Tipologia: Accordo
Data firma: 19 giugno 2000
Validità: 31.12.2005
Parti: Vetrerie Italiane e FULC e RSU
Settori: Chimici, Vetro, Vetrerie Italiane (Saint Gobain)
Fonte: contrattazione.cgil.it

Sommario:

Gli scenari
Il sistema delle relazioni industriali
Qualità, sicurezza ed ambiente
Formazione
Organizzazione
Premio di Partecipazione
Parametri Stabilimento
Nuovo strumento salariale di premio: CORO
* Meccanismo di calcolo
* Modalità di assegnazione
Clausole generali finali
Allegati

Verbale di accordo sindacale

Il 19 giugno 2000 a Roveleto di Cadeo si sono incontrati Vetrerie Italiane Vetr.I. spa […], le FULC territoriali di Savona, Mantova, Pistoia, Verona e Vicenza […], e le RSU degli stabilimenti di Dego […], Carcare […], Gazzo Veronese […], Lonigo […], Pescia […], Villa Poma […], per approfondire e discutere le tematiche relative alla contrattazione di secondo livello ed hanno concordato quanto segue.

Gli scenari
Il passato recente ed il presente dei mercati del vetro cavo mostrano, in Italia ed in Europa, in modo evidente le caratteristiche della variabilità e dell'incertezza sia in termini di volumi che di prezzi.
Tutto ciò è reso ancora più complesso dalle mutate esigenze del cliente e del consumatore finale in termini, da una parte, di gamma dei contenitori e, dall'altra, di qualità e di affidabilità dei prodotti e del servizio.
Questa situazione incide, come la gestione interna dei costi industriali direttamente sui risultati finanziari societari, obiettivo costante e fondamentale per l'azienda.
Inoltre queste due variabili, il mercato ed i risultati, sono in concreto i riferimenti prioritari per le decisioni sugli investimenti, sia di carattere conservativo che evolutivo.
Infine il clima sociale e le relazioni sindacali rappresentano, dentro questi scenari complessivi, elementi basilari alle decisioni stesse.
Per il futuro, quindi, tale logica, che vede strettamente connesse le diverse leve del mercato, della redditività e delle relazioni industriali, dovrà essere presente all'attenzione delle Parti nei momenti di confronto, affinché decisioni industriali complesse e significative possano, comunque, essere affrontate con affidabile efficacia sia nelle modalità che nei tempi.

Il sistema delle relazioni industriali
Il confronto sindacale, a cui le Parti hanno dato vita in questi ultimi anni, ha trovato appoggio sull'affidabilità delle posizioni e sulla correttezza delle relazioni, qualità che sono trasparse sia nelle situazioni di sviluppo che in quelle di riorganizzazione e di rilancio.
Le logiche, di cui al capitolo introduttivo, rendono più che mai necessario che tali qualità vengano confermate nel futuro sistema di relazioni industriali di fabbrica e di territorio, attraverso l'informazione costante, il confronto realistico e costruttivo, il rispetto e la responsabilità dei ruoli.
A tal proposito e con l'obiettivo di far evolvere il sistema le Parti, dopo aver verificato nella presente tornata negoziale l'importanza e la criticità della dimensione contrattuale di Società, hanno deciso di arricchire l'attuale architettura delle relazioni, valida nei contenuti e nelle cadenze, attraverso l'istituzione di questo nuovo livello aziendale di confronto e negoziazione, i cui contenuti dovranno riguardare temi di carattere industriale, ivi compresi la sicurezza e l'ambiente, e di mercato, che potranno avere riflessi sulle strategie globali dell'impresa; le relative tempistiche verranno di volta involta concordate, ma con cadenza annuale.

Qualità, sicurezza ed ambiente
Le Parti, constatato come l'orientamento al cliente sia sempre più decisivo per mantenere l'adeguato posizionamento dell'azienda su di un mercato estremamente competitivo, hanno concordemente individuato nella decisione di ottenere e mantenere nel tempo la certificazione ISO 9002, per tutti i siti produttivi e per la sede, una scelta fondamentale ed indispensabile per rispondere in modo adeguato alle sfide che i mercati di riferimento lanciano a tutto il settore industriale del vetro cavo italiano.
A questo proposito è stato concordato che elementi significativi di tale progetto, oltre alle necessarie iniziative di formazione per tutte le persone coinvolte, sono rappresentati dall'informazione specifica alle RSU dei singoli stabilimenti ed dal loro coinvolgimento negli aspetti operativi ed organizzativi del processo di ottenimento e di successivo controllo e conferma (audit) della certificazione da parte dell'Ente preposto.
D'altra parte, come ormai comprovato da comuni esperienze, i concetti di qualità e sicurezza sono binomio basilare, sia dal punto di vista culturale che da quello organizzativo, nelle realtà industriali, dove lo sforzo di coniugare competitività, miglioramento delle condizioni di lavoro e compatibilità tra attività di produzione e territorio rientra tra i temi di confronto tra le Parti.
A tal proposito viene confermato e concordato come il ruolo degli RLS, oggi gestito in modo consapevole e coinvolto in maniera regolare nelle diverse realtà produttive dell'azienda, debba, in sintonia con quanto previsto dall'articolo 55 del vigente CCNL, evolvere in termini di competenza di ruolo attraverso comuni iniziative di formazione ed informazione, orientate agli argomenti dell'antinfortunistica e dell'igiene del lavoro (da definire a livello aziendale entro il prossimo mese di ottobre), di cui le Parti rilevano l'importanza anche in termini di miglioramento della qualità della vita dei lavoratori.
All'interno della gestione della sicurezza in fabbrica, RSU e Direzione di stabilimento dovranno insieme rivolgere particolare attenzione al tema degli appalti, con specifico riferimento alle verifiche sia dei livelli di formazione del personale sia della prevenzione in materia di sicurezza, anche attraverso l'adozione, grazie al ruolo delle RSU dello stabilimento, di metodologie di addestramento e di strumenti di analisi degli infortuni.
Infine le Parti sottolineano di comune accordo che il sistema di relazioni congiunte che vede il sindacato e l'azienda confrontarsi insieme, pur nell'assoluto rispetto delle reciproche autonomie, ruoli e responsabilità, con le istituzioni e con i cittadini sui temi della sostenibilità dello sviluppo e della competitività dell'azienda rispetto al territorio ed ai suoi abitanti, ha già potuto essere sperimentato con risultati significativi e deve proseguire lungo questa linea d'azione.

Formazione
In scenari sempre più complessi ed in mestieri che associano tradizione ed innovazione il "valore formazione" assume ruolo e rilevanza centrali all'interno dell'azienda in assonanza con l'importanza strategica del miglioramento della qualità delle risorse umane, in termini di competenze professionali e di comportamenti organizzativi, attuale e futuro elemento di differenziazione competitiva tra le imprese in mercati difficili, e consapevoli della sua importanza come elemento centrale di una società in evoluzione.
La formazione è vista come uno strumento essenziale per rispondere alle esigenze poste dall'innovazione tecnologica ed organizzativa, presenti nell'impresa e nel mercato, favorire la prima occupazione, attenuare gli effetti sociali ed individuali di situazioni di crisi, favorire la consapevole ed adeguata partecipazione del lavoratore allo sviluppo ed all'innovazione dell'azienda, migliorare le condizioni di lavoro, di sicurezza e di igiene.
Le Parti, registrata la sintonia sulla premessa e constatata la quantità già oggi rilevante delle iniziative e delle ore di addestramento e formazione in Vetr.I., hanno concordato la necessità di
- dare continuità e metodo all'azione specifica attraverso la sistematica rilevazione dei bisogni formativi dei singoli e dei gruppi all'interno degli stabilimenti e della sede, da cui devono derivare azioni congiunte su programmi annuali di formazione, e stabilirne quindi contenuti e metodologie nell'ambito della concertazione, anche attraverso momenti concordati tra le Parti, e gestiti direttamente da RSU ed RLS nell'ambito dei percorsi formativi.
- consentire, attraverso tali programmi, a tutte le persone di rispondere alle esigenze dettate dalle innovazioni tecnologiche e organizzative, dalle nuove necessità dei mercati, dai sistemi di qualità, dalle normative di sicurezza ed igiene, perseguendo, ad un tempo, il miglioramento continuo dei risultati aziendali e l'adeguamento professionale degli individui nelle diverse posizioni di lavoro;
- approfondire e sfruttare le possibilità esistenti e future per l'erogazione di finanziamenti, ai diversi livelli istituzionali, rispetto ai programmi di formazione concordati;

Organizzazione
Premesso che negli ultimi anni ed ancor più nella situazione attuale del mercato, la lettura previsionale degli andamenti produttivi di linee e forni presenta aspetti di incertezza, che possono ricadere sull'organizzazione degli stabilimenti in termini di gestione puntuale degli organici, di regimi di turnazione, di programmi di ferie e di ricerca di soluzioni appropriate, sia come costi sia come rispetto dei dettati contrattuali sugli orari di lavoro, le Parti hanno concordato l'istituzione, stabilimento per stabilimento, di un "osservatorio permanente" tra RSU e Direzione aziendale (oltre a quanto previsto dal capitolo "il sistema delle relazioni industriali") che dovrà
- analizzare in modo tempestivo sia gli andamenti e le previsioni di vendita, sia le necessità di "produzioni speciali", sia gli interventi tecnici straordinari di rifacimento degli impianti;
- valutare, alla luce delle precedenti analisi, le situazioni specifiche dello stabilimento riferite ai parametri degli organici e dell'organizzazione di fabbrica;
- stabilire i necessari aggiustamenti e le variazioni temporanee riferite ai suddetti parametri con l'obiettivo di rispondere alle esigenze del mercato, contenere i costi, migliorare le condizioni di lavoro, sicurezza ed igiene, evitare o minimizzare gli impatti, rispettare gli articoli 15, 16 e 17 del vigente CCNL, valutando anche possibili soluzioni di sinergia organizzativa tra stabilimenti attraverso programmi concordati di impiego del personale.
Tenuto conto dei nuovi strumenti di flessibilità derivati dall'introduzione del lavoro interinale, le Parti hanno altresì concordato sulla necessità che l'istituendo "osservatorio permanente" integri tra le su funzioni il monitoraggio ed il controllo dell'applicazione di tale istituto all'interno degli stabilimenti e della sede, non solo in riferimento alle ipotesi di impiego ed al numero degli addetti delle società di lavoro interinale utilizzati, ma anche in relazione alla qualità dei fornitori, al livello della formazione offerta, alle opportunità di selezione per eventuali inserimenti nell'organizzazione della fabbrica e degli uffici.
Le Parti, infine, concordano sulla possibilità di estendere, una volta verificate le necessità organizzative e personali specifiche e previo specifico confronto a livello locale, agli impiegati della altre sedi l'accordo sugli orari sottoscritto per la sede di Dego in data 4.2.2000.