Interpello n. 12 del 29 dicembre 2015 “Guida alla lettura” a cura di Michela Bramucci Andreani |
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SOMMARIO: Oggetto - Soggetto interpellante - Quesito - Risposta - Normativa di riferimento |
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Applicazione della normativa in materia di salute e sicurezza del lavoro nello svolgimento di attività di pesca subacquea professionale del corallo. |
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Associazione Imprese Subacquee Italiane e Associazione Italiana Sommozzatori Corallari. |
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Quali sono le regole, le leggi, le direttive e le modalità operative da rispettare per il corretto svolgimento dell'attività di pesca del corallo. |
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La Commissione premette che le disposizioni specifiche regolamentanti la pesca subacquea professionale esulano dal proprio ambito di competenza. Tuttavia ritiene utile chiarire che le disposizione applicabili al settore in oggetto, svolgendosi in mare e non a bordo, sono da ricondurre non allo specifico campo di applicazione del d.lgs. n. 271/1999, ma al generale campo di applicazione del d.lgs. n. 81/2008. Ne consegue pertanto che le attrezzature ed i DPI da utilizzare devono essere conformi alle disposizioni di cui al titolo III dello stesso decreto. Sotto il profilo della valutazione dei rischi e delle relative misure di tutela da adottare da parte dei datori di lavoro, rientrando l'attività professionale della pesca del corallo nell'elenco dei lavori comportanti rischi particolari per la sicurezza e la salute dei lavoratori di cui all'allegato XI del d.lgs. n. 81/2008, ne deriva che pur in assenza di una norma tecnica specifica per la pesca del corallo il datore di lavoro è in ogni caso tenuto ad adottare tutte le misure di tutela in grado di ridurre al minimo i rischi particolari per la salute e la sicurezza dei lavoratori connessi allo svolgimento dell'attività. |
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D.lgs. n. 81/2008: titolo III e all. XI; norma tecnica UNI 11366; d.lgs. n. 271/1999; D.P.R. n. 1639/1968; D.M. 20 ottobre 1986, D.M. n. 249/1987. |