Categoria: Accordi interistituzionali, protocolli ed intese
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CONVENZIONE
TRA
 

INAIL - DIREZIONE REGIONALE PER LA TOSCANA, con sede in Firenze, Via Bufalini n.7, rappresentata dal dott. Giovanni Asaro, nato a Trapani *** nella sua qualità di Direttore Regionale di INAIL Toscana

E

DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE DELL'UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI FIRENZE, in seguito denominato DICEA (***), con sede amministrativa in Firenze, via di S. Marta n. 3, rappresentato dal prof. Claudio Lubello, nato a Lecce *** nella sua qualità di Direttore del Dipartimento di Ingegneria Civile ed Ambientale

E

L'AREA DELLA RICERCA DI PISA DEL CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE (di seguito CNR) con sede in Pisa, Via G. Moruzzi n° 1, c.a.p. 56124, ***, rappresentato dal Presidente Dott. Domenico Laforenza, nato a Acquaviva delle Fonti (BA), ***
(di seguito indicate come "le Parti")
 

PREMESSO CHE

• INAIL - Direzione Regionale per la Toscana e l'Università degli Studi di Firenze hanno stipulato in data 16/05/2016 un Protocollo d'Intesa finalizzato alla più ampia collaborazione per la realizzazione di molteplici iniziative tra le quali anche la predisposizione e attuazione di progetti di formazione universitaria e post universitaria di alta formazione nelle aree di comune interesse da realizzarsi anche in collaborazione con soggetti terzi rispetto alle parti finalizzate alla creazione di alte professionalità;
• INAIL - Direzione Regionale per la Toscana e il Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell'Università di Firenze sono fortemente impegnati nello sviluppo di una sinergica cultura della prevenzione nei luoghi di lavoro;
• DICEA, nel settore della Produzione Edilizia, svolge da anni una significativa attività di ricerca applicata nell'ambito della digitalizzazione di metodi e processi legati all'ottimizzazione dei cantieri. I risultati conseguiti sono già stati presentati a convegni internazionali e pubblicati su autorevoli riviste di settore riscuotendo interesse da parte del mondo dell'imprenditoria;
• la proposta di progetto avanzata dall'Area della Ricerca del CNR di Pisa si propone lo studio e l'implementazione di processi e tecnologie innovative, basate sull'adozione del Building Information Modelling (BIM), oggetto di più moduli didattici all'interno del Master realizzato dal Dipartimento di Ingegneria civile e Ambientale dell'Università degli Sudi di Firenze (di seguito DICEA), finalizzati all'aumento dei livelli di sicurezza in cantiere per mezzo del coordinamento delle attività e della formazione specifica dei lavoratori con l'utilizzo della realtà aumentata e virtuale;
• è interesse delle parti potenziare ulteriormente le strategie di miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori, assegnando particolare rilievo alla formazione specifica e qualificante dei lavoratori di un settore quale quello dell'edilizia dove i dati infortunistici registrano numeri assai importanti per frequenza e gravità;
• è interesse comune mantenere e rafforzare la collaborazione al fine di rendere più efficiente la politica della prevenzione nell'ambito della ricerca applicata e della formazione e il presente Atto intende proseguire l'iniziativa teorica in Master di cui alla Convenzione con il DICEA del 20.06.2017 nell'intento di sviluppare ulteriormente in ottica evolutiva quelle attività prevenzionali che sono risultate assai efficaci trasformandole in applicazioni pratiche di tipo prototipale nella sua prima applicazione;
• INAIL - Direzione Regionale per la Toscana ritiene compatibile con le proprie linee di indirizzo prevenzionale il modello innovativo di formazione specifica che si propone nel progetto basato su un'attività di laboratorio prima e di cantiere dopo che prevede il ricorso a rappresentazioni grafiche della valutazione dei rischi e ad una pianificazione degli interventi intesa come riprogettazione dell'intero organismo edilizio in un'ottica preventiva;
• CNR propone una sperimentazione applicativa da condursi su due progetti nei quali uno, nell'Area della Ricerca di Pisa, è stazione appaltante: sopraelevazione edificio B dell'Area della Ricerca del CNR di Pisa e realizzazione del nuovo ospedale Stella Maris di Pisa, il cui obiettivo è quello di promuovere un modello di apprendimento e di formazione dei lavoratori supportato da strumenti e modalità comunicative innovative legate all'integrazione del BIM con la realtà virtuale ed aumentata;
• È convincimento delle parti che solo attraverso la costruzione di reti e sinergie tra più Enti ed istituzioni anche diversi ma comunque impegnati nel campo della sicurezza si possa fornire modelli di prevenzione sempre più efficaci per la riduzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali.
 

TUTTO QUANTO SOPRA PREMESSO E CONSIDERATO
LE PARTI CONVENGONO DI
 

stipulare il seguente accordo finalizzato alla attivazione dell'iniziativa denominata "BIM - La sicurezza aumentata", progetto per la sperimentazione di metodi e strumenti di Building Information Modelling per la sicurezza cantieri e la sua implementazione che ha come obiettivo l' applicazione dei risultati scientifici ad un modello innovativo e prototipale di formazione alla prevenzione dai rischi i cui destinatari privilegiati saranno gli operatori del cantiere senza dimenticare i discenti del Master di II livello in "Progettazione e Sicurezza dei luoghi di lavoro" che potranno attraverso i moduli di laboratorio/cantiere e tirocinio arricchire la propria conoscenza in prospettiva di esperti professionisti della sicurezza e prevenzione nei luoghi di lavoro.
I termini dell'accordo sono di seguito indicati.

 

Art. 1

Le premesse al presente accordo costituiscono parte integrante dello stesso in uno con gli allegati.

 

Art. 2

Le Parti concordano di individuare congiuntamente gli ambiti di intervento, in riferimento ai quali si impegnano ad attuare, sulla base delle specifiche competenze, delle professionalità possedute e dell'esperienza, una forma qualificata di collaborazione per realizzare il progetto "BIM - La sicurezza aumentata" il cui contenuto forma parte integrante del presente atto ed è Allegato A.
La realizzazione del progetto, nell'intero arco temporale stimato in due più due anni come specificato nell'art. 8, prevede attività di simulazioni dinamiche del processo di costruzione e scenari di cantiere, monitoraggio digitalizzato della sicurezza cantieri, formazione immersiva dei lavoratori con realtà aumentata. Ai fini della validazione delle metodologie, le attività saranno sperimentate su due progetti di realizzazione opere proposti da CNR destinate a lavoratori del settore edilizia, a professionisti e progettisti di "comparto" e ai laureati discenti del Master di II livello in "Progettazione e Sicurezza dei Luoghi di Lavoro".

 

Art. 3

In particolare, per avviare concretamente un intervento congiunto, l'INAIL- Direzione Regionale per la Toscana fornirà la propria collaborazione per l'idoneo svolgimento delle attività necessarie alla realizzazione del progetto così come evidenziate nel testo del medesimo e si impegna anche a contribuire all'attività di formazione autorizzando il proprio personale dipendente, individuato da INAIL stesso sulla base di competenze specifiche e altamente qualificate, allo svolgimento di contributi professionali.
CNR si impegnerà a fornire il supporto tecnico nonché il materiale relativo ai casi di studio nei tempi, nelle modalità, nei contenuti e nelle forme necessarie allo svolgimento delle attività.
Ad ogni buon conto le parti ritengono necessarie per la buona riuscita del progetto:
1. lo sviluppo di simulazioni dinamiche (virtualizzazioni) delle attività di cantiere con modelli e strumenti avanzati non adottati nella pratica professionale corrente e non previsti dall'attuale normativa vigente (D.lgs. 81/08). Pertanto le suddette simulazioni potranno essere oggetto di integrazione dei Piani di Sicurezza e Coordinamento dei casi di studio al fine di valutarne il loro impatto nell'applicazione pratica;
2. lo sviluppo di un modello digitalizzato di monitoraggio della sicurezza in cantiere presumibilmente avvalendosi di apposite "check-list" di controllo;
3. lo sviluppo di un modello di formazione dei lavoratori tramite realtà virtuale immersiva ossia ambienti di cantiere tridimensionali nei quali sarà coinvolto un campione di lavoratori per aumentare la loro percezione del rischio prima dell'ingresso in cantiere;
4. la validazione dei modelli su due progetti di nuove opere.

 

Art. 4

L'INAIL- Direzione Regionale per la Toscana L'INAIL comparteciperà per la realizzazione del progetto con un contributo al Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell'Università di Firenze. L'oggetto del contributo è strettamente connesso con l'attività istituzionale svolta dal Dipartimento e non configurandosi come corrispettivo erogato a fronte di specifici servizi resi dai beneficiari, è da ritenersi fuori campo applicazione IVA ai sensi degli artt. 1 e 4 del DPR n. 633/72 e s.m.i.
L'importo, per anno di riferimento, è dettagliato e articolato nel piano finanziario al quale si rimanda contenuto nell' Allegato B che forma parte integrante del presente atto. Tale importo è comprensivo delle spese di gestione per lo svolgimento delle attività di cui al citato allegato e delle spese di funzionamento necessarie e sarà corrisposto in tre tranches.
L'importo relativo alla prima tranche (pari al 30%) di pagamento avverrà dopo una relazione dettagliata di avvio del progetto, gli importi relativi alla seconda e terza tranches (pari al 35% cadauno) a conclusione delle fasi di avanzamento legate alle attività cronoprogrammate e dettagliate nell' Allegato A.

 

Art. 5

Le Parti valutano insieme l'opportunità di procedere al deposito di eventuali brevetti concernenti i risultati o le invenzioni frutto del progetto collaborativo, fatti salvi i diritti di proprietà intellettuale e quelli derivanti dallo sfruttamento dell'invenzione, che sono disciplinati dalle leggi vigenti in materia e dagli appositi regolamenti delle Parti sottoscrittrici.
Le parti si impegnano ad utilizzare dati, elaborati e materiali documentari vari relativi al progetto, in maniera concordata preventivamente tra i soggetti della collaborazione.
In ogni caso:
• i risultati delle sperimentazioni sono di proprietà congiunta delle Parti che potranno rispettivamente farne uso nell'ambito dei propri compiti istituzionali;
• Le pregresse metodologie sviluppate da ognuna delle Parti in maniera autonoma sono di proprietà della Parte sviluppatrice e verranno messe in condivisione per l'implementazione del progetto;
• la proprietà intellettuale relativa a nuove metodologie, frutto del progetto collaborativo, sarà riconosciuta a ciascuna Parte.
Le parti potranno pubblicare i risultati su riviste nazionali o internazionali, convegni, seminari o simili, citando esplicitamente l'accordo nel cui ambito è stato svolto il progetto.
Le Parti si impegnano ad assicurare la riservatezza nei riguardi di terzi in relazione a dati, notizie ed informazioni eventualmente trasmesse dai docenti, nonché tra le Parti.

 

Art. 6

La collaborazione tra le Parti viene gestita per l'intera durata dell'accordo da un Comitato di coordinamento.
Il Comitato, i cui membri sono:
a) per il Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell'Università di Firenze, il prof. Pietro Capone che potrà ricorrere all'opera di collaboratori interni e/o esterni al Dipartimento, secondo le normative approvate dallo stesso e sarà il Responsabile Scientifico del progetto;
b) per INAIL, il Dirigente Ufficio Attività Istituzionali della Direzione Regionale per la Toscana, e sarà il referente amministrativo del progetto;
c) Per CNR Area Ricerca di Pisa, il Dott. Ing. Ottavio Zirilli che potrà ricorrere all'opera di collaboratori interni e/o esterni al CNR, sarà il Responsabile del Progetto;
si avvarrà del supporto amministrativo e tecnico delle strutture dei soggetti firmatari e curerà tra l'altro l'attività di monitoraggio e verifica dei risultati delle attività previste dal presente accordo.
Per ogni ambito di intervento individuato il Comitato definirà piani operativi.

 

Art. 7

Le parti si danno atto dell'esigenza di tutelare e promuovere l'immagine dell'iniziativa comune e quella di ciascuna di esse.
In particolare il logo di INAIL, del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale e del CNR Area della Ricerca di Pisa saranno utilizzati nell'ambito delle attività comuni oggetto del presente accordo.
L'utilizzazione del logo delle Parti, straordinaria o estranea all'azione istituzionale corrispondente all'oggetto di cui all'art. 2 del presente accordo, richiederà il consenso della Parte interessata.
Le parti, sentito il Comitato di Coordinamento, potranno estendere il seguente progetto collaborativo coinvolgendo altri Enti che gli stessi riterranno utili per le finalità di avanzamento e sviluppo dell'iniziativa di cui al presente accordo.
Per le finalità che si intendono perseguire con l'iniziativa di cui al presente accordo si prevede che il progetto abbia una durata di due anni da estendere ad altri due anni previa verifica intermedia all'esito della quale potranno essere riviste modalità operative, impegno e oneri in relazione al buon esito del progetto. Pertanto il cronoprogramma allegato è formulato su un periodo di implementazione di quattro anni. All'interno dello stesso sono individuate le macro attività per ciascun anno che saranno a loro volta dettagliate nella relazione programmatica di inizio anno.
Ovviamente il rispetto delle tempistiche sarà condizionato dal corretto e tempestivo flusso di informazioni e documenti. Stante, pertanto:
• il legame logico-consequenziale che sussiste tra i risultati di alcune attività e l'attivazione di quelle ad esse connesse;
• il legame delle sperimentazioni con la progressione dei livelli di progettazione e delle attività dei cantieri di studio non direttamente controllabile dalle parti;
si conviene che il cronoprogramma delle singole attività, di cui all' Allegato A, potrà essere oggetto di variazioni concordate e validate dal Comitato di Coordinamento.

 

Art. 9

L'INAIL- Direzione Regionale per la Toscana, qualora l'attività non sia svolta in modo soddisfacente per il raggiungimento degli obiettivi programmati di cui ai precedenti artt. 2 e 3 può recedere dal presente accordo erogando all'Università il compenso per l'attività svolta, da determinarsi con riguardo al risultato utile che ne sia derivato all'Istituto stesso.
Le Parti possono, comunque, recedere dalla Convenzione nel caso intervengano fatti o provvedimenti che modifichino la situazione esistente all'atto di sottoscrizione dell'atto e ne rendano impossibile o inopportuna la sua conduzione a termine.

 

Art. 10

Foro competente in caso di controversie sarà quello di Firenze, rinunziando espressamente fin da ora le Parti alla competenza di qualsiasi altra sede.

 

Art. 11

Le Parti dichiarano di conoscere ed impegnarsi a rispettare il Codice di comportamento dei dipendenti pubblici, emanato con il DPR 16 Aprile 2013 n. 62.
La violazione degli obblighi derivanti dal Codice comporta la risoluzione dell'atto ai sensi dell'art. 1456 del Codice Civile.
Il presente accordo decorre dalla data della sua stipula.
Letto, confermato e sottoscritto digitalmente, ai sensi dell'art. 15, comma 2 bis (così come modificato dall'art. 6, comma 2, Legge n. 221/2012) della L. n. 241/1990 e ss. mm. ii.

Allegato A
A.1

Proposta strutturata di implementazione del progetto di cui in oggetto alla Presente
Il progetto si propone lo studio e l'implementazione di processi e tecnologie innovative, basate sull'adozione del Building Information Modelling (BIM), finalizzati all'aumento dei livelli di sicurezza in cantiere per mezzo del coordinamento delle attività e della formazione specifica dei lavoratori con l'utilizzo della realtà aumentata e virtuale.
Di seguito elencate le macro-attività in cui si articola il progetto:

Attività 1: Simulazioni dinamiche 4D BIM-based del processo di costruzione e scenari di cantiere
Con il supporto dei casi studio, verrà simulata la cantierizzazione delle attività mediante l'utilizzo del 4D BIM-based che integra un modello tridimensionale dell'edificio con la quarta dimensione temporale necessaria alla visualizzazione dell'avanzamento nel tempo della costruzione.
Verranno sviluppati video finalizzati alla virtualizzazione di alcune delle attività di cantiere, dove saranno visualizzabili le allocazioni delle risorse, il posizionamento dei lavoratori nonché le interferenze spaziali e i rischi specifici legati alle attività di costruzione nel loro andamento temporale.
Inoltre, partendo dalla considerazione che i Piani di Sicurezza e Coordinamento (D.lgs. 81/08) sono molto spesso carenti nelle modalità di comunicazione dei contenuti ai lavoratori in cantiere, e che questa è una delle cause di maggiore inefficienza dei cantieri stessi con il conseguente aumento dei livelli di rischio e degli infortuni sui luoghi di lavoro; le simulazioni sopra dette potranno diventare parte integrande del Piano di Sicurezza e Coordinamento dei casi studio in modo da validare nuove tecniche di comunicazione grafica dei processi di lavorazione.

Attività 2: Monitoraggio digitalizzato della sicurezza cantieri
I modelli digitali (BIM) dell'edificio e del cantiere sviluppati nei punti precedenti, saranno utilizzati per il monitoraggio digitale attivo della sicurezza in cantiere simulando il ruolo del Coordinatore della Sicurezza in accordo con le Impresi esecutrice. Verranno presumibilmente prodotte check-list di controllo della sicurezza, in accordo con la normativa vigente, gestite tramite piattaforme di monitoraggio del cantiere che prevedono l'utilizzo di Tablet e pertanto verrà monitorato il miglioramento delle condizioni di sicurezza per i lavoratori e la diminuzione della loro esposizione a rischi.

Attività 3: Formazione immersiva dei lavoratori con realtà aumentata
Tale applicazione, ha l'obiettivo di esplorare e consolidare le potenzialità in ambito formativo della realtà virtuale immersiva ossia dei cosiddetti mondi virtuali. Essi saranno ambienti di cantiere tridimensionali (3D) simulati con l'uso del BIM nei quali gli utenti, ossia i lavoratori da formare per le specifiche mansioni, -mediati da un avatar- potranno esplorare le ambientazioni di cantiere; partecipando attivamente alla progettazione delle attività e aumentando il personale livello di percezione dei rischi avendo già vissuto (virtualmente) le realtà di cantiere nei quali verranno successivamente coinvolti.
Le attività di ricerca applicata sopra descritte saranno implementate e validate sui due progetti proposti dal Consiglio Nazionale delle Ricerche - Area della Ricerca di Pisa:

(1) Sopraelevazione Edificio "B" dell'Area della Ricerca del C.N.R. di Pisa
(2) Realizzazione del Nuovo Ospedale Stella Maris a Pisa

Si precisa che, ai fini di uno sviluppo completo del progetto e di una buona riuscita del progetto i tempi di implementazione sono di quattro anni come definito specificatamente nell'art. 8 i cantieri studio dovranno essere monitorati dall'inizio alla fine dei lavori per una durata presunta di quattro anni.

A.2
Si seguito si riporta una descrizione dei casi di studio che verranno utilizzati nel seguente accordo.

Progetto 1: "Sopraelevazione Edificio "B" dell'Area della Ricerca del C.N.R. di Pisa"
Il progetto prevede la realizzazione di un innovativo organismo per garantire il miglior confort ambientale nell'erigenda sopraelevazione di porzione dell'Edificio "B" destinata all'Istituto di Informatica e Telematica (IIT) facente parte del complesso dell'Area della Ricerca del C.N.R. località San Cataldo nel comune di Pisa. L'intero complesso è stato concepito come un organismo flessibile in grado di adeguare nel tempo i propri spazi alle necessità in evoluzione, compresa la completa sopraelevazione di un piano dei tre edifici. L'intervento nasce per rispondere alle esigenze operative dello IIT, che gestisce la struttura del Registro del ccTLD.it ed alla facilità di ricambi funzionali dell'Area della Ricerca, l'ipotesi edificatoria è finalizzata alla creazione di un organismo flessibile in grado di adeguare nel tempo i propri spazi alle necessità in continua evoluzione. In funzione della flessibilità ed interscambiabilità degli spazi, ogni aspetto funzionale, tecnologico e strutturale andrà risolto nella chiave architettonica dettata dall'esistente. Tale intervento è la naturale evoluzione del complesso programma di realizzazione delle grandi Area delle Ricerca in cui collocare gli Istituti la cui attività veniva svolta in ambiti abitativi spesso non consoni alla tipologia di ricerca ivi condotta. Una volta completata la sopraelevazione oggetto di intervento, esso risulterà funzionalmente integrata con l'insediamento esistente e ne costituirà un naturale completamento in altezza, così come ipotizzato nel progetto originario (1990).
Il nuovo corpo, impostato sulla modularità strutturale dettata dall'edificio sottostante sarà realizzato applicando una tecnologia di tipo leggero costituita con il sistema costruttivo X-Lam ovvero con pannelli lamellari di legno massiccio a strati incrociati e incollati. Il sistema costruttivo è stato studiato per il progetto di ricerca sull'edilizia sostenibile condotto dall'Istituto IVALSA del CNR grazie al quale sono state definite le prestazioni e le potenzialità di un sistema per la costruzione di edifici a più piani, realizzato con struttura portante di legno di qualità certificata e caratterizzato da elevate prestazioni meccaniche e basso consumo energetico, ottimi livelli di sicurezza al fuoco e al sisma, comfort acustico e durabilità nel tempo. Le pareti saranno realizzate in stabilimento seguendo un processo di prefabbricazione spinta e di controllo della qualità per quanto riguarda i materiali e gli assemblaggi dei componenti. Lo stesso vale per gli elementi portanti di legno della copertura. Le pareti finite - già dotate degli isolanti, dei serramenti, delle finiture esterne ed interne - saranno trasportate e portate sulla copertura dell'edificio "B", pronte per essere assemblate tra loro mediante connessioni meccaniche metalliche in modo da realizzare in tempi ridottissimi i muri perimetrali. Successivamente le strutture di legno prefabbricate della copertura saranno appoggiate e connesse alle pareti. Le stratigrafie e i materiali che costituiscono le pareti sono concepiti per raggiungere livelli di prestazioni elevati per quanto riguarda l'isolamento termico e acustico, il comportamento termo-igrometrico, la durabilità, la resistenza alle azioni statiche e dinamiche (sisma, vento) e il comportamento al fuoco. Per le pareti esterne è previsto un sistema di doppia lastra di gesso-fibra a protezione del pannello strutturale X-Lam. L'intercapedine interna ospita gli impianti elettrici e un materassino isolante di lana di legno. La struttura della sopraelevazione è calcolata per lasciare il più possibile gli spazi interni liberi: la partizione degli ambienti potrà essere realizzata in fasi successive mediante pareti leggere divisorie non portanti a secco. Le eccellenti prestazioni ottenute durante i test hanno dimostrato che il sistema di prefabbricazione in X-Lam è un'ottima alternativa alle costruzioni tradizionali, sia per la sostenibilità dei materiali utilizzati, sia per la loro resistenza ai terremoti e al fuoco. L'impianto di climatizzazione è realizzato a tutt'aria mediante 3 centrali posizionate in modo da ridurre al minimo il trasporto del fluido termovettore. Le centrali saranno dotate di ogni accorgimento al fine di contenere i consumi energetici quali: Recuperatore di calore ad alta efficienza; Strategia di free cooling invernale; Ventilatori ad elevata efficienza a controllo elettronico. Il comfort ambiente dell'utenza è stato il primo obbiettivo imposto nella progettazione degli impianti di condizionamento in quanto gli utenti spesso lamentano per i disturbi dovuti al rumore e/o alle correnti fastidiose dell'aria condizionata dalla quale sono investiti specialmente nel periodo estivo. La soluzione proposta prevede che l'aria sia immessa direttamente nello spazio interposto tra solaio e controsoffitto e distribuita in ambiente a bassa velocità attraverso alcuni pannelli forati posizionati in prossimità della parete esterna del locale. In questo modo l'aria si diffonde in ambiente in modo uniforme ed a bassa velocità (flusso laminare) evitando fastidiose correnti d'aria dirette e rumori. E' stato anche previsto l'utilizzo di un controsoffitto metallico (radiante) che permette di sfruttare la trasmissione del calore per effetto dell'irraggiamento. Questo metodo consente di ottenere un livello di comfort molto superiore rispetto agli impianti tradizionali ad aria con un consumo di energia caldo-freddo inferiore. L'ampia superficie del controsoffitto ci permette di avere una gradevole temperatura omogenea in tutta la stanza sia in estate che in inverno con un piacevole effetto benessere. Il sistema si completa con un sofisticato apparato di monitoraggio della CO2 che consente di modulare il numero di volumi ora in funzione del reale numero di persone presenti nei singoli ambienti; infatti l'aria viene aspirata dal locale, analizzata da specifici sensori ed i risultati vengono elaborati e trasmessi alla parte intelligente dell'impianto di climatizzazione per gestirne la corretta regolazione. Ciò non solo contribuisce al benessere ma anche al risparmio energetico. Il benessere interno viene migliorato da elementi che aggettano dalla copertura con funzione di frangisole e conseguente riduzione del surriscaldamento interno dei locali. A completamento della realizzazione su ogni tetto degli elementi che formano la "T" verranno installati pannelli fotovoltaici che renderà autonoma la nuova realizzazione.
L'opera da realizzarsi è stata aggiudicata restando da sviluppare, a cura dell'Impresa aggiudicataria, il progetto esecutivo con il sistema Building Information Modelling (BIM) preliminarmente alla costruzione dell'opera.
Le tempistiche realizzative interesseranno il 2018 ed il 2019, anno in cui l'opera si ritiene debba essere ultimata.
L'importo dei lavori sarà di circa 5M di euro.

Progetto 2: "Realizzazione del Nuovo Ospedale Stella Maris a Pisa"
Il progetto prevede la realizzazione del Nuovo Ospedale Stella Maris a Pisa. Il luogo che si è venuto a creare è stimolante e rassicurante, in grado di offrire opportunità ludiche e occasioni di creatività per i bambini oltre a rispondere alle molteplici esigenze tecniche, funzionali e sanitarie, garantendo i più elevati livelli di assistenza clinica. Affinché l'ambiente possa svolgere un ruolo attivo nella terapia, è stato di fondamentale importanza non soffermarsi solo sugli aspetti funzionali ma spingersi oltre fino alla ricerca della percezione psicologica dello spazio prestando attenzione all'illuminazione, alle finiture cromatiche, tattili, sonore e olfattive più appropriate per le diverse tipologie di ambienti, dagli spazi di relazione ed attesa agli ambulatori, fino alle camere di degenza, dove è possibile ricreare uno spazio più intimo. L'edificio ideato è un edificio originale ed irripetibile caratterizzato da un approccio architettonico contemporaneo teso ad un futuro in cui sarà sempre più utile ottimizzare l'uso dell'energia attiva e dei dispositivi passivi. Il filo conduttore che ha guidato la progettazione nello studio dell'immagine da dare al Nuovo Ospedale di "Stella Maris" è stato quello di utilizzare l'obiettivo della sostenibilità ambientale come possibilità espressiva del progetto; gli elementi architettonici, i materiali scelti, l'arredo urbano, la vegetazione, sono stati studiati per rendere l'intero intervento come un unicum funzionale. Il risultato è un edificio rispondente ai requisiti di comfort ambientale e di risparmio energetico attraverso criteri bioclimatici con contenuti costi di realizzazione, di esercizio e di manutenzione. L'organizzazione architettonica del nuovo progetto Stella Maris deriva dalla sintesi del "triangolo" come elemento generatore del sistema ospedaliero al fine di ottimizzarne il funzionamento e dal concetto di "tenda" come contenitore di una "casa famiglia". La forma centralizzata, da cui si dipartono tre bracci, permette di ottimizzare le distribuzioni interne, attraverso un nucleo centrale di smistamento, e di dare una forma allungata e non impattante al sistema ospedaliero. Un'architettura "non statica", ma dinamica, non solo per la forma ma anche per via delle finiture esterne come il vetro, che cinge linearmente i corpi allungati, e le "palpebre" di ETFE bianco. Lo scopo è quello di creare uno spazio "buffer" tra la facciata in vetro "double glazed" e la "pelle esterna", in modo da garantire il massimo controllo igrotermico dell'edificio. La scelta di questo tipo di linguaggio permette di non dare all'architettura l'immagine di un classico ospedale, ma quella di una tenda capace di accoglie le persone: le tele di Etfe avvolgono l'architettura assolvendo non solo al compito di ombreggiamento sostenibile, ma anche di forte riconoscibilità di un'architettura specialistica. Inoltre le linee compositive delle tele bianche, nei tre bracci, creano un dinamismo architettonico che varia sia in orizzontale che in verticale. Una sensazione di leggerezza e di candore, esaltata dal vetro di rivestimento retroilluminato e dalle vetrate funzionale degli spazi interni. Questo insieme di elementi diafani, ognuno con un loro preciso scopo funzionale, rende leggero e riconoscibile questa architettura speciale in cui il verde circostante non è un elemento estraneo di decoro, ma concorre ad esaltane le forme e ad essere momento di passaggio reale fra interno ed esterno. La "tenda" non solo accoglie i bambini e le famiglie ma diventa il simbolo del "non limite", del passaggio fra l'esterno e l'interno senza traumi architettonici, ma attraverso la leggerezza del linguaggio architettonico che esprime. Le forme fluide che definiscono gli edifici di progetto saranno avvolte da pareti in vetro. Per ottimizzare l'irraggiamento solare all'interno del complesso principale, al fine di massimizzare il livello e la qualità della luce naturale negli ambienti interni, le pareti vetrate che delimitano l'edificio principale saranno avvolte da fasce continue di tessuto montato su una sottostruttura in tubolari metallici che permetteranno la posa del tessuto ad inclinazioni diverse. L'idea di base, quella cioè di un veliero che spiega le sue vele verso l'orizzonte, è stata declinata attraverso un sistema di facciata che coniuga la massima efficacia funzionale con l'economia e la manutenzione. Il materiale tessile posto in tensione, la cui geometria (inclinazione e profondità), è stata definita attraverso programmi parametrici per l'ottimizzazione della forma architettonica, assolverà alla funzione di frangisole. Il principio regolatore alla base del sistema spaziale adottato nell'articolazione del complesso ospedaliero nasce dalla volontà di rispondere alle esigenze funzionali imposte dalla nuova organizzazione interna che caratterizzerà il nuovo edificio: verranno meno, infatti le unità operative in favore di un'organizzazione basata sul sistema dei settori funzionali. In questa nuova configurazione non sarà più il singolo operatore a spostarsi nei reparti, ma sarà il paziente ad essere condotto alle varie aree a seconda delle diverse esigenze. L'articolazione adottata nell'edificio in progetto, dunque si pone l'obiettivo di agevolare la nuova organizzazione operativa ed è proprio a tal fine che il sistema di distribuzione spaziale si sviluppa attorno ad un nucleo centrale, da cui si dipartono i tre bracci che accoglieranno le diverse funzioni. Sono stati previsti percorsi di collegamento verticale ed orizzontale fortemente specializzati per emergenze, visite dei familiari, gestione pulito - sporco e manutenzione. Le soluzioni distributive adottate assicurano ottimali interrelazioni fra le funzioni interne ed esterne alla struttura, fra attività specifiche di ricerca scientifica, nonché tra i servizi generali, i servizi diagnostico-terapeutici e i settori di degenza. Particolare attenzione è stata rivolta alla problematica dell'abbattimento delle barriere architettoniche. La struttura dell'edificio, sarà del tipo misto con struttura in elevazione in c.a. e solai in CAP.
L'opera da realizzarsi è in fase di elaborazione del progetto definitivo a cui seguirà il progetto esecutivo, entrambe con il sistema Building Information Modelling (BIM), preliminarmente alla costruzione dell'opera.
Le tempistiche realizzative interesseranno il 2018 sino al 2021, anno in cui l'opera si ritiene debba essere ultimata.
L'importo dei lavori si stima in circa 15M di euro.
Vista la complessità degli interventi, i cantieri risultano essere di particolare interesse per la definizione e l'uso dei suddetti metodi a supporto dell'aumento della sicurezza dei lavoratori in cantiere perseguita anche mediante una pianificazione ed un coordinamento delle attività future.
L'obiettivo della sperimentazione è anche quello di promuovere un modello di apprendimento e formazione dei lavoratori supportato da strumenti e modalità comunicative innovative legati all'integrazione del BIM con la Realtà Virtuale ed Aumentata.
Il metodo BIM permette, infatti, di conferire valore aggiunto al progetto, ottimizzare la pianificazione, lo scambio dati e informazioni, ridurre i tempi di realizzazione dei progetti, migliorare la previsione dei costi e agire sulla sicurezza; questa scelta rappresenta un importante investimento finalizzato anche al miglioramento del progetto lungo il ciclo completo di vita dell'opera costruita.
In questo senso investire nel futuro significa investire in sicurezza, ma anche in qualità, ed è quello in cui il C.N.R. è impegnato, con la costruzione di reti e sinergie tra Istituzioni ed Enti diversi, con il mondo delle imprese e professionale, in virtù del ruolo sociale che ricopre nel campo della conoscenza, dell'innovazione e della competitività del sistema industriale nazionale, fornendo tecnologie e soluzioni ai bisogni emergenti nel settore pubblico e privato; la collaborazione in oggetto rappresenta pertanto una grande opportunità rispetto alla competitività internazionale e nazionale ed un'innovazione per le imprese di costruzione nella realizzazione di piccole e grandi opere.
Per perseguire questo obbiettivo è indispensabile favorire la crescita professionale delle nuove generazioni di tecnici ed esperti anche in sicurezza in grado di dare supporto alle imprese che iniziano oggi questo percorso di innovazione e favorire una nuova e forse più efficace metodologia di formazione per i lavoratori del settore edilizia.
Il CNR si impegnerà a fornire, per quanto di competenza, tutto il materiale necessario per lo sviluppo del progetto, nonché un supporto tecnico-organizzativo per l'espletamento delle attività anche grazie al coinvolgimento di Stella Maris e di quanti potranno prendere ufficialmente parte alla realizzazione delle opere.
Si precisa che, ai fini di una validazione efficace dei risultati attesi e di una riuscita completa del progetto i cantieri studio dovranno essere monitorati dall'inizio alla fine dei lavori per una durata presunta di quattro anni.

Allegati


Fonte: inail.it