Regione Toscana
Deliberazione 9 dicembre 2015, n. 1191
DGR 123/2015 modifica. Approvazione criteri per la redazione di successivi bandi per il finanziamento di interventi di formazione per la sicurezza ai sensi dell’art. 11 comma 1 lettera B) del D.Lgs 9 aprile 2008 n. 81.
B.U.R. 23 dicembre 2015, n. 51

LA GIUNTA REGIONALE
 

Vista la Legge Regionale 26 luglio 2002, n. 32 “Testo unico della normativa della Regione Toscana in materia di educazione, istruzione, orientamento, formazione professionale e lavoro” e s.m.i.;
Visto il Regolamento di esecuzione della LR 32/2002 emanato con decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 47/R del 8/08/2003 e s.m.i.;
Visto il Piano di Indirizzo Generale Integrato 2012- 2015, di cui all’art. 31 della L.R. 26 luglio 2002 n. 32, approvato con deliberazione del Consiglio Regionale n. 32 del 17/04/2012;
Vista la risoluzione del Consiglio Regionale n. 49 del 29/06/2011 con cui viene approvato il Piano Regionale di Sviluppo per il periodo 2011-2015;
Visto il Regolamento (CE) n. 1407/2013 relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea agli aiuti d’importanza minore («de minimis»);
Visto il Regolamento (CE) n. 651/2014 della Commissione Europea del 17 giugno 2014 che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno in applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato;
Vista la Legge 236/93 art. 9 che dispone in merito alla promozione ed al sostegno di interventi di formazione continua;
Visti i Decreti direttoriali del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali n. 78/Cont/V/2011 e n. 829/Segr. DG/2012 con cui sono fissati gli indirizzi per l’attuazione della Legge 236/093 art. 9, annualità 2011 e 2012;
Visto il Decreto legislativo n. 81/2008 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro e successive modifiche ed integrazioni;
Visti i decreti del Ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze e con il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca del 17 dicembre 2009 e del 22 dicembre 2010 relativi alla realizzazione di una campagna di formazione su base territoriale per la realizzazione delle finalità di cui all’articolo 11, comma 1 del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 che prevedono tra l’altro l’attribuzione alla Regione Toscana rispettivamente di euro 1.106.000,00 ed euro 898.000,00 per il finanziamento di progetti di formazione prevedendo altresì un cofinanziamento regionale obbligatorio del 15%;
Vista la deliberazione di Giunta regionale n. 968/07 e ss.mm.ii. che approva la direttiva regionale in materia di accreditamento;
Vista la Decisione della Giunta regionale n. 4 del 07/04/2014 che approva le “Direttive per la definizione della procedura di approvazione dei bandi per l’erogazione dei finanziamenti”;
Vista la deliberazione di Giunta regionale n. 635/2015 che approva le procedure di gestione degli interventi formativi oggetto di sovvenzioni a valere sul POR FSE 2014 - 2020;
Vista la delibera di Giunta regionale n. 123 del 16/02/2015 che approva gli indirizzi per il finanziamento di interventi di formazione per la sicurezza ai sensi dell’art. 11 comma 1 lettera b) del D.lgs. 9 aprile 2008, n. 81;
Dato atto che la citata DGR n. 123/15 destina ai suddetti interventi risorse per un importo complessivo di euro 2.304.600,00 assegnando e ripartendo tali risorse tra le Province/Città metropolitana cui viene demandata la fase di valutazione, gestione, controllo e rendicontazione dei progetti;
Vista la Legge Regionale del 3 marzo 2015, n. 22, avente oggetto “Riordino delle funzioni provinciali e attuazione della legge 7 Aprile 2014, n. 56 (Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni). Modifiche alle leggi regionali 32/2002, 67/2003, 41/2005, 68/2011, 65/2014” inerente la riorganizzazione delle funzioni regionali e locali;
Considerato le disposizioni di cui all’art. 2 della predetta Legge Regionale, ed in particolare il comma 1 nel quale sono elencate le funzioni esercitate dalle Province e dalla Città metropolitana che sono in corso di trasferimento alla Regione, tra cui “le funzioni in materia di orientamento e formazione professionale”;
Visto quanto stabilisce l’art. 1, comma 3 della sopra citata Legge Regionale, ovvero che “agli enti che subentrano nelle funzioni oggetto di riordino sono trasferiti i beni e le risorse umane, strumentali, e finanziarie corrispondenti a quelli utilizzati dagli enti locali, province e città metropolitana, che svolgevano le funzioni prima del trasferimento”;
Considerato necessario, in previsione del trasferimento delle funzioni in materia di formazione professionale, di mantenere in capo alla Regione tutte le funzioni legate all’attuazione degli interventi di cui alla DGR 123/2015, conformemente a quanto disposto dall’art. 28 comma 1 della L.R. 32/2002 e ss.mm.ii., al fine di garantirne l’unitarietà sul territorio regionale;
Considerato pertanto necessario, nelle more dell’approvazione della legge di riordino delle funzioni di orientamento e formazione professionale prevista dall’art. 1, comma 4 della predetta Legge Regionale 22/2015 e in attuazione dell’art. 28 comma 1 della Legge Regionale 32/2002 e ss.mm.ii., modificare:
- le procedure di gestione degli interventi formativi inerenti la salute e sicurezza sul lavoro, di cui alla DGR 123/2015, mantenendo in carico alla Regione le fasi di valutazione, gestione, controllo e rendicontazione anziché affidarle alle Province/Città metropolitana;
- le procedure di trasferimento delle risorse destinate al finanziamento dei suddetti interventi, assegnando tali risorse direttamente ai soggetti i cui progetti risulteranno ammessi a finanziamento;
Ritenuto di effettuare alcuni adeguamenti agli indirizzi allo scopo di fornire soluzioni ad alcune difficoltà applicative riscontrate;
Ritenuto inoltre di aggiornare la normativa di riferimento, richiamata nella DGR 123/2015, per la gestione e rendicontazione degli interventi sopra descritti alla luce dell’adozione della delibera di Giunta regionale n. 635/2015;
Ritenuto quindi di modificare, per le motivazioni di cui sopra, l’Allegato A) alla DGR 123/2015 come puntualmente indicato nell’Allegato 1, parte integrante e sostanziale del presente atto;
Ritenuto di approvare il documento “Criteri per la redazione di successivi bandi per il finanziamento di interventi di formazione per la sicurezza ai sensi dell’art. 11 comma 1 lettera b) del D.Lgs 9 aprile 2008 n. 81”, di cui all’Allegato A), parte integrante e sostanziale della presente deliberazione, che sostituisce il documento approvato con la DGR 123/2015;
Dato atto che per i suddetti interventi sono state assunte prenotazioni generiche sui seguenti capitoli del bilancio regionale 2015:
capitolo 61501 prenotazione generica 2015567 euro 2.004.000,00
capitolo 61887 prenotazione generica 2015344 euro 300.600,00 per i quali sono state operate opportune variazioni di bilancio ai fini della corretta classificazione economica della spesa in coerenza con i beneficiari degli interventi stessi;
Ritenuto opportuno dare mandato al Dirigente responsabile del competente Settore Formazione e Orientamento di emanare gli avvisi pubblici per il finanziamento di interventi di formazione per la sicurezza ai sensi dell’art. 11 comma 1 lett. b) del D.lgs. 9 aprile 2008, n.81 in coerenza con i Criteri approvati con la presente deliberazione;
Vista la Legge Regionale 29/12/2014 n. 87, che approva il Bilancio di Previsione per l’anno finanziario 2015 e Pluriennale 2015/2017;
Vista la deliberazione di Giunta regionale n. 12 del 12/01/2015 “Approvazione Bilancio gestionale autorizzatorio per l’esercizio finanziario 2015 e Bilancio gestionale pluriennale autorizzatorio 2015-2017 – Bilancio gestionale 2015-2017 conoscitivo”;
Preso atto del parere favorevole espresso dal CD nella seduta del 26 novembre 2015;
A voti unanimi
 

DELIBERA
 

1. di approvare, per le motivazioni espresse in narrativa, le modifiche ed integrazioni agli “Indirizzi per il finanziamento di interventi di formazione per la sicurezza ai sensi dell’art. 11 comma 1 lettera b) del D.Lgs 9 aprile 2008 n. 81” come dettagliatamente riportato nell’Allegato 1), parte integrante e sostanziale del presente atto;
2. di approvare il documento “Criteri per la redazione di successivi bandi per il finanziamento di interventi di formazione per la sicurezza ai sensi dell’art. 11 comma 1 lettera b) del D.Lgs 9 aprile 2008 n. 81”, di cui all’Allegato A), parte integrante e sostanziale della presente deliberazione, che sostituisce il documento approvato con la DGR 123/2015;
3. di dare mandato al Dirigente responsabile del competente Settore Formazione e Orientamento di emanare gli avvisi pubblici per il finanziamento di interventi di formazione per la sicurezza ai sensi dell’art. 11 comma 1 lett. b) del D.lgs. 9 aprile 2008, n. 81 in coerenza con i Criteri approvati con la presente deliberazione;
4. di dare atto che l’impegno e l’erogazione delle risorse finanziarie destinate per l’intervento oggetto della presente delibera sono comunque subordinati al rispetto dei vincoli derivanti dalle norme in materia di pareggio di bilancio, nonché dalle disposizioni operative stabilite dalla Giunta regionale in materia.
Il presente atto è pubblicato integralmente sul BURT ai sensi degli art. 4, 5 e 5bis della L.R. 23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta regionale ai sensi dell’art.18 della L.R. 23/2007.

 

Segreteria della Giunta
Il Direttore Generale

Antonio Davide Barretta

 

Allegato 1

Modifiche all'Allegato A della DGR n. 123/2015


1. Premessa e finalità Sostituire il sesto capoverso

“- rivolgere la formazione, attraverso interventi specificamente progettati e rivolti a coloro che non rientrano tra i destinatari di altri interventi formativi finanziati a vario titolo dalla Regione o dalle Province;”
con il seguente
“- rivolgere la formazione, attraverso interventi specificamente progettati e rivolti a coloro che non rientrano tra i destinatari di altri interventi formativi finanziati a vario titolo dalla Regione;”
Eliminare l'ultimo capoverso
"La fase di valutazione, gestione, controllo e rendicontazione dei progetti è demandata alle Amministrazioni Provinciali/Città metropolitana di Firenze alle quali verranno assegnate le risorse necessarie al finanziamento delle suddette attività formative applicando i criteri di ripartizione dei fondi del POR FSE 2007/2013."

2. Azioni ammissibili
Sostituire il terzo capoverso
“Non dovrà trattarsi di percorsi di formazione già presenti nei normali percorsi provinciali o regionali.”
con il seguente
“Non dovrà trattarsi di percorsi di formazione già presenti nei normali percorsi regionali.”
Sostituire l'ultimo capoverso
"Le spese ammissibili sono quelle previste dalla DGR 1179/11 e ss.mm.ii. Nel caso dei voucher aziendali sono ammissibili esclusivamente i costi di frequenza alle attività formative."
con il seguente
"Le spese ammissibili sono quelle previste dalla DGR 635/2015. Nel caso dei voucher aziendali sono ammissibili esclusivamente i costi di frequenza alle attività formative."

9. Risorse finanziarie
Sostituire la prima frase
"Per l’attuazione dell'avviso pubblico regionale è disponibile la cifra complessiva di Euro 2.304.600,00 a valere sui capitoli 61501 e 61564 del Bilancio regionale 2015, di cui:"
con la seguente
"Per l’attuazione dell'avviso pubblico regionale è disponibile la cifra complessiva di Euro 2.304.600,00 a valere sui capitoli 61501 e 61887 del Bilancio regionale 2015, di cui:"
Dopo il terzo capoverso aggiungere la seguente frase:
“Le azioni rivolte ai giovani di età inferiore ai 25 anni lavoratori precari, tirocinanti e studenti in percorsi di alternanza F/L sono svolte nell'ambito dei progetti formativi. Per questa tipologia sono pertanto complessivamente disponibili euro 1.728.450,00.”
Sostituire il quarto capoverso
"Le risorse sono ripartite per Provincia/ Città metropolitana di Firenze secondo i criteri di ripartizione dei fondi del POR FSE 2007/2013."
con il seguente
"Le risorse sono ripartite per ambito provinciale/di città metropolitana secondo i criteri di ripartizione dei fondi del POR FSE 2007/2013. L'ambito provinciale/di città metropolitana di riferimento è quello in cui è ubicata l'impresa/imprese destinataria/e."

10. Parametri di costo Sostituire la prima frase
"I progetti sono finanziati per un massimo di euro 500.000,00 ed un minimo di euro 50.000,00."
con la seguente
"I progetti sono finanziati per un importo minimo di euro 50.000,00."

11. Criteri di valutazione
Sostituire il secondo capoverso
"Le domande ritenute ammissibili saranno sottoposte alla successiva fase di valutazione a cura delle competenti Amministrazioni provinciali/Città metropolitana di Firenze."
con il seguente
"Le domande ritenute ammissibili saranno sottoposte alla successiva fase di valutazione."
Sostituire il criterio 1.g)
"Coerenza e correttezza del piano finanziario rispetto ai contenuti del progetto e alle norme della DGR 1179/2011 e ss.mm.ii." con il seguente
"Coerenza e correttezza del piano finanziario rispetto ai contenuti del progetto e alle norme della DGR 635/2015"

12. Normativa di riferimento per la gestione e rendicontazione
Sostituire la frase
"La normativa di riferimento per la gestione e rendicontazione dei fondi destinati agli interventi sopra descritti è quella approvata con la DGR 1179/11 e ss.mm.ii.."
con la seguente
"La normativa di riferimento per la gestione e rendicontazione dei fondi destinati agli interventi sopra descritti è quella approvata con la DGR 635/2015."

 

Allegato A)

D.LGS 9 APRILE 2008 N. 81
CRITERI PER LA REDAZIONE DI SUCCESSIVI BANDI PER IL FINANZIAMENTO DI INTERVENTI DI FORMAZIONE PER LA SICUREZZA AI SENSI DELL’ART. 11 COMMA 1 LETTERA B) DEL D.LGS 9 APRILE 2008 N. 81


 

1. Premessa e finalità
Il presente atto intende definire i criteri per la redazione di successivi bandi per il finanziamento di progetti formativi inerenti la sicurezza e salute sul lavoro ai sensi dell'articolo 11 comma 1 lettera b) del D.lgs 9 aprile 2008 n. 81 secondo quanto previsto dai seguenti atti:
- decreto del Ministro del Lavoro della Salute e delle Politiche Sociali di concerto con il Ministro dell'Economia e delle Finanze e con il Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca del 17 dicembre 2009;
- decreto del Ministro del Lavoro della Salute e delle Politiche Sociali di concerto con il Ministro dell'Economia e delle Finanze e con il Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca del 22 dicembre 2010.
La Regione Toscana intende promuovere il raggiungimento dei seguenti obiettivi:
- programmare azioni e prevedere standard formativi che costituiscano la base per i successivi interventi di formazione che la Regione attuerà in materia di sicurezza;
- rivolgere la formazione, attraverso interventi specificamente progettati e rivolti a coloro che non rientrano tra i destinatari di altri interventi formativi finanziati a vario titolo dalla Regione;
- dedicare particolare attenzione alla formazione degli imprenditori delle piccole e medie imprese, ai lavoratori autonomi, ai lavoratori esposti a rischi specifici, ai Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, ai lavoratori appartenenti alle categorie cosiddette “deboli”.
Si ritiene che la formazione relativa alla salute e alla sicurezza nei luoghi di lavoro sia effettivamente in grado di attivare processi di apprendimento se viene realizzata attraverso un approccio che:
• assume la complessità del “tema sicurezza” evidenziando le molteplici variabili che influiscono sulla capacità di creare le condizioni di sicurezza, riconoscendo e prevenendo i rischi legati al lavoro e all’utilizzo di specifiche attrezzature;
• genera un coinvolgimento attivo dei partecipanti affinché sviluppino la capacità di riflettere autonomamente sui propri comportamenti e, di conseguenza, di attivare i comportamenti corretti per la prevenzione dei rischi e la sicurezza dell’ambiente di lavoro;
• favorisce lo scambio di esperienze e la riflessione all’interno del gruppo di apprendimento.
Sulla base di tali presupposti, quindi, la formazione riguarderà diversi aspetti che concorrono a sensibilizzare lavoratori e datori di lavoro rispetto al tema della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. L’approccio alla formazione che si propone di adottare riconosce diverse “componenti” secondo le quali potrà essere articolato l’intervento formativo:
• formazione di tipo generale, sulla normativa vigente, su aspetti legati alla organizzazione della sicurezza, sui concetti di rischio, danno, prevenzione e protezione, sui diritti e doveri dei lavoratori, ecc.
• formazione sui rischi specifici legati al comparto cui appartiene l’impresa e le misure specifiche messe in atto per prevenire tali rischi, nonché sulle procedure di sicurezza e di
igiene di cui l’azienda si è dotata,
• formazione al ruolo, prevista per i datori di lavoro che assumo in proprio i compiti di responsabile del servizio di prevenzione e protezione aziendale, agli addetti e i responsabili dei servizi di prevenzione e protezione.
Per la realizzazione delle finalità di cui sopra sarà emanato un avviso pubblico regionale per il finanziamento di progetti formativi in materia di sicurezza ai sensi dell'articolo 11 comma 1 lettera
b) del D.lgs 9 aprile 2008 n. 81 rivolti ai lavoratori esposti a rischi in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.

2. Azioni ammissibili
L'avviso pubblico regionale intende finanziare progetti formativi e voucher aziendali rivolti ai lavoratori e ai datori di lavoro specificatamente indicati al punto 4 volti all'aggiornamento e alla qualificazione sulle tematiche della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, al fine di promuovere la consapevolezza circa la complessità del tema “sicurezza” e l'importanza di comportamenti corretti per prevenire i rischi presenti nell'ambiente di lavoro.
Le azioni formative dovranno riguardare esclusivamente la formazione aggiuntiva, ad eccezione delle azioni rivolte ai lavoratori di età inferiore a 25 anni, lavoratori precari (a progetto e stagionali), studenti in alternanza formazione/lavoro e tirocinanti che potranno riguardare anche la formazione obbligatoria.
Non dovrà trattarsi di percorsi di formazione già presenti nei normali percorsi regionali.
Le spese ammissibili sono quelle previste dalla DGR 635/2015. Nel caso dei voucher aziendali sono ammissibili esclusivamente i costi di frequenza alle attività formative.

3. Soggetti ammessi alla presentazione dei progetti
I progetti formativi possono essere presentati ed attuati da un singolo soggetto oppure da una associazione temporanea di imprese o di scopo (ATI/ATS), costituita o da costituire a finanziamento approvato; in quest’ultimo caso i soggetti attuatori devono dichiarare l’intenzione di costituire l’associazione ed indicare il capofila sin dal momento della presentazione del progetto.
I soggetti ammessi alla presentazione dei progetti sono le imprese e/o le agenzie formative accreditate secondo le disposizioni previste dalla Delibera di Giunta Regionale n. 968/2007 e successive modifiche.
Possono essere presentati progetti da imprese, singolarmente o in ATI, in assenza di agenzie formative, solo per interventi rivolti al proprio personale.
Possono presentare progetti gli Organismi paritetici di cui al D.Lgs 81/08 purché accreditati ai sensi della DGR 968/2007 e s.m.i. o in partenariato con agenzie formative accreditate, fermo restando l'obbligo dell'accreditamento per i soggetti che svolgono attività di formazione.
Gli organismi paritetici devono avere i requisiti previsti dalla circolare del Ministero del lavoro n.20 del 29/07/2011.
Nel caso di progetti rivolti a studenti in percorsi di alternanza formazione/lavoro, i progetti possono essere presentati esclusivamente da istituti scolastici accreditati, anche in collaborazione con agenzie formative accreditate e imprese.
Nel caso di voucher aziendali possono presentare domanda di finanziamento tutte le imprese assoggettate al contributo di cui all'art. 12 della legge 160 del 03/06/75 come modificato dall'art. 25 della legge 845 del 21/12/1978 e ss.mm.ii. (versamento dello 0,30% sul monte salari all'INPS, quale contributo integrativo per l'assicurazione obbligatoria contro la disoccupazione involontaria), le quali intendano mettere in formazione propri dipendenti in servizio presso unità locali ubicate sul territorio regionale della Toscana.

4. Destinatari degli interventi
Coerentemente con le priorità indicate nei decreti ministeriali citati al paragrafai, si individuano i seguenti gruppi di destinatari degli interventi formativi.
Nel caso di progetti:
• datori di lavoro delle piccole e medie imprese, piccoli imprenditori di cui all'articolo 2083 del Codice Civile (anche non RSPP) e lavoratori autonomi;
• lavoratori nel settore dell'agricoltura e selvicoltura, incluso lavoratori autonomi o piccoli imprenditori, con priorità ai lavoratori stagionali e stranieri;
• lavoratori di età inferiore a 25 anni;
• lavoratori di età superiore a 50 anni;
• lavoratori precari, tirocinanti, studenti in percorsi di alternanza F/L;
• rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza
• lavoratori e autonomi nel settore dell'edilizia con priorità agli stranieri;
• lavoratori stagionali nel settore turismo e commercio;
• lavoratori e datori di lavoro nei settori abbigliamento e pelletteria, con priorità agli stranieri;
• datori di lavoro, lavoratori dipendenti e autonomi sottoposti al rischio cadute dall'alto;
• lavoratori nel settore autotrasporto merci, trasporto materiali e logistica.
Considerata la varietà dei destinatari ammissibili, nel caso di coinvolgimento di tipologie di destinatari diverse, gli interventi dovranno essere progettati per ambiti di rischio omogenei.
Nel caso di voucher aziendali:
sono destinatari dei voucher aziendali i lavoratori delle stesse imprese che presentano domanda, le quali devono essere in possesso del requisito indicato al par. 3. I lavoratori destinatari dei voucher aziendali devono essere impiegati in una sede operativa ubicata in Toscana.

5. Durata degli interventi
Gli interventi devono concludersi al massimo entro 18 mesi dalla data di avvio.

6. Individuazione delle imprese destinatarie
In caso di progetti rivolti a lavoratori/datori di lavoro, si prevede l’obbligo di individuazione delle imprese destinatarie in fase di presentazione delle domande.

7. Accordo sindacale
Vi è l'obbligo di corredare il progetto formativo con un accordo sindacale avente una delle seguenti caratteristiche:
- accordo sindacale sottoscritto dall'impresa e dalla r.s.u. della stessa oppure da almeno due associazioni sindacali rappresentative dei lavoratori ricomprese tra i firmatari del C.C.N.L. di riferimento; 
oppure
- accordo sottoscritto da almeno un'organizzazione sindacale dei datori di lavoro e da almeno due organizzazioni sindacali dei lavoratori ricomprese tra i firmatari del C.C.N.L. di riferimento.
L'accordo sindacale non è richiesto nei seguenti casi:
- il progetto formativo è presentato da un organismo paritetico di cui al D.lgs. 81/08;
- il progetto formativo è rivolto a tirocinanti e studenti in percorsi di alternanza formazione/lavoro.

8. Regime aiuti di Stato
Tenendo presente la natura delle attività oggetto dell'avviso, le azioni - ad eccezione di quelle rivolte a tirocinanti e studenti in percorsi di alternanza F/L - si configurano come aiuti di Stato e devono quindi rispettare le normative comunitarie in materia. L'avviso prevederà la possibilità di optare tra regime “de minimis” e regime di aiuti alla formazione.
Nel caso di formazione obbligatoria rivolta ai lavoratori, essa potrà essere finanziata unicamente in ambito di regime “de minimis” in coerenza con la vigente normativa comunitaria sugli aiuti di Stato.

9. Risorse finanziarie
Per l’attuazione dell'avviso pubblico regionale è disponibile la cifra complessiva di Euro 2.304.600,00 a valere sui capitoli 61501 e 61887 del Bilancio regionale 2015, di cui:

Fondi resi disponibili dal Ministero con decreto 17/12/09

1.106.000,00

Fondi resi disponibili dal Ministero con decreto 22/12/10

898.000,00

 

 

 

Totale Fondi resi disponibili dal Ministero

2.004.000,00

Cofinanziamento Regione Toscana 15% dell’importo
 


 

300.600,00
 

Totale

2.304.600,00

Il cofinanziamento sarà assicurato attraverso le risorse afferenti la legge 236/93 art. 9.
Le risorse complessivamente disponibili pari ad euro 2.304.600,00 sono destinate per il 50% al finanziamento dei progetti formativi, per il 25% al finanziamento di azioni rivolte ai lavoratori di età inferiore a 25 anni, lavoratori precari, tirocinanti e studenti in percorsi di alternanza F/L e per il 25% al finanziamento dei voucher aziendali.
Le azioni rivolte ai giovani di età inferiore ai 25 anni lavoratori precari, tirocinanti e studenti in percorsi di alternanza F/L sono svolte nell'ambito dei progetti formativi. Per questa tipologia sono pertanto complessivamente disponibili euro 1.728.450,00.
Le risorse sono ripartite per ambito provinciale/di città metropolitana secondo i criteri di ripartizione dei fondi del POR FSE 2007/2013. L'ambito provinciale/di città metropolitana di riferimento è quello in cui è ubicata l'impresa/imprese destinataria/e.

Provincia/Città metropolitana di Firenze

Riparto complessivo

Progetti (50% del totale)

Azioni rivolte a lavoratori < 25 anni/precari/tirocinanti
(25% del totale)

Voucher aziendali
(25% del totale)

Arezzo

223.338,74

111.669,37

55.834,69

55.834,69

Firenze

534.229,28

267.114,64

133.557,32

133.557,32

Grosseto

154.661,66

77.330,83

38.665,42

38.665,42

Livorno

230.943,92

115.471,96

57.735,98

57.735,98

Lucca

206.284,70

103.142,35

51.571,18

51.571,18

Massa Carrara

160.192,70

80.096,35

40.048,18

40.048,18

Pisa

239.010,02

119.505,01

59.752,51

59.752,51

Pistoia

208.358,84

104.179,42

52.089,71

52.089,71

Prato

188.308,82

94.154,41

47.077,21

47.077,21

Siena

159.271,32

79.635,66

39.817,83

39.817,83

Totale

€ 2.304.600,00

€ 1.152.300,00

€ 576.150,00

€ 576.150,00

In caso di progetto interprovinciale che coinvolga imprese localizzate su province diverse, l'area territoriale di pertinenza è quella in cui è ubicata l'impresa/imprese con una maggiore incidenza di finanziamento.

10. Parametri di costo
I progetti sono finanziati per un importo minimo di euro 50.000,00.
Ai progetti sono applicati, come riportato nella tabella sottostante, i seguenti massimali di costo ora/corso:

CLASSI ORE

 COSTO ORA/CORSO

< -100

€ 195,00

101-250

€ 174,00

251-450

€ 130,00

451-750

€ 93,00

751-900

€ 93,00

901-1200

€ 61,00

> 1200

€ 61,00

Per ciascun voucher aziendale è riconosciuto un importo massimo di contributo pubblico pari ad euro 3.000,00 per ogni lavoratore ed un massimo di 5 voucher per impresa.

11. Criteri di valutazione
Le domande presentate saranno sottoposte a verifica di ammissibilità nell’ambito della quale viene verificato il rispetto dei requisiti formali e delle modalità di presentazione puntualmente indicati nell’avviso.
Le domande ritenute ammissibili saranno sottoposte alla successiva fase di valutazione.
I criteri di valutazione individuati per i progetti formativi sono i seguenti:

1. Qualità e coerenza progettuale (max 58 punti)
a) Finalizzazione (max 8 punti)
b) Chiarezza, completezza e univocità espositiva (max 8 punti)
c) Contestualizzazione (max 8 punti)
d) Destinatari/partecipanti (max 8 punti)
e) Architettura del progetto (max 8 punti)
f) Articolazione esecutiva delle singole attività (con priorità ai contenuti formativi, alle metodologie e all'organizzazione logistica) (max 10 punti)
g) Coerenza e correttezza del piano finanziario rispetto ai contenuti del progetto e alle norme della DGR 635/2015 (max 8 punti)

2. Innovazione/risultati attesi (max 20 punti)
a) Innovatività rispetto all’esistente (max 8 punti)
b) Risultati attesi in termini di miglioramento dello status professionale ed occupazionale; ricaduta dell'intervento; esemplarità e trasferibilità dell'esperienza (max 7 punti)
c) Meccanismi di diffusione dell'idea progettuale e/o dei risultati (disseminazione) (max 5 punti).

3. Soggetti coinvolti (max 12 punti)
a) Qualità del partenariato: quadro organizzativo del partenariato e rete di relazioni (max 4 punti)
b) Esperienza maturata dai soggetti attuatori nell'ambito della stessa tipologia di intervento proposta o affine (max 4 punti)
c) Adeguatezza delle risorse umane e strumentali messe a disposizione dai soggetti attuatori per la realizzazione del progetto (con valutazione specifica della quota di docenza senior sul totale) (max 4 punti)

4. Priorità (max 10 punti)
- per la tipologia di destinatari “lavoratori nel settore dell'agricoltura e selvicoltura, incluso lavoratori autonomi o piccoli imprenditori”, priorità per i lavoratori stranieri e stagionali;
- per la tipologia di destinatari “lavoratori e autonomi nel settore dell'edilizia”: priorità per i lavoratori stranieri;
- per la tipologia di destinatari “lavoratori e datori di lavoro nei settori abbigliamento e pelletteria”, priorità per i lavoratori stranieri;
- per la tipologia di destinatari “lavoratori di età superiore a 50 anni”;
- per la tipologia di destinatari “lavoratori impegnati in attività rientranti in categorie di rischio medio e alto”.

Sono finanziabili le domande che abbiano conseguito un punteggio di almeno 65/100 di cui almeno 55/90 sui criteri 1, 2, 3.
I criteri di valutazione individuati per i voucher aziendali sono i seguenti:

1. Qualità progettuale (max 30 punti)
Chiarezza, completezza e univocità espositiva (max 7 punti);
Obiettivi formativi del percorso e contenuti: (max 15 punti);
Strumenti, metodologie e organizzazione logistica (max 8 punti);

2. Congruità economica (max 10 punti)
Costo medio attività formativa: a maggiore costo medio corrisponde maggiore punteggio (minimo 0
- max 3 punti) secondo la seguente griglia:
costo medio attività formativa fino a 1000 euro: 1 punto
costo medio attività formativa compreso fra 1001 e 2000 euro: 2 punti
costo medio attività formativa da 2001 euro: 3 punti

Costo medio orario dell'attività formativa: a maggiore costo medio orario corrisponde minor punteggio (minimo 0 - max 7 punti) secondo la seguente griglia:
-costo medio orario fino a 10,00 euro: 7 punti
-costo medio orario compreso fra 10,01 e 20,00 euro: 6 punti
-costo medio orario compreso fra 20,01 e 30,00 euro: 5 punti
-costo medio orario compreso fra 30,01 e 40,00 euro: 4 punti
-costo medio orario compreso fra 40,01 e 50,00 euro: 3 punti
-costo medio orario compreso fra 50,01 e 60,00 euro: 2 punti
-costo medio orario compreso fra 60,01 e 70,00 euro: 1 punto
-costo medio orario da 70,01 euro: 0 punti

3. Condizioni di priorità (max 10 punti)
- per la tipologia di destinatari “lavoratori nel settore dell'agricoltura e selvicoltura, incluso lavoratori autonomi o piccoli imprenditori”, priorità per i lavoratori stranieri e stagionali;
- per la tipologia di destinatari “lavoratori e autonomi nel settore dell'edilizia”: priorità per i lavoratori stranieri;
- per la tipologia di destinatari “lavoratori e datori di lavoro nei settori abbigliamento e pelletteria”, priorità per i lavoratori stranieri;
- per la tipologia di destinatari “lavoratori di età superiore a 50 anni”;
- per la tipologia di destinatari “lavoratori impegnati in attività rientranti in categorie di rischio medio e alto”.

12. Normativa di riferimento per la gestione e rendicontazione
La normativa di riferimento per la gestione e rendicontazione dei fondi destinati agli interventi sopra descritti è quella approvata con la DGR 635/2015.