Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali
di concerto con.
Il Ministro dell'economia e delle finanze

 

VISTA la legge 14 gennaio 1994, n. 20, recante “Disposizioni in materia di giurisdizione e controllo della Corte dei Conti”;
VISTO il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, recante “Riforma dell'organizzazione del Governo, a norma dell'articolo 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59” e successive modifiche ed integrazioni;
VISTO il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, trattante “Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche” e successive modifiche ed integrazioni;
VISTO l’art. 1, comma 3, del decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138, convertito con modificazioni in legge 14 settembre 2011, n. 148, recante “Ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo”;
VISTO il decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito con modificazioni in legge 7 agosto 2012, n. 135 recante “Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini”;
VISTO il decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, convertito con modificazioni dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125, recante ''''Disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni”;
VISTO il decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66, recante “Misure urgenti per la competitività e la giustizia sociale'” convertito con modificazioni dalla legge 23 giugno 2014, n. 89;
VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 14 febbraio 2014, n. 121, recante “Regolamento di organizzazione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, a norma dell'articolo 2, comma 10-ter, del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, modificato dall'articolo 2, comma 7, del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125, come modificato dall'articolo 1, comma 6, del decreto-legge 30 dicembre 2013, n. 150";
VISTO il decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali del 4 novembre 2014, rubricato “Attuazione del DPCM14 febbraio 2014, n. 121, in materia di uffici dirigenziali non generali del Ministero del lavoro e delle politiche sociali" pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, serie generale n. 4 del 7 gennaio 2015;
VISTA la legge 10 dicembre 2014, n. 183, recante “Deleghe al Governo in materia di riforma degli ammortizzatori sociali, dei servizi per il lavoro e delle politiche attive, nonché in materia di riordino della disciplina dei rapporti di lavoro e dell'attività ispettiva e di tutela e conciliazione delle esigenze di cura, di vita e di lavoro” ed, in particolare, l’articolo 1, comma 7, che, allo scopo di rafforzare le opportunità di ingresso nel mondo del lavoro da parte di coloro che sono in cerca di occupazione, nonché di riordinare i contratti di lavoro vigenti per renderli maggiormente coerenti con le attuali esigenze di contesto occupazionale e produttivo, e di rendere più efficiente l’attività ispettiva, delega il Governo ad adottare, su proposta del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, uno o più decreti legislativi;
VISTO, altresì, l’articolo 1, comma 7, lettera 1), della citata legge n. 183 del 2014, laddove prevede l’istituzione, ai sensi dell’articolo 8 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, di una Agenzia unica per le ispezioni del lavoro;
VISTO il decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 149, recante “Disposizioni per la razionalizzazione e la semplificazione dell'attività ispettiva in materia di lavoro e legislazione sociale, in attuazione della legge 10 dicembre 2014, n. 183", ed in particolare l’art. 1 che prevede l’istituzione dell’Agenzia unica per le ispezioni del lavoro denominata “Ispettorato nazionale del lavoro”;
VISTO, in particolare, l’articolo 5, comma 1, del predetto decreto legislativo n. 149 del 2015, in base al quale con uno o più decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze e il Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione e il Ministro della difesa, sono disciplinate, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, fra l’altro, l’organizzazione delle risorse umane e strumentali per il funzionamento dell’Ispettorato nazionale del lavoro;
VISTO il decreto del Presidente della Repubblica del 30 novembre 2015, con il quale il dott. Paolo Pennesi è stato nominato direttore dell’Ispettorato nazionale del lavoro, a decorrere dal 1° dicembre 2015 e per la durata di tre anni;
VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 23 febbraio 2016, registrato alla Corte dei conti il 9 giugno 2016, recante l’organizzazione delle risorse umane e strumentali per il funzionamento dell’Ispettorato nazionale del lavoro;
VISTO in particolare l’articolo 22, comma 4, del medesimo DPCM, laddove prevede che con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, è individuata la data di inizio dell’operatività dell’Ispettorato e di contestuale cessazione dell’attività della Direzione generale per l’attività ispettiva, nonché delle direzioni interregionali e territoriali del lavoro del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, e con il quale è trasferito il personale individuato ai sensi del comma 1 del predetto articolo 22 e sono trasferite, altresì, le relative risorse finanziarie, destinate al trattamento retributivo complessivo;
VISTO, altresì, l’articolo 23 del già citato DPCM, ove prevede che con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali siano individuate, tra le altre, le risorse finanziarie e strumentali trasferite dal Ministero del lavoro e delle politiche del lavoro all’Ispettorato nazionale del lavoro e che con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze siano apportate le conseguenti variazioni di bilancio;
RITENUTO, pertanto, di procedere all’adozione di un unico decreto, di concerto tra il Ministro del lavoro e delle politiche sociali e il Ministro dell’economia e delle finanze;
VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 25 marzo 2016, registrato dalla Corte dei Conti in data 9 giugno 2016, recante disposizioni di contabilità e bilancio dell’Ispettorato nazionale del lavoro;
VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 26 maggio 2016, n. 109, concernente il “Regolamento recante approvazione dello Statuto dell'Ispettorato nazionale del lavoro”, adottato ai sensi dell’articolo 2, comma 1, del decreto legislativo n. 149 del 2015;
VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 13 aprile 2016, registrato alla Corte dei conti il 3 maggio 2016, recante l’individuazione delle risorse umane, finanziarie e strumentali del Ministero del lavoro e delle politiche sociali e dell’Istituto per lo sviluppo e la formazione professionale dei lavoratori da trasferire all’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro (ANPAL), con particolare riferimento all’articolo 3, commi 3 e 5;
VISTI gli atti ricognitivi e la proposta di cui all’articolo 22, comma 2, del già citato DPCM 23 febbraio 2016;
SENTITO il direttore dell’Ispettorato nazionale del lavoro;
INFORMATE le organizzazioni sindacali in data 29 luglio 2016 e 7 novembre 2016
 

DECRETA
 

Articolo 1
(Oggetto)

1. Ai fini della prima attuazione delle previsioni di cui all’articolo 22, comma 4, e 23 del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 febbraio 2016, il presente decreto disciplina il trasferimento dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali (di seguito denominato: Ministero) all’Ispettorato nazionale del lavoro (di seguito denominato: Ispettorato):
a) del personale individuato all’articolo 2;
b) delle risorse finanziarie afferenti al relativo trattamento economico, fondamentale e accessorio;
c) delle risorse finanziarie relative alle spese di funzionamento;
d) dei beni strumentali.
2. È, altresì, individuata la data di avvio dell’operatività dell’Ispettorato e di contestuale cessazione dell’attività della Direzione generale per l’attività ispettiva, nonché delle Direzioni interregionali e territoriali del lavoro del Ministero.

 

Articolo 2
(Trasferimento del personale del Ministero del lavoro e delle politiche sociali all’Ispettorato)

1. Con effetto dal 1° gennaio 2017, è trasferito all’Ispettorato, come da tabella 1 allegata al presente decreto, che ne costituisce parte integrante, il personale di seguito individuato:
a) il personale dirigenziale di ruolo del Ministero, di cui all’articolo 22, comma 1, lettera a), del D.P.C.M. 23 febbraio 2016, ad esclusione di quello al quale, al fine di garantire la continuità dell’azione amministrativa ed il buon andamento dell’amministrazione, sia stato conferito, entro il 31 dicembre 2016, un nuovo incarico dirigenziale presso le strutture centrali del Ministero ovvero presso l’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro (ANPAL) per gli effetti di cui all’articolo 3, commi 3 e 5, del DPCM 13 aprile 2016, entro i limiti delle dotazioni organiche complessivamente risultanti all’esito della riorganizzazione dello stesso Ministero e dell’attivazione dell’ANPAL;
b) il personale non dirigenziale di ruolo di cui al medesimo articolo 22, comma 1, lettere a), b), c), d), e), f) e g), del D.P.C.M. 23 febbraio 2016.
2. Il personale oggetto delle procedure relative alle assunzioni obbligatorie di cui alla legge 12 marzo 1999, n. 68, di cui al citato articolo 22, comma 1, lettera g), del D.P.C.M. 23 febbraio 2016, ancora in corso alla data di entrata in vigore del presente decreto, è trasferito all’Ispettorato con decorrenza dalla sottoscrizione del relativo contratto di lavoro e, comunque, non prima del 1° gennaio 2017.

 

Articolo 3
(Trasferimento delle risorse finanziarie relative al trattamento economico fondamentale e accessorio del personale)

1. In sede di prima attuazione, sono assegnate al l’Ispettorato, con effetto dal 1° gennaio 2017, le risorse finanziarie individuate nei capitoli dei programmi di spesa 26 “Politiche per il lavoro”, missione 26.9 “Programmazione e coordinamento della vigilanza in materia di prevenzione e osservanza delle norme di legislazione sociale e del lavoro” e 26.11 “Servizi territoriali del lavoro”, di cui all’allegata tabella A “Spese di personale’’, che costituisce parte integrante del presente decreto.
2. Le somme rimaste da pagare al termine dell’esercizio finanziario 2016 relative al trattamento economico fondamentale spettante al personale trasferito all’Ispettorato sono versate all’entrata del bilancio dello Stato per la successiva riassegnazione nello stato di previsione del Ministero, ai capitoli di spesa destinati all’Ispettorato.
3. Le somme relative ai residui perenti risultanti al termine dell’esercizio finanziario 2016, relative al trattamento economico fondamentale spettante al suddetto personale sono reiscritte, su richiesta del Ministero, secondo le modalità previste dalla normativa vigente, sullo stato di previsione dello stesso Ministero sui medesimi capitoli di spesa destinati all’Ispettorato.

 

Articolo 4
(Trasferimento delle risorse finanziarie relative alle spese di funzionamento)

1. A decorrere dal 1° gennaio 2017, in sede di prima attuazione, sono trasferite all’Ispettorato le risorse finanziarie individuate nei capitoli dei programmi di spesa 26 “Politiche per il lavoro”, missione 26.9 “Programmazione e coordinamento della vigilanza in materia di prevenzione e osservanza delle norme di legislazione sociale e del lavoro” e 26.11 “Servizi territoriali del lavoro”, di cui all’allegata tabella B “Spese di funzionamento”, che costituisce parte integrante del presente decreto.
2. Le somme relative ai residui passivi iscritti in bilancio e ai residui perenti alla data del 31 dicembre 2016, afferenti alle spese di funzionamento attribuite per competenza all’Ispettorato, sono assegnate e reiscritte, secondo le modalità previste dalla normativa vigente, nello stato di previsione del Ministero, sui capitoli di spesa destinati all’Ispettorato.

 

Articolo 5
(Data di operatività dell’Ispettorato e di contestuale cessazione della Direzione generale per l'attività ispettiva e delle Direzioni interregionali e territoriali del lavoro e disposizioni finali)

1. La data di inizio dell’operatività dell’Ispettorato è individuata al 1 ° gennaio 2017.
2. Dalla medesima data cessano le attività della Direzione generale per l’attività ispettiva e delle Direzioni interregionali e territoriali del lavoro del Ministero.
3. Con effetto e secondo le modalità indicate in apposite convenzioni da stipulare tra il Ministero e l’Ispettorato, anche sulla base di quanto previsto dall’articolo 24 del D.P.C.M. 23 febbraio 2016, è avviata l’attività istituzionale dell’Ispettorato.

 

Articolo 6
(Trasferimento delle risorse finanziarie relative ai beni strumentali)

1. A decorrere dal 1° gennaio 2017, in relazione al personale transitato, sono trasferiti i beni mobili strumentali in dotazione al Ministero e al Comando Carabinieri per la tutela del lavoro per il valore iscritto in patrimonio, comprensivo del relativo ammortamento. Fino al perfezionamento dei relativi atti di trasferimento dei beni questi saranno utilizzati in regime di comodato d’uso.
2. L’individuazione analitica dei beni mobili da trasferire avviene sulla base di apposito verbale, corredato del buono di scarico, redatto e sottoscritto dai consegnatari, cedente e cessionario delle Amministrazioni interessate. Tale verbale costituisce titolo di discarico dalle scritture patrimoniali dello Stato e per la conseguente assunzione in consistenza da parte dell’Ispettorato. Gli uffici dei consegnatari danno atto della presa in carico dei beni strumentali trasferiti, apportando le relative variazioni alla consistenza patrimoniale nelle proprie scritture contabili, entro i termini previsti dalla normativa vigente. Gli effetti del trasferimento dei beni di cui al presente comma decorrono dal 1° gennaio 2017.
3. Alla medesima data del 1° gennaio 2017, l’Ispettorato subentra nella titolarità dei relativi rapporti giuridici attivi e passivi.

 

Articolo 7
(Disposizioni finali)

1. Il Ministro dell’economia e delle finanze è autorizzato ad apportare con propri decreti, su proposta del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, per l’anno finanziario 2017, variazioni compensative in termini di residui, di competenza e di cassa tra i capitoli dello stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, anche tra missioni e programmi diversi, connesse con l’attuazione dei decreti legislativi 14 settembre 2015, n. 149 e n. 150.
2. Con successivi decreti, da emanare ai sensi dell’articolo 22, comma 4, e dell’articolo 23 del D.P.C.M. 23 febbraio 2016, è trasferito il restante personale previsto dalla medesima disposizione ed integrato il trasferimento delle relative risorse economiche riferite al trattamento economico fondamentale e accessorio, nonché alle spese di funzionamento e ai beni strumentali.
3. Con uno o più decreti del Ministro del lavoro e delle politiche sociali possono essere apportate, altresì, eventuali modifiche alle disposizioni di cui al presente decreto, nonché ulteriori integrazioni o variazioni alle risorse economiche dallo stesso individuate.
4. Dall’attuazione del presente decreto non derivano nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.
Il presente decreto sarà trasmesso ai competenti organi di controllo.


Roma, 28 dicembre 2016