Protocollo provinciale d'Intesa
tra
INAIL Direzione territoriale Perugia-Terni
e
Ente bilaterale del terziario: distribuzione e servizi della provincia di Perugia
e
Ente bilaterale del turismo della regione Umbria

premessa


In considerazione degli indirizzi strategici e degli obiettivi istituzionali dell'Inail nel campo della prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro, nella convinzione che per abbattere in modo significativo il numeri degli infortuni lavorativi e delle malattie professionali è indispensabile rendere il lavoratore consapevole dei rischi che corre, attraverso un'attività di formazione e informazione e contestualmente aiutare i datori di lavoro a rendere i luoghi di lavori conformi alle norme sulle sicurezza, nonché ad investire nella sicurezza, in un'ottica di tutela generale della salute individuale e aziendale.
Tenuto conto, in tale contesto, dell'intento dell'Inail di instaurare con il mondo datoriale rapporti costruttivi di collaborazione per agevolare gli adempimenti e la conoscenza della normativa, superando un'ottica meramente sanzionatoria e favorendo il radicarsi di una vera e propria coscienza sociale della prevenzione, tale da indurre il datore di lavoro a considerare la sicurezza degli ambienti di lavoro come primo e qualificante obiettivo per la propria azienda.
 

visto


- che il D.Lgs. n. 38/2000 ed il T.U. sulla sicurezza nel lavoro, approvato con D.Lgs. 81/08 e relative integrazioni e modificazioni, che attribuisce all’INAIL competenze "in materia di formazione/informazione, consulenza ed assistenza nel campo della sicurezza sul lavoro, in collaborazione con altri enti ed istituzioni pubbliche/private, nonché compiti di sostegno finanziario all'adozione di misure di prevenzione" e tenuto conto di quanto espresso negli indirizzi strategici dell'Inail contenuti anche nelle LIOP 2016/2017; con l'obiettivo di valorizzare e dare maggiore considerazione alle istanze territoriali, di cui l'Ente Bilaterale del Terziario della Provincia di Perugia (di seguito EBT) e l'Ente Bilaterale del Turismo dell'Umbria (di seguito EBTU) sono
espressione in quanto operano al fianco delle imprese associate sui temi della sicurezza e della prevenzione nei luoghi di lavoro. Complessivamente le aziende del territorio della provincia di Perugia aderenti agli Enti sono circa 4.000 con oltre 750 imprese che hanno optato per la nomina degli RLST espressione degli Enti medesimi
- che le parti sociali Confcommercio imprese per l'Italia della Provincia di Perugia, la Filcams CGIL, Fisascat CISL e la UILTuCS UIL, con l'Accordo del 22 giugno 2009 hanno istituito l'Organismo Paritetico Provinciale (di seguito OPP) che opera per il settore del commercio, servizi e turismo della provincia di Perugia;
- che l'OPP è una apposita sezione degli enti bilaterali;
 

tutto ciò premesso
 

le Parti, con la sottoscrizione del presente Protocollo, intendono sviluppare un programma di diffusione della normativa sulla sicurezza stradale, volto in particolare ad approfondire i contenuti della norma ISO 39001, per agevolare le aziende nell' adeguamento alle nuove regole, al fine anche di beneficiare delle agevolazioni/certificazioni connesse alla loro applicazione, incrementando nel contempo gli standard di sicurezza per i lavoratori.
 

Soggetti

Il presente accordo viene stipulato tra il Direttore Territoriale INAIL della Sede locale Perugia, dott.ssa Lorenza Nistri, il Presidente dell'Ente Bilaterale del Terziario della Provincia di Perugia, Stefania Cardinali, e il Presidente dell'EBTU Andrea Barberi.
 

Oggetto

Progetto sperimentale per la prevenzione degli incidenti stradali nel settore terziario e turistico e la diffusione della conoscenza della normativa Iso 39001.
 

Premessa

Il progetto nasce dalla constatazione della drammaticità del numero di sinistri stradali e delle loro conseguenze, per cui s'impone la necessità di un impegno volto a mettere in campo tutte quelle azioni che possano contribuire a ridurre significativamente il fenomeno, con specifica attenzione al contesto lavorativo.
Dall'esame del dato statistico si è riscontrato che nella maggior parte dei casi l'incidente stradale è causato dal fattore umano e cioè dall'errato comportamento degli utenti della strada, legato in particolar modo all'età, al sesso, ad un errato comportamento di guida per la mancata percezione di un pericolo o per la erronea o ritardata reazione ad esso, nonché per una conoscenza non adeguata della realtà circostante: riconoscere il rischio e saper reagire ad esso consente una notevole prevenzione agli incidenti. Tra i fattori umani sono prevalenti quelli psicologici, ad esempio assunzione di sostanze alcoliche e/o stupefacenti, rispetto a quelli fisici come un improvviso malore.
Le più importanti cause psicologiche riguardano la psicologia della conoscenza e sono: l'attenzione, l'automatismo, la capacità di percepire la velocità e il movimento ed una delle conseguenze più importanti è la capacità di percepire il pericolo e il rischio, interessando la percezione, l'attenzione e la memoria.
Il comportamento di guida è condizionato da vari fattori, ad esempio: la tendenza del conducente ad identificarsi col veicolo, l'euforia della velocità, la propensione a trasgredire le regole in certe fasce di età.
Da dati nazionali emerge anche che gli incidenti di chi "viaggia regolarmente" sono il triplo rispetto agli incidenti causati da velocità, violazioni del C.d.S., abuso di alcool e difetti del veicolo.
Circa metà dei sinistri accadono mentre il conducente procede in modo regolare, con una guida distratta o indecisa, e si trova davanti un ostacolo improvviso, ad esempio perdita di carico.
Inoltre sono molto frequenti incidenti che accadono a persone "normali" negli orari in cui si recano al lavoro o ritornano a casa dal lavoro (infortunio in itinere), in strade dentro al centro abitato, dove non possono raggiungere alte velocità o mentre percorrono una strada abituale, a causa dell'automatismo di guida, con conseguente commissione di infrazioni, quali: eccessiva velocità, mancata precedenza e guida contromano. Si è riscontrato anche, a proposito di automatismo, che la maggioranza degli investitori di pedoni e ciclisti afferma di non aver visto la vittima, anche se si trovava all'interno del campo visivo e l'illuminazione era ottima.
Oltre al fattore umano, altre cause concorrono nella determinazione del sinistro stradale, quali: le condizioni e la struttura della strada e lo stato del veicolo, ad esempio: i confort di sicurezza attiva e passiva, i sistemi di ritenuta obbligatori, la corretta manutenzione del veicolo etc. Questo aspetto assume una particolare rilevanza nel settore trasporti.
Dagli studi effettuati si è riscontrato che il conducente impara a percepire i rischi ed evitare gli incidenti stradali da solo e a proprio rischio e pericolo, In quanto la tradizionale educazione stradale si limita all'insegnamento delle norme del C.d.S. e trascura la percezione del rischio, che viene acquisita solo con I' esperienza personale.
Da quanto esposto e dagli studi del fenomeno si evince che l'incidente stradale è un fenomeno che accade in modo repentino, in pochi secondi e che l'attuale educazione stradale, basata sull'insegnamento solo di leggi e regole di comportamento, non è sufficiente ad un'efficace prevenzione perché non insegna a percepire il rischio: chi ha una maggiore capacità di percepire il pericolo, in quei pochi attimi in cui si deve reagire evitandolo, di fatto riesce ad evitarlo. Ne consegue la necessità di trovare soluzioni innovative per sviluppare tra gli utenti della strada una maggiore capacità di percezione attraverso una più consapevole ed adeguata conoscenza del rischio, per poterlo, nell'imminenza del pericolo, riconoscere ed essere in grado di modificare adeguatamente e repentinamente il proprio comportamento.
Il fenomeno degli incidenti stradali acquista una sua peculiarità quando si verifica in ambito lavorativo proprio in termini di possibilità di maggiore prevenzione e strumenti di sicurezza a favore di chi utilizza veicoli per motivi di lavoro e/o per recarsi nel luogo di lavoro. L'attuale normativa ISO 39001, infatti, in particolare mira a fornire una più attenta protezione al lavoratore, supportando l'azienda nell'affrontare in modo sistematico la gestione del rischio da sinistro stradale. Da qui la finalità del presente protocollo di agevolare la diffusione della conoscenza di tale disciplina tra le aziende del settore terziario e turismo, anche attraverso l'utilizzo di strumenti che si avvalgano di tecniche che riescano a conciliare la conoscenza delle regole con la reale messa in pratica di quanto appreso, per rendere effettivamente efficace e concreto quanto acquisito e costruire un sistema di prevenzione veramente sicuro.
 

Obiettivi

Seguendo le linee giuda della normativa Iso 39001, gli Enti Bilaterali del Terziario e del Turismo in collaborazione con l'Inail intendono realizzare un progetto sperimentale per aumentare i livelli standard di sicurezza dei lavoratori che sono conducenti di mezzi per il trasposto di merci, di persone, e nell'ambito degli spostamenti casa - lavoro.
Tale progetto si prefigge lo scopo:
1. di diffondere tra le aziende e i lavoratori la conoscenza della normativa Iso 39001, supportandole nell'applicazione della normativa stessa e soprattutto in quel processo culturale di acquisizione della consapevolezza dei rischi relativi a questa tematica, fornendo anche gli strumenti necessari per accedere ad agevolazioni e/o certificazioni.
2. di focalizzare l'intervento sulla "prevenzione dell'errore umano" in un contesto complesso, variabile e in continua evoluzione e sugli strumenti idonei a migliorare la sicurezza


Metodologia di lavoro

Sarà costituito un Gruppo di lavoro/Pool interdisciplinare in grado di individuare professionalità, strumenti, strategie di lavoro, che si avvarrà anche della collaborazione di operatori che fanno parte degli enti bilaterali del settore terziario e turistico, i quali saranno coinvolti nei processi di informazione e formazione, e di personale esperto dell'Inail.
Il gruppo di lavoro elaborerà nel dettaglio il progetto di sperimentazione sostenibile, oggetto del presente protocollo, in modo anche da offrire degli out-put significativi, verificabili nel tempo e riproducibili.


Fasi del progetto

> Analisi normativa e progettazione.
> Individuazione delle azioni di disseminazione e/o formazione coerenti con le finalità perseguite dal protocollo e valutate più efficaci a seguito dell'analisi
■ realizzazione check up
■ analisi e individuazione dei beneficiari degli utenti - datori di lavoro e lavoratori;
■ individuazione delle possibili attività di disseminazione ritenute più idonee a raggiungere il maggior numero di interlocutori e più adeguate alla diffusione delle conoscenze normative;
■ definizione di un possibile percorso formativo anche alternativo all'attività di disseminazione e individuazione dei docenti;
■ eventuale somministrazione corsi di formazione ai datori di lavoro;
■ eventuale somministrazione corsi di formazione ai lavoratori;
■ predisposizione kit materiale informativo;
■ relazione finale dei risultati sulla base anche dei riscontri in sede di formazione e/o disseminazione.
> Realizzazione kit informativo/formativo.
 

Settori di interesse

- attività con personale dipendente che utilizza mezzi di trasporto per motivi di lavoro e nel percorso casa/lavoro;
- trasporto di merci e persone su strada (operatori dei veicoli)
 

Beneficiari

Nel progetto saranno coinvolte le imprese dei settori:
- alberghiero,
- mense,
- imprese di catering,
- mobilifici,
- grande distribuzione, settore food,
- altro.
Nella scelta del campione si terrà conto del fatto che la normativa ISO 39001del 2012 fa riferimento anche allo spostamento casa/lavoro.
 

Attività del gruppo di lavoro/pool

• individuare la normativa di riferimento;
• individuare una check list;
• individuare le imprese e i lavoratori da coinvolgere nel progetto;
• definire una griglia per fare il check up alle aziende e ai dipendenti;
• definire le criticità;
• definire le possibili azioni di disseminazione da sviluppare;
• definire un eventuale percorso formativo e l'organizzazione dei corsi di formazione. Per facilitare l'accesso delle imprese e dei lavoratori ai corsi inerenti tale progetto sarà possibile prevederli all'interno di altri corsi obbligatori già a carico delle imprese e dei lavoratori;
• individuare i formatori e la figura dello psicologo, qualora ritenuta necessaria;
• definire il kit informativo/formativo;
• monitoraggio e valutazione: predisposizione degli strumenti necessari a verificare l'impatto delle azioni di consulenza, di disseminazione e di formazione realizzate;
• relazione finale sui risultati e diffusione di questi attraverso i canali informativi degli enti bilaterali e delle parti sociali costituenti l'ente.
 

Risultati attesi:

- Innalzare il livello di consapevolezza dei rischi da sinistri stradali presenti sul luogo di lavoro, da parte dei datori di lavoro e dei lavoratori nelle imprese partecipanti;
- nel medio-lungo periodo contribuire al contenimento degli infortuni in azienda e, conseguentemente, incidere sulla riduzione dei costi aziendali e sociali derivanti dalle giornate perse per infortunio sul lavoro, dai costi relativi all'assistenza sanitaria e riabilitativa, ecc.;
- supportare la diffusione di un modello culturale improntato alla tutela e alla prevenzione della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro;
 

Incontri - consultazioni

Sugli argomenti e/o questioni d'interesse comune ciascuna delle Parti potrà chiedere la convocazione d'incontri, anche periodici, per esaminare eventuali problematiche, per valutare le soluzioni e adottare le iniziative più idonee, anche ai fini della semplificazione e trasparenza nei reciproci rapporti. Potranno, inoltre, a tale scopo, essere costituiti dei Tavoli tecnici tematici, secondo le modalità da concordare di volta in volta.
 

Prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro

Nel perseguire gli obiettivi specifici del progetto, le parti intendono promuovere tutte le possibili iniziative volte a migliorare le condizioni di lavoro e sicurezza attraverso la
piena conoscenza degli strumenti e delle agevolazioni a sostegno del mondo datoriale e lavorativo.
In particolare:
• l'applicazione dei meccanismi compresi quelli premiali, previsti dal sistema tariffario per gli interventi di prevenzione e protezione nei luoghi di lavoro, come la riduzione del tasso ai sensi dell'art. 24 MAT (Modalità applicative della Tariffa Premi Inail), la cosiddetta oscillazione bonus/ malus a vantaggio delle aziende il cui andamento infortunistico è favorevole e l'applicazione di quanto disposto dall'alt. 20 (oscillazione ai fini prevenzionali);
• ogni altro strumento di sostegno al sistema datoriale anche allo scopo di agevolare il conseguimento di certificazioni
 

Profili gestionali ed economici

I firmatari del protocollo contribuiranno alla realizzazione della presente iniziativa, sulla base delle risorse economiche e delle modalità concordate nella scheda di previsione dei costi, allegata al Protocollo, che ne costituisce parte integrante, co- finanziando il progetto in misura pari al 50% a carico dell'INAIL, mentre il restante 50% resterà a carico dei due Enti Bilaterali.
È consentito, qualora si rendesse necessario per la realizzazione ed il buon andamento delle attività progettuali, modificare, in diminuzione o in aumento, le singole previsioni di spesa per ciascuna specifica attività, come da scheda di previsione dei costi allegata, fermo restando il budget complessivo e le percentuali di ripartizione dei costi tra i partner del presente accordo.
I rappresentanti dei soggetti firmatari il protocollo, anche attraverso propri delegati, costituiranno un Comitato Direttivo con potere decisionale, che delibererà sempre all'unanimità sull'attuazione di tutte le attività inerenti alla realizzazione degli obiettivi perseguiti e con riferimento a quanto convenuto nel presente Protocollo.
In particolare sotto il suo controllo agirà il Gruppo di Lavoro/ Pool.
Gli enti bilaterali individuano nell'OPP la cabina di regia, il punto di riferimento per le persone coinvolte nel progetto che fanno capo alle strutture degli enti bilaterali e/o si occupano delle attività assegnate alle parti sociali e agli Enti bilaterali stessi.
L'attuazione operativa e la gestione contabile del protocollo sono interamente affidate all'Ente Bilaterale del Terziario della provincia di Perugia che opererà secondo i termini del presente Protocollo d'intesa e secondo quanto stabilito dal Comitato Direttivo, il quale eserciterà una funzione di verifica e controllo sulle attività svolte e sulla contabilizzazione dei relativi costi.
L'Ente Bilaterale del Terziario s'impegna nell'attività di gestione e rendicontazione a rispettare i principi generali di trasparenza, imparzialità e pubblicità del sistema di appalti pubblici, attesa la natura pubblicistica delle finalità perseguite e delle risorse finanziarie impegnate.
 

Modifica/integrazione accordo - recesso

Le Parti si riservano la possibilità di concordare modifiche e/o integrazioni al presente accordo, sulla base delle valutazioni dei risultati ottenuti e di eventuali esigenze sopravvenute, formalizzando l'intesa tramite scambio di proposta/accettazione con PEC o tramite verbale condiviso e sottoscritto del Comitato Direttivo.
Resta salva la possibilità per le Parti di recedere dal presente accordo, in caso di inadempienze, verifica insoddisfacente dei risultati e/o stato di realizzazione delle attività, nonché di motivate esigenze istituzionali, con preavviso di almeno 30 giorni, inviato con posta elettronica certificata. Resta inteso che le attività già svolte sono liquidate sempre secondo la ripartizione come da scheda di previsione dei costi.
 

Efficacia nel tempo - proroga - rinnovo

Il presente accordo, redatto in duplice copia originale, ha durata annuale. Alla scadenza del termine le Parti valuteranno l'opportunità di prorogare o rinnovare, con accordo scritto quanto oggetto della presente intesa, comprese le risorse economiche, in base alle attività svolte e alla verifica dei risultati raggiunti, formalizzando l'intesa anche tramite scambio di proposta/accettazione con PEC.

Letto, approvato e sottoscritto.
Perugia, 22 dicembre 2016

Allegato


Fonte: inail.it