Tipologia: Accordo
Data firma: 13 luglio 2017
Validità: 31.12.2017
Parti: Alleanza delle Cooperative Italiane(Agci, Confcooperative, Legacoop) e Fillea-Cgil, Filca-Cisl, Feneal-Uil
Settori: Edilizia, Edili ed affini, Cooperative, Bologna
Fonte: fenealuil.it

Sommario:

  Premessa
Art. 1 Protocollo anticrisi interventi formativi e prestazioni casse edili a favore dei lavoratori sospesi o espulsi dal ciclo produttivo
Art. 2 Premio di presenza per gli operai e gli impiegati
Art. 3 Elemento variabile della retribuzione
  Art. 4 Accordi quadro per i grandi cantieri e contratto di cantiere
Art. 5 Pasto giornaliero
Enti bilaterali
Decorrenza e durata. Disposizioni finali. Verifiche previsioni contrattuali

Accordo 13 luglio 2017 Provincia di Bologna edili (cooperative)

Il 13 luglio 2017, in Bologna tra: le parti sociali Alleanza delle Cooperative Italiane di Bologna (in rappresentanza di Agci Associazione generale delle cooperative della città metropolitana di Bologna; Confcooperative della città metropolitana di Bologna; Legacoop Bologna e Legacoop Imola) e Fillea-Cgil della città metropolitana di Bologna; Filca-Cisl della città metropolitana di Bologna; Feneal-Uil; della città metropolitana di Bologna;

Premesso che
le Organizzazioni Sindacali (Fillea-Cgil; Filca-Cisl; Feneal-Uil) e Datoriali Aci (Agci; Confcooperative; Legacoop), della città Metropolitana di Bologna, alla luce della situazione della filiera delle costruzioni convengono sulla opportunità di individuare ogni possibile azione volta al sostegno del settore edile in generale e con particolare attenzione alle peculiarità del territorio bolognese.
Le parti prendono atto della profonda modifica del quadro occupazionale del settore e convengono che la difesa della occupazione rappresenta in ogni caso un valore distintivo delle cooperative bolognesi.
Le parti ritengono di dovere produrre uno sforzo particolare allo scopo di definire, anche in vista del rinnovo del CCNL, un nuovo quadro di relazioni sindacali nella logica della difesa dei lavoratori a partire dalla salvaguardia delle imprese e con la consapevolezza di relazioni improntate alla chiarezza delle informazioni.
Le organizzazioni sindacali e datoriali come sopra identificate, condividono una comune e motivata preoccupazione per i continui fenomeni di imbarbarimento del mercato sia pubblico che privato; tale preoccupazione, in una fase di prolungata difficoltà del settore, diviene ogni giorno di più ragione di aggravamento della situazione. Vale la pena di evidenziare la necessità, a fronte del costante impegno delle imprese regolari di garantire una trasparenza nella filiera produttiva, del concreto sviluppo di iniziative formative in materia di sicurezza e regolarità, non sempre le stazioni appaltanti ed i committenti privati e pubblici danno adeguato valore a tali temi nei bandi di gara e nelle trattative private.
Nello scenario di crisi del settore delle costruzioni che dura da 8 anni, le Cooperative hanno tentato di resistere puntando, tra l’altro, a salvaguardare l’occupazione dei soci. L'obiettivo si è rivelato spesso impossibile e a nulla sono valsi i debolissimi segnali di ripresa degli ultimi tempi per consentire la ripresa di imprese già duramente colpite e dissanguate finanziariamente dalla crisi. Alcuni osservatori hanno messo in evidenza come la crisi abbia raggiunto il suo culmine nel 2013, ma la ripresa, nel 2014-2015- 2016, è stata debole e non ha prodotto effetti sulle dinamiche occupazionali. Tutte le analisi settoriali hanno documentato in modo drammatico il crollo della domanda pubblica e privata con conseguente ridimensionamento o chiusura delle imprese del settore. Nel periodo di crisi sono cresciute le liquidazioni volontarie, le procedure concorsuali volontarie e le procedure concorsuali su richiesta dei creditori, le Lca, con conseguente ricorso alla Cig straordinaria, e procedure di mobilità.
È necessario oggi più che mai che siano definite regole sempre più precise per i lavori da assegnare da parte delle pubbliche amministrazioni; è, altresì, opportuno che i nuovi strumenti urbanistici siano adeguati alle sfide del periodo post crisi.
Anche attraverso un rafforzato rapporto di collaborazione con le altre Associazioni Imprenditoriali provinciali, si è cercato di presidiare il confronto con gli Enti locali dell'intera area metropolitana, in particolare con il Comune di Bologna e Regione Emilia- Romagna relativamente alla definizione dei loro strumenti di pianificazione economica ed urbanistica.
Tale confronto conferma la propria importanza di fronte all’ulteriore evolversi delle normative di settore; Tutto ciò premesso, si conviene quanto segue:

Art. 4 Accordi quadro per i grandi cantieri e contratto di cantiere
Nel cantiere si deve ricomporre la frammentazione che caratterizza il settore e, nel cantiere si debbono realizzare le sintesi e le collaborazioni fra le imprese sul piano della legalità, della regolarità contrattuale, della sicurezza del lavoro.
Nel cantiere dobbiamo regolare e gestire meglio la co-presenza di numerosi soggetti imprenditoriali nella loro veste di fornitori di componenti da porre in opera, di esecutori di lavorazioni specialistiche o parziali. Da queste valutazioni emerge la necessità di operare per condividere il "contratto di cantiere".
Le parti sociali territoriali sono pronte a sperimentare "Il contratto di cantiere", per prevedere norme di relazione fra diversi operatori che operano nel cantiere e buone prassi condivise finalizzate a promuovere il rispetto delle regole contrattuali, di sicurezza e di processo/prodotto attinenti alle diverse lavorazioni presenti nel cantiere.
In sintesi una regia complessiva nel singolo cantiere che deve vedere le imprese di costruzioni, con l’assistenza delle Associazioni imprenditoriali di riferimento, i lavoratori, con l’assistenza delle rappresentanze sindacali territoriali, mettere in piedi uno strumento contrattuale adattato al singolo cantiere che garantisca tutti e che eviti al cantiere la tentazione di imboccare le strade che portano alle disapplicazioni contrattuali, al mancato rispetto della legislazione sul lavoro e la sicurezza e delle buone pratiche operative e produttive.
Il contratto di cantiere costituisce anche una forma di garanzia per il committente sulla corretta gestione del cantiere e del prodotto risultante dalla sua attività. Le parti sociali territoriali di Bologna condividono tale impostazione e convengono sulla opportunità di ricercare modalità per sperimentarlo nei cantieri pubblici e privati di importo superiore ai 5 milioni di euro anche nell'ambito delle linee guida che potranno essere definite dalle parti sociali nazionali. Le parti inoltre convengono sulla opportunità che per i cantieri di opere pubbliche, anche in concessione, relativi a lavori di importo superiore a 10 milioni di Euro, le parti firmatarie del presente accordo e le imprese aggiudicatarie definiscano un accordo quadro prima dell'apertura del cantiere. Saranno oggetto di tale accordo le problematiche relative alla sicurezza, al controllo degli accessi ai cantieri, alle condizioni e all'ambiente di lavoro, nonché i particolari disagi di lavoro, di trasporto e di trasporto in galleria, le modalità di alloggiamento degli operai dell'impresa aggiudicataria e delle imprese subappaltatrici e la formazione erogata dall'Iiple eventualmente necessaria alle maestranze impegnate nell'opera. Tali accordi potranno riguardare anche le grandi opere già aggiudicate ed avviate.

Art. 5 Pasto giornaliero
Le imprese provvederanno affinché i dipendenti operai e impiegati che intendano usufruirne, possano consumare nei luoghi di lavoro o nelle immediate vicinanze un pasto al giorno. La composizione ed il costo complessivo del pasto sono predeterminati tra la direzione dell'impresa e la rappresentanza sindacale aziendale. […] Qualora il lavoro giornaliero sia inferiore alle 4 ore non spetta il pasto.
Restano immutate le condizioni più favorevoli eventualmente praticate ai lavoratori in servizio presso le singole imprese.
Qualora non possano realizzarsi le condizioni per l’attuazione del pasto giornaliero verranno concordate in sede aziendale modalità per una prestazione alternativa.

Enti bilaterali
Le parti si attiveranno per ricercare le possibili convergenze utili alla razionalizzazione degli enti paritetici del settore della città Metropolitana di Bologna.

Decorrenza e durata. Disposizioni finali. Verifiche previsioni contrattuali.
[…]
Per tutto quanto non espressamente modificato o integrato con il presente accordo si farà riferimento alla precedente contrattazione territoriale.