Tipologia: Protocollo di intenti
Data firma: 6 dicembre 2007
Parti: Istituzioni, OO.AA, OO.SS.
Fonte: GOVERNO


“Interventi per l’informazione, formazione e prevenzione in materia di sicurezza sul lavoro”

Protocollo d’Intenti

Tra:
Provincia di Modena, Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, Ufficio Scolastico provinciale, Unione terre d’argine, Unione terre di castelli, Unione Comuni modenesi area nord, Comuni di Castelfranco, Modena, Sassuolo, Pavullo, Azienda unità sanitaria locale, Direzione provinciale del lavoro, Inail, Inps, Confindustria Modena, Associazione piccole e medie industrie, Lega delle Cooperative, Confcooperative, Agci, Confcommercio, Confesercenti, Lapam, Licom, Cna, Fam, Coldiretti, Associazione agricoltori Confederazione italiana Agricoltori, Copagri, Cgil, Cisl, Uil , Cassa edili, Ordine dei consulenti del lavoro di Modena, Consigliere di parità della provincia di Modena, Scuola edili

Il fenomeno degli infortuni sul lavoro, e delle malattie professionali e correlate al lavoro, registrati nel territorio provinciale di Modena, mostra una rilevante consistenza, con caratteri che generano forte preoccupazione sia per il numero, sia per la loro gravità frequentemente mortale.
I costi umani, sociali ed economici appaiono pesanti, ancora di più se considerati alla luce degli oggettivi progressi e innovazioni compiuti negli ultimi anni sia dalle disposizioni normative e contrattuali, che dalle dotazioni tecnologiche delle imprese. In relazione a tali progressi e innovazioni è fondamentale l’impegno da parte di tutti per il conseguimento di una significativa riduzione del numero degli infortuni e delle altre malattie da lavoro a tutti i settori economici e a tutte le tipologie di rischio.

Si ritiene quindi necessario mantenere viva e costante l’attenzione al suddetto fenomeno da parte di tutti i soggetti coinvolti. Ciò attraverso l’individuazione – fermo restante l’autonomia degli strumenti operativi istituzionali già attivati ed operanti sul territorio – di sempre maggiori e adeguati strumenti di confronto e di raccordo, finalizzati alla realizzazione di efficaci strategie di intervento orientate alla prevenzione ed alla diminuzione degli infortuni e delle malattie professionali, al miglioramento delle condizioni del posto di lavoro, nonché ad una migliore efficacia e qualità delle azioni di prevenzione, controllo e di contrasto dei fenomeni.
Inoltre la tipologia degli avviamenti al lavoro degli ultimi anni, in gran parte non a tempo indeterminato (oltre il 70%), rende indispensabile l’individuazione di percorsi certi di formazione ed informazione anche per i lavoratori che devono affrontare brevi periodi di lavoro.
Pertanto, Provincia di Modena, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Ufficio Scolastico Provinciale, Unione Terre d’Argine, Unione Comuni Modenesi Area Nord, Unione Terre di Castelli Distretti di Castelfranco, Modena, Sassuolo, e Pavullo, Azienda Unità Sanitaria Locale, Direzione Provinciale del Lavoro, Inail, Inps Confindustria Modena, Associazioni Industriali, Associazione Piccole e Medie Industrie, Lega delle Cooperative, Confcooperative, Agci, Confcommercio, Confesercenti, Lapam, Licom, Cna, Fam, Coldiretti, Associazione Agricoltori Confederazione Italiana Agricoltori, Copagri, Cgil, Cisl, Uil , Scuola Edili, Ordine dei Consulenti del Lavoro di Modena, Consigliere di Parità della Provincia di Modena, ritengono opportuno sottoscrivere un’intesa volta a perseguire gli obiettivi prioritari di seguito elencati;
Tenuto conto della vigente normativa in materia di prevenzione e sicurezza sul lavoro e della L.R. 17/05 recante “Norme per la promozione dell’occupazione, della qualità, sicurezza e regolarità del lavoro”
Considerato che attraverso il presente Protocollo, le Parti firmatarie intendono concorrere in forma congiunta all’individuazione delle priorità di intervento per l’informazione, la formazione e la prevenzione in materia di sicurezza e tutela della salute nei luoghi di lavoro, nonché promuovere un sistema di azioni integrate su tutto il territorio provinciale per migliorare l’efficacia dell’attività di controllo e repressione.
Saranno posti in particolare rilevanza il lavoro nero ed irregolare, considerati fattori degenerativi che stravolgono i normali rapporti economici e concorrenziali, producendo pesanti effetti in materia di condizioni di lavoro, di occupazione, nonché di sicurezza, con riflessi preoccupanti sul piano della prevenzione e dei relativi e possibili interventi Le parti inoltre assumono il DURC (Documento Unico Regolarità Contributiva) e gli Indici di Congruità quali strumenti di contrasto al lavoro nero ed irregolare. Le parti si attiveranno a livello territoriale per approfondire i temi relativi agli indici di congruità a supporto e in coerenza con le decisioni settoriali assunte in merito a livello nazionale.

I soggetti firmatari si impegnano a:
1. Raccordare, attraverso uno specifico Coordinamento Provinciale, l’attività conoscitiva e di intervento in merito al fenomeno infortunistico ed alle malattie professionali in provincia di Modena, tenendo conto delle specificità di comparto e delle caratteristiche dei settori produttivi;

2. Promuovere modalità di intervento e sistemi informativi integrati tra gli organi di vigilanza competenti, comprese le polizie municipali;

3. Individuare all’interno di ogni Ente, Istituzione e Associazione, compresi quelli preposti all’educazione ed alla formazione, risorse – di volta in volta in relazione a specifici progetti e iniziative – da dedicare alla promozione e alla diffusione della cultura della prevenzione dei rischi e della sicurezza negli ambienti di lavoro;

4. progettare e realizzare campagne mirate di prevenzione, formazione e informazione in materia di sicurezza sul lavoro, con il coinvolgimento di tutti i soggetti pubblici e privati firmatari del protocollo, garantendo così a tutti i lavoratori livelli di formazione ed informazione adeguati. Ciò anche in riguardo alle differenze di genere ed alla condizione delle lavoratrici e dei lavoratori immigrati. Particolare attenzione dovrà essere rivolta alla formazione ed informazione dei lavoratori stranieri sia con l’ausilio di tutti i supporti necessari al fine di renderla efficace, sia con campagne straordinarie di sensibilizzazione.
Tale attività sarà monitorata sistematicamente con il coordinamento della Provincia di Modena, Assessorato Politiche del Lavoro

5. Costituire un punto sinergico di osservazione del fenomeno infortunistico e delle malattie professionali a livello provinciale, con il compito di sistematizzare e diffondere dati e informazioni esistenti, prodotti da fonti diverse, allo scopo di evitare duplicazioni e definire un quadro unitario e aggiornato delle sue dimensioni qualitative e quantitative;

6. Garantire stabile configurazione al Coordinamento Provinciale, il quale dovrà:
- dotarsi di un programma triennale redatto in sintonia con gli indirizzi Regionali, articolato in azioni annuali concordate periodicamente dal Coordinamento stesso;
- definire al suo interno gruppi di lavoro tematici o locali, per l’analisi e la realizzazione degli interventi concordati. Spetterà al Coordinamento provinciale la successiva approvazione delle proposte avanzate dai gruppi;
- prevedere eventualmente il coinvolgimento di altri Enti o Organismi competenti. Ciò con particolare riferimento alla Regione Emilia Romagna

7. Individuare nella Provincia di Modena, il supporto tecnico- operativo delle attività sopra elencate, ferme restando l’autonomia, la responsabilità e le competenze degli Enti, Istituzioni e Associazioni contraenti.

8. Sollecitare, nei modi che le Parti riterranno opportuno, le Istituzioni competenti affinché gli organi di controllo e assistenza presenti in sede locale possano usufruire di risorse e professionalità adeguate ai compiti da svolgere e realizzino controlli frequenti e mirati, in particolare nei settori a rischio;

9. Coordinare gli interventi citati con le attività degli altri organismi esistenti, in primis l’osservatorio provinciale di Vigilanza negli appalti pubblici e privati nell’edilizia;

10. Il soggetti firmatari del presente protocollo che svolgono attività formative secondo quanto disposto dalla normativa vigente in materia, si impegnano a presentare, con anticipo in sede di coordinamento, i percorsi formativi in programma.

Inoltre
Le Parti concorrono a diffondere i contenuti dell’intesa, anche a livello locale, attraverso coerenti prassi di coinvolgimento delle rispettive rappresentanze.
Le Amministrazioni Comunali sottoscriventi garantiscono l’applicazione del presente accordo anche per conto dei Comuni afferenti al Distretto territoriale di competenza.

Modena, lì 06 dicembre 2007