Categoria: Documentazione istituzionale
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PROTOCOLLO D’INTESA PER LA LEGALITÀ, LA SICUREZZA E LA REGOLARITÀ DEL LAVORO

PREMESSO CHE:

□ la tutela della salute e della sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori nei luoghi di lavoro, in tutti i settori privati e pubblici, costituisce un valore sociale riconosciuto e disciplinato dal legislatore statale, in conformità all’art. 117 della Costituzione, con un complesso normativo che delinea un articolato sistema di promozione che vede coinvolti soggetti istituzionali e parti sociali nella realizzazione di iniziative e programmi di intervento finalizzati al miglioramento delle condizioni di sicurezza;
□ gli Enti e le Amministrazioni pubbliche aventi competenza in materia, ciascuno nel proprio ambito, così come le Associazioni imprenditoriali e le Organizzazioni sindacali dei lavoratori, anche attraverso gli organismi paritetici, sono impegnati in attività finalizzate alla attuazione della disciplina legislativa e contrattuale in materia ed alla promozione della salute e della sicurezza attraverso azioni diversificate nei settori della vigilanza, della formazione e dell'assistenza alle imprese;
□ l’incentivazione e la diffusione della cultura della sicurezza costituiscono obiettivo comune, affinché, insieme al rispetto delle regole, aumenti la consapevolezza che lavorare in sicurezza, oltre a tutelare la vita umana, consente di ridurre i costi sociali diretti e indiretti ed è condizione per una sana competitività economica;
□ la drammatica attualità del fenomeno degli incidenti sul lavoro anche nel territorio della provincia di Brindisi, rende necessario un ulteriore impegno sinergico e coordinato delle Istituzioni e delle parti sociali volto ad individuare e realizzare percorsi condivisi che consentano di contribuire concretamente al contrasto del fenomeno ed all’affermazione della legalità;
CONDIVIDENDO che:
□ la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro sono diritti fondamentali della persona, la cui affermazione richiede l’impegno di tutti i soggetti coinvolti;
□ l’impegno sociale e le risorse economiche impiegate nella prevenzione rappresentano non solo un costo ma un vero e proprio investimento per il futuro;
□ una formazione seria ed efficace ed una adeguata informazione sono condizioni indispensabili per l’affermazione di una vera cultura della sicurezza, al momento diffusamente e trasversalmente carente;
□ ferme restando le azioni da ciascuno messe in campo, negli ambiti di rispettiva competenza e secondo le rispettive specificità, occorre attivare un coordinamento delle azioni finalizzate alla prevenzione, incentivando e sviluppando iniziative che, avuto riguardo anche alle specificità della realtà industriale e produttiva del territorio, possano contribuire a rendere più incisivo il sistema;
□ la prevenzione del fenomeno infortunistico richiede interventi sempre più mirati in tema di informazione e formazione dei lavoratori e degli imprenditori, anche attraverso l'individuazione di settori prioritari di intervento e di percorsi formativi mirati che tengano conto delle criticità concordemente riscontrate nella corretta applicazione del complesso sistema normativo regolante la materia;
□ la tutela della sicurezza del lavoro non può prescindere dal contrasto al lavoro irregolare e sommerso, che spesso si accompagna alla mancata applicazione delle norme sulla sicurezza;
□ una efficace e coordinata attività di vigilanza e controllo da parte degli enti a vario titolo competenti è strumento fondamentale per il contrasto ad ogni forma di illegalità nel settore anche in funzione preventiva dell'inquinamento criminale delle attività economiche;
 

TANTO PREMESSO E CONDIVISO
 

le Amministrazioni, gli Enti, le Associazioni imprenditoriali e le Organizzazioni sindacali di seguito indicati,
 

CONVENGONO E SOTTOSCRIVONO QUANTO SEGUE
 

1) FORMAZIONE
Le parti danno atto che da un preliminare censimento sono risultate in corso le seguenti iniziative formative avviate da:
S.P.e S.A.L. (ASL/BR: ha avviato un programma di interventi formativi rivolti ai Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (RLS) di aziende, enti pubblici e scuole, in parte già realizzati e che saranno replicati nei prossimi mesi nell’ambito del “Piano triennale della prevenzione”, utilizzando apposite risorse pubbliche . Ha avviato ed in parte realizzato inoltre iniziative di formazione per datori di lavoro ed RSPP delle associazioni di volontariato e protezione civile della provincia di Brindisi. Sarà potenziato lo sportello informativo per le aziende ed i lavoratori;
CONFINDUSTRIA BRINDISI, per il tramite della propria struttura FO.RI.S. nell’ambito dell’ATI con capofila LUISS “G. Carli”, si è aggiudicata interventi formativi nelle aree: SICUREZZA, GESTIONE AMBIENTALE E SICUREZZA, SISTEMI DI GESTIONE QUALITÀ AMBIENTE E SICUREZZA. Sta inoltre programmando la candidatura di un progetto di formazione ed approccio integrato alle tematiche della sicurezza, sul quale promuoverà la partecipazione dei soggetti firmatari del presente protocollo.
Inoltre, CONFINDUSTRIA BRINDISI, in collaborazione con il Comando Provinciale dei VIGILI DEL FUOCO, accogliendo le indicazioni della Prefettura, ha curato la programmazione di n. 2 corsi sperimentali per addetti a lavori temporanei in quota, rivolti alle imprese dei Service manutentivi (metalmeccanici, coibenti, ecc.), da tenersi con il supporto logistico di ENEL;
ANCE Brindisi - Sezione Costruttori Edili di Confindustria Brindisi - per il tramite dell’Ente Scuola Edile e con il contributo del Comitato Paritetico Territoriale - è impegnata prevalentemente nella formazione rivolta a tutte le figure coinvolte nel processo produttivo. Tali organismi paritetici si propongono inoltre di ampliare il loro intervento, supportando le imprese nell’introduzione volontaria di “Sistemi di Gestione della Sicurezza sul Lavoro”;
CNA. per il tramite della propria struttura formativa ECIPA ha presentato al Fondo Interprofessionale per la Formazione Continua “Fondartigianato” vari progetti formativi, elaborati sulla scorta del Piano Nazionale “Formare per prevenire” sottoscritto il 31/10/2008. Ha inoltre promosso corsi di formazione rivolti a datori di lavoro, corsi per addetti al primo soccorso, corsi per rischio antincendio e per RLS. In collaborazione con Edilscuola Puglia sono stati attivati corsi per addetti al montaggio a allo smontaggio di ponteggi e per lavoratori del comparto edile alla prima esperienza di cantiere;
CONFARTIGIANATO svolge una diversificata attività di formazione ed informazione rivolta ai datori di lavoro e ai lavoratori delle imprese del settore edile e delle categorie affini. In particolare periodicamente presso gli uffici provinciali e zonali vengono organizzati incontri informativi di aggiornamento e sensibilizzazione, rivolti alle varie figure previste dalla normativa in materia di sicurezza del lavoro;
NUOVA API ha promosso corsi di formazione per neoassunti nel settore dell’edilizia, per addetti al montaggio e allo smontaggio di ponteggi, corsi di primo soccorso, corsi per RSPP e per RLS
C.L.A.A.I. (Confederazione Libere Associazioni Artigiane), oltre ad aver sostenuto e partecipato alla iniziativa promossa da INAIL, Regionale “Il Camper della Sicurezza” , ha promosso vari corsi nel settore dell’edilizia, per RSPP, addetti antincendio, RLS e addetti al primo soccorso.
Dato atto di quanto sopra, le parti firmatarie si impegnano:
□ a promuovere il coordinamento degli interventi formativi sul territorio, al fine di migliorare l'offerta formativa complessiva, assicurandone l'adeguatezza rispetto alle modifiche ed innovazioni dei processi produttivi;
□ a promuovere processi formativi specifici per settore produttivo, tecnologie utilizzate, figure professionali coinvolte, che prevedano parti pratiche ed esercitative e processi di verifica finale delle competenze raggiunte;
□ a sviluppare, anche congiuntamente, percorsi formativi continui, integrati ed organici, superando la frammentazione e la casualità, mediante una azione sinergica tra i diversi Enti preposti e le parti datoriali, con il coinvolgimento delle rappresentanze sindacali dei lavoratori, assicurando la rispondenza della progettazione ai bisogni formativi espressi in termini di saper fare, sapere e sapere essere e perseguendo gli obiettivi individuati nel Protocollo d’intesa dell’11 giugno 2008 sottoscritto da Regione Puglia, Organizzazioni sindacali e INAIL;
□ a rivolgere particolare attenzione ai lavoratori extracomunitari, che versano in situazioni di particolare debolezza, promuovendo percorsi formativi in madre lingua oltre che in italiano;
□ ad individuare i settori che, in relazione alla specificità o gravità dei rischi ovvero in relazione alle eventuali criticità riscontrate nella applicazione degli istituti normativi regolanti la materia, richiedano interventi di prevenzione mirati, concordando percorsi formativi che consentano di acquisire in maniera organica, concreta ed efficace le conoscenze necessarie ad operare in sicurezza;
□ a promuovere in particolare il miglioramento continuo della formazione delle figure chiave del sistema di prevenzione delineato dal D.L.vo 81/2008, rappresentate dal R.S.P.P., dal RLS e dal PREPOSTO, che devono essere supportate adeguatamente da tutte le funzioni aziendali e dalle rappresentanze dei lavoratori;
□ a promuovere e sostenere iniziative di prevenzione e formazione rivolte ai lavoratori delle piccole e medie imprese, che caratterizzano il sistema socio-economico locale, iniziative che non si limitino al mero assolvimento dell’obbligo formativo ma siano concretamente in grado di promuovere un effettivo miglioramento delle condizioni di lavoro, perseguendo l’integrazione e l’ottimizzazione dei percorsi formativi anche in vista del contenimento dei costi a carico delle imprese.
A questo scopo l'INAIL, nell’ambito delle attività demandategli dalla legge, si impegna ad attuare ogni utile iniziativa per la promozione del finanziamento dei progetti di formazione, in particolare delle medie, piccole e micro imprese, e ad individuare possibili forme di riconoscimento dell’impegno formativo attuato dalle imprese, eventualmente attraverso meccanismi premiali, ai fini del conseguimento di benefici economici in relazione agli adempimenti assicurativi.
Le associazioni datoriali condividono che la sicurezza sul lavoro non si realizza solo con interventi legislativi ma in un’ottica culturale più ampia e che per le aziende “far bene il proprio mestiere” significa gestire la propria attività generando profitto in modo responsabile anche nei confronti della collettività, dell’ambiente, dei propri collaboratori e della loro salvaguardia, andando al di là degli obblighi e degli adempimenti legislativi ed investendo volontariamente in tal senso.
Le Organizzazioni datoriali firmatarie si impegnano pertanto a promuovere presso i propri iscritti la implementazione e il continuo aggiornamento dei “sistemi di gestione della sicurezza e salute” sulla base delle linee guida UNI/INAIL.
In particolare condividono l'importanza di promuovere la adozione di tali sistemi presso le piccole e medie imprese, anche attraverso adeguate forme di sostegno informativo da parte degli Enti preposti, segnatamente dello S.P.e S.A.L., e di sostegno finanziario.
Le organizzazioni sindacali CGIL, CISL, UIL, UGL, quali soggetti rappresentativi dei lavoratori che, attraverso i RSL, assicurano un ruolo propositivo ed una funzione di controllo interno al sistema aziendale in materia di sicurezza, si impegnano a:
□ promuovere tra i lavoratori una sempre maggiore sensibilità ai temi della sicurezza, indispensabile perché gli interventi formativi conseguano appieno i risultati attesi;
□ fornire il proprio decisivo apporto per far sì che i lavoratori siano parte consapevole, attiva e responsabile del sistema della sicurezza, per giungere alla progressiva riduzione dei rischi di infortunio sul lavoro.

2) INFORMAZIONE
Le parti condividono L’importanza strategica dell’informazione intesa come insieme delle attività dirette a fornire le conoscenze utili alla identificazione, alla riduzione e alla gestione dei rischi nell’ambiente di lavoro. Rilevano peraltro che le maggiori criticità in ambito informativo si sviluppano nelle attività e per quei lavoratori che hanno una postazione di lavoro non continuativa e fissa, ma variabile, in quanto intervengono in cantieri temporanei o mobili, tipici delle attività di manutenzione, montaggio ed edili in esecuzione di appalto.
In particolare, le parti concordano sulla necessità che nel settore industriale, tenuto conto dei sistemi di gestione della sicurezza già utilizzati dalle varie committenze presenti sul territorio, si attuino interventi volti a rendere coerente, completa e più incisiva l’informazione.
A tal fine le associazioni datoriali si impegnano ad incentivare da parte delle maggiori committenze presenti sul territorio il supporto e l’integrazione dell’attività informativa svolta dall’appaltatore, attraverso la predisposizione e distribuzione di materiale e/o opuscoli illustrativi da consegnare individualmente ai lavoratori interessati nei quali siano riepilogati in particolare: le norme ed i comportamenti da seguire, avuto riguardo anche agli specifici rischi da interferenza: disposizioni generali di sicurezza: piano di emergenza: segnaletica.
Gli opuscoli potranno essere accompagnati da allegati per specifici rischi. Gli Enti ed organismi preposti alla formazione si impegnano a collaborare alla elaborazione del materiale informativo fornendo il proprio qualificato contributo tecnico.
Con la collaborazione dell’INAIL, si promuovere la utilizzazione di opuscoli per le attività generiche delle società che intervengono sugli impianti e delle dotazioni individuali necessarie per la specifica mansione. Le Istituzioni, gli Enti e le Associazioni di categoria firmatari ritengono fondamentale prevedere strumenti in grado di fornire anche alle imprese il supporto informativo in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, con riferimento sia agli specifici adempimenti previsti dal T.U. n. 81/2008 sia al Sistema di gestione della sicurezza certificato.
Si impegnano pertanto a promuovere l’istituzione di uno SPORTELLO INFORMATIVO avente tale specifica finalità, che le parti datoriali e sindacali auspicano possa avere sede presso lo S.P.e S.A.L.

3) APPALTI
Le parti concordemente riconoscono che un ambito di potenziale rilevante criticità nel territorio può essere individuato nel settore degli appalti, atteso il notevole ricorso a tale istituto da parte delle grandi committenze private presenti nell’apparato produttivo locale, segnatamente nel polo chimico ed energetico.
In relazione a ciò, condividono l’esigenza che, ad ulteriore specificazione di quanto indicato nel capitolo inerente l’informazione e la formazione, i lavoratori delle imprese appaltataci che vengono a trovarsi in una posizione di particolare esposizione anche per il fatto di operare spesso in cantieri temporanei o mobili, debbano essere destinatari, con il responsabile coinvolgimento della committenza secondo modalità operative condivise, di specifiche attività informative e formative, mirate e calibrate sulla specificità delle situazioni di rischio, in primo luogo quelle derivanti dalle interferenze con l’attività del committente o di altre imprese appaltataci che operano nello stesso contesto aziendale.
Le Associazioni datoriali e sindacali condividono l'importanza di individuare modalità di riconoscimento e valorizzazione, da parte delle committenze pubbliche e private, dell’impegno delle imprese con riferimento alla tutela della salute e sicurezza sul lavoro e in particolare dell’impegno nella promozione della formazione dei propri dipendenti attraverso percorsi mirati alla prevenzione dei rischi specifici.
In tale ottica, in armonia con gli indirizzi contenuti nel D.L.vo 81/2008, le Associazioni datoriali si impegnano a promuovere presso le committenze private modalità di assegnazione basate su criteri che, salvaguardando gli ambiti propri dell’autonomia imprenditoriale, consentano di attribuire adeguata rilevanza agli aspetti relativi alla tutela della salute e della sicurezza, attraverso, esemplificativamente: la predeterminazione dei costi della sicurezza quale elemento imprescindibile e parametro di valutazione dell’offerta; l’applicazione di sistemi di scelta, quale ad esempio il metodo dell’offerta economicamente più vantaggiosa, che valorizzino, con l’elemento economico, il curriculum formativo quale elemento di qualificazione delle imprese aspiranti.
Al fine di realizzare un sistema complessivamente orientato all’affermazione della legalità, attraverso la valorizzazione delle imprese che applicano i contratti di categoria stipulati con le OO.SS. maggiormente rappresentative, che hanno dato seguito al sistema di informazioni ed ai previsti diritti sindacali con la presenza della R.S.U., che abbiano formalizzato ed articolato il sistema di prevenzione previsto dalla normativa vigente con la presenza elettiva del RLS, che abbiano realizzato specifici e mirati programmi formativi, le parti ritengono di sperimentare l’attuazione di un’anagrafe delle imprese virtuose, curata dal Tavolo di Concertazione Permanente costituito presso la Prefettura, di cui si dirà più avanti.
Per tale scopo le Organizzazioni Datoriali e le OO.SS. firmatarie del presente protocollo formalizzeranno congiuntamente “Verbali aziendali” che saranno depositati presso il Tavolo e che evidenzieranno anche l’adesione volontaria dell’azienda al Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro (S.G.S.L.)
Tale anagrafe, con modalità da definire, sarà messa a disposizione delle stazioni appaltanti private e pubbliche, per le iniziative consentite negli ambiti rimessi alle rispettive valutazioni discrezionali, e potrà costituire elemento utile per l’esercizio dell’attività di contrasto al lavoro irregolare da parte degli Enti preposti al controllo.
Per favorire e monitorare la concreta attuazione degli impegni assunti, viene costituito presso la Prefettura di Brindisi il Tavolo di concertazione permanente composto dai soggetti sottoscrittori e presieduto dal Prefetto, che si riunirà almeno ogni tre mesi o su richiesta dei singoli soggetti firmatari.
Il Tavolo, che seguirà in particolare l’andamento dei processi formativi nel rispetto delle linee strategiche individuate nel presente Protocollo, si attiverà anche per promuovere strumenti operativi che possano agevolare il raggiungimento degli obiettivi sopra indicati, quali:
- l’istituzione di una Anagrafe Provinciale degli RLS/RLST;
- l’istituzione di una banca dati della formazione e dei formatori per mettere in rete e rendere consultabili le varie esperienze formative;
- l’istituzione di un Coordinamento dei responsabili della formazione, come luogo di confronto e di condivisione delle scelte di carattere strategico e progettuale.

4) CONTROLLI
Le parti, condividendo che l’inosservanza delle norme in materia di lavoro e previdenza è concausa non secondaria degli infortuni sul lavoro, concordano nel ritenere necessario accompagnare le iniziative di prevenzione con una sempre più incisiva attività di tutti gli organi di vigilanza nell’ambito di rispettiva competenza, da sviluppare con modalità coordinate, congiunte ed integrate.
Pertanto lo S.P.eS.A.L. presso l’ASL/BR1, la Direzione Provinciale del Lavoro, l’INAIL, l’INPS, quali Enti preposti a livello provinciale alla vigilanza sull’applicazione delle norme in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro ed in materia di rapporti di lavoro e di legislazione sociale, si impegnano:
□ a sviluppare, anche congiuntamente, azioni di promozione dell’osservanza delle norme e di repressione delle violazioni;
□ ad introdurre nella programmazione della rispettiva attività di vigilanza ogni utile accorgimento per rendere reciprocamente compatibili i rispettivi interventi ispettivi, per evitare sovrapposizioni e duplicazioni, per garantire la massima copertura possibile del territorio provinciale in relazione alle risorse disponibili, facendo salvi gli interventi ispettivi su specifiche richieste o denunce;
□ in particolare, nell’ambito dell’attività autonomamente svolta, provvederanno ad informarsi reciprocamente con tempestività, qualora ravvisino ipotesi di irregolarità attinenti al rispettivo campo di intervento, al fine di promuovere senza ritardo gli accertamenti ritenuti necessari;
□ a scambiarsi i dati e le informazioni relativi a fenomeni critici, che si renda opportuno tenere sotto osservazione.
Gli organismi di vigilanza si impegnano inoltre a proseguire e intensificare l’attività coordinata di controllo - promossa dalla Prefettura di Brindisi sulla scorta di intese concordate nell'ambito di apposito gruppo tecnico in seno alla Conferenza Provinciale Permanente e secondo criteri operativi individuati in sede riservata da apposito Tavolo tecnico di coordinamento - avente ad oggetto le attività esecutive dei contratti pubblici di appalto di lavori e servizi e svolta da nuclei operativi integrati composti da personale ispettivo dei predetti organismi, con l'ausilio dei Vigili del Fuoco e della Guardia di Finanza e con il supporto delle altre Forze di Polizia.
Tale attività, che in fase di prima applicazione ha avuto ad oggetto i contratti con importo a base d'asta superiore alla soglia di 1.000.000,00 di Euro stipulati dagli Enti locali, successivamente sarà estesa anche agli appalti di altre Amministrazioni Pubbliche e/o di importo a base d’asta inferiore. Per gli appalti del settore privato, ambiti e modalità delle iniziative che si riterranno opportune saranno definiti e concordati dal Tavolo di concertazione permanente.
Tutte le parti firmatarie convengono che gli esiti di tale attività, che si impegnano a sostenere nei modi e negli ambiti di rispettiva competenza, saranno, nelle forme consentite ed opportune, esaminati e valutati ai fini di ulteriori azioni di contrasto e prevenzione.
Il presente protocollo resta aperto all’adesione successiva degli Enti ed Amministrazioni che, in relazione alle proprie finalità istituzionali, condividendone principi ispiratori ed obiettivi, intendano concorrere alla sua attuazione.

Brindisi, 5 ottobre 2009


Fonte: interno.gov.it