono verificate o saranno messe in atto.
Tali conoscenze creeranno opportunità per un arricchimento professionale dei singoli lavoratori e per migliorare la funzionalità, la produttività, la flessibilità e la qualità del lavoro dei singoli reparti e nell'insieme della struttura produttiva.
Convenendo che la evoluzione costante della professionalità è una scelta strategica per il consolidamento e lo sviluppo dell'azienda e la crescita professionale dei lavoratori, le parti concordano che la formazione teorica, attinente a tecnologie, processi a macchinari interni allo stabilimento, potrà effettuarsi dentro e fuori l'orario di lavoro o nella giornata di sabato, corsi interni, aventi le Finalità istruttive di cui sopra, saranno retribuiti.
[…]
Prima dell'inizio di ogni anno didattico verranno raccolti i programmi dei CFP di Suzzara ed eventualmente di comuni vicini, purché siano organizzati da istituzioni pubbliche o enti legalmente riconosciuti.
L'Azienda valuterà con le RSU in appositi incontri inerenti o affini ai processi produttivi aziendali, programmi di formazione professionali
Compiuta tale verifica le parti individueranno i corsi che interessano e solleciteranno la partecipazione agli interessati.
In riferimento ai corsi di formazione che verranno svolti fuori dall'Azienda, la Direzione, se necessario, li affiancherà con corsi pratici all'interno della stabilimento con tempi e modalità da concordare con le RSU.
[…]
Gli avvisi inerenti ai corsi saranno affissi nelle bacheche dell'azienda con largo anticipo rispetto l'inizio dei corsi.

Part-time
Previo esame congiunto e su accordo delle parti risultante da atto scritto, l'Azienda nell'ambito della vigente normativa di legge, concederà passaggi a dipendenti dal sistema "Full-Time" a quello "Part-Time" Fino al 2%, salvo esigenze produttive ed organizzativi.
Vengono concordati a partire dal 1 gennaio 1998 due nuovi part-time secondo le modalità sotto esposte: la durata del part-time viene fissata in massimo 12 mesi rinnovabili per un anno.

Ambiente
Fatto salvo il rispetto del segreto industriale, l'Azienda fornirà a richiesta l'elenco dei prodotti usati per le lavorazioni in stabilimento, comprensivo della loro composizione.
L’Azienda fornirà inoltre informazioni sui rifiuti prodotti dal ciclo di lavorazione e sulle modalità del loro smaltimento.
A richiesta delle parti, RSU e Direzione si incontreranno per stabilire il calendario delle visite obbligatorie ed eventualmente di quelle specialistiche.
In questi incontri si verificherà e concorderà l'esigenza di sopralluoghi specifici sulle condizioni ambientali dei singoli reparti, nonché sulle attuazioni di norme per la prevenzione degli infortuni.
Per la materia si farà inoltre riferimento agli accordi esistenti.
L'Azienda si impegna ad effettuare ogni 6 mesi due analisi chimiche e batteriologiche dell'acqua potabile estratta dai pezzi interni.
Ogni tre mesi saranno effettuate le analisi delle acque di scarico provenienti dai depuratore.
In appositi incontri verranno effettuate le opportune verifiche.
La Direzione si adopererà per dare attuazione alle normative sulla sicurezza e sull'ambiente di lavoro nel rispetto dei diritti e delle funzioni delle RLS e delle RSU aziendali, con diritto alla consultazione delle documentazioni nel rispetto delle leggi vigenti.

Orario di lavoro
L'Azienda e le RSU prendono atto dell'andamento variabile del mercato, della stagionalità dello stesso e della difficoltà da parte della clientela di predisporre programmi a lunga scadenza.
Per realizzare quanto sopra le parti hanno individuato nella flessibilità d'orario di lavoro lo strumento principale e pertanto si impegnano a farne ricorso.

Flessibilità
A) le parti s'impegnano a fare ricorso alla flessibilità d'orario, le modalità organizzative saranno comunicate preventivamente in appositi incontri.
Si dà perciò disponibilità ad un monte ore pari a 80 ore, oltre l'orario normale, per tutti i lavoratori, a titolo d'anticipazione, da fruire nel corso dell'anno solare. L'Azienda si adopererà attraverso idonee misure organizzativi per il recupero delle ore prestate in flessibilità.
Le modalità, sotto forma di recupero individuale e collettivo verranno definite in appositi incontri.
[..]
C) L'utilizzo di detto monte ore di flessibilità potrà avvenire in forme articolate:
I° turno: dalle 6,00 alle 14,00 nella giornata di sabato, con fruizione mensa
Turno normale: dalle 8,00 alle 12,00 di sabato e altre 4 ore durante la settimana al termine dell'orario di lavora o in forme da concordare
2° turno: nella giornata di sabato, solamente per il personale volontario, comunque non oltre le ore 14,00.

Altri strumenti
Le parti concordano che:
A) Eventuali altre esigenze, esauriti gli strumenti negoziali di cui al presente capitolo denominato orario di lavoro, saranno regolate dai dettato dell'art. 8 CCNL vigente. Le parti concordano di prevedere appositi incontri informativi e di non assumere iniziative unilaterali nei successivi 15 giorni entro i quali le parti stesse si impegnano, con spirito di collaborazione, a risolvere il problema.
B) Avendo a disposizione un uso flessibile dell'orario di lavoro le parti concordano che non avrà luogo l'uso delle "quote esenti" previste dall'art. 8 CCNL del capitolo orario di lavoro.

Turno 6x6
Per esigenze di mercato, per problemi tecnologici ed organizzativi e per un utilizzo al meglio delle nuove tecnologie, occorre fare ricorso a nuovi orari di lavoro su più turni che consentano di principio:
- un maggiore utilizzo degli impianti importanti ad elevati investimenti;
- rendere l'azienda più competitiva ed organizzata;
- un aumento dell'occupazione;
- una minore prestazione lavorativa individuale.
l'Azienda fornirà alle RSU i motivi che sostanziano le sue esigenze, fornendo indicazioni che ne consentano l'esame di merito, informerà inoltre per eventuali ampliamenti o riduzioni di tale regime di orario.
In questo ambito le parti si impegnano oltre agli orari di lavoro attualmente in atto (normale - 1 e 2 turno) a praticare il turno 6x6 come orario di fabbrica a tutti gli effetti.
L'orario di utilizza degli impianti corrisponderà a 105 ore settimanali sui tre turni pari a 35 ore settimanali per addetto.
[…]
Su accordo delle parti l'orario medio potrà essere ulteriormente ridefinito facendo ricorso alla ROL prevista dal CCNL.

Allegato n° 4 Decentramento
L'Azienda fornirà informazioni intorno alle caratteristiche generali dell’accentramento produttivo e commerciale avente carattere permanente o ricorrente, nonché riguardo all'articolazione per tipologie dell'attività decentrata e alla sua localizzazione.
L'Azienda inoltre provvederà a dare informazioni preventive sulle operazioni di scorporo ed accentramento permanente ai di fuori dello stabilimento di importanti fasi dell'attività produttiva in atto: l'informazione riguarderà le tipologie della attività decentrata, la localizzazione dei decentramento, nonché la consistenza quantitativa dell'attività decentrata e da decentrare (in percentuale, posto la massa produttiva interna uguale a cento).
La Ditta si adopererà per mantenere il più possibile il Russo costante di commesse, per permettere alle aziende decentrate di mantenere i normali livelli occupazionali.
In applicazione dei vigente accordo si forniranno precise indicazioni in merito alle caratteristiche, sia dei decentramento, che dell'eventuale rientro.
L'Azienda si propone di conservare la capacità tecnica di effettuare al proprio interno le attuali lavorazioni meccaniche.