Tipologia: Accordo interconfederale
Data firma: 4 marzo 2016
Parti: Confartigianato Imprese, Cna, Casartigiani, Claai e Cgil, Cisl, Uil
Settori: Artigianato
Fonte: cdlbrescia.it


Accordo interconfederale sulla governance della bilateralità nel comparto artigiano

Confartigianato Imprese, Cna, Casartigiani, Claai e Cgil, Cisl, Uil confermano la reciproca volontà di affidare ad un sistema di relazioni moderno, efficace ed efficiente il governo complessivo dei rapporti finalizzati alla rappresentanza e tutela complessiva del lavoro artigiano, a garanzia della competitività delle imprese e dello sviluppo e consolidamento di occupazione di sempre maggiore qualità e preparazione professionale. Ribadiscono altresì la centralità del ruolo della contrattazione come da modello contrattuale artigiano in essere con il rafforzamento dei due livelli di contrattazione Nazionale e Regionale (rispettivamente Confederale e Categoriale), nella certezza della continuità contrattuale, della pari cogenza ed inscindibilità dei due livelli, secondo la prassi in essere.
In questo quadro ribadiscono la scelta del sistema bilaterale così come attualmente costituito, la sua valorizzazione, il suo consolidamento e la sua insostituibilità, quale forma peculiare di attuazione della partecipazione dei lavoratori nel comparto.
Sottoscrivono il seguente Accordo quadro in materia di governance della bilateralità e funzionamento degli Enti e Fondi bilaterali (di seguito “Strumenti bilaterali”) del sistema artigiano che dovranno essere assunti dagli Organi statutari dei singoli strumenti bilaterali artigiani

Premessa
Nel corso degli oltre trenta anni di funzionamento della bilateralità artigiana, si è assistito ad un progressivo ampliamento e consolidamento di tale esperienza, che le Parti Sociali valutano positivamente.
La bilateralità rappresenta il migliore strumento per dare risposte di sistema ad un comparto caratterizzato da una rilevante quantità di imprese capillarmente distribuite sul territorio nazionale.
La bilateralità nel comparto artigiano offre le premesse per sviluppare iniziative tese ad allargare la rappresentatività, ed anche attraverso essa, permettere la generalizzata applicazione degli accordi e dei contratti collettivi nazionali e regionali.
Un moderno e più inclusivo sistema di "welfare contrattuale integrativo" non può prescindere dalla valorizzazione dall'esperienza della bilateralità, quale strumento della contrattazione finalizzato a creare valore aggiunto a favore dei lavoratori e delle imprese.
Le Parti ribadiscono dunque l'importanza che la bilateralità riveste nel sistema delle relazioni sindacali ai vari livelli e concordano sulla necessità di migliorare i criteri di funzionamento del sistema, al fine di garantire il massimo sviluppo e la più ampia diffusione e copertura delle prestazioni affidate agli Enti bilaterali.
Attualmente il quadro di relazioni sindacali è coerente sia con gli obiettivi di sviluppo e qualificazione produttiva e occupazionale delle imprese, sia con la struttura contrattuale presente, basata su un impianto generale del sistema di relazioni sindacali e del modello contrattuale disciplinato dai vigenti Accordi interconfederali, articolato su due livelli di contrattazione, rispettivamente Confederale e Categoriale, nel quale la titolarità della contrattazione appartiene, per le rispettive competenze, al soggetto confederale nazionale e al soggetto di categoria, articolati a loro volta a livello nazionale e regionale.
In tale contesto il principio della contrattualizzazione della bilateralità, al fine di rendere esigibile da parte dei lavoratori/lavoratrici anche le prestazioni di welfare contrattuale previste all’interno dei CCNL e dei CCRL applicati nelle imprese artigiane e nelle PMI, ha permesso di conseguire risultati positivi anche per la qualità/quantità delle prestazioni offerte.
Occorre ora, in un'ottica di rafforzamento di questo patrimonio, delineare una fase di riorganizzazione, di rilancio ed innovazione del sistema bilaterale artigiano per favorire il passaggio ad una nuova stagione della bilateralità. L’evoluzione delle relazioni sindacali da un lato, la crisi economica, la riforma degli ammortizzatori sociali richiedono nuovi indirizzi operativi e funzionali che possano perseguire obiettivi di efficacia, efficienza di sistema e trasparenza nella gestione degli strumenti bilaterali di origine confederale negoziale, ex lege e/o contrattuale in linea con le aspettative dei lavoratori e delle imprese.
Le Parti considerano la bilateralità un’opportunità per le imprese e per i lavoratori e luogo di partecipazione e dialogo costruttivo: non sede di confronti negoziali.
La bilateralità artigiana nelle sue varie forme e nei suoi due livelli - nazionale e regionale - è lo strumento attraverso il quale si erogano prestazioni di welfare integrativo, a maggior ragione in relazione al progressivo arretramento dello stato sociale, a sostegno di lavoratori ed imprese.
In questo quadro, assieme alla verifica del raggiungimento dei fini istitutivi dei complessivi e singoli Strumenti bilaterali, diviene essenziale promuovere meccanismi di responsabilizzazione crescente nella gestione con la finalità di proteggere il valore espresso dalle esperienze e dalle prestazioni del sistema, valutando periodicamente gli andamenti, operando sulla base di un codice delle procedure ed una rendicontazione di oneri/proventi dotata di sufficiente pubblicità, al fine di massimizzare le prestazioni per i lavoratori e le imprese.
Per le stesse ragioni, occorre perseguire l’obiettivo dell'efficienza massima degli strumenti bilaterali strettamente legata alla loro capacità di funzionare secondo criteri integrati e regole di buona gestione, coerenti con le risorse gestite e governati da adeguate professionalità, confermando il sistema di massima trasparenza in atto.
Le Confederazioni sottoscrittrici la presente intesa si riconoscono reciprocamente come i soggetti comparativamente più rappresentativi sul piano nazionale anche nell’ambito degli Accordi e dei Contratti Collettivi Nazionali di lavoro sottoscritti dalle categorie delle stesse Parti; ribadiscono l’autonomia sindacale e la centralità della contrattazione collettiva nazionale e regionale quali elementi imprescindibili per il rafforzamento del comparto.
A tale riguardo le Parti sono già impegnate ad aprire un tavolo di confronto finalizzato alla sottoscrizione di un accordo sulla rappresentanza che tenga conto delle specificità delle imprese e del lavoro che caratterizzano i settori dell'artigianato ricercando la definizione di strumenti e modalità adeguati che valorizzino il sistema di relazioni in essere; nonché ad avviare il confronto su un più moderno sistema di relazioni industriali.
Per tutto quanto premesso le Parti, nel valorizzare l'esperienza fin qui fatta e nel confermare l'impegno e l'obiettivo di avere un sistema complessivo di welfare integrativo efficace e soprattutto efficiente, in conformità ai principi di trasparenza, efficienza nel funzionamento e sostenibilità futura
Ribadiscono
che la fonte della bilateralità artigiana sono gli Accordi Interconfederali nazionali e regionali con la possibile integrazione da parte dei Contratti collettivi nazionali e regionali di categoria per le proprie competenze;
che attraverso la contrattualizzazione del diritto alle prestazioni previste dalla bilateralità, si rendono esigibili e si generalizzano i diritti per i lavoratori e le lavoratrici.
Convengono
- che le premesse sono parte integrante dell'accordo;
- che la bilateralità deve essere lo strumento che, in conformità ai principi sopra richiamati, realizza un modello di welfare integrato e coordinato;
- di sostenere il welfare contrattuale consolidato, anche alla luce delle necessarie masse critiche indispensabili alla sostenibilità futura di tale welfare;
- di svolgere una azione di indirizzo e coordinamento sulle eventuali iniziative assunte, a livello regionale da strutture che si pongono anche come co-gestori di welfare locale ad integrazione di welfare contrattuale già esistente;
- di realizzare una netta separazione tra indirizzo politico e operatività gestionale, riaffermando il ruolo e la piena ed effettiva operatività prevista dagli Statuti dei singoli strumenti bilaterali, fermo restando il ruolo di indirizzo generale in capo alle Parti Sociali istitutive, con netta separazione fra i soggetti che fanno parte degli Organismi tecnici degli Strumenti bilaterali (a titolo esemplificativo i Gruppi Tecnici di Valutazione) e i soggetti che partecipano ai negoziati sindacali;
- che le Parti sono impegnate a dare corso, alla scadenza di tutti gli organismi bilaterali, alla separazione tra indirizzo politico ed attività gestionale rivolto a stabilire un criterio di incompatibilità tra i soggetti abilitati alla gestione degli organismi esecutivi degli strumenti bilaterali e i rappresentanti legali delle Parti Sociali che sottoscrivono gli accordi negoziali a questi strumenti bilaterali riferiti o riferibili;
- che, ferma restando l’applicazione in Fondartigianato del modello organizzativo ex D.Lgs 231/2001, i componenti gli Organi di gestione dello stesso designati dalle parti sociali ed il personale da esso dipendente - impegnato anche in ruoli operativi - nonché i componenti delle articolazioni regionali e dei gruppi tecnici di valutazione (nazionale e territoriali), non devono avere interessi in attività connesse all’erogazione di prestazioni formative e di servizi del suddetto Fondo e non possono essere nominati in altri Fondi interprofessionali a tutti i livelli, per ricoprire qualsiasi incarico a loro proposto;
- che nella gestione degli Enti/Fondi si prosegua nell’adozione di sempre migliori criteri di trasparenza, efficienza e sostenibilità, individuando il giusto equilibrio tra servizi/prestazioni forniti e costi;
- che le entrate siano destinate a prestazioni/servizi per lavoratori e imprese, contenendo nella massima misura possibile i costi di gestione;
- di mettere in sinergia a livello nazionale e regionale, l'utilizzo comune di sedi, sistemi operativi, dotazioni e reti informatiche della bilateralità, non soltanto per realizzare possibili economie di scala, ma anche per mettere a fattor comune elementi di conoscenza presenti all'interno degli strumenti bilaterali al fine di realizzare possibili interventi propositivi per lo sviluppo degli stessi;
- che nell’ambito del processo di individuazione delle professionalità chiamate ad operare negli strumenti bilaterali, ivi comprese le figure apicali, si procederà mediante criteri oggettivi di selezione che rispondano ai bisogni effettivi della struttura e valorizzino le capacità e le competenze dei candidati, ferma restando la responsabilità in capo agli organi degli Enti/Fondi e che la selezione del personale dipendente avverrà attraverso strutture esterne.
Infine, le Parti reputano necessario che in ottica di trasparenza ed evidenza dell'efficienza della gestione di sistema, gli Enti Bilaterali Regionali, fermo restando la loro autonoma responsabilità civilistica redigano e trasmettano in modo tempestivo all'Ente Bilaterale nazionale i propri bilanci dopo l’approvazione degli stessi, e che i bilanci vengano predisposti secondo un unico schema di bilancio.
Le parti si impegnano a dare attuazione, entro sei mesi dalla sottoscrizione, ai contenuti della presente intesa all’interno del sistema bilaterale a tutti i livelli.

Roma, 4 marzo 2016