PROTOCOLLO D’INTESA

INAIL - Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro - Direzione regionale Lombardia, in seguito indicato come INAIL, con sede legale in Via IV Novembre, 144 in Roma e uffici in Milano, in corso di Porta Nuova, 19, codice fiscale 01165400589, rappresentato dal Direttore regionale, Dott. Antonio Traficante

e

EXPO 2015 S.p.A., in seguito indicato come EXPO 2015, con sede in Milano, Via Rovello 2, nella persona del Direttore Tecnico Dismantling, dott. Alessandro Molaioni.

e

Enti Paritetici Bilaterali territoriali dell’edilizia qui rappresentati dal Comitato Paritetico Territoriale di Milano, Lodi, Monza e Brianza, in seguito indicato come CPT, con sede in Milano, Via Isaac Newton, 3, nella persona del Presidente e legale rappresentante pro tempore, geom. Dario Firsech e del vicepresidente Pietro Burgarello

VISTO CHE

• l’INAIL è un ente pubblico non economico con competenze in materia di salute e sicurezza sul lavoro
• Il D.Lgs n. 38/2000 ha rimodulato e ampliato i compiti dell’INAIL, contribuendo alla sua evoluzione da soggetto erogatore di prestazioni assicurative a soggetto attivo di protezione sociale, orientato alla tutela globale dei lavoratori contro gli infortuni sul lavoro e le tecnopatie;
• INAIL, in forza degli artt. 9, 10 e 11 del D.lgs n.81/2008, ha il compito di svolgere attività di informazione, formazione, assistenza e consulenza nel settore della sicurezza nei luoghi di lavoro al fine di ridurre il fenomeno infortunistico e tecnopatico, anche in collaborazione con le organizzazioni operanti sul territorio e con il sostegno finanziario di iniziative utili alla diffusione della cultura della prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro;
• l’impegno fondamentale dell’INAIL, sia nella logica della tutela integrale dei lavoratori sia nel quadro del contenimento dei costi sociali derivanti dagli infortuni, è rivolto a promuovere ed incentivare la cultura della prevenzione, sviluppando nei soggetti coinvolti la percezione del rischio;
• INAIL, a integrazione delle proprie competenze quale gestore dell’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, svolge i seguenti compiti:
a) raccoglie e registra a fini statistici e informativi i dati relativi agli infortuni sul lavoro che comportino un’assenza dal lavoro di almeno un giorno, escluso quello dell’evento;
b) partecipa alla realizzazione di studi e ricerche sugli infortuni e sulle malattie correlate al lavoro;
c) partecipa alla elaborazione, formulando pareri e proposte, della normazione tecnica in materia;
d) elabora, raccoglie e diffonde le buone prassi per la riduzione dei rischi e il miglioramento delle condizioni di lavoro;
e) predispone linee guida quali atti di indirizzo e coordinamento per l’applicazione della normativa in materia di salute e sicurezza;
f) finanzia progetti di investimento e formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro rivolti in particolare alle piccole, medie e micro imprese e progetti volti a sperimentare soluzioni innovative e strumenti di natura organizzativa e gestionale ispirati ai principi di responsabilità sociale delle imprese;
• Regione Lombardia ha approvato le “Linee di indirizzo tecniche per la promozione della sicurezza nei cantieri EXPO 2015”, allegate al ddg n. 658 del 31.01.2013, che, per quanto riguarda la formazione aggiuntiva, recepiscono il protocollo del 18 aprile 2011 sottoscritto dalla società EXPO 2015, dalle organizzazioni sindacali e da INAIL;
• EXPO 2015 è la società che ha organizzato l’Esposizione Universale 2015 “Nutrire il pianeta - Energia per la vita” ed è stazione appaltante di alcuni manufatti da smantellare.
• EXPO 2015, ha il coordinamento globale di tutti i cantieri che operano all’interno del sito in relazione alla gestione delle interferenze e conseguenti autorizzazioni all’utilizzo delle vie di transito e degli spazi comuni. Ha inoltre il controllo degli accessi nel sito ove si svolgeranno i lavori, autorizzando gli ingressi solo a seguito delle verifiche stabilite. Gestisce inoltre, d’intesa con Cassa Edile, la piattaforma informatica sulla quale le imprese devono effettuare le comunicazioni stabilite prima di poter accedere nell’area dei lavori.
• la società EXPO 2015 considera di assoluta priorità ed importanza garantire il rispetto della disciplina legislativa e contrattuale in materia di trattamenti retributivi e normativi concernenti i rapporti di lavoro, la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro e la formazione dei lavoratori; la stessa ritiene che per il raggiungimento di tali obiettivi sia indispensabile il coinvolgimento e la collaborazione con gli Enti paritetici bilaterali territoriali
• negli accordi per la regolarità e la sicurezza nei cantieri del sito espositivo Expo 2015 sottoscritti con le Istituzioni Locali coinvolte il 10/01/2012 ed il 8/11/2012 e successivi, viene riconosciuto dalle parti firmatarie che, nel settore delle Costruzioni, gli Enti paritetici (Cassa Edile, CPT, Esem) costituiti da Assimpredil Ance ed Organizzazioni Sindacali Edili di Milano, ricoprono un importante ruolo di sensibilizzazione, formazione e promozione della salute e sicurezza nei cantieri;
• in forza degli arti. 2 ee), 10 e 51 del D.Lgs. n. 81/2008, è compito degli organismi paritetici svolgere o promuovere attività di formazione e sviluppo di azioni inerenti la salute e sicurezza del lavoro;
• CPT è organismo paritetico del settore edile volto a concretizzare la sicurezza e la prevenzione dei cantieri edili contribuendo in maniera capillare ad orientare ed assistere imprese e lavoratori diffondendo la cultura della sicurezza. Per raggiungere questo obiettivo istituzionale, vengono progettate ed erogate attività formative, elaborate e raccolte buone prassi a fini prevenzionali, sviluppate le azioni di assistenza tecnica alle imprese per l’attuazione degli adempimenti in materia;
• ESEM è un ente paritetico, che ha la finalità di dare impulso alla formazione come mezzo essenziale dello sviluppo della professionalità degli addetti del settore delle costruzioni e che, nell’ambito delle politiche della qualità, è impegnato nel perseguimento e nella diffusione della cultura della sicurezza tra tutti coloro che accedono ai suoi servizi;
• l’organismo paritetico Cassa Edile garantisce ai lavoratori edili l’applicazione del trattamento economico e normativo previsto dalla contrattazione di settore vigente (ferie, gratifica natalizia e Anzianità Professionale Edile). Promuove la leale concorrenza tra le imprese di settore grazie all’attività di verifica della correttezza dei rapporti di lavoro. Interagisce con la società EXPO 2015. per controllare le imprese ed i lavoratori che entrano nel sito per effettuare i lavori di “dismantling”;
• attraverso la sinergia fra istituzioni ed enti bilaterali si può efficacemente contribuire a una più ampia diffusione della cultura della sicurezza del lavoro;
• il settore delle costruzioni è quello che, anche per la natura intrinseca delle lavorazioni, presenta elevati indici di frequenza e gravità degli eventi;

CONSIDERATO CHE LE PARTI

• condividono l’importanza di creare legami concreti tra INAIL ed Enti del territorio per progettare e realizzare interventi sempre più rispondenti alle esigenze delle Istituzioni, delle imprese e dei lavoratori in materia di salute e sicurezza sul lavoro;
• ritengono che diffondere la cultura della sicurezza sul posto di lavoro è fondamentale ai fini di una reale sensibilizzazione al rischio, alla prevenzione e al rispetto formale della legge;
• riconoscono la necessità di mettere in campo misure straordinarie, intervenendo sulla cultura della sicurezza con specifici percorsi formativi, sulla prevenzione attraverso l’adozione di soluzioni organizzative e operative mirate;
• concordano sulla efficacia e replicabilità del progetto “La formazione nei cantieri Expo 2015”, sperimentato in occasione della realizzazione di Milano Expo 2015

CONVENGONO

di sottoscrivere un protocollo d’intesa per avviare un rapporto di collaborazione finalizzato alla realizzazione di iniziative e attività congiunte inerenti ai campi della sicurezza e della salute nei luoghi di vita e di lavoro, promuovendo, azioni mirate nei cantieri oggetto delle opere di smantellamento del sito nel quale si è svolto l’evento Milano Expo 2015.

Art. 1
Oggetto

Oggetto del protocollo è l’impegno di INAIL, EXPO 2015 e CPT, a collaborare nella realizzazione del progetto “La formazione nei cantieri di smantellamento delle opere Expo 2015”, ciascuna per gli specifici aspetti di competenza, così come indicato nell’allegato, che deve ritenersi parte integrante del presente accordo.

Art. 2
Impegni

EXPO 2015 e Cassa Edile si impegnano a mettere in atto un sistema di controllo degli accessi delle imprese, dei lavoratori e dei mezzi d’opera finalizzato, a titolo esemplificativo, ad identificare in maniera obbligatoria il CF, P.IVA dell’affidatario, esecutore di primo e ultimo livello, CCNL, mansione, categoria e qualifica dei lavoratori. INAIL e CPT si impegnano a organizzare attività formative rivolte alle imprese operanti nel cantiere di smantellamento del sito Expo 2015, con il supporto della società EXPO 2015 che si occuperà di promuovere il progetto tra le imprese affidatane ed i Coordinatori della Sicurezza in fase di Esecuzione;
gli interventi formativi saranno attuati per supportare le imprese ed i lavoratori edili nel conseguimento o nel perfezionamento delle necessarie competenze professionali nonché a sviluppare la sensibilità ai valori della salvaguardia della salute e sicurezza dei lavoratori, della regolarità e della legalità.
Gli interventi saranno rivolti ai lavoratori edili iscritti al sistema bilaterale delle costruzioni indipendentemente dalla loro nazionalità.
Considerato il carattere eccezionale dell’opera, la forte interazione e le particolari situazioni di interferenza che potranno crearsi tra l’elevato numero di imprese e di lavoratori coinvolti, le attività formative potranno essere rivolte anche a lavoratori non iscritti al sistema bilaterale, secondo modalità organizzative che saranno successivamente concordate tra le parti ed eventualmente con i soggetti pubblici o privati che operano, a vario titolo, nei cantieri oggetto del presente protocollo.
Le parti si impegno ad effettuare gli interventi formativi in un’ottica di massima flessibilità operativa con azioni di sistema adeguate ai bisogni che, anche quotidianamente, dovessero sorgere nel complesso contesto operativo.
Con questo progetto formativo si intendono perseguire i seguenti obiettivi:
a) accrescere e perfezionare le competenze professionali dei lavoratori del settore edile attraverso una metodologia che prevede un’assidua presenza in cantiere attuata con interventi di assistenza tecnica, monitoraggio comportamentale e formazione on thè job sulle criticità riscontrate. In particolare, i tecnici osserveranno l’organizzazione delle aree e le opere provvisionali, eventualmente accompagnati da formatori che monitoreranno i comportamenti dei lavoratori e le interazioni uomo macchina/attrezzature. In caso di comportamenti scorretti o erronee modalità di organizzazione, tecnici e/o formatori interverranno con la formazione “on thè job, quando serve e dove serve”. Solo nei casi in cui le problematiche saranno rilevate con una certa frequenza sarà svolta un’attività in aula con i preposti e le figure aziendali responsabili dell’organizzazione del cantiere e della sua sicurezza, per risolvere le situazioni di criticità proponendo modifiche organizzative.
b) implementare un sistema di valutazione delle competenze atto a misurare le abilità e le conoscenze già possedute dai lavoratori

Art. 3
Costituzione del Tavolo di Governance e dei gruppi di lavoro

A tal fine le parti si impegnano a costituire:
• un Tavolo di Governance composto da rappresentanti di ciascuna delle parti contraenti, che definirà le azioni e le modalità di attuazione del presente protocollo, individuando i progetti da realizzare.
Il Tavolo di Governance è costituito da 2 componenti individuati da ogni soggetto firmatario e si riunirà almeno ogni tre mesi con i seguenti compiti:
Coordinamento e programmazione delle attività
Verifica degli stati di avanzamento
Verifica dei risultati conseguiti
Pianificazione del budget ed eventuali variazioni
• un tavolo tecnico composto da membri delle parti firmatarie dotati di specifiche competenze tecniche.
Il tavolo tecnico si riunirà almeno una volta al mese con i seguenti compiti:
progettazione in dettaglio delle azioni formative
individuazione delle tipologie dei docenti destinati all’erogazione dei corsi
scelta degli strumenti di verifica dei risultati
Il tavolo, in presenza di singole e specifiche azioni, potrà demandare le suddette competenze a eventuali sottogruppi con competenze tecniche più attinenti alle tematiche trattate.
Qualora dovessero emergere, a seguito delle attività di monitoraggio delle competenze agite in cantiere, anche su segnalazione degli organi di vigilanza, iniziative formative a carattere prevenzionale non previste nel progetto allegato, è compito del tavolo programmare le attività nella logica della tempestività e di risposta immediata ai bisogni dei lavoratori e delle imprese.
• un tavolo di gestione amministrativa composto da membri delle parti firmatarie, che si riunirà almeno con il compito di monitorare in tempo reale lo svolgimento delle azioni programmate e seguire la gestione amministrativa delle attività (calendario degli incontri formativi, registri presenze, documentazione contabile). In particolare il personale amministrativo dell’INAIL potrà accedere in qualsiasi momento in situ, previa autorizzazione della società EXPO 2015, per verificare il corretto svolgimento delle attività programmate.

Art. 4
Profili economici

Il costo complessivo del progetto, relativamente alle attività riferite ai cantieri ammonta a € 320.000, I.V.A. compresa, e sarà sostenuto al 50% da INAIL e al 50% da CPT.
Per le attività di cui al presente protocollo, la quota INAIL di € 160.000 comprenderà € 150.000,00 come finanziamento e € 10.000,00 come costo del personale dell’Istituto impegnato nel progetto.
Se durante lo svolgimento e la gestione del progetto si verificheranno significative variazioni, le suddette voci di costo potranno essere modificate dal tavolo di governance, nel limite del budget complessivo e della ripartizione al 50%.
Ai fini del finanziamento è individuato come capofila il CPT, che si occuperà degli aspetti di rendicontazione e di gestione delle procedure contabili di spesa, e invierà con cadenza trimestrale una puntuale rendicontazione delle spese sostenute alla Direzione Regionale INAIL che provvederà ai pagamenti.
Ai sensi dell’art.3 legge 13 agosto 2010 n.136 il CPT si obbliga a garantire la tracciabilità dei flussi finanziari attraverso l’accensione di un conto corrente dedicato, anche se non in via esclusiva, alle commesse pubbliche. Le evidenze di pagamento riporteranno il Codice Unico di Progetto (CUP): E41H15000080003.
Inoltre il CPT si impegna, nel caso di ricorso ad operatore terzo privato, a utilizzare le procedure previste a garanzia della trasparenza e della competitività del mercato nella scelta del contraente, previo parere di congruità dell’INAIL, nonché a indicare nel rapporto con il terzo contraente la clausola con cui il terzo stesso assume gli obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari.
L’eventuale affidamento a terzi dovrà essere preventivamene autorizzato da INAIL. Qualora il terzo fosse un libero professionista, questo andrà individuato di comune accordo dai partners e dovrà soddisfare i seguenti requisiti:
- per le attività formative nei limiti di esperienza e retribuzione oraria omnicomprensiva previsti dalla legislazione nazionale e regionale in tema di formazione continua
- per le attività su campo propedeutiche alla formazione: esperienza e retribuzione oraria omnicomprensiva nei limiti previsti attualmente dal CPT.
Trascorsi nove mesi dall’avvio delle attività, INAIL valuterà l’attualità del progetto, anche alla luce di eventuali mutamenti del contesto normativo ed economico, e previa verifica dei risultati, a fronte di eventuali e rilevanti variazioni del progetto originario, si riserva la facoltà di recedere dal presente accordo.

Art. 5
Durata

Il presente protocollo d’intesa entra in vigore alla data della stipula e avrà durata 12 mesi.

Art. 6
Aspetti legali

Le parti concordano di definire amichevolmente qualsiasi vertenza che possa nascere dall’interpretazione del presente protocollo che è retto e disciplinato unicamente dalla
Legge italiana; se ciò non fosse sufficiente a risolvere la vertenza, le parti sottoporranno al tentativo di conciliazione previsto dal Servizio di Conciliazione della Camera Arbitrale di Milano qualsiasi controversia irrisolta derivante dal presente contratto o in relazione allo stesso. In caso di mancato raggiungimento di un accordo dopo il ricorso alla procedura di conciliazione sopra indicata, le parti saranno libere di adire l’Autorità Giudiziaria Ordinaria. Foro competente in tal caso sarà unicamente il Foro di Milano.

Letto, approvato e sottoscritto

Milano, 18 dicembre 2015

"La formazione nei cantieri di smantellamento delle opere EXPO 2015"

Il 17 dicembre 2013 è stato sottoscritto un Accordo tra l'Inail Direzione regionale Lombardia e il CPT finalizzato al miglioramento della salute e sicurezza nei cantieri interessati al grande evento, concretizzatosi successivamente in attività di monitoraggio e di formazione on the job all'interno dei cantieri interessati dalla manifestazione.
L'attività svolta, grazie all'impegno dei tecnici e del personale degli enti sottoscrittori, coinvolti nell'attività finalizzata alla Prevenzione degli infortuni sul lavoro ha avuto notevole successo in termini di risultati nella limitazione degli infortuni, soprattutto gravi, durante i lavori di allestimento dei padiglioni e dei lavori nelle aree limitrofe.
A seguito dell'esito positivo del progetto nella fase di allestimento, si è manifestata da parte delle parti sociali in accordo con la filosofia e la mission dell'Istituto, l'esigenza di intervenire anche in fase di smantellamento dei cantieri utilizzando lo stesso modello operativo del precedente Accordo, al fine di limitare il più possibile episodi infortunistici durante una fase sicuramente difficile e complessa ma molto meno sottoposta a evidenza mediatica.
Su questo tema anche Regione Lombardia - ASL di Milano ha evidenziato la criticità della situazione attuale dei cantieri in fase di smantellamento, sia per quanto riguarda le interferenze, sia per la difficoltà di intervenire all'interno dei singoli cantieri.
Un'ulteriore problematica è causata dal fatto che non esiste un unico ente appaltante in grado di esercitare un controllo di ciò che accade nelle singole realtà, né di imporre determinate regole, come avveniva nella fase di allestimento.
A fine novembre 2015 si è svolto un incontro presso la Direzione regionale dell'Inail con la partecipazione di Expo 2015, CPT, ASL e Organizzazioni sindacali per condividere le linee essenziali del progetto, individuare una strategia comune nell'ottica della collaborazione e definire i ruoli di ciascuno al fine di ottimizzare l'utilizzo delle diverse competenze e i tempi di realizzazione.
Si è manifestata la necessità, in questa fase di smantellamento, di coinvolgere anche Arexpo SPA che insieme a Expo 2015 avrà il compito di sensibilizzare le imprese che operano all'interno di ciascun padiglione per rendere possibile l'azione dei tecnici e i loro interventi di eventuale rilevazione delle criticità e formazione on the job. A tal fine in data 17 dicembre si è tenuto un incontro in Arexpo, durante il quale i partner hanno illustrato il progetto e condiviso l'importanza che Arexpo aderisca al protocollo.
Per rendere più efficace, in termini prevenzionali, l'intervento nei cantieri Expo2015 e Cassa Edile si impegnano a mettere in atto un sistema di controllo degli accessi delle imprese, dei lavoratori e dei mezzi d'opera finalizzato, a titolo esemplificativo, ad identificare in maniera obbligatoria il CF, P.IVA dell'affidatario, esecutore di primo e ultimo livello, CCNL, mansione, categoria e qualifica dei lavoratori.

Obiettivi trasversali dell'attività
Sensibilizzare gli operatori al rischio cui sono sottoposti durante il lavoro di smontaggio, per attivare miglioramenti alle corrette procedure e tendere così alla diminuzione degli infortuni.
Obiettivo primario: io sviluppo della consapevolezza che la “sicurezza” non è l'insieme di regole “calate dall'alto”, ma il risultato di un processo articolato di scambio di conoscenze e competenze, attraverso una partecipazione attiva al processo di valutazione dei rischi con chi direttamente è impegnato nella mera esecuzione dei lavori. Approccio partecipativo che ha origine nell'osservazione sul campo in modo da rilevare i comportamenti degli operatori e darne voce, per capire le motivazioni di alcune azioni e cercare di far coincidere le regole aziendali con le prassi di lavoro.

Destinatari dell'attività
- Committenti, datori di lavoro e dirigenti delle imprese affidatarie ed esecutrici;
- Direttori tecnici di cantiere, Coordinatori della Sicurezza in fase di Esecuzione (CSE);
- Preposti, Capi squadra, lavoratori e loro rappresentanti;

Articolazione degli interventi
Propedeutico ad ogni intervento di prevenzione è il coinvolgimento di imprese, lavoratori e tutti i soggetti che, a vario titolo, partecipano allo smantellamento delle attività di cantiere. Il progetto sarà presentato ai committenti ed alle imprese affidatarie da INAIL e CPT con incontri ad adesione volontaria realizzati con lo scopo di acquisire interesse e consenso per la realizzazione partecipata dello stesso. Il coinvolgimento di soggetti aventi funzioni gerarchiche e funzionali diverse consentirà di fornire nozioni e approfondimenti tecnici contestualizzandoli ad un elemento imprescindibile: il ruolo dei singoli nell'organizzazione aziendale.
L'attività di assistenza tecnica consiste in una consulenza globale per il mantenimento della sicurezza in cantiere: le visite dei tecnici CPT permettono infatti di individuare situazioni di possibile rischio, fornire suggerimenti per intervenire in modo adeguato e tempestivo ed aumentare il senso di responsabilità e partecipazione di TUTTI i soggetti che operano in cantiere. Con questi sopralluoghi in cantiere, ai lavoratori viene offerta l'opportunità di essere affiancati dalla presenza qualificata del tecnico CPT che li sensibilizzerà ai problemi della sicurezza e li stimolerà a conoscere ed adottare tutti gli accorgimenti che contribuiscono alla salvaguardia della loro salute.
L'attività tecnica avrà una funzione di misurazione del miglioramento dello “stato di salute” del cantiere che consentirà di avere un riscontro sui comportamenti e sugli effetti degli interventi formativi già svolti, offrendo così la possibilità di valutare la necessità di nuove azioni correttive da apportare in cantiere, sia in termini organizzativi/gestionali sia in termini formativi/comportamentali.
Durante gli incontri svolti sul campo, “on the job”, il tecnico CPT, coadiuvato da un formatore esperto e, in alcuni cantieri, da medici e tecnici INAIL, fornirà consigli riguardo all'individuazione e conseguente analisi dei rischi caratteristici delle lavorazioni in atto, utili al miglioramento delle metodologie di lavoro adottate, nel rispetto delle procedure del POS, e del regolamento di cantiere, analizzato anche durante i tavoli di confronto/riunioni di coordinamento con i diversi soggetti.
Contestualmente al rilievo delle condizioni di sicurezza, sarà svolto anche il monitoraggio dei comportamenti dei lavoratori, in maniera da rilevare la differenza tra quelli attuati e quelli auspicabili, anche in funzioni delle competenze dei singoli.
Le fasi di osservazione dovranno essere svolte mantenendo con i lavoratori un rapporto di fiducia, allo scopo di ottenere una fattiva collaborazione con gli stessi.
L'interazione sul campo consentirà di analizzare le procedure realmente in atto raffrontandole con quelle definite a livello aziendale, per valutare eventuali scostamenti e comprendere le motivazioni alla base degli stessi.
In tal modo si individueranno le diverse percezioni del rischio e modi di approccio al lavoro, variabili secondo i livelli sociali e culturali differenti che spesso influenzano i comportamenti dei lavoratori e che, in alcune occasioni, determinano aspetti di ostilità verso le regole stabilite e verso coloro preposti a ottenerne il rispetto.
Si intendono realizzare iniziative finalizzate all'attivazione di percorsi di sensibilizzazione e informazione (D.Lgs. 81/2008, art. 36, c. 2) svolti con modalità di erogazione “on the job”, adattati alle diverse situazioni rilevate in cantiere, ove sarà possibile effettuare l'analisi dettagliata del contesto operativo, quale passaggio prioritario per intervenire rispetto ai concreti bisogni formativi.
Sarà quindi possibile attuare una costante sensibilizzazione alla sicurezza, volta a favorire lo sviluppo di un'attività collegialmente utile ed efficace, in contesti produttivi con differente complessità organizzativa, integrando la formazione di base alla sicurezza, con la trasmissione di nozioni legate allo specifico contesto del cantiere, ai vari stadi dell'opera, alle interferenze tra lavorazioni diverse, ecc.
Le attività saranno svolte quasi interamente sul campo con la presenza in cantiere di tecnici che osserveranno l'organizzazione delle aree e le opere provvisionali, accompagnati da formatori che monitorano i comportamenti dei lavoratori e le interazioni uomo macchina/attrezzature. In caso di comportamenti scorretti o erronee modalità di organizzazione, tecnici e formatori interverranno immediatamente con una continua attività di sensibilizzazione e formazione. La formazione sarà svolta “on the job, quando serve e dove serve” e solo nei casi in cui le problematiche saranno rilevate con una certa frequenza, verrà effettuata un'attività in aula con i preposti e le figure aziendali responsabili dell'organizzazione del cantiere e della sua sicurezza, per risolvere le situazioni di criticità proponendo modifiche organizzative. Le visite nei singoli cantieri saranno svolte con cadenza quindicinale.
Il coinvolgimento diretto dei lavoratori e il loro atteggiamento proattivo garantisce una concreta condivisione delle modalità organizzative e di svolgimento dei lavori, anche in funzione di:
- vincoli temporali (programmazione dei lavori);
- analisi e valutazione del rischio;
- differenze culturali.

Il monitoraggio: strumenti di lavoro
Tramite la compilazione di check-list dettagliate, inserite successivamente in un unico database, sarà possibile monitorare nel tempo l'efficacia dell'intervento.
Il monitoraggio, svolto attraverso la definizione preliminare di “standard valutativi”, già utilizzati con successo nell'esperienza di EXPO, attraverso l'utilizzo di apposite schede, suscettibili di eventuali integrazioni/modifiche sulla base delle esperienze che matureranno nel corso del progetto, consentiranno di far emergere gli indicatori utili a valutare quali atteggiamenti operativi necessitavano migliorie, ottenibili tramite interventi informativi mirati, e definire così le migliori strategie formative e i relativi contenuti, per ogni “caso” oggetto di osservazione e verifica.
Il costo complessivo del progetto, relativamente alle attività riferite ai cantieri ammonta a € 320.000, I.V.A. compresa, e sarà sostenuto al 50% da INAIL e al 50% da CPT. Il periodo di sviluppo del progetto è compreso tra il mese di dicembre 2015 e il giugno 2016, salvo proroghe.
Le attività ipotizzabili sono complessivamente:
375 visite in cantiere e altrettante azioni di “monitoraggio comportamentale con la relativa “formazione on the job” che si renderà necessaria.


Fonte: inail.it