Regione Lazio
Deliberazione della Giunta Regionale 19 settembre 2017, n. 563
Aggiornamento delle funzioni e dei compiti del Centro di Riferimento per l'Amianto nella Regione Lazio (C.R.R.A.) di cui alla D.G.R. n. 10538/1995 e alla D.G.R. n. 5892/1998.
B.U.R. 28 settembre 2017, n. 78 - s.o. n. 1

LA GIUNTA REGIONALE

Su proposta del Presidente della Regione Lazio;
VISTI
- lo statuto della Regione Lazio;
- la legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3;
- la legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6, e successive modificazioni, concernente la “Disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza e al personale regionale”;
- il regolamento 6 settembre 2002, n. 1 e successive modificazioni, che disciplina l’organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta Regionale;
- il Decreto del Presidente della Regione Lazio n. T0288 del 21 giugno 2010 che riserva al Presidente medesimo le competenze inerenti il settore organico di materie relative alla Salute;
- la legge regionale n. 25 del 20 novembre 2001, recante le norme in materia di programmazione, bilancio e contabilità della Regione Lazio;
- il decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42”;
- la legge regionale 31 dicembre 2016, n. 17 concernente ’’Legge di stabilità regionale 2017’;
- la legge regionale 31 dicembre 2016, n. 18, concernente “Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2017-2019’;
- la Deliberazione della Giunta Regionale 17 gennaio 2017, n. 14 recante ’Applicazione delle disposizioni di cui all’articolo 10, comma 2 e articolo 39, comma 4, del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modifiche, e, ulteriori disposizioni per la gestione del bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2017-2019”;
- la Circolare del Segretario della Giunta Regionale prot. n. 44312 del 30.01.2017 con la quale sono fornite indicazioni in riferimento alla gestione del bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2017-2019, conformemente a quanto disposto dalla deliberazione della Giunta regionale n. 14/2017;
VISTA la normativa che regola la specifica materia:
Normativa nazionale
Legge 27 marzo 1992, n. 257 “Norme relative alla cessazione dell’impiego dell’amianto;
D.P.R. 08.08.1994, “Atto di indirizzo e coordinamento alle regioni e alle province autonome di Trento e di Bolzano per l'adozione di piani di protezione, di decontaminazione, di smaltimento e di bonifica dell'ambiente, ai fini della difesa dai pericoli derivanti dall'amianto”, art. 11;
Decreto Ministeriale 06 settembre 1994: Normative e metodologie tecniche di applicazione dell'art. 6, comma 3, e dell'art. 12, comma 2, della legge 27 marzo 1992, n. 257, relativa alla cessazione dell'impiego dell'amianto
■ D.Lgs. 17 marzo 1995, n° 114, “Attuazione della direttiva 87/217/CEE in materia di prevenzione e riduzione dell'inquinamento dell'ambiente causato dall'amianto;
DPCM 10 dicembre 2002, n. 308: “Regolamento per la determinazione del modello e delle modalità di tenuta del registro dei casi di mesotelioma asbesto-correlati ai sensi dell’art. 36, comma 3, del decreto legislativo n. 277/1991;
■ Decreto Ministeriale 18 marzo 2003, n. 101, “Regolamento per la realizzazione di una mappatura delle zone del territorio nazionale interessate dalla presenza di amianto, ai sensi dell'articolo 20 della legge 23 marzo 2001, n. 93";
Decreto Legislativo 25 luglio 2006, n. 257 "Attuazione della direttiva 2003/18/CE relativa alla protezione dei lavoratori dai rischi derivanti dall'esposizione all'amianto durante il lavoro”;
D.lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i. in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro;
Normativa regionale:
■ Deliberazione della Giunta Regionale 12 dicembre 1995, numero 10538 avente ad oggetto: “Legge n. 257/92 art. 10. Approvazione degli indirizzi per l’adozione del piano regionale di protezione dell’ ambiente, di decontaminazione, di smaltimento e di bonifica, ai fini della difesa dai pericoli derivanti dall’amianto, ed in particolare l’allegato B che “... individua il Centro regionale amianto, presso il laboratorio di igiene industriale del servizio P.I.S.L.L., dell'AUSL VT, quale riferimento per l’intero territorio regionale per le problematiche di cui trattasi, in considerazione delle capacità professionali, tecniche e delle strumentazioni non altrove presenti...;
Deliberazione della Giunta Regionale 10 novembre 1998, n. 5892 avente ad oggetto: “Piano regionale di protezione dell'ambiente, di decontaminazione, di smaltimento e di bonifica ai fini della difesa dai pericoli derivanti dall'amianto”;
■ Deliberazione della Giunta Regionale 26 giugno 2007, n. 458 “Decreto Ministeriale 18 marzo 2003, n. 101. Mappatura della presenza dell’amianto nella Regione Lazio. Approvazione progetto (1° fase) e affidamento incarico al Laboratorio di Igiene Industriale- Centro Regionale Amianto dell’Asl di Viterbo”;
■ Decreto del Commissario ad Acta 6 luglio 2015, n. U00309 “Approvazione del Piano Regionale della Prevenzione (PRP) 2014-2018, ai sensi dell'Intesa Stato, Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano del 13 novembre 2014", (Rep. Atti n. 156/CSR);
VISTI
- L’Intesa, ai sensi dell’articolo 8, comma 6 della legge 5 giugno 2003, n. 131, sulla proposta del Ministero della salute concernente il Piano nazionale per la prevenzione per gli anni 2014-2018 - rep. Atti n. 156/CSR del 13 novembre 2014;
- L’Accordo Stato-Regioni n. Rep. Atti n. 5 del 20 gennaio 2016 concernente: “Accordo, ai sensi dell’articolo 9, comma 2, lettera c), del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, tra il Governo, Regioni, Province, Comuni e Comunità Montane, finalizzato alla completa informatizzazione degli adempimenti previsti dall’art. 9, della legge 27 marzo 1992, n. 257 e dagli artt. 250 e 256, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, concernente le imprese che utilizzano amianto nei processi produttivi o che svolgono attività di smaltimento o di bonifica dell’amianto,"
- l’Accordo Stato/Regioni Rep. Atti n. 80/CSR del 7 maggio 2015 concernente: “Accordo, ai sensi degli articoli 2, comma 1, lettera b) e 4, comma 1 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano concernente la qualificazione dei laboratori pubblici e privati che effettuano attività di campionamento ed analisi sull’amianto sulla base dei programmi di controllo di qualità, di cui all’articolo 5 e dell’allegato 5 del decreto 14 maggio 1996";
CONSIDERATO
- che il documento sulle Malattie Professionali connesse all’utilizzo dell’amianto rappresentato alla Commissione Parlamentare d’inchiesta sugli infortuni sul lavoro e sulle malattie professionali (Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome 15/56/CR6c/C7-maggio 2015 evidenzia, fra l’altro:
> che una caratteristica delle patologie indotte da amianto, delle neoplasie in particolare, è il lungo periodo di latenza, che può giungere ad oltre 40 anni tra l’inizio dell’esposizione e l’insorgenza della malattia e che l’esposizione dei lavoratori all’amianto e indirettamente della popolazione è stata caratterizzata da differenti livelli espositivi;
> che l’elevata esposizione lavorativa avvenuta antecedentemente gli anni 90 è, quindi, la ragione dell’epidemia di malattie professionali da amianto che oggi registriamo in Italia, che si caratterizza annualmente per un numero di decessi per malattie professionali pari agli infortuni sul lavoro;
> che si registra ancora una larga diffusione sul territorio di siti contenenti materiali nei quali sono presenti fibre di amianto; detti materiali, in genere di origine antropica, sono realizzati prevalentemente in matrice compatta, spesso non rientranti in categorie di gravità di rischio tali da giustificare interventi di bonifica urgenti, ma comunque di valenza significativa, se valutati introducendo il criterio della diffusione del rischio;
> che le politiche che le Regioni hanno adottato sono state indirizzate alla garanzia di due obiettivi generali: a) ricerca delle patologie da amianto e sorveglianza sanitaria dei lavoratori ex esposti; b) prevenzione e vigilanza sugli insediamenti e sui lavori di bonifica dell’amianto per la tutela degli addetti e della popolazione;
- che le azioni di prevenzione dal rischio da materiali contenenti amianto rientrano negli obiettivi del Piano Nazionale di Prevenzione 2014-18, e, conseguentemente, nel piano Regionale della Prevenzione della Regione Lazio;
- che l’art. 9 della legge n. 257/92, menzionata nelle premesse, prevede l’obbligo di inoltrare annualmente alla Regione Lazio e al Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambiente di Lavoro della ASL competente per territorio, una Relazione annuale (relativa alle attività effettuate durante l’anno solare precedente) per le imprese che utilizzano amianto, direttamente o indirettamente, nei processi produttivi o che svolgono attività di bonifica, trasporto, stoccaggio e/o smaltimento di materiali contenenti amianto;
- che i dati provenienti dalle relazioni di cui all’art. 9 della legge n. 257/1992 (anno 2015) inerenti le “Operazioni con amianto nella Regione Lazio”, raccolti ed elaborati in maniera informatizzata dal C.R.R.A. per incarico della Regione Lazio, evidenziano:
 

Dati ex art. 9 legge n. 257/1992
 

Tab. 1 – Risposta delle aziende

157 AZIENDE

Hanno inviato la relazione in modalità telematica

155

Hanno inviato la relazione solo in modalità cartacea

2

 

Tab. 2 – Operazioni con Materiale in cemento amianto (MCA)

 

Rimozione

Trasporto

Stoccaggio

Uso indiretto

MCA compatto
(N.)

5.100

4.700

3.485

5

MCA compatto
(TON)

10.555

9.582

5.884

0,8

MCA friabile (N.)

111

114

83

3

MCA friabile (TON)

345

408

145

0,4

 

 

Tab. 3 – Numero di interventi di rimozione nel 2015 nella Regione Lazio

INTERVENTI DI RIMOZIONE MCA NEL 2015

 

 

MCA COMPATTO

 

MCA FRIABILE

 

 

Frosinone                            489

Frosinone                            13

Latina                                  706

Latina                                    9

Rieti                                    245

Rieti                                      0

Roma                                3.334

Roma                                   82

Viterbo                                 326

Viterbo                                   7

 

 

TOTALE                           5.100

TOTALE                            111

- che dal Report di giugno 2013 inerente: “L’amianto nella Regione Lazio: I rischi per la salute, la mappatura dei materiali contenenti amianto, le bonifiche” elaborato dal C.R.R.A. su incarico della Regione Lazio, risulta che la mappatura regionale dei materiali contenenti amianto si è svolta in varie fasi:
> una prima fase ha visto la realizzazione di un censimento per auto-notifica di edifici pubblici o aperti al pubblico;
> successivamente, in collaborazione con l’INAIL, si è realizzata la mappatura di materiali contenenti amianto negli edifici scolastici. Inoltre, presupponendo che la percentuale maggiore dei materiali contenenti amianto fosse rinvenibile sotto forma di coperture in cemento-amianto di edifici civili ed industriali, è stato utilizzato lo strumento del telerilevamento delle coperture di edifici;
- che sono state svolte due campagne di mappatura anche con telerilevamento satellitare:
> Con la prima (2010-2011), sono stati mappati 820 kmq, pari al 4.8% dell’intero territorio regionale, e 2966 siti;
> Con la seconda (2012-2013) sono stati mappati ulteriori 1.200 kmq, pari al 7% del territorio regionale, e ulteriori 6.081 siti;
PRESO ATTO
- che al C.R.R.A. sono riconosciute funzioni sovrazonali per tutte le attività di gestione ordinaria e straordinaria delle problematiche sanitarie amianto correlate;
- che l’Ordine del Giorno del Consiglio Regionale del Lazio n. 384 del 13 aprile 2016 ai sensi dell’art. 69 del Regolamento dei lavori del Consiglio Regionale in relazione alla Deliberazione legislativa: Legge di Stabilità Regionale 2016 concernente: “Mappatura, bonifica e smaltimento dell’amianto sul territorio regionale”, impegna la Giunta regionale a destinare fondi adeguati a valere sul capitolo di spesa H13900, inserito nella Missione 13, Programma 07 del Bilancio di previsione finanziario 2016-2018, alle attività del Centro Regionale Amianto del Lazio (C.R.R.A.) istituito presso la ASL di Viterbo, in particolare per l’azione di supporto tecnico al COR (Centro Operativo Regionale), e per la mappatura regionale dei materiali contenenti amianto;
TENUTO CONTO
- che il Direttore Generale di Viterbo, con Nota prot. n. 90770 del 15 dicembre 2016, ha richiesto fondi da destinare alla prosecuzione delle attività svolte dal C.R.R.A.;
CONSIDERATO
- che il capitolo di spesa H13900 "Spese in materia sanitaria: progetti obiettivo, interventi innovativi, formazione, epidemiologico, altri interventi in materia - Servizi sanitari - inserito nella Missione 13, Programma 07 del Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2017-2019, presenta la necessaria disponibilità;
ATTESO
- che il Piano finanziario di attuazione della spesa, allegato al successivo provvedimento di impegno di spesa, dovrà essere congruente con le risorse accantonate a seguito della presente deliberazione;
RITENUTO
- di aggiornare le funzioni e i compiti del Centro Regionale Amianto del Lazio (C.R.R.A.) - Laboratorio di Igiene Industriale operante presso la ASL di Viterbo, quale riferimento per l’intero territorio regionale per le problematiche in materia di amianto ai sensi della D.G.R. n. 10538/2005;
- di affidare, pertanto, al Centro Regionale Amianto del Lazio (C.R.R.A.) la realizzazione delle attività elencate nell’Allegato 1, che costituisce parte integrante e sostanziale del presente atto;
- di destinare l’importo di € 30.000,00 per l’esercizio 2017 e l’importo di € 150.000,00 per ogni annualità per il periodo 2018-2019, necessario alla prosecuzione delle attività indicate nell’Allegato 1, e, in particolare per l’azione di supporto al COR (Centro Operativo Regionale), e per la mappatura regionale dei materiali contenenti amianto, come di seguito rappresentato:
 

Cap. di spesa

Missione

Progr.

Pdc fino al IV liv.

Denominazione cap.

2017

2018

2019

H13900

13 – Tutela della salute

07 – Ulteriori spese in materia sanitaria

1.04.01.02.011

Spese in materia sanitaria: progetti obiettivo, interventi innovativi, formazione, epidemiologico, altri interventi in materia – Servizi sanitari

30.000,00

150.000,00

150.000,00


 

DELIBERA

per le motivazioni espresse in premessa 
- di aggiornare le funzioni e i compiti del Centro Regionale Amianto del Lazio (C.R.R.A.) - Laboratorio di Igiene Industriale operante presso la ASL di Viterbo, quale riferimento per l’intero territorio regionale per le problematiche in materia di amianto ai sensi della D.G.R. n. 10538/2005;
- di affidare, pertanto, al Centro Regionale Amianto del Lazio (C.R.R.A.) la realizzazione delle attività elencate nell’Allegato 1 che costituisce parte integrante e sostanziale del presente atto;
- di destinare l’importo di € 30.000,00 per l’esercizio 2017 e l’importo di € 150.000,00 per ogni annualità per il periodo 2018-2019, necessario alla prosecuzione delle attività indicate nell’Allegato 1, e, in particolare per l’azione di supporto al C.O.R. (Centro Operativo Regionale), e per la mappatura regionale dei materiali contenenti amianto, come di seguito rappresentato:
 

Cap. di spesa

Missione

Progr.

Pdc fino al IV liv.

Denominazione cap.

2017

2018

2019

H13900

13 – Tutela della salute

07 – Ulteriori spese in materia sanitaria

1.04.01.02.011

Spese in materia sanitaria: progetti obiettivo, interventi innovativi, formazione, epidemiologico, altri interventi in materia – Servizi sanitari

30.000,00

150.000,00

150.000,00


Il Direttore Generale della ASL di Viterbo dovrà presentare alla competente Direzione regionale, ai fini della loro approvazione:
Per il primo anno:
- entro 30 giorni dalla notifica della presente deliberazione, il Piano di attività al 31.12, con obiettivi, attività e risorse finanziarie;
- entro il 31 gennaio dell’anno successivo, una relazione sull’attività svolta.
Per gli anni successivi:
- entro il 30 novembre il Piano annuale di attività dell’anno successivo, con obiettivi, attività e risorse finanziarie;
- entro il 31 gennaio dell’anno successivo a quello di attività, una relazione sull’attività svolta.
La presente deliberazione sarà pubblicata sul B.U.R.L. della Regione Lazio.
Avverso la presente deliberazione è ammesso ricorso giurisdizionale innanzi al TAR del Lazio nel termine di giorni 60 (sessanta) dalla pubblicazione sul B.U.R.L della Regione Lazio, ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato entro il termine di giorni 120 (centoventi).
 

Allegato 1

ATTIVITÀ SVOLTE DAL C.R.R.A.:

a) valutazione e gestione del rischio fornendo collaborazione tecnico-scientifica ai Dipartimenti di Prevenzione ed in particolare, ai Servizi di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (SPreSAL);
b) prosecuzione delle attività di mappatura dei materiali contenenti amianto (MCA) nel Lazio (iniziata con la DGR458/07 e s.i.m.) che si prevede avrà fasi successive di completamento, con particolare riferimento a quanto previsto all’art. 12 del D.P.R. 8/08/1994;
c) supporto tecnico perle attività analitiche e perla valutazione dei progetti di bonifica con valenza regionale;
d) supporto tecnico-professionale e di gestione telematica ai Servizi di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (S.Pre.SAL) delle AA.SS.LL., per i Piani di Lavoro e perle Notifiche (artt. 250 e 256 del D.Lgs 81/2008), nonché dei flussi informativi previsti dall’art. 9 della L. 257/1992, secondo quanto previsto dagli Accordi Stato-Regioni;
e) supporto tecnico-professionale e di controllo sui laboratori che effettuano le analisi sull’amianto, ai sensi del D.M. 14.05.1996 e s.m.i.; il CRA svolge infatti attività di coordinamento della rete laboratoristica regionale, nonché di controllo di qualità interlaboratorio, e secondo quanto previsto dall’Accordo Stato-Regioni specifico;
f) supporto tecnico-professionale per gli organi di vigilanza e per l’Autorità Giudiziaria in materia di amianto;
g) supporto tecnico-professionale per il ReNam (Registro Nazionale dei Mesoteliomi, ai sensi DPCM n. 308/2002), tramite collaborazione con il Cor Lazio (istituito presso il Dipartimento di Epidemiologia della AUSL RME con DGR n. 438/2006, anche per quanto riguarda l’analisi di biofibre (corpuscoli dell’amianto nel BAL e nei preparati istologici di persone esposte o decedute);
h) Supporto tecnico-professionale alle attività analitiche e di valutazione del rischio dovuto alla presenza di fibre di amianto in matrici ambientali (acqua, terra e rocce, rifiuti, etc.) di interesse regionale e di intesa con gli Enti competenti;
i) formazione, documentazione e ricerca, anche in collaborazione con istituzioni pubbliche e private di riconosciuta autorevolezza scientifica, ed analisi in materia di igiene del lavoro, con particolare riferimento alle polveri fibrogene, già previste dalla DGR 617/2006, nel Piano straordinario regionale di prevenzione.