Tipologia: Protocollo
Data firma: 27 settembre 2007
Parti: Unicredit Banca, Fabi, Falcri, Fiba/Cisl, Fisac/Cgil, Dircredito Fd, Silcea
Settori: Credito Assicurazioni, Unicredit
Fonte: FALCRI


Protocollo sulle procedure sindacali in tema di sicurezza da eventi criminosi

Le parti firmatarie del presente protocollo concordano che la prevenzione degli eventi criminosi costituisce, in particolare per l'impresa bancaria, un obiettivo di prioritaria importanza verso il quale è necessario produrre ogni sforzo per garantire un ordinato e sereno svolgimento della normale attività lavorativa.
Le parti ritengono inoltre che il fenomeno degli eventi criminosi a danno delle dipendenze bancarie richiede di mantenere alta ed assidua la soglia di vigilanza, per poter cogliere, anticipandole, le mutazioni con cui il fenomeno stesso si presenta nelle sue variabili temporali e geografiche.

In quest'ottica, le scelte di politica generale sulla sicurezza richiedono una visione complessiva del fenomeno e la conoscenza di parametri economici e gestionali che collocano il capitolo sicurezza all'interno delle coerenze complessive perseguite dall'azienda
In coerenza con tale premessa si stipula il presente protocollo che disciplina esclusivamente gli aspetti procedurali che impegnano le parti sul tema sicurezza.

L'aggiornamento del "Verbale riservato sulla Sicurezza", stipulato a livello nazionale, terrà conto dei confronti decentrati avvenuti tra l'Azienda e i Coordinamenti Territoriali delle Direzioni Regionali, utilizzando così tutte le potenzialità costituite dal monitoraggio e dalle proposte che possono pervenire all'Azienda dalle strutture sindacali territoriali in occasione degli incontri periodici.
In occasione di ristrutturazioni o nuove aperture di agenzie, le OO.SS. firmatarie, sia direttamente che sulla base delle indicazioni avanzate dai Coordinamenti Territoriali, possono formulare osservazioni e proposte in merito all'adozione di diverse misure rispetto a quanto previsto in materia di dispositivi di sicurezza dal "verbale riservato" tempo per tempo in vigore. Le eventuali determinazioni condivise costituiranno oggetto di intesa tra le parti e saranno inserite nel "verbale riservato" alla prima successiva revisione.

Entro il mese di gennaio di ogni anno le Direzioni Regionali convocano i competenti Coordinamenti Territoriali per un incontro durante il quale l'Azienda fornisce una informativa sull'andamento del fenomeno delle rapine nel territorio di competenza.

L'informativa riguarderà in particolare:
- l'elenco degli sportelli rapinati, con l'indicazione delle misure di sicurezza presenti al momento dell'evento;
- eventuali modifiche delle misure di sicurezza esistenti che l'Azienda intende adottare;
- il numero di lavoratrici/lavoratori che hanno subito, a seguito dell'evento criminoso, conseguenze psico/fisiche acclarate;
- il numero delle lavoratrici/lavoratori che hanno fruito di assistenza psicologica a cagione di una rapina;
- il numero di lavoratrici/lavoratori che hanno chiesto l'avvicendamento ad altre mansioni o il trasferimento ad altro sportello a seguito di rapina, e il numero di domande accolte;
- il piano di formazione sulla sicurezza, con la specifica del numero di lavoratrici/lavoratori già coinvolti ovvero da inserire nella pianificazione dei programmi formativi.

Nel corso dell'incontro o, se richiesto dai Coordinamenti Territoriali, in altro da tenersi nei quindici giorni successivi, l'informativa di cui sopra è oggetto di discussione fra le parti. In particolare le OO.SS. possono formulare alla Direzione Regionale indicazioni e proposte, anche a seguito di sopralluoghi presso gli sportelli interessati effettuati a cura di massimo un componente per ciascuna organizzazione sindacale. Le valutazioni, che non hanno valenza negoziale, riguarderanno anche la presumibile adeguatezza delle misure adottate rispetto all'evoluzione del fenomeno criminoso, oltre che soluzioni aggiuntive che potrebbero consentire un miglioramento del livello di sicurezza della rete.
Eventuali proposte potranno essere portate, per il tramite delle Segreterie degli Organi di Coordinamento, all'attenzione della Direzione Generale, per le conseguenti determinazioni, in occasione dell'incontro di cui al punto successivo.

Esauriti gli incontri a livello territoriale, e comunque non oltre il mese di marzo, le parti nazionali si incontreranno sul tema della sicurezza.

In detto incontro l'Azienda, in via preliminare, fornisce un'informativa sulle iniziative che sono state adottate e sul piano sicurezza che si intende adottare per l'anno in corso, tenendo conto della valutazione del rischio di cui all'art. 4 del d.lgs 626/94 e successive integrazioni e modificazioni, esaminando la corrispondenza con quanto era stato preventivato nella sessione precedente. In quella sede saranno presi in esame anche l'andamento complessivo delle rapine e l'elenco delle agenzie oggetto di eventi criminosi, specificando per ciascuna di esse:
■ il sistema di sicurezza che le caratterizza;
■ le eventuali misure che si intendono adottare;
■ tempi entro i quali eventuali nuove dotazioni di sicurezza dovranno essere installate.
Le Segreterie degli Organi di Coordinamento possono, anche sulla base delle risultanze scaturite dai confronti a livello territoriale, formulare osservazioni e proposte che sono oggetto di discussione.

Al termine della procedura nazionale, che dovrà esaurirsi entro quarantacinque giorni dall'avvio, l'Azienda, anche tenuto conto di quanto emerso in sede di confronto locale e nazionale, comunica le iniziative in tema di sicurezza che verranno adottate per l'anno in corso. Eventuali variazioni dovranno essere tempestivamente comunicate dall'Azienda agli Organi di Coordinamento, con contestuale disponibilità a ripetere la procedura nazionale. Qualora si raggiungano specifiche intese in materia, le stesse saranno inserite nel "verbale riservato" alla prima successiva revisione.

Note a verbale
Le Direzioni Regionali informano tempestivamente, a mezzo telefono, le RSA di competenza o, in mancanza, i coordinatori territoriali, riguardo gli eventi criminosi ai danni degli sportelli del proprio territorio.
Gli organismi sindacali coinvolti nella procedura di cui al presente "Protocollo" riconoscono la natura di riservatezza delle informazioni e dei documenti ricevuti.

Bologna, 27 settembre 2007

Unicredit Banca
Fabi
Falcri
Fiba/Cisl
Fisac/Cgil
Dircredito Fd
Silcea