Categoria: Commissione parlamentare "morti bianche"
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SENATO DELLA REPUBBLICA
XVII LEGISLATURA
Giunte e Commissioni

 

Resoconto stenografico
 

Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali, con particolare riguardo al sistema della tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro
 

Seduta n. 56a, martedì 20 dicembre 2016
 

Comunicazioni della Presidente
 

Presidenza della presidente FABBRI


Sono presenti i collaboratori dottor Bruno Giordano, dottoressa Marzia Bonacci, maresciallo capo Massimo Tolomeo e maresciallo aiutante Claudio Vuolo.

PRESIDENTE
L'ordine del giorno reca comunicazioni della Presidente.
Prima di dare inizio ai nostri lavori, avverto che la pubblicità della seduta odierna sarà assicurata attraverso il resoconto sommario e il resoconto stenografico, ai sensi dell'articolo 13, comma 5, del Regolamento interno. Poiché non vi sono obiezioni, così rimane stabilito.
Colleghi, come ricorderete, nella precedente seduta, dopo l'annuncio della presentazione di un disegno di legge recante il Testo unico sull'amianto, è stata avanzata da alcuni la proposta di ridiscutere il testo, peraltro sottoscritto dalla stragrande maggioranza dei componenti della Commissione. In queste settimane sono pervenute alla Presidenza alcune osservazioni, soprattutto da parte dell'INAIL, del senatore Barozzino e della senatrice Paglini, sulle quali abbiamo lavorato con la collaborazione del dottor Giordano, al quale voglio esprimere sin da subito il mio ringraziamento.
Alcuni dei suggerimenti prospettati sono stati recepiti all'interno del disegno di legge, divenendo così parte integrante del testo sul quale, nella sua prima stesura, è già intervenuto il lavoro di drafting, con l'intendimento di presentarlo ufficialmente prima della pausa natalizia. Resta inteso che, pur potendo certamente approfondire la nostra riflessione sul Testo unico per quanto riguarda gli effetti dello stesso, il relativo disegno di legge andrà assegnato per la discussione alle competenti Commissioni permanenti.
Venendo ora alle osservazioni trasmesse alla Presidenza, l'INAIL ha precisato che, al fine di consentire un adeguamento costante all'evoluzione tecnica e scientifica della ricerca in materia di amianto, il rinvio alla normazione tecnica, alle procedure di bonifica, scoibentazione, analisi dei materiali, valutazioni tecniche e scientifiche è operato direttamente alle linee guida da emanare a cura dell'Agenzia, fermo restando altri specifici rinvii alla normazione secondaria. In buona sostanza, a fronte di un Testo unico sull'amianto, l'INAIL ha suggerito di rinviare ad una fonte normativa secondaria tutta la disciplina sull'adeguamento relativo alla parte tecnico-scientifica allegata. Tale indicazione è stata recepita nel testo per cui, qualora il disegno di legge dovesse essere approvato, sarà cura dell'Agenzia emanare eventualmente le linee guida che faranno parte della normazione tecnica. Si è trattato, dunque, di pulire il testo del disegno di legge in materia di amianto dalla normazione tecnica, che viene rinviata ad un intervento normativo di fonte secondaria: questo è quanto ci è stato suggerito dall'INAIL, che di fatto non stravolge l'impianto del testo, ma lo specifica.
L'INAIL ha suggerito altresì di omettere di conseguenza i vari allegati, che saranno più opportunamente redatti dall'Agenzia entro 180 giorni dall'istituzione della stessa, i cui compiti sono stati resi omogenei circa l'attribuzione di competenze tecniche e scientifiche sulle linee guida. Al fine di evitare vuoti normativi, nelle more restano in vigore le norme del decreto ministeriale 6 settembre 1994, in gran parte recepite nel Testo unico, che risulta così notevolmente semplificato, più snello e di agile lettura.
Sempre su indicazione dell'INAIL, inoltre, è stata sostituita l'attuale tecnica MOCF (Microscopia ottica a contrasto di fase), con la più avanzata modalità tecnica SEM, basata sull'impiego di un microscopio a scansione elettronica, che permette di rintracciare fibre di amianto ancora più infinitesimali, che con la MOCF non si individuerebbero.
Seguendo un altro suggerimento dell'INAIL, nel disegno di legge è stata meglio precisata la definizione di lavoratori e soggetti esposti ed ex esposti, che presentava dei refusi e poteva ingenerare confusione a livello interpretativo. Sostanzialmente viene distinta la definizione di lavoratore esposto ed ex esposto da quella di soggetto - non necessariamente lavoratore - esposto ed ex esposto.
Nel testo del disegno di legge è stato recepito poi il suggerimento del senatore Barozzino di esplicitare l'obbligo di indicazione nel registro dei tumori delle neoplasie di origine ambientale, in modo da inserire anche quelle insorte in soggetti esposti indirettamente rispetto al luogo di lavoro. Sempre su segnalazione del senatore Barozzino sono stati così modificati i contenuti del piano regionale amianto e specificamente del controllo e vigilanza: «controllo delle condizioni di salubrità ambientale e di sicurezza del lavoro, con specifica priorità per i luoghi di lavoro prossimi alle fonti di inquinamento, attraverso i presidi e i servizi di prevenzione delle unità sanitarie locali competenti per territorio».
Un'altra osservazione, recepita anch'essa nel disegno di legge, riguarda la cosiddetta fibra fiberfrax: l'articolo 3, lettera i), ultima parte, ribadisce che, fino all'entrata in vigore della legge, rimangono fermi gli effetti dell'ammissione al Fondo per l'amianto dei soggetti esposti alla cosiddetta fibra fiberfrax, che però non è una sostanza o un prodotto, ma un marchio riferentesi ad un materiale non assimilabile all'amianto, che quindi fuoriesce dalla tematica del Testo unico e dalla competenza del Fondo. Ad oggi il Fondo tutela anche gli esposti ed ex esposti alla cosiddetta fiberfrax - che, come si diceva, non è una sostanza o un prodotto e non ha riferimenti con l'amianto - che fino all'entrata in vigore del Testo unico sull'amianto rimangono ovviamente soggetti beneficiari. Nel momento in cui dovesse entrare in vigore il disegno di legge, verrà superata l'ammissione al Fondo di tali soggetti.
Lo stesso senatore Barozzino ha segnalato che la classificazione da parte del registro dei tumori anche per area non esclude quella per sito, che potrà avvenire contestualmente e si potrà realizzare grazie al combinato disposto dell'articolo 3, lettera r), che prevede la definizione di sito, dell'articolo 3, lettera s), che prevede la definizione di area, e dell'articolo 69, che prevede la nuova registrazione e classificazione dei tumori di origine ambientale, oltre a quelli di origine professionale.
Un'ultima osservazione ci è pervenuta, infine, dalla senatrice Paglini. La modifica dell'articolo 54, comma 1, con l'introduzione della locuzione «È vietata ogni forma di esposizione ad amianto», risulta già compresa nel campo di applicazione di cui all'articolo 2, quale divieto di qualsiasi uso, ma non può estendersi al divieto di esposizione, che riguarda una qualsiasi comune esposizione dovuta a qualsiasi fattore ambientale o finanche naturale.
La senatrice Paglini ha osservato altresì che il limite di 0,1 fibre - si propone 0,01 - per centimetro cubo di aria allo stato è conforme ai dati riconosciuti dalla comunità scientifica internazionale. Un valore diverso potrà essere previsto da disposizioni speciali - articolo 2, lettera c) - e dalle linee guida dell'Agenzia, ai sensi degli articoli 8 comma, 1 del Testo unico («L'Agenzia dispone eventuali aggiornamenti o modifiche dei limiti di cui agli articoli 5, 6 e 7, in coerenza con la normativa comunitaria e con l'evoluzione delle conoscenze tecniche e scientifiche») e 98, lettere h) e q).
Quelle che ho brevemente richiamato sono le osservazioni pervenute alla Presidenza, che sono state di fatto in larga parte recepite, nonostante alcune avessero bisogno di una specificazione e di una sottolineatura.
Ove fosse confermata l'adesione al disegno di legge - peraltro già pervenuta - è mio intendimento depositarlo definitivamente prima della pausa natalizia, per cominciare poi a lavorare nel mese di gennaio affinché, nel rispetto degli impegni assunti dalla stessa Presidenza del Senato, questo provvedimento possa essere calendarizzato, assegnato e discusso nelle Commissioni competenti.
Nel ringraziare tutti per il lavoro svolto, lascio la parola a chi desidera intervenire.

BAROZZINO
Signora Presidente, innanzitutto voglio ringraziarla per aver accolto i miei suggerimenti, che sono il risultato anche di alcune iniziative che, come altri colleghi, ho portato avanti personalmente sul problema dell'amianto, molto sentito dalle varie comunità.
Ritengo che sia stato fatto un buon lavoro, che tuttavia non deve fermarsi ma continuare, perché ogni giorno purtroppo succede qualcosa.
Chiedendo di poter aggiungere la mia firma al disegno di legge recante il Testo unico sull'amianto, mi preme segnalare un aspetto, al quale so bene che non si fa riferimento e che è anche difficile da esplicitare: mi riferisco alla questione dei funzionari dell'INAIL, che purtroppo - come abbiamo potuto verificare - si comportano in maniera disomogenea e questo a volte fa veramente male, perché tutti conosciamo l'importanza del ruolo dell'INAIL. Sappiamo addirittura che alcuni funzionari vengono premiati, se non riconoscono alcune patologie. A mio avviso la questione va approfondita e va fatto in maniera intelligente: è un aspetto delicato, ma sono convinto che anche su questo tema la nostra Commissione possa e debba fare qualcosa in più. Dovremmo quindi impegnarci per fare in modo che certe cose non accadano
Signora Presidente, come le ho detto anche di persona, in questa Commissione si lavora bene e, quando si lavora bene, dal mio punto di vista poi alla fine i risultati si ottengono.

PRESIDENTE
Al di fuori di ogni formalismo, mi corre l'obbligo di ringraziare tutti i colleghi senatori perché, come ha detto bene il senatore Barozzino - abbiamo avuto modo molte volte di parlarne, partendo anche da opinioni diverse - i risultati ottenuti non sono mai il frutto del lavoro di uno solo, ma di una squadra. Ritengo che questa Commissione - lo dico con tutta l'umiltà che ci deve sempre contraddistinguere - abbia lavorato bene, al punto da superare alcune volte anche quelle differenze che ci vedono antagonisti, nel senso positivo del termine, sia nel dibattito in Assemblea, sia nel lavoro nelle Commissioni permanenti.
Voglio fare a tutti voi una preghiera, che poi è anche un invito. È evidente che con la presentazione del Testo unico non abbiamo risolto i problemi riguardanti l'amianto, né in termini più generali possiamo dire di aver risolto i problemi legati agli infortuni e alla sicurezza sui luoghi di lavoro. Tuttavia, a mio avviso, ognuno di noi ha espresso per le proprie competenze un senso di grande responsabilità, che va trasferito nei territori di riferimento. Dico questo perché credo che sia da ascrivere al merito di ciascuno di noi il fatto di essere riusciti ad organizzare sul territorio, nella libertà del singolo parlamentare, iniziative che ci consentono di appropriarci come Commissione di un lavoro chiesto per anni, ma di fatto mai realizzato da nessuno.
Un particolare ringraziamento va anche agli uffici che ci hanno supportato in questo lavoro, al dottor Cacopardo, al dottor Abbadessa e ad Ilaria, che oggi non è presente, nonché ai nostri consulenti, in special modo al dottor Giordano. Come ho già fatto notare poco fa, in questa Commissione si fa un lavoro di squadra, con l'impegno di tutti e con risultati niente affatto scontati.
Come Commissione d'inchiesta, sul tema dell'amianto in particolare, abbiamo provato a dare il nostro modestissimo contributo. Chiaramente il nostro lavoro non è finito, perché gli incidenti e le morti sul lavoro ci sono e purtroppo ci sono sempre nuovi casi. A gennaio riprenderemo le audizioni, che abbiamo dovuto rinviare in ragione degli eventi delle ultime settimane; in particolare, sentiremo il dottor Giannella, procuratore di Trani, per l'incidente ferroviario verificatosi in Puglia, senza abbandonare comunque la questione dell'amianto.
Innanzitutto dovremo fare in modo che il disegno di legge sull'amianto venga assegnato alle Commissioni di merito competenti. In secondo luogo, non dobbiamo credere di aver risolto con il Testo unico tutte le problematiche sul tema dell'amianto. Sicuramente abbiamo chiarito molte delle questioni rimaste in sospeso e che in questi anni ci sono state raccontate, anche attraverso iniziative sul territorio.
Per quanto riguarda specificamente l'atteggiamento disomogeneo dei funzionari delle varie sedi regionali dell'INAIL, è uno dei temi aperti su cui secondo me questa Commissione deve assumersi un impegno, sia prevedendo audizioni, sia provando a suggerire alcune norme comportamentali che diano giustizia alle persone colpite e che valgano per tutti, indipendentemente da dove si nasce o da dove si vive.
Su questo in parte abbiamo lavorato, perché con l'INAIL c'è stato un confronto continuo e costante, come abbiamo potuto verificare, ad esempio, a Casale Monferrato e all'ex Isochimica di Avellino. È evidente, però, che dobbiamo ancora continuare a svolgere il nostro ruolo di pungolo rispetto ad un tema la cui importanza è riconosciuta da tutti, non solo sul piano dello sviluppo, ma anche della civiltà.
Ringrazio dunque tutti voi, augurandovi un sereno Natale: abbandoniamo per qualche ora le tensioni di queste settimane, per rivederci subito dopo la pausa delle festività natalizie.
Rinvio il seguito dei nostri lavori ad altra seduta.


Bozze non riviste dagli oratori
Fonte: Senato della Repubblica