Tipologia: CIRL
Data firma: 5 giugno 2018
Validità: 05.06.2018 - 05.06.2021
Parti: Ance e Feneal-Uil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil
Settori: Edilizia, Edili ed affini, Molise
Fonte: studiocerbone.com

Sommario:


CCNL Edili (industria): accordo territoriale per la regione Molise

Costituzione delle parti
Il giorno 5 del mese di giugno dell’anno 2018, in Campobasso, presso sede operativa dell’Ance Molise a Campobasso, in Piazza della Vittoria n. 5, tra l’Ance Molise e le Organizzazioni Sindacali regionali di categoria, nell’ordine: Feneal - Uil Molise; Filca - Cisl Molise; Fillea - Cgil Molise; convengono e stipulano quanto segue.
Ad esito delle trattative di rinnovo del CCIRL 15 ottobre 2012, è stato raggiunto il seguente accordo integrativo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro 19 aprile 2010, da valere per tutte le imprese dell’Industria dell’Edilizia ed Affini e per i lavoratori da esse dipendenti operanti nel territorio della Regione Molise.

Premessa
Il settore delle costruzioni e l’intera filiera dei materiali sia a livello internazionale che a livello nazionale continua ad essere attraversata dalla crisi, a cui si reagisce con cambiamenti tecnologici e di mercato sempre più marcati.
In Italia la domanda interna registra ancora una riduzione e gli investimenti in costruzioni di famiglie, imprese e PP.AA. sono diminuiti negli ultimi 7 anni del 35% (le nuove costruzioni sono diminuite del 65%), con centinaia di migliaia di posti di lavoro persi e di aziende fallite.
Aumentano inoltre le discrasie in un sistema che da una parte vede punte di eccellenza, con innovazione e cambi di modello, dall’altra invece evidenzia il ricorso al lavoro nero, al dumping, e denota scarsa attenzione a qualità e sicurezza.
Si va assistendo ad una forte riconfigurazione del mercato, guidata da processi sia di innovazione tecnologica che di cambio del prodotto (con una forte integrazione tra costruzioni-manutenzione-impianti-servizi), ridisegnando la mappa della domanda, dell’offerta e del lavoro (tanto da far parlare di un cambio di denominazione: dal termine settore delle costruzioni al termine “ambiente costruito”).
Tutto ciò ha spinto il sistema nazionale delle imprese ed il mercato del lavoro delle costruzioni ad una polarizzazione crescente, con le imprese più grandi (ma non solo) che, anche grazie a confronti internazionali e all’apertura all’innovazione, sono sempre di più digitalizzate ed in “sintonia” con la nuova domanda (e sono una minoranza ridotta), e molte altre ferme in una mera strategia “difensiva” sui costi.
Le imprese che stanno cogliendo le nuove opportunità rappresentate dalle tecnologie 4.0 hanno tutte le potenzialità per reggere la sfida del cambio di prodotto (meno costruzione, più rigenerazione) e dei cambi di processo (auto progettazione, rottura della serialità, azzeramento magazzino, ecc.), entrando più in sintonia con le tendenze culturali e di consumo che vanno affermandosi.
Le imprese che tentano la sopravvivenza sono però ancora la maggioranza; già fragili in sé, presentano diverse negatività: nanismo, sotto capitalizzazione, difficoltà di accesso al credito, e provano a resistere attraverso un’ulteriore frammentazione della loro organizzazione (ricorso a partite Iva, a lavoratori saltuari, subappalto), riduzione di investimenti, lavoro nero, dumping contrattuale, “sotto dichiarazioni” di ore (quando restano nel sistema edile).
La capacità di “controllo sociale” nel cantiere è compromessa dalle attuali tendenze e contro tale processo occorre una strategia complessiva di “ricomposizione “, gestita, anche e soprattutto, dalla bilateralità.
Il danno alle imprese più serie e strutturate è evidente come dimostra la scomparsa di fatto delle imprese di medie dimensioni, le quali rappresentavano la forza del settore.
Per queste ragioni, vanno aggiornati gli strumenti della bilateralità per un controllo sociale del territorio di pertinenza, impedendo che le imprese che tentano di sopravvivere non rispettando le regole mettano fuori mercato le imprese più serie e strutturate, contemporaneamente aprendosi anche alle partite Iva ed ai mono committenti, provando anche per queste vie a generare una ricomposizione di qualità dell’organizzazione del lavoro nel cantiere.
La riconquista del DURC e della Congruità, i protocolli di sinergia con altri Enti come gli Itl, Inps, Inail e ASL per lo scambio di informazioni come le notifiche preliminari con gli Itl, la verifica di corrispondenza del codici edile assegnato alle Ditte dall’Inps, sono una parte importante da praticare, così come un altro versante va meglio organizzato per rendere concreto il controllo del territorio, attraverso il potenziamento del CPT e delle funzioni dei RLST per garantire nel territorio cantieri sicuri e di qualità.
È necessario prendere coscienza che i fenomeni distorsivi rappresentano le due facce della medesima medaglia in quanto tendono a:
- sfruttare i lavoratori riducendone i diritti, compresi quelli garantiti dalla bilateralità, mettendo a grave rischio la loro salute per infortuni ed esponendoli a malattie professionali;
- mettere fuori mercato le ditte sane e corrette.
Un altro versante da esplorare con più convinzione e più efficacia è il confronto unitario con la politica regionale e gli amministratori pubblici.
Ancora una volta è necessario guardare ai bisogni del territorio:
- scuole sicure;
- dissesti idrogeologici e moderni impianti per la gestione delle acque;
- nuove e moderne infrastrutture per la mobilità urbana, regionale e interregionale;
- riqualificazione urbana - contratti di quartiere;
- riqualificazione del parco abitativo per avere edifici antisismici, a risparmio energetico ed acustico;
devono essere i temi con cui confrontarsi in modo più stringente con la politica regionale e gli amministratori locali, affinché il Molise assuma un atteggiamento di vertenzialità nei confronti degli interlocutori istituzionali attraverso la richiesta di modernizzare con interventi qualificanti una Regione che presenta troppi elementi di debolezza che la relegano fra i territori più arretrati d’Italia.
Per converso, è necessario che la Regione e gli Enti Locali, Anas, Ferrovie, Porti, Enel, e società di gestione dei servizi elettrici e delle acque ecc. che svolgono anche le funzioni di Stazioni Appaltanti prendano seri impegni per ridurre e qualificare le procedure affinché le stesse siano trasparenti, snelle e con una tempistica accettabile, e favoriscano con una sorta di premialità le imprese più virtuose, con l’obiettivo di generare sia una ripresa occupazionale di qualità che un vero e proprio impulso all’economia regionale attraverso le funzioni anticicliche che il settore delle costruzioni è in grado di produrre.
Le riqualificazioni urbane vanno perseguite, poi, con nuovi strumenti urbanistici atti a favorire la progressiva sostituzione delle abitazioni non antisismiche e di nessun pregio storico, mentre gli interventi per quelle di pregio, a loro volta, vanno favorite attraverso la bancabilità del sisma bonus e del bonus energetico.
La bancabilità dei bonus, i finanziamenti dei lavori pubblici ma anche i tempi dei pagamenti della pubblica amministrazione rappresentano gli altri punti strategici di confronto che hanno stringente necessità di risposte concrete.
L’edilizia 4.0 è una grande opportunità per pianificare tutte le attività, dalla progettazione alla tempistica di tutte le fasi di realizzazione, all’uso dei materiali.

Relazioni industriali
Le parti ritengono le relazioni industriali un elemento essenziale per la gestione ed il governo del settore.
Gli elementi che si pongono a base di incontri che avranno luogo di norma ogni trimestre sono essenzialmente costituiti da:
- andamento del settore - investimenti pubblici e privati;
- flussi occupazionali;
- ricostruzione post sisma;
- formazione;
- contrasto all’illegalità ed alla concorrenza sleale;
- sicurezza sui luoghi di lavoro.
Le parti ritengono che per contrastare con efficacia il sommerso e le illegalità sia necessario ricercare il confronto e la collaborazione continua con Enti Locali, Enti di controllo ed Enti Bilaterali, e si impegnano altresì a concertare protocolli per la sicurezza sui luoghi di lavoro.

Contrattazione d’anticipo
La contrattazione d’anticipo è uno strumento molto importante perché mira a salvaguardare la prevenzione e la sicurezza nei luoghi di lavoro, la regolarità contributiva e retributiva e l’occupazione nel territorio. Le parti concordano di incontrarsi al fine di valutare l’applicazione delle misure che attengono ai profili logistici del cantiere, ai rapporti con gli organismi paritetici di settore, alla sicurezza sui cantieri e agli orari di lavoro, per quanto attiene al livello territoriale di contrattazione.

Politiche settoriali. Enti Paritetici
Scuola edile e formazione professionale
Nel riconfermare la validità e l’efficacia dei protocolli d’intesa sottoscritti in materia dalle parti come sopra costituite,
premesso che:
a) la formazione è un fattore strategico fondamentale per il rilancio ed il consolidamento dell’industria delle costruzioni nel Molise, sia al fine di migliorare la qualificazione del personale già operante nel settore, accrescendone e migliorandone la professionalità, sia per avvicinare le nuove generazioni al lavoro in edilizia indirizzandole verso l’utilizzo delle più moderne tecnologie ed il recupero dei “mestieri tradizionali”;
b) la tutela della salute sui luoghi di lavoro e la prevenzione degli infortuni rappresentano in una società civile ed avanzata un obiettivo prioritario e che, in questa ottica, la formazione per la sicurezza costituisca uno strumento fondamentale per la diffusione a tutti i livelli della “cultura della sicurezza”, fattore indispensabile per la riduzione del fenomeno infortunistico;
c) la Scuola Edile del Molise, operante sul territorio molisano da oltre 15 anni con iniziative formative ampie ed articolate che nel tempo hanno coinvolto migliaia di lavoratori ed imprenditori, è dotata delle risorse strutturali e delle competenze professionali sia per la individuazione dei bisogni formativi più diffusi nel settore, sia per la progettazione e realizzazione di percorsi formativi qualificanti di adeguata qualità;
d) la pesante crisi produttiva, che sta attraversando il settore dell’edilizia nel Molise con una forte contrazione degli investimenti e dell’occupazione e con la conseguente riduzione delle contribuzioni contrattuali destinate alla Scuola Edile, impone la razionalizzazione e l’ottimizzazione dell’utilizzo delle ridotte risorse disponibili con la ricerca di ogni possibile sinergia finalizzata al mantenimento dell’entità e della qualità dell’offerta formativa ed al contenimento dei costi a carico dell’Ente;
le stesse stabiliscono:
l. in ottemperanza ai disposti di cui alle lett. a) e b) che immediatamente precedono, di conferire mandato all’ufficio di Presidenza della Scuola Edile del Molise per individuare modalità e costi di utilizzo delle attività di formazione e sicurezza espletate dalla Scuola Edile del Molise e dal CRT da parte delle imprese non iscritte alla Cassa Edile del Molise;
2. di conferire mandato al Consiglio d’Amministrazione della Scuola Edile del Molise di predisporre ed approvare un programma di attività formative, anche in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, che tenga conto delle esigenze espresse dalla categoria e delle attuali difficoltà del settore. Per la progettazione, l’organizzazione e la gestione dei percorsi formativi deliberati si farà riferimento alle risorse umane interne all’Ente e, solo in ipotesi di carenza in organico di personale adeguato, come accertato ed appositamente attestato dall’Ufficio di Presidenza dell’Ente, a professionisti esterni di comprovata esperienza e collaudata affidabilità, sulla base di convenzioni appositamente stipulate;
3. di conferire mandato al Consiglio d’Amministrazione della Scuola Edile di mettere a disposizione di terzi, compatibilmente con le esigenze interne, le aule, i laboratori e l’auditorium dell’ente; l’entità, la forma e le modalità di versamento dei relativi corrispettivi saranno definiti dallo stesso Consiglio d’Amministrazione. Ciò, fermo restando l’utilizzo gratuito delle aule, dei laboratori e dell’auditorium dell’Ente, previa apposita richiesta, dalle parti costituenti e/o dalle associazioni da esse costituite e/o partecipate.
Borsa lavoro regionale
Le parti, come sopra costituite,
* visto il CCNL 18 giugno 2008, che all’art. 114 prevede l’istituzione della Borsa Lavoro quale “strumento per la valorizzazione piena dei lavoratori nel processo produttivo dell’edilizia, anche attraverso la formazione, nonché per contrastare il lavoro nero, il lavoro sommerso, il caporalato e l’intermediazione passiva della manodopera gestita dalla criminalità organizzata”;
* considerata la necessità di fornire alle imprese ed ai lavoratori molisani - soprattutto nell’attuale difficile contesto economico e produttivo - uno strumento valido ed efficace per favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro anche attraverso la riqualificazione del personale espulso dai processi produttivi;
* tenuto conto della possibilità, attraverso l’Osservatorio costituito presso la Cassa Edile del Molise, di conoscere anticipatamente le dinamiche degli investimenti in edilizia e delle qualificazioni professionali prevedibilmente connesse agli stessi;
stabiliscono, con riferimento al progetto “Blen.it” definito dal Formedil nazionale sulla base dell’accordo stipulato dalle parti sociali a livello nazionale, di:
- procedere all’attivazione della Borsa Lavoro Regionale Edile del Molise secondo quanto disciplinato a livello nazionale;
- conferire mandato alla Scuola Edile del Molise per la predisposizione del relativo progetto operativo.
Le parti condividono di istituire del libretto formativo informatizzato per ogni singolo lavoratore iscritto alla CEM.
CPT regionale e salute e sicurezza sui luoghi di lavoro
In merito all’effettuazione del servizio di sorveglianza sanitaria ed alle visite tecniche nei cantieri si richiamano i protocolli d’intesa sottoscritti in materia dalle parti come sopra costituite.
In particolare, per quanto concerne le visite tecniche nei cantieri, è conferito mandato al Consiglio d’Amministrazione dell’Ente di procedere all’organizzazione del servizio stesso secondo le prescrizioni contrattuali, la normativa di cui al D.Lgs. n. 81/08 ss.mm.ii. e le indicazioni operative formulate a livello nazionale.
Non risultando opportuno e conveniente - soprattutto nell’attuale difficile momento congiunturale per il settore - incrementare l’organigramma dell’Ente con ulteriori assunzioni, le parti stabiliscono che il servizio sarà svolto valendosi del personale interno all’Ente e, solo in ipotesi di carenza in organico di personale adeguato, come accertato ed appositamente attestato dall’Ufficio di Presidenza dell’Ente, da tecnici esterni professionalmente qualificati, ai quali potranno essere affiancati - secondo le decisioni adottate del Consiglio d’Amministrazione dell’ente e nelle forme giuridiche previste - giovani in possesso di adeguato titolo di studio per favorirne il conseguimento delle necessarie esperienze. Il rapporto dei professionisti, come sopra individuati, con l’Ente Scuola sarà regolato da apposita convenzione approvata dal Consiglio di Amministrazione; nella stessa dovrà prevedersi a carico dei tecnici stessi l’obbligo di:
- attenersi scrupolosamente alle istruzioni impartite dall’Ente in ordine alle modalità di svolgimento delle visite e in merito alla compilazione dei relativi rapporti;
- mantenere il segreto professionale sul servizio svolto;
- non svolgere attività che possano in alcun modo configurarsi in conflitto d’interesse con l’attività svolta dall’Ente;
- assicurare ad intervalli ravvicinati una presenza presso la sede della Scuola Edile, per relazionarsi con i funzionari dell’Ente incaricati del servizio e i RLST;
- redigere periodiche relazioni sull’attività svolta ed informare tempestivamente l’ufficio in merito ai problemi eventualmente insorti nello svolgimento delle visite.
Le parti, a seguito del protocollo sulle notifiche preliminari, individueranno buone pratiche per l’utilizzo in sinergia di ispettori di Cassa, tecnici della prevenzione ed RLST.
Il finanziamento per lo svolgimento delle attività su menzionate troverà adeguata copertura nell’ambito dell’aliquota complessiva dell’1 % destinata alla Scuola Edile/CRT. del Molise, auspicando di conseguire l’obiettivo volto a disporre in merito di un finanziamento pari allo 0,20%.
Cassa Edile […]
Razionalizzazione nella gestione degli enti paritetici di settore

Premesso e considerato che:
- gli enti paritetici dell’edilizia, ormai da molti anni radicati sul territorio molisano, svolgono un ruolo - non sostituibile e concordemente riconosciuto ed apprezzato dalle istituzioni - per la tutela dei lavoratori e per la crescita e la modernizzazione - nella legalità e nella correttezza - dell’industria delle costruzioni;
- tale ruolo è destinato ad ampliarsi e ad assumere connotazioni di sempre maggiore rilevanza sociale in conseguenza delle funzioni innovative, che agli organismi bilaterali vengono progressivamente attribuite dalla contrattazione nazionale, da quella locale ed anche dalla più recente legislazione settoriale;
- la grave crisi produttiva, che affligge il settore delle costruzioni anche nel Molise - con una significativa contrazione degli investimenti e dell’occupazione e con la conseguente riduzione nell’entità della contribuzione contrattuale destinata al funzionamento degli organismi bilaterali - impone un’approfondita riflessione in merito alla riorganizzazione degli enti stessi;
- anche dai livelli nazionali provengono raccomandazioni in tale direzione allo scopo di migliorare i servizi, sfruttare le possibili sinergie e superare nei territori le duplicazioni organizzative esistenti con la connessa inevitabile dispersione di risorse.
Lavoratori autonomi
I lavoratori autonomi senza dipendenti del settore edile rappresentano, da tempo, un significativo numero di operatori economici presenti nel settore delle costruzioni.
Le parti, consapevoli della consistenza numerica e delle funzioni esercitate dai lavoratori autonomi, con l’intento di contrastare gli abusi ed i falsi utilizzati, convengono sull’opportunità di aprire a detti lavoratori l’accesso alla bilateralità, secondo le modalità ed i criteri che saranno stabiliti dalle parti a livello nazionale.
Rappresentanti Territoriali per la Sicurezza (RLST)
Nel confermare i protocolli d’intesa sottoscritti in materia dalle parti come sopra costituite, le stesse concordano di definire il contributo sicurezza dal 1° ottobre 2018 al 30 settembre 2020 in misura pari allo 0,45%.
Dispositivi antinfortunistici
Sono confermati i protocolli d’intesa sottoscritti in materia dalle parti come sopra costituite.
Lavoratori immigrati
La tutela e l’assistenza dei lavoratori immigrati per facilitarne l’apprendimento della lingua italiana, la richiesta del rinnovo del permesso di soggiorno, il rispetto delle specificità culturali e religiose saranno attuate attraverso lo svolgimento di corsi specifici e pubblicazioni multilingue da parte degli enti paritetici di settore.

Trattamenti economici
[…]
Mensa
Sono riconfermate le pattuizioni contenute in materia nel CCIRL del 15 ottobre 2012.
[…]
Lavori speciali disagiati
Sono riconfermate le pattuizioni contenute in materia nel CCIRL del 15 ottobre 2012.
[…]
Norma premiale
Sono riconfermate le pattuizioni in vigore.