Regione Calabria
D. Commissario ad-acta 11 gennaio 2016, n. 5
Programma Operativo 2013-2015 programma 11: Protocollo tecnico nazionale per la rete dei laboratori e le attività di campionamento e analisi di sostanze, miscele e articoli, riguardanti il controllo ufficiale in applicazione a quanto previsto all’allegato A paragrafo 10, dell’Accordo Stato- Regioni del 29/10/2009 (Rep. Atti 181/CSR) nell’ambito del Regolamento CE 1907/2006 (REACH) e del Regolamento CE 1272/2008 (CLP): recepimento Accordo Stato - Regioni Rep. Atti 88/CSR del 07/05/2015.
B.U.R. 25 gennaio 2016, n. 7
REGIONE CALABRIA
IL COMMISSARIO AD ACTA
(per l’attuazione del vigente Piano di rientro dai disavanzi del SSR calabrese, secondo i Programmi operativi di cui all’articolo 2, comma 88, della legge 30 dicembre 2009, n. 191, nominato con Deliberazione del Consiglio dei Ministri in data 12.3.2015)
VISTO l'articolo 120 della Costituzione;
VISTO l'articolo 8, comma 1, della legge 5 Giugno 2003, n. 131;
VISTO l'articolo 4, commi I e 2, del decreto legge 1° Ottobre 2007, n. 159, convertito con modificazioni dalla legge 29 Novembre 2007, n. 222;
VISTO l'Accordo sul Piano di rientro della Regione Calabria, firmato tra il Ministro della salute, il Ministro dell'Economia e delle finanze e il Presidente pro tempore della regione in data 17 dicembre 2009, poi recepito con DGR N. 97 del 12 febbraio 2010;
RICHIAMATA la Deliberazione del 30 Luglio 2010, con la quale, su proposta del Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con il Ministro della salute, sentito il Ministro per i rapporti con le regioni, il Presidente pro tempore della Giunta della Regione Calabria è stato nominato Commissario ad acta per la realizzazione del Piano di rientro dai disavanzi del Servizio sanitario di detta Regione e sono stati contestualmente indicati gli interventi prioritari da realizzare;
RILEVATO che il sopra citato articolo 4, comma 2, del decreto legge n. 159/2007, al fine di assicurare la puntuale attuazione del Piano di rientro, attribuisce al Consiglio dei Ministri - su proposta del Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con il Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali, sentito il Ministro per i rapporti con le regioni - la facoltà di nominare, anche dopo l'inizio della gestione commissariale, uno o più sub commissari di qualificate e comprovate professionalità ed esperienza in materia di gestione sanitaria, con il compito dì affiancare il Commissario ad acta nella predisposizione dei provvedimenti da assumere in esecuzione dell'Incarico commissariale;
VISTO l'articolo 2, comma 88, della legge 23 dicembre 2009, n. 191, il quale dispone che per le regioni già sottoposte ai piani di rientro e già commissariate alla data di entrata in vigore della predetta legge restano fermi l'assetto della gestione commissariale previgente per la prosecuzione del piano di rientro, secondo programmi operativi, coerenti con gli obiettivi finanziari programmati, predisposti dal Commissario ad acta, nonché le relative azioni di supporto contabile e gestionale.
VISTI gli esiti delle riunioni di verifica dell'attuazione del Piano di rientro, da ultimo della riunione del 28 ottobre e del 12 novembre 2014 con particolare riferimento all'adozione dei Programmi operativi 2013-2015;
VISTO il Patto per la salute 2014-2016 di cui all'Intesa Stato-Regioni del 10 luglio 2014 (Rep. n. 82/CSR) ed, in particolare l'articolo 12 di detta Intesa;
VISTA la legge 23 dicembre 2014, n. 190 (in particolare, l'articolo 1, commi da 569 a 572) che recepisce quanto disposto dal Patto per la salute 2014-2015 di cui alla citata Intesa Stato-Regioni del 10 luglio 2014 (Rep. n. 82/CSR) statuendo che la nomina a Commissario ad acta per cui è deliberazione è incompatibile con qualsiasi incarico istituzionale presso la regione soggetta a commissariamento;
dai disavanzi del SSR calabrese, secondo i Programmi operativi di cui all'articolo 2, comma 88, della legge 23 dicembre 2009, n. 191, e successive modificazioni;
VISTA la medesima Deliberazione del Consiglio dei Ministri in data 12.3.2015 con la quale è stato nominato il Doti Andrea Urbani sub Commissario unico nell’attuazione del Piano di Rientro dai disavanzi del SSR della regione Calabria con il compito di affiancare il Commissario ad acta nella predisposizione dei provvedimenti da assumere in esecuzione dell'Incarico commissariale;
RILEVATO che con la anzidetta Deliberazione è stato assegnato al Commissario ad acta per l'attuazione del Piano di rientro l'incarico prioritario di adottare e ed attuare i Programmi operativi e gli interventi necessari a garantire, in maniera uniforme sul territorio regionale, l'erogazione dei livelli essenziali di assistenza in condizioni di efficienza, appropriatezza, sicurezza e qualità, nei termini indicati dai Tavoli tecnici di verifica, nell'ambito della cornice normativa vigente, con particolare riferimento alle seguenti azioni ed interventi prioritari:
1) adozione del provvedimento di riassetto della rete ospedaliera, coerentemente con il Regolamento sugli standard ospedalieri di cui all'Intesa Stato-Regioni del 5 agosto 2014 e con i pareri resi dai Ministeri affiancanti, nonché con le indicazioni formulate dai Tavoli tecnici di verifica;
2) monitoraggio delle procedure per la realizzazione dei nuovi Ospedali secondo quanto previsto dalla normativa vigente e dalla programmazione sanitaria regionale;
3) adozione del provvedimento di riassetto della rete dell'emergenza urgenza secondo quanto previsto dalla normativa vigente;
4) adozione del provvedimento di riassetto della rete di assistenza territoriale, in coerenza con quanto specificatamente previsto dal Patto per la salute 2014-2016;
5) razionalizzazione e contenimento della spesa per il personale;
6) razionalizzazione e contenimento della spesa per l'acquisto di beni e servizi;
7) interventi sulla spesa farmaceutica convenzionata ed ospedaliera al fine di garantire il rispetto dei vigenti tetti di spesa previsti dalla normativa nazionale;
8) definizione dei contratti con gli erogatori privati accreditati e dei tetti di spesa delle relative prestazioni, con l'attivazione, in caso di mancata stipulazione del contratto, di quanto prescritto dall'articolo 8-quinquies, comma 2- quinquies, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502 e ridefinizione delle tariffe delle prestazioni sanitarie, nel rispetto di quanto disposto dall'art. 15, comma 17, del decreto-legge n. 95 del 2012, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 135 del 2012;
9) completamento del riassetto della rete laboratoristica e di assistenza specialistica ambulatoriale;
10) attuazione della normativa statale in materia di autorizzazioni e accreditamenti istituzionali, mediante adeguamento delta vigente normativa regionale;
11) interventi sulla spesa relativa alla medicina di base;
12) adozione dei provvedimenti necessari alla regolarizzazione degli interventi di sanità pubblica veterinaria e di sicurezza degli alimenti;
13) rimozione, ai sensi di quanto previsto dall'art. 2, comma 80, della legge n. 191 del 2009, dei provvedimenti, anche legislativi, adottati dagli organi regionali e i provvedimenti aziendali che siano di ostacolo alla piena attuazione del piano di rientro e dei successivi Programmi operativi, nonché in contrasto con la normativa vigente e con i pareri e le valutazioni espressi dai Tavoli tecnici di verifica e dai Ministeri affiancanti;
14) tempestivo trasferimento delle risorse destinate al SSR da parte del bilancio regionale;
15) conclusione della procedura di regolarizzazione delle poste debitorie relative all'ASP di Reggio Calabria;
16) puntuale riconduzione dei tempi di pagamento dei fornitori ai tempi della direttiva europea 2011/7/UE del 2011, recepita con decreto legislativo n. 192 del 2012;
CONSIDERATO CHE in data 07 maggio 2015 è stato sancito l’Accordo tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome ai sensi degli artt. 2 comma 1 lett. b) e 4 comma 1 del D.Lgs. 281/97 sul documento recante “Protocollo tecnico nazionale per la rete dei laboratori e le attività di campionamento e analisi di sostanze, miscele e articoli, riguardanti il controllo ufficiale in applicazione a quanto previsto all’allegato A paragrafo 10, dell’Accordo Stato-Regioni del 29/10/2009 (Rep. Atti 181/CSR) nell’ambito del Regolamento CE 1907/2006 (REACH) e del Regolamento CE 1272/2008 (CLP), Rep. Atti 88/CSR;
RITENUTO pertanto di dover recepire il sopra citato Accordo, allegato al presente atto per diventarne parte integrante e sostanziale;
DATO ATTO CHE nel Decreto Dirigenziale n. 6820 del 02 luglio 2015, per le attività programmate in materia, per l’anno 2015, sono già stati richiamati i contenuti del citato Accordo;
VISTA la Deliberazione di Giunta Regionale n. 26/2010;
DECRETA
Per le motivazioni di cui in premessa, che qui si intendono riportate quale parte integrante e sostanziale:
DI RECEPIRE l’Accordo tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome ai sensi degli artt. 2 comma 1 lett. b) e 4 comma 1 del D.Lgs. 281/97 sul documento recante ““Protocollo tecnico nazionale per la rete dei laboratori e le attività di campionamento e analisi di sostanze, miscele e articoli, riguardanti il controllo ufficiale in applicazione a quanto previsto all’allegato A paragrafo 10, dell’Accordo Stato-Regioni del 29/10/2009 (Rep. Atti 181/CSR) nell’ambito del Regolamento CE 1907/2006 (REACH) e del Regolamento CE 1272/2008 (CLP), Rep. Atti 88/CSR del 07/05/2015, allegato al presente atto per costituirne parte integrante e sostanziale;
DI DARE ATTO, che detto protocollo rientra tra gli adempimenti connessi al controllo ufficiale delle Autorità Competenti, in materia di Regolamenti REACH e CLP;
DI TRASMETTERE il presente decreto, ai sensi dell’art. 3 comma 1 dell’Accordo del Piano di rientro, ai Ministeri competenti;
DI DARE MANDATO alla Struttura Commissariale per la trasmissione del presente decreto al Dirigente generale del Dipartimento Tutela della Salute ed agli interessati;
DI DARE MANDATO al Dirigente generale per la pubblicazione sul BURC telematico e sul sito web del Dipartimento Tutela della Salute della Regione Calabria.
Il sub Commissario |
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Il Commissario ad acta |
Allegato
Recepimento dell’Accordo Stato - Regioni Rep. Atti 88/CSR del 07/05/2015 sul Protocollo tecnico nazionale per la rete dei laboratori e le attività di campionamento e analisi di sostanze, miscele e articoli, riguardanti il controllo ufficiale in applicazione a quanto previsto all’allegato A paragrafo 10, dell’Accordo Stato-Regioni del 29/10/2009 (Rep. Atti 181/CSR) nell’ambito del Regolamento CE 1907/2006 (REACH) e del Regolamento CE 1272/2008 (CLP).
PREMESSA
Il 1 giugno 2007 è entrato in vigore il Regolamento REACH (Regolamento CE n. 1907/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006)
Il sistema REACH si basa su quattro elementi fondamentali: Registrazione; Valutazione; Autorizzazione; Restrizioni.
Il nuovo regolamento comunitario sul controllo delle sostanze chimiche prevede un forte coinvolgimento dell’industria europea e pertanto anche di quella italiana, sia quella produttrice che quella utilizzatrice.
Le imprese hanno la responsabilità di raccogliere informazioni adeguate sulle sostanze di loro pertinenza e di utilizzare dette informazioni per una corretta valutazione e gestione del rischio lungo l’intera catena di approvvigionamento.
L’intero sistema è applicabile sia alle sostanze prodotte in Europa, che alle sostanze prodotte in Paesi terzi e importate in Europa come tali o sotto forma di preparati o articoli. Analogamente il Regolamento 1272/2008 (CLP) del 16 dicembre 2008, introduce in Europa il nuovo sistema di classificazione etichettatura e imballaggio delle sostanze e delle miscele pericolose ed abroga le direttive 67/548 (classificazione ed etichettatura delle sostanze pericolose) e 1999/45 (classificazione ed etichettatura dei preparati).
La credibilità dell’intero sistema normativo dipende in buona parte da un efficace sistema di controllo e vigilanza, che spetta alle Regioni, oltre che da una costante attività informativa e divulgativa per cittadini, imprese e downstream users.
LE AUTORITÀ COMPETENTI IN CALABRIA
La Regione Calabria dopo il recepimento con DGR 26/2010 dell’Accordo Stato-Regioni Rep. Atti 181/CSR, attraverso i DDG n. 10118/2010 (modificato ed integrato con DDG n. 2012/2011 e DDG 15941/2011), ha identificato le strutture competenti a livello regionale e territoriale deputate alla vigilanza in materia di Regolamenti REACH e CLP ed ha attuato l’attività di formazione centrale di 60 operatori dei Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende Sanitarie Provinciali, nonché una costante attività di aggiornamento, anche in collaborazione con le Autorità Competenti Regionali, con l’Autorità Competente Nazionale e con l’Istituto Superiore di Sanità- Centro Nazionale Sostanze Chimiche.
Le attività ispettive previste nei Piani Nazionali di Vigilanza dal 2011 al 2015 (Decreto n. 14338 del 15/10/2013; Decreto n. 6820 del 02/07/2015) sono state effettuate e annualmente rendicontate all’Autorità Competente Nazionale.
Il Piano Regionale della Prevenzione della Calabria 2010-2012 ha esplicitamente previsto una linea progettuale di implementazione delle attività connesse al Regolamento REACH ed anche il PNP 2014-2018 nel macro obiettivo 2.8 prevede obiettivi ed indicatori centrali connessi al REACH. Il DCA n. 103/2015 ha tra l’altro, approvato i programmi preliminari del redigendo PRP.
L’insieme delle sopra citate iniziative e l’interazione tra il gruppo operativo regionale per la vigilanza e gli “Ispettori” REACH formati presso le AASSPP, ha consentito in questi anni l’implementazione di un primo sistema di vigilanza sulle sostanze chimiche, che progressivamente deve diventare patrimonio delle attività ordinarie dei Dipartimenti di Prevenzione delle AASSPP.
In questo senso i Direttori dei Dipartimenti di Prevenzione devono garantire:
- tutti gli adempimenti connessi alle azioni, agli interventi, ai programmi del PRP 2014-2018 secondo le indicazioni dei referenti regionali individuati;
- un'attività multidisciplinare e multi professionale in ambito REACH e CLP che coinvolga in particolare i Servizi di Igiene e Sanità Pubblica e di Prevenzione nei luoghi di lavoro, sulla base della programmazione regionale e delle attività centrali;
- un raccordo operativo con il nucleo regionale per la vigilanza, quale ulteriore strumento formativo e di interscambio di competenze;
- la funzionalità degli sportelli informativi REACH attivati con il PRP 2010-2012 e relativa proroga;
- la comunicazione in tutte le forme disponibili ed in particolare attraverso i siti web aziendali;
- l’aggiornamento continuo degli operatori già formati in ambito REACH e l’ulteriore formazione di nuovi operatori, sentita l’Autorità Regionale;
- la capillare diffusione degli indirizzi operativi regionali, delle procedure e delle modalità di conduzione delle verifiche, al fine di garantirne la conoscenza da parte di tutti gli operatori, nonché l’uniformità sul territorio;
- il mantenimento della capacità operativa dei RIPE user’s formalizzati a livello regionale e l’interazione tra questi e gli altri “Ispettori” REACH del territorio;
- il raccordo con altre Autorità Competenti a livello territoriale e con ARPACal.
IL PROTOCOLLO NAZIONALE PER LA RETE DEI LABORATORI E LE ATTIVITÀ DI CAMPIONAMENTO E ANALISI
Il testo dell’Accordo recepito con il presente provvedimento, di seguito allegato integralmente, fornisce indicazioni operative sia sulla programmazione delle attività di campionamento di sostanze, miscele e articoli, per le finalità REACH, che in merito alle modalità e alle procedure di campionamento per le analisi. Vengono altresì indicati i laboratori che costituiscono la rete nazionale di riferimento per tali attività.
L’attività di campionamento, dovrà essere gradualmente resa operativa in tutte le Aziende Sanitarie Provinciali del territorio regionale, sulla base degli indirizzi dei Piani Nazionali.
Si tratta di una attività dinamica, in continuo aggiornamento, stante la peculiarità della materia e la tipologia delle matrici oggetto di campionamento.
Allegato - Rep. Atti 7 maggio 2015, n. 88/CSR