Tipologia: Accordo di rinnovo
Data firma: 26 marzo 2013
Validità: 01.03.2013 - 31.12.2013
Parti: Ance/Unione Industriale Pratese e Fillea-Cgil, Filca-Cisl, Feneal-Uil
Settori: Edilizia, Edili ed affini, Prato
Fonte: filleacgil.it

Sommario:

Patto territoriale delle Costruzioni
A) Mensa e relativa indennità sostitutiva
B) Indennità di trasporto
C) Carenza malattia
D) Fondo RLST
E) E.V.R.
F) Cassa Edile Pratese - Revisione contributi
E) Ambiente di lavoro e sicurezza
F) Mercato del lavoro
G) Validità e durata
Allegato Contribuzioni dovute alla Cassa Edile Pratese dalle imprese edili del settore industria, a decorrere dal 1° marzo 2013

Accordo di rinnovo del Contratto Collettivo Provinciale di Lavoro Integrativo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro 19 aprile 2010 e a seguito della piattaforma per il rinnovo presentata dalle Organizzazioni Sindacali di categoria in data 7 febbraio 2011 per i dipendenti dell’industria edilizia ed affini da valere per la Provincia di Prato

Addì, 26 marzo 2013 in Prato, tra l’Associazione Nazionale Costruttori Edili - Ance di Prato (Sezione Edili dell’Unione Industriale Pratese) […], con l’assistenza della stessa Unione Industriale Pratese e i Sindacati Provinciali dei lavoratori edili […] Fillea-Cgil, […] Filca-Cisl […], Feneal-Uil […], visto
- l’art. 38 del CCNL 19 aprile 2010 per le imprese edili ed affini;
- l’Accordo Nazionale 23 marzo 2006, punto III stipulato tra Ance e Fillea-Cgil, Filca-Cisl, Feneal-Uil;
- contratto integrativo del 17 novembre 2006 per le imprese edili ed affini della Provincia di Prato;
è stato raggiunto il seguente Accordo di rinnovo del Contratto Collettivo Provinciale di Lavoro, integrativo del CCNL 19 aprile 2010, da valere per i dipendenti delle imprese edili ed affini operanti nella Provincia di Prato, in sostituzione del precedente Contratto Integrativo del 17 novembre 2006.

Patto territoriale delle Costruzioni
Le Parti sono concordi nel ritenere che il rinnovo dell'integrativo provinciale ha sempre rappresentato e rappresenta un momento importante per tutto il settore edile, anche se attualmente in una situazione economica di crisi conclamata, che sta mettendo a dura prova tutto il settore, a causa della stagnazione del mercato immobiliare, della mancanza di nuove commesse, del concorrenza sleale anche da parte di aziende in particolare esterne al territorio, che pur di ottenere appalti sono disponibili a lavorare a qualsiasi condizione.
La situazione è confermata dai dati della Cassa Edile Pratese, che evidenziano un calo degli addetti, del numero di imprese e dei volumi complessivi di attività, nonché la recrudescenza dei fenomeni di concorrenza sleale variamente caratterizzati ed innescati dalla crisi economica in atto.
Questi sono fattori che impongono l’urgenza di individuare priorità ed impegni da portare avanti bilateralmente e riflettono la necessità di agire ancor più sinergicamente, a partire dalla contrattazione territoriale di secondo livello, condividendo obbiettivi, metodi e percorsi per uscire tutti insieme da una crisi pesante per la nostra provincia.
Servono regole chiare che siano condivise da tutti; è necessario valorizzare le aziende che hanno regolarità contributiva e retributiva, un giusto utilizzo delle forme contrattuali a disposizione, che rifiutano il lavoro irregolare e rispettano le norme e il contratto collettivo. È poi utile spingere alla regolarizzazione le imprese meno virtuose, valorizzare la professionalità dei lavoratori professionalizzati e far emergere le imprese sane, che operano con particolare qualità della progettazione e delle opere eseguite.
Le parti condividono che, anche nella provincia di Prato, la politica e le istituzioni, attraverso le loro emanazioni, si debbano far carico dei problemi del settore con la garanzia di interventi che superino il vincolo del patto di stabilità e con maggiori investimenti nelle opere pubbliche e nelle infrastrutture. È necessario poi che venga stimolato anche il settore privato con incentivi per recuperi edilizi in particolare la riqualificazione volta al risparmio energetico e alla bioedilizia.
Tema altrettanto importante, sempre più diffuso con la crisi, sono i lavori aggiudicati con il massimo ribasso e fuori dalle normali logiche di mercato. Questi lavori rappresentano in molti casi il presupposto per una concorrenza sleale, che ricade sulle spalle delle imprese del territorio pratese che non riescono più a lavorare; imprese provenienti da altre regioni a volte utilizzano i lavoratori in cantieri in cui vi possono essere carenze di investimenti in materia di salute e sicurezza oppure ritardi nei pagamenti delle retribuzioni e delle relative contribuzione.
Contestualmente viene scarsamente adottato o addirittura disatteso, l’utilizzo dell’offerta economicamente più vantaggiosa, come previsto dalla legge Regionale n. 1 del 2005. Questa norma metterebbe al riparo le amministrazioni pubbliche ed il nostro territorio da possibili infiltrazioni mafiose e dal riciclaggio di denaro.
La realizzazione di un modello d’impresa virtuoso è ora più che mai necessario per essere pronti, alla ripresa economica, con un sistema maggiormente competitivo.
in questo contesto le parti sono concordi nel ritenere che è necessario qualificare maggiormente i lavoratori, soprattutto attraverso la formazione, avere attenzione al rispetto dell’ambiente a della salute e sicurezza nei cantieri, concordare meccanismi che tendano a portare i processi produttivi all’interno delle imprese.
La riaffermazione di un sistema Imprenditoriale capace di garantire la committenza e i lavoratori è necessario per consentire una fascia dimensionale minima utile agli investimenti e agli adeguamenti tecnologici indispensabili al mantenimento della competitività.
Solo con relazioni Sindacali di alto profilo e con un confronto senza posizioni preconcette è possibile determinare proposte operative utili alle imprese e un miglioramento delle attuali condizioni economiche, normative e assistenziali dei lavoratori, a partire dai punti sotto elencati.
Ma il contratto territoriale deve essere occasione anche per rendere nuova dignità alle Imprese edili e ai loro lavoratori. La Provincia di Prato è diventata territorio di frontiera che ha visto Imprese sempre più piccole, fenomeni di illegalità di concorrenza sleale, di disperazione sociale, di impoverimento delle qualifiche professionali, con il conseguente inaridimento del tessuto produttivo.
In tal senso le parti si rendono disponibili ad un patto delle Costruzioni che preveda un coinvolgimento attivo di soggetti istituzionali e non, quali:
• Conferenza dei sindaci della Provincia di Prato
• Provincia di Prato
• ASL dell’Area
• Associazioni di Categoria delle Costruzioni
• Organizzazioni Sindacali delle Costruzioni
• Osservatorio Pratese del settore delle Costruzioni
• Inps
• Inail
• Istituzioni creditizie
Regole condivise che prevedano per gli appalti
• Negoziazione privata fino ad 1ML€ con invito ad almeno 15 Imprese del territorio;
• Grandi Opere Pubbliche, trasferimento dei finanziamenti agli enti locali per l’appalto diretto delle opere accessorie;
• Offerta Economicamente Vantaggiosa con ponderazione minima sul ribasso
• Iniziative di recupero di aree urbane ed infrastrutturali con il Projet Financing o Leasing in Costruendo;
• Standardizzazione dei modelli per partecipare alle gare di appalto e lavori pubblici con la creazione di un unico ufficio provinciale;
• Introduzione della patente a punti per le Imprese, come definita dall’accordo delle parti sociali;
• Massima attenzione e rispetto della legalità nell’affidamento del lavoro (con particolare riferimento ai lavori affidati da committenti privati) SOA obbligatoria per i privati per opere superiori a 1000 mc e infrastrutture superiori a 256mila€ anche attraverso la realizzazione di un protocollo tra tutti i soggetti;
Il presente contratto integrativo si articola nei seguenti punti: 

D) Fondo RLST
Le parti hanno concordato la creazione di un fondo destinato alla realizzazione del servizio di RLST cui le sole aziende prive di RLS verseranno un contributo dello 0,10%.

E) Ambiente di lavoro e sicurezza
Le Parti sociali sottoscritte concordano sulla necessità di mantenere alta l’attenzione ed il livello di reciproca collaborazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro dei dipendenti. Tenendo presente il sistema di relazioni sviluppatosi a seguito dell’entrata in vigore dei provvedimenti di Legge, si intendono perseguire gli obiettivi di una diffusione della cultura della sicurezza continuando, sulla base di relazioni di tipo partecipativo, ad affrontare congiuntamente le problematiche sull’ambiente di lavoro e sicurezza.
Allo scopo, le Parti sottoscritte concordano di perseguire la valorizzazione dell’opera svolta in questi anni attraverso il CPT.