ACCORDO
TRA

Istituto Nazionale per l'Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro, Direzione Regionale per la Campania (di seguito denominato INAIL), con sede in Napoli, via Nuova Poggioreale, nella persona del Direttore Regionale Dott. Daniele Leone;
Il Movimento Cristiano Lavoratori (di seguito denominata MCL), con sede in Piazza Garibaldi 49£ nella persona del legale rapp.te p.t. avv. Michele Cutolo (***)
L'Associazione Virtus Italia Onlus (di seguito denominata Virtus Italia), con sede in Roma in via Donato Minichella 146, nella persona di Simona Tonto, delegato del legale rapp.te p.t. Prof. Enrico Sanchi (***);
di seguito denominate Parti
e con il Patrocinio Morale dell'Assessorato all'Istruzione, alle Politiche Sociali e allo Sport della Regione Campania.

 

PREMESSO CHE

- Il quadro normativo in materia di salute e sicurezza sul lavoro (artt. 9 e 10 del d.lgs. 81/08 s.m.i.) colloca l'INAIL nel sistema prevenzionale con compiti di informazione, formazione, assistenza, consulenza e promozione della cultura della prevenzione;
- L' INAIL persegue le proprie attività in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro in sinergia con diversi attori del sistema prevenzionale nazionale;
- Le "linee operative per la prevenzione 2016 emanate dalla DC Prevenzione prevedono la realizzazione di progetti "finalizzati alla promozione della sicurezza e salute e alla diffusione delle informazioni attinenti alla cultura della prevenzione nei luoghi di lavoro";
- sulla base delle positive risultanze di detto evento, le parti hanno elaborato una proposta progettuale, di cui al successivo art. 2, per l'individuazione degli ambiti di intervento e degli specifici apporti necessari;

 

Tutto quanto premesso, le parti convengono e stipulano quanto segue:

Art. 1 - Finalità e contenuti dell’accordo

Con il presente accordo le parti intendono realizzare iniziative finalizzate a sviluppare azioni sinergiche per la promozione della cultura della prevenzione e la realizzazione di strumenti, azioni ed eventi informativi in materia di salute e sicurezza.

 

Art. 2 - Modalità di attuazione

Le Parti individuano le finalità e gli obiettivi che intendono realizzare con il progetto denominato "Sicurezza Lavoratori Immigrati - Seconda Edizione", che prevede un percorso di promozione della sicurezza e salute e di diffusione delle informazioni di base attinenti alla cultura della prevenzione nei luoghi dì lavoro della durata di due mesi, presso i centri di accoglienza di Via Lucci e via Marvasi in Napoli, gestiti dall'Associazione Virtus Italia Onlus, rivolto a cittadini stranieri richiedenti la protezione internazionale secondo quanto indicato e declinato nel progetto allegato 1: "Sicurezza Lavoratori Immigrati - Seconda Edizione".
Il progetto allegato 1 al presente accordo ne forma parte integrante.

 

Art. 3 - Gruppo di lavoro

Al fine di dare concreta attuazione alle attività previste dal presente Accordo verrà istituito un Gruppo di Lavoro composto da referenti individuati dai sottoscrittori del presente Accordo.
I referenti dei Gruppi di lavoro dovranno relazionare, a conclusione delle attività, sullo stato di avanzamento della progettualità loro affidata.
I nominativi dei referenti individuati saranno oggetto di successive comunicazioni tra i Partners dell'Accordo.

 

Art. 4 - Obblighi dei sottoscrittori

Le parti si impegnano ad attuare una comune e sinergica collaborazione nelle attività oggetto dell'accordo mettendo in campo le infrastrutture, la rete, le professionalità possedute e le esperienze, così come indicato nel progetto allegato 1: "Sicurezza Lavoratori Immigrati - Seconda Edizione".
Il presente accordo viene realizzato con un apporto partecipativo tendenzialmente paritario tra i firmatari. I risultati ottenuti e gli eventuali prodotti realizzati nell'ambito delle attività oggetto del presente accordo rimarranno di proprietà dell'Inail, la quale ne potrà disporre pienamente e liberamente, nelle modalità che riterrà più opportune.

 

Art. 5 - Aspetti economici e normativi

Il costo totale previsionale del progetto ammonta a € 41.300,00 (euro quarantunomilatrecento/00), come da piano economico riportato nell'Allegato 2, che allegato al presente accordo ne forma parte integrante.
L'Inail mette a disposizione le proprie professionalità tecniche ed amministrative per la realizzazione del progetto e partecipa con un importo previsionale di € 16,520,00 (euro sedicimilacinquecento/20).
MCL mette a disposizione le proprie professionalità tecniche ed amministrative per la realizzazione del progetto ed i locali per lo svolgimento degli eventi e partecipa con un importo previsionale di € 16.520,00 (euro sedicimilacinquecento/20).
Virtus Italia mette a disposizione le proprie professionalità tecniche ed amministrative per la realizzazione del progetto ed i locali per lo svolgimento degli eventi e partecipa con un importo previsionale di € 8.260,00 (euro ottomiladuecentosessanta/00).
L'Inail trasferirà a MCL l'importo di 16.520,00 (euro sedicimilacinquecento/20), quali costi finanziari dell'Accordo come riportato nel preventivo costi e ripartizione tra i sottoscrittori (Allegato 2), a conclusione di tutte le attività del progetto (Allegato 1) e previa presentazione di una relazione del gruppo di lavoro attestante le attività svolte, tenendo conto dei vincoli di contabilità (verifica della posizione contributiva e assicurativa), nonché di regolare documentazione contabile corredata della documentazione giustificativa delle spese sostenute da entrambe le parti e del valore dell'intero progetto, in favore dell'Università Federico II, quale coordinatore del progetto.
L'importo che l'Inail corrisponderà a MCL non verrà in alcun modo impiegato per l'erogazione di emolumenti di qualsiasi genere ai dipendenti Inail nell'ambito dell'attività di collaborazione.
Le parti si impegnano ad attivare tutte le procedure ad evidenza pubblica ai fini degli obblighi di tracciabilità finanziaria ai sensi della L. 13 agosto 2010, n. 136.
Le parti si impegnano ad applicare per l'affidamento di eventuali incarichi esterni e per l'acquisizione di beni e/o servizi strumentali al progetto i criteri di economicità, efficacia, tempestività e correttezza, garantendo altresì i principi di libera concorrenza, parità di trattamento, non discriminazione, trasparenza, proporzionalità ai sensi del D.Lgs. 12 aprile 2006 n. 163 e s.m.i..

 

Art. 6 - Copertura assicurativa

Ciascuna parte provvederà alla copertura assicurativa di legge del proprio personale che, in virtù del presente accordo, sarà chiamato a frequentare le sedi di svolgimento delle attività previste. Il personale in servizio presso le Parti contraenti è tenuto ad uniformarsi alla normativa di sicurezza vigente nelle sedi di esecuzione delle attività oggetto del presente Accordo, nonché alla normativa in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro ai sensi del D.Lgs. N. 81/2008 e s.m.i..

 

Art. 7 - Natura e durata dell'accordo

Il presente Accordo entra in vigore dal momento della sua sottoscrizione e ha durata due mesi dalla sua attivazione.

 

Art. 8 - Piano di comunicazione

Le parti approvano il piano di comunicazione che definisce obiettivi, destinatari, mezzi di comunicazione e relativa tempistica per l'attuazione del presente accordo.
Il Piano di comunicazione, allegato al presente accordo, ne forma parte integrante.

 

Art. 9 - Trattamento dei dati personali

I dati personali eventualmente forniti in conseguenza e nel corso dell'esecuzione del presente accordo vengono trattati esclusivamente per le attività realizzate in attuazione della presente convenzione nel rispetto delle disposizioni di cui al D.Lgs. 30 giugno 2003 n. 196 e s.m.i.

 

Art. 10 - Modifiche e integrazioni

Ogni eventuale variazione al presente accordo successivamente alla sua stipula deve essere concordata tra le parti e formare oggetto di apposito atto aggiuntivo.

 

Art. 11 - Registrazione

Il presente atto è soggetto a registrazione solo in caso d'uso, in base all'art. 4 della parte II della tariffa allegata al D.P.R. 26 aprile 1986, n. 31, e successive modificazioni a cura e spese della parte richiedente.

 

Art. 11 - Foro competente

Le parti si impegnano a risolvere amichevolmente tutte le controversie che dovessero eventualmente insorgere tra loro in dipendenza del presente accordo.
Ove non sia possibile il bonario componimento, il Foro competente sarà quello di Napoli.

 

Art. 12 - Disposizioni finali

Per tutto quanto non previsto dal presente accordo, le parti fanno riferimento alla legislazione vigente in materia.
 

* * *
 

Napoli,
Inail Direzione Regionale per la Campania
Movimento Cristiano Lavoratori
Associazione Virtus Italia Onlus
 

ALLEGATO 1
 

PROPOSTA PROGETTUALE
"SICUREZZA SUL LAVORO NEL FENOMENO DELL’ IMMIGRAZIONE”

 

Indice
1 Analisi del fenomeno
2 Soggetti della rete coinvolti
3 Destinatari
4 Localizzazione
5 Durata
6 Finalità dell'intervento
7 Obiettivi
8 Organizzazione gestionale: tempi e fasi
9 Metodologia didattica
10 Risorse Umane
11 Attestato di frequenza
12 Strumentazione
13 Preventivo economico

1 Analisi del fenomeno
Percorrendo le stime INAIL riferite all’anno 2010 l’incidenza infortunistica, espressa dal rapporto tra infortuni denunciati e lavoratori assicurati, risulta per gli stranieri pari a 45 casi ogni 1.000 occupati contro 39,2 per gli italiani. Nei lavoratori italiani si è registrata una riduzione degli infortuni sul lavoro di quasi il 2% nei 2010, mentre per gli stranieri la situazione è passata da 119.240 infortuni del 2009 a 120.135 del 2010 (15,5% degli infortuni complessivi), con un incremento dì quasi un punto percentuale.

 

Incidenza infortuni

Andamento infortuni 2009-2010

Andamento malattie professionali 2009-2010

Lavoratori italiani

39,2/1000

- 2%

+ 22 %

Lavoratori altre nazionalità

45/1000

+ 1 %

+ 19 %

Tabella 1. Andamenti infortuni e malattie professionali (2009-2010) Fonte: Inail
I motivi della maggior frequenza e/o gravità dei danni da lavoro nei migranti regolarizzati sono in genere considerati i seguenti:
- impiego in lavori pericolosi, mal retribuiti, con orari e turni sfavorevoli, quelli che “gli italiani non vogliono più fare";
- maggiore vulnerabilità per scarsa formazione, difficoltà dì comprensione linguistica e bassa percezione del rischio;
- elusione delle norme di tutela del paese ospitante da parte di economie di tipo “etnico".
L’associazione fra condizione di migrante e danni da lavoro richiede analisi attente, essendo fenomeno complesso e ricco di insospettate variabili: fra queste, problemi di salute importati dai paesi d'origine (malattie infettive, malattie genetiche, sindrome post-traumatica da stress per guerra, violenze, tortura), problemi dovuti alla migrazione ed allo stress del trasferimento e, infine, problemi legati al nuovo ambiente, incluse condizioni di lavoro o di disoccupazione ed emarginazione: precarietà abitativa, mancanza di protezione da parte del nucleo familiare lontano, difficoltà ad ottenere il riconoscimento dei proprio curriculum di studio o professionale e posizioni lavorative più basse rispetto alle effettive capacità.
L’aumento degli infortuni sul lavoro fra i migranti è sicuramente correlabile con l’aumento della loro presenza nell’economia nazionale. Valgano, come esempio, i dati della Toscana dove gli stranieri residenti alla fine del 2002 erano il 3,6% della popolazione mentre alla fine del 2009 costituivano il 9,1% (7,0% è la media nazionale). A questi devono aggiungersi gli stranieri regolari non residenti e gli irregolari, diminuiti rispetto al 2005 per effetto del nuovo status di cittadini comunitari di rumeni e bulgari. Proporzionalmente sono aumentati i ricoveri di immigrati presso gli ospedali toscani (dal 3,3% del totale dei ricoveri nel 2000 al 6,8% nel 2010).
Anche le denunce per malattie professionali occorse a stranieri hanno registrato nel 2010 un aumento importante pari al 19% (da 2.068 ne! 2009 a 2.462 nel 2010), registrato anche nel caso degli italiani (incremento complessivo attorno al 22%) ed attribuibile in buona misura, per entrambi i gruppi, a malattie muscolo-scheletriche.
In termini di sicurezza sul lavoro gli immigrati vengono solitamente collocati nei reparti di maggior rischio e nelle postazioni di lavoro più dequalificate (le stesse che vengono per lo più tagliate fuori dalla formazione continua), che sono soggetti a turni e ritmi più stressanti e nei quali l’attività manuale è prevalente (edilizia, industria pesante, agricoltura). Tutto ciò si verifica soprattutto per la loro maggiore disponibilità a orari prolungati, a straordinari, al lavoro notturno e festivo. Questo perché il lavoro è importante per il permesso di soggiorno, il mantenimento delle famiglie lontane, la scuola per i figli. Per questo gli immigrati devono negoziare con l’azienda la possibilità di cumulare tutte insieme le ferie di due-tre anni per poter tornare nei paesi d’origine e dunque si accettano anche le condizioni che gli italiani, generalmente, rifiutano. Pesa molto anche il fatto che molti degli operai stranieri, in quanto dipendenti da imprese esterne di pulizia, manutenzione impianti, trasporti, lavorano in fabbrica ma senza conoscerne l’intero ciclo produttivo e il funzionamento degli impianti: fuori dalla possibilità di essere coinvolti nella formazione strutturata che riguarda solo i dipendenti in organico, estranei alla trasmissione delle conoscenze dai più ai meno esperti, tagliati fuori, finché non imparano la lingua, da molte informazioni e relazioni.
Un fattore aggravante è rappresentato dalla situazione di vita dei lavoratori stranieri, più spesso precaria e disagiata. È noto che gli immigrati, all’arrivo in Italia, sono sostanzialmente in buona salute ma successivamente diventano più vulnerabili per il concentrarsi di numerosi fattori di rischio per la salute, alcuni presenti, seppure silenti, nella fase precedente la migrazione, altri acquisiti e correlati alla migrazione stessa. Altro aspetto da considerare nell’ambito di una realtà lavorativa multietnica, è l’influenza della dimensione socio-culturale sulla percezione del rischio lavorativo.
Quello che un lavoratore italiano può ritenere pericoloso o non lecito, per un lavoratore straniero può essere vissuto come regolare, giusto, quasi auspicabile ai fini della riuscita del proprio progetto migratorio.
Un quadro complesso, pieno di sfumature, che dice molto sulla sicurezza nel lavoro, su che cosa è oggi il lavoro in fabbrica, su come bisognerebbe fare la formazione.
Risulta quindi determinante sviluppare ulteriori iniziative nei confronti dei lavoratori immigrati al fine di garantire, come previsto dall’art. 2 del D.Lgs. 81/08 “...la uniformità della tutela dei lavoratori e delle lavoratrici sul territorio nazionale attraverso il rispetto dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali, anche riguardo alle differenze di genere, età e alla condizione delle lavoratrici e dei lavoratori immigrati”.
Il decreto legislativo 626/94, modificato dal decreto legislativo n. 81/08, che riordina in un testo unico ed organico tutte le norme e le disposizioni concernenti la sicurezza e la salute dei lavoratori, ha inteso fornire le linee guida per la definizione di un “sistema prevenzionale’’ nei luoghi di lavoro.
Tale sistema, per funzionare efficacemente, necessita innanzitutto della concreta presa di coscienza del problema sicurezza a tutti i livelli, in modo che l’attività di prevenzione e protezione dei rischi non sia estranea e lontana dalle realtà lavorative di ogni giorno ma, al contrario, sia parte integrante dei processi di normale organizzazione del lavoro.
Nel settore della sicurezza sui luoghi di lavoro è necessario sensibilizzare il datore di lavoro affinché percepisca la sicurezza “come un investimento e non come una spesa" (gli infortuni sul lavoro comportano costi socio-economici altissimi). Il lavoratore, d’altro canto, non deve essere più considerato come figura passiva che esegue le disposizioni impartite, ma vero soggetto attivo, le cui capacità e conoscenze sono indispensabili per la realizzazione di un valido sistema finalizzato alla salute e alla sicurezza sul lavoro.
Il lavoro è il principio cardine della nostra Repubblica, essendo posto nella Costituzione a fondamento della dignità stessa della persona. In questo senso la piena integrazione degli immigrati passa inevitabilmente anche per la tematica della sicurezza nei luoghi di lavoro.
Sulla base di quanto illustrato l’ASL - Movimento Cristiano dei Lavoratori di Napoli intende proporre un progetto di informazione/formazione sulle norme e le tecniche relative alla Sicurezza sul Lavoro da implementare all’interno di un centro di accoglienza per stranieri richiedenti la protezione internazionale sito in Napoli, in Via dei Tribunali n° 192-194, dove attualmente risiedono 84 adulti stranieri, maschi e femmine, in attesa che venga loro riconosciuto un permesso di soggiorno per Asilo Politico.

2 Soggetti della rete coinvolti
Movimento Cristiano Lavoratori 40%
I.N.A.I.L. 40%
Associazione Virtus Italia onlus 20%
Regione Campania (partecipazione gratuita).

3 Destinatari
Sono destinatari deli percorso di informazione/formazione Cittadini stranieri richiedenti la protezione internazionale residenti presso il centro di accoglienza di Via Lucci e via Marvasi - Napoli, gestito dall’Associazione Virtus Italia onlus.
I cittadini stranieri che richiedono Asilo Politico nel nostro Paese seguono una procedura, dettata dalla norma, per la quale essi, dopo la formale richiesta di protezione internazionale, devono attendere un periodo che orientativamente si attesta attualmente intorno ai sei mesi, la convocazione della Commissione Territoriale attraverso la quale lo Stato ascolta il cittadino straniero e valuta la concessione del permesso di soggiorno per Asilo Politico. Durante il periodo di attesa di convocazione da parte di detta Commissione il cittadino straniero non può per legge avere un contratto di lavoro. Questo periodo di attesa è allo stesso tempo determinante per il richiedente la protezione internazionale per conoscere la lingua e la cultura italiana e per definire tutte quelle competenze di base che gli permetteranno, una volta ottenuto l’Asilo Politico, di inserirsi in piena autonomia nella nostra società. È proprio in questo periodo di transizione giuridica che viene offerto ai residenti il centro di accoglienza citato il percorso informativo sulla sicurezza sul lavoro, allo scopo di offrire loro uno strumento professionale ulteriore ad aumentare la propria consapevolezza del mercato del lavoro italiano.

4 Localizzazione
Gli incontri di informazione/formazione verranno realizzati nei locali messi a disposizione dei centri di accoglienza citati.
Tale centro sviluppa le proprie azioni in funzione di un accordo quadro realizzato tra ente gestore, l’Associazione Virtus Italia onlus, e la Prefettura di Napoli. Si colloca, nella filiera dei processi di accoglienza di cittadini stranieri richiedenti la protezione internazionale, come struttura di primo livello, vale a dire che gli ospiti che accoglie sono generalmente persone da poco arrivate in Italia. Lo staff organizzativo, composto da assistenti sociali, educatori, mediatori linguistico culturale ed operatori di assistenza, ha i seguenti obiettivi gestionali:
• Garantire vitto e alloggio ai cittadini stranieri;
• Offrire i beni di prima necessità: kit abbigliamento e kit igienico;
• Sostenere gli ospiti nei percorsi di regolarizzazione giuridica;
• Attivare corsi dì lingua italiana per gli ospiti;
• Creare, per ogni ospite, un percorso individualizzato che gli permetta o l’inserimento in un circuito assistenziale di secondo livello oppure lo svincolo da sistema pubblico.

5 Durata
Il percorso informativo più avanti illustrato avrà una durata di due mesi dalla sua attivazione.

6 Finalità dell'Intervento
Il progetto, che verrà implementato presso la struttura di accoglienza citata, intende realizzare incontri di informazione/formazione rivolti ai 84 cittadini stranieri residenti, richiedenti la protezione internazionale, sulle tematiche della sicurezza del lavoro, facendo riferimento al D.Lgs. 81/08.

7 Obiettivi
- Dare informazione a cittadini stranieri che si affacciano per la prima volta sul mercato del lavoro italiano della normativa e delle tecniche relative alla Sicurezza sul Lavoro;
- Dare attuazione agli adempimenti formativi previsti dalla vigente normativa in materia di sicurezza sul lavoro;
- Favorire lo sviluppo delle competenze necessarie per la sicurezza sul lavoro per esercitare consapevolmente ed efficacemente il proprio ruolo in azienda;
- Conoscere e comprendere: cosa si intende per sicurezza sul lavoro e come si può agire e lavorare in sicurezza;
- Conoscere e comprendere: caratteristiche dei vari rischi presenti sul luogo di lavoro e le relative misure di prevenzione e protezione;
- Conoscere il quadro della normativa in materia di sicurezza.

8 Organizzazione gestionale: tempi e fasi
Presentazione del corso
Verrà concordata con l’ente gestore del servizio di accoglienza, l’Associazione Virtus Italia onlus, una giornata iniziale di presentazione del corso di informazione/formazione per sollevare l’interesse e la sensibilità dei cittadini stranieri residenti alle tematiche della sicurezza sul lavoro.
La giornata di presentazione avrà la durata di 4 ore e sarà condotta da 4 formatori e 5 mediatori linguistico/culturali, su due turni.
Orientamento.
Successivamente alla giornata di presentazione verranno realizzati degli incontri dello staff di progetto con ogni singolo straniero interessato. In tale incontri saranno realizzati colloqui di orientamento ad ogni destinatario che avranno l’obiettivo di ottenere informazioni più specifiche e dettagliate in merito al livello di lingua italiana conosciuto, alle loro passate esperienze lavorative, alle loro competenze ed alle loro aspettative sul mercato del lavoro italiano. I colloqui di orientamento saranno organizzati in quattro giornate successive alla giornata di presentazione. Al termine della fase di orientamento sarà possibile definire i gruppi di lavoro, tre da 28 persone ciascuno, e pubblicizzare il calendario degli incontri. La differenziazione sarà finalizzata a non avere gruppi d’aula troppo grandi, che non permetterebbero di seguire con la giusta attenzione i singoli, e per avere gruppi nazionali omogenei con l’obiettivo di ridurre l’impatto della presenza in aula dì mediatori e rendere, dì conseguenza, la comunicazione più efficace.
Le giornate di orientamento saranno 4, ciascuna da 4 h, e saranno condotte dai 4 formatori e da 5 mediatori, su due turni.
Incontri d’aula/programma informativo
Ogni settimana saranno realizzati tre incontri d’aula, uno per ciascun gruppo di lavoro. Ogni incontro avrà la durata di circa tre ore, con intervallo di 15 min. Tutti gli incontri saranno realizzati nei locali appositi del centro di accoglienza citato e condotti da referenti autorevoli. L’intero percorso avrà la durata di due mesi, per un totale di 8 incontri per gruppo di lavoro, per complessivi 24 incontri per un totale di 96 ore di incontro/aula. Gli incontri d’aula vedranno la partecipazione dei professionisti Inail per un totale di n. 10 incontri. I restanti incontri saranno gestiti da professionisti designati da Virtus, MCL e Regione Campania.
Di seguito le tematiche degli incontri:
Tematiche Generali: - Concetto di rischio; - Concetto di danno; - Concetto di prevenzione; - Concetto di protezione; - Organizzazione della prevenzione aziendale: Diritti, doveri e sanzioni per i vari soggetti aziendali; - Organi di vigilanza, controllo e assistenza.

Tematiche specifiche:
Rischi infortuni: Meccanici generali; Elettrici generali; Macchine; Attrezzature; Cadute dall'alto;
Rischi da esplosione;
Rischi chimici: Nebbie; Oli; Fumi; Vapori; Polveri; Etichettatura;
Rischi cancerogeni;
Rischi biologici;
Rischi fisici: Rumore; Vibrazione; Radiazioni; Microclima e illuminazione; Videoterminali; DPI; Organizzazione del lavoro; Ambienti di lavoro; Stress lavoro-correlato; Movimentazione manuale carichi; Movimentazione merci (apparecchi di sollevamento, mezzi trasporto);
Segnaletica;
Emergenze;
Le procedure di sicurezza con riferimento al profilo di rischio specifico; Procedure esodo e incendi;
Procedure organizzative per il primo soccorso;
Incidenti e infortuni mancati;
Altri Rischi.
Verifica del percorso

Alla fine degli incontri realizzati dal progetto i partecipanti saranno sottoposti ad una prova orale funzionale a verificare se:
- Avranno acquisito le competenze di base relative alle tematiche e problematiche della sicurezza e salute nei luoghi di lavoro ed ambientali;
- Sapranno valutare in modo efficace la normativa in ambito sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, evidenziandone gli aspetti fondamentali;
- Avranno sviluppato le conoscenze per applicare gli aspetti tecnici ed operativi della sicurezza;
- Sapranno applicare i criteri e gli strumenti per l’individuazione dei rischi e dei pericoli;
- Sapranno definire quali siano le figure lavorative destinatarie degli obblighi prevenzione;
- Sapranno individuare le norme di diritto penale relative alla mancata applicazione della sicurezza sul lavoro;
- Saranno in grado di definire i rischi di natura psico-sociale e le tecniche di comunicazione applicabili.

9 Metodologia didattica
Gli incontri tematici saranno svolti con metodo interattivo, in modo da coinvolgere i partecipanti in discussioni su casi pratici che scaturiscono dalia loro esperienza.

10 Risorse Umane
Formatori

Le giornate di informazione/formazione sono affidate ad esperti in materia di Sicurezza sul lavoro, nel rispetto di specifici programmi, approfondiscono la normativa ed il suo spirito informatore, in modo da fornire ai partecipanti la chiave di lettura che permette di applicare correttamente le norme stesse.

Tutor d’aula
Tutte le attività di aula saranno accompagnate dalia presenza di un tutor d’aula con competenze in educazione interculturale. Tale figura avrà il compito di coordinare le attività progettuali con il responsabile del centro di accoglienza affinché le stesse non interferiscano nella vita quotidiana del servizio o con le attività esterne che devono realizzare gli ospiti. In questo senso sua sarà la funzione di coordinamento della programmazione delle giornate di formazione mediando tra le esigenze dei formatori e quelle de! centro di accoglienza. In questo senso il tutor si preoccuperà di preparare le giornate di formazione in termini di organizzazione logistica e strumentale, garantirà la continuità di comunicazione tra l’organizzazione progettuale e l’organizzazione del centro di accoglienza.
Tale figura si inserisce, quindi, nei processi di formazione per guidarli e gestirli, garantendo una presenza stabile, un punto di riferimento costante per i partecipanti con la funzione di facilitatore e mentore dei processi di apprendimento. La funzione dei tutor d'aula si definisce all'interno di una relazione di aiuto e permette una consapevolezza maggiore della problematica presa in considerazione consentendo così una scelta più accurata delle successive attività da intraprendere. È un aspetto decisivo nella pratica professionale formativa e risulta centrale nei processi di autopercezione, di autodeterminazione e autocontrollo, il tutor d'aula collabora alla realizzazione del progetto di formazione. Tale collaborazione assicura una visione d'insieme dell'intero processo, pur avendo ogni esperto il compito di gestire singole aree tematiche. La sua azione investe la relazione educativa e si basa su un’impostazione non direttiva. Ha come obiettivo la consapevolezza dei processi decisionali attraverso l'esame e l'esplicitazione delle motivazioni che muovono le scelte personali degli individui in formazione.

Mediatori Culturali
La molteplicità di nazioni presenti all’interno del centro di accoglienza e la debole conoscenza della lingua italiana da parte ospiti richiede che la comunicazione venga facilitata attraverso la presenza di mediatori linguistico culturali. Per la realizzazione di tale progettualità, dunque, tutte le attività saranno affiancate dalla presenza di mediatori culturali. In particolare, in funzione dell’attuale presenza nazionale nel centro di accoglienza sede degli incontri, saranno coinvolti nei processi del progetto 8 mediatori di lingua araba, inglese e francese e dialetti di varie etnie.

11 Attestato dì frequenza
Ai partecipanti viene riconosciuto un attestato di frequenza nelle modalità e alle condizioni previste dalla vigente normativa di riferimento.

12 Strumentazione
Ogni incontro sarà condotto con la seguente strumentazione:
- Lavagna Interattiva Multimediale
- 8 pc portatile
- Video Proiettore
- Materiale didattico
- Materiale illustrativo tradotto nelle principali lingue delle etnie presenti.

13 Preventivo economico
 

 

QUANTITÀ

ORE

IMPORTO

Formatori

5

120

(prestazione gratuita INAIL e Regione Campania)

Tutor d’aula

3

300

€ 10.500

Mediatori

8

308

€ 8.500

pc

8

 

€ 6.000

Video proiettore

1

 

€ 1.600

Lavagna multimediale

1

 

€ 1.200

Materiale didattico

forfait

 

€ 3.000

Spese trasporto

forfait

 

€ 1.500

Costi indiretti

20% del totale

 

€ 6.500

 

 

 

 

 

 

 

 

Materiale illustrativo

 forfait

 

 € 2.500

Tot € 41.300,00

 

ALLEGATO 2
 

Accordo Inail - MCL - VIRTUS ITALIA
“Sicurezza peri lavoratori immigrati” -
Seconda edizione

COSTI PROGETTO E RIPARTIZIONE

COSTO TOTALE PROGETTO

COMPARTECIPAZIONE INAIL

COMPARTECIPAZIONE MCL

COMPARTECIPAZIONE VIRTUS

41.300,00

16.520,00

16.520,00

8.260,00

 

 

QUANTITÀ

ORE

IMPORTO

Formatori

5

120

(prestazione gratuita INAIL e Regione Campania)

Tutor d’aula

3

300

€ 10.500

Mediatori

8

308

€ 8.500

Noleggio pc

8

 

€ 6.000

Video proiettore

1

 

€ 1.600

Lavagna multimediale

1

 

€ 1.200

Materiale didattico

forfait

 

€ 3.000

Spese trasporto

forfait

 

€ 1.500

Materiale illustrativo

 forfait

 

€ 2.500

Costi indiretti

20% del totale

 

€ 6.500

Tot € 41.300,00


Fonte: inail.it