B.U. n. 48

Regione Piemonte

D.D. 9 novembre 2006, n. 163

Sperimentazione di un modello di gestione dell’attività di supporto tecnico svolta dall’ARPA e dall’ Azienda Ospedaliera CTO/CRF/Icorma in favore degli SPreSAL delle ASL
B.U.R.  30 novembre 2006, n. 48

 

Premesso che:

- la Legge 23 dicembre 1978, n. 833 ha attribuito alle ASL le attività di verifica svolte precedentemente dall’ENPI e dall’ANCC e dai Laboratori provinciali di igiene e profilassi nonché le funzioni dei laboratori chimici regionali del Ministero del Lavoro, indicando che le attività di prevenzione svolte dal S.S.N. comprendono l’individuazione, l’accertamento ed il controllo dei fattori di nocività, di pericolosità e di deterioramento negli ambienti di vita e di lavoro, ...(omissis).. e che i predetti compiti sono realizzati anche mediante collaudi e verifiche di macchine, impianti e mezzi di protezione prodotti, installati o utilizzati nel territorio dell’unità sanitaria locale;

- la Legge regionale 60/95, istitutiva dell’ARPA Piemonte, definisce all’art. 2 comma 2 che l’ARPA svolge le attività di controllo, di supporto e di consulenza tecnico scientifica e altre attività utili alla Regione, alle Province, ai Comuni singoli e associati, nonché alle Unità Sanitarie Locali (USL) per lo svolgimento dei compiti loro attribuiti dalla legge nel campo della prevenzione e tutela ambientale.

Inoltre, l’articolo 14 della medesima L.R. prevede l’istituzione del Comitato regionale di indirizzo, al quale compete la determinazione degli obiettivi istituzionali, la verifica dei risultati delle attività svolte dall’ARPA nonché la definizione ed il coordinamento tra attività ambientali e quelle sanitarie dei Dipartimenti di prevenzione;

- con Deliberazione della Giunta Regionale n. 67-15469 del 23.12.1996 sono state approvate le linee guida per la definizione dei rapporti tra i Dipartimenti di prevenzione delle ASL e le strutture dell’ARPA e con circolare n. 6864/22 in data 17.4.1998, del Presidente della Giunta Regionale, sono stati specificati ulteriori indirizzi operativi;

- con Deliberazione della Giunta Regionale 42-738, del 29/08/2005 e s.m.i., è stato disposto il potenziamento delle attività di prevenzione sanitaria svolte da soggetti appartenenti alla Rete Integrata di Prevenzione, tra i quali sono individuati, oltre agli SPreSAL, anche l’ARPA e l’Azienda Ospedaliera CTO/CRF/Icorma di Torino.

Considerato che:

- la proposta di Piano Socio-Sanitario Regionale, approvata dalla Giunta Regionale, nel capitolo relativo alla prevenzione, indica l’ambiente quale importante determinante extra-sanitario della salute, prevedendo azioni sulla realtà locale, mirati alla riduzione ed alla rimozione dei fattori di rischio, che vedono coinvolti ARPA e Servizi di Prevenzione;

- nel corso dell’incontro del 28/12/2005 tra i rappresentanti dell’Assessorato regionale alla tutela della Salute e Sanità e dell’ARPA Piemonte, sono stati individuati, per il raggiungimento del risultato strategico previsto al punto E1.3 dell’atto di indirizzo, i seguenti prodotti attesi:

* l’elaborazione di un documento per indirizzare le attività di supporto tecnico riferite a indagini di comparto e a progetti regionali, sia sul versante dell’igiene industriale sia delle verifiche impiantistiche.

* l’effettuazione delle stesse attività di supporto;

inoltre, quale metodo da seguire è stata prevista la costituzione di un tavolo tecnico di programmazione dell’attività di supporto agli SPreSAL;

- il comitato regionale di indirizzo ha definito, per l’anno 2006, gli obiettivi strategici per le attività di interesse sanitario rese dall’ARPA. Tali obiettivi sono stati resi attuativi mediante lo schema di accordo approvato con Deliberazione della Giunta Regionale n. 60-2595 del 10 Aprile 2006;

- la medesima DGR n. 60-2595 del 10 Aprile 2006 ha demandato a successivi provvedimenti la definizione dei gruppi di lavoro per il conseguimento dei risultati strategici derivanti dall’atto di indirizzo 2006;

- sia l’ARPA sia gli SPreSAL hanno nel contempo evidenziato l’esigenza di introdurre miglioramenti nella collaborazione tra gli enti al fine di ridurre le criticità esistenti, ottimizzando le prestazioni di supporto tecnico specialistico fornite;

- a tal fine, con Determinazione del Direttore Regionale della Programmazione Sanitaria n. 59 del 04/05/06 è stato, tra gli altri, istituito specifico gruppo di lavoro, composto da personale regionale, proveniente dai Servizi e dall’Agenzia, per il conseguimento del risultato strategico previsto al punto E1.3 dell’atto di indirizzo denominato: “Supporto tecnico per la valutazione rischio chimico, fisico e biologico in ambienti di vita e di lavoro”;

- il succitato gruppo di lavoro ha organizzato una serie di incontri nel corso dei quali:

* sono state analizzate le principali criticità determinate dall’attuale organizzazione di ARPA, anche in relazione alle attività svolte nel 2005.

* sono state formulate alcune proposte operative per migliorare l’attività di collaborazione SPreSAL e ARPA Piemonte già nel corso del 2006.

* sono state sviluppate proposte a più lungo termine, con l’obiettivo di porre rimedio ad attuali carenze strutturali;

- a conclusione del confronto, il gruppo ha elaborato una relazione nella quale vengono analizzate in dettaglio le prestazioni rese dall’Agenzia al Servizio Sanitario in materia di verifiche impiantistiche (SC 03) e igiene industriale (SC 02) e ha delineato una proposta operativa di gestione delle domande di supporto tecnico indirizzate ad ARPA Piemonte finalizzata al miglioramento delle attività rese agli SPreSAL delle ASL, predisponendo specifica modulistica.

Si ritiene necessario:

- ottimizzare le prestazioni di supporto tecnico rese agli SPreSAL in materia di igiene industriale, tossicologia e verifiche impiantistica nonchè potenziare la quantità e la tipologia delle prestazioni stesse;

- effettuare una valutazione dell’appropriatezza della domanda e della tempestività della risposta, mediante l’individuazione della procedura, descritta nell’allegato alla presente determinazione, quale modalità operativa per l’accesso alle prestazioni di supporto tecnico in materia di igiene industriale, tossicologia e verifiche impiantistiche. Tale procedura è stata elaborata sulla base delle evidenze emerse nel corso del processo di analisi tecnica e normativa, in accordo con la direzione ARPA Piemonte e, successivamente, con l’A.O. CTO/CRF/Icorma.

Tanto premesso e considerato,

 

IL DIRETTORE

 

- visto la Legge 23 dicembre 1978, n. 833;

- vista la Legge regionale n. 60/1995;

- vista la DGR n. 67-15469 del 23/12/1996;

- vista la DGR n. 42-738 del 29/08/2005;

- vista la DGR n. 60-2595 del 10/04/2006;

- vista la Determinazione del Direttore Regionale della Programmazione Sanitaria n. 59 del 04/05/06;

 

determina

 

- di approvare la procedura descritta nell’allegato alla presente determinazione, che definisce le modalità operative per l’accesso alle prestazioni di supporto tecnico in materia di igiene industriale, tossicologia e verifiche impiantistiche;

- di prevedere la costituzione di una segreteria tecnica regionale per l’igiene industriale e l’impiantistica, secondo i criteri e per le finalità specificate nell’allegato sopraccitato, che costituisce parte integrante e sostanziale della presente determinazione;

- di demandare ad un successivo provvedimento la nomina dei componenti della segreteria tecnica regionale per l’igiene industriale e l’impiantistica.

- di prevedere che nessun beneficio economico verrà corrisposto ai componenti della segreteria tecnica, in quanto gli stessi svolgeranno la loro attività nella veste istituzionale di rappresentanti delle rispettive Amministrazioni.

Le prestazioni fornite dai membri della Segreteria Tecnica sono rese a titolo gratuito, in quanto gli stessi svolgono la loro attività in rappresentanza delle rispettive amministrazioni.

 

 

Il Direttore regionale
Vittorio Demicheli

 

Allegato

Procedura operativa per l’accesso alle prestazioni di supporto tecnico in materia di igiene industriale, tossicologia e verifiche impiantistiche

Definizione degli ambiti operativi

Gli SPreSAL possono richiedere, unicamente con le modalità di seguito illustrate, il supporto tecnico specialistico in materia di igiene industriale e verifiche impiantistiche nell’ambito di operatività delle Strutture Complesse 02 e 03 dell’ARPA Piemonte e della S.C.D.U. di Tossicologia ed Epidemiologia Industriale dell’Azienda Ospedaliera CTO/CRF/Icorma La richiesta viene parimenti trasmessa alla segreteria tecnica regionale per l’igiene industriale e l’impiantistica.

Al fine di ottimizzare l’utilizzo delle risorse disponibili e la tempestività delle prestazioni erogate dalle strutture di supporto, i responsabili SPreSAL dovranno verificare preliminarmente all’inoltro della richiesta di intervento l’effettiva necessità del supporto tecnico esterno, ricorrendo in via preferenziale alle professionalità già operanti presso la propria struttura ovvero limitando le richieste di intervento a valutazioni di secondo livello che non possano trovare soluzione nell’ambito delle conoscenze tecniche in possesso degli operatori in forza ai Servizi.

Le attività di progetto, non presentando carattere di urgenza in quanto attività programmate, non rientrano nell’ambito di operatività disciplinata dalla presente procedura. Tali attività fanno parte della normale attività di igiene industriale concordata preventivamente con ARPA Piemonte e con l’ A.O. CTO/CRF/Icorma. Gli accordi e i programmi assunti per lo svolgimento delle suddette attività dovranno essere trasmessi al competente Settore Regionale.

In particolare gli ambiti operativi delle strutture di supporto tecnico alle richieste degli SPreSAL sono:

Prestazioni erogate dall’ARPA S.C. 03.04 “Verifiche Impiantistiche”:

a. Interventi di secondo livello richiesti dagli SPreSAL finalizzati a verificare le condizioni di sicurezza ovvero la rispondenza alla regola dell’ arte di:

* impianti elettrici.

* impianti di terra e dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche.

mediante:

* Analisi documentazione di progetto, dichiarazione di conformità, schemi elettrici, calcoli dimensionamento impianti con riferimento alla legge 46/90 e Norma CEI 0 - 2. - Analisi delle procedure su lavori elettrici (norma CEI 11-48 e CEI 11-27).

* Verifiche strumentali sugli impianti finalizzati alla sicurezza delle persone: misure di terra; misura di tensioni di passo e contatto su impianti in media e alta tensione; misura impedenza dell’ anello di guasto; prova di intervento di interruttori differenziali: misura di isolamento; prova di continuità; misure e prove su impianti ad uso medico.

* Analisi dei calcoli di probabilità di fulminazione delle strutture da proteggere, verifica idoneità impianto, prove strumentali sui dispositivi di protezione esterno (LPS).

b. Interventi di secondo livello richiesti dal SPreSAL finalizzati a verificare le condizioni di sicurezza ovvero la rispondenza alla regola dell’ arte di:

* impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione.

mediante:

* Analisi del documento sulla protezione contro le esplosioni. Decreto Legislativo 12 giugno 2003 n. 233, (Decreto Legislativo 19 settembre 94 n. 626, Norme CEI 31-30, 31-35).

* Verifica certificazione e idoneità di installazione di apparecchiature, sistemi di protezione e impianti elettrici destinati ad essere utilizzati in atmosfera potenzialmente esplosiva (DPR, 23 marzo 1998, n. 126, Direttiva 94/9/CE, Norme CEI 31-33, 31-34).

c. Interventi di secondo livello richiesti dal SPreSAL finalizzati al supporto dei tecnici dello SPreSAL a seguito di:

* infortunio elettrico (shock elettrico).

mediante:

* Analisi degli impianti e delle procedure su lavori elettrici (norma CEI 11-48 e CEI 11-27)

* Prove e misure strumentali

d. Interventi di secondo livello finalizzati al supporto dei tecnici dello SPreSAL. in materia di:

* apparecchi di sollevamento:

Sopralluoghi con prove di funzionamento e verifica dell’efficienza dei dispositivi di sicurezza di generatori di scale aeree ad inclinazione variabile, ponti sviluppati su carro, ponti sospesi muniti di argano, argani dei ponti sospesi impiegati nelle costruzioni, idroestrattori a forza centrifuga di diametro  50 cm, gru e altri apparecchi di sollevamento di portata superiore a 200 kg, in applicazione delle norme vigenti (DPR 547/55, DPR 459/96).

e. Interventi di secondo livello finalizzati al supporto dei tecnici dello SPreSAL in materia di:

* apparecchi in pressione:

Sopralluoghi con verifica della stabilità delle membrature dell’apparecchio e dell’efficienza dei dispositivi di controllo e di sicurezza di generatori di vapore, recipienti per vapore, generatori e recipienti per acqua surriscaldata, recipienti per gas non nocivi e non, infiammabili e non, in applicazione delle norme vigenti (RD 824/1927 e s.m.i. e D.M. 1 12 2004 n° 329).

f. Interventi finalizzati al supporto dei tecnici dello SPreSAL in materia di:

* controlli ad alto contenuto tecnico:

Si tratta di interventi, su insiemi di attrezzature ed impianti caratterizzati da specifica rilevanza impiantistica e tecnologica o su impianti, le cui attrezzature, vengono utilizzate in condizioni di esercizio particolari (fonderie, luoghi con rischio di esplosione, aziende chimiche), oppure a seguito di modifiche strutturali dei mezzi stessi, o presunti danneggiamenti (sollecitazioni anomale delle strutture), riscontrate dai Tecnici SPreSAL nel corso dello svolgimento delle loro funzioni, o a seguito di infortuni.

L’intervento può comprendere anche il controllo dell’idoneità dei mezzi utilizzati per effettuare determinate operazioni, la loro rispondenza a quanto attestato dal costruttore sul libretto d’uso e manutenzione e la formazione del personale preposto all’uso.

Prestazioni erogate dall’ARPA S.S. 20.02 IGIENE INDUSTRIALE e dalla S.C.D.U. di Tossicologia ed Epidemiologia Industriale dell’Azienda Sanitaria Ospedaliera CTO/CRF/Icorma

MONITORAGGIO AMBIENTALE

a. Monitoraggio ambientale in materia di:

* agenti chimici:

* Esame di documenti di valutazione del rischio o di documentazione tecnica

* Analisi dei cicli produttivi

* Verifica di schede di sicurezza di sostanze o preparati utilizzati

* Ricerca e consultazione di letteratura scientifica in relazione a casi di interesse

* Esecuzione di campagne di monitoraggio

* Verifica di soluzioni di bonifica

Prima fase: preliminare, propedeutica all’attività di monitoraggio ambientale

Sopralluogo degli ambienti di lavoro finalizzato a verifica delle schede tecniche e di sicurezza, con eventuale consultazione delle principali banche-dati tossicologiche,valutazione impianti, ciclo produttivo, misure tecniche/organizzative, DPI, analisi del documento di valutazione dei rischi e/o di eventuale documentazione tecnica di interesse.

Pianificazione dell’attività di monitoraggio.

Seconda fase: monitoraggio

Prelievo su substrato appropriato e/o successiva esecuzione delle analisi in laboratorio:

Esame gravimetrico per la determinazione di polveri totali, frazione respirabile, PM10

Esame MOCF per la determinazione di fibre asbesto-simili e materiali fibrosi in genere, silice, particolato (spettro granulometrico)

Microscopia Elettronica (SEM) con microanalisi (EDAX) per la determinazione qualitativa e quantitativa di fibre minerali naturali e artificiali su campioni massivi e su prelievi ambientali, per determinazione qualitativa del PM10

Spettrofotometria IR per la determinazione qualitativa di amianto e polimeri su campioni massivi

Spettrofotometria IR per la determinazione quantitativa di silice cristallina, oli minerali in campioni di aeriformi

Gascromatografia (GC) per la determinazione di gas e vapori

Gascromatografia/Spettrometria di Massa (GC-MS) per la determinazione di gas e vapori

Gascromatografia/Spettrometria di Massa (GC-MS) per la determinazione di gas e vapori con rivelatore di massa magnetico (solo ARPA)

Gascromatografia/Spettrometria di Massa (GC-MS) per la determinazione qualitativa di agenti chimici , test di cessione su campioni di materiali in lavorazione

Cromatografia Liquida (HPLC) per la determinazione di gas e vapori

Spettrofotometria visibile e UV (gas, vapori, metalli)

Spettrofotometria in assorbimento atomico (AAS) per la determinazione di metalli

Inductively coupled plasma mass spectrometry (ICP-MS) per la determinazione dei metalli

Rx-Diffrattometria per la determinazione di silice e amianto su campioni massivi e su prelievi ambientali (solo CTO)

Cromatografia ionica con rivelatore elettrochimico per la determinazione di anioni e cationi in soluzione (solo ARPA)

Prelievo e/o analisi in loco, mediante l’utilizzo di strumentazioni specifiche:

Determinazione con fiale rivelatrici

Determinazioni con campionatori passivi

Monitoraggio in continuo con strumenti automatici di gas e vapori

Prelievo mediante “canister” per identificazione VOC

Terza fase: relazione conclusiva

Stesura di relazione conclusiva con valutazione dei risultati analitici in relazione ai possibili valori accettabili e/o di riferimento; eventuale valutazione degli interventi di bonifica effettuati .

b. Monitoraggio ambientale in materia di:

* agenti fisici:

rumore e vibrazioni

* Esame della documentazione di valutazione del rischio acustico

* Esame del progetto di bonifica acustica

* Sopralluogo e monitoraggio in azienda

* Stesura della relazione conclusiva con valutazione dei risultati analitici in relazione ai possibili valori accettabili e/o di riferimento; eventuale valutazione degli interventi di bonifica effettuati .

microclima

* Esame della documentazione di valutazione dell’ambiente termico

* Esame dei sistemi di trattamento aria in ambiente confinato

* Sopralluogo e monitoraggio in azienda

* Stesura della relazione conclusiva con valutazione dei risultati analitici in relazione ai possibili valori accettabili e/o di riferimento; eventuale valutazione degli interventi di bonifica effettuati .

radiazioni non ionizzanti

* Esame documentazione e valutazione sorgenti CEM

* Sopralluogo e monitoraggio in azienda

* Stesura della relazione conclusiva con valutazione dei risultati analitici in relazione ai possibili valori accettabili e/o di riferimento; eventuale valutazione degli interventi di bonifica effettuati .

radiazioni ionizzanti (solo ARPA)

* Esame documentazione e valutazione sorgenti IR

* Esame documentazione e valutazione radon

* Sopralluogo e monitoraggio in azienda

* Stesura della relazione conclusiva con valutazione dei risultati analitici in relazione ai possibili valori accettabili e/o di riferimento; eventuale valutazione degli interventi di bonifica effettuati .

c. Monitoraggio ambientale in materia di:

* agenti biologici (solo ARPA):

* Esame documentazione tecnica aziendale

* Valutazione impianti, processi, misure organizzative

* Sopralluogo e monitoraggio per determinazione di carica batterica in aria

* Sopralluogo e monitoraggio per determinazione di carica batterica su superfici

* Sopralluogo e monitoraggio per determinazione di patogeni in aria

* Sopralluogo e monitoraggio per determinazione di patogeni su superfici

* Stesura della relazione conclusiva con valutazione dei risultati analitici in relazione ai possibili valori accettabili e/o di riferimento; eventuale valutazione degli interventi di bonifica effettuati .

MONITORAGGIO BIOLOGICO (solo S.C.D.U.)

d. Monitoraggio biologico in materia di:

* Ammine aromatiche

benzidina; betanaftilammina; diaminobenzidina; difenilammina; IPPD; MOCA; parafenilendiammina; 3,3’-diclorobenzidina; 6-PPD

Metaemoglobina (come indicatore di effetto)

Matrice biologica: urina

Tecniche analitiche: GC-MS, HPLC.

* Antineoplastici

Platino Urinario per esposizione a Cisplatino

Matrici biologiche: urina

Tecnica analitica: AAS

* Antiparassitari

Organoclorurati: DDT; Dieldrin; Endrin; esaclorocicloesano; esaclorobenzene

Esteri fosforici: colinesterasi eritrocitaria (come indicatore di effetto)

[come tale e/o prodotti di biotrasformazione]

Matrici biologiche: sangue intero, siero, urina

Tecniche analitiche: Gascromatografia, GC-MS. , Spettroftometria Vis/UV

* Asbesti

Monitoraggio biologico dell’esposizione professionale e del rischio ambientale

Ricerca corpuscoli asbesto; esame mineralogico

Matrice biologica: escreato, escreato indotto, BAL

Tecniche analitiche: MOCF, SEM+EDAX

* Gas e vapori

Ossido di carbonio; solfuro di carbonio; ossido di etilene

Carbossiemoglobina (come indicatore di effetto);

Gas anestetici (protossido d’azoto; alotano; forano; sevorano)

[come tale e/o prodotti di biotrasformazione]

Matrici biologiche: sangue intero, siero, urina

Tecniche analitiche: Emossimetro, Gascromatografia

* Metalli:

Monitoraggio biologico dell’esposizione professionale

Antimonio, arsenico, berillio, cadmio cobalto, cromo, manganese, mercurio, nichel, piombo (profilo tossicocinetico), platino, stagno.

Monitoraggio biologico rischi ambientali

Alluminio, argento, ferro, piombo (profilo tossicocinetico), rame, selenio, zinco.

Matrici biologiche: sangue intero, siero, urina, materiale bioptico

Tecniche analitiche: AAS, IPC-MS

* Solventi industriali

Monitoraggio biologico dell’esposizione professionale

Alcoli: metanolo; etanolo; cicloesanolo; 2-propanolo

Alcoli aromatici: fenoli totali; orto, meta, para cresolo

Chetoni: acetone; metiletilchetone

Idrocarburi alifatici: n-esano (2-5 esandione)

Idrocarburi aromatici: benzene (t,t-muconico); etilbenzene; nitrobenzene; toluene (ac. ippurico); xilene (ac. metilippurico); stirene ( ac. mandelico, ac. fenilgliossilico);

Cloroderivati degli idrocarburi: tricloroetilene (ac. tricloroacetico, tricloroetanolo); tetracloroetilene (ac. tricloroacetico, tricloroetanolo); cloruro di metilene; dicloropropano

Idrocarburi policiclici aromatici: naftalene (1-naftolo, 2-naftolo); pirene (1-idrossipirene); fenantrene (fenantreni idrossilati)

n-metilformammide; difenilformammide

Monitoraggio biologico rischi ambientali

Etilenglicole

[come tale e/o prodotti di biotrasformazione]

Matrici biologiche: sangue intero, siero, urina

Tecniche analitiche: Gascromatografia, GC-MS, GC-SP, HPLC

* Altri

Monitoraggio biologico dell’esposizione professionale e del rischio ambientale

Eosinofili

Precipitine

Monitoraggio biologico rischi ambientali

Nicotina: cotonina

Policlorobifenili: n° 15 isomeri

Matrici biologiche: escreato, sangue intero, siero

Tecniche analitiche: MOCF, ELISA, HPLC, GC-SP. GC-MS

Criteri di costituzione e finalità della segreteria tecnica regionale per l’igiene industriale, la tossicologia e l’impiantistica

La segreteria tecnica regionale per l’igiene industriale, la tossicologia e l’impiantistica dovrà essere costituita presso il Settore regionale Prevenzione sanitaria negli ambienti di vita e di lavoro.

A tale segreteria è demandato il compito di valutare la sperimentazione della procedura di cui al presente allegato e di ottimizzare la ripartizione delle prestazioni di supporto rese dalle strutture coinvolte, attraverso la valutazione dell’appropriatezza della domanda da parte degli SPreSAL, del rispetto dei tempi di risposta nonché analizzando le criticità riscontrate.

La segreteria tecnica è composta da un rappresentante individuato da ciascuna delle seguenti amministrazioni:

* Regione Piemonte, Settore regionale Prevenzione sanitaria

* SPreSAL

* Struttura Complessa 02 ARPA - igiene industriale

* Struttura Complessa 03 ARPA - verifiche impiantistiche

* S.C.D.U. di Tossicologia ed Epidemiologia Industriale dell’Azienda Ospedaliera CTO/CRF/Icorma

Tutte le richieste di supporto tecnico dovranno essere inviate alle strutture in precedenza indicate (Strutture Complesse 02 e 03 dell’ARPA Piemonte e S.C.D.U. di Tossicologia ed Epidemiologia Industriale dell’Azienda Ospedaliera CTO/CRF/Icorma) ed alla segreteria tecnica regionale, utilizzando i moduli di seguito riportati.

Ove si presentino criticità legate al non rispetto dei tempi, la stessa segreteria tecnica provvederà alla riassegnazione delle richieste di intervento sulla base dei seguenti criteri:

* gli ambiti di operatività delle singole strutture

* la specificità delle richieste pervenute

* i carichi di lavoro già assegnati

* i tempi di intervento e di risposta delle strutture di supporto

Tempi di attuazione

Il nuovo modello organizzativo di accesso alle “prestazioni di supporto tecnico agli SPreSAL” riveste carattere sperimentale per tutto il territorio regionale. Tale modello diventa operativo a partire dalla data di costituzione della segreteria tecnica. A partire da tale data tutte le richieste dovranno essere trasmesse con le modalità illustrate nel paragrafo seguente.

Al termine di una prima fase di sperimentazione, definita in sei mesi, si procederà ad una valutazione dell’efficacia del modello sperimentato.

Modalità di invio delle domande

I responsabili SPreSAL, valutata l’effettiva necessità di ricorrere all’intervento di supporto, dovranno indicare la priorità della richiesta, firmare sempre la domanda e inviarla:

* alla struttura di supporto alla quale è richiesta la prestazione

* alla segreteria tecnica regionale

La modulistica relativa a tutti gli interventi 1(ARPA e S.C.D.U. di Tossicologia ed Epidemiologia Industriale) prevede di fornire sempre l’indicazione del tempo entro il quale l’intervento deve essere concluso.

I moduli potranno inoltre essere oggetto di modifica al fine di ottimizzare la raccolta di informazioni necessarie all’espletamento dei compiti assegnati alla segreteria tecnica.

Prestazioni fornite da ARPA:

Le richieste di prestazione dovranno essere redatte sugli specifici moduli di richiesta predisposti in funzione della tipologia di intervento richiesto e di seguito riepilogati.

Verifiche impiantistiche:

1) Supporto tecnico di 2° livello in materia di

* impianti elettrici

* apparecchi di sollevamento

* impianti a pressione

* altro ad elevato contenuto tecnico

Modulo di richiesta: A

2) Sopralluogo di rivisita relativo a interventi di 2° livello per le materie elencate al precedente punto 1

Modulo di richiesta: B

In materia di verifiche impiantistiche, la modulistica ARPA relativa alle richieste di interventi di supporto prevede la classificazione della priorità secondo tre livelli così definiti:

* l’intervento deve essere svolto con estrema urgenza

* l’intervento deve essere svolto al più presto e comunque non oltre 15 giorni

* l’intervento può essere svolto in tempi più lunghi e comunque entro 30 giorni

Igiene industriale:

3) Supporto tecnico di 2° livello in materia di agenti biologici

Modulo di richiesta: C

4) Supporto tecnico di 2° livello in materia di agenti chimici

Modulo di richiesta: D

5) Supporto tecnico di 2° livello in materia di agenti fisici

Modulo di richiesta: E

Prestazioni fornite dalla S.C.D.U. di Tossicologia ed Epidemiologia Industriale dell’Azienda Ospedaliera CTO/CRF/Icorma

Le richieste di prestazione dovranno essere redatte sugli specifici moduli di richiesta predisposti in funzione della tipologia di intervento richiesto e di seguito riepilogati.

Igiene industriale:

1) Supporto tecnico di 2° livello in materia di agenti biologici

Modulo di richiesta: F

2) Supporto tecnico di 2° livello in materia di agenti chimici

Modulo di richiesta: G

3) Supporto tecnico di 2° livello in materia di agenti fisici

Modulo di richiesta: H

Assenza di incompatibilità

Considerando che le strutture di supporto (ARPA e S.C.D.U. di Tossicologia ed Epidemiologia Industriale dell’Azienda Ospedaliera CTO/CRF/Icorma) svolgono, a vario titolo e nell’ambito dei rispettivi vincoli normativi, attività di consulenza tecnica a titolo oneroso anche per imprese che potrebbero essere oggetto di richieste di intervento da parte degli SPreSAL, le suddette strutture dovranno verificare, preliminarmente all’accettazione di specifici incarichi di supporto agli SPreSAL, l’assenza di incompatibilità in relazione a preesistenti rapporti professionali con le imprese oggetto dell’intervento in un arco temporale di tre anni dalla data di ricezione delle richiesta.

Al termine della prestazione, unitamente agli atti, le strutture di supporto dovranno attestare per iscritto l’assenza di situazioni di incompatibilità.


Fonte: regione.piemonte.it