PROTOCOLLO D’INTESA
TRA
REGIONE LIGURIA
E
SEGRETERIA REGIONALE LIGURIA CGIL
SEGRETERIA REGIONALE LIGURIA CISL
SEGRETERIA REGIONALE LIGURIA UIL
CONSORZIO COLLEGAMENTI INTEGRATI VELOCI -COCIV
FILLEA CGIL LIGURIA FILCA CISL LIGURIA FENEAL UIL LIGURIA
PER
LA GESTIONE RESPONSABILE DELLA SICUREZZA, DELL’OCCUPAZIONE, DELLA SALUTE DELLE MAESTRANZE E DELLE RICADUTE ECONOMICHE LOCALI, IL PRESIDIO SANITARIO E AMBIENTALE E IL RISPETTO DELLA LEGALITÀ DEI CANTIERI DELLE OPERE CONNESSE ALLA REALIZZAZIONE DEL TERZO VALICO DEI GIOVI NEL TERRITORIO DELLA REGIONE LIGURIA.

La Regione Liguria nel presente atto rappresentato dall’Assessore alle Infrastrutture della Regione Liguria, Raffaella Paita
Premesso che
• a seguito dell’espletamento di tutte le procedure di legge e l’approvazione di tutti gli atti ad esse conseguenti ed in particolare l’approvazione In data 21/12/2011 della Convenzione Quadro tra il Commissario Straordinario, la Regione Liguria, la Provincia di Genova, il Comune di Genova, il Comune di Campomorone, l’Autorità Portuale di Genova, l’AMIU, RFI e il Consorzio COCIV, con atto integrativo del 11.11.2011 tra RFI e Consorzio COCIV, si è avviato l’iter per l’apertura dei primi cantieri nel territorio della Regione Liguria (Provincia di Genova) per le opere connesse alla realizzazione della linea ferroviaria AV/AC Genova Milano “Terzo valico dei Giovi”;
- la Regione Liguria intende assicurare alla propria comunità i benefici che possono derivare dalla realizzazione dell’opera anche in fase di cantierizzazione, ridurre l’impatto ambientale, tutelare le condizioni dei lavoratori e quelle dei cittadini residenti nelle aree maggiormente interessate dai lavori, assicurare ricadute economiche per la comunità locale;
- sono confermati tutti gli impegni già assunti in altre sedi istituzionali tra i quali il protocollo di legalità e gli accordi sull’organizzazione del lavoro (Protocollo di intesa tra OO.SS. Nazionali, COCIV ed associazioni datoriali del 14 maggio 2012);
- si ritiene opportuno coinvolgere in detta attività le organizzazioni Sindacali e le imprese impegnate nella realizzazione dell’opera
Premesso inoltre che:
- l’opera di cui trattasi rappresenta uno dei più importanti interventi strategici infrastrutturali italiani e si colloca al 6° posto nelle priorità dell’Unione Europea.
Infatti la Linea Milano-Genova è inserita tra i 30 progetti prioritari europei approvati dall’Unione Europea e costituisce, il cosiddetto “Ponte tra i due Mari” asse Nord-Sud Genova-Rotterdam, avvalendosi perciò anche di finanziamenti della UE.
La tratta Milano-Genova “Terzo Valico dei Giovi” fa riferimento al progetto relativo alla linea ferroviaria ad Alta Capacità/Alta Velocità che metterà in collegamento Genova con Tortona da un lato, e con Novi Ligure dall’altro. 
Con il nuovo collegamento, il sistema portuale Ligure si Inserirà nel corridoio multimodale Tirrenico, in un’integrazione strutturale fra i porti di Vado Ligure, Savona, Voltri, Genova e La Spezia, gli interporti di Rivalta Scrivia, Novara e Torino Orbassano, gli scali di smistamento ferroviario di Novi Ligure, Alessandria, Novara, Torino Orbassano, Domodossola II ed i valichi alpini con l’Europa (Frejus via Modane, Sempione via Domodossola, Gottardo via Luino).
Tale opera pertanto consentirà di realizzare una rapida connessione tra il capoluogo ligure e le principali linee ferroviarie del Nord Italia, configurandosi come connessione diretta del corridoio 5 con i porti liguri.
Con il Terzo Valico il porto di Genova si doterà di una via di accesso privilegiata per il trasferimento delle merci verso l’area padana e il nord Italia, consentendo lo spostamento di una parte del traffico commerciale dal trasporto su gomma a quello su rotaia contribuendo ad aumentare la capacità di smaltimento, via ferrovia, dei traffici portuali di Genova, con ciò anche adeguandosi alle direttive europee in tema di modalità di trasporto delle merci.
Esso costituisce dunque opera fondamentale per lo sviluppo dei porti liguri che rappresentano l’economia principale della Regione.
Preso atto che
-gli stanziamenti già approvati dal CIPE per il primo e secondo lotto, sono pari a circa 1 miliardo e 700 milioni;
- i lavori contrattualizzati riguardano, allo stato, il solo primo lotto, e consentono l’avvio delle opere propedeutiche e di viabilità.
Constatato che
- l’economia ligure e piemontese trova giovamento dall’avvio dei lavori, posto che ogni miliardo di finanziamento produce tre volte tanto in lavoro, e che, inoltre, le terre di scavo rendono praticabile il ribaltamento a mare di Fincantieri, il riempimento del terminal portuale Libia/Canepa, di Scarpino e la rinaturalizzazione delle cave del Monte Gazzo.
- e che pertanto deve essere riposta una grande attenzione, affinché seguendo i principi di massima trasparenza, sicurezza e legalità, vi debbano essere effetti positivi per le aziende e i lavoratori del territorio per l’avvio dei lavori.
- il 14 maggio 2012 è stato firmato un Protocollo di Intesa fra COCIV ed ANCE nazionale e le ANCE Territoriali di Genova ed Alessandria, da un lato, e le Segreterie Nazionali, Regionali di Liguria e Piemonte e Provinciali di Genova ed Alessandria delle OO.SS. del settore Edile, con il quale, oltre ad esser istituito un importante sistema di relazioni sindacali, le Parti hanno affermato importanti principi ed assunto reciprocamente altrettanto importanti impegni. 
Per quanto sopra premesso, unitamente alle Segreterie Regionali di CGIL- CISL-UIL e il Consorzio COCIV, la Giunta Regionale condivide la necessità di implementare i seguenti punti:
- presidiare il tema della sicurezza nei cantieri, attivando apposito gruppo di lavoro che coinvolga gli Assessori alla Salute e al Lavoro della Regione Liguria e tutte le strutture tecniche necessarie nonché COCIV e le OO.SS. di categoria anche al fine di verificare la possibilità di garantire, senza oneri aggiuntivi per il Consorzio, un presidio sanitario in prossimità dei cantieri per la tempestività dell’Intervento eventualmente necessario.
- assicurare un’attenta, forte e continuativa opera di interdizione rispetto alle infiltrazioni criminali, anche attraverso adeguati strumenti di prevenzione come il protocollo di legalità in via di sottoscrizione a Prefettura, RFI e COCIV
- privilegiare, nel rispetto di tutte le norme di legge, di contratto e di accordo, aziende e manodopera del territorio, attraverso la verifica delle professionalità richieste. Le assunzioni saranno rivolte ai lavoratori espulsi dal ciclo lavorativo, anche attraverso percorsi di riqualificazione professionale utilizzando la Scuola Edile e ove possibile applicare forme di incentivazione.
Tale processo dovrà tenere conto della particolare condizione di crisi che sta vivendo il settore edilizio.
A tale scopo dovrà essere attivato un tavolo con Assedil / ANCE / Sindacati e Regione, convocando all’occorrenza anche il COCIV.
- prevedere nei contratti di appalto e subappalto l’integrale recepimento del presente Protocollo di Intesa, attivando periodiche riunioni fra i sottoscrittori del presente accordo per verificare lo stato di applicazione.
- Laddove non risulti possibile allestire idonei alloggi presso i campi base, prevedere per il personale fuori sede (che non possa rientrare agevolmente alla propria abitazione alla fine del turno di lavoro) la possibilità del ricorso ad agevolazioni per l’utilizzo delle strutture locali per l’alloggio e i servizi accessori.
- posto che le attività di cantiere, la movimentazione e gli interventi per costruzione dell’opera potrebbero procurare dei disagi ai residenti, che si intende attenuare il più possibile, le parti convengono di esaminare la possibilità di integrare la legge Regionale sui programmi straordinari dj. interesse strategico (PRIS) al fine di verificare l’estendibilità degli incentivi anche alle realtà di “prossimità”;
- promuovere un confronto con i Comuni interessati allo scopo di:
1. verificare la possibilità di introdurre l’utilizzo di tassazione ridotta o sgravi fiscali per le realtà commerciali o di privati cittadini più direttamente coinvolti dalle attività di cantiere
2. condividere l’opportunità di individuare opere di accompagnamento a vantaggio del territorio e interventi di continuità lavorativa per il ripristino delle condizioni pregresse.
- le parti ritengono sia data particolare rilevanza alla questione ambientale ritenendo priorità assoluta per i cittadini e i lavoratori, il controllo del territorio dal punto di vista idrogeologico e, laddove vi sia presenza di materiale che possa rappresentare elemento di criticità per la salute, assicurare le migliori condizioni ambientali per la lavorazione e il trasporto di detto materiale.
A tale riguardo verrà attivata l’articolazione locale dell’Osservatorio Ambientale Nazionale, coordinato dalla Regione Liguria insieme alla Prefettura di Genova con la presenza dei Comuni della Regione interessati, le OO.SS. confederali e con le istanze di rappresentanza del territorio.
L’opera informativa della Regione e del Comune, con le sue istanze contribuirà ad un diretto monitoraggio delle varie fasi, prevedendo incontri periodici trimestrali o attivabili dalle parti ogni qual volta si renda necessario.
Le Parti, avendo presente che l’apertura dei cantieri e la loro continuità operativa si rende necessaria sia sul versante ligure che su quello piemontese, si attiveranno per il superamento delle difficoltà presenti o future per garantire l’avanzamento e la realizzazione dell’opera.

Genova 11 Ottobre 2012


Fonte: filleacgil.it