Tipologia: Accordo
Data firma: 16 giugno 2006
Validità: 16.06.2006 - 31.12.2009
Parti: Biztiles Italia/Assopiastrelle e RSU/Uilcem-Uil, Filcem-Cgil
Settori: Chimici, Ceramica, Biztiles Italia Bondeno di Gonzaga (Mn)
Fonte: contrattazione.cgil.it

Sommario:

1. Premessa
2. Relazioni industriali
3. Formazione
4. Ambiente e sicurezza
5. Mobilità interaziendale
6. Orario di lavoro
7. Mercato del lavoro e organici
8. Appalti
9. Diritti collettivi
10. Diritti sindacali
11. TFR
12. Contributo di solidarietà
13. Indennità varie
• Indennità di reperibilità settimanale
• Gettone per chiamata per intervento
• Gettone di disponibilità per richiami in servizio con urgenza
13 bis Modifica migliorativa all'articolo 21 del CCNL
14. Premio di produzione
15. Nuovo salario variabile
16. Decorrenza e durata
Allegati

Verbale di accordo

Casalgrande lì 16/06/2006, tra la Direzione Aziendale della BizTiles Italia spa […], assistiti da […] Assopiastrelle e la RSU dello stabilimento di Bondeno di Gonzaga (MN) [...], assistiti da Uilcem/Uil […] e Filcem/Cgil […], si è convenuto quanto segue relativamente al rinnovo del contratto aziendale di secondo livello per lo stabilimento di Bondeno di Gonzaga (MN)

1. Premessa
Le parti convengono sul fatto che il rinnovo del Contratto Aziendale Biztiles Italia spa avviene in un momento molto complesso dello scenario internazionale dal punto di vista socio‑politico ed economico.
Questo sta avendo ripercussioni sul settore delle piastrelle che ha presentato un rallentamento negli ultimi anni.
Alla luce dei mutati contesti competitivi a livello internazionale e con l'affacciarsi di nuovi e sempre più agguerriti concorrenti, appare chiaro come le difficoltà del settore presentino carattere strutturale e non ciclico e impongano alle aziende produttrici scelte forti in campo organizzativo e industriale, nonché capacità di risposta rapida delle strutture produttive anche attraverso modifiche sia di utilizzo degli impianti che di gestione dei vari reparti produttivi, come strumenti indispensabili per raccogliere le difficili sfide presenti in uno scenario in rapida e non prevedibile evoluzione.

2. Relazioni industriali
Il presente Contratto Aziendale, uniformandosi ai contenuti e allo spirito del vigente CCNL, ed al protocollo sulla politica dei redditi e dell'occupazione, sugli assetti contrattuali, sulle politiche del lavoro e sul sostegno dei sistema produttivo del 23/7/1993, intende, per quanto di sua competenza, realizzare le finalità e gli indirizzi in tema di relazioni industriali previste dai suddetti accordi.
Le parti confermano di voler proseguire in maniera organica nello sviluppo delle relazioni industriali in un contesto partecipativo.
In applicazione di quanto sopra si concorda che semestralmente la Direzione Aziendale incontrerà la RSU per fornire informazioni in particolare su:
§ tipologie produttive e andamento della produzione dello stabilimento;
§ numero dei dipendenti e situazione occupazionale dello stabilimento;
§ previsioni di sviluppo;
§ evoluzione dei mercati e riflessi sulla situazione dei singoli marchi;
§ investimenti

3. Formazione
Le parti riconoscono concordemente l'importanza della formazione professionale ai fini della valorizzazione delle risorse umane presenti in azienda.
L'acquisizione delle conoscenze tecniche e tecnologiche relative alla realtà produttiva in cui i lavoratori sono inseriti sono elementi indispensabili per permettere agli stessi di contribuire a strutturare con coerenza il proprio lavoro all'interno della globalità aziendale. Al fine di favorire quanto sopra descritto, indicativamente entro il mese di Aprile di ogni anno l'Azienda e la RSU si incontreranno relativamente a:
§ l'analisi dei fabbisogni formativi
§ l'individuazione degli interventi da attivare
§ i tempi di attuazione
§ le risorse coinvolte
Le modalità di realizzazione delle iniziative formative saranno volte a favorire la partecipazione dei lavoratori, tenuto conto delle esigenze organizzative aziendali.
L'attività di formazione per il personale di fabbrica si svolgerà, ove possibile, durante il normale orario di lavoro; ove ciò non avvenga, le ore di formazione saranno retribuite con la retribuzione ordinaria.
Nell'ambito dei progetti di formazione annualmente programmati, particolare attenzione verrà posta dalle parti alla formazione legata ai problemi della salute, della sicurezza e dell'ambiente per tutti i lavoratori e lavoratrici. Tale formazione dovrà tenere conto delle problematiche legate all'introduzione di nuove tecnologie, delle modifiche dell'impiantistica e dell'utilizzo di nuove sostanze.

4. Ambiente e sicurezza
L'Azienda riconferma il proprio impegno ad operare sulle problematiche relative alla sicurezza e alle condizioni ambientali dei luoghi di lavoro.
Per un reale e costante miglioramento in tale ambito, in coerenza con le indicazioni legislative (D.Lgs. 626/94 e successive integrazioni e modifiche) risulta indispensabile il coinvolgimento attivo di tutti i soggetti interessati: RSPP, RLS, Medico competente, Lavoratori, Direzione Aziendale.
Propedeutico a ciò è consolidare nei lavoratori la cultura della sicurezza e questo può avvenire esclusivamente attraverso una continua azione formativa ed informativa.
Al fine di realizzare un rapporto con la RLS attivo e propositivo, ispirato a criteri di partecipazione ad una corretta gestione delle problematiche della sicurezza e dell'ambiente, l'azienda, la RLS ed il medico competente valuteranno congiuntamente:
§ eventuali rischi connessi con le sostanze impiegate nel ciclo produttivo cui siano esposti i lavoratori;
§ gli agenti di rischio eventualmente derivanti da nuove sostanze immesse nel cielo produttivo o da nuove tecnologie utilizzate;
§ adempimenti ed iniziativa in materia di sicurezza riguardanti le imprese appaltatrici;
§ dati riguardanti gli infortuni sul lavoro nonché le malattie professionali;
§ le attività di formazione e informazione alla sicurezza dei lavoratori;
§ programmi di interventi manutentivi.
Momenti formativi appositi sono previsti per i nuovi assunti e nel caso di spostamenti di mansione e/o di unità produttiva.
Deve rientrare nel confronto semestrale con la RSU l'analisi dei dati principali relativi agli infortuni occorsi nello stabilimento. I dati e le relative analisi sono portati a conoscenza di tutti i lavoratori attraverso strumenti condivisi di divulgazione che potranno prevedere anche specifici momenti formativi a ciò dedicati.
Per consentire agli RLS di svolgere al meglio il proprio compito, sono attivati momenti formativi specifici a loro rivolti.

5. Mobilità interaziendale
[…]
La mobilità, ad espletamento della procedura sopra indicata, sarà resa operativa. Resta fatto salvo quanto disposto dall'articolo 43 del CCNL vigente in materia di trasferimenti e dall'art. 22 della legge 300/70 a tutela delle RSU. Tale principio è esteso alla RLS.
[…]

6. Orario di lavoro
Le parti concordano sulla opportunità di valutare attentamente le richieste di lavoro a tempo parziale da parte di lavoratori, che potranno essere presentate anche tramite la RSU.
Le soluzioni adottate avranno normalmente, in fase iniziale, carattere sperimentale e reversibile.
Saranno esaminate tutte le richieste di orario flessibile per gravi e documentati problemi di salute relativi anche ad esigenze di assistenza di familiari, previa presentazione di documentazione specifica.
L'azienda valuterà positivamente, ove possibile, eventuali modifiche organizzative per il personale con orario "a giornata” valutando le possibilità di coniugare l'offerta dell'impresa con le esigenze dei lavoratori.

7. Mercato del lavoro e organici
Le parti hanno verificato gli organici per reparto, l'orario di lavoro e l'inquadramento professionale.
Nel caso di modifiche organizzative che comportino mutamenti dei carichi di lavoro, mansioni e orari, la Direzione effettuerà un confronto preventivo con la RSU.
Le parti effettueranno, dietro richiesta delle OO.SS. verifiche semestrali per valutare la situazione dei rapporti di lavoro a termine o di somministrazione in scadenza e per la possibile trasformazione in rapporti di lavoro a tempo indeterminato dei contratti non stabilizzati.

8. Appalti
All'attivazione di un nuovo contratto di appalto, l'Azienda fornirà alla RSU/RLS le informazioni riguardanti il nome della società appaltatrice, il numero dei dipendenti impegnati e la tipologia di prestazione prevista ed il nominativo del delegato alla sicurezza da parte della impresa appaltatrice.
Per favorire il comune impegno teso alla riduzione degli infortuni sul lavoro (con particolare attenzione ai lavori comporta più elevati rischi), si concorda sull'esigenza di promuovere la qualificazione delle imprese appaltatici e di favorire le imprese in possesso dei migliori requisiti di idoneità tecnico-professionale, della maggiore efficienza organizzativa, nel rispetto delle normative di legge.
L'azienda si impegna a limitare l'utilizzo del contratto di appalto.

9. Diritti collettivi
[…]
L'Azienda incontrerà all'inizio di ogni anno la RSU per esaminare le possibilità di inserimento dei lavoratori disabili nel rispetto della Legge 68/99, normando anche diritti/aspettative dei colleghi di lavoro che dovranno interagire con gli avviati obbligatoriamente.
[…]

10. Diritti sindacali
L'Azienda si impegna ad individuare locali idonei forniti di arredi e di apparecchio telefonico interno per le riunioni delle RSU/RLS.
L'Azienda si impegna a studiare una soluzione informatica per l'accesso a Foncer, da utilizzarsi esclusivamente per l'attività delle RSU nel rispetto della normativa sulla privacy.