Categoria: Documentazione istituzionale
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PROTOCOLLO D’INTESA TRA ANCI, UPI ER E CGIL-CISL-UIL ER “ATTUAZIONE SU SCALA TERRITORIALE L.R. 18/2016

 

Premesso che:
- il quadro delle illegalità, nelle sue diverse forme, a partire da quelle che investono il lavoro, nonché della infiltrazione della criminalità organizzata nella economia legale, rappresentano una grave emergenza in Emilia Romagna;
- l'azione di contrasto ai principali fenomeni di illegalità deve vedere protagoniste le Istituzioni locali e l'insieme dei Soggetti economici e sociali, e dell’Associazionismo, al fine di attivare concrete ed efficaci misure di prevenzione;
- con il Patto per il Lavoro del luglio 2015 è stata definita la cornice del modello economico e sociale, reputando la piena affermazione della legalità, in ogni ambito e in particolare nelle relazioni di lavoro, un pilastro di tale modello;
- considerando altresì che l'opposizione ad ogni tentativo di infiltrazione nell'economia legale da parte della criminalità organizzata, di imprese irregolari e di cooperative spurie, richiede un'azione coordinata di tutela dei diritti fondamentali nel lavoro, nel funzionamento del sistema degli appalti, nel contrasto all'evasione fiscale e contributiva, nell'attività rivolta all'anticorruzione nella pubblica amministrazione, nella gestione dei beni sequestrati e confiscati;
- valutati infine il quadro degli obiettivi e delle nuove strumentazioni introdotte con l’importante Legge Regionale dell’Emilia Romagna n. 18/2016 ('Testo unico perla promozione della legalità e per la valorizzazione della cittadinanza e dell'economia responsabili");

tutto ciò premesso

Anci, Upi, Cgil, Cisl e Uil dell'Emilia Romagna ritengono necessario promuovere Protocolli locali, anche in attuazione della richiamata L.R. 18/2016, con i seguenti obiettivi e contenuti:
- estendere gli osservatori locali e centri studi sulla criminalità organizzata, favorendo la promozione di “centri per la legalità e la cittadinanza responsabile” con particolare attenzione alla formazione delle nuove generazioni;
- promuovere la costituzione di centrali uniche di committenza, superando frammentarietà e discrezionalità tuttora presenti in vari territori. A questo fine va incentivata l'unificazione delle stazioni appaltanti, a partire, perlomeno, dalle funzioni associate esercitate dalle Unioni dei Comuni ovvero in capo alle province, come previsto dalla legge 56/2014;
- rafforzare nei bandi di gara i requisiti qualitativi e reputazionali, valorizzando il rating di legalità, incentivando le imprese e gli operatori economici iscritti negli elenchi di merito;
- adottare, tenendo conto del Dlgs 50/2016, quale criterio selettivo per l’aggiudicazione degli appalti l’offerta economica più vantaggiosa, in luogo di quella al massimo ribasso ed inserendo soprattutto negli appalti che riguardano i servizi alla persona, gli standard di riferimento e di risultato attesi, ritenuti indispensabili per la qualità del servizio;
- prevedere, in qualità di stazioni appaltanti, la obbligatorietà della clausola sociale per l’inserimento da parte dell’aggiudicatario, eventualmente subentrante, del personale impiegato dall’appaltatore uscente, garantendo occupazione e condizioni contrattuali (come previsto dal nuovo codice appalti Dlgs 50/2016 art. 30 e 50 dal Patto per il Lavoro e dell'art. 26 LR 18/2016) considerato il Protocollo Atersir/CGIL/CISL/UIL, sottoscritto il 22/04/2016, e nel rispetto dell’insieme delle norme nazionali e comunitarie;
- gli affidatari di norma eseguono in proprio l'oggetto dell'appalto o della concessione, il ricorso al subappalto sia negli appalti che nelle concessioni, nei singoli casi in cui è previsto, deve comunque rispettare limiti e criteri dettati dall'art. 105 del dlgs 50/2016;
- obbligatorietà di applicazione dei CCNL nazionali e territoriali di settore, in base alle tipologie dei servizi prevalenti, anche da parte dei subappaltatori, sottoscritto tra le associazioni di impresa e le OOSS maggiormente rappresentative. Qualora l’impresa aggiudicataria sia Coop i regolamenti non possono essere in contrasto con i contratti nazionali di riferimento e i lavoratori esercitano la libera opzione fra diventare socio e diventare dipendente;
- prevedere un sistema sanzionatone legato al mancato rispetto degli obblighi contenuti nell’offerta, in riferimento alle condizioni sopra elencate, compreso la rescissione del contratto d'appalto;
- responsabilità della stazione appaltante nelle verifiche del rispetto delle norme riguardanti la salute e la sicurezza sui posti di lavoro;
- promuovere in occasione di ricorso agli appalti e nei cambi appalto tra privati, nel rispetto dell’insieme delle norme nazionali e comunitarie, la sottoscrizione di intese finalizzate alla corretta applicazione dei Contratti collettivi nazionali, ove presenti, aziendali e territoriali,
sottoscritti dalle organizzazioni maggiormente rappresentative sul piano nazionale e alla continuità occupazionale in caso di subentro nell'appalto (clausola sociale);
- con la finalità di dare piena attuazione alla legge 190/2012, sviluppando un ruolo proattivo degli Enti Locali nel contrasto alla corruzione nella Pubblica Amministrazione, Anci e Upi favoriranno la costituzione di Reti per l'integrità e la trasparenza quale sede di confronto volontaria a cui possono partecipare i responsabili della prevenzione della corruzione e i responsabili per la trasparenza degli enti locali del territorio regionale e di tutti gli altri enti non appartenenti al Sistema delle amministrazioni regionali, previste dall'articolo 15 della L.R. 18/2016;
- al fine di dare applicazione territoriale ai propositi dell’art. 21 LR 18/2016, le parti condividono l’orientamento di addivenire a accordi coi Tribunali/autorità giudiziaria provinciali per la gestione dei beni e delle aziende confiscati e sequestrati, con l'obiettivo di accelerarne l’utilizzo a fini sociali, salvaguardare la continuità produttiva e occupazionale.
 

Bologna, 27 settembre 2017

ANCI EMILIA ROMAGNA
Daniele Manca
UPI EMILIA ROMAGNA
Giammaria Manghi
CGIL EMILIA ROMAGNA
Mirto Bassoli
CISL EMILIA ROMAGNA
Antonio Amoroso
Ciro Donnarumma
UIL EMILIA ROMAGNA
Giuseppina Morolli


Fonte: uilemiliaromagna.net