Tipologia: Ipotesi di accordo
Data firma: 19 dicembre 2002
Validità: dal 01.01.2003 - 31.12.2001
Parti: Collegio Costruttori Edili e Feneal-Uil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil
Settori: Edilizia, Edili ed affini, Torino
Fonte: cnel.it

Sommario:

  Allegato A Politiche del lavoro
Allegato B Riorganizzazione logistica gestionale degli enti paritetici e razionalizzazione economico-finanziaria dell’ente scuola/CIPE-T e del comitato paritetico territoriale
Allegato all’Allegato B
Allegato C Cassa Edile
Allegato D Trattamento di fine rapporto
  Allegato E Elemento Economico Territoriale
Allegato F Orario di lavoro
Allegato G Mensa
Allegato H Indennità di trasporto
Allegato I Accantonamenti presso la cassa edile
Allegato L Previdenza complementare
Allegato M Decorrenza e durata
Presa d’atto

Ipotesi di accordo

In data 19 dicembre 2002, in Torino, tra il Collegio Costruttori Edili e la Feneal-Uil, la Filca-Cisl e la Fillea-Cgil della Provincia di Torino, che costituiscono la Federazione Unitaria dei Lavoratori delle Costruzioni; visto il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro 29 gennaio 2000 e, in particolare, l’art. 39 del contratto medesimo, si sottoscrive il presente verbale di accordo, di rinnovo del contratto integrativo provinciale di lavoro 18 novembre 1997, da valere in Provincia di Torino, per tutte le imprese che svolgono le lavorazioni elencate nel contratto collettivo nazionale di lavoro 29 gennaio 2000.

Allegato A Politiche del lavoro
Premesso
- che nel comune convincimento che l’industria delle costruzioni riveste un ruolo strategico nell’ambito dell’economia torinese e che vada tutelata tramite un’efficace lotta al lavoro sommerso, con la salvaguardia delle posizioni concorrenziali delle imprese nei confronti di operatori che eludono le norme previdenziali e contrattuali;
- che l’Osservatorio sugli appalti pubblici, già previsto dal CCPL 18 novembre 1997, vada ulteriormente implementato per renderlo sempre più rispondente alle esigenze del settore;
- che il mercato del lavoro è in continua evoluzione e che i provvedimenti legislativi di prossima emanazione concorreranno ad ulteriori cambiamenti
si conviene e stipula quanto segue.
1) Le Parti, anche con il supporto conoscitivo dell’Osservatorio sugli appalti pubblici, concordano di implementare e di consolidare un sistema di relazioni tra le Parti Sociali e le Amministrazioni appaltanti, le Committenti ed i Soggetti istituzionali e di controllo e di incrementare e stabilire azioni congiunte di impulso e di verifica sulla puntuale e corretta attuazione dell’intero processo decisionale ed esecutivo degli interventi, dalla programmazione alla cantierizzazione.
2) In conformità all’Avviso Comune in materia di emersione dell’economia sommersa recepito nel D.L. 210/02, come convertito nella L. 266/02, le Parti concordano sulla necessità che, anche per il tramite delle proprie strutture nazionali, l’art. 2, comma 2 della suddetta legge, trovi la più corretta applicazione.
A tal fine il Collegio Costruttori, tramite l’Ance e la Feneal-Uil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil, anche tramite le rispettive Organizzazioni nazionali, rappresenteranno l’esigenza che, nell’ambito delle convenzioni nazionali stipulate tra Inps ed Inail per il rilascio di un documento unico di regolarità contributiva, le Casse Edili, tramite la CNCE, partecipino alle stesse, conformemente all’Avviso Comune sopra citato.
Non appena stipulate le convenzioni nazionali di cui all’art. 2, comma 2 della Legge 266/02, le Parti si attiveranno, nel più breve tempo possibile, a livello locale, nell’ambito delle competenze eventualmente demandate, a tale livello, dalle suddette convenzioni.
Si ritiene opportuno confermare che l’eventuale sportello unico individuato per il rilascio del documento unico di regolarità contributiva, conformemente all’Accordo 29 gennaio 2002, vada localizzato presso le Casse Edili.
3) Per quanto attiene l’Osservatorio sugli appalti si conviene di realizzare, per il tramite dell’Edilscuola, convenzioni con società che già elaborino dati sugli appalti pubblici, estrapolando le informazioni che le Parti riterranno necessarie.
La Commissione Intersindacale darà indicazioni in merito e sarà la sede di valutazione e di discussione dei dati aggregati ottenuti.
4) Le Parti, ravvisata la necessità di monitorare il mercato del lavoro torinese, convengono di istituire un Osservatorio sul mercato del lavoro torinese, che si avvarrà della struttura della Cassa Edile, che, su indicazione della Commissione Intersindacale, elabori in forma aggregata i dati forniti dalla Cassa Edile riguardanti i lavoratori addetti al settore, distinti per età, qualifica e nazionalità ed ulteriori informazioni che, su indicazione delle Parti, si potranno attingere dai Centri per l’Impiego.
L’Osservatorio avrà compiti di studio ed analisi dei fenomeni occupazionali.
I risultati ottenuti saranno oggetto di valutazione e di discussione semestrale, da parte della Commissione Intersindacale, anche per eventuali iniziative da intraprendere, riferite alla formazione ed all’orientamento professionale, e da affidare all’Ente Scuola CIPE-T nell’ambito delle risorse a disposizione del medesimo, e potranno essere utile base di riferimento di eventuali compiti che le rispettive Parti Nazionali potranno affidare al sistema degli Enti Paritetici, anche in funzione delle future evoluzioni normative.

Allegato B Riorganizzazione logistica gestionale degli enti paritetici e razionalizzazione economico-finanziaria dell’ente scuola/CIPE-T e del comitato paritetico territoriale
Premesso
- che nei prossimi anni si verificheranno nuove esigenze in tema di formazione professionale e si richiederà un sempre maggiore impegno sul campo della sicurezza del lavoro;
- che riveste carattere prioritario per il settore la materia della sicurezza sul lavoro, in considerazione anche delle implicazioni sociali e produttive alla stessa connesse;
- che per il raggiungimento dell’obiettivo del miglioramento della sicurezza e dell’igiene del lavoro nei cantieri e delle condizioni ambientali, le parti ritengono determinante un’efficace politica della sicurezza, anche sotto l’aspetto formativo;
- che occorre attivare un processo di innovazione del sistema formativo;
- che la formazione deve essere sempre più ancorata ai reali fabbisogni delle imprese e dei lavoratori e concentrata sulla qualità;
- che nel medio periodo, l’evoluzione tecnologica del settore delle costruzioni, richiederà nuove competenze professionali;
- che a tempi brevi, in conseguenza dell’avvio dei lavori per le Olimpiadi invernali del 2006 e per le altre infrastrutture (Alta Velocità, Passante Ferroviario, Metropolitana), sul nostro territorio, confluiranno maestranze che dovranno ricevere una formazione adeguata, e che è interesse far rimanere nel settore;
- che lo strumento di cui le parti sociali dispongono per attuare una politica efficace nelle direzioni sopra indicate è rappresentato dagli Enti paritetici, per i quali occorre però impegnarsi in un’azione congiunta di riorganizzazione logistica-gestionale e di razionalizzazione economico-finanziaria nell’impiego delle risorse che il settore mette a disposizione;
- che occorre un progetto che permetta di recuperare il massimo di efficienza e produttività attuando una politica di rilancio degli Enti paritetici, misurata sulle esigenze del settore, immediate ed in prospettiva, e rispettosa degli equilibri economici e delle risorse disponibili.
Si conviene e stipula quanto segue:
le parti individuano tre direttrici sulle quali operare:
1. adeguamento degli enti paritetici ai mutamenti intercorsi nell’ultimo decennio ed alle nuove esigenze di prospettiva;
2. riorganizzazione logistica e gestionale degli Enti;
3. razionalizzazione economica e finanziaria degli Enti.
1. Adeguamento degli enti ai mutamenti intercorsi nell’ultimo decennio ed alle nuove esigenze di prospettiva
Ente Scuola-CIPE-T

L’Ente Scuola-CIPE-T ha svolto nel corso degli ultimi anni un’attività volta ad assicurare agli allievi i mezzi ed i valori per inserirsi nel mondo del lavoro, con una forte qualificazione e motivazione, promuovendo, oltre all’addestramento pratico, una “cultura del lavoro”, collegata al particolare contesto economico e sociale da cui provenivano gli allievi ed alle loro specifiche potenzialità ed esigenze formative.
A fronte di una ridotta capacità di attrazione del settore nei confronti delle forze di lavoro giovanili si ritiene di non investire più, come nel passato, solo su giovani appena usciti dalla scuola dell’obbligo, bensì di orientarsi verso la qualificazione/riqualificazione/specializzazione di chi già opera nel settore, pensando a progetti di formazione continua, formazione per lavoratori extra-comunitari, (anche, eventualmente, nei paesi d’origine), compatibilmente con le normative di legge in vigore. Resta ferma l’esigenza di provvedere alla formazione obbligatoria, per gli apprendisti e di mantenere ed eventualmente implementare i corsi post-diploma.
L’Ente Scuola-CIPE-T deve trasformarsi da scuola ad agenzia formativa con un’elasticità nell’offerta dei servizi (orari di lezioni adeguati alle richieste, anche serali e nelle giornate di sabato). Quanto sopra nell’ambito delle risorse finanziarie disponibili.
Tra le attività dell’Ente potranno essere previste iniziative di formazione a pagamento, eventualmente anche per gli altri settori produttivi comunque ricollegabili all’edilizia, previo benestare delle Parti Sociali.
Le parti concordano di attingere ai finanziamenti del Fondo Sociale Europeo ed a quelli disponibili sul territorio.
In questo contesto il convitto, fin dall’inizio sottoutilizzato e da ultimo completamente vuoto, cessa di avere utilità, così come anche il campo sportivo.
Quanto sopra non può prescindere dall’esigenza che gli orientamenti delle parti sociali trovino, in termini economico-gestionali, immediato riscontro in provvedimenti operativi da parte dell’Ente Scuola-CIPE-T nell’ambito delle risorse finanziarie disponibili.
CPT
Nell’ambito delle risorse finanziarie disponibili il CPT dovrà continuare a perseguire gli scopi istituzionali.
Potrà, inoltre, continuare ad intraprendere, su indicazione e come strumento delle Parti Sociali, anche sulla base delle esperienze TAV e SATTI, iniziative di consulenza, nei confronti di soggetti terzi, al fine di valorizzare, al meglio, nel campo della sicurezza del lavoro, l’immagine del settore.
Quanto sopra non può prescindere dall’esigenza che gli orientamenti delle parti sociali trovino, in termini economico-gestionali, immediato riscontro in provvedimenti operativi da parte del CPT.
Gli Enti paritetici devono rappresentare un interlocutore unitario per coloro che intendono contattarli.
Il primo approccio dei terzi agli Enti può avvenire attraverso una qualunque delle materie istituzionalmente trattate (formazione, sicurezza, assistenza).
Sarà compito degli interlocutori volta per volta interpellati, di orientare l’utente indirizzandolo all’Ente paritetico competente per materia.
Gli Enti in parola. promuoveranno la propria immagine in sinergia tra loro al fine di rappresentare correttamente l’unicità del settore edile, effettuando un “gioco di squadra” utile per il settore.
La Dirigenza degli Enti per il tramite delle Presidenze e dei Consigli di Amministrazione é il soggetto destinato a realizzare i propositi delle parti sociali.
2. Riorganizzazione logistica e gestionale degli Enti Paritetici
Per conseguire gli obiettivi di cui sopra occorre procedere alla ricollocazione di tutti gli Enti nell’area di via Quarello, procedendo alla ristrutturazione, per il riutilizzo, dell’ex convitto.
Questo per effettuare razionalizzazioni e riorganizzazioni che liberino risorse a favore del sistema.
Occorre predisporre un progetto globale di ristrutturazione, con le tempistiche di cui all’Allegato, che fa parte integrante del presente Accordo, che coinvolga le Presidenze e Direttori degli Enti Paritetici al fine di operare in modo concreto rispetto alle esigenze di spazi e servizi di ogni singolo Ente. Il progetto deve prevedere l’operatività della Cassa Edile in via Quarello a decorrere dal 1° gennaio 2005 con conseguente vendita dell’immobile di via dei Mille.
Nell’ambito di tale progetto le Parti valuteranno, alla luce delle soluzioni tecniche proposte, l’ubicazione del CPT e del Centro Congressi, previa verifica degli spazi disponibili.
La ristrutturazione del convitto dell’Ente Scuola-CIPE-T e l’accorpamento di tutti gli enti in un’unica sede comporterà i seguenti vantaggi:
- riduzione delle spese di gestione;
- valorizzazione dell’immobile;
- facilità di accesso e di parcheggio;
- alienazione dell’immobile di via dei Mille, degli impianti sportivi ed, eventualmente, di quello che ospita il CPT ed il Centro Congressi.
La gestione delle risorse umane dovrà essere ottimizzata accentrando su singoli soggetti funzioni comuni a tutti gli Enti quali, ad esempio, la gestione amministrativa, informatica, logistica.
Occorrerà analizzare, utilizzando partners idonei, i profili professionali presenti negli Enti, con un’eventuale azione di riqualificazione e di riconversione, in funzione delle future necessità, effettuando così sinergie, eliminando doppioni, evitando sprechi ed assumendo razionalità negli interventi. Ciò anche al fine di recuperare eventuali risorse dirette ad un’azione di rilancio degli Enti.
3. Razionalizzazione economica e finanziaria.
Quanto indicato al punto 1. dovrà essere attuato nell’ambito delle risorse finanziarie che il sistema delle imprese mette a disposizione in termine di contribuzione nell’arco di vigenza del presente CCPL, anche a fronte di una disponibilità di riserve economiche dell’Ente Scuola CIPE-T.
Fermo restando la volontà delle Parti di mettere in condizione l’Ente Scuola-CIPE-T ed il CPT di operare, su indirizzo delle Parti sociali, con criteri di economicità ed efficienza nell’ottica di un rilancio delle attività degli Enti, per il fabbisogno finanziario dell’Ente Scuola-CIPE-T e del CPT si provvederà con il contributo complessivo a carico impresa dell’1% con decorrenza 1° gennaio 2003 (0,66% Ente Scuola-CIPE-T, 0,34% CPT).
Al termine di vigenza del presente CCPL, in considerazione delle azioni individuate dalle Parti Sociali di cui ai punti 1. e 2., nel frattempo intraprese ed effettuate, i due Enti dovranno provvedere ai propri fabbisogni con la percentuale sopra indicata. Eventuali disavanzi realizzati nel percorso della messa a regime della riorganizzazione logistica-gestionale e della razionalizzazione economica-finanziaria saranno coperti con le riserve dell’Ente Scuola-CIPE-T.
Quanto sopra porta il contributo in parola a conformarsi alla previsione massima del CCNL.
Le parti in sede di rinnovo del presente CCPL potranno valutare la possibilità di ripartire il contributo complessivo dell’1% tra Ente Scuola-CIPE-T e CPT in misura diversa da quella stabilita dal presente contratto.
In tale circostanza le Parti potranno valutare di ridefinire l’entità del contributo in parola in funzione della riorganizzazione logistica-gestionale e della razionalizzazione economica e finanziaria effettuate e dei risultati ottenuti.
Dichiarazione a verbale
Quanto convenuto ai punti 1, 2 e 3 in termini di linee di indirizzo e di azioni da intraprendere è di diretta competenza e responsabilità delle Parti firmatarie del presente Accordo che, per il tramite della Commissione Intersindacale, ne daranno concreta attuazione nei tempi previsti, monitorandone periodicamente nell’arco di vigenza del presente CCPL l’andamento.
Quanto sopra nel rispetto delle competenze e delle responsabilità delle Presidenze, dei Comitati di Gestione, del Consiglio di Amministrazione e delle Direzioni degli Enti Paritetici.

Allegato C Cassa Edile
Premesso
- che le Parti considerano la Cassa Edile strumento idoneo all’assolvimento, sulla base del principio della mutualizzazione, degli oneri afferenti gran parte degli istituti contrattuali;
- che le Parti valutano l’importanza nel “sistema edilizia” che riveste la Cassa Edile per le risposte di carattere sociale che la stessa fornisce ai suoi utenti, in termini di prestazioni,
si conviene e stipula quanto segue.
La Cassa Edile dovrà continuare a perseguire gli scopi istituzionali provvedendo, inoltre, a gestire, con la contribuzione di seguito indicata, le prestazioni di previdenza e di assistenza, la mutualizzazione di oneri vari, ecc., nell’ambito delle razionalizzazioni apportate con il presente contratto.
1) Contribuzione
[…]
- Mutualizzazione oneri vari
Dal 1° gennaio 2003: 1,65% così composto:
- RLST: 0,20%
[…]
2) Gestione istituzionale cassa edile […]
3) Rimborsi per protesi oculistiche, ortopediche ed acustiche
[…]
4) Mutualizzazione di oneri vari

Indumenti di lavoro (tute e scarpe di protezione antinfortunistica)
Si conviene di costituire un’apposita Commissione che abbia come compito quello della gestione della fornitura di tute e scarpe ai lavoratori, con l’obiettivo di assicurare un livello qualitativo adeguato, compatibilmente con le risorse disponibili.
Assicurazione infortuni professionali
[…]

Allegato F Orario di lavoro
Ai sensi dell’Accordo collettivo provinciale di lavoro 29 settembre 2000, con decorrenza 1° ottobre 2000 sono state soppresse dall’art. 1, “Orario di lavoro”, commi 1) e 2) del contratto integrativo provinciale di lavoro 18 novembre 1997 le parti concernenti la riduzione di orario prevista per le otto settimane consecutive decorrenti dal primo lunedì di dicembre di ogni anno.
Con la predetta decorrenza, pertanto, la durata dell’orario di lavoro in provincia di Torino è quella disciplinata dall’art. 5 del vigente contratto collettivo nazionale di lavoro.